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Paolo Reina
| Il Manifesto per le cucine ospitali | Olio&Ristorazione |
| Dove e perchè si sta bene al ristorante | imparare facendo |
| Osteria di Fornio | Una lezione sul prosciutto crudo | Zarpellon |
La redazione sala&cucina
ottobre 2020 MAGAZINE DI RISTORAZIONE
SOMMARIO
sala&cucina n. 43 ottobre 2020 - Poste Italiane Spa - Sped. AP. DL 353/03 Conv. in L. 27/02/2004 N° 46 Art. 1 comma 1 - CN/BO - Edizioni Catering srl – Via Margotti, 8 – 40033 Casalecchio di Reno (BO) - contiene I.P. - costo copia euro 3,50
• PAG. 7 | LETTERA APERTA | • PAG. 46 | PRODUZIONE |
La ristorazione in un mondo che cambia La storia e la crescita di Molini Lario
Mario Benhur Tondini, presidente Edizioni Catering srl
Luigi Franchi Luigi Franchi
Imprenditore nel settore della distribuzione alimentare, gestisce con il
fratello Oscar l’azienda di famiglia a Cavriana (MN), dove ha svolto anche
l’incarico di sindaco. Le competenze maturate sul piano professionale e su
• PAG. 9 | EDITORIALE | • PAG. 49
Il ruolo del distributore del foodservice
quello amministrativo lo hanno portato alla convinzione che il principio della
| ASSOCIAZIONE GASTRONOMI PROFESSIONISTI |
condivisione sia la miglior modalità di crescita. Molte sue iniziative, anche Mario Benhur Tondini
all’interno del gruppo Cateringross (che detiene la titolarità della casa editrice), La cucina italiana degli emigrati
di cui è consigliere d’amministrazione, vanno in questa direzione. A questo
• PAG. 10 | PARLIAMO CON | Martina Mondini
affianca una forte sensibilità per ogni azione che dia valore al suo territorio.
Paolo Reina
• PAG. 52 | TERRITORIO |
Luigi Franchi
Bergamo
Luigi Franchi, direttore responsabile Luigi Franchi
Paolo Reina
| Il Manifesto per le cucine ospitali | Olio&Ristorazione |
• PAG. 14 | FARE RISTORAZIONE |
Prima fotografo di cibo e territori, poi autore di numerosi libri di enogastronomia | Dove e perchè si sta bene al ristorante | imparare facendo |
Il Manifesto per le Cucine Ospitali
e di turismo enogastronomico e infine giornalista di enogastronomia. Tra le sue | Osteria di Fornio | Una lezione sul prosciutto crudo | Zarpellon |
• PAG. 54 | ABBINAMENTO |
principali pubblicazioni, scritte e/o coordinate: La prima edizione della Guida Luigi Franchi
al turismo del vino in Italia, per conto del Movimento Turismo del Vino, (1997),
Risotto al piccione e vino Corbezzolo
I parchi e il turismo enogastronomico (2004), Il marketing delle Strade del Vino N° 43 ottobre 2020 • PAG. 17 | OSPITARE | Paolo Baracchino
edizioni Agra – Rai Eri (2005), ideatore e coautore dei Maestri del lievito madre, Foto di copertina: Lido Vannucchi Sharing Economy al ristorante
Edizioni Catering (2014), Le Interviste (2019), editore Media Value. Direttore di • PAG. 58 | RISTORANTE |
Food & Book, festival di editoria enogastronomica. Ideatore di questo magazine Massimo Mussapi
Osteria del Milione
EDITORE
Edizioni Catering srl • PAG. 19 | VENDI CON SUCCESSO | Giulia Zampieri
Via Margotti, 8 – 40033 Casalecchio di Reno (BO)
Marina Caccialanza Tel. 051 751087 – Fax 051 751011 Covid, comunicazione e la regola dell’elefante
info@salaecucina.it - www.salaecucina.it Lorenzo Dornetti • PAG. 60 | PIZZERIA |
Milanese, un passato come traduttrice e mediatrice linguistica; da diversi anni
giornalista e redattrice per numerose riviste del settore alimentare rivolte al
Stasera tutti da Giù
mondo dell’artigianato e all’industria. Traduttrice dall’inglese e dal francese, PRESIDENTE • PAG. 21 | NUTRIZIONE | Marina Caccialanza
è coautrice del Dictionnaire Universel du Pain pubblicato da Laffont e ha Benhur Mario Tondini
benhurtondini@salaecucina.it Il pesce azzurro
collaborato alla realizzazione di importanti libri di comunicazione gastronomica
per Edizioni Catering e Italian Gourmet. Oltre a Sala&Cucina, collabora in Francesca Marino • PAG. 62 | RISTORANTE |
via continuativa con le seguenti riviste di settore: Il Panificatore Italiano, Il DIRETTORE RESPONSABILE Relais Casina Ricchi
Luigi Franchi Marina Caccialanza
Pasticcere, Il Gelatiere, Q&S Alimentare, Ingegneria Alimentare, iMeat.
luigifranchi@salaecucina.it • PAG. 23 | LAVOROTURISMO.IT |
La formazione alberghiera è morta
COLLABORATORI ESTERNI Oscar Galeazzi • PAG. 66 | PRODUZIONE |
Mariangela Molinari Paolo Baracchino, Lorenzo Dornetti, Oscar Zarpellon
Galeazzi, Francesca Marino, Massimo Mussapi,
A cinque anni ha deciso che avrebbe lavorato con le parole. Guido Parri • PAG. 24 | FARE RISTORAZIONE | Mariangela Molinari
Dopo la laurea in lingue ha iniziato a scrivere di beverage, buon cibo, ristorazione Dove e perchè si sta bene al ristorante
e ospitalità per importanti testate di settore, e negli ultimi tempi, terminati FOTOGRAFIE
Giulia Zampieri • PAG. 68 | PRODUZIONE |
gli studi in agraria, anche di verde e giardini. Giornalista professionista con la Archivio sala&cucina, Depositphotos, Pan azienda sostenibile
penna sempre in mano e l’orecchio in ascolto, pianta, pota, semina fiori, arbusti Ivano Zinelli, Gianfranco Maggio,
e frasi per importanti case editrici; cucina articoli, imbandisce inchieste, cuoce a Lido Vannucchi • PAG. 28 | FARE RISTORAZIONE | Mariangela Molinari
fuoco lento storie e monografie dei professionisti dei fornelli e dei prodotti che
* L’editore è a disposizione per eventuali crediti Cronache dal forum Olio&Ristorazione
portiamo in tavola.
fotografici di cui si ignora la fonte Marina Caccialanza • PAG. 71 | HOTEL |
5Stelle Native Cloud
• PAG. 28 | DISTRIBUZIONE | Luigi Franchi
Simona Vitali PUBBLICITÀ
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Laureata in filosofia, ha lavorato nella comunicazione e organizzazione di grandi marketing@salaecucina.it Luigi Franchi • PAG. 74 | EVENTI |
eventi a Parma. Ha ricevuto una prima, inconsapevole, educazione al gusto per www.salaecucina.it Ken Foods
il cibo grazie all’indimenticato oste dell’Osteria della Stazione di Felino (PR), il
nonno paterno Massimino. Con gli studi umanistici è poi arrivata la seconda, • PAG. 32 | OSPITALIA | Guido Parri
PROGETTO GRAFICO
consapevole, educazione al gusto per l’utilizzo delle parole, secondo il loro Alessandra Mancin – www.delinea.it Imparare facendo
significato. La usa a piene mani anche per chi di parole non ne riceve mai troppe. grafica@salaecucina.it Simona Vitali • PAG. 74 | EVENTI |
La sua amorevole attenzione va alla linfa della ristorazione, il mondo delle
scuole alberghiere, e in generale alle storie intrise di valori e buoni esempi.
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cose semplici, per la genuinità, per gli alimenti che crescono e prendono forma. TIRATURA E DISTRIBUZIONE – 28.900 copie Il bollito misto
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enogastronomica, e un periodo di alternanza nelle cucine, ha chiara la missione:
scrivere per comunicare. distributori f&b 1.100
Come? Utilizzando gli strumenti di oggi e la curiosità di sempre. • PAG. 44 | PRODUZIONE |
Collabora anche con le guide del Gambero Rosso e di Identità Golose. Costo copia mensile: 3,50 euro Una lezione sul prosciutto crudo
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Per abbonarsi: info@salaecucina.it Luigi Franchi
LA RISTORAZIONE
IN UN MONDO
LE NOSTRE FARINE, Luigi Franchi
direttore responsabile CHE CAMBIA
LA TUA PASSIONE PER LA PIZZA.
“Se vuoi gente in gamba tratta allo stesso modo clienti soddisfare solo l’ego dello chef. “L’impatto tecnologico
e collaboratori”, “l’impatto tecnologico nella gestione del nella gestione del cliente è, nel comparto della risto-
cliente è, nel comparto della ristorazione, tra i più eleva- razione, tra i più elevati”. È assolutamente vero, solo
ti”, “i giovani hanno voglia di contribuire ad un progetto, che è un’affermazione che non fa ancora breccia come do-
non prestare solo ore di lavoro”. vrebbe nelle azioni dei ristoratori. Oggi, con i gestionali
Sono frasi di Daniela Morgese, un’esperta di risorse uma- esistenti, il ristoratore potrebbe essere in grado di sapere
ne, che ha tenuto una brillantissima relazione davanti a tutto del proprio cliente: quante volte viene al ristorante
1.500 ristoratori arrivati da tutta Italia per il Food Mar- nell’arco dell’anno, cosa preferisce mangiare e bere, qua-
keting Festival a Rimini, poche settimane fa. Frasi che, le tavolo predilige, se lascia mance e quando, se viene da
anche se prese a spizzichi come in questo caso, raccon- solo o in compagnia. Informazioni fondamentali per offri-
tano molto di come sta cambiando il mondo attorno re un servizio sempre più personalizzato, un servizio che
alla ristorazione e come lo stesso comparto, molte, vale, in termini economici, quattro volte di più di quanto
troppe volte non sia al passo di questo cambiamento. spende abitualmente. Eppure la tecnologia non è ancora
“Se vuoi gente in gamba tratta allo stesso modo clien- sufficientemente in uso per il ristoratore; un errore che
ti e collaboratori” significa avere a cuore il personale, va recuperato rapidamente. “I giovani hanno voglia di
ritenerlo l’asset più prezioso del ristorante, ancor più del- contribuire ad un progetto, non prestare solo ore di
la bellezza del locale o della qualità delle materie prime. lavoro”. Un dato colpisce più di ogni altro quando si ana-
Trattare bene il personale, farlo lavorare felice, dargli lizzano le performance e le aspirazioni tra le diverse fasce
una motivazione forte, un progetto in cui credere, generazionali. Per i cosiddetti millenials, ovvero coloro
da condividere, è il motore più potente che si possa che oggi hanno tra i 25 e i 40 anni, quindi persone in pie-
accendere per la riuscita stessa del vostro locale. Le na occupazione, secondo molte ricerche tra cui quella di
persone si accorgono subito se, nel ristorante che hanno Gallup, ciò che conta è la qualità del lavoro più che la
scelto per la loro serata si vive bene, si lavora bene, si sua remunerabilità. Quella deve essere semplicemente
mangia bene. Se ne accorgono da una serie di piccoli giusta ma la disponibilità a cambiare lavoro se non c’è un
indizi che riguardano, prima di ogni altra cosa, il perso- progetto stimolante è la molla più importante.
nale che li accoglie e che trasmette loro il clima che Per questo i bravi, quelli davvero bravi, nella ristorazione,
si respira tra quelle mura. Quando, dietro l’avventura e cambiano casacca. Vanno dove c’è un disegno chiaro
la passione che spinge a intraprendere la professione di per il loro ruolo, dove c’è la volontà di far crescere le
ristoratore c’è un progetto di ampio respiro, che non persone. Sono piccole riflessioni che, mi auguro, servano
è solo e semplicemente fare soldi, che si basa sul benes- a comprendere come, in questi anni, tutto stia cambian-
sere degli ospiti si coglie subito il senso che avrà quella do velocemente. E che il cambiamento va governato e
Abbiamo dato vita a una gamma completa di farine, miscele serata. La si gode appieno, si è portati anche a spendere non inseguito.
e prodotti per pizza di alta qualità, ingredienti eccellenti di più per il piacere che si riceve, le mance saranno più
con cui esprimere la tua personalità. ricche, tutto contribuirà al successo del locale e non a luigifranchi@salaecucina.it
IL RUOLO
Mario Benhur Tondini
DEL DISTRIBUTORE
presidente sala&cucina
DI FOODSERVICE
Quando si parla di cibo non si tiene mai sufficientemen- questo universo che è garante, in molti casi, del cibo
te conto che queste materie prime non arrivano da sole che trasporta, che deve rispettare e, possibilmente,
nelle cucine dei ristoranti e, di conseguenza, non si ha far rispettare, almeno fino alla consegna, la catena
mai troppo chiaro il lavoro dei distributori del foodservi- del freddo per i cibi surgelati; che deve tener conto di
ce; gente che investe in prima persona sulle materie orari, molte volte impossibili, per fornire la ristorazione
prime (carne, pesce, prodotti surgelati, grocery…), ogni giorno, (centri urbani con zone a traffico limitato o
che ha creato e organizzato magazzini dove tutto, ma percorribili solo con permessi per circolare da rinnovare
proprio tutto, deve essere mantenuto alla perfezione annualmente per ogni singolo automezzo e per ogni cen-
in termini di gestione, pulizia, catena del freddo e, anche, tro urbano con limitazioni oppure l’obbligo di automezzi
di sostenibilità. Si tratta di imprenditori che, in molti casi, elettrici o non inquinanti pena l’uscita dal centro urbano
rappresentano il primo concreto aiuto ai ristoratori, entro le 10) perché non esiste quasi più il magazzino nei
anche in termini economici, chiudendo un occhio, per locali pubblici, e quindi il lavoro si svolge di notte o alle
il bene dei loro clienti ristoratori, su ciò che prevede prime ore dell’alba. Questi sono costi aggiuntivi che
l’art. 62 della legge 27/2012 sui pagamenti dei beni non gravano mai sul ristoratore né sulle aziende pro-
alimentari, andando ben oltre ai 30 o 60 giorni dalla duttrici ma sono in carico esclusivamente al distributore.
consegna, provvedendo, invece, a rispettarla verso i Infine la sostenibilità che diventa uno degli strumenti per
loro fornitori. Durante il lockdown molte, tutte proba- rendere più efficiente l’intera filiera logistico-alimentare.
bilmente, le aziende distributrici hanno avuto i magazzini Infrastrutture, digitalizzazione e connettività devono esse-
fermi, con le materie prime fresche prossime alla scaden- re le parole d’ordine per la gestione ottimale dell’intera
za e donate agli enti di assistenza, e i bilanci crollati fino catena alimentare: un network fatto di magazzini, relazio-
al 90%, eppure hanno resistito, grazie, in casi come il ni, intermodalità, e strumenti informatici in grado di far
nostro, al fatto che i singoli distributori facessero parte di parlare l’operatore logistico col mondo che lo circonda.
un gruppo, Cateringross, che si è conquistato solidità e Gli strumenti, i processi e i veicoli in grado di adattarsi
reputazione. Tutto questo per affermare che quando si all’evoluzione delle aree urbane e delle abitudini di ac-
parla di ristorazione non bisogna mai dimenticare quisto del cliente diventano la chiave per i trasporti e la
che essa fa parte di una filiera composta da molti at- logistica di domani. Un mestiere complicato, quello
tori e da molte azioni conseguenti. Una di queste è la del distributore, che include molteplici competenze,
logistica del cibo, anch’essa sottoposta a cambiamenti che partendo dalla consulenza all’ empatia per la vendita alla
implicano molti investimenti e qualche problema come, gestione del credito, logistica e trasporti, che svolgiamo
ad esempio, la difficoltà che si sta facendo pressante di convinti che sia una delle chiavi di interpretazione
trovare persone per la guida dei mezzi di trasporto, paten- di un nuovo modello di consumo, a condizione che
te C e C1. Patenti che costano molto e che, anche in que- tutta la filiera ne sia consapevole.
sto caso, i distributori sono disposti a pagare per avere le
persone. Piccoli esempi per far capire la complessità di benhurtondini@salaecucina.it
L’oste contemporaneo
W
PAOLO REINA
Competenza, tecnica e psicologia sono le chiavi indispensabili
per gestire bene un ristorante, oltre ad un’altra qualità:
c’è sempre bisogno di intelligenza!
Centocinquant’anni di vita non sono pochi per una trat- te. Restare qui mi destabilizzò non poco; ricordo i primi
toria, vuol dire aver vissuto davvero la formazione della due/tre mesi, di notte mi veniva da piangere, qui si faceva
ristorazione italiana, in ogni passaggio, fino ad arrivare a solo pollo e patate. Ma avevo preso l’impegno e dovevo
oggi. E vivere in queste sale, vederle animatissime ogni rispettarlo. Inconsapevolmente cominciavo a respirare il
giorno della settimana, deve essere per Paolo Reina una mio futuro: la trattoria, il luogo autentico del cliente,
gran bella soddisfazione, ma lo domandiamo direttamen- dell’ospite. Patrimonio del territorio, dove addirittura il
te a lui che è subentrato alla famiglia Gerli, fondatrice nome del conduttore in molti casi diventa l’insegna del lo-
dell’Antica Trattoria del Gallo di Gaggiano (MI), dopo 120 cale; pensa a quanti locali in Italia si chiamano con nome
anni di gestione diretta. proprio. Era uno stile, una anticipazione di quella parola
Quanto incide la storia del locale nelle tue scelte, che oggi è tanto di moda: identità!”
nei tuoi gesti quotidiani? E cosa imparasti in quegli undici mesi che ti hanno
“Questo luogo ha preso forma, inconsciamente, nella cambiato la vita?
mia testa di ragazzino quando, nel 1983, tornando da “Una cosa che ancora adesso è l’anima di questa profes-
una stagione in Svizzera, mia madre non voleva più che sione: la soddisfazione del cliente, il suo benessere asso-
andassi lontano. Una volta le mamme si ascoltavano. Es- luto! Iniziai, da subito, a respirare la cultura popolare di
sendo nato qui, a Gaggiano, feci 11 mesi nella trattoria, in un piatto, il piacere di farlo e servirlo. Quello che oggi
sostituzione di un ragazzo che partiva per fare il servizio chiamiamo comfort food era già allora la forza della trat-
militare. Avevo una formazione di altro tipo, la mia idea, toria, anche se si facevano quattro piatti in croce. Però
come quella ancor oggi della maggior parte dei ragazzi, non c’era bisogno di tutta la prosopea su quante ore, a
era fare carriera nel grande albergo o nel grande ristoran- che temperatura, cuoce la carne, che tipologia di cottura
Massimo Mussapi
SHARING ECONOMY
Architetto
AL RISTORANTE
Come sappiamo la sharing economy è la condivisione a Se però di queste120 persone ne mettiamo quattro in
pagamento di beni e servizi, dalla sharing mobility (bike ogni auto, avremo 30 auto e una fila di 180 metri, una
sharing, car sharing, scooter sharing ecc. ) tipo Blablacar, riduzione di inquinamento, meno rumore e meno rischi
all’abitare condiviso, soprattutto con AIRBNB. di incidenti. È già qualcosa. Questo è il car sharing di
Si fa tanto parlare, e giustamente, di questo fenomeno, Blablacar, ed è quello che fa AIRNBN nei confronti dell’u-
ma io vorrei provare a osservarlo dal punto di vista della tilizzo della casa. E molto spesso l’esperienza di condivi-
ristorazione, con un ragionamento inusuale ma efficace. dere il viaggio, o la casa, con altre persone sconosciute è
A partire dagli anni sessanta c’è stato il boom della secon- molto piacevole e interessante.
da casa, un fenomeno irreversibilmente devastante che Se però mettiamo queste 120 persone su un mezzo pub-
ha colpito soprattutto le coste del nostro paese, e quasi blico urbano, ad esempio un autobus autosnodato, lo
tutte le località di villeggiatura. spazio stradale occupato sarebbe di soli 18 metri, che
Oltre ai tremendi danni ambientali che hanno prodot- è la lunghezza media di questo tipo di veicoli. Risulta-
to, queste costruzioni hanno richiesto costose opere in- to: un solo motore, pochissimo inquinamento, rumore
frastrutturali (reti dei servizi energetici, idrici e fognari, molto ridotto così come ridottissimi i rischi di incidenti.
strade, parcheggi ecc.) da dimensionare necessariamente Questo, nel nostro paragone, è quello che può fare un
sulla base dei picchi di presenze - in pratica il breve pe- ristorante, ma anche un hotel. Perché, pensateci bene,
riodo delle vacanze estive – ma che restano sotto utiliz- ristoranti e hotel sono da sempre e per loro natura un
zate la maggior parte dell’anno. È un sistema che non esempio di sharing, molto prima che si diffondesse que-
genera lavoro stabile per la popolazione locale, né servizi sto termine.
strutturati e organizzati, e che pertanto va subito in crisi Concentriamoci sul ristorante: c’è un solo motore, la
nei picchi di presenze, proprio quando c’è più bisogno cucina, e non inquina; dà lavoro a una lunghissima
di questi servizi. Chi vi abita consuma i pasti a casa, fa- filiera di aziende (macchinari e attrezzature di cottura,
cendo solo il profitto di qualche supermercato, a tutto articoli per la tavola, illimitati prodotti F&B quindi colti-
svantaggio dei ristoranti locali. vazioni e allevamenti, aziende di trasformazione e con-
Ora, possiamo paragonare la seconda casa all’auto in- servazione, distributori, trasporti ecc.)
dividuale, con all’interno solo il guidatore (che poi è Inoltre l’andare al ristorante può rivelarsi un’espe-
quello che avviene davvero molto spesso nella realtà): se rienza piacevole non solo per il gusto, ma per la
prendiamo 120 persone, avremo 120 auto con una fila di condivisione con altra gente e per la conoscenza dei
circa 700 metri, 120 motori accesi che inquinano, un ru- valori del territorio (invece riguardo al rumore ahimé,
more infernale, un numero incalcolabile di variabili circa non ci siamo ancora!).
le probabilità di incidenti. Paragonato con il fenomeno Se il ristorante fa bene il suo lavoro ed è un attore im-
della seconda casa, ci troveremo ad avere 120 abitazioni portante della sharing economy, che è una cosa buona,
semivuote a occupare un territorio grandissimo, con tut- perché non aiutarlo il più possibile? Meno seconde case
te le conseguenze negative sopra descritte. e, piuttosto, una prima casa più bella e vivibile.
Per saperne di più industrieceltex.com
Ieri mattina sono entrato in un bar. Ho trovato all’ingresso Cosa significa applicare nel concreto questi studi sulla co-
questo cartello. Riporto fedelmente: “Caro cliente, ma municazione nella ristorazione oggi? La comunicazione
lo sai che il Covid uccide. Igienizza le mani e indossa deve rimandare ai contenuti che vuoi che si fissino
la mascherina sopra il naso, altrimenti sei un assassi- nella mente del tuo cliente. Devi fare riferimento a im-
no!”. Nel locale in cui ho pranzato invece, oltre alle note magini, concetti, metafore che creino l’immagine nella
pratiche di sicurezza illustrate in entrata con precise illu- mente che vuoi. Se neghi un’idea, la richiami nella mente
strazioni, c’era scritto questo messaggio: “Non preoccu- del cliente. Questo vale per la comunicazione all’interno
parti, siamo Covid Free”. del locale, dai tavoli al banco cassa. È altrettanto da consi-
derare per la comunicazione via social. Assume la sua mas-
Premesso che le regole si rispettano e io non ho gli ele- sima rilevanza nella comunicazione del personale di sala
menti scientifici per valutarne l’idoneità e l’appropriatez- con il cliente. Il principio è: comunica esattamente quel-
za. Non sono un virologo. Ho invece la competenza, lo che vuoi che resti impresso nella mente del cliente.
grazie alla NEUROVENDITA, di valutare la totale follia
di questa comunicazione. Nel bar avrebbero potuto scrivere il seguente messaggio.
“E adesso che abbiamo fatto tutto, goditi il tuo caffè”. Nel
Il linguista Lakoff, nel libro Non pensare all’elefante di- ristorante avrebbero potuto scrivere: “Mangia con sereni-
mostra una regola chiara. Per il cervello “cose” e “non tà, il cibo è gioia, salute e amore”. Queste due frasi ri-
cose” elicitano la stessa immagine mentale. chiamano concetti positivi e lasciano impresse le parole
Quindi negare un tema o focalizzarci l’attenzione è riportate. Il personale può realizzare le procedure di si-
Ideato assieme
allo Chef la stessa cosa. curezza enfatizzando gli elementi positivi. Può scherzare
PASQUALE Se espliciti l’idea di morte e assassinio, il cervello resterà e sorridere con il cliente, prendendo la temperatura, con
TORRENTE ancorato a questo concetto, anche se volevi aumentare il la parola “promosso”, indicando un ricordo positivo nel
rispetto delle regole. vissuto di tutti.
Se affermi che le persone non si devono preoccupare, il
cervello si preoccupa, perché “si attacca all’unica cosa” In quest’epoca così complessa, le persone hanno voglia
che ha sentito nella frase. di vivere un momento di serenità. Siamo pieni di regole,
Non conta che il concetto sia espresso in forma positiva stress e negatività. Le parole che scegli hanno un senso
o negativa, resta nella mente della persona, l’idea che le ed un impatto, al di là della tua intenzione, sul cervello
LA SOLUZIONE CHE CHEF E RISTORATORI ASPETTAVANO DA TEMPO. parole esprimono. del cliente.
Lakoff lo dimostra con un gioco molto semplice. Se tu
Massima stabilità alle alte temperature, riduzione di schiuma e cattivi odori: ripeti ad una persona per cinque volte la frase: “Non pen- Rileggi tutto quello che c’è scritto nel tuo locale. Ascolta
Frienn permette di ottenere fritti croccanti, asciutti e dal colore chiaro, rispondendo sare all’elefante” e poi le domandi: “a cosa pensi?”. Il 100 cosa dice il personale nel gestire le procedure della “nuo-
al meglio a tutte le esigenze della ristorazione di alta qualità. Nato da una formulazione per cento delle persone fornisce la stessa risposta ovvia: va normalità”. Guarda la tua comunicazione sui social. E
specifica per tutti i tipi di frittura, non trasferisce né colore né sapore ai cibi. “sto pensando a un elefante”. pensa all’elefante.
Con Frienn friggi a lungo e ottieni sempre risultati perfetti.
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ottobre 2020 | sala&cucina | 19 |
| NUTRIZIONE |
Francesca Marino
biologa nutrizionista
IL PESCE AZZURRO
Tutti conosciamo gli infiniti benefici di una dieta ricca di (acido docosaesaenoico), importanti nella prevenzione
pesce. Di fatto è l’alimento alternativo ad altri cibi protei- delle malattie cardiovascolari grazie alla loro azione ipo-
ci come formaggi, uova e carni di altri animali. colesterolemizzante, con riduzione del colesterolo catti-
Ma non tutti sanno che è soprattutto il pesce azzur- vo LDL, e aumento del colesterolo buono HDL.
ro a cui vengono attribuite particolari virtù di tipo Oltre all’omega 3, i pesci azzurri abbondano in vitamine
nutrizionale. In questa categoria non rientrano specie (A, D, B2, PP) e sali minerali (calcio, fosforo, ferro, fluo-
imparentate tra loro, ma famiglie che presentano caratte- ro, iodio e selenio, potassio e zinco).
ristiche comuni come il colore blu del dorso, e argenteo Il contenuto di colesterolo è di circa 85 mg, pari al 30%
del ventre, e per la loro velocità di riproduzione. della dose giornaliera. Il selenio è fondamentale per la
Ne fanno parte diverse specie, ma quella di maggiore funzione tiroidea, funge da protezione da malattie car-
successo è senza dubbio l’alice per l’alto contenuto di diovascolari, ed è un toccasana per l’attività di sistemi
omega 3, e la versatilità in cucina. enzimatici che proteggono dall’eccesso di radicali liberi.
Le acciughe, dette anche alici (dal latino hallecem Il calcio è essenziale per la salute di ossa e denti, e nume-
‘salsa di pesce’), sono pesci di acqua salata, diffusi in rosi studi sembrano indicare un ruolo nella prevenzione
tutto il Mediterraneo, nel Mar Nero, e nell’area orien- dell’osteoporosi, dell’ipertensione e di alcuni tipo di can-
tale dell’Oceano Atlantico. cro, particolarmente quelli del colon e del seno.
Non possono essere allevate, sono pescate in mare Alcuni studi scientifici rilevano un significativo contri-
aperto, dove l’inquinamento è notevolmente ridotto, e buto nel modulare la funzione cerebrale, contribuendo
sono disponibili tutto l’anno, perciò si trovano sempre ad alleviare i sintomi legati a certe forme di depressione.
fresche, garantendo inoltre un ottimo rapporto qualità/ Altro vantaggio delle alici, è che non bioaccumula-
prezzo. Sono pesci di piccola taglia, e dal grande valo- no inquinanti perché sono alla base della catena ali-
re nutrizionale, gastronomico e ambientale, per le loro mentare, e hanno un ciclo vitale breve.
carni gustose, per le notevoli proprietà salutari, e per la Per questa caratteristica, e non solo, sono alimenti alta-
ecosostenibilità delle pratiche di pesca. Si dovrebbe in- mente consigliati anche per le donne in gravidanza. In-
centivarne il consumo perché hanno un basso apporto fatti, il contenuto di omega 3 è necessario per lo sviluppo
calorico e contengono dei nutrienti preziosissimi. del cervello e della retina del nascituro, oltre a favorire
Cento grammi di acciughe fresche forniscono circa 130 una regolare crescita fetale, e prevenire complicanze
I DATTERINI GIALLI. kcal. I carboidrati sono assenti, e il contenuto proteico quali la gestosi, il parto pretermine e la depressione post
SCELTI PER DIVENTARE e di grassi si aggira, rispettivamente, intorno ai 20 g, e partum. Promuoviamo il consumo di questo alimen-
CIRIO ALTA CUCINA. ai cinque grammi, di cui uno di saturi con prevalenza to nutraceutico, vanto del bacino mediterraneo, e
di acido palmitico, miristico e stearico; 1,2 g di monoin- toccasana per la nostra salute.
I Maestri della ristorazione sanno che saturi, per la maggior parte oleico e palmitoleico; due
Cirio Alta Cucina offre solo il pomodoro italiano grammi di polinsaturi, meglio conosciuti come acidi
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ottobre 2020 | sala&cucina | 21 |
| LAVOROTURISMO.IT |
LA FORMAZIONE
ALBERGHIERA È MORTA
Oscar Galeazzi
amministratore LavoroTurismo.it
Lunga vita alla formazione alberghiera!
Immaginiamo di entrare in due classi di 20 studenti del La formazione alberghiera non solo ha fallito la missione,
quinto anno alberghiero, una del corso 2020 e una del ma negli ultimi anni sta pure peggiorando. Lo dicono i
1990, e di porre a entrambe la stessa domanda: “Ragazzi, fatti, ma lo dicono anche presidi e docenti, basta chie-
questo è l’ultimo anno del vostro corso di studi. Chi di derglielo!
voi ritiene di aver fatto la scelta corretta e che continuerà Negli ultimi due decenni c’è stata un’esplosione di iscri-
a lavorare in questo settore?” zioni verso le scuole alberghiere. Eppure mai come in
Nella classe del 1990, dieci avrebbero risposto che avreb- questi anni si registra una carenza di personale nel setto-
bero continuato, dieci cambiato settore. Di quei dieci nel re. Che fine hanno fatto le migliaia di studenti diplo-
corso degli anni, un 50% avrebbe cambiato idea. Possia- mati negli ultimi anni?
mo stimare quindi che nel 1990 un 25% degli studenti Una semplice indagine statistica sui diplomati degli ulti-
continuava nel settore alberghiero, un 75% cambiava. mi cinque anni misurerebbe facilmente i risultati.
Non era un risultato brillante, ma questo era, misurato in Chi sono i principali responsabili di questo disastro so-
modo empirico in 35 anni di docenza. ciale? Di certo non dei docenti, che subiscono decisioni
Nella classe del 2020, su 20 in media cinque risponderan- calate dall’alto; neppure dei Presidi (ora Dirigenti), poco
no che continueranno nel settore, 15 abbandoneranno. ascoltati dall’amministrazione centrale, con pochi poteri
Attenzione. Mentre nel 1990 voi avreste parlato con ra- reali e che devono applicare decisioni di altri.
gazzi con 3-4 stagioni di esperienze estive di lavoro, nella A mio avviso le responsabilità vanno individuate in colo-
classe del 2020 parlerete con giovani che per gran parte ro che hanno potere decisionale all’interno dell’Istruzio-
non hanno mai lavorato, se non un paio di mesi, salvo ne Professionale. Anche il Ministero del Lavoro è co-re-
brevi stage, collaborazioni, incontri con professionisti… sponsabile, non permettendo praticamente ai minorenni
(utili ma che non sono vere esperienze di lavoro). Di con- di lavorare e di formarsi sul lavoro, con effetti devastanti
seguenza, i cinque che intendono continuare nel settore, sui nostri giovani.
sono giovani che non conoscono la professione; quindi Mi chiedo se i responsabili siano consapevoli della deriva
dopo qualche anno, di quelli, se siamo fortunati, un paio assurda che ha preso questo tipo di formazione, che se
proseguirà nel settore. continuerà così non avrà più senso di esistere.
Dei 20 giovani che hanno deciso di seguire la formazione Una scuola dove la burocrazia è diventata molto più im-
alberghiera, dedicando ad essa impegno, studio, denaro portante della vera formazione, una scuola dove la forma
e cinque anni della loro vita, l’istituzione è riuscita ad ha stravinto sulla sostanza, dove ovunque l’apparire è più
STORIE IN BARATTOLO allontanarne una quota del 90-95%. Lo Stato italiano importante che dell’essere.
AD: EIKON / Photography: Raffaele Mariotti
ha investito risorse che per almeno il 95% sono state Queste persone, che dettano norme e regole, vanno mai
“I nostri prodotti nascono dai doni preziosi della natura sprecate, e ha professionalmente danneggiato il 95% nelle scuole alberghiere? Parlano con gli studenti, con i
e dalla sapienza della tradizione marchigiana. di questi giovani. docenti, con i dirigenti?
Perché il cibo possa trasformarsi ogni volta Volendo dubitare delle mie parole, per i riferimenti a 30 Auspico che la formazione alberghiera statale sia come
nell’emozione di un momento da ricordare.” anni fa, possiamo chiamare come testimoni i docenti del- un’Araba Fenice, in grado di rinascere dalle proprie ce-
Lorenza Marchetti
le materie pratiche di più di 50 anni; per la classe del neri.
Product Manager T&C 2020, la verifica sul campo è fin troppo facile… Lunga vita alla formazione alberghiera!
disfazione: di piacere, serenità, una cucina accessibile, vera, com- campo perché richiede l’incontro
benessere, novità. È la ricerca il mo- prensibile. Confermatevi bravi, pun- e il contatto: bisogna farne esperien-
tivo che spinge una persona, da sola tuali, distinti, oppure rivelatevi una za diretta, familiarizzare, condividere,
o accompagnata che sia, a muoversi bella e irrinunciabile scoperta attra- saggiare, condividere la lealtà che ab-
verso un luogo conosciuto o scono- verso gesti semplici, mai invadenti, biamo davanti”. In questi pensieri ci
ROAT
specie commestibile. Infatti Roat ha fornitori che, da ogni Una concorrenza elevatissima che impone di fare squa-
Il consumo di pesce, in Italia, è co-
parte del mondo, selezionano, con regole che mettono la dra, di non restare piccoli, e di offrire ai ristoratori non
stantemente aumentato in questi
sostenibilità al primo posto, specie ittiche per i ristoranti tanto il prezzo quanto una qualità di servizio molto alta.
anni, arrivando a 28 Kg annui pro-ca-
italiani. La scelta dei quattro distributori di avvalersi di È finito il tempo in cui dal ristorante si andava solo con le
pite. Una crescita che denota la rico-
un’azienda che vanta una storia fatta di qualità e com-
DIVISIONE nosciuta se non necessaria utilità del migliori offerte; oggi il ristoratore sceglie il distributore
pletezza di assortimento per servire tre regioni, dove la che gli può fornire prodotti e consulenza per fare del
pesce nella dieta umana. E molto, di
ristorazione ha numeri da capogiro ed è una delle prime proprio ristorante un luogo identitario, con una propo-
questa crescita, è dovuto ai consumi
motivazioni di scelta del turista italiano e internazionale,
ITTICO FRESCO
fuori casa e al ruolo fondamentale di sta gastronomica che lo differenzia e che gli consente di
è una decisione che orienta anche verso la cultura dell’it- avere una clientela in target.
ristoranti e chef. L’unico problema
tico, grazie alla possibilità di fornire i ristoranti e gli chef Quella che vale quattro volte di più rispetto ad un clien-
è che si tende a consumare poche,
di molte più occasioni di ricettazione.
pochissime specie di pesce causan- te anonimo. Per questo Foppa, Tondini, Marchi e RZ
I quattro distributori appartengono al primo gruppo co-
do, con il tempo, problemi di tutela Service hanno deciso di investire su una Divisione di
operativo attivo nel food service - Cateringross – e svi-
delle varietà. A cosa è dovuto tutto Ittico Fresco, per essere più vicini al loro cliente ristora-
luppano un fatturato aggregato di 95 milioni di euro, con
autore: Luigi Franchi questo? A molti fattori, dalla scarsa tore, e lo hanno fatto insieme per affrontare un mercato
sito: ospitalia.org 80 agenti di vendita che ogni giorno visitano circa 6.000
reperibilità alle mode gastronomi- sovraffollato, dando voce ad un bisogno: quello dei ri-
ristoranti nelle tre regioni del Nord italiano. Ma questo
che, dal colore (vedi il caso del ton- storatori di scegliere tra pochi e fidati rifornitori, per una
non è che uno degli elementi di forza di questo nuovo
no, poco apprezzato quello con le questione di tempo e di qualità.
gruppo: avere una Divisione Ittico Fresco che consegna ai
carni rosate, tipo il tonno alalunga “Non vogliamo e non dobbiamo vendere quello che pia-
ristoranti il giorno successivo all’ordine prodotti che ar-
che vanta invece carni delicate e gu- ce a noi. – ha esordito Benhur Tondini alla presenta-
rivano dal pescato italiano, dagli allevamenti sostenibili a
stose, rispetto al colore rosso, a volte zione della Roat Divisione Ittico Fresco agli 80 agenti
livello mondiale e dai più importanti e qualificati mercati
ottenuto con nitriti o estratti vegeta- del gruppo – Bensì quello che chiede il mercato. E oggi
ittici italiani, significa fornire ai ristoratori che si avvalgono
li per far pensare al pregiato tonno la ristorazione chiede identità, prodotti buoni e servizio
di questo servizio una qualità che non ha precedenti, oltre
rosso), dalle difficoltà di pulizia (vedi impeccabile. Noi gli diamo tutto questo. E poter offrire
ad una consulenza e una formazione su quali specie sono
triglie di scoglio o altri tipi di pesce). pesce freschissimo, in tempo reale, sarà un forte traino
le più indicate, in quel preciso momento, per i loro menu.
A queste problematiche un grup- anche per tutte le altre merceologie”.
Le consegne avvengono salvaguardando, con un packa-
po di distributori del food service La Divisione ha un responsabile, Ezio Daolio, che ogni
ging che garantisce la freschezza costante del prodotto, le
– Foppa taste supporter di Egna giorno è in contatto con i principali mercati del pesce
proprietà organolettiche dei pesci, suddivisi per ogni tipo-
(BZ), Marchi spa di Romano d’Ez- italiani e internazionali, organizza il lavoro in Roat, si oc-
logia delle oltre 300 che offre Roat Divisione Ittico Fresco.
zelino ( VI), F.lli Tondini di Cavria- cupa e preoccupa che gli ordini, inviati tramite una App
Un’altra delle caratteristiche di questo ingresso sul mer-
na (MN), RZ Service di Torbiato dedicata, arrivino al ristorante il giorno dopo nelle tre
cato da parte dei quattro distributori è il prezzo che sarà
(BS) – ha pensato bene di offrire regioni di riferimento del gruppo: Trentino Alto Adige,
sempre concorrenziale rispetto alle dinamiche del merca-
soluzione dando vita a una Divisio- Veneto e Lombardia.
to, grazie a costi di logistica studiati per essere contenuti.
ne Ittico Fresco per fornire i pubblici
esercizi delle regioni Trentino Alto
Adige, Veneto e Lombardia, tramite
un’azienda che, storicamente, è spe-
cializzata nel pesce freschissimo, in
quello di allevamento sostenibile, il
surgelato e nelle varianti dell’ittico
come l’affumicato, le uova e il cavia-
Uno sforzo di innovazione le, le conserve e le salse: l’azienda è
per conquistare il mercato voluto da la ROAT di Mezzolombardo (TN).
Foppa taste supporter, Marchi spa, Roat è un sinonimo di grande espe-
rienza nel settore ittico, dapprima
F.lli Tondini e RZ Service nel Trentino dove ha origine l’azien-
da, operante da quando il fondatore,
Beniamino Roat, ottenne dall’impe-
ratore austro-ungarico la concessio-
ne di pesca nel lago di Caldonaz-
Ecco i “segreti” che hanno dato vita a Ospitalia Academy Il quarto anno
dell’alberghiero dentro il
Ristorante (didattico) Sensi
autrice: Simona Vitali Il ristorante, una piacevole struttura
sito: ospitalia-academy.com a sé stante (e questo lo connota di degli ospiti e pure le casistiche di L’ albergo scuola Villa Waiz
più come luogo di lavoro) sita nella allergici, vegetariani o vegani. Se il ristorante Sensi è una palestra di
parte alta di Roncegno Terme, è il La sala da pranzo può contenere vita per gli studenti del quarto anno
cuore pulsante del quarto anno. massimo 35 coperti. Fra gli ospiti, dell’alberghiero, Willa Waiz, ubicato
Un modello di formazione è vincente quando è foriero Ospitalia Academy, Federico Samaden, ha fortemente In questo luogo i ragazzi dei due che dovranno scegliere fra menù sempre a Roncegno Terme di fronte
di ottimi risultati. Ma l’affermarlo soltanto può suonare voluto per i suoi ragazzi del primo triennio un ritorno indirizzi di Gastronomia e Arte degustazione o un ricco à la carte, si al ristorante, lo è per chi frequenta il
vuoto, per questo vogliamo entrare nel merito della me- all’economia domestica, convinto che quella crei la base Bianca e Accoglienza e Ospitali- trovano aziende o associazioni che corso di Alta Formazione Hospitali-
todologia di un sistema formativo che prende per mano i dell’ospitalità. tà, trascorreranno molte ore, sa- sostengono il ristorante con spon- ty Management. I due interagiscono
ragazzi all’età di 14 anni e, nell’arco di sette anni (quattro “Se non impari a farti il letto la mattina cosa puoi pendo di averne la responsabilità sorizzazioni, tecnici di settore (chef, e si valorizzano a vicenda.
anni di professionale alberghiero, due di Alta Formazione capire dell’ospitalità?” questa la provocazione che Fede- dell’intera gestione. L’impronta sommelier professionisti…), rappre- Chi soggiorna all’Hotel Villa Waiz (e
poi completata con un anno nella università svizzere di rico Samaden è solito lanciare sostenendo che “si deve professionalizzante di questo per- sentanti istituzionali scolastici, ospiti sono anche turisti) è piacevolmente
S.EG.), li porta al conseguimento della laurea in Hospi- partire dalla cura della propria casa, della propria stanza, corso è preponderante rispetto a dell’albergo scuola fra cui anche turi- accompagnato da una pace assoluta e
tality Management in Svizzera a e un alto posizionamen- del proprio letto per arrivare alla cura del proprio territo- quella teorica, come ci spiegano i sti, genitori di studenti dell’anno in oggetto di piccole attenzioni davvero
to sul mercato. rio. L’obiettivo è che sempre più giovani abitino i propri due docenti responsabili della sala e corso, studenti degli anni precedenti gradevoli. Una lettera di benvenu-
territori con l’orgoglio di renderli più ospitali”. della cucina, Stefano Poli e Miche- chiamati a portare testimonianza. to racconta di chi si è avvicendato
L’economia domestica, questa dimenticata Così ha attivato i suoi docenti di Accoglienza e Ospitali- le Beber. Su otto mesi e mezzo, ben Tutti sanno di dovere valutare l’o- e si avvicenderà nel servizio, in
Il dirigente dell’alberghiero di Levico, nonché mente di tà perché mettessero a punto moduli per introdurla nel cinque sono di esperienza diretta! perato dei ragazzi, compilando a modo che si conoscano i nomi di
DI CUI
ragazzi sono nella parte, svolgono con naturalezza le loro mansioni, impeccabili
nella loro divisa. Questo modello di formazione ‘in assetto lavorativo’ attraverso
l’albergo scuola è stato mutuato dalla Germania, grazie alla grande esperienza
di un professionista - Riccardo Postai - che ha portato le competenze per la
gestione dei processi formativi in hotel, esattamente come sono applicati nei
FIDARSI
modelli internazionali in Svizzera e Germania, con grandi soddisfazioni nei ri-
sultati di apprendimento degli studenti. L’organizzazione di un percorso di Alta
Formazione è cosa molto complessa, necessita di un regista. Preziosissima la
figura di Aldo Dalle Fratte, tecnico di settore forte di un percorso lavorativo
tutto in ascesa, che nel suo ruolo di coordinatore dell’AFP, fra orari, calendari e
disciplinari tecnici, si preoccupa anche di seguire le lezioni d’aula per capirne
l’esigenza e farle diventare il materiale didattico applicabile nel laboratorio. Dedicata a tutti i professionisti
del settore Ho.re.Ca, la Linea Angiolina
by Rossini nasce sotto il segno
dell’eleganza e della raffinatezza.
OSTERIA DI
Cristina Cerbi dell’Osteria di For-
nio, nel comune di Fidenza (PR).
Provate a chiedergli “Siete di Fi-
denza?”, la risposta arriverà ine-
Regione Gombi della Luna, 29 - 18027 Chiusavecchia (IM) - tel. +39 0183 779887 - servizio.clienti@oliosalvo.it - www.oliosalvo.it
ottobre 2020 | sala&cucina | 38 |
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| STORIA DEL CIBO |
IL BOLLITO
Nella cucina italiana i rapporti tra
Centro-Europa e Pianura Padana si
evidenziano nelle carni lessate che,
nel linguaggio della cucina italiana
TA S T E S U P P O RT E R
(RN) TEL. 0541 968196 (BA) TEL. 080 6901781 (RM) TEL. 06 658661 (TN) TEL. 0462 761211 (CZ) TEL. 0968 93068 (BZ) TEL. 0471 820095 (SO) TEL. 0342 354055 (PT) TEL. 0572 636682 (TN) TEL. 0465 501569 (SA) TEL. 0828 723330 (SA) TEL. 089 461693 (NA) TEL. 081 909380
(PN) TEL. 0434 91373 (VI) TEL. 0424 8188 (SS) TEL. 079 361750 (MO) TEL. 059 284736 (RM) TEL. 06 9060510 (RG) TEL. 0932 456176 (VB) TEL. 0324 243885 (LE) TEL. 0832 611439 (NA) TEL. 081 5630620 (BS) TEL. 030 9826391 (SI) TEL. 0577 304246 (AL) TEL. 0143 896216
(AQ) TEL. 0863 448052 (AR) TEL. 0575 984186 (MN) TEL. 0376 804071 (MI) TEL. 02 99010606
PROSCIUTTO CRUDO
distribuzione diretta dove seguiamo assassinio. Oppure il pane sbagliato. ma quando riprenderà avremo un
il cliente passo passo, cercando di Sono tante le cose da tenere a mente prosciutto di cosce provenienti dal
dare a ognuno il prosciutto più quando gestiamo un prosciutto cru- suino Mangalica, una razza pura dal
adatto ai suoi bisogni” afferma do. Noi cerchiamo di rispondere di 1700 allevata nelle pianure magiare
A San Daniele c’è Dok Dall’Ava, Carlo Dall’Ava, appena inizia il per- tutte le manchevolezze, pochissime per circa 16 mesi, maiale molto pe-
dove la cultura del prosciutto crudo è in ogni gesto corso all’interno di uno stabilimen- per fortuna, dei nostri prosciutti ma loso da assomigliare ad una pecora
to creato per dare alla materia pri- quando, come è capitato, un ristora- obesa. Questa carne ha dei conte-
ma tutte le possibilità per essere tore si è lamentato che il nostro pro- nuti di acido oleico talmente alti da
autore: Luigi Franchi la migliore. Sale di stagionatura che sciutto aveva difetti e abbiamo visto poterlo tranquillamente paragonare
sito: dokdallava.com sembrano gioielli, dove tutto è per- che teneva l’affettatrice attaccata al allo spagnolo. Il Prosciutto ottenuto
fettamente in ordine, la temperatura cuocipasta non si poteva accettarlo. da questa carne è veramente incredi-
è costante, i prosciutti ‘felici’. L’ideale, per i prosciutti in ristorazio- bile, si scioglie letteralmente in boc-
“Vedi quella specie di polvere che c’è ne, sarebbe averne uno in affettatrice ca dando un senso di dolcezza uni-
Come si riconosce un prosciutto crudo eccellente? dotti che ora si sono estesi anche ad altre tipologie come, a terra, sotto le file ordinate di pro- e uno in frigo, ruotandoli spesso, an- co. Infine c’è anche il San Daniele
Volendo dare risposta a questa domanda siamo andati a ad esempio, i prodotti dolci come la tradizionale gubana, sciutti? Non voglio mai che sia tolta e che se mi rendo conto che a volte il affumicato, il nostro Fumato, che
San Daniele in Friuli, al centro della DOP San Daniele e,, i biscotti e il panettone (grazie ad un’azienda, Maria Vitto- neppure toccata. Non è polvere ma tempo non lo permette”. portiamo in Carnia ad affumicare.
più specificatamente da Dok Dall’Ava, il prosciuttificio ria Bakery, che Carlo Dall’Ava ha rilevato e alla presenza sono minuscoli acari che mangia- Oltre al San Daniele Dop voi Si tratta di un prosciutto classico che
con il numero 10 assegnato dal Consorzio. di un maestro pasticcere e chef, Sergio Pontoni, che ne no le muffe della stagionatura e stagionate e commercializzate viene smarchiato e affumicato a 16
Perché proprio lì? Perché lì c’è un imprenditore che gestisce le produzioni), oppure le specialità francesi (foie poi restano lì. Fanno un grande la- anche altri prosciutti provenien- mesi, cosi facendo il fumo rimane so-
guarda al mercato con uno sguardo diverso rispetto gras, ostriche, lumache ecc…) che Carlo Dall’Ava impor- voro, sono importanti al pari del- ti dalla Spagna, dai Nebrodi in ave e non crea quel sapore stucche-
a tutti gli altri: Carlo Dall’Ava, il primo ad inaugurare ta direttamente grazie ad un’altra azienda che ammini- la temperatura di queste stanze, Sicilia, dall’Ungheria: come mai vole che spesso si trova”. Una vera
le prosciutterie dove assaggiare e comprare i suoi pro- stra, la RCL Italia, o ancora alla pasta che fa produrre, su dove c’è un bilanciamento dell’aria questa scelta? lezione quella di Carlo Dall’Ava.
MOLINI LARIO
locata all’interno dello stabilimento
di Agrate Brianza. Un luogo che è,
insieme, centro di ricerca e sviluppo
e centro di incontro e formazione
Dal 1919 un’eccellenza del saper fare italiano con i clienti del Molino e dei distri-
butori che lavorano con esso.
“Qui si svolgono due tipi di attività.
autore: Luigi Franchi
– racconta Alessandro Proverbio, tiere possono interagire con il no- Il progetto Pizza
sito: molinilario.it
responsabile dell’Accademia Farina stro docente in un confronto diretto di Molini Lario
– Il primo riguarda la ricerca, con su diverse tematiche. Si tratta di corsi L’intensa attività dell’Accademia Fa-
la selezione di miscele nuove adat- gratuiti, in un calendario di due o tre rina ha spinto la direzione di Molini
Vivere centouno anni di storia durante la visita ad un forte concorrenza che si fanno i molini per accaparrarsi te al mercato contemporaneo e la appuntamenti ogni mese. Questo ci Lario ad investire di più sul compar-
mulino è un’esperienza che consigliamo a tutti coloro le vendite”. Il 1931, negli anni di massima spinta verso nascita di nuovi prodotti come Tan- permette di confrontarci con le reali to pizzeria. “Molti pizzaioli hanno
che, con le farine, hanno professionalmente a che fare. l’autarchia. Ed è interessante perché questo è un setto- taFibra, una linea messa a punto in esigenze di mercato e di far scoprire partecipato, in questi ultimi anni, ai
Perché, attraverso la storia, si capiscono molte cose di re dove la tecnologia, senza alterare, anzi migliorando la sei referenze con farina di tipo 1 e ai partecipanti le nostre numerose nostri corsi, apprezzando le nostre
questo settore, ad esempio che l’Italia non è mai stata qualità finale del prodotto, ha compiuto passi da gigante, 2, con forze diverse e con una fonte soluzioni per i loro locali, per il loro linee di farine. – conferma Mauro
sufficientemente autonoma a livello produttivo, come soprattutto negli ultimi anni. Infatti, oggi, la Molini Lario, di fibra che riesce a rispondere a di- stile di impasto”. Milani – Questo ci ha portato ad ela-
si evince dal Verbale di Consiglio del 22 Febbraio 1931 fondata nel 1919 sul lago di Como, è uno dei più accredi- versi utilizzi, dal pane alla pizza fino Alla domanda sul valore reale dei borare un progetto dedicato alla piz-
di Molini Lario dove si legge: “mentre si è quasi sempre tati molini italiani, con una capacità produttiva di 86.000 ai prodotti lievitati. In questa linea grani italiani, valore in termini di za, che ha preso avvio da pochi mesi
costretti ad approvvigionarsi per 2 – 3 mesi, specie per tonnellate e settimo molino di grano tenero in Italia. abbiamo una proposta chiamata Fi- quantità e di sicurezza Alessandro con la realizzazione di farine messe
i grani esteri, le farine vendute ben difficilmente si pos- Il suo mercato si divide in due settori: per l’industria bra Advance che garantisce un buon Proverbio risponde così: “Se usas- a punto con scelte varietali per que-
sono consegnare se non ai prezzi di giornata per il sem- alimentare, “dove siamo fornitori accreditati delle prin- assorbimento e un’ottima lavorabi- simo solo grano italiano avremmo ste esigenze. Nel prossimo periodo
plice motivo che alla nostra clientela vengono concesse cipali aziende italiane e multinazionali, con referenze lità, così come un’eccellente tenuta pasta solo per quattro mesi all’an- daremo vita a un team dedicato con
le più cattive abitudini che mai siano esistite, causa la adatte per ogni tipo di utilizzo, dal surgelato al babyfood, in lievitazione. Il prodotto finito sarà no. Non è l’italianità del grano che struttura tecnica e commerciale”.
LA CUCINA
non esistono. Dalle erbe di campo
alla moltitudine di prodotti orto-
frutticoli IGP, come l’arancia rossa
di Sicilia, non esiste competizione in
BERGAMO
La sua storia, la sua gastronomia
autore: Luigi Franchi to, riesce a descrivere Bergamo come che porta nel nome, ironicamente, la
se ci fossimo già stati tutti e fa venire, La gastronomia di Bergamo storia della ricetta: infatti, il piatto è
al contempo, voglia di partire. “Tradizione lombarda e genio cre- un surrogato degli uccellini scappati
La cultura gastronomica a Bergamo ha due matrici ‘ghiottornia’… Mie soste: Caffè Cavour in Via Gombito, La famiglia Cerea, in anni più recen- ativo”, si può definire in questo allo sparo del cacciatore.
fondamentali: Luigi Veronelli e la famiglia Cerea. per le lunette con amorini classici, cui fa severo contrasto ti, ha portato Bergamo all’attenzione modo la cucina dei fratelli Cerea, Oppure i capù della Val Seriana,
Il primo, noto giornalista, editore, intellettuale e uomo il ritratto di Cavour, e per la pasticceria; le due macellerie, del mondo intero, infatti, negli spazi dove resistono le tradizioni di questa un piatto che non ha una ricetta co-
che camminava la terra, visse a Bergamo gran parte della una in via Gombito, soprattutto per le carni d’agnello, di Da Vittorio Relais&Chateaux, a terra ma vengono rese contempora- dificata ma si tratta di un fagottino
sua vita, in via Sudorno 44, e qui aprì il Seminario l‘altra in via Colleoni per le carni di vitello; il Caffè del Brusaporto (dieci minuti da Ber- nee dalla capacità di Enrico e Roberto formato da una foglia di verza che
Veronelli, luogo di incontro, di arguto e prolifico di- Tasso, in Piazza Vecchia, per i cocktal rigorosi e gli stra- gamo), i cittadini del mondo tro- di utilizzare nuove tecniche e abbina- contiene una farcitura di pan grat-
battito sul vino e sul cibo. Veronelli fu un sostenitore vaganti ‘assaggi’; lo scheletro dell’amatissimo canarino di vano godimento per i propri pala- menti. E così è per tutti i ristoratori di tato, formaggio e verza stessa. Sono
di battaglie civili, un fautore di buone idee e buone prati- Medea, figlia di Colleoni, nell’armadio della sagrestia del- ti e per il proprio benessere. questa terra, famosa per i casonsei, solo alcuni dei piatti della tradizione
che. Restano scolpite nella storia della gastronomia le sue la Cappella Colleoni; la Trattoria del Teatro, in via Colleo- Enrico, Roberto, Francesco, Ros- un piatto che fino al XIX secolo era bergamasca, ricca di storia rurale.
parole: “La gastronomia è l’atto del giudizio selettivo ni, per i casonsei e lo stracotto al vino rosso; il ‘panaio’ di sella e la mamma Bruna si prodiga- ben diverso da quello che si mangia Materie prime che trovano un punto
tra ciò che è buono e ciò che non lo è”. via Colleoni, per i vari tipi di pane; la fiaschetteria Cozzi no, nelle varie mansioni, a garantire ora Il ripieno racchiuso nella pasta di riferimento, insieme a tante altre
Per scrivere di Bergamo, del suo territorio, non si può per l’interno Liberty, sempre in via Colleoni. Fuori mura ore di piacere assoluto! era di gusto agrodolce (come quella per ogni necessità della ristorazione
che cominciare con questa sua riflessione dove per Ber- (ma sempre in Bergamo alta) ho il mio vertice; per la pre- E di solidarietà, come quella che dei tortelli di zucca mantovani) con bergamasca, in Bergel+, un distri-
gamo intende quella alta: “L’unica Bergamo, città senza cisione nell’emozionante Borgo Canale. Certo: le case dei hanno sviluppato, insieme a molti ripieno di pere, mandorle e mostac- butore di foodservice, socio di Cate-
uguali per le opere d’arte e per i luoghi di riposante Donizetti e di Bonomini (nel genio dell’uno e dell’altro altri amici, nella primavera più triste ciuoli tritati. Oggi invece il ripieno si ringross, che si trova a Zunica.
PROCEDIMENTO:
Lavare i piccioni e dividerli a metà lungo la spina dorsale.
Fare il battuto di sedano, carota e cipolla, metterlo in una
teglia da forno dove sopra verranno messi i piccioni con
olio, sale e vino rosso, infornare ad una temperatura di
180°, per circa 90 minuti.
A fine cottura togliere i piccioni e disossarli, poi battere
al coltello la polpa facendo dei piccoli pezzi, anche con
il battuto e poi unirli. Riunire il tutto, compreso il sugo
ricavato dalla prima cottura, e far cuocere in pentola per
circa cinque minuti a fuoco basso.
Prendere una padella apposita per risotti e fare rosolare
il riso, bagnarlo con brodo vegetale e poi aggiungere il
ragù di piccioni preparato in precedenza, cuocere il tutto
R IS T O R A
LA Z
R
ION
IDEALI PE
E E LA G A
ST
RONOMIA
| RISTORANTE | tore” ci confessa con entusiasmo. Qui il registro parla
di sapori locali, di materie prime toscane e, quando
non è possibile restare entro i confini regionali, di
eccellenza italiane. “Seleziono personalmente i pro-
A SCANDICCI
ci rivolgiamo ai Macelli di San Minato che ci garantiscono
dei prodotti straordinari. E poi la maggior parte delle
lavorazioni le svolgiamo internamente, per governa-
re al massimo l’esito del piatto”. La carta, dicevamo,
Per evadere dai ritmi frenetici raccoglie grandi bontà: dalle paste fatte in casa, come le
pappardelle, condite con sughi generosi come quello di nessere e la genuinità regnano sovrani. Lorenzo, il figlio
della città cinghiale, i tortelli mugellani, gli antipasti con i tipici cro- più grande di Stefano, per otto anni è stato la sua spalla
stini toscani, fino a secondi come il coniglio porchettato, destra proprio ai tavoli, mentre Stefano si adoperava in
il peposo alla fornacina, il cinghiale in salmì. E poi non cucina. Da qualche tempo c’è Andrea, il figlio minore,
autrice: Giulia Zampieri mancano le selezioni di salumi e formaggi artigianali, anche lui, come il fratello, più incline alla sala che alla
le immancabili carni sulla brace vendute al chilo, cotte, cucina. “La passione per questo straordinario lavoro
nell’enorme camino che dà sul dehors esterno. si è riversata sui miei figli. Lorenzo prima, Andrea ora,
Dall’Osteria del Milione, poggiata su una collina a Scan- “I punti cardine vengono definiti così perché sono irre- rappresentano due aiuti importanti per l’osteria e per
dicci, una bella località in Toscana, si scorgono i monu- movibili, no? E per noi, la tradizione e il buono, sono il mio modo di condurla. Ricalcano le mie idee ma allo
menti di Firenze. Sembrano proprio posati, a filo, sopra il esattamente questo: colonne portanti, irremovibili, del stesso tempo ne apportano di nuove”.
paesaggio naturale composto di cipressi, pini, viti e ulivi. nostro locale. Sono elementi a cui non vogliamo rinun- Recarsi all’Osteria Del Milione significa evadere dai rit-
Uno spettacolo per l’anima che, a giusta distanza dai ciare e che i nostri clienti vogliono ritrovare ad ogni visi- mi quotidiani frenetici delle città. “Serenità e piacere, si
rumori cittadini, qui può trovare un piacevole ristoro, ta. Ecco perché qui cuociamo a vista e portiamo a tavola, viene qui per questo. La nostra è una clientela prevalen-
anche grazie all’accoglienza genuina della famiglia Pari- con il sorriso, la carne, che è una delle voci più importan- temente toscana e locale, non molto legata al turismo
gi, che gestisce l’insegna. ti della cucina toscana”. internazionale. Far star bene i nostri conterranei, essere
“Siamo privilegiati, qui a Scandicci abbiamo un pano- Il tutto viene servito in un ambiente rustico acco- scelti da loro, per noi è motivo di orgoglio”.
rama invidiabile, vediamo tutta Firenze. I nostri clienti gliente; in estate, poi, c’è un meraviglioso spazio esterno L’Osteria del Milione è aperta a cena dal martedì alla do-
amano recarsi nella nostra osteria per la vista, che è dav- dove prendere posto a sedere. Ma veniamo proprio alla menica, a pranzo il sabato, la domenica e i festivi.
vero rigenerante, e per la nostra ospitalità, spontanea e sala, che è lo specchio dell’anima del locale, dove il be- Conviene prenotare.
familiare, mai rigida o formale. Ce lo hanno confessato in
questi mesi dopo la chiusura: quando vengono a trovar-
ci si sentono a casa. Assaggiano i piatti della tradizione,
quelli che scaldano il cuore, fatti di ingredienti genuini e
preparazioni semplici” così ci racconta Stefano Parigi, il
titolare. In questa struttura Stefano ci ha messo piede per
la prima volta quattordici anni fa. All’epoca si trattava
di un casolare diroccato, datato 1100, con tre arcate
importanti, da rimettere completamente a nuovo.
Poi, con il restauro, e l’ingresso di Stefano, è diventato
un luogo in cui si respirano i profumi della tradizione,
si ritrovano i gesti semplici, si sta bene senza troppi
artifizi e voli pindarici. “Entrare e prendere in mano da
zero questo edificio fu per me una vera e propria sfida.
Da sempre, grazie a mio padre, provo una grande passio-
ne per la cucina; lo vedevo sin delle prime ore dell’al-
ba lavorare la cacciagione, pulire i raccolti, insomma
Osteria del Milione
darsi da fare ai fornelli. Ne ero attratto. Negli anni ho
Via di Giogoli, 16,
50018 Firenze FI intrapreso altre strade, ben lontane dal gestire un risto-
Tel. 055 204 7922 rante, ma poi ci fu quest’occasione, un po’ all’improvvi-
www.fattoriailmilione.com so, e sentii il richiamo definitivo per il ruolo di ristora-
RELAIS CASINA di questo tipo ama anche coccolarsi con buon cibo, la
decisione di aprire il ristorante era scontata. Non dimen-
tichiamo poi che la nostra famiglia dirige una cantina
Agricola Spirito Contadino sas Puglia Italy 71040 Borgo Tressanti (FG) tel +39 0885 418626
info@spiritocontadino.com www.spiritocontadino.com
| PRODUZIONE | cura è posta ai processi di trasformazione - stagionatura e tipologie di formaggi tipici, ma anche estremamente di-
in primis -, confezionamento e distribuzione. versificato in quanto ai formati.
La sede commerciale e amministrativa della società si tro- Se Grana Padano, Parmigiano Reggiano e burro restano
va a Romano d’Ezzelino ( Vi), ma il suo cuore pulsante è senza dubbio le tre colonne portanti dell’offerta, la scelta
rappresentato dai due stabilimenti produttivi: il caseificio tra formaggi italiani ed esteri è ormai diventata quanto
di Camisano Vicentino ( VI), che lavora quotidianamente mai vasta. La proposta, infatti, che comprende sia forme
150mila litri di latte (conferito da aziende agricole abili- intere sia porzionate e confezionate nelle pezzature ri-
tate), per una produzione annua di circa 90mila forme di chieste, va dal Montasio DOP all’Asiago DOP, dal Gor-
Grana Padano casello VI611, e la sede di Busseto (PR), gonzola al Pecorino DOP, passando per l’Emmenthal
dove viene trasformato un volume giornaliero di 25mila bavarese, l’Emmentaler Switzerland, il Gouda, il Brie, il
litri di latte, per una produzione annua di circa 20mila Fontal, l’Edamer e il Maasdam. Senza dimenticare, poi, i
forme di Parmigiano Reggiano casello 2398. formaggi grattugiati e la mozzarella per pizza, disponibile
Da queste lavorazioni derivano poi oltre 3 milioni di kg in tre formati, in modo da soddisfare le diverse esigenze
di burro prodotti ogni anno dalla panna di affioramento. di preparazione: filone, cubettata e alla julienne.
PAN
diatamente disponibili e capaci di evitare sprechi in caso
Concretezza alpina e calore medi-
Benessere e salute sono le linee guida seguite nello di un calo imprevisto della domanda”. Un punto fermo,
terraneo: sembrerebbero due carat-
sviluppo di nuove referenze, dopo che da sempre tra anche in questo momento oggettivamente difficile, è il
teristiche opposte e inconciliabili. E,
le priorità aziendali figurano l’assenza di additivi e una rapporto con i grossisti. “La nostra azienda ha puntato
invece, unite e perfettamente fuse,
lista di ingredienti il più possibile essenziale, e dopo che sin dall’inizio a rapporti di fiducia con i clienti. Inten-
costituiscono le fondamenta di Pan,
AZIENDA SOSTENIBILE azienda avviata nel 1888 in Alto
Adige da Giovanni Maria Pan, dal-
da tempo sono ormai proposti solo prodotti senza gras-
si idrogenati. A questo approccio rispondono anche gli
diamo proseguire su questa strada, mettendo in campo
una strategia precisa: puntare su prodotti di successo e
ultimi nati, i Rotolini Superfood, che, colorati, speziati rafforzare la comunicazione verso la ristorazione assieme
la quale quasi ottant’anni dopo, nel
e nutrienti, incontrano a pieno la nuova tendenza saluti- ai nostri grossisti” conclude Karl Dekas.
1967, uscì il primo strudel di mele
stica grazie ai loro ingredienti, i cosiddetti superfood, per
surgelato in Europa. L’intuizione di
autrice: Mariangela Molinari l’appunto. In monoporzioni già cotte, da scaldare solo
Georg Pan di utilizzare la tecnologia
sito: pan.it due minuiti in forno a microonde, sono pensati per chi,
della surgelazione, allora agli albori,
rivolgendosi a un pubblico giovane e attento alla propria
per garantire la freschezza delle sue
creazioni ha rappresentato la chiave
alimentazione, intenda dare varietà al proprio menu. L’azienda in numeri…
Il Rotolino Superfood Quinoa & Kale, per esempio, da ______
di volta per l’attività. Da allora, infat- 35 km di strudel prodotti quotidianamente nello
proporre come piatto vegetariano per un pasto salutare,
ti, a cambiare è stato solo il livello stabilimento di Laives (Bz).
è realizzato con quinoa, kale (cavolo riccio) e peperoni
tecnologico, sempre più avanzato, ______
rossi, affinato con salsa di soia e arrotolato in una sottile
ma ricette e ingredienti mantengono 6mila tonnellate di mele fresche sbucciate
pasta all’olio, spolverata in superficie con una decorazio-
ancora oggi tutto il sapore di quella all’anno.
ne croccante alla curcuma. Il Rotolino allo Skyr e Mirtilli, ______
genuinità.
invece, è uno snack stuzzicante o un dessert da condivi- 500mila snack di pasta sfoglia dolci o salati di
dere, che in una sottile pasta all’olio abbina un cremoso capacità produttiva giornaliera.
Un mix di gusti
Skyr a una preparazione ai mirtilli. ______
alpino-mediterranei
75% la percentuale dell’export in tutto il mondo.
Strudel, specialità regionali, snack di
pasta sfoglia, dessert italiani e pro-
Parola d’ordine: rafforzare
la collaborazione con i distributori …e in parole chiave
dotti base quali pasta sfoglia, facil- ______
“Gli ultimi mesi hanno cambiato il nostro modo di
mente scongelabili e pronti all’uso, Tradizione reinterpretata con entusiasmo:
lavorare – dice Karl Dekas, amministratore delegato
sono le categorie di cui si compone i prodotti tipici della tradizione alpina e mediter-
dell’azienda –. Già prima delle direttive del Ministero ranea sono reinterpretati con curiosità e capacità
il portafoglio prodotti dell’azienda.
abbiamo implementato lo smart working per garantire la di rispondere alle nuove tendenze ed esigenze ali-
I primi, in particolare, rappresenta-
massima attenzione verso la salute dei nostri dipendenti mentari.
no il fulcro della produzione: crudi
e salvaguardare il processo produttivo. In più abbiamo ______
o in fette già cotte, di pasta velo, di
messo in atto un sistema igienico sanitario molto rigido”. Qualità: le specialità surgelate appositamente
pasta sottile all’olio o pasta sfoglia,
L’azienda, che ha ripreso appena possibile le sue at- sviluppate per il canale Horeca, così come l’inte-
dolci (con mela, frutta e quark) o ro portafoglio prodotti, pensato anche per altri
tività nel mondo dell’Horeca, punta ora a rafforzare
salati (con verdura e spinaci). Tra canali distributivi, sono realizzate con ingredienti
la collaborazione reciproca con i distributori. “Il no-
le specialità regionali, invece, figu- di massima qualità, seguendo ricette naturali e
stro sostegno – afferma Karl Dekas – si estende pure a
rano rondelle di mele avvolte da genuine.
una comunicazione digitale con i clienti. Attraverso vide-
delicata pastella, la tipica frittata ______
o-messaggi, per esempio, riusciamo a condividere con- Sostenibilità: tutto il processo produttivo ga-
dolce dell’Imperatore, al naturale
cetti e presentare i nostri prodotti anche senza un con- rantisce il rispetto delle persone, delle risorse e
o con abbinata composta di mele o
tatto fisico, mantenendo alto il livello di comunicazione”. dell’ambiente:
marmellata di frutti rossi, e rotolini
- mele da produzione sostenibile secondo Global
ai crauti o soufflé al formaggio. Ci
sono poi i Minis, piccoli snack dolci
Con le monoporzioni surgelate G.A.P. (Good Agricultural Practices),
Con i suoi prodotti l’azienda altoatesina o salati: sfogliatini di pasta sfoglia da
meno sprechi e food cost precisi - 100% del fabbisogno di energia elettrica dello
stabilimento di produzione in Alto Adige coperto
In questi mesi Pan ha dato un supporto rilevante alla
offre un supporto rilevante alla proporre come stuzzichini, pizzette,
ristorazione, fornendo prodotti di qualità, facili da da energie rinnovabili,
mini-mix con gusti alpino-mediterra- - uso di cartoni in materiali certificati FSC (Forest
ristorazione nei, ideali per snack e come aperiti-
preparare in pochi minuti, di cui è possibile tenere
Stewardship Council).
una scorta e in grado di assicurare un preciso calcolo
vo; mentre la linea Dolce Vita anno-
del food cost. “Dal momento che il Covid ha cambiato la
vera tiramisù in monoporzione o a
5STELLE
“Il cloud di 5stelle* ci permette
di tenere sotto completo control-
Selezione GOURMET
OLTRE vostro core-business. Cos’è 5stelle
300 cloud? Cosa avete inventato?
“Non abbiamo inventato nulla. Ab-
RICETTE
biamo semplicemente colto per pri-
mi un’esigenza; quella di semplifica-
L’ Alta Cucina al Servizio re le procedure. Siamo nati nel 2013
Ricotta di Bufala e Spinaci della Ristorazione Lo strumento indispensabile per proprio partendo da questa fiera che
facciamo ormai da otto edizioni. Da
la gestione di un hotel allora siamo sempre e solo cresciuti
Dalla creatività e dalla sapiente tradizione italiana di De Angelis dando risposta a questa esigenza pri-
hanno preso forma le gustosissime paste fresche Selezione maria degli albergatori: semplificare.
Gourmet dedicate alla ristorazione. Ora siamo un’azienda, non più una
deangelisfood.com Una gamma di ricette esclusive, un ampio assortimento di start-up, con trenta dipendenti e più
formati in grado di soddisfare le nuove tendenze alimentari e le
esigenze di benessere dei consumatori.
Prova tutte le nostre proposte, sono una più buona dell’altra!
ottobre 2020 | sala&cucina | 71 |
Il cloud ha superato anche le forme
contrattuali, infatti il canone è on-
nicomprensivo di tutto, di tutte le
postazioni che il cliente desidera, di
salvataggio dei dati che sono molto
più sicuri, di tutti gli aggiornamenti.
La cosa più importante è il suppor-
to, sul quale investiamo tantissimo,
perché questo servizio va in mano a
tutti in hotel e abbiamo bisogno di
supportare questa gestione”.
Il sistema in sé cosa fa di preciso?
“Tecnicamente è un PMS, Property
Management System, che siamo stati
tra i primi ad utilizzare, ed è un ge-
stionale alberghiero con il quale si
possono gestire prenotazioni, tutti
gli obblighi di legge come ISTAT,
tassa di soggiorno, e quelli fiscali. Si
collega a tutti i portali OTA, a Tripa-
dvisor, ai metamotori e a vendere di-
rettamente online. E poi serve a ge-
stire il cliente prima, durante e dopo
il soggiorno”.
di 2.000 clienti albergatori, in Italia e intelligence che prende tutti i dati Quali sono i vostri concorrenti?
in Europa. Il nostro è un sistema in- che l’albergatore o il receptionist in- “Sembrava un mercato saturo perché
dicato per gli alberghi indipendenti, serisce, dai listini alle camere occu- gli OTA sembravano bastare. Invece
la maggioranza degli hotel italiani, e pate e da chi, canali di vendita, e che lo spazio è ancora immenso perché
per piccoli gruppi alberghieri”. consente di navigare in maniera im- questo è un settore dove si devono
In cosa consiste il vostro sistema? mediata nel trarre informazioni im- ancora riconvertire molte aziende
“Nell’utilizzo del cloud per gesti- portanti per gestire al meglio l’hotel. alla tecnologia”.
re tutte le componenti di un hotel Come fa un albergatore ad ade- Come avete fatto a farvi conosce-
e, quindi, nel poter svolgere ogni rire al vostro sistema? re dal mercato?
tipo di controllo e di mansione sen- “In realtà è molto semplice. Abbiamo “La promozione iniziale è avvenu-
za dipendere da sistemi gestionali cavalcato la rivoluzione del cloud in ta tramite le fiere di settore dove si
che hanno un server proprietario, ambito alberghiero. Cloud significa possono trovare eventuali partner,
con tutto quello che ne consegue. libertà, condivisione e semplifica- oppure consulenti che tornano utili.
Ad esempio con il nostro sistema zione, ovunque ci si trovi ci si può Continuiamo a farle ma la promozio-
non ci sono più necessità costose collegare e lavorare. Quindi anche ne oggi è multicanale. Soprattutto
di aggiornamento. È un sistema che per aderire abbiamo scelto la sem- abbiamo messo sul mercato un siste-
cresce da solo, in continuazione. In plificazione: infatti basta compilare il ma aperto, connessi con una ventina
questo momento è strutturato prin- form che c’è sul nostro sito e viene di sistemi in Italia e all’estero con cui
cipalmente su due livelli di utilizzo: contattato immediatamente. Dei no- dobbiamo integrarci. Penso ai pos
una versione multicorporate che va stri 2000 clienti, 1900 almeno li ab- per la ristorazione che abbiamo inse-
incontro alle esigenze tipiche degli
hotel di catena che deve riconosce-
biamo acquisiti a distanza, questo è
un peccato perché sarebbe stato bel-
rito nel nostro sistema aperto”.
Quanti clienti all’estero avete? IMMAGINARE,
UNIRE,
re ogni cliente, avere a disposizione lo e importante visitare le strutture “La maggior parte sono italiani ma
tutti i dati che consentano di rico- ma non saremmo mai arrivati a que- una decina di giorni fa siamo stati
noscerlo immediatamente e di dare sto numero importante. Facciamo accreditati, unico fornitore italiano,
CREARE.
risposta ai suoi bisogni, dalla camera configurazione, demo e formazione ai Logis de France, quindi i 400 ho-
ai piani alti al tipo di colazione che online. Senza togliere la disponibili- tel aderenti a questa organizzazione
predilige, giusto per fare degli esem- tà ad essere presenti ogni volta che possono diventare nostri potenziali
pi. L’altra versione è una business l’albergatore ne avverte la necessità. clienti”.
Un olio Zucchi è frutto dell’arte del blending: la capacità di selezionare
oli extra vergini differenti per dare vita a qualcosa di unico.
ottobre 2020 | sala&cucina | 72 | Scopri tutta la gamma su zucchi.com
[EVENTI]
KEN FOODS
LA PANNA NON È TUTTA UGUALE
autore: Guido Parri
sito: ken-foods.com
L’AFFUMICATA UNIKA
L’AMORE PER L’INNOVAZIONE
E PER IL TERRITORIO
autore: Guido Parri
sito: centrocarnicompany.com
Iscriviti
(GR) TEL. 0564 467005 (SO) TEL. 0342 996640 (TR) TEL. 0744 989765 (AN) TEL. 0731 60142 (BG) TEL. 035 670405 (FC) TEL. 0547 671511 (CA) TEL. 070 9165293 (MB) TEL. 0362 302620 (RC) TEL. 0965 636587 (FI) TEL. 055 8825914 (BR) TEL. 0831 332292 (IM) TEL. 0183 650433
TA S T E S U P P O RT E R
(RN) TEL. 0541 968196 (BA) TEL. 080 6901781 (RM) TEL. 06 658661 (TN) TEL. 0462 761211 (CZ) TEL. 0968 93068 (BZ) TEL. 0471 820095 (SO) TEL. 0342 354055 (PT) TEL. 0572 636682 (TN) TEL. 0465 501569 (SA) TEL. 0828 723330 (SA) TEL. 089 461693 (NA) TEL. 081 909380
alla nostra
(PN) TEL. 0434 91373 (VI) TEL. 0424 8188 (SS) TEL. 079 361750 (MO) TEL. 059 284736 (RM) TEL. 06 9060510 (RG) TEL. 0932 456176 (VB) TEL. 0324 243885 (LE) TEL. 0832 611439 (NA) TEL. 081 5630620 (BS) TEL. 030 9826391 (SI) TEL. 0577 304246 (AL) TEL. 0143 896216
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