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La normativa italiana e le condizioni di verifica della stabilità

• La norma italiana che fornisce istruzioni per il calcolo, l’esecuzione, il

collaudo e la manutenzione delle costruzioni in acciaio è la CNR-UNI 10011

del 1988 [5].

• Gli argomenti trattati nella norma CNR-UNI 10011 del 1988 sono di seguito

elencati.

1 Materiali (acciai laminati e acciai per getti)

1. Acciai per strutture saldate


2. Saldature
3. Bulloni
4. Chiodature
2 Metodi di calcolo

1. Resistenze di calcolo e limiti di deformabilità

3 Verifiche di resistenza

1. Unioni saldate
2. Unioni bullonate
3. Unioni chiodate
4. Giunti di tipo misto
5. Giunti per contatto
6. Apparecchi di appoggio e cerniere

4 Verifiche di resistenza delle membrature

1. Trazione
2. Compressione
3. Taglio e torsione
4. Flessione
5. Presso flessione
6. Stati pluriassiali

5 Verifiche di stabilità

1. Aste compresse
2. Travi inflesse a parete piena
3. Aste pressoinflesse
4. Telai
5. Stabilità dell’anima di elementi strutturali a parete piena

6 Verifiche relative alla fatica

1. Resistenza a fatica dei particolari strutturali


2. Verifiche a fatica
3. Sollecitazioni pluriassiali
4. Strutture esenti da tensioni interne

7 Regole pratiche di progettazione ed esecuzione

1. Composizione degli elementi strutturali


2. Unioni saldate
3. Travi a parete piena e reticolari
4. Piastre ed apparecchi di appoggio
5. Marcatura dei materiali
6. Raddrizzamento
7. Tagli e finitura
8. Foratura
9. Modalità di esecuzione delle unioni
10. Elementi di acciaio fuso e fucinato
11. Montaggio
12. Verniciatura e zincatura
13. Sigillatura delle piastre di base

8 Controlli sui prodotti laminati per strutture in acciaio

1. Modalità di qualificazione
2. Controlli in officina o in cantiere su prodotti non qualificati e qualificati

9 Redazione del progetto, collaudo, sorveglianza e manutenzione

1. Redazione del progetto


2. Collaudo statico
3. Sorveglianza e manutenzione
Metodi di calcolo

• I metodi di calcolo previsti dalla norma CNR-UNI 10011 del 1988 sono due:

1. Il metodo semiprobabilistico agli stati limite


2. Il metodo delle tensioni ammissibili

Metodo semiprobabilistico agli stati limite

• Le azioni agenti nella struttura devono essere cumulate tra di loro nel modo più

sfavorevole secondo combinazioni del tipo:

 1= n 
Fd = γ g Gk + γ q Q1k + ∑ (ψ oi ⋅ Qik ) 
  (1)
i =2

dove:

Gk è il valore caratteristico delle azioni permanenti

Q1k è il valore caratteristico dell’ azione di base in ogni componente

Qik sono i valori caratteristici delle n azioni variabili tra di loro indipendenti

γg =1.5

γq =1.5

ψoi sono i coefficienti che tengono conto della riduzione della probabilità di

combinazione delle azioni e vengono determinati sulla base di considerazioni

statistiche. In assenza di queste si assume ψoi=0.7 per le azioni da neve, vento,

sisma e per i carichi variabili di esercizio sui fabbricati per abitazioni ed uffici.
• La resistenza di calcolo fd è definita mediante l’espressione:

fy
fd = (2)
γm

• fy è il valore del carico di snervamento (Tabella 1) che tiene conto dello

spessore del laminato mentre γm=1 se si prescinde da fenomeni di instabilità,

presollecitazioni o effetti sfavorevoli.

Tabella 1: valori di fd per il metodo degli stati limite


Metodo delle tensioni ammissibili

• Le azioni agenti sulla struttura vengono raggruppate in due sole condizioni di

carico.

• La condizione di carico 1 cumula nel modo più sfavorevole le azioni

accidentali e permanenti (compresi eventuali effetti dinamici) ad eccezione

degli effetti del vento, del sisma e degli stati coattivi sfavorevoli (temperatura,

cedimenti di vincoli, ecc.)

• La condizione di carico 2 cumula nel modo più sfavorevole i carichi

permanenti ed accidentali (compresi vento e sisma).

• Per quanto riguarda la resistenza di calcolo la norma fornisce i valori delle

tensioni ammissibili per entrambe le condizioni di carico. Per la condizione di

carico 1 tali valori sono riportati nella Tabella 8. Per la condizione di carico 2 i

valori della Tabella 2 devono essere moltiplicati per 1.25.

• Sono obbligatorie le verifiche per entrambe le condizioni di carico.

Tabella 2: valori di σadm per il metodo delle tensioni ammissibili


Materiali

Gli acciai previsti dalla norma CNR-UNI 10011 del 1988 sono i seguenti:

Fe 360

Fe430

Fe510

Le caratteristiche dei materiali sopra citati sono riportate nella tabella 3.

Tabella 3: caratteristiche meccaniche statiche degli acciai Fe 360, Fe 430, Fe 510 per

profilati, barre, piatti larghi, lamiere


• Nella tabella 4 sono riportati i valori delle tensioni ammissibili per gli acciai

previsti dalla norma CNR-UNI 10011 del 1988.

Tabella 4: tensioni ammissibili per gli acciai Fe 360, Fe 430, Fe 510

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