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Individualizzato (PEI)
Momento di revisione
VERIFICA e correzione
1. DATI ANAMNESTICI, CLINICO-MEDICI, FAGLIARI E SOCIALI
Storia clinica – diagnosi clinica – effetti prevedibili sulla prassi scolastica -
“condizioni famigliari”
I processi di input
I processi di elaborazione
I processi di output
I PROCESSI COGNITIVI
MEMORIA
RAGIONAMENTO
ESPRESSIONE DI
QUANTO APPRESO
PRODUZIONE:
1 ti l i
1.articolazione suoni,i sintassi,
i t i vocabolario
b l i
2.espressione bisogni, emozioni, pensieri
COMPRENSIONE:
1. suoni, sintassi, vocabolario
2. consegne …
MOTRICITA
MOTRICITA’
GLOBALE
FINE
PERCEZIONE
UDITO
OLFATTO
VISTA
TATTO
AUTONOMIE
E PERSONALI
E E SOCIALE
E
“Un
Un repertorio di comportamenti verbali e non verbali con i quali i ragazzi
influenzano le risposte di altre persone nel contesto interpersonale.
Questo repertorio agisce come un meccanismo attraverso il quale i
ragazzi influenzano il loro ambiente ottenendo, rimuovendo o evitando
risultati desiderabili o indesiderabili nella sfera sociale.”
(Rinn e Markle
Markle, 1979)
MCGINNIS, GOLDSTEIN, SPRAFKIN & GERSHAW
È sempre un “cattivo
cattivo lettore”
lettore .
Schiacciare il bambino tra cose più grandi di lui.
E I
… MOTIVAZIONE E
E’ FUNZIONE DELLE CONSEGUENZE …
… o PER giudicare?
i di ?
“guidata
guidata da inferenze, valori, aspettative, percezioni, emozioni
soggettive … rischia di non valutare solo le prestazioni o i
comportamenti
t ti ma sii trasforma
t f in
i un giudizio
i di i di valore
l su tutto
t tt
l’individuo ... ”
OSSERVAZIONE DIRETTA
PROCEDURE DIRETTE DEL COMPORTAMENTO ANALISI FUNZIONALE
AUTOMONITORAGGIO
QUESTIONARI, SELF-REPORT
TEST PROIETTIVI
AUTORESOCONTO COLLOQUIO
PROCEDURE INDIRETTE
SCALE DI VALUTAZIONE
AGENTI MEDIAZIONE CHECK- LIST
(genitori, operatori)
COLLOQUIO
“Handicap, passi vero l’autonomia”, Meazzini (1997)
TEST PERFOMANCE
(COMPORTAMENTI COGNITIVI)
VALUTO COMPETENZE CON I TEST/PROVE
1.Il parametro utilizzato dai Test Criteriali non è la norma (media e deviazione
standard)
t d d) ma il criterio
it i dato
d t dad uno o piùiù lilivelli
lli di prestazione
t i d
dell soggetto.
tt
Punteggi superiori a tale livello indicano che vi è una padronanza totale o
accettabile per quanto riguarda l’abilità esaminata. Punteggi inferiori indicano il
contrario.
Il criterio viene stabilito dall’operatore a seconda degli obiettivi educativi che
intende raggiungere.
raggiungere
2.Il p
punteggio
gg che il soggetto
gg ottiene al Test Normativo viene confrontato ad una
norma.
Le norme (media e deviazione standard) vengono individuate dopo che il test è
stato
t t somministrato
i i t t ad
d un campione
i che
h sii ritiene
iti rappresentativo
t ti d della
ll
popolazione alla quale esso dovrà essere somministrato.
10/11 12/11 13/11
sostituzione
tit i 3
omissione 5
accento
t 7
tempo impiegato 15’
OSSERVAZIONE
DIRETTA
1. Osservazione Occasionale”
“Dimentica
Dimentica le doppie
doppie, non stacca alcune parole,
parole sbaglia le sillabe complesse
come GN GL, confonde la N con la M …“
MISURARE
Come fare l’ “Osservazione sistematica”?
CLASSIFICARE IL COMPORTAMENTO
“Dimentica
Dimentica le doppie
doppie, non stacca alcune parole,
parole sbaglia le sillabe complesse
come GN GL, confonde la N con la M …“
• aumento
a mento dei tempi di atten
attenzione
ione
• borbotta tra sé
• gironzola per l’aula, o meglio, lascia il suo posto + gira per l’aula
2. Discriminazione/lettura GN …
3. Lettura p
parole staccate ((brevi-uso comune e p
poi …))
4. Lettura doppie
E ancora …
AL PIU’
COMPLESSO
DALL’OBIETTIVO
DALL OBIETTIVO
PIU’ SEMPLICE
2 … ORDINE STRUTTURALE
2. STRUTTURALE-GERARCHICO
GERARCHICO
• conteggio
• addizione (a una cifra; a due cifre ….)
• sottrazione (a una cifra; a due cifre; con riporto …)
• moltiplicazione
• divisione
Prerequisiti matematici
RICONOSCE I NUMERI DA 1 A 10
Valutazione standard
DISCRIMINA LE MONETE DA ALTRO
COMBINA MONETE E BANCONOTE CHE SERVONO PER PAGARE OSSERVANDO UNO SCONTRINO
2° FASE:
Trasformare conoscenze in
punti di forza e deficit e
STABILIRE OBIETTIVI
2° FASE: IDENTIFICARE …
• PREREQUISITI
Q S (O.(O Strumentali)
S )
Competenze necessarie all’acquisizione di obiettivi a breve termine che
possono anche non intervenire direttamente nel compito
p p
ANALISI DEL COMPITO
(TASK ANALISIS)
AL PIU’
COMPLESSO
DALL’OBIETTIVO
DALL OBIETTIVO
PIU’ SEMPLICE
ESEMPIO
COME SCEGLIERE UN OBIETTIVO?
• la capacità
p di stare seduto;;
• il contatto oculare;
• la
l comprensione
i di semplici
li i consegne;
• memorizzare
i id
dati
ti numerici?
i i?
“… I comportamenti che rimangono devono essere quelli su cui c’è accordo, non
ci sono dubbi
dubbi, si deve andare avanti: c’è
c è una base forte di alleanza che dà a chi
opera direttamente nella relazione di aiuto un’energia insostituibile, l’energia della
decisione di gruppo e del consenso ottenuto, di un gruppo che di fatto è la rete
educativa che si è mobilitata per affrontare i problemi della persona”
(Ianes e Cramerotti
Cramerotti, 2002)
CIO’ CHE E’ SIGNIFICATIVO PER ALUNNO
• partire
ti d da cose semplici
li i per lluii importanti
i t ti … (senso
( di auto-efficacia)
t ffi i )
(Adler, 1982)