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SION NEI SALMI

1. Sion

 il termine:
◦ 38x in 31 Salmi
◦ 47x in Is

 la localizzazione (geografia fisica + geografia umana):


◦ fortezza gebusita (pre-israelitica): 2Sam 5,7
◦ città di Davide, capitale del suo regno: 2Sm 5,
◦ localizzazione del tempio di Salomone: 1Re 8,1; 1Cr 11,5
◦ destino finale dell’arca: 2Sam 6,12-19; 1Re 6,23-28; 8,6-9

 un nome carico di valenze simboliche…


◦ mitologia cananea della Gerusalemme (Uru-Šalim) preisraelitica: dimora di Šaḥar e
Šalem, “Aurora” e “Tramonto” (del Sole!).
◦ assimilazione con il monte Ṣāfōn (identificato con Jebel ’el-Aqra‘): l’Olimpo ugaritico,
sede del panteon di El e Baal.
◦ immaginifica del tempio: un micro-cosmo, punto d’incontro tra il cielo e la terra,
sorgente della vita, attorniato da un giardino di delizie.
◦ solarizzazione di Yhwh: il dio della tormenta diventa una divinità solare, sovrano
universale e garanzia di giustizia.
◦ Gerusalemme come città di Adonai e il tempio come sua dimora (Is 2,2 = Mi 4,1; Mi
3,12 = Jr 26,18; Sal 110,2)
◦ Yhwh ṣᵉbā’ôt yōšēb hakkᵉrûbîm …

 … e di forza retorica...
◦ testi poetici
◦ testi liturgici

 … in torno al quale si è costituita una tradizione teologica che sembra chiave sia nel libro
dei Salmi che in quello di Isaia.
◦ La “tradizione di Sion” (vedi Blunda, Proclamazione, 255-285)
◦ Yhwh, dio-re, abita e regna nel tempio che si alza sul monte Sion / Gerusalemme
◦ Trasformazione storico-religiosa: Yhwh diventa dio di un luogo, di una città
◦ Temi: Yhwh il sovrano e la sua vittoria sui popoli ribelli (Völkerkampf)

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2. Salmi
Analisi di alcuni Salmi scelti tra quelli “dei figli di Corè” (42-49; 84-85; 87-88), che presentano
i tratti caratteristici di questa “teologia di Sion”.
• L’importanza di Sion come “spazio” nella “mappa mentale” sottintesa in questo piccolo
salterio, notando le somiglianze con la prospettiva del libro di Isaia.
• La funzione di questi testi per la configurazione dell’identità del Israele postesilico
• Sion, dimora divina e luogo di salvezza
• Israele e i popoli insieme in Sion?
• Prospettiva comune tra Isaia e i Salmi dei figli di Corè

3. teorie critiche odierne: space theory


- lo spazio come “costruzione sociale”
- il ruolo dello spazio e del luogo nella conformazione dell'identità comunitaria.

J.L. Berquist, “Critical Spatiality And The Uses Of Theory” (2008)


 lo spazio: categoria necessaria nel discorso, anche nel discorso storico
 è una categoria costruita nel marco della esperienza umana:
“Space is something we make, create, produce, shape, reshape, form, inform, disform and
transform” (15).
 Nell’ultimo decennio del 20mo. secolo è sorta una teoria critica dello spazio (“critic
spatiality”)
 I termini “spazio” e “spazialità” fanno riferimento ad aspetti della realtà che includono
◦ concetti di distanza, altezza, larghezza, spessore, orientamento, direzione…
◦ e anche la percezione, la costruzione e l’uso di questi concetti.
 Per capire l’origine di questa teoria critica bisogna tener conto dei cambiamenti nell’ambito
della fisica e dell’organizzazione sociale avvenuti nel corso del 20mo secolo:
◦ A. Einstein: spazio e tempo, materia ed energia non sono più della magnitudini fisse ma
variabili. Quindi non c’è un marco assoluto per la percezione.
◦ W. Heissenberg: ha problematizzato il ruolo dell’osservatore. In tante situazioni
l’osservazione modifica l'oggetto osservato. Non c’é più quel rapporto binario tra
l’osservatore e la realtà osservata, tipico della comprensione classica dello spazio e del
movimento. Ci sono degli oggetti di cui non si possono percepire contemporaneamente
localizzazione e direzione. Ci sono soltanto dei rapporti di spazialità.
◦ Il fenomeno della globalizzazione favorisce la percezione del mondo come un “mondo
piccolo”, tutto sembra succedere allo stesso tempo. Ci sentiamo più vicini ad altre
persone lontane nello spazio che non con quelle lontane nel tempo…
◦ Il postcolonialismo ha rivelato la natura costrutta di tante nozioni che la cultura
dominante o egemonica presentava come dei dati evidenti e indiscussi e ha aperto nuove
possibilità per pensare quasi tutte le questioni accademiche, anche quelle sullo spazio e
la geografia

4. “Critic spatiality”
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 M. Heidegger, “Costruire, abitare, pensare” (1951)
◦ Enuncia l’idea di una evoluzione dal costruire all’abitare, dall’abitare all’essere,
dall’essere al “custodire, curare”:
 Costruire è propriamente abitare.
 L’abitare è il modo secondo il quale i mortali sono sulla terra.
 Il costruire come abitare si esprime nel costruire che cura la crescita e nel costruire
che edifica edifici.
◦ Stabilisce una differenza tra “spazio” e “luogo” (definito dal essere occupato da
un’entità che lo richiama come suo).
◦ “gli spazi ricevono la loro essenza da luoghi e non da ‘lo’ spazio”

 Yi-Fu Tuan, Space and Place: The Perspective of Experience (1977)


◦ i diversi modi con cui i popoli esperimentano / percepiscono lo spazio.
◦ Spazio – luogo …

 Michael Foucault, “Des spaces autres” (1967)


◦ Vede tutta conoscenza come costruzione sociale e come costruzione di potere, quindi
◦ anche lo spazio si può analizzare come costruzione sociale.
◦ Eterotopia: l’altro spazio ovvero lo “spazio degli altri”, luoghi reali che quasi scappano
alla coscienza pubblica ma sono essenziali per la costruzione dello spazio.
“Existen también, y probablemente en toda cultura, en toda civilización, lugares reales,
lugares efectivos, lugares que son diseñados dentro de la institución misma de la
sociedad, y que son una especie de contra-emplazamientos, una especie de utopías
efectivamente realizadas en las que los emplazamientos reales, todos los otros
emplazamientos reales que se pueden encontrar en el interior de la cultura, están a la vez
representados, contestados e invertidos, una especie de lugares que están fuera de todos
los lugares, aunque podrían ser, efectivamente, localizables. Estos lugares, ya que son
totalmente otros a todos los emplazamientos que reflejan y de los que hablan, les
llamaría, por oposición a las utopías, heterotopías”.

 Henri Lefebvre, La production de l’espace (1974)


◦ lo spazio è una “produzione”, risulta dalla attività sociale dell’essere umano.
◦ contiene e nasconde (cela) rapporti sociali
◦ ogni nozione di spazio serve agli interessi di un certo gruppo o classe dentro la società
◦ non più la distinzione binaria tra percepito e concepito, esterno ed interno, che è nata
dalla divisione cartesiana tra res cogitans e res extensa e quella kantiana tra Ego e Non-
Ego.
▪ Spazio percepito: mondo empirico, misurabile, euclidiano, fenomenico, che è già il
prodotto della pratica di una società, di una attività che suppone l’uso del corpo,
delle mani, degli organi sensoriali, il lavoro e tutto quello che viene legato a questo.

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▪ Spazio concepito: soggettivo, imaginato, ideologico, manipolabile, fino a certo punto
accessibile attraverso le rappresentazioni simboliche. Costituito dai valori e
significati attribuiti allo spazio.
▪ Spazio vissuto: il complesso e contraddittorio spazio (di oppressione o di
liberazione...) che si vive, di cui si parla, che si esprime attraverso imagini e simboli.
È oggetto di studio per l’etnologia, l’antropologia, il psicoanalisi…

 Edward W. Soja, Thirdspace (1996)


◦ assume il contributo di Foucault e distingue tra:
▪ primo spazio: spazialità concreta → fisico
▪ spazio secondo: idee sullo spazio → mentale
▪ spazio terzo: spazialità critica → sociale
◦ Assume il contributo di J. Berger, The Look of Things. Selected Essays and Articles,
London 1972 (critico letterario marxista)
◦ Propone una critica sociale basata non sulla storia ma sulla geografia, che
▪ mette in evidenza i rapporti di uguaglianza o disuguaglianza, giustizia o ingiustizia
che si esprimono e si promuovono attraverso il discorso, anche attraverso i testi
letterari;
▪ propone pensare lo spazio come realtà sociale in una dinamica non dialettica ma
“trialettica”: spazio – storia – società;
▪ promuove una coscienza spaziale critica che porta anche ad una prassi sociale che
cerca di fare del mondo un mondo migliore
◦ Definisce il “Thirdspace” come «un altra forma [an-Other way] di capire e agire che
cerca di cambiare la spazialità della vita umana; un modo diverso di coscienza spaziale
critica adatta ai fini e al significato nuovo che avvengono nelle trialettiche riequilibrate
di spazialità-storicità-socialità» (pp. 10-11).

 Martina Löw, Raumsoziologie (2001)


◦ lo spazio relazionale, materiale, sociale, simbolico...

The “spatial turn”


 caratteristica de la postmodernità: non si occupa tanto del tempo quanto dello spazio
 Discipline: Urbanistica, Architettura, Geografia umana)
 Anche negli studi della Letteratura c’e la domanda sullo spazio sociale: i valori sociali che
soggiacciono ai testi studiati, il “social space”.
◦ disegnano un rapporto centro–periferia: riflesso del rapporto di potere politico o di
genero (“gender”)
◦ suppongono zone abitate, frontiere e definiscono diverse identità collettive

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Fecondità per gli studi biblici → P. Ricoeur
 dimensioni di un testo e diverse possibilità per lo studio:
➢ mondo dietro il testo: approccio storico-critico, diacronico, guarda attraverso il testo per
ricostruire la sua storia;
➢ mondo nel/del testo: approccio letterario sincronico, guarda al testo stesso cercando di
capire i suoi valori e significati;
➢ mondo davanti al testo: approccio ermeneutico
 ad ogni modo, un testo non è un’entità a-temporale, ognuno porta in se stesso delle tracce
del tempo e del mondo in cui è sorto.

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Salmo 48
‫מזְמוֹ ר לִ ְבנֵי־קֹֽרַ ח׃‬ ֝ ִ ‫שׁ֥יר‬ ִ 1 Cantico. Salmo. Dei figli di Core.
I.1. Confessione ‫ָ ֘גּ ד֤וֹ ל יְה ָו֣ה ו מְ הֻ ָ ל֣ל מְ אֹ֑ד‬ 2 Grande è YHWH e degno di ogni lode
‫שֽׁוֹ ׃‬
 ְ‫ר־קד‬ ָ ַ‫ב ְִע֥יר אֱ ֝ל ֹהֵ ֗ינו  ה‬ nella città del nostro Dio, il suo monte santo,
Lm 2,15; Sal 50,2 ‫שׁ כָּל־הָ ָ֫א֥רֶ ץ‬ ) ֹ‫שׁ֪ו‬) ְ‫יְ ֵפ֥ה נוֹ ף֮ מ‬ 3 altura stupenda, gioia di tutta la terra.
Is 14,13; Ez 28,16-26 ‫הַ ר־צִ ֭י וֹ ן יַרְ כְּתֵ ֣י ָצפ֑וֹ ן‬ Il monte Sion è l’estremo del Ṣāpôn→12
Sal 47,3; Is 36 ‫ִק֝רְ יַ֗ת מֶ ֣לֶך ְ רָ ֽב׃‬ metropoli di un grande Sovrano.
Sal 46,8.12 ָ‫אֱ ל ִֹה֥ים בְאַרְ מְ נוֹ ֶת֗יה‬ 4 Dio nei suoi baluardi
‫שׁ ָגּ ֽב׃‬ ְ) ‫נוֹ דַ ֥ע ל ְִמ‬ è apparso fortezza inespugnabile.
2. Narrazione  ‫ֽי־הנֵ ֣ה הַ ְ֭מלָ כִּ ים נֽוֹ עֲ ד֑ו‬ ִ ‫ִ כּ‬ 5 Ecco, i re si sono alleati,
Sal 2,2; 83,6 ‫עָ ְבר֥ו  יַחְ ָדֽו׃‬ sono avanzati insieme.
 ‫הֵ ָ֣מה רָ ֭או  ֵכּ֣ן ָ תמָ ֑הו‬ 6 Essi hanno visto: attoniti
‫ִנבְהֲ ל֥ו  נֶחְ ָפֽזו ׃‬ e presi dal panico, sono fuggiti.
‫רְ ֭עָ דָ ה אֲ חָ ָז֣תַ ם ָשׁ֑ם‬ 7 Là sgomento li ha colti,
Is 13,8 ‫ח֗יל כַּי וֹ ֵלֽדָ ה׃‬ ִ֝ doglie come di partoriente,
‫ְבר֥ו חַ ָק ִד֑ים‬ 8 simile al vento orientale
Ez 27,25; 1Re 10,22 ‫שֽׁישׁ׃‬  ִ ְ‫שׁ ֵב֗ר אֳ נִי֥וֹ ת ַתר‬ ַ ֝‫ְת‬ che squarciava le navi di Taršîš.
3. Confessione  ‫כַּאֲ ֶשׁ֤ר ָשׁמַ ֨עְ נו  ׀ ֵכּ֤ן רָ ִא֗ינו‬ 9 Come avevamo udito, così abbiamo visto
Sal 44,2-4; 78,4-6 ‫ב ְִעיר־יְה ָו֣ה ְצ֭בָ אוֹ ת‬ nella città di YHWH degli eserciti,
 ‫ב ְִע֣יר אֱ ל ֹהֵ ֑ינו‬ nella città del n o s t r o D i o :
‫אֱ ל ִֹ֘ה֤ים יְכּוֹ נְנֶ֖הָ עַ ד־עוֹ ָל֣ם‬ Dio l'ha fondata p e r s e m p r e.
‫סֶ ֽ ָלה׃‬
II.1. Riflessione ‫ִד ִ מ֣ינו  אֱ ל ִֹה֣ים חַ סְ ֶד ָ֑ך‬ 10 Ricordiamo, Dio, la tua misericordia
Sal 44,27 ‫ְב ֶ֝ק֗רֶ ב הֵ י ָכּ ֶל ָֽך׃‬ dentro il tuo TEMPIO.
44,6.9 ‫שׁמְ ָ֤ך אֱ ל ִֹה֗ים‬  ִ ‫ְכּ‬ 11 Come il tuo nome, o Dio,
46,10 ‫ל־ק ְצוֵי־אֶ ֑רֶ ץ‬ ַ ַ‫ֵכּ֣ן ְת ִ֭ה לָתְ ָך ע‬ così la tua lode si estende sino ai confini della terra;
44,4; 97,8 ‫ְא֥ה י ְִמינֶ ָֽך׃‬ ָ ‫ֶ ֝צ֗דֶ ק מָ ל‬ è piena di giustizia la tua destra.
2. Invito ‫שׁמַ ֤ח ׀ הַ ר־צִ י֗וֹ ן‬ ְ) ‫ִי‬ 12 Gioisca il monte di Sion, →3
‫ָ ת֭ ֵגּ ְלנָה ְבנ֣וֹ ת יְהו דָ ֑ה‬ esultino le città di Giuda
Is 8,16 ָ ֶ‫שׁ פָט‬
‫ֽיך׃‬ ְ ‫ְל֝מַ ֗עַ ן ִמ‬ a motivo dei tuoi giudizi.
3. Invito ָ‫ס ֹבו  צִ ֭י וֹ ן וְהַ קִ יפ֑ו ה‬ ֣ 13 Circondate Sion, giratele intorno,
‫ס ְפר֗ו  ִמ ְגּ ָד ֶלֽיהָ ׃‬ ִ֝ contate le sue torri.
‫יל֗ה‬ ָ ֵ‫שׁ֤יתו  לִ ְב ֶכּ֨ם ׀ ְלֽח‬ ִ 14 Osservate i suoi baluardi,
ָ‫ַסגּ֥ו  אַרְ מְ נוֹ ֶת֑יה‬ ְ ‫פ‬ passate in rassegna le sue fortezze,
‫לְמַ ֥עַ ן ְת֝סַ  ְפר֗ו  ְלד֣וֹ ר אַחֲ רֽוֹ ן׃‬ per narrare alla generazione futura:
Confessione ‫ִ כּ֤י ֶז֨ה ׀ אֱ ל ִֹה֣ים‬ 15 «Questo è Dio,
‫אֱ ֭ל ֹהֵ ינו  עוֹ ָל֣ם וָעֶ ֑ד‬ n o s t r o D i o, i n e t e r n o e s e m p r e:
‫ה֖ו א יְנַהֲ ֵגּ֣נו  עַ ל־מֽו ת׃‬ egli è colui che ci guida [aldilà della morte]»
Riferimenti allo spazio

10. in mezzo ( x ) → centro


2. città del nostro Dio 10. tempio (= palazzo)
2. monte santo → alto 11. confini della terra → periferia
3 altezza di bellezza 12. monte Sion
3. tutta la terra + gioia 12. figlie di Giuda + rallegrare, gioire
3. monte Sion
3. metropoli 13. (girare intorno)
3. Ṣāpôn (Nord) 13. Sion
4. in ( x ) 14. torri (gdl)
4. baluardi 14. muraglia
4. fortezza 14. palazzi (rwm)
15. questo / qui
5. (avanzano) 15. (guidare) + per sempre.
5. (fuggono)
7. li + panico, sgomento, doglie
8. Est
8. Taršîš (Est)
9 in ( x )
9. città del nostro Dio
9 (fondare/rendere fermo) + per sempre.

* Parole gancio
2. nella città del nostro Dio (≠ di Davide)
3aβ. Monte Sion 3aβ. Safón
3b. metropoli di un grande Sovrano. (qiryat melek rab)
8. Tarsis
9. Come avevamo udito, così abbiamo visto nella città di Yhwh degli eserciti,…
9a. Città di Yhwh ṣᵉbā’ôt (= il grande Sovrano)
10. per sempre
9. città del nostro Dio
10. Monte Sion
13. Sion
14. Osservate i suoi baluardi … per narrare alla generazione futura…
15. nostro Dio
15. per sempre
Características de la colección de “Salmos de los hijos de Coré”

- Sal 42-43; 44; 45; 46; 47; 48; 49 abren el libro II del Salterio, seguidos de un Sal de Asaf (50);
- Sal 84; 85; 87; 88; 89 cierran el libro III, que los Sal de Asaf (73-83) abrieron. Distribución:
Coré (42-49) << Asaf (50) << David (51-65; 67-71) >> Asaf (73-83) >> Coré (84-85; 87-89*)

Vocabulario / motivos típicos de estos Salmos: que se repiten y que no aparecen o son muy poco
usados en otros lugares del Salterio o de la Biblia... (completar)
Vocabulario / motivos 1er grupo 2do grupo recurrencia
“Dios viviente” 42,3; 84,3
“(ver) el rostro de Dios” 42,3; 44,25 84,7 único en Sal
“opresión” 42,10; 43,2; 84,8; 88,15 sólo en Sal de Coré
“alma” (centro pers. q anhela vida) 42-43; 44,26 84,3; 88,4 ...
“aguas caóticas” 42,8; 46,4; 88,18 ...
“amor ḥsd redentor de Dios” 42,9; 44,27, 48,10 85,8.11; 88,12 ...
“enemigo amenazador” 42,10; 43,2; 44,17.25 ...
“burlas del enemigo” 42,11; 44,14-17 ...
“intervención redentora” (špṭ) 43,1; 48,12 ...
queja por el “rechazo de Dios” 43,2; 44,10 88,15 ...
Dios como “refugio” 43,2; 46,2.8; 48,4; 84,6 ...
“monte santo” 43,3; 48,2.12 ...
“morada/altar de Dios” 43,3-4; 46,5; 84,2.4 ...
Dios como “salvador”/”salvación” 42,6.12; 43,5; 85,5.8.10;88,2 ...
“día y noche” 42,4.9 88,2 ...
“tus moradas” 43,3; (49,12) 84,2; 87,2 ...
“ciudad de Dios” 46,4; 48,1; 87,3 sólo en Sal de Coré
“Dios de los Ejércitos” 46,7.11; 48,8 84,1.3.12 sólo 2x más en Sal
“Señor, D. de los Ejércitos” 84,8 5x más en Sal

Están marcados por una imagen de Dios característica: un D que habita en Sion, y desde allí ofrece
la vida y la redención, porque aquí también puede ser celebrado en la liturgia.
Están centrados en Jerusalén y en la soberanía universal de Yhwh
Contienen elementos míticos de la teología de Sión
No mencionan al rey de Judá
No se refieren a “Israel” sino a “Jacob”
Los últimos de ambos bloques son sapienciales
La gran semejanza que presentan entre sí, tanto en el plano lingüístico como en los motivos
literarios hacen pensar que se originaron y se transmitieron en un mismo medio espiritual.
“Muestran que hubo una tradición cultual jersolimitana, derivada de la religión preisraelita de El,
que ha dejado su impronta en el Antiguo Testamento” (contra Wanke, 112).

Correspondencias entre ambas partes de la colecció n coraı́ta y las semejanzas con la serie asafita:
Secuencia según las formas Coré I Coré II Asaf I Asaf II
Introducción: salmo de peregrinación (sg.) 42-43 84 73 78
Tema: lamentación colectiva (pl) 44 85 79-80
Oráculo (sg.) 85 75 81
Salmo en singular (del rey o de David) (sg.) 45 86
Vértice: himno o salmo de Sión (pl.) 46-48 87 76 82
Conclusión lamentación sapiencial (sg.) 49 88 77 83


Salmi 42-43
‫קַרח׃‬ ֹ ֽ ‫ַלְמַנֵ֗צַּח ַמְשׂ ִ֥כּיל ִלְבֵני־‬ 1 Al maestro del coro. Maskil. Dei figli di Core.
‫ְכּאַָ֗יּל ַתֲּעֹ֥רג ַעל־ֲא ִֽפיֵקי־ָ֑מִים‬ 2 Come la cerva anela ai corsi d'acqua,
‫ִֽהים׃‬L‫ ֱא‬J‫ֵ֤כּן ַנְפִ֨שׁי ַתֲעֹ֖רג ֵא ֶ֣לי‬ così l'anima mia anela a te, o Dio.
‫ִהי֮ם ְלֵ֪אל ָ֥חי‬L‫ָצְמאָ֬ה ַנְפִ֨שׁי ׀ ֵלא‬ 3 L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
‫ִֽהים׃‬L‫ָמַ֥תי אָ֑בוֹא ֝ ְוֵאָרֶ֗אה ְפּ ֵ֣ני ֱא‬ quando verrò e vedrò il volto di Dio?
‫ָֽהְיָתה־ִ֬לּי ִדְמָעִ֣תי ֶ֭לֶחם יוָֹ֣מם ָו ָ֑לְיָלה‬ 4 Le lacrime sono mio pane giorno e notte,
‫׃‬J‫ֶֽהי‬L‫מר ֵא ַ֥לי ָכּל־ַ֝ה ֗יּוֹם אַ ֵ֥יּה ֱא‬ ֹ ֥ ‫ֶבֱּא‬ mentre mi dicono sempre: «Dov’è il tuo Dio?».
‫ֵ֤אֶלּה ֶאְזְכּ ָ ֨רה ׀ ְוֶאְשְׁפָּ֬כה ָעַ֨לי ׀ ַנְפִ֗שׁי‬ 5 Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge:
‫ִ֥הים‬L֫ ‫ִ֤כּי ֶֽאֱעֹ֨בר ׀ ַבָּסּ֮_ ֶאַדֵּ֗דּם ַעד־ֵ֥בּית ֱא‬ attraverso la folla avanzavo tra i primi fino alla casa di Dio,
‫ְבּקוֹל־ ִר ָ֥נּה ְותוָֹ֗דה ָה֥מוֹן חוֹ ֵֽגג׃‬ in mezzo ai canti di gioia di una moltitudine in festa.
‫ַמה־ִתְּשׁ֬תּוֲֹחִ֨חי ׀ ַנְפִשׁ ֮י ַוֶתֱּהִ֪מי ָ֫ע ָ֥לי‬ 6 Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi?
‫ִהים ִכּי־֥עוֹד אוֶֹ֗דנּוּ‬L‫הוִֹ֣חיִלי ֭ ֵֽלא‬ Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui,
[‫ַ֗הי‬L‫א‬e] ‫ְישׁוּ֥עוֹת ָפּ ָֽניו׃‬ salvezza del mio volto [e mio Dio].
J‫ַ֗הי ָעַל ֮י ַנְפִ֪שׁי ִתְשׁ֫תּוָֹ֥חח ַעל־ֵ֗כּן ֶ֭אְזָכּ ְר‬L‫א‬e 7 Mi Dio, in me si abbatte l'anima mia; perciò di te mi ricordo
‫ֵמֶ֣אֶרץ ַי ְרֵ֑דּן ֝ ְוֶח ְרמוִֹ֗נים ֵמַ֥הר ִמְצָֽער׃‬ dal paese del Giordano e dell'Ermon, dal monte Misar.
J‫ְתּֽהוֹם־ֶאל־ְתּ֣הוֹם ֭קוֵֹרא ְל֣קוֹל ִצנּוֶֹ֑רי‬ 8 Un abisso chiama l'abisso al fragore delle tue cascate;
‫ ָע ַ֥לי ָעָֽברוּ׃‬J‫ ֝ ְוַגֶ֗לּי‬J‫ָֽכּל־ִמְשָׁבֶּ֥רי‬ tutti i tuoi flutti e le tue onde sopra di me sono passati.
‫יוָֹ֤מם ׀ ְיַצֶ֬וּה ְיהָ֨וה ׀ ַחְס֗דּוֹ‬ 9 Di giorno il Signore mi dona la sua grazia
‫֭וַּבַלְּיָלה ִשׁיֹ֣רה ִעִ֑מּי ְ֝תִּפָ֗לּה ְלֵ֣אל ַח ָֽיּי׃‬ di notte il suo canto è con me: una preghiera al Dio vivente.
‫אוְֹמָ֤רה ׀ ְלֵ֥אל ַסְלִע ֮י ָלָ֪מה ְשַׁ֫כְחָ֥תִּני‬ 10 Dirò a Dio, mia difesa: «Perché mi hai dimenticato?
‫קֵ֥דר ֵאֵ֗ל_ ְבּ ַ֣לַחץ אוֹ ֵֽיב׃‬ ֹ ‫ָֽלָמּה־‬ Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?».
‫ְבֶּ֤רַצח ׀ ְֽבַּעְצמוַֹ֗תי ֵח ְר֥פוִּני צוֹ ְרָ֑רי‬ 11 Per l'insulto dei miei avversari sono infrante le mie ossa;
‫׃‬J‫ֶֽהי‬L‫ְבּאְָמָ֥רם ֵא ַ֥לי ָכּל־ַ֝ה ֗יּוֹם אַ ֵ֥יּה ֱא‬ essi dicono a me tutto il giorno: «Dov'è il tuo Dio?».
‫ַמה־ִתְּשׁ֬תּוֲֹחִ֨חי ׀ ַנְפִשׁ ֮י ֽוַּמה־ֶתֱּהִ֪מי ָ֫ע ָ֥לי הוִֹ֣חיִלי‬ 12 Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi?
‫ִהים ִכּי־֣עוֹד אוֶֹ֑דנּוּ‬L‫֭ ֵֽלא‬ Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
‫ָֽהי׃‬L‫ְישׁוֹּ֥עת ָ֝פַּ֗ני ֵֽוא‬ lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
‫ִ֨הים ׀ ְו ִ֘ריָ֤בה ִריִ֗ב‬L‫ָשְׁפֵ֤טִני ֱא‬ 1 Fammi giustizia, o Dio, difendi la mia causa
‫ִמ ֥גּוֹי ל ֹא־ָחִ֑סיד‬ contro gente spietata;
‫ֵ֤מִאישׁ־ִמ ְרָ֖מה ְוַע ְו ָ֣לה ְתַפְלֵּֽטִני׃‬ liberami dall'uomo iniquo e fallace.
‫ֵ֣הי ָֽמעוִּזּ ֮י ָלָ֪מה ְזַ֫נְחָ֥תִּני‬L‫ִֽכּי־אַָ֤תּה ׀ ֱא‬ 2 Tu sei il Dio della mia difesa; perché mi respingi,
‫קֵ֥דר ֶאְתַהֵ֗לּ_ ְבּ ַ֣לַחץ אוֹ ֵֽיב׃‬ ֹ ‫ָֽלָמּה־‬ perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?
‫ ֵ֣הָמּה ַיְנ֑חוִּני‬J‫ ֭ ַוֲאִמְתּ‬J֣‫ְשַׁלח־אוֹ ְר‬ 3 Manda la tua luce e la tua verità; siano esse a guidarmi,
‫׃‬J‫ ְוֶאל־ִמְשְׁכּנוֶֹֽתי‬J֗‫ְיִבי֥אוִּני ֶאל־ַֽהר־ָ֝קְדְשׁ‬ mi portino al tuo monte santo e alle tue dimore.
‫ִ֗הים‬L‫ְואָ֤בוֹאָה ׀ ֶאל־ִמְזַ֬בּח ֱא‬ 4 Verrò all'altare di Dio,
‫ֶאל־ֵאל֮ ִשְׂמַ֪חת ִ֫גּי ִ֥לי‬ al Dio della mia gioia, del mio giubilo.
‫ָֽהי׃‬L‫ִ֥הים ֱא‬L‫ ְבִכ ֗נּוֹר ֱא‬J֥‫ְואוְֹד‬ 5 A te canterò con la cetra, Dio, Dio mio.
‫ַמה־ִתְּשׁ֬תּוֲֹחִ֨חי ׀ ַנְפִשׁ ֮י ֽוַּמה־ֶתֱּהִ֪מי ָ֫ע ָ֥לי הוִֹ֣חיִלי‬ Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi?
‫ִהים ִכּי־֣עוֹד אוֶֹ֑דנּוּ‬L‫֭ ֵֽלא‬ Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
‫ָֽהי׃‬L‫ְישׁוֹּ֥עת ָ֝פַּ֗ני ֵֽוא‬ lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

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