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Zimaj – il Re dei Draghi

Parte cinque
(parte Finale)
di
Emanuele Nicolosi

Agli albori del tempo e dello Spazio, il Dio Svetovid creò e generò il mondo e l'universo, facendolo
generare dal caos primordiale, il Dio Svetovid, dal suo palazzo dorato, che esisteva dagli albori del
tempo e dello spazio, da prima dello spazio e del tempo, quando il Dio Svetovid, creò il mondo e
l'universo, il Dio guerriero, afferrò la sua lancia e trafisse con essa il caos primordiale, dal caos
primordiale, dalla lesione creata dalla lancia, ne uscirono delle gocce di sangue, da quelle gocce di
sangue, nacquero prima l'universo e poi il mondo intero...

poi il Dio Svetovid, creò i mari e gli oceani, le montagne e le pianure, poi il dio Svetovid, quando
iniziò a forgiare le sue armi Sacre, per combattere e contrastare i “Titani del Abisso” e le oscure
creature del Nav, dalle scintille, generate dalla fonderia celeste del Dio Svevotid, nacque la razza
umana e i primi esseri umani, che dentro di loro avevano la Vita, ovvero, il calore generato dalle
scintille della fonderia delle armi sacre del Dio Svetovid, da cui nacque l'anima, per i seguaci di
Svetov, l'anima umana e come un focolare, come una fiamma, che quando nasce e forte e vigorosa,
ma quando arriva la vecchiaia e poi la morte, diventa pian piano debole e flebile, per poi spegnersi
del tutto, causando del tutto la morte...

poi, il Dio Svetovid, scendendo dal palazzo dorato, incontro i primi esseri umani, rivelandosi a
loro, Svetovid allevò i primi esseri umani, come i suoi figli e figlie, insegnando a loro i rudimenti
base della civiltà, insegnando alla razza umana, fu allora che il Dio svetovid, insegnò agli umani, a
creare le case e i palazzi, a creare villaggi e città, poi Svetovid insegnò agli umani la Caccia,
l'agricoltura, poi insegnò agli umani a scrivere e a lettere, introducendo anche i numeri e la
matematica agli umani, poi Svetovid, per evitare che gli umani potessero sfaldarsi o disperdersi
troppo, decise di dare al genere umano, delle leggi, delle regole, dando agli umani, le “Leggi della
Spada”, le leggi sacre della religione di Svetovid, Svetovid per garantire un ordine sociale e una
società sana e forte, prima incaricò un suo discepolo, di scrivere un Libro sacro, ovvero, “il Libro
di Ferro”, il testo sacro della religione di Svetovid, dove Svetovid, scrisse le leggi e regole che la
razza umana doveva seguire...

poi, dopo aver creato il genere umano, con la sua “Spada Celeste”, il Dio Svetovid, divise i deboli
dai forti, divise gli uomini dalle donne, divise i popoli Sacri, i popoli devoti al dio Svetovid, dai
popoli Pagani e miscredenti, divise gli umani dagli animali, divise la natura dalla civiltà, i puri nel
anima e nello spirito, dai blasfemi e dai peccatori...
poi, con la spada celeste, Svetovid creò “l'Ordine di Ferro” o “l'Ordine della Spada”, ovvero,
l'ordine celeste e del cosmo, creato dal Dio Svetovid, una specie di Scala o di gerarchia del cosmo,
dove in alto, stava in Dio Svetovid, poi, in maniera decrescente, seguivano i Bogatyr, i guerrieri
sacri devoti a Svetovid, poi i comuni credenti e poi gli uomini-maschi, in basso, le donne e le
femmine poi, i deboli e i tarati e in basso ancora, le razze magiche e le creature magiche, le razze
Svaroghin e chiunque non crede nel dio Svetovid o non sia un seguace di Svetovid...

Il Dio Svetovid, allora divenne fondatore delle prime cinque grandi città ancestrali delle terre di
Rus, ovvero, le Cinque Città d'Oro, ovvero: Kurgan, Arkaim, Svyaran, Sibir, Voron, fondando la
civiltà umana nel mondo conosciuto...

il Dio Svetovid, inventò e introdusse la Metallurgia e la lavorazione dei metalli, il Dio Svetovid,
insegnò alla razza umana, le arti, la scrittura, la saggezza e la filosofia, ma insegnò alla razza
umana, anche la guerra e le tecniche della lotta e del combattimento...

il Dio Svetovid, venne venerato come il “Signore dei Metalli” e “Re-Fabbro”, custode dei segreti
arcani e mistici della Metallurgia e della lavorazione dei metalli...

il Dio Svetovid, comandò alla razza umana, si dividere e separare la luce dalle tenebre, di
combattere per la luce e di contrastare l'oscurità...

fu allora, che il Dio Svetovid, dando l'ispirazione divina a un intarsiatore di legno di un villaggio
immerso nelle foreste, di nome Yergan, ma chiamato anche “il Falegname di Zhagarov”, scrisse
un libro sacro, intitolato “Poema di Svetov”, un testo sacro, che a differenza del Libro di Ferro,
non era una raccolta di leggi o regole scritte da Svetovid, ma un Poema mitologico, che decantava
le epiche gesta eroiche, dei “Bogatyr”, fedeli e devoti al Dio Svetovid, i “Santi Guerrieri”, che
armati delle “Spade Sacre”, combattevano i mostri oscuri del Nav e che combattevano gli Infedeli
e che sterminavano sia i demoni di Chernobog, che i suoi servi umani e che sterminavano i membri
delle razze magiche dello Svaroghin, ritenuti delle razze inferiori, delle “Bestie” o degli animali,
non creati direttamente a immagine e somiglianza di Svetovid, delle creature degenerate create o
generate o da Chernobog o dai falsi dei dello Svarga o dalla Dea Mokosh, dea rivale e concorrente
di Svetovid...

il Dio Svetovid, comandò che il suo verbo, fosse il massimo ordine e autorità morale nelle terre
della grande Rus...

il Dio Svetovid, comandò che la guerra fosse la “bilancia del Cosmo” e “spada della giustizia”,
che garantisse l'armonia e l'equilibrio tra la luce e le tenebre, comandando che la Spada luminosa
di Svetovid, separasse e distinguere l'ordine dal Caos...

il Dio Svetovid, comandò ai suoi seguaci, di creare una civiltà evoluta e avanzata, basata su
sapienze mistiche e arcane, che dovesse emergere dal caos primordiale e dalle tenebre, una civiltà
divina, basata sul culto e venerazione del “Signore del ferro e del fuoco”...

il Dio Svetovid, odiava i deboli, il Dio Svetovid era il dio protettore dei forti, il Dio Svetovid era il
messia e patriarca dei forti, per il Dio Svetovid, nel ordine cosmico creato dal Dio-Fabbro e dal
Monarca dalla spada splendente, i forti sarebbero sempre stati premiati e i deboli sempre puniti,
per il verbo di Svetovid, i deboli erano frutti ed emanazioni della decadenza e della degenerazione
cosmica, mentre i Forti erano prodotti del ordine cosmico, prodotti della luce emanata dal ordine
divino di svetovid, la debolezza, secondo il sacro verbo di Svetovid, era un prodotto delle forze
caotiche per indebolire e far spegnere il fuoco del ordine divino, la debolezza e la degenerazione,
un soffio d'aria fredda che serviva a spegnere il fuoco del focolare divino, che Svetovid aveva
creato nel mondo degli umani...

dopo essere divenuto un dio maledetto e dannato per molti secoli, il Dio Svetovid, tramite un
gruppo di seguaci, era riuscito a convincere il Re di un piccolo regno della Grande Rus, a
convertirsi alla sua fede e a convertire il suo intero regno, alla fede di Svetovid, fu allora, che una
nuova “Guerra Sacra”, ebbe inizio nelle terre della Grande Rus, fu allora, che Svetovid iniziò a
sfidare gli Dei dello Svarga, che avevano maledetto e dannato il Dio Svetovid, che venne bandito e
dannato per sempre dallo Svarga, il Dio Svetovid, scatenando la guerra sacra, non voleva solo
conquistare e dominare il mondo, usando il Re Kaschei, come fantoccio o burattino, ma allo stesso
tempo, il Dio Svetovid, voleva distruggere e spazzare via gli dei dello Svarga, sterminare gli dei e
divinità dello Svarga, guidate dal Dio Stribog, scatenando una grande guerra apocalittica tra il
Dio Svetovid e gli dei dello Svarga, una guerra che il Dio Svetovid, voleva rendere una guerra di
sterminio, il Dio Svetovid non voleva solo sconfiggere i suoi avversari, il Dio Svetovid voleva
sterminare e annientare completamente i suoi avversari, che fossero umani o razze magiche o
divinità o draghi o fenici...

il Dio Svetovid, aveva scatenato l'inferno sulla terra, tramite il Re Kaschei e il suo impero, il Dio
Svetovid, vedeva nel Re Kaschei, un bambino, un bravo studente scolastico, devoto al suo maestro,
il Re Kaschei voleva creare un nuovo mondo, un mondo celeste, il Re Kaschei voleva creare il
paradiso in terra, almeno... un paradiso per i forti e i potenti, un paradiso per le persone pure nel
anima e nello spirito, ma per creare il paradiso, c'e sempre un prezzo da pagare... poiché... il Dio
Svetovid, per creare il suo impero celeste, avrebbe colorato la terra di rosso, bagnando il mondo di
sangue, il sangue di innumerevoli vite, anche innocenti, spazzate via... per creare un mondo
dominato dai forti, per creare un mondo sano e forte, le pianure sarebbero dovute diventare distese
di cadaveri e scheletri e il sangue avrebbe dovuto bagnare e ricoprire il suolo come un diluvio
universale, come un diluvio di sangue, ma quella era il prezzo da pagare, per creare un mondo
Celeste, un mondo purificato, un mondo asceso al cielo... per creare il paradiso in terra...

un Esercito Tenebroso al orizzonte...

l'esercito del Re Kaschei, stava marciando, come una marea nera, in direzione di Tzargrad,
attraversando campagne, foreste e fiumi, i villaggi locali o si svuotavano per masse di contadini,
disperati e in fuga, che scappavano dal esercito del re Kaschei, mentre altri villaggi, per essere
risparmiati dalla furia distruttiva di Kaschei, vennero convertiti a forza alla fede del Dio Svetovid...

nel frattempo...

nelle terre degli Umani, il Culto di Svarog, creò un esercito e propria forza militare e guidato dal
“Sommo Patriarca”, il sacerdote supremo del culto di Svarog, crea delle colonne militari, che
partono in direzione della capitale imperiale, per unirsi nella difesa della capitale imperiale...
il Culto di Svarog, ha iniziato a reclutare e arruolare nel suo eserciti e nelle sue masse di convertiti,
sia membri di razze magiche, che schiavi umani liberati ed emancipati, poiché il “Sommo Patriarca”
del culto di Svarog e divenuto un riformista progressista, che ha deciso di riformare il culto di
Svarog, rendendolo aperto e inclusivo, sia verso gli schiavi liberati, che verso i membri delle razze
magiche, cosa che ha fatto infuriare il re Kaschei, che accusa il sommo Patriarca del Culto di
Svarog, di essere un “Traditore”, di essersi “Svenduto” allo Zar Yurik Volodymyr I°, di aver
“tradito” la razza umana, di essere un “Effeminato”, un “Debole”, un “Passivo”, per questo, il Re
Kaschei, ha proclamato la “Guerra Santa” e la “Furia celeste”, contro il culto di Svarog, ordinando
ai suoi uomini, lo sterminio e annientamento più totale di tutti i seguaci del culto di Svarog e la
totale distruzione di tutti i templi in onore del dio Svarog...

mentre il Culto di Mokosh, decide anch'essi di creare un proprio esercito, un esercito di donne, un
esercito interamente femminile, detto “l'Armata della Sacra Spirale”, per combattere e contrastare
il culto del Dio Svetovid e l'Impero del Re Kaschei, al interno del armata della sacra spirale, le
soldatesse e le guerriere e le sacerdotesse del culto, sono convinte che quando moriranno in
battaglia, non andranno in un paradiso specifico o in un aldilà specifico, ma rinasceranno, una
rinascita dal “Eterna Spirale”, che rappresenta il principio del Eterno ritorno, il principio del eterna
rinascita, ovvero, dalla “Spirale Cosmica” o “Spirale del Cosmo”,

alla lotta contro l'impero del Re Kaschei, si unisce anche il culto di Rodnovia o Religione di
Rodnovia o Rodnovismo, ovvero, il Paganesimo politeista delle terre della Moscovia e della grande
Rus, ovvero, la religione degli dei Pagani e politeisti, il culto degli dei dello Svarga, il culto di
Rodnovia e la religione più antica e ancestrale delle terre degli umani, la prima religione ad essere
emersa nelle terre di Rodnovia...
il culto di Rodnovia e in guerra contro il culto di Svetovid, poiché e un dio blasfemo e rinnegato, un
dio odiato e disprezzato dagli stessi dei dello Svarga, un dio divenuto nemico e avversario stesso
dello Svarga, della dimora celeste degli Dei...
il culto di Rodnovia e guidato da una casta di Sacerdoti, Sciamani e “Druidi”, chiamati “Volkhva” o
“Volkhvi”...

nelle campagne e nelle zone rurali delle terre di moscovia, sono diffusi gli Sciamani e i praticanti
dello Sciamanesimo, discendenti di una religione antica e ancestrale, ovvero, il “Culto degli
Spiriti” o “Religione degli Spiriti”, antecedente al avvento degli Dei e delle divinità dello Svarga,
nelle terre dei Chelovy-Very, ovvero, la razza umana...
il culto degli Spiriti e rimasto confinato e limitato nelle campagne, nelle zone rurali e in villaggi
immersi nelle grandi e immense foreste delle terre di Moscovia... ma gli sciamani rimangono ancora
forti e predominanti nelle zone rurali delle terre di Moscovia...

mentre nel Impero della grande Moscovia, la religione di stato e la religione ufficiale e governativa
e il Culto di Svarog, che è la più grande e importante religione e confessione religiosa delle terre
degli Umani e della Grande Moscovia, il culto di Svarog e divenuta la religione governativa del
Impero della Grande Moscovia, per questo, lo Zar di Moscovia, nella sua autorità e affiancato dalla
ricca e potente “Chiesa di Svarog” o “Tempio di Svarog”, divenuta una vera e propria “Chiesa” al
interno della Grande Moscovia...

intanto, l'esercito imperiale del Re Kaschei, stava marciando in direzione di Tzargrad, dirigendosi
sempre più ostili e minacciosi verso la capitale imperiale della Moscovia, ritrovandosi a oramai,
pochi giorni di marcia alla capitale imperiale...

l'esercito imperiale sta avanzando, con grandi e immense colonne militari, con lunghe colonne di
soldati, somiglianti a immensi fiumi neri straripanti di soldati dagli abiti neri, con intere colonne di
cannoni e carri trainati da buoi, con immensi eserciti neri, che sembrano quasi oscurare il paesaggio,
come una fiumana nera, come un diluvio nero...

a Tzargrad, intanto, nella capitale imperiale, tutti si stanno organizzando e armandosi e tutti si
stanno preparandosi alla difesa, al combattimento imminente, poiché la grande battaglia oramai e
prossima, oramai la grande battaglia e alle porte, il grande combattimento finale e imminente...

molti e numerosi eserciti da ogni zona e angolo delle terre della grande Rus, si sono ammassati e
radunati a Tzargrad, una città in fase di militarizzazione completa, con soldati e truppe militari che
sono ovunque nelle strade della città...

Rjadu, Bamyuk e Narishka e Oksani, si uniscono ai preparativi di difesa militare...

Rjadu si rivela scettico e dubbioso sulla reale ed effettiva esistenza del Re Zimaj, considerandolo
solamente un mito o una leggenda, ma al contrario, Oksani crede fortemente nel esistenza del re
Zimaj e ritiene che quest'ultimo, arriverà presto a salvare e proteggere Tzargrad, dal attacco del
esercito del Re Kaschei, ma Rjadu non ci spera tanto...

ai preparativi di difesa militare, si uniscono anche, Zhu Lei, Ku Men e Bei Mu, i tre guerrieri
dragone, che affiancano Rjadu e i suoi amici e decidono di aiutare le autorità locali a preparare la
difesa militare della capitale imperiale...
tutti i maggiori eserciti delle terre della grande Rus, dal esercito dei Cosacchi, al esercito dello zar
dei Mari, fino alla nuova alleanza di Draghi e fenici, si stanno tutti dirigendosi verso la zona di
Tzargrad, per far diventare quella zona, un immenso campo di battaglia su vasta scala, contro le
truppe del re Kaschei...

L'Evocazione del Kurai-Nha

E notte fonda, il sole e tramontato da poco, nella “Montagna Nera”, chiamata anche “Lysaya
Gora”, una grande montagna, temuta da tutti, poiché le sue fitte e immense foreste, la cui
vegetazione non lasciava filtrare la luce del sole e le sue rocce scure e nere, portarono nelle
popolazioni locali a diffondere storie e leggende, riguardanti quella montagna oscura, una montagna
dove erano presenti, sette e culti di ogni tipo, che veneravano divinità antiche e ancestrali, divinità
oscure e malefiche, divinità Ctoniche, che esistevano dagli albori del tempo e dello spazio, da prima
della creazione divina, Divinità oscure e terrificanti, che vivevano negli abissi più oscuri e profondi
del Nav, la dimensione oscura, collocata sotto le radici del Albero del mondo e al di sotto dei mondi
dei mortali e degli Dei...
in quella montagna, narravano le storie, avvenivano sanguinari e cruenti sacrifici umani, di membri
di sette oscure, che rapivano contadini e pastori, per sacrificarli agli dei e mostri titanici oscuri e
terrificanti, che vivevano nei recessi del Nav...
allo stesso tempo, quella Montagna, era il luogo di raduno di molte Vedme, ovvero le Streghe, ma
sopratutto di una razza di Streghe, distinta dalle “Streghe delle Foreste” e dalle “Streghe della
natura Selvaggia”, ovvero, le “Streghe della Notte” o “Vedmi-Noch”, che traevano forza ed
energia dal caos primordiale e dalle tenebre della notte, che a ogni notte del Solstizio di Primavera,
si radunavano nella Montagna nera, per celebrare tramite rituali della “Magia Notturna”, il
passaggio dal inverno alla primavera, il ciclo della morte e della rinascita, il passaggio dal Freddo
invernale al caldo primaverile, lì dove vita e morte si incontrano, lì dove l'aldilà e il mondo dei vivi
si incontrano, lì dove la spirale mistica del ciclo cosmico, univa il mondo sotteraneo e il mondo
della superficie, in una sola e unica cosa, come parte dei flussi della natura...

quella montagna era temuta da tutti, tutti avevano paura e timore di quella montagna, i contadini e i
pastori dei villaggi limitrofi, cercavano sempre di stare alla larga da quella montagna, altri miti e
leggende, narrano che creature oscure e malefiche, si aggirassero per i boschi e le foreste di quelle
montagne, divorando e sbranando tutti i viandanti o viaggiatori, che osavano avventurarsi nelle
foreste oscure, che ricoprivano i fianchi di quella grande montagna, dove in base alle storie narrate
dei focolari delle case dei pastori o dei villaggi dei contadini, si aggiravano ombre senzienti, ombre
viventi che uccidevano e divoravano sia animali, che esseri umani, muovendosi tra i soffi di venti, i
tronchi degli alberi e le rocce ricoperte di muschi e di licheni, nascondendosi nella folta vegetazione
di quella foresta... altre leggende parlano di mostri o creature mostruose, fatte di pura tenebra e
oscurità, che emerse dal Nav, tramite rituali di evocazioni condotte da idolatri veneratori degli dei e
mostri titanici del nav, che si aggiravano per le foreste dei fianchi della montagna nera, divorando
gli umani, che osavano avventurarsi in quel bosco...
altre leggende, narravano di alberi che avevano occhi umani e con la bocca, gridavano ultra stridule
e uccidevano i viandanti, afferandoli con le radici e poi facendoli sprofondare nel suolo, per
divorarli...
altre leggende, narrano che la Montagna nera, fu creata agli albori del tempo e dello spazio dal Dio
Chernobog, storie secondo cui, la Montagna Nera, era il palazzo di Chernobog, nelle terre dello
Yav, il mondo dei comuni mortali, prima che il dio Belobog, il Dio della luce, esiliasse Chernobog,
nelle profondità più oscure del Prav...

ben presto, i sacerdoti del Culto di Svarog, bandirono l'accesso a quella montagna, ritenendolo, un
luogo maledetto
ma era in quella montagna, che una strana e misteriosa setta, iniziò a condurre, uno strano e
misterioso rituale di evocazione...

La Setta dei Chernoviti, detta anche “Tempio Oscuro di Chernabog”, dopo che avevano saputo
della sconfitta del Chudo-Yudo da parte del Re Zimaj nella “Battaglia di Ryazhograd”, avevano
deciso di raggiungere la montagna nera, per condurre un rituale d'evocazione, per evocare un oscura
e misteriosa creatura...

la setta dei Chernoviti, di fronte alle numerose vittorie militari del Re Kaschei, aveva deciso di
aiutare l'Impero Sacro del Re Kaschei, ad espandersi e rafforzarsi, poiché il dolore e la sofferenza,
causate dalle guerre e conflitti che il Re Kaschei, stava scatenando nelle terre della Grande Rus,
avevano rafforzato il Dio Chernobog e le creature oscure del Nav, che traevano forza ed energia, dal
dolore e dalla sofferenza degli esseri viventi...

la setta dei Chernoviti, di fronte alla morte del Chudo-Yudo, decise di intervenire e di dare una
mano al re Kaschei a distruggere e devastare il mondo...

tramite dei “Medium” della setta, che comunicavano mentalmente con le creature oscure del Nav, i
Chernoviti avevano scoperto che il Dio Chernobog, stava alimentando e appoggiando
indirettamente il Re Kaschei e il suo impero sacrale, poiché, il Re Kaschei, tramite i suoi ideali di
supremazia e superiorità, stava causando morte e distruzione, alimentando le divisioni e le
spaccature sociali e razziali tra i popoli e le razze delle terre della Grande Rus, fomentando l'odio, il
rancore, il risentimento e il pregiudizio, traendone forza ed energia, come un vampiro che succhiava
via il sangue da un essere umano per nutrirsi, ma Chernobog e i Temny-Very, ovvero, l'insieme ed
eterogeneo delle creature oscure del Nav, si stavano alimentando del dolore e sofferenza umane,
traevano nutrimento ed energia dal odio e dal pregiudizio, che si stavano spargendosi e
diffondendosi nella razza umana e nelle razze magiche, diventando ogni giorno, sempre più forti e
minacciando nuovamente di emergere dalla superficie terrestre e di lanciarsi alla conquista e
dominazione del mondo...

La “Montagna Nera” nella superficie esterna, sembra una comune montagna, ma in realtà, era un
Palazzo reale, un grande e immenso titanico palazzo mastodontico, al interno della montagna nera,
ci sono stanze e corridoi, come un grande e immenso palazzo oscuro e malefico, abbandonato da
secoli e millenni, sepolto sotto metri di terreno, rocce, alberi, muschi e licheni, stanze oscure e
malefiche, dove si aggirano rinchiusi e sigillati, mostri e creature mostruose, fantasmi e spiriti,
nessuno ha mai osato entrare nelle stanze e corridoi al interno della Montagna nera, poiché quei
luoghi sono talmente angoscianti e terrificanti, che pure le streghe della notte e i cultisti delle sette
che venerano gli Dei oscuri del Nav come dei, non osano avventurarsi lì dentro, poiché, le entità e
“cose” che si aggiravano al interno di quelle stanze e corridoi, erano talmente oscure e terrificanti,
che erano troppo “oscure” e “Malefiche” anche per gli stessi cultisti di quelle sette...

la Montagna Nera, era il palazzo che il Dio Chernobg, fece costruire nella dimensione del Prav, ai
tempi della “Guerra Celeste”, la guerra che contrappose l'esercito della Luce, guidato dal Dio
Belobog, al Esercito delle Tenebre, guidato dal Dio Chernobog...

Chernobog, fece costruire quel immenso e titanico palazzo, quando Chernobog, a capo del suo
esercito oscuro, si era lanciato alla conquista e dominazione del mondo materiale o mondo mortale,
durante la “Guerra Celeste”, chiamata anche “Guerra del Prav”...
Chernobog fece costruire quel grande e immenso palazzo, sfruttando masse di schiavi sia Umani,
che delle razze magiche, che schiavi Draghi e Fenici, Chernobog, voleva essere venerato come un
Dio Supremo, come il Dio dominatore del cosmo e fece costruire quel palazzo, come prova della
sua gloria e grandezza...

il Palazzo oscuro di Chernobog, venne costruito e realizzato con una sostanza oscura, ovvero
“l'Argilla Nera”, una sostanza oscura e malefica, una specie di fango nero senziente, che poteva
cambiare forma e sembianza, che poteva passare da una forma solida, a una forma liquida a una
forma metallica, cambiando composizione fisica a proprio piacimento, ma era una sostanza oscura,
una sostanza malefica, nata dalle tenebre e oscurità del Nav, una sostanza che esisteva solo e
unicamente nel Nav, ma che Chernobog aveva portato nel Prav, come materiale da costruzione, per
realizzare il suo palazzo oscuro...

da lontano, il Palazzo oscuro di Chernobog, aveva una forma spaventosa e terrificante, una forma
simile a una massa oscura di punte acuminate, a una via di mezzo tra un cespuglio dai rami secchi e
contorti e a una massa di Gelatina nera viscida o di argilla bagnata dalle forme terrificanti e
spaventose, dove una groviera di buchi, si confondeva a quella che sembrava vagamente una massa
contorta di rami o di rovi dalle forme bizzarre e surreali, quel palazzo era talmente spaventoso, che
sia i comuni umani, che i Draghi e le fenici, avevano solo la paura e il timore, di vedere e osservare
quella bizzarra e surreale struttura, provando un senso di angoscia, solo a vedere quel palazzo...

ma il Dio Belobog, guidando gli eserciti Luminosi, riuscì a sconfiggere gli eserciti oscuri del Nav e
a sconfiggere il Dio Chernobog, relegandolo nelle profondità della Terra...
dopo la fine della Guerra del Prav, il Palazzo oscuro, venne sepolto dal Dio Belobog, nelle
profondità della Terra, venendo sepolto sotto una grande e immensa montagna,la Montagna Nera,
ma l'essenza oscura di quel palazzo, era talmente forte e potente, che quella montagna e i boschi
limitrofi, finirono letteralmente “corrotti” e “inquinati” e contaminati dal essenza oscura e tenebrosa
di quel palazzo, che emanava tenebra da ogni crepa, anche dopo che era stato sepolto sotto una
montagna... con il risultato, che gli alberi e la vegetazione e la fauna, finirono alterati e deformati,
dal livello eccessivo di tenebra e oscurità che allegiava in quella zona, diventando simili ad entità
oscure e malefiche, che aggredivano gli esseri umani...

le leggende, narrano che le stanze e i corridoi, di quel palazzo sepolto e sotteraneo, al interno della
montagna nera, non si trovavano mai nello stesso posto o nella stessa posizione, ma che si
spostavano e muovevano di continuazione, mossi da una essenza oscura, cambiando continuamente
di posizione, con il risultato, che chiunque esplorava quelle stanze e corridoi, non poteva più uscire
dal palazzo sotteraneo, restandone intrappolato per sempre, poiché, i corridoi e le stanze, si
spostavano in continuazione, come se fossero delle entità senzienti, come se quelle stanze e corridoi
avessero “occhi” e “orecchie” e potessero prevedere le mosse delle persone che si avventuravano in
quel palazzo malefico, con il risultato che i poveri malcapitato che entravano nel palazzo oscuro
sotteraneo, finivano o uccisi o divorati dallo stesso palazzo oscuro, alcuni impazzirono e delirarono,
altri si suicidarono, poiché, si resero conto che erano condannati a restare per sempre intrappolati in
quel palazzo, senza più poterne uscire...

e nelle stanze di quel palazzo, si aggiravano spiriti e fantasmi, delle anime dannate, anime di
persone corrotte nello spirito e nel animo, che il Dio Chernobog, aveva rinchiuso e confinato,
intrappolandole per sempre, nelle stanze e corridoi di quel palazzo sotteraneo, senza poter andare al
inferno o in paradiso, restando intrappolati in quel limbo oscuro, nel “limbo” che era il palazzo delle
tenebre del Dio Chernobog, che era divenuta una prigione, un carcere per anime oscure e dannate,
che uccidevano e facevano a pezzi, chiunque osasse entrare al interno di quel palazzo sotteraneo...
le stanze di quel palazzo sotteraneo, era molto fredde e umide, c'era molto freddo e molta umidità,
c'erano radici di alberi che si erano ramificati fino ad espandersi nelle stanze e corridoi di quel
palazzo... ed erano stanze di un palazzo, dove ogni cosa, sembrava creata dalle tenebre e dal
oscurità, non dalla luce, sembrava che l'architetto che aveva progettato quel palazzo e quelle stanze,
non avesse la minima idea di che cosa fosse la luce o una cosa “Luminosa” o come se ignorasse
l'esistenza del Giorno o del Sole o della Luce Diurna...

ma non c'erano solo fantasmi o anime dannate, non c'erano solo stanze e corridoi senzienti dal aura
malefica in quel palazzo... in quel palazzo, si aggiravano anche mostri e creature mostruose e
terrificanti, simili a delle Lucertole antropomorfe senza occhi o a uomini-lucertola dalla pelle bianca
e diafana, senza occhi, con una bocca piena di canini accuminati, con la pelle fredda, umida e liscia,
simile alla via di mezzo tra la pelle di un essere umano e la pelle di una Salamandra delle caverne,
ovvero, di un Proteo, che urlava e sbraitava ultra stridule, una creatura notturna, che era allergica
alla Luce, che era danneggiata dalla luce, ma quelle creature, aggredivano gli umani, per sbranarli e
divorarli vivi, per mangiarne le carni e berne il sangue...

ma anche Lumaconi antropomorfi grossi quanto delle Mucche, che aggrediscono e sbranano gli
umani, prima stritolandoli con la loro massa corporeea, spaccandone ossa e interiora da dentro e poi
mangiandoli e divorandone le carni...

per questo, nessun essere umano, si era mai avventurato, al interno di quel oscuro e terrificante
palazzo sotteraneo...

La dimensione oscura del Nav, esiste da sempre, esiste fin dagli albori dello spazio e del tempo,
esiste da prima che esistesse il cosmo stesso e l'universo stesso, da prima che il Dio Belobog creasse
l'universo e il mondo...

la dimensione del Nav era un luogo pericoloso e ostile, per ogni essere vivente o forma di vita,
nessun essere umano e nessuna creatura magica, era mai riuscita ad esplorare il Nav o ad
avventurarsi al interno del Nav, poiché nessun essere vivente sarebbe durato nemmeno pochi minuti
a interno del Nav, poiché, l'essenza oscura di quella dimensione era in grado di assorbire la luce e
distruggerla, di “Divorare” o Vampirizzare” ogni forma di luce, spegnendo al istante ogni forma di
torcia o fonte luminosa, l'essenza oscura nel Nav era talmente forte e potente, che poteva
distruggere o annientare o far rimbalzare se non proprio respingere ogni forma di luce o di sorgente
luminosa o di illuminazione, quello che esisteva al interno del Nav, era creato appositamente per
distruggere o annientare la luce...
quindi, chi entrava nel Nav, doveva vagare nelle tenebre e nel oscurità, senza mai vedere niente o
nulla e ogni cosa nel Nav o cercava di ucciderti o era fatta apposta per uccidere, tra belve feroci
oscure, piante senzienti simili a Rovi appuntiti, che catturavano le persone, fino a stritolarle e
ucciderle, facendole a pezzi, oppure si rischiava di essere schiacciati come un insetto, da un
“Titano del Abisso” o “Gigante delle Tenebre”, ovvero, un Temny-Gorye, che camminavano
impassibili, come un elefante nella Savana, che ignaro, al suo passaggio, schiaccia accidentalmente
insetti e formiche, con le sue grosse zampe...

nel Nav, ci sono deserti e montagne, non esiste fauna o flora o vegetazione, le uniche piante sono o
piante carnivore o cespugli di Rovi senzienti, simili ad arbusti di Rovi tentacolo, che mangiano e
divorano le persone che accidentalmente, passano lì vicino...
ci sono deserti e montagne di sabbia e roccia o nera o grigio-scuro, non esiste l'acqua, i mostri del
Nav, bevono solo sangue...
nella dimensione oscura del Nav, vive ed esiste una razza di “Abominii di Eldritch”, di orrori
cosmici, chiamati “Temny-Vesch” o “Temny-Gory” o “Temny-Gorye”, una razza variegata ed
eterogenea di creature oscure gigantesche e mastodontiche, chiamati anche “Titani Oscuri” o
“Titani del Abisso”, una razza di creature oscure, mostruose e terrificanti, di creature gigantesche e
mastodontiche, dei Titani delle tenebre o del oscurità, delle armi di distruzione di massa viventi,
degli esseri viventi mastodontici e giganteschi, grandi quanto un intera montagna, creature di pura
oscurità e pura malvagità, che esistevano solo e unicamente per causare dolore e sofferenza negli
esseri viventi, creature il cui unico scopo era spargere e diffondere il dolore e la sofferenza in ogni
sua forma, causare morte e distruzione, divorare ogni essere vivente che gli capitava a tiro, creature
che ignoravano l'esistenza del Bene, che non riuscivano a comprendere o capire o concepire ogni
minima idea di “Bene” o di “Bontà”, dei giganti del Abisso, il cui unico credo era schiacciare e
prevaricare i Deboli, imporsi su ogni creatura che loro ritenevano inferiore...

i Temny Vesch, erano creature molto oscure e misteriose, creature ignote, da sempre esistite, che
esistevano dagli albori dello spazio e del tempo, da prima della creazione del cosmo e del
universo... creature nate dal caos primordiale e dal disordine primordiale...

i Temny Vesch o Temny Gory, sono creature molto forti e potenti, creature dalla forza fisica e
muscolare sconfinata e illimitata, le creature più forti e potenti nel cosmo e nel esistenza, assieme
agli Dei e ai Draghi e alle Fenici, essi erano i “Campioni delle tenebre”, i “Campioni di
Chernobog”...

solo un drago o una fenice, sarebbero stati capaci di combattere o contrastare un Temny-Gorye,
poiché, nessun essere umano o creatura magica, sarebbe mai stata capace di combattere un Temny-
Gorye...

i Temny-Vesch, erano simili a degli dei o a delle divinità, ma divinità malefiche e divinità oscure,
degli dei Pazzi o Psicopatici, che non avevano nemmeno una forma umana, non erano nemmeno
“Umani”, ma erano esteriormente dei mostri terrificanti, alcuni dalle forme indescrivibili, altri dalla
forma zoomorfa, ma molto strana, fino a sfuggire a ogni logica o comprensione umana...

i Temny Gory erano la colonna portante e “Falange di ferro” del Dominio delle tenebre da parte del
Dio Chernobog

anche se il Nav, vero e proprio, in senso stretto, fu creato dal Dio Belobog, come un universo
prigione o una Dimensione prigione, per incarcerarci e rinchiuderci sia il Dio Chernobog, che per
rinchiuderci e confinarci i “Temny-Gory”, dopo la “Guerra di Belobog”, che aveva contrapposto il
Dio Chernobog al dio Belobog, per impedire che sia il Dio Chernobog, che i Temny Gorye,
potessero invadere o devastare il Prav (il mondo materiale) e il Yav (il mondo celeste) o che
potessero risalire il “Tronco” del albero del mondo e dilagare in ogni dove, portando ovunque morte
e distruzione e causando un avvento del caos, delle tenebre e del oscurità in tutto il cosmo e i reami
del esistenza, per questo, il Dio Belobog, a capo delle forze della luce, riuscì a sigillare il Dio
Chernobog e i Temny-Gorye nella dimensione-prigione del Nav, che divenne una dimensione
oscura e malefica, diventando un intera dimensione, se non un intero universo, dove la luce non
esiste e dove c'e una notte eterna senza fine, ma una notte senza la luna e senza le stelle, una notte
oscura e profonda, di sole tenebre e buio fitto e immenso, una dimensione di pura tenebra e oscurità,
dove non c'era nemmeno la luce tenute e romantica della luna o delle stelle, ma il buio e l'oscurità
più totale, abitato da creature oscure e terrificanti, fatti di pura tenebra e pura oscurità...

Le leggende, narrano che nel Nav, la dimensione oscura, vivevano mostri titanici oscuri e
terrificanti, degli Abominii cosmici, che si aggiravano nelle tenebre del Nav, che terrificanti
Abominazioni Cosmiche, regnavano sovrane e incontrastate nelle tenebre oscure del Nav, fin dagli
albori del tempo e dello spazio, da prima che venisse creato il cosmo e l'Universo, da prima che il
Dio Belobog creò il cosmo e l'universo, separando la luce dalle tenebre...

si narra che nel profondo del Nav, dimorassero degli Dei, delle divinità oscure, dei signori supremi
del Caos primordiale, che esistevano da sempre, da prima che esistesse il tempo e lo spazio, da
prima che avvenisse la creazione divina del mondo e del universo, essi, erano i signori supremi del
Abisso...

nel Nav, c'erano orrori cosmici indescrivibili, orrori innimaginabili, orrori inconcepibili alla mente
umana e al pensiero umano, creature dalle forme più angoscianti e terrificanti, creature inconceibili
alla mente e concezione umana, orrori oltre ogni immaginazione e concezione mentale...

quegli orrori, da tempi immemori, avevano già cercato di lanciarsi alla conquista e dominazione del
Mondo dei mortali, delle Terre della Grande Ru's, che si trovava nel Prav, nella “Dimensione
Mortale” o “Piano Mortale”, scatenando guerre e conflitti su larga scala, in tempi antichi e
ancestrali, sia prima del avvento del genere umano, che dopo l'avvento dei Chelovy-Very, dei
comuni esseri umani, i miti e le leggende, narrano di guerre e conflitti che avvenero tra gli Dei dello
Svarga e le creature oscure e terrificanti del Nav, poi di guerre e conflitti tra le Legioni oscure di
Chernobog e le “Legioni Luminose” di Belobog, guerre che devastarono il mondo, ma che
impedirono alle tenebre oscure del Nav, di emergere e devastare il piano Materiale del esistenza...
dopo le guerre tra Chernobog e Belobog, dopo le guerre tra gli Dei luminosi dello Svarga e gli Dei
oscuri degli abissi del Nav, avvennero le guerre del alleanza dei Draghi e delle Fenici, contro le
orde dei “Temnaya Gonki” o “Temny-Gonk”, detti anche “Razza Oscura” o “Demoni Oscuri”,
una razza di creature antropomorfe oscure e terrificanti, che dotate di uno spesso esoscheletro nero,
alti più di due metri, con una grossa e poderosa forza muscolare, che formando un grande e
immenso esercito, emersero dalle tenebre e oscurità del Nav, invadendo e devastando le terre degli
Umani, le terre dei Chelovy-Very, devastandole e portandone ovunque morte e distruzione...
ma gli eserciti dei Draghi e delle Fenici, divenute le grandi potenze a capo e guida delle razze
magiche della Svaroghiniya, scatenarono una guerra su larga scala, contro le orde oscure dei
Temny-Gonk, usando delle armi magiche, dette “Spade del Sole”, che gli dei dello Svarga e il Dio
Svarog, donò ai Draghi e alle fenici, perchè potessero distruggere e annientare i guerrieri
Temny-Gonk, scacciandoli dalle terre del Prav e relegandoli nuovamente nelle tenebre oscure, da
cui erano provenuti...

narrano le leggende, che da sempre,le razze e creature oscure del Nav, cercavano ogni volta di
emergere nella superficie di invadere il Prav, il mondo dei mortali, per conquistarlo e dominarlo, per
scalare i fianchi del albero del mondo e conquistare e dominare il Nav e lo Svarga, le dimensioni
celesti...

e il Re supremo... il Re dei Re... il Dio di tutti gli Dei... era il Dio Chernobog, che era il più forte e
potente di tutti i Signori supremi del abisso...

e il Dio Chernobog era il dio Supremo, venerato dai Chernoviti, il patriarca sacro protettore dei
Chernoviti...

nella foresta della Montagna nera o “Lysaya Gora”, La setta che stava conducendo l'oscuro rituale
era il “Tempio di Chernobog” o “Chernoviti”, una setta oscura e malefica, che venerava il Dio
Chernobog, come un dio Supremo, che aveva siglato un alleanza con l'esercito del Re Kaschei,
cercando di aiutarlo con ogni mezzo...
i Chernoviti, erano una religione minoritaria e marginale nelle terre della grande Rus, una religione
malvista ed emarginata, come lo era il culto di Svetovid...
i Chernoviti, veneravano il Dio Chernobog, come un dio, come una divinità suprema, i Chernoviti,
basavano il loro culto, sulla venerazione del Dio Chernobog, ritenendo che le tenebre e l'oscurità
fossero i veri padroni e dominatori supremi del mondo e del universo, ritenendo che il vero dio
creatore del cosmo, non sia stato Belobog, ma Chernobog, i Chernoviti, credevano nelle “Sante
Tenebre” o “Divine Tenebre”, ritenendo che l'universo e il cosmo nel suo insieme, siano solo
tenebra e oscurità, che al principio base del cosmo, c'erano solo le tenebre, la morte, l'oscurità, il
grande buio freddo e silenzioso del cosmo, credendo che la vita e la luce, fossero, un abominio, una
degenerazione, uno “Scherzo della natura”, creato dal dio Belobog, per combattere e contrastare la
volontà di Chernobog, i Chernoviti vedevano nelle tenebre e nel oscurità, come nel principio
cosmico della morte, un “Ordine naturale delle cose”, un “principio naturale del cosmo”, vedendo la
lotta alle tenebre e al oscurità, come un aberrazione, un abominio, come un opposizione alla volontà
stessa del cosmo, come un alterazione e stravolgimento delle leggi della natura, come un
opposizione stessa alla “volontà divina” del Dio Chernobog, sostenendo che il Dio Chernobog “non
vuole” che gli umani combattano la luce e la tenebre, anzi, sostenendo che la razza umana debba
lasciarsi conquistare e soggiogare dalle tenebre, che la razza umana debba accogliere a braccia
aperte le tenebre e l'oscurità, convinti che il “vero bene” sia il dio Chernobog e che il “vero
malvagio” sia il Dio Belobog, sostenendo che ad avere torto sia il Dio Belobog e non il dio
Chernobog, che il Dio Belobog, il dio della luce, sia cattivo e malvagio e che il Dio Chernobog sia
un dio Buono e giusto, che stia facendo solo un “favore” alla razza umana, permettendo alla tenebre
di dilagare e diffondersi nel mondo...

i Chernoviti, ritengono che la razza umana debba non solo restare debole o passiva, di fronte al
dilagare delle tenebre e del oscurità, ma che debbano aiutare le tenebre e l'oscurità a spargersi e a
diffondersi, che le tenebre e l'oscurità siano “naturali”, che siano parte della natura e che per questo,
sono una cosa buona e giusta...

i Chernoviti allo stesso tempo, ritengono che le tenebre siano troppo forti e potenti, troppo Divine,
titaniche e onnipotenti per essere combattute e contrastate, ritenendo che combattere le tenebre e
l'oscurità sia impossibile, che l'umanità sia piccola e irrilevante, debole e inferiore, per combattere
le tenebre o l'oscurità ed opporsi a dio Chernobog, che quindi l'umanità debba rassegnarsi alle
tenebre e sottomettersi alle tenebre...

i Chernoviti, imploravano al dio Chernobog, chiedendo la protezione di Chernobog, convinti che


quando sarebbero morti, essi sarebbero entrati nel “oscuro palazzo dalle Molteplici stanze”, il
palazzo cosmico del Dio Chernobog...

i Chernoviti, vedevano nella luce e nella vita stessa, una degenerazione, un fenomeno contronatura,
sostenendo che la “natura” del universo, fosse la tenebra, l'oscurità e la morte, i Chernoviti,
ritenevano che la vita fosse un abominio, una degenerazione, che la vita non aveva senso, poiché, se
tutto nasce o vive, esso sarà destinato alla morte e quindi, la morte e la tenebra, sono i principi
basici del universo e non la vita o la luce,

i Chernoviti, vedevano nei “valori positivi” diffusi dal dio Belobog, false credenze o false religioni,
diffuse da Belobog, per dominare e soggiogare le masse, per instupidire e incretinire i popoli umani,
per rendere l'umanità soggiogata al dio Belobog, ma per i chernoviti,

per i Chernoviti, tutto era permesso o consentito, per permettere al oscurità e alle tenebre, di
spargersi e diffondersi nel mondo, i Chernoviti alimentavano le guerre, i conflitti e le divisioni
etniche, alimentavano l'odio, la violenza e il male in ogni loro forma, pur di permettere lo
spargimento e diffusione delle tenebre nel mondo, con la convinzione che l'oscurità dovesse vincere
o trionfare sulla luce, che bisognava permettere con ogni mezzo, che le tenebre del Nav, si
spargessero e diffondessero nel Prav, nel mondo mortale...

Chernobog, nel profondo della sua oscurità, nei recessi e meandri più profondi del Nav, stava
sfruttando e manipolando le guerre e conflitti, che stavano devastando, le terre della Grande Ru's, a
suo favore e vantaggio, allo scopo di spingere il mondo sul orlo della distruzione e del
autoannientamento, per rendere debole e vulnerabile il Prav, il mondo materiale di fronte alle forze
delle tenebre e del oscurità, permettendo alle creature oscure del Nav, di ottenere forza ed energia,
dal dolore e sofferenza, dal odio, dalla distruzione e devastazione che stavano colpendo le terre del
Prav, le terre delle razze e stirpi mortali...
Chernobog, stava alimentando indirettamente l'odio e la distruzione nelle terre della grande Rus,
facendo scontrare tra di loro i Draghi e le fenici Bianchi, il Regno di Moscovia e l'impero del Re
Kaschei... per diventare più forte e potente, per indebolire ogni difesa o opposizione contro le forze
oscure di Chernobog e delle creature del Nav...

prima che il rituale avesse inizio, in una radura al centro della foresta oscura, che ricopriva la
montagna nera, lì dove sarebbe avvenuto il rituale, il capo dei cultisti, da una lunga tonaca Rosso
sangue, che ne ricopriva il corpo e la testa, coprendone la faccia, con un inquietante maschera
metallica, iniziò a tenere un discorso...

capo cultista: “i tempi per le tenebre, sono propizi! L'Odio e il rancore e la diffidenza reciproca, si
stanno spargendosi e diffondendosi nel mondo, il Re Kaschei sta diffondendo guerre e conflitti
ovunque, gli Zar e i Monarchi, stanno erigendo ovuque muraglie e barriere, i ponti crollano e i
muri vengono eretti, le guerre e i conflitti, hanno fatto piombare questo mondo nelle tenebre e nel
oscurità, portando morte e distruzione, causando morte e sofferenza, ma c'e ancora un ostacolo sul
cammino, un bastone tra le ruote, che si impedisce di portare a compimento i nostri piani... ovvero,
il Re Zimaj, il signore di tutti i Zhimaira, la stirpe dei Draghi, finchè ci sarà lui, noi non potremmo
mai avere il sopravvento definitivo sul mondo, ma abbiamo un asso nella manica... un dono dalle
tenebre, dal oscurità, ora... emergerà con il nostro aiuto... un entità oscura e titanica... un
messaggero delle tenebre... uno dei figli oscuri di Chernobog, che emergerà dal oscuro abisso, per
aiutarci, egli... si chiama Kurai-nha, ed è la “Farfalla del Abisso Rosso”, egli sarà il nostro
campione... il campione delle tenebre e del oscurità... egli sarà colui che combatterà il Re Zimaj e
che ci permetterà di spargere e diffondere l'oscurità in questo mondo... ma ora... non perdiamo
tempo... il tempo c'e propizio... ora... diamo il via al rituale...”

i seguaci della setta, condussero quel oscuro rituale, prima spargendo una polvere rosso chiaro, per
formare un cerchio, poi portarono con loro una Mucca, che uccisero, come sacrificio, uccidendo la
mucca, al interno di quel cerchio, facendo uscire il sangue dalla carcassa della mucca, poi i cultisti,
si radunarono attorno al cerchio, recitando e ripetendo, delle frasi oscure e malefiche, tramite un
rituale di magia nera...

dopo aver terminato il rituale, il cerchio finisce illuminato da una inquientate luce rossa, che assorbe
nel terreno, il sangue e la carne della mucca morta...

dopo che “l'Offerta” sacrificale viene accettata, la terra, iniziò a tremare, facendo scuotere gli alberi
e la vegetazione, i cultisti facevano fatica a restare in piedi, poiché, la terra tremava molto forte,
sotto i loro piedi...

poi, dal terreno poco distante dal lungo del rituale, la terra iniziò ad alzarsi e sollevarsi, come
qualcosa di gigantesco e mastodontico, che viveva addormentato e assopito nelle profondità di quel
terreno, facendo tremare il terreno, causando un grande terremoto, poi causando un esplosione,
seguita da un boato assordante, causando il sollevamento di una grande e immensa nube di terriccio,
alberi e rocce, che si era sollevato dal terreno...

poi... dal terreno emerse, una strana e misteriosa creatura, una creatura oscura e terrificante, che
emerse dal terreno, iniziando a volare in cielo, una creatura volante, dal aspetto angosciante,
somigliante a una via di mezzo tra una Manta di mare e una farfalla, con quattro Ali o pinne, che
però, sembravano avere una forma quasi “umana”, come per formare delle braccia o delle gambe, il
cui corpo era una unica e immensa sagoma nera, una specie di ombra dal oscurita spessa, come un
muro dipinto di nero, ma su quella che sembrava una testa, c'erano solo due grossi occhi rosso
sangue, dalle pupille nere, ma di un nero oscuro e tenebroso, come una notte senza stelle, occhi
senza palpebre, come gli occhi di un gufo, che osservava le cose in maniera inquietante e
ossessiva...

essa... era la farfalla del Abisso rosso, evocata dai cultisti di Chernobog... essa era emersa dal Nav,
per portare la tenebra e l'oscurità nel mondo...

esso era il “campione” delle oscure creature e titani degli abissi del Nav, egli era il campione delle
tenebre, che avrebbe cercato di sfidare e combattere il Re Zimaj...

i Cultisti, appena videro l'oscura creatura, emersa dalle viscere e profondità della terra, si
prostrarono in ginocchio e iniziarono a pregare al oscura creatura, venerandola alla stregua di un dio
… di una divinità suprema... di una santa creatura... ma una creatura oscura... emersa dalle “Tenebre
divine” di Chernobog...

capo Cultista: “osanna! Osanna al campione degli Abissi! Possano le tenebre distruggere e
annientare la vita e la luce! Possa il campione delle tenebre, sconfiggere il Re Zimaj, VIVA LE
TENEBRE! VIVA L'OSCURITA'!!!! LUNGA VITA AL OSCURO ORDINE DIVINO DI
CHERNOBOG!!!”

l'oscura creatura, prima osservò il gruppo dei cultisti, ed emise uno strano e inquietante verso, un
verso stridulo, simile alla via di mezzo, tra lo squittio di un topo e un rumore metallico e
assordante...

“HHHHRRRRRGGGHHHHH???”””

poi iniziò a volare, dirigendosi con un volo a picchiata verso il gruppo di cultisti, che finirono
aggrediti e massacrati dal oscura creatura, che uccise il gruppo di cultisti, creando e generando dalla
sua mente, dei campi di forza, che “afferrarono” il gruppo di cultisti, iniziando a stritolarli e a farli a
pezzi, come delle specie di “Bolle” invisibili o di una strana “massa” invisibile, che stava afferrando
il gruppo di cultisti, che iniziarono a gridare e a urlare dal dolore, venendo masssacrati e fatti a
pezzi, dal oscura creatura, che lasciò distesi nella radura, una distesa di cadaveri e di braccia e
gambe o strappate o staccate da quei corpi, mentre il sangue sgorgava dai loro corpi...

poi, l'oscura creatura, dopo aver compiuto quel efferato massacro, riprese il volo, volando in
lontananza nel cielo, viaggiando in direzione di Tzargrad, allo scopo di trovare il Re Zimaj e
ucciderlo, per volontà del Dio Chernobog...

in un villaggio di pastori, che si trovava molto lontano dalla montagna nera, ma in un luogo dove
era visibile perfettamente la montagna nera, molti avevano assistito con paura e timore, l'emergere
dal abisso del Kurai-Nha, di quel Titano oscuro e malefico, che emerso dalle tenebre del Nav, ora
volava potente e poderoso nel cielo notturno, simile a una sagoma nera volante, la cui tenebra,
oscurava e copriva le stelle e la luna, una sagoma volante, con due grandi occhi rossi, luminosi, ma
allo stesso tempo, spaventosi e minacciosi...
il Re Zimaj, ora aveva una nuova nemesi da combattere... mentre si faceva imminente la grande
battaglia a Tzargrad...

l'Adunata degli alleati del Re dei Draghi

Mentre l’esercito sacro del re kaschei avanza sempre più minaccioso verso Tzargrad, una
spedizione diplomatica della Federazione di Svaroghin, giunge nel Impero di Kherson, un grande
impero che controlla e domina ampie porzioni delle coste del ponto eusinio e delle terre meridionali
della grande Rus, l’impero di Kherson e il più grande e importante impero dei popoli umani nelle
Terre della grande Rus, assieme al Impero di Khazar e al Impero di Alania e al Khanato della
grande Crimea, al Regno Taurideo e al Impero Kievano.

L’impero di Kherson e a capo di un vasto e immenso territorio, chiamato Chersoneso o grande


Chersonea, un territorio costiero, che comprende grandi steppe e pianure, assieme a grandi
montagne e grandi zone costiere, l’impero di Kherson e un impero molto ricco e potente, sia perché
discendente dei popoli del antica Grecia e sia perché con forti legami con l’impero bizantino,
l’impero di Kherson divenne ricco e potente, poiché nelle coste della Chersonea, c'erano molti
centri portuali mercantili, creati da repubbliche marinare italiane, grandi porti che erano centri di
grandi e floridi commerci tra l’oriente e l’occidente, tra l’europa e l’asia, tra le terre dei draghi e le
terre delle fenici, grandi porti pieni di merci e mercanti da ogni dove, con merci esotiche dal oriente,
dirette verso le terre d’Occidente….

i re e i monarchi della Khersonea, diventarono ricchi e potenti, controllando e monopolizzando i


commerci e le rotte navali mercantili e terrestri al interno del Ponto Eusinio e del Khersoneso, cosa
che rese temuti e rispettati i monarchi di Kherson, che crearono città grandi e splendenti e crearono
palazzo e dimore splendide e sontuose, i monarchi di Kherson erano ricchi e sfarzosi e potevano
permettersi la roba migliore e le merci più lussuose, dalle sete dalla terra dei Dragoni, la Cina, fino
agli abiti color porpora dalle terre bizantine, dalle perle del Mar Rosso, fino ai coralli sia dal mar
Mediterraneo e dalla leggendaria “isola dei corallini”, sorvegliata dal leggendario traigolzu…
Narrano le leggende, che i leggendari re e imperatori del Kherson, fossero i leggendari guardiani
della grande frontiera tra oriente e occidente, che a cavallo del oriente e del occidente si trovassero i
leggendari monarchi di Kherson, guardiani delle leggendarie “porte del oriente”, il crocevia
leggendario tra oriente e occidente, situato nelle terre di Kherson…

Le terre di Kherson, erano terre di maghi e di alchimisti, terre dove la magia e l’alchimia erano
permesse e consentite, poiché i monarchi e imperatori delle terre di Kherson, erano aperti e
tolleranti verso la magia e i poteri magici e nelle terre di Kherson, nei grandi centri portuali e
mercantili delle terre di Kherson, si erano stabiliti e insediati molti maghi e alchimisti, sia dalle terre
d'oriente, che dalle terre d’Occidente, poiché le metropolindi Kherson, per via dei floridi commerci
e interscambi mercantili, erano divenute delle metropoli cosmopolite, multiculturali, multirazziali e
multietniche, abitate e popolate da un crogiolo e marasma di popoli e razze da ogni zona e angolo
del mondo, città dove convivevano assieme culture, religioni ed etnia completamente diverse tra di
loro, unite dai commerci e dagli interscambi tra oriente e Occidente…

La capitale del impero di Kherson, si chiamava Tanais, che era una grande e immensa città portuale,
una città ricca, Florida e splendente, da un grande e immenso porto, pieno di navi da ogni zona e
angolo del mondo, una metropoli grande e vasta, divenuto un centro cosmopolita di popoli e di
nazioni, una metropoli sfarzosa, un centro di arte, cultura, sapienza e commerci…

A Tanais, chiamata anche “la città dei re”, giunse una spedizione diplomatica dalle terre di
Svaroghin, composta da cinque ambasciatori delle maggiori razze magiche delle terre di Svaroghin,
che giunsero nel palazzo di perla, il leggendario palazzo regale dei re di Kherson, che dimoravano
nel palazzo di perla di Tanais, fu nel palazzo regale di Tanais, che i cinque ambasciatori,
incontrarono il “Re dal manto di seta rossa”, il leggendario imperatore delle terre di Kherson, che
dopo lunghe trattative, cercavano di convincere il re di Kherson, ad aderire alla grande alleanza che
il Re Zimaj, stava organizzando contro il re Kaschei e il suo impero oscuro, dopo lunghi dialoghi e
lunghe trattative, il re di Kherson decise di aderire al alleanza del re Zimaj e di entrare in guerra
contro il re Kaschei e il suo “sacro impero”…

Il re di Kherson, decise di aderire a quel alleanza e di schierarsi contro il re Kaschei, sia perché
quest’ultimo, minacciava i traffici e commerci ricchi e floridi che avvenivano nel ponto eusinio e
nel Chersoneso, tra oriente e occidente, commerci che portavano grandi ricchezze e fortune alle
casse e forzieri del impero di Kherson, sia perché il re Kaschei con le sue politiche estremiste,
minacciava l’ordine e la stabilità sociale, poiché la società di Kherson e una società cosmopolita,
una società variegata ed eterogenea e le politiche estremiste del re kaschei minacciavano la tenuta
sociale del impero di Kherson, minacciando di far scappare e fuggire i mercanti, minacciando il
tracollo del economia e dei commerci, anche perché i monarchi di Kherson, credevano nella pace,
fratellanza e dialogo tra le nazioni, i popoli, le razze e le religioni degli dei, i monarchi di Kherson,
avevano aperto i porti ai mercanti da ogni zona e angolo del mondo, guadagnandone e
beneficiandone molto, scoprendo che aprendosi ai commerci dal resto del mondo, accogliendo
mercanti e membri di popoli e nazioni da terre lontane, l’impero di Kherson, ci aveva guadagnato e
beneficiato molto e il re Kherson non voleva perdere tutto questo, per colpa di un monarca pazzo e
megalomane…

Per questo, l’esercito imperiale di Kherson, pochi giorni dopo, si mise in marcia, partendo dalle
terre di Kherson, in direzione di Tzargrad, preparandosi alla grande battaglia contro il re Kaschei…

la Dimora degli Dei

Una delegazione diplomatica, che comprende sia diplomatici umani del Regno Moscoviano, che
diplomatici delle terre di Svaroghin, giunge nello Svarga, ovvero, nel “Regno degli Dei”,
raggiungendo il “Grande Palazzo Intarsiato”, il grande palazzo al cui interno, vivono e risiedono
gli Dei dello Svarga, un grande palazzo ricavato dagli Alberi divini, il cui legno divino, venne
creato e intarsiato e dipinto con arti raffinate dal antica stirpe dei “Drovosek”, in tempi ancestrali e
remoti...

la delegazione diplomatica, partì dalle terre del Prav e attraverso le terre del Nav e il reame dello
Svarga, viaggiando sulla schiena di una grossa Fenice magica dalle piume Rosso chiaro, con punte
tra il giallo e l'arancione scuro, che viaggiò, volando attraverso le nuvole e raggiungendo le terre
dello Svarga, sulla schiena della Fenice Selvaggia, si trovavano radunati i membri della ambasceria,
seduti sopra delle selle, simili a quelle che venivano messe sulle schiene dei cavalli...

le terre dello Svarga, si trovavano sopra le nuvole, sopra il Cielo, sopra le Terre celesti, al di sopra
di un immenso manto nuvoloso, c'erano grandi e immense foreste, montagne, fiumi e laghi, le terre
dove vivevano e dimoravano gli Dei, dopo che avevano lasciato e abbandonato il mondo mortale,
per ritirarsi nelle terre celesti, osservando dal alto dello Svarga, gli affari e la vita degli esseri
mortali del Prav...

Una spedizione diplomatica della Federazione Svaroghin, giunse nello Svarga, ovvero, nel regno
degli Dei, nel tentativo di siglare un alleanza con gli dei dello Svarga e di spingerli ad entrare in
guerra contro il Re Kaschei e il dio Svetovid, cercando di convincere gli Dei ad appoggiare il Re
Drago nella sua guerra contro il Re Kaschei...
lo Svarga, si trovava nello Yav, la “Dimensione celeste” o “Piano celeste”, lì dove vivevano e
risiedevano gli Dei o “Razza Divina”, lì dove secondo i miti e le leggende narrate nelle terre dei
Chelovy-very, agli albori del tempo e dello spazio, risiedevano le forze della luce e le creature di
pura luce, create dal Dio Belobog, ai tempi della creazione divina, ma che con la nascita dei primi
dei, dopo la fine del “Era di Belobog” e con l'avvento del Era degli dei, presero il controllo e il
sopravvento dello Yav, creando e fondando lo Svarga o “Reame degli dei” o “Reame divino”...

la delegazione diplomatica, raggiunse la terra degli Dei, incontrando di persona, il “Concilio degli
Dei”, ovvero, il “Parlamento” degli Dei dello Svarga, guidati dal padre di tutti gli dei, il Dio Perun,
il “Signore dei cieli e delle nuvole”, che in quei tempi, era divenuto il signore supremo di tutti gli
dei... mentre il Dio Svarog, si era dissociato dal Concilio degli Dei, andandosene per conto proprio,
creando un proprio Impero Divino nel piano dello Yav, che si era allontanato e distanziato dal
Concilio Divino dello Svarga, oramai dominato dal Dio Perun, detto “il Signore dei Tuoni” e anche
il “Padre degli Dei”...

la terra degli dei e una terra di grandi montagne e foreste, ma anche di grandi Nuvole e di distese
nuvolose, la “Terra degli Dei” somigliava a un luogo dove le Montagne e le colline e le grandi e
immense foreste di Conifere e di Betulle, le foreste degli “Alberi Celesti”, si fondevano in una sola
e unica cosa, in un luogo dove cielo e terra, erano la stessa cosa...

Al interno del Palazzo Intarsiato, si tiene un raduno molto vivace e animato del Concilio degli dei,
dove gli dei dello Svarga, hanno indetto un raduno per discutere sulla situazione che sta avvenendo
nelle "Terre dei Mortali", discutendo sul risveglio del Re Zimaj e sulla guerra violenta e devastante
che sta guidando il Re Kaschei e sulla minaccia di un potenziale risveglio di Chernobog, che
potrebbe minacciare il mondo intero...

la Dea Mokosh, che si è presentata al raduno del concilio degli Dei, inizia a litigare e bisticciare con
gli altri dei, incolpandoli di aver causato l'ascesa del Dio Svetovid e di aver causato la guerra di
Kaschei, sostenendo che se Kaschei sia diventato un Re e stia creando un Impero del Male nelle
terre della moscovia e per colpa degli Dei Maschili e degli stessi uomini maschi, sostenendo che la
natura maschile sia troppo violenta, brutale e guerresca, che i maschi hanno "l'inclinazione naturale"
a scatenare guerre e conflitti, che il Dio Svetovid e malvagio perchè e un dio maschile, ritenendo
che gli dei maschili, siano dei Spietati, brutali, crudeli e sanguinari, che la guerra e roba da uomini e
da maschi, che in un mondo retto dagli dei femminili, non ci sarebbero le guerre, ma solo pace e
amore...

poi la Dea Mokosh, inizia a insultare e offendere pesantemente, prima la razza umana e poi il
genere maschile, sostenendo che il genere maschile sia "stupido" "idiota" e "ignorante", che il
genere maschile sia la causa di tutti i guai e i problemi del mondo, iniziando a dire ad alta voce,
frasi come "Maschio al potere, pericolo costante", sostenendo che se il mondo fosse dominato o
guidato dalla stessa dea Mokosh o dalle dee femminili, tutto questo non sarebbe mai successo,
Kaschei non avrebbe scatenato la sua guerra, che il Dio Svetovid e il suo culto, non si sarebbero mai
diffuse nelle terre degli umani...

ma la Dea Mokosh, finisce rimproverata dagli altri dei dello svarga, che accusano Mokosh di essere
"Infantile", "Puerile" e "Immatura", di avere troppo la testa tra le nuvole, di non saper stare con i
piedi per terra, sostenendo che l'Amore non è tutto, che non si risolvono problemi complessi o
elaborati, dalle dinamiche complicate, con un semplice "vogliamoci tutti bene" o con generici
discorsi del tipo "facciamo l'amore, non la guerra", sostenendo che non basta diffondere l'amore nel
mondo o basare tutto sul Amore, per risolvere i problemi del mondo e della società...
il Dio Radigost, il dio guardiano e custode delle città, dei viaggiatori e "Patrono" degli alberghi e
delle locande, invece accusa e incolpa la stessa dea Mokosh, di aver causato i problemi nel mondo
mortale, sostenendo che sono state le sue idee di Pace e Amore a ogni costo, il "volere bene a tutti"
a priori e a prescindere, ad aver causato i problemi che stanno devastando il mondo dei mortali,
accusando la Dea Mokosh di condurre discorsi contradditori, di autocontraddirsi, sostenendo prima
che bisogna sempre amare tutti e non bisogna mai odiare nessuno, un ragionamento secondo cui
bisognerebbe permettere ai lupi di sbranare gli agnelli o ai cinghiali di distruggere le campagne e
orti dei contadini, perchè "l'amore e il fondamento del cosmo" e "l'Odio e una cosa sbagliata" e
quindi bisogna amare tutto e tutti, bisogna bisogna essere la madre dolce e affetuosa di ogni essere
vivente, anche del Lupo Feroce o del cinghiale che distrugge gli orti, sostenendo che così che non si
può permettere a un lupo di sbranare un gregge di pecore o a un cinghiale di distruggere un orto,
così non si può permettere al Re Kaschei di distruggere e devastare il mondo, con l'aiuto del Dio
Svetovid e di Chernobog, sostenendon che è stata la mentalità troppo Dolce, Buona, Lassista e
comprensiva della dea Mokosh, a permettere l'avvento del Re Kaschei... sostenendo che non ha
senso parlare di "Pace" e "Amore", restando nascosti dietro a un cespuglio o dietro a un macigno a
osservare il Re Kaschei, che sparge morte e distruzione, restando deboli, inermi e passivi a lasciare
che il "Re Sacro" devoto a Svetovid, sparga ovunque caos, morte e distruzione...

ma la Dea Mokosh, sostiene che a lei le armi gli fanno schifo, che lei prova disgusto e ribrezzo
verso le armi e la violenza, che a lei gli viene il voltastomaco solo a vedere una Spada o un
Alabarda o un armatura, sostenendo che lei e una donna, che la guerra e le armi sono "Roba da
uomini" e non roba da donne, che impugnare armi o scatenare guerre non fa parte della "natura
delle donne", che piuttosto che usare la violenza o fare del male a qualcuno o usare delle armi o
scatenare guerre, preferisce restare inerma e passiva, lasciando che il mondo sia distrutto dal dio
Svetovid e soggiogato dal Re Kaschei...

ma il Dio Stribog, il Dio del vento e delle tempeste, accusa la Dea Mokosh di aiutare e appoggiare
indirettamente il Re Kaschei e il Dio Svetovid, sostenendo che "il male trionfa, perchè nessuno fà
niente per contrastarlo", arrivando a dire che restare "pacifici" e passivi di fronte al Re kaschei, gli
stia solo spianando la strada, che essere "pacifisti" di fronte al Dio Svetovid, sta solo rendendo più
forte e potente il Dio Svetovid e il Re Kaschei, spianandogli la strada, poichè nessuno potrà fare
niente o nulla per fermarli o combatterli, permettendo solo al Re Kaschei di guadagnare più peso,
potere e influenza, regalando la vittoria al Re Kaschei, permettendo facili trionfi al Dio Svetovid...

gli dei o “Razza Divina”, o Boghy-Nest o Boghy-Very, durante la “guerra di Kaschei”, decisero di
allontanarsi e distanziarsi dal mondo, di chiudersi e isolarsi in sé stessi, autoisolandosi e
autosegregandosi sia nel Reame divino dello Svarga, che nei reami celesti dello Yav, chiudendosi in
un beato isolamento, abbandonando e lasciando la terra e il mondo a sé stesso, lasciandolo
piombare e sprofondare nelle tenebre e negli abissi, lasciando che il Re Kaschei potesse conquistare
e dominare il mondo, lasciando che il Dio Svetovid, potesse dominare il mondo, poiché, gli Dei se
ne infischiavano, agli dei dello Svarga, non gliene fregava niente, se gli umani o le razze magiche,
sarebbero state distrutte o annientate dal Dio Svetovid o dal Re Kaschei, tanto gli Dei vivevano
rinchiusi e confinati nei loro palazzi dorati, nelle loro reggie dorate, fregandosene nei problemi del
Prav, del “Mondo Mortale” o “Piano mortale”...

gli Dei dello Svarga, erano in guerra e conflitto contro il Dio Svetovid, ma ritenevano che gli affari
degli dei, restassero solo e unicamente affari degli dei, sostenendo che gli Dei andavano messi
prima delle “creature Mortali”, ovvero, gli umani e delle “creature magiche”, ovvero, le razze
magiche dello Svaroghin

il Concilio degli Dei vedevano la loro rivalità con il Dio Svetovid, come un problema interno, un
affare interno, come un “probema di famiglia”, una “questione di famiglia”, vedendo nel dio
Svetovid, la “Pecora Nera” o il “Ragazzo difficile” al interno di una grande famiglia...

gli dei dello Svarga, decisero di abbandonare a sé stessa l'umanità e la razza umana, lasciandola in
balia del Re Kaschei e del dio Svetovid, lasciando che il mondo dei mortali, sprofondasse nelle
tenebre e nel oscurità, gli dei dello svarga, rifiutando di aderire alla grande alleanza del Re-Drago o
Re-Zimaj, arrivarono a tradire e rinnegare la razza umana, ad abbandonare e scaricare la stessa
razza umana che avevano creato, pugnalando alle spalle, la stessa razza umana, che avrebbero
dovuto proteggere e preservare...

tanto, agli dei dello Svarga, non gliene fregava niente se il Dio Svetovid si fosse imposto come il
dio supremo del Mondo Mortale o se il Re Kaschei avesse soggiogato le Terre della Grande Ru's,
agli dei dello Svarga, non gliene fregava niente, se il Dio Chernobog, avesse dominato o soggiogato
le “Terre Mortali” del Prav, tanto, i Boghy-Very erano degli dei, delle entità divine... se la razza
umana, fosse stata sterminata o annientata o se le tenebre o l'oscurità avrebbero dominato e
soggiogato il mondo, se il mondo fosse arrivato alla distruzione, gli Dei dello Svarga, con i loro
poteri divini sconfinati e illimitati, avrebbero rimpiazzato il mondo distrutto o annientato, creando
un nuovo mondo, creando una nuova razza, che avrebbe sostituito quella umana,

se tanto, nulla rimane sempre lo stesso, se tanto la distruzione era intrisesca nei cicli della natura,
che senso aveva lasciare in vita la razza umana? Che senso aveva salvare il mondo? Tanto sarebbe
stato inevitabilmente distrutto o annientato da qualcosa, tanto nel ciclo cosmico del esistenza e nei
cicli della natura, tutte le cose sarebbero inevitabilmente morte o decadute o deperite...
il male e l'oscurità avrebbero prevalso? Pazienza... gli dei dello Svarga, con i loro poteri avrebbero
potuto benissimo, creare un nuovo mondo e creare una nuova razza, al posto di quella umana e
avrebbero potutto combattere e contrastare facilmente sia il Dio Svetovid, che il Re Kaschei, che il
Dio Chernobog, senza problemi, poiché, i guerrieri Divini o eserciti Boghy-Nest, potevano
facilmente combattere e contrastare i Telnyaki e gli eserciti del Dio Svetovid, facilmente, senza
alcun problema, poiché un Dio guerriero era più forte e potente di un guerriero Umano o di un
guerriero Svaroghin...

durante quel raduno d'emergenza, gli dei si rivelarono divisi e conflittuali, non riuscendo mai a
mettersi d'accordo su niente, con gli dei divisi tra coloro, che volevano un intervento diretto, quelli
che volevano fregarsene e starsene tranquilli nello Svarga, altri che volevano aspettare che il mondo
fosse devastato e distrutto e poi entrare in azione, nessuno riusciva a decidere cosa bisognava fare
per affrontare la situazione...

la Dea Perperuna, la Dea della Fertilità e della pioggia, al contrario della dea Mokosh, era convinta
che il Re Kaschei, fosse un guerrafondaio fanatico e uno sterminatore spietato per “Mancanza di
amore”, convinta che il Re Kaschei, si comportasse in quel modo, perchè “Nessuno lo amava”,
perchè “Nessuno lo ha mai amato”, convinta che per risolvere il problema del Re Kaschei, bastasse
far innamorare il Re Kaschei con qualche bella donna o con una donna dolce e sensibile, facendo
“Curare” o “Guarire” la cattiveria del Re Kaschei con il “potere del vero amore”, convinta che
l'amore sia una specie di “Medicina miracolosa” o “cura portentosa”, in grado di curare o guarire
qualunque male interiore...

la Dea Perperuna, si era messa a compatire il Re Kaschei, trattandolo come un “Poverino”, come
quello che “deve essere capito”, come quello che “deve essere compreso”, convinta che si dovesse
essere “comprensivi” nei confronti del Re Kaschei, che il Re Kaschei andava “Capito” o
“Compreso” o” Compatito”, la Dea Perperuna era convinta che il Re Kaschei non fosse veramente
cattivo o malvagio o che non compiva quegli atteggiamenti estremisti e fanatici, con reale o
convinta cattiveria, la Dea Perperuna era falsamente convinta che il Re Kaschei non fosse davvero
cattivo o malvagio o che non facesse quelle cose per cattiveria o malvagità, che il Re Kaschei non
volesse davvero fare del male a qualcuno, la Dea Perperuna non credeva e non pensava che il Re
Kaschei condussese le sue guerre per reale cattiveria, la Dea Perperuna era convinta che il re
Kaschei fosse “Incompreso”, che “non fosse capito”, che il Re Kaschei facesse quello solo per voler
essere ascoltato, perchè “nessuno lo ascolta” o “nessuno capisce le sue emozioni” come falsamente
credeva la dea Perperuna...

ma l'idea della dea Perperuna era quella di compatire il re Kaschei, di mostrarsi comprensiva nei
confronti del re Kaschei, convinto che il Re Kaschei non fosse davvero cattivo o malvagio o che il
Re Kaschei non volesse davvero fare del male a qualcuno, mostrandosi scettica e dubbiosa, sul fatto
che il Re Kaschei, sia effettivamente malvagio o cattivo, credendo che il Re Kaschei abbia scatenato
quella guerra, perchè e stato abusato o maltrattato da bambino, perchè ha avuto un infanzia triste,
difficile o dolorosa, o perchè i suoi genitori lo hanno trattato male o non gli hanno mai voluto bene,
perchè gli manca l'amore o l'affetto, perchè non conosce l'amore, perchè i suoi genitori, sono stati
troppo freddi, lontani e distaccati con lui...

ma le teorie e ipotesi della dea Perperuna, finiscono prese in giro e ridicolizzate dagli altri dei, che
trovano le idee della dea perperuna, come assurde e ridicole e senza senso...

ben presto, gli dei, al interno di quel concilio, iniziano a litigare e bisticciare furiosamente tra di
loro, non essendo mai d'accordo su niente, bisticciando e litigando per ogni minima cosa...

Il raduno degli dei, allora, venne interotto da un servo di corte, che entra nella grande sala, dove e in
corso il raduno degli dei, che annuncia agli dei, l'arrivo della spedizione diplomatica dalle terre di
Svaroghin...

Servo di corte: "mi spiace interrompervi o vostre regalità celesti, ma al palazzo e giunta una
ambasceria diplomatica dalle terre del Prav, sono creature dello Svaroghin, emissari dai regni
delle razze della Magia, vogliono un udienza da voi"...

così, il raduno degli dei, giunse al termine e il Dio Stribog, seccato da quel messaggio, decise di
lasciare la grande sala, dipinta e decorata, dalle pareti dipinte e le grandi colonne di legno intarsiato,
dove si era tenuto il raduno d'emergenza degli dei, attraversando i grandi corridoi, dalle pareti pieni
di Arazzi, quadri, dipinti e pareti di altorilievi di legno, dipinto e intarsiato, dirigendosi verso la sala
del tropo, dove l'ambasceria, stava attendendo il Dio Stribog, il re di tutti gli dei, per un udienza,
precisamente, per un incontro diplomatico...

così, nella grande sala del trono, al interno del Palazzo intarsiato, arrivò l'ambasceria, composta da
un ambasciatore Rusalki, un ambasciatore Vodyanoi, un Ambasciatore Lyudi-Nest e un
ambasciatrice Alkonoi, che incontrano di persona, il Dio Stribog, il dio supremo e monarca di tutti
gli dei nello Svarga, dopo che il Dio Svarog, aveva deciso di lasciare e abbandonare lo Svarga, per
mettersi per conto proprio, per imporsi come un dio supremo monoteista, nelle terre della Grande
Rus...

mentre Stribog, si dirigeva verso la sala del trono, iniziò a borbottare...

Stribog: dannazione! Ma cosa vuole adesso quel gruppo di ambasciatori? Che hanno da rompere le
scatole gli Zar e gli imperatori dei regni umani e dei popoli magici? Non hanno di meglio da fare
per disturbarmi? Ho cose da fare io! Un dio e sempre impegnato!!!!
Servo di corte: sempre impegnato? Ma se ha trascorso le giornate a dare la caccia a uccelli celesti
nelle foreste splendenti, posare per statue e quadri autocelebrativi e organizzare feste e banchetti,
da molti giorni, non proprio dei “grandi impegni”...
Stribog: oh, stai zitto! Sono una divinità d'alto rango! Faccio cose da dei! Non certo quelle
schifezze che fanno i comuni mortali, come dover lavorare o pensare alle cose serie!!! il lavoro e
gli impegni sono cose da comuni mortali! Non certo da dei!
Servo di Corte: certo, o vostro splendore! Non oserei mai contraddirla! Contraddire un dio e
immorale e sacrilego!!! mi scuso per la mia insolenza!
Stribog: bah! Congedati! Ho da fare adesso! Spero che questo gruppo di seccatori, se ne vada al
più presto! Le mie ancelle divine, mi attendono nella mia camera da letto! Non vedevo l'ora di
divertirmi con loro, finchè quei seccatori non sono arrivati!!!

fu allora, che al interno della grande sala del Trono, ebbero inizio le trattative tra l'ambasceria delle
razze magiche e il Dio Stribog, l'ambasceria iniziò a parlare al Dio Stribog, parlandogli, di come
nelle terre del Prav, nel Mondo materiale, nella zona centrale del Albero del mondo o Albero del
Cosmo, il Re Zimaj o Re Drago, stava alleando e unificando tutti i popoli e le razze

ma al Dio Stribog, non gliene importava niente dei problemi del Prav, per il Dio Stribog, i problemi
dei comuni mortali, non sono i problemi degli dei, anche se il Dio Svetovid, voleva conquistare il
mondo, per il dio Stribog, i folli piano megalomani di Svetovid, erano un "Problema di famiglia"
degli dei dello Svarga, dei "Panni sporchi che andavano lavati in famiglia"...

mentre gli Dei, non vedevano nel Dio Chernobog e nei Temny-Bog, una minaccia o un pericolo,
poichè, gli Dei si consideravano abbastanza forti e potenti, per combattere e contrastare il Dio
Chernobog e le sue creature oscure... e gli dei erano convinti che la razza umana e le razze magiche,
andassero sacrificate nella lotta contro il dio Chernobog, trattando gli umani, come truppe
sacrificabili o come un inutile carne da macello da usare per rallentare le forze del oscurità...

poi, gli dei dello Svarga, erano troppo abituati a dare le cose per scontate, gli dei dello Svarga,
davano sempre tutto per scontato, poichè, erano convinti che non bisognasse sforzarsi o impegnarsi
per combattere il male o per contrastare l'oscurità e le tenebre, perchè tanto "la luce e la natura
intrisesca del cosmo", perchè tanto "Il bene e sempre destinato a trionfare inevitabilmente sulle
forze del male",quindi, per gli dei, non c'era minimamente il bisogno di sforzarsi di impegnarsi o di
darsi da fare per combattere le tenebre e l'oscurità, perchè tanto il problema di sarebbe autorisolto
da solo, tanto il bene avrebbe sempre vinto sul male,

il Dio Stribog, si rivelò freddo e distaccato verso umani e le razze magiche, rivelandosi lontano e
distante dai problemi delle terre del Prav, il Dio Stribog trattava gli umani e le razze magiche con
molta sufficienza, come esseri inferiori, come creature degenerate come una razza sottosviluppata a
livello mistico e spirituale, trattando gli umani con Paternalismo, come dei Bambini da educare,
come animali da addomesticare, come dei Bambini stupidi da commiserare o compatire, o come
animali da compagnia, da usare per lo svago o come decorazioni estetiche viventi, da trattare con
Condiscienza... senza riuscire mai a capire o comprendere davvero gli esseri umani, senza mai
ascoltare gli umani o quello che hanno da dire...

dopotutto, gli dei dello Svarga, erano così, da un lato sembravano dolci e premurosi verso gli umani
e la razza umana, ma da un altro lato delle cose, nel vero volto, nella loro vera faccia, gli Dei
trattavano gli umani con Pietà, con Pena, con commiserazione, vedendoli come dei poveri
sfortunati, come dei bambini o creature stupide o ritardate, come creature da compatire, da
commiserare, da trattare con Penosità, con compassione, con empatia, con condiscienza, gli dei
difficilmente, avrebbero impiegato mezzi e risorse per difendere una razza che gli dei ritenevano
“Debole” “Corrotta” o “Degenerata”...

gli Dei dello Svarga, sembravano buoni e gentili con gli umani, sembravano "curarsi" o
"Preoccuparsi" dei problemi della razza umana, ma in realtà, gli dei se ne fregavano dei problemi
degli esseri umani, se ne infischiavano apertamente della razza umana, gli dei sembravano dolci e
premurosi, ma in realtà, erano freddi, crudeli, spietati e distaccati e avevano molta cattiveria nel
profondo del loro cuore...

gli umani, che ancora si illudevano o erano convinti che gli dei si "Prendessero cura" di loro o che
erano falsamente convinti di essere "aiutati" o "Protetti" o "Sorvegliati" dagli dei, erano solo dei
poveri ingenui o si facevano troppe illusioni... gli umani e le razze magiche dello Svaroghin, erano
falsamente e stupidamente convinti, che gli Dei fossero come dei Genitori che volevano bene ai loro
figli e bambini, come padri o madri premurosi verso i loro "bambini", ovvero, la razza umana, con
la falsa credenza che gli Dei "Amano" o "vogliano bene" o "adorano" la razza umana e le razze
magiche dello Svaroghin...

per questo, gli dei se ne andarono via dal Prav, per questo gli Dei dello Svarga, avevano
abbandonato per sempre il Prav, autoesiliandosi nei palazzi dorati e sontuosi dello Yav, il "Mondo
celeste", rinchiudendosi nei loro castelli dorati, a trascossere una vita di Lusso sfrenato e
divertimento, senza mai preoccuparsi di niente, vivendo senza preoccupazioni, mentre le terre del
Prav, erano devastate da guerre e conflitti, da siccità e carestie, minacciate dal Re Kaschei e dai
Temny-Bog...

così, dopo lunghe trattative, il Dio Stribog, decise di rifiutare e declinare l'offerta della ambasceria
diplomatica, poiché non si fidava di allearsi con un Drago... e i Draghi erano malvisti dagli Dei, che
vedevano nei draghi, delle creature malefiche e demoniache, oppure, come creature stupide,
ignoranti e selvagge, rifiutandosi di un aderire ad un alleanza guidata da un Drago, poi, gli dei
avevano deciso di non interessarsi più dei problemi e affari dei comuni mortali nelle terre del Prav,
decidendo che se gli umani o le razze magiche, volevano risolvere tutti i loro problemi, allora,
avrebbero dovuto risolverseli da soli, sostenendo che gli umani o le razze magiche, non erano una
massa di stupidi o di scemi, che non erano certo idioti incapaci, che dovevano delegare o appaltare
la propria difesa e protezione agli dei, con gli dei che si convincevano che se gli umani non erano
manco capaci di autoproteggersi o autodifendersi da soli, iniziando a convincersi, che gli umani
siano troppo idioti o deficienti, per autoprogettersi da soli, come un bambino che deve essere difeso
dal suo genitore o da un adulto, incapaci completamente di autodifendesi da soli, da dover chiedere
l'aiuto e il soccorso degli dei per ogni cosa... gli dei decisero allora, assieme al dio Stribog, che non
valeva la pena, sprecare mezzi e risorse per combattere al fianco di una razza inferiore, di una razza
di creature stupide, tarate e degenerate, di cretini senza cervello...

allora, gli dei, decisero di tradire e rinnegare la razza umana, abbandondola a sé stessa, lasciandola
in balia del loro destino, decidendo che il Re Kaschei e il Dio Chernobog, avrebbero potuto divorare
e devastare le terre del Prav e la razza umana e le razze magiche, facendo pulizia di una razza
ritenuta cretina, ritardata e deficiente dagli dei del Nav, che vedevano gli umani e li trattavano come
dei Bambini stupidi, dei bambini scemi...

l'Ambasceria, avendo fallito le trattative diplomatiche con gli dei, decisero di congedarsi dalla sala
del tropo di Stribog e di lasciare la dimensione del Nav, partendo per il viaggio di ritorno, verso le
terre del Prav...

dopo lunghe trattative però, gli dei dello Svarga, rifiutarono di aderire alla grande alleanza che il Re
Zimaj, stava formando per combattere il Re Kaschei e il suo Impero sacrale, decidendo di
mantenersi neutrali, di restarsene per conto loro, restando alla larga dalle guerre e conflitti che
stavano devastando le terre del Prav, il Mondo mortale, ritenendo che le guerre e conflitti di quel
mondo, fossero problemi dei mortali e non degli dei...

ma questo per gli dei, fu un colpo di grazia definitivo, poiché da allora, la razza umana e le razze
magiche, appena vennero a sapere del fallimento delle trattative diplomatiche con gli dei dello
Svarga, misero di avere fede e fiducia negli Dei, da allora, gli Dei persero di credibilità e
reputazione agli occhi dei comuni esseri umani, iniziando a causare un declino del culto e religione
degli dei, nelle terre della grande Rus...

l'Arrivo del Re Drago a Tzargrad

Tzargrad, aveva al interno della sua grande e poderosa cinta muraria, ben undici colline, esse erano
chiamate le "Colline d'oro" o "le Colline Dorate"... esse erano delle colline molto alte, delle
colline, che contraddistinguevano il paesaggio di Tzargrad, queste colline, erano come isole verdi,
in mezzo a un grande mare di palazzi ed edifici, esse erano le verdi colline, immerse della
Metropoli di Tzargrad, secondo i miti e le leggende degli abitanti della Moscovia, nelle Colline
d'oro, vivenano i leggendari Undici Zar di Tzargrad, gli "Undici Zar dorati" o "gli Zar d'Oro", che
crearono e fondarono Tzargrad, leggenda secondo cui, sotto le undici colline, si trovino gli undici
Cremlini o palazzi regali ancestrali degli Zar d'Oro...

le Colline d'Oro, erano anche delle postazioni difensive e militari, posizioni strategiche, usate per
difendere e proteggere Tzargrad, da attacchi e aggressioni dal esterno...

sopra le colline d'oro, c'erano o grandi palazzi sontuosi e regali, oppure, Monasteri, oppure delle
Fortezze e roccaforti militari, che facevano parte di un sistema di fortificazioni, presente al interno
di Tzargrad, che comprendeva sia Fortezze vere e proprie, che monasteri-Fortezza... poichè, per
difendersi dalle numerose e ripetute invasioni straniere, molti monasteri diventarono delle fortezze
o vennero riconvertiti a Bastioni difensivi...

sotto le colline d'oro, c'erano stanze sotteranee, gallerie sotteranee e passaggi segreti, ma c'erano
anche reti di grotte, caverne e gallerie sotteranee di origine naturale, poichè sotto le colline d'oro, gli
Zar della Moscovia, avevano nascosto molti artefatti magici, alchemici e mistici, gli zar custodivano
i loro segreti o i loro artefatti più forti e potenti, nelle zone sotteranee al interno o sotto le colline
d'Oro di Tzargrad...
i miti e le leggende, narravano che sotto le Colline d'Oro, si trovassero stanze segrete o luoghi, dove
nel corso dei secoli e dei millenni, erano stati custoditi e depositati artefatti magici e mistici di ogni
specie e tipo, molti di essi, risalenti al epoca degli Dei o a prima del avvento della Razza umana, ma
dove si trovavano anche artefatti magici e mistici, da regni e imperi lontani ed esotici, che
ambascerie e spedizioni di ambasciate, avevano dato in dono agli Zar della Moscovia, che poi
avrebbero nascosto e custodito, quegli artefatti mistici dai poteri sconfinati e illimitati, al interno
delle Colline d'Oro...

sopra la Collina di Perla, si trovava il Cremlino di Tzargrad, sede del palazzo reale dello Zar di
Moscovia e di Tzargrad...

mentre, sopra la "Collina degli Alberi Rossi", si trovava il "Monastero di Ghurokin", un


monastero dove vivevano gli asceti e monaci devoti al Culto di Svarog o "Chiesa Svaroghita"...

Tzargrad era divenuto un grande e importante centro del Alchimia e delle arti alchemiche nel
impero della Grande Rus, Tzargrad era rinnomata per i suoi alchimisti e i suoi laboratori alchemici e
molti alchimisti del Impero moscoviano, erano entrati a far parte della corte dello zar, assieme ai
tani maghi e incantatori, che componevano la corte dello Zar...

lo Zar Yurik I°, era divenuto il protettore dei maghi, alchimisti e incantatori nelle terre della Grande
Rus e grazie a questo, i Maghi, gli Alchimisti e gli incantatori, iniziarono a diventare comuni,
diffusi e tollerati nelle terre della Grande Rus...
lo Zar Yurik I°, per promuovere e coltivare le arti magiche e le arti alchemiche, lo Zar Yurik I°,
aveva fatto creare la "Stanza degli Uccelli", detta anche "Stanza degli Incanti", un organizzazione
di maghi e alchimisti, protetta e finanziata dallo Zar Yurik I°, che era divenuto un "Mecenate" dei
Maghi e degli alchimisti al interno del Impero Moscoviano, la Stanza degli uccelli, venne creata per
permettere che le arti magiche e le arti alchemiche, fossero usate a favore e beneficio del Impero
Moscoviano...

e fu un gruppo di alchimisti di corte, della Stanza degli Incanti, a creare il "Cannone Tzar", che
doveva essere una Super-Arma alchemica, da usare per conto per impero moscoviano, un "Arma di
distruzione di massa" alchemica, sotto il controllo diretto dello Zar della Moscovia, un "arma
divina", un arma suprema nelle mani dello Zar...

l'Impero della Moscovia, divenne noto nelle terre della grande Rus, come "l'Impero Alchemico" o
"l'Impero degli Alchimisti", poichè lo Zar di moscovia, aveva puntato molto sul alchimia e sulla
magia, sulle arti magiche e le arti alchemiche, per rendere forte e potente l'Impero moscoviano...

Sulla riva del Fiume Rjudan, il grande fiume che bagna Tzargrad, si trova un grande porto fluviale,
che è un porto commerciale e mercantile, il maggiore centro portuale di Tzargrad, la costa fluviale
di Tzargrad, ha due grandi porti: il porto commerciale-mercantile, che è il cuore mercantile pulsante
di Tzargrad, dove arrivavano navi da terre molto lontane e il Porto militare, sede della marina
militare e flotta Fluviale di Tzargrad...

il porto fluviale di Tzargrad, era una delle zone più importanti di Tzargrad, poichè l'economia di
Tzargrad, era fortemente dipendente dai commerci fluviali e dalle rotte fluviali, che erano una
grossa e importante parte dei commerci di Tzargrad...

la costa fluviale di Tzargrad, nel fiume Rjudan, si trova nella zona Est di Tzargrad, mentre nella
zona Sud, di Tzargrad, di trova un piccolo fiume dal fondale molto basso, ovvero, il fiume
Khabarovnik, che era facilmente attraversabile a piedi da chiunque, poichè aveva un fondale molto
basso...

Ku Mien, Bei Mu e Zhu Lei, dopo essere arrivati a Tzargrad, avevano alloggiato al Ambasciata del
Impero dei Dragoni o "Impero di Zhonnghuo", che si trovava a Tzargrad, che era un grosso palazzo
di pietra, dove vivevano sia ambasciatori umani dalle Terre dei Dragoni cinesi o "Long", che
ambasciatori "Long" in forma umana, che numerose persone, che lavoravano al ambasciata in ogni
mansione ausiliaria...
per molti giorni, l'Ambasciata Zhonnghuo a Tzargrad, era divenuto l'alloggio dei tre guerrieri
dragone a Tzargrad, il luogo dove i guerrieri dragone, si erano fermati a dormire e ristorarsi nei loro
giorni di permanenza a Tzargrad...

Ma l'arrivo del Re Zimaj a Tzargrad, viene guardato con ostilità e diffidenza dal Tempio di Svarog,
che da sempre e ostile e diffidente verso la razza dei Draghi e delle fenici e da sempre appoggiava le
politiche anti-Draghi, da parte dei governi degli Zar e dinastie Zariste, antecedenti al governo
riformista di Yurik Volodymyr I°...
la religione del Tempio di Svarog era di base, una religione anti-Draghi, una religione Dragofobica,
che vedeva i Draghi come creature diaboliche e malefiche, vedendo al contrario le Fenici o
Zharpitse, come creature "Nobili" e Celesti, come emanazioni dirette del Dio Belobog, come i
"Messaggeri celesti" di Belobog, come i "Tramite" tra la razza umana e il Dio Belobog...

il Tempio di Svarog, assieme ai sacerdoti del tempio e allo Svaroghiti, ovvero, i seguaci del culto di
Svarog, si misero a fomentare una campagna anti-draghi e una campagna per denigrare e calunniare
il Re Zimaj, ritenendo che i Draghi siano intrisescamente cattivi e malvagi, che i Draghi, siano una
"Razza Malefica" o una "Razza Demoniaca", che i Draghi siano incapaci di amore o di bontà, che lo
Zar Yurik I° si sbaglia a fidarsi di un Re-Drago, sostenendo che fidarsi di un re-Drago, sia da
Ingenui, da pazzi, da irresponsabili, da sconsiderati, sostenendo che solo un pazzo o uno stupido o
un ingenuo, potrebbe fidarsi di un Re-Drago, arrivando a diffondere tramite manifesti e volantini di
propaganda, dipinti e con incisioni xilografiche, stampati dalle fazioni degli Svaroghiti di Tzargrad,
campagne di propaganda, che si mettono a denigrare e calunniare il Re Zimaj e l'intera razza dei
Draghi...

Volando in volo, nel alto del cielo, tenendo nelle sue spalle, Mirushka e Tamyani e i tre guerrieri
dragone cinesi e anche Bogdan, Udan e Zharya, il Re Zimaj arriva a Tzargrad, volando in cielo...

dalla città, una delle guardie, dopo aver avvistato l'arrivo del Re Zimaj, suona una grossa campana,
avvertendo a tutte le guardie e tutta la popolazione locale, del arrivo del Re Zimaj a Tzargrad...

così, gli abitanti di Tzargrad, emozionati per l'arrivo imminente del Re Drago, scendono di massa
nelle strade, per dare accoglienza e trionfo al re Zimaj, visto oramai dagli abitanti di Tzargrad, come
l'unica speranza di Salvezza per la città di Tzargrad e l'intero impero Moscoviano, poi perchè da
molti giorni, prima del arrivo del Re Zimaj a Tzargrad, si erano diffuse molte storie sulle epice gesta
e imprese del Re Zimaj, di come il Re Drago ha sconfitto e sbaragliato il Chudo-Yudo e le Fenici
bianche Guerriere, di come il Re Zimaj abbia sconfitto e sbaragliato da solo, l'Impero delle fenici
bianche, oramai, il Re Zimaj era divenuto un Eroe, quasi un mito, una leggenda tra i Chelovy-Very
delle terre di Moscovia, oramai, di fronte alla minaccia del re Kaschei, il Re Zimaj era diventato il
campione di tutti i popoli e le razze, che erano minacciati dalla furia distruttiva e devastatrice del
"Sacro Esercito" del Dio Svetovid...

quando il Re Zimaj giunse a Tzargrad, lo Zar Yurik I°, si affacciò dal balcone del suo palazzo reale,
osservando dal suo balcone, l'arrivo del Re Zimaj a Tzargrad e poi, scendendo per strada, scortato
dalle sue guardie, per incontrare di persona il re Zimaj, uscendo dal Cremlino di Tzargrad...

fu allora, che la popolazione di Tzargrad, scese nelle strade, dando accoglienza festosa e trionfale,
non solo a re Zimaj, ma anche a Mirushka e ai suoi amici, che erano arrivati a Tzargrad, restando in
volo, sulla schiena del Re Zimaj...

la popolazione di Tzargrad, si mise ad applaudire al re Drago e al suo arrivo...

"Viva il Re Zimaj!"
"Lunga vita al Re Zimaj!"
"Benvenuto a Tzargrad, la città degli Zar, oh re Drago!" diceva la popolazione locale esultando e
dando il benvenuto al re Zimaj...

nella grande piazza al centro di Tzargrad, tutta la popolazione locale di Tzargrad, sia umani, che
membri di razze magiche, si radunano per incontrare e vedere di persona il Re Zimaj, che atterrando
nella grande piazza, causando grandi folate di vento con le sue grosse ali da drago, si trasforma
nella sua forma umana, tramite la sua magia mutantropica...

il Re Zimaj, assunto la forma umana, tramite la magia mutantropica, si incontra di persona con lo
Zar Yurik Volodymyr I°, che è giunto di persona nella grande piazza per incontrare di persona il re
Zimaj e salutarlo di persona...

lo Zar Yurik I°, giunse incontro al Re Zimaj, per salutarlo di persona...

Zar Yurik: il Re Zimaj della stirpe di Zhimaira... suppongo?


Re Zimaj: proprio così, hai di fronte a te, il re di tutti i draghi...
Zar Yurik: meno male, che sei arrivato, se ci sei tu, potremmo finalmente fermare il re Kaschei e la
sua minaccia... ma sappi una cosa molto importante... per me... Zar di moscovia, accoglierti in
questa grande città e un grandissimo onore... sappi anche che il popolo di Moscovia e aperto e
tollerante verso i Draghi e le razze magiche, sotto il mio dominio, sarà garantita la pace e la
fratellanza tra gli Umani, i Draghi e le razze magiche...
Re Zimaj: meno male... queste parole mi confortano... vuol dire che nella razza umana, non tutto e
perduto, che tra gli umani, ci sono ancora persone che sanno pensare e ragionare, che scelgono il
dialogo e la diplomazia allo scontro...
Zar Yurik: devi sapere una cosa, re Zimaj... non tutti gli umani sono come il Re Kaschei, non tutti
gli umani sono come i devoti seguaci di Svetovid, molti umani sono aperti e tolleranti, verso la
vostra razza e le creature magiche, nella razza umana, ci sono i chiusi di mente e gli aperti di
mente, ci sono coloro che sono aperti e tolleranti e coloro che invece, sono chiusi, ottusi e
intolleranti, ci sono coloro che credono nel amore e colore che invece, credono nel odio, coloro che
sanno ascoltare il prossimo e coloro che non sanno ascoltare niente, ma ascoltano ottusamente solo
se stessi... ma io e molta parte del popolo di Tzargrad, sono parte di coloro che sanno ancora
capire e comprendere l'altro e il prossimo...
Re Zimaj: meno male, che ci sono ancora monarchi decenti e sensati nelle terre degli umani!
Grazie a te, avremmo molte più speranze di poter fermare il re Kaschei e la sua follia...
"puoi ben dirlo, re Drago... ma a proposito, chi è quella ragazza mezza selvaggia al tuo fianco?
Sembra una selvaggia dei boschi..." disse lo Zar Yurik, riferendosi a Mirushka
il Re Zimaj rispose "Prego! Quella "Ragazza selvaggia" e mia figlia! E non è una "ragazza
selvaggia", ma la principessa del Regno dei Draghi! Sembra una selvaggia, in apparenza lo è, ma
in realtà e una ragazza di rango nobile... per cortesia, Mirushka, porgi i tuoi omaggi allo Zar degli
umani"
"Certo padre" rispose Mirushka

così, con il tipico saluto e posizione regale da principessa, per salutare le persone importanti,
Mirushka salutò lo Zar, porgendogli i suoi omaggi regali...

Zar Yuri: ehm... mi scuso...


Re Zimaj: ma no... di nulla

ma un sacerdote del culto di Svarog, che si trovava in mezzo alla folla, si mise ad interrompere il
ricevimento ed iniziò a criticare e contestare il Re Zimaj, per il solo fatto che è un drago e non un
essere umano... iniziando a tenere discorsi razzisti contro la razza dei draghi, bollando i Draghi
come "Demoni", come "creature Demoniache"...

Il sacerdote Svaroghita, che si trovava in mezzo alla folla, che si era radunata al centro della grande
piazza centrale di Tzargrad, iniziò a inveire contro il re Zimaj, accusandolo dei peggiori crimini e
misfatti, per il solo fatto che è un Drago in forma umana...
il Sacerdote Svaroghita allora disse...
“popolo di Moscovia! Non fidatevi del Re Drago! Non bisogna mai fidarsi dei Draghi! Egli sono
creature bugiardi e manipolatrici! Egli mentono per natura! Essi sono bugiardi per inclinazione! i
draghi sono l'incarnazione del male! i draghi sono il male incarnato!

Quelle frasi fanno innervosire il re Zimaj e anche lo Zar Yurik I° e Mirushka, che si sentono
disgustati e innoriditi dal sentire quelle frasi e nel vedere quel sacerdote Svaroghita, che cerca o
tenta di aizzare e fomentare le masse di Tzargrad, contro il Re Drago e contro lo Zar Yurik I°

Mirushka: ma tu cosa ne sai dei draghi? Dici di sapere le cose... Ma in realtà non sai proprio
niente!! parli a caso solo per nascondere la tua ignoranza!!!
Sacerdote Svaroghita: ignorante a me??? Io leggo con devozione i testi sacri che il Dio Svarog,
fece rivelare ai suoi seguaci nei tempi arcani del dominio degli dei! Egli ha rivelato il suo verbo
divino agli umani! E nel suo verbo divino, il Dio Svarog dice chiaramente che i Draghi furono
creati dal Dio Chernobog, per portare nel mondo, il caos, la morte e la distruzione! i Draghi sono
servi di Chernobog! Mentre lo Zar di Moscovia, pretende pure che il popolo di Tzargrad, dia
credito al re Drago! Puah! Lo Zar vuole aizzare e fomentare i seguaci di Svarog contro la loro
stessa fede! Lo Zar di Moscovia e un burattino di Chernobog!!!
Mirushka: parli tu! Che stai aizzando le masse contro lo Zar della tua stessa città e contro l'unico
che può salvare questa città dalla distruzione!!! imbecille!!! come puoi accusare il re Drago di
essere una creatura demoniaca?? lui ha salvato Ryazhograd! Ha combattuto e ucciso il campione
dei Voryn e il Chudo-Yudo! Lui e il solo e unico che ci potrà salvare!!!
Sacerdote Svaroghita: bah! Non ci credo! Mi rifiuto di crederci!!! i Draghi sono intrisescamente
malvagi! i draghi sono il male incarnato! i Draghi sono l'incarnazione del male! La razza degli
Zhimaria e una razza con una inclinazione naturale al male e alla cattiveria! i Draghi godono del
male e della cattiveria che compiono ai danni del prossimo! i Draghi non concepiscono l'amore o
la bontà! i Draghi non sanno che cosa sia il bene! i Draghi non possono capire o comprendere il
bene!!!
Mirushka: ah si, certo! Perchè invece VOI esseri umani e voi seguaci di Svarog, che avete compiuto
stragi, massacri e persecuzioni, che vi siete macchiati di crimini efferati, che avere perseguitato i
Draghi e le Razze Magiche e gli stessi esseri umani che volevano convertirsi alla vostra fede,
fomentando l'Odio e e divisioni tra popoli e razze... VOI SI CHE INVECE CAPITE IL BENE!! VOI
SI CHE COMPRENDETE IL BENE!!! OH COME SI VEDE! VOI SI CHE INVECE SIETE I
“BUONI”!!!! emarginate e discriminate le razze magiche e i Draghi, fomentate odio e violenza
contro di loro... E DITE DI ESSERE DEGLI “EROI”? E OSATE PURE SPACCIARVI PER
“CAVALIERI”??? PER DEI “PALADINI DEL BENE E DELLA LUCE??? MA PER FAVORE!!!
SEI SOLO RIDICOLO E PATETICO!!! FAI SCHIFO! SCHIFO!!!!
Re Zimaj: tu hai la mente annebbiata dal odio e dal pregiudizio, umano... dici di “batterti per la
luce”, ma tu non sai nemmeno che cosa sia la luce! Prendi una cosa a caso e dici che è “la luce”
solo perchè tu sei convinto da solo nella tua testa... che quella cosa sia “la luce”...
Sacerdote Svaroghita: bah! Non c'e bisogno del re drago per salvarci! Non ci serve! Se il Re
Kaschei ci minaccia! Sarà il Dio Svarog e la fede che abbiamo in quest'ultimo a salvarci dal Re
Kaschei! Il Re Zimaj e inutile e io dico che ci porterà soltanto guai!
Yurik I°: popolo! Non ascoltate quel uomo! Dice solo un mucchio di fesserie! Le sue sono
solamente menzogne e falsità! Vuole far leva sulle vostre paure! E solo un fomentatore di masse!
Non dategli credito!!!
Re Zimaj: tu, chiunque egli sia! Dovresti imparare a capire e conoscere le cose per conto tuo!
Dovresti imparare a ragione! a pensare! a usare la tua testa! Dovresti imparare che prima di
essere dei bravi credenti al proprio dio, bisogna inanzitutto essere delle brave persone! A volte e
meglio, guardare le cose con il cuore, che delegare tutto a un Libro sacro o alle volontà di un dio
supremo...
ma quelle frasi fanno solo innervosire il sacerdote Svaroghita...

Sacerdote Svaroghita: io non prendo lezioni da un Drago! Non mi faccio certo dire da un drago,
cosa sia bene o cosa sia male! Io credo nel Dio Svarog! Non in uno Zar fatto di materia e di carne
o ossa e nemmeno nel dio Chernobog!!!
Re Zimaj: ma dove hai letto o sentito, che io sarei un seguace di Chernobog?? chi è che ti racconta
simili scemenze???
Sacerodote Svaroghita: beh, l'ho intuito! Dicono che i Draghi pregano al dio Chernobog e che
facciano rituali in suo onore! e tipico dei draghi, adorare Chernobog! e una loro inclinazione e
istinto naturale pregare al dio Chernobog!!!
Re Yurik I°: senza offesa, Svaroghita... ma è la cosa più assurda e ridicola che io abbia mai sentito,
spero per lei, che tu non creda davvero in simili baggianate...
Mirushka: oh ma certo! “non prendo lezioni da un drago” o “non mi faccio comandare da uno
zar”... e intanto ti fai prendere lezioni da un Dio supremo, che sfrutta e domina le masse, come un
monarca tirannico e dispotico, che incretinisce la gente, spingendoli a prendere alla lettera, un
libro scritto da lui stesso, dove non fa altro che autocelebrarsi e autoglorificarsi, che tratta i suoi
stessi seguaci come dei cani fedeli e obbedienti! Non prendi lezioni dagli Zar o dal Re Drago, ma
prendi lezioni dal Dio Svarog!! pero da lui, di lezioni ne prendi tantissime invece!!! pretendi che
non dobbiamo prendere lezioni dagli Zar o dai Re-Draghi, ma allo stesso tempo, pretendi che
DOBBIAMO prendere lezioni dal Dio Svarog!!!
Sacerdote Svaroghita: ragazza insolente! Bada a come parli! Sennò per te sono guai! Stupida
femmina senza cervello, appena posso, ti prendo a pugni!!! poi chiamo gli altri seguaci di Svarog e
te la faccio pagare!!! lo sai cosa succede alle ragazze che insultano un uomo, eh? NON VUOI
SAPERLO!!! ma sono cose MOLTO BRUTTE!!!! TIPICHE PUNIZIONI RISERVATE ALLE
DONNE!!!

ma quella frase, rivolta dallo Svaroghita contro Mirushka, fece ribollire il sangue al Re Zimaj, che
iniziò ad innervosirsi e ad arrabbiarsi, quelle frasi, colpirono duramente Mirushka, che rimase
colpita dal odio e ignoranza e pregiudizio, che covavano forti e radicati nel cuore di quel uomo...

ma lo Zar Yurik I°, riuscì a calmare e trattenere la furia del Re Zimaj, ordinando alle sue guardie, di
arrestare al istante quello Svaroghita, poiché, le leggi dello Zar di Tzargrad, vietatano e proibire di
alimentare e fomentare l'odio e vietavano ogni cosa che potesse alimentare la zizzania tra umani e
razze magiche, tra draghi e fenici e popoli magici, lo Zar Yurik I° era chiaro e tondo su quel punto:
nessuna forma di odio o divisione, sarebbe mai stata accettata al interno di Tzargrad, che doveva
restare un area di incontro, non di scontro, una città di mercanti, non una città di soldati o guerrieri,
per lo Zar Yurik I°, Tzargrad e un mercato, uno snodo, un crocevia, non una caserma militare, non
un Tempio, nemmeno un campo di battaglia o una zona di guerra...

così, il Sacerdote Svaroghita, viene prelevato da due guardie dello Zar, venendo arrestato e
allontanato dal luogo, in cui si è radunata la folla, mettendo fine alla predica scatenata dal sacerdote
Svaroghita...

così, lo Zar Yurik I°, riesce a calmare e risolvere la situazione, facendo arrestare e incarcerare lo
Svaroghita e continuando l'incontro con il Re Zimaj, che si sposta al interno del Cremlino di
Tzargrad...

Re Zimaj: io quello Svaroghita, avrei voluto farlo a pezzi!! avrei voluto trasformarmi in drago,
afferrarlo e scaraventarlo a forza, oltre le mura di Tzargrad
Mirushka: ti prego padre, adesso calmati! Lascialo perdere quel umano, ora il problema e
passato!!!
ma al interno della mente del Re Zimaj, iniziano a susseguirsi immagini cupe, oscure e angoscianti,
che erano degli spaventosi e terrificanti Incubi, che il Re Zimaj, aveva nel suo lungo e perenne
sonno, quando era intrappolato al interno della montagna, in cui era rinchiuso come prigioniero...
quegli incubi, che si susseguono dentro la sua mente, sono seguiti da spasmi e fitte di dolore, che
iniziano a travolgere il corpo del Re Zimaj, fino a farlo sentire male, facendolo svenire...

il Re Zimaj, si sente “Bloccato” dentro, si sente “paralizzato” o “Intrappolato” da qualcosa, che lo


tiene “prigioniero” a livello mentale e interiore, qualcosa che lo tiene rinchiuso e relegato nella sua
forma umana e che gli impedisce di poter attivare nuovamente i suoi poteri mutantropici e di
trasformarsi in un Drago gigante antropomorfo

il Re Zimaj e talmente ferito e provato mentalmente e psicologicamente, che la lunga prigionia sotto
la montagna, ha reso il re Zimaj molto debole e vulnerabile mentalmente, poiché le massiccie dosi
di veleno, che le fenici bianche avevano fatto ingerire a forza nel corso del Re Zimaj, nel tentativo
di uccidere quest'ultimo, non erano riusciti a uccidere il re Drago, ma erano riusciti a indebolirlo e
intossicarlo profondamente, fino a renderlo, non morto o ucciso definitivamente, ma gravemente
danneggiato, poiché, il fisico del Re Zimaj, si rivelò abbastanza forte e resistente, da resistere al
veleno creato dalle fenici bianche...

Al interno del Cremlino di Tzargrad, arrivarono Rjadu e i suoi amici, che cercavano di seguire la
condizione di salute del Re Zimaj, restando un po' preoccupati...

fu in quel momento, che ad Oksani, iniziarono ad emergere alcuni suoi ricordi del passato, restando
pensierosa e preoccupata allo stesso tempo...

Oksani inizia a ricordare e ripercorrere i suoi ricordi e memorie del passato, ricordando di quando
era bambina e di come assisteva sua madre, come levatrice, aiutando le donne incinte umane, dei
villaggi dei contadini, immersi nei campi e nelle foreste, a partorire o dare la luce ai loro bambini
nei loro grembi...

Oksani, ricorda, tramite un “Flashback”, che moltissimi anni fa, quando era ancora una bambina,
nascosta dietro a dei canneti in un grande fiume, vide una scena, che la fece colpire molto...

da un vicino villaggio di contadini, poco distante da un grande fiume, un gruppo di donne del
villaggio, portò sulla riva di quel grande fiume, una giovane donna incinta, che era prossima far
nascere il bambino che portava in grembo, il gruppo di donne, aveva formato una processione simil-
religiosa, intonando delle preghiere e dei canti sacri... mentre nelle loro braccia, tenevano dei grossi
vassoi e recipienti di legno dipinto e intarsiato, pieno di frutti, verdure e grano, simili a delle offerte
religiose...

il gruppo di donne, portarono la giovane donna incinta sulla riva del fiume e poi si misero ad
invocare l'intervento delle Rusalke...

la donna incinta, si mise a terra, sedendosi sulla sponda del fiume e iniziando a pregare,
accompagnata dalle altre donne del villaggio, la donna incinta, iniziò a pregare alle Rusalke, agli
“Spiriti del Fiume”...
donna incinta: vi prego! Oh Rusalke, o creature dei fiumi, aiutatemi a far nascere questo bambini,
io sto attendendo la nascita della mia piccola creatura, io faccio molta fatica a far nascere questo
bambino, ti prego Rusalke! Fate che il mio bambino possa nascere sano e forte!!!

dopo che la donna incinta, finì di pregare, dal acqua del fiume, emersero un gruppo di quattro
Rusalke, ben vestite e ben curate,tra di loro, c'era la madre di Oksani...

il gruppo di Rusalke, allora, iniziò ad aiutare quella donna a partorire, facendo da levatrici e
ostetriche per quella giovane donna umana...

la giovane donna umana, iniziò a spingere e spingere con tutta forza, con il suo corpo, venendo
aiutata dalla madre di Oksani, a rilassarsi, spiegandogli che il parto e un qualcosa di normale, un
qualcosa di naturale, che quella donna, non doveva avere nulla di cui aver paura o nulla da temere,
che il Parto faceva parte dei cicli della natura, così come il vento o le maree del mare, lei non
doveva avere alcun timore, poiché una donna poteva facilmente partorire i suoi bambini, così come
a un uccello cambiavano le piume durante la Muta stagionale o come una talpa che scavava la sua
tana nel terreeno, la madre di Oksani, spiegò a quella donna, che partorire doveva essere per lei, una
cosa assolutamente naturale e spontanea, che le donne umane, erano fatte di pura acqua di fiume,
così come le Rusalke, ricordando che il grembo di una donna, era come un fiume o uno stagno,
dove nuotavano dentro i loro “Pesci”, ovvero, i bambini in attesa di nascere o di essere partoriti...

Madre di Oksani: rilassati, giovane donna umana, rilassati, il parto deve essere una cosa
spontanea e naturale, devi lasciarti trascinare dal acqua del fiume, sii spontanea quando fai
nascere il tuo bambino, così come respiri o bevi del acqua, lascia fluire l'acqua del fiume, lascia
che il vento soffi attorno a te, non opporsi al acqua del fiume, lasciati trascinare da essa, non
metterti contro il vento, lasciarti trasportare da essa...

allora, la giovane donna umana, iniziò a rilassarsi, facendo facilitare le cose e riuscendo finalmente
a far partorire il bambino...

si sentì il vagito di un neonato, che prima era debole e tenue e poi divenne sempre più forte ed
energetico, la madre di Oksani, teneva tra le braccia, un neonato, ricoperto del liquido amniotico del
grembo materno, ancora attaccato al suo cordone ombelicale, che venne tagliato da una delle
rusalke al fianco della madre di Oksani, con un coltello magico, poi la madre di Oksani, diede quel
bambino a quella giovane donna umana, che iniziò a stringere fortemente quel bambino, tra le sue
braccia, poi, iniziando a ringraziare fortemente la madre di Oksani...

Donna umana: grazie, regina Rusalka! Grazie tantissime per aver fatto nascere il mio bambino!

Poi, una delle Rusalke di quel gruppo, si complimentò con quella donna umana, per quella nascita...

Donna Rusalka: ma guarda che bel pesce è saltato fuori! Il piccolo pesciolino e saltato fuori dal
suo stagno, per vedere la sua mamma! Ora il piccolo pesciolino diventerà un bambino sano e
forte...

Poi, il gruppo di donne del villaggio contadino, si era portato dietro delle offerte, a base di Frutta e
Grano e verdura, per ringraziare le Rusalke, per aiutare quella donna a far nascere il suo bambino e
per aiutare le donne dei villaggi degli umani a dare la luce ai loro bambini, ricevendo in cambio,
delle offerte, a base di frutta, verdura e Grano da parte degli abitanti di quei villaggi, che avevano
una venerazione sacra, quasi religiosa delle Rusalke, venerandole come le “Levatrici dei Fiumi”,
come coloro che aiutavano le donne umane a far nascere i loro bambini, come le sacre signore della
fertilità, dei cicli della natura, del acqua e dei segreti della vita e dei “segreti femminili”, le
conoscenze arcane sulla riproduzione carnale e il parto... le Rusalke custodivano i segreti della
natura e della vita, le Rusalke erano le sagge custodi del parto e della maternità, tutte le conoscenze
dei flussi della vita, erano gelosamente custodite dalle Rusalke... per questo, gli umani dei villaggi
contadini, avevano paura e timore delle Rusalke, tra gli umani, nei confronti delle Rusalke, regnava
un misto di Timore e di rispetto, le Rusalke avevano poteri sconfinati e illimitati, rispetto ai comuni
esseri umani, le Rusalke detenevano e custodivano i segreti della vita, della nascita, i misteri della
terra e del acqua, gli umani no..

le Rusalke erano venerate dai villaggi dei contadini delle campagne e zone rurali del impero della
grande Moscovia, come degli Dei, come delle divinità, i contadini di quei villaggi, avevano creato
un intera religione, attorno alle Rusalke...

per questo, le Rusalke, avevano “Monopolizzato” la gestione dei parti e delle levatrici nelle terre
degli umani, per questo, gli umani, per dare alla luce, i loro bambini, dovevano farsi aiutare dalle
Rusalke, poiché, le tecniche di parto e levatura erano conosciute solo dalle Rusalke, che sapevano
tutto anche del sesso, della riproduzione e del concepimento...

fu allora, che una piccola Oksani, rimase colpita ed estasiata da quella scena, vedendo per la prima
volta, come nascevano gli esseri umani e cosa facevano le donne Rusalke nella superficie e nelle
rive dei fiumi...

poi, Oksani, ritornò al presente, richiamato da Rjadu...

Rjadu: Oksani? Oksani? Ci sei ? Mi sembri pensierosa...


Oksani: si...si... Rjadu, ci sono... solo pensavo tra me e me...

Mirushka inizia a preoccuparsi, poiché la facoltà mutantropica di suo padre, sembra essersi
atrofizzata,

Mirushka fa di tutto, perchè suo padre, riesca nuovamente a traformarsi in un drago gigante, poiché
la battaglia a Tzargrad e prossima ed è imminente ed è necessario che il Re Zimaj, possa assumere
nuovamente la forma di drago, per fermare definitivamente il Re Kaschei...

i medici di corte dello Zar Yurik, dopo aver ispezionato il re Zimaj, bloccato in un letto, nella
camera da letto dello zar, riportano che il Re Zimaj e ancora fortemente provato e indebolito dal
Veleno che le fenici bianche, avevano iniettato nel corpo del Re Zimaj, un veleno che neutralizza e
blocca i poteri e capacità di Mutantropia del Re Zimaj e che bloccano o rallentano la forza e i poteri
del Re Zimaj, come per tenerlo prigioniero o incatenato,

esse sono le "Catene Interiori" del Re Zimaj, create e generate dal "Veleno Oscuro", creato dalle
fenici bianche, per neutralizzare e indebolire i poteri e facoltà del Re Zimaj, per impedire al Re
Zimaj di usare al massimo la sua forza e potenza, per tenere incarcerato e prigioniero il re Zimaj a
livello interiore, per creare una oscura prigionia, dentro l'anima del Re Zimaj, per rendere il re
Zimaj prigioniero non solo a livello fisico, ma anche a livello mentale e interiore, creando una
"oscura prigionia", fin dentro l'anima e lo spirito del Re Drago...

più il re Zimaj, cerca di lottare contro il "Veleno Tenebroso", più il Veleno oscuro, un veleno
organico e senziente, diventa aggressivo e violento, più tende ad attaccare il metabolismo del Re
Zimaj...
questo, fa preoccupare molto Mirushka, che ora ha paura e timore, che il Re Drago, possa restare
prigioniero o intrappolato nella sua forma umana e che non possa passare alla forma di Drago
gigante per combattere contro il Re Kaschei e il suo esercito...

la Battaglia nella Foresta di Kurovich

nel Frattempo, l'esercito dei seguaci del Dio Svarog o "Esercito Svaroghita" e l'esercito della Dea
Mokosh o "Esercito Mokoshita", mentre stavano entrambe marciando in direzione della capitale di
Tzargrad, cercando di unirsi al esercito della grande Moscovia...

i due eserciti, si erano congiunti e stavano attraversando una grande e immensa foresta di conifere,
marciando in direzione di Tzargrad...

l'Esercito Mokoshita era composto interamente da donne-soldato e da soldatesse, tutte devote


seguaci del culto di Mokosh, la Dea creatrice del mondo e del cosmo, secondo i testi sacri del
Mokoshimo, la "Dea Madre" o "Madre Dea", signora della "Grande spirale del cosmo"...

il Kurai-Nha, mentre stava volando in direzione di Tzargrad, aveva avvistato i due eserciti,
osservandoli con un aria minacciosa...

i due eserciti, avvistarono in lontananza il Kurai-Nha, restandone spaventati e terrorizzati, poichè,


nessuno prima d'ora, aveva mai visto una creatura del genere, che sembrava un incubo vivente,
come un incubo terrificante e angosciante, divenuto realtà, nessuno al interno di quel esercito,
riusciva a capire che cosa fosse quella strana creatura, nè da dove venisse, poichè quella creatura
sembrava non essere nemmeno originaria del mondo dei Mortali...

Soldato Svaroghita: per il Dio Svarog! Che cos'e quel affare?


Soldatessa Mokoshita: per la madre divina! Che razza di creatura e quella?

ma i soldati di quegli eserciti, non si persero d'animo, sfoderarono le loro spade, caricarono i loro
archibugi e si prepararono a combattere la strana e misteriosa creatura e caricarono i loro cannoni,
mettendosi in stato di allerta, mobilitando al istante, tutte le loro forze...

comandante Svaroghita: soldati! Non perdiamoci d'animo, non dobbiamo cadere nel panico!
Ricordati! Il Dio Svarog ci progette e ci tutela, finchè siamo sotto la sua protezione, quella creatura
malefica, non potrà farci niente! Alle armi, soldati! Respingiamo quella creatura!!!

fu allora, che i due eserciti, unirono le loro forze e schierandosi in assetto da combattimento,
caricarono i loro archibugi e i loro cannoni e poi si misero a bersagliare il Kurai-Nha, con raffiche
di spari degli archibugi e poi con raffiche di cannonate, con i soldati dei due eserciti, che cercarono
di combattere l'oscura creatura volante...

ma la creatura volante, si rivelò coriacea e resistente, sia ai proiettili, che alle cannonate, non
subendo la minima ferita, poichè la pelle di quella creatura, era liscia, ma allo stesso tempo, dura,
coriacea e spessa, il che rendeva la creatura, resistente ai cannoni e ai proiettili...

allora, i soldati dei due eserciti, rendendosi conto che gli spari e le cannonate, non facevano alcun
effetto, su quella oscura creatura, decisero di sfoderare le spade, le lance e le alabarde, tentando di
combattere la creatura, con un combattimento corpo a corpo...

comandante Svaroghita: soldati! Mano alle spade! Siamo impavidi guerrieri senza paura! Un
devoto Bogatyr guerriero, servo divino di Svarog, non ha paura della morte e non ha mai paura di
niente! Siamo guerrieri senza paura e dal puro coraggio! Un vero Bogatyr non ha mai paura della
morte! Non ha mai paura di niente! Nemmeno dei mostri e del ignoto! Assaltiamo quella creatura!
CARICAAAHHH!!!

ma il Kurai-Nha, irritato e infastidito dagli spari e cannonate di quei due eserciti, decise di reagire,
generando dai suoi occhi, dei fasci di energia distruttiva, che colpirono e devastarono i due eserciti,
annientantoli e massacrandoli completamente, poi creando un campo di forza mentale distruttivo,
che con un effetto simile a un esplosione, fece completamente annientare e spazzare via i due
eserciti, che finirono del tutto fatti a pezzi, in un colpo solo...

il Kurai-Nha, riuscì a scrollarsi di dosso, le palle di cannoni e i proiettili metallici dalla forma
sferica, per poi, riprendere il volo, in direzione di Tzargrad... venendo quel assalto da parte di quei
due eserciti di umani, come un fastidio momentaneo, come un sassolino in una scarpa, continuando
impassibile, il suo viaggio oscuro verso Tzargrad...

intanto, a Tzargrad, continuavano i preparativi alla grande battaglia imminente, tutti nelle strade,
stavano barricando le proprie case, la popolazione locale raccoglieva ogni tipo di armi e cercava di
armarsi fino ai denti, per prepararsi al combattimento imminente, preparandosi a combattere casa
per casa e a resistere il più possibile al esercito del Re Kaschei...

lo Zar Yurik Volodymyr I°, ha costruito e realizzato, numerose linee difensive e perimetri difensivi
attorno alla città di Tzargrad, le linee difensive più esterne, erano delle trincee scavate nel terreno e
rafforzate da grossi tronchi di legno appuntiti, nelle linee difensive più esterne, erano schierati
cannoni e truppe di fanteria armate di Archibugi e fucili ad avancarica, nel Impero di Moscovia, gli
Archibugi, venivano chiamati “Pishchal”, ed erano oramai, la base portante del esercito
Moscoviano, dopo che lo Zar Yurik I°, aveva deciso di modernizzare e rinnovare l'esercito
Moscoviano, rendendolo più moderno, al passo con i tempi...

mentre la Cerchia più interna e meglio difesa, dove erano concentrate le maggiori difese militari e le
migliori forze da combattimento, erano le mura difensive di Tzargrad, la grossa e poderosa cinta
muraria, che difendeva la “Città degli Zar”, dai nemici esterni...

il piano dello Zar Yurik I°, era quello di rallentare il più possibile, l'avanzata del esercito del Re
Kaschei, in modo da causare al esercito del Re Kaschei, il maggior numero di morti e di danni
possibile, allo scopo di causare al esercito del Re Kaschei, il maggior numero di danni possibile o di
causare grosse perdite pesanti e disastrose o almeno di causare perdite disastrose al eserciti di
Kaschei, in modo da ridimensionarlo e renderlo troppo dissanguato per poter conquistare Tzargrad,
ribaltando la battaglia a favore e vantaggio del esercito moscoviano... o almeno... questo era quello
che sperava lo Zar Yurik I°...

ma nel caso, le cose si sarebbero messe male, lo Zar Yurik I°, aveva un asso nella manica, ovvero,
un arma segreta, un arma top-segret, realizzata segretamente dai migliori Falegnami e Fabbri e
fabbricanti d'armi, un arma potente e devastante, in grado di ribaltare le sorti di un intera battaglia, o
almeno nel caso di sconfitta, di causare grosse perdite dissanguatorie, a un esercito nemico e
avversario, essa, era un arma leggendaria, un arma quasi mitologica, raccontata spesso nelle
leggende e storie che si raccontavano nelle Locande e Taverne di Tzargrad, un arma dal potere
immenso e devastante, una vera e propria “Arma di distruzione di massa” custodita e tenuta
nascosta, se non segreta dallo Zar di Moscovia, un arma che venne tenuta nascosta, in una zona
sotteranea di Tzargrad, per essere nascosta, per timore che le Spie di qualche Regno o impero
straniero, potessero scoprirne l'esistenza, ovvero, il leggendario “Tzar-Pushka” o “lo Zar dei
Cannoni” o il “Cannone Tzar”...

lo Tzar Pushka era un cannone gigantesco e mastodontico, il più grande cannone al mondo, un
cannone, che per essere trasportato, doveva essere trainato da una moltitudine di Buoi grossi e
robusti...
lo Tzar Pushka era un cannone Alchemico, il cui metallo era uno speciale metallo alchemico, creato
dai migliori Fabbri e Alchimisti del Impero di Moscovia, che veniva caricato con grosse e poderose
palle di cannone Magiche, fatte di Metallo Alchemico e al cui interno, c'erano delle polveri magiche
e delle polveri di metallo Alchemico, in grado di distruggere o danneggiare gravemente ogni tipo di
nemico o di avversario...

le palle di Cannone dello Tzar Pushka, erano create da Fabbri-Alchimisti e Fabbri-Maghi, che
lavoravano per conto dello Zar e le cui Gilde e Famiglie e Casate di Appartenenza, avevano
l'obbligo di tenere nascosti e segreti, i metodi e tecniche di lavorazione e fabbricazione, sia dello
Tzar Pushka, che delle Palle di cannone dello Tzar Pushka, creato con appositi poteri alchemici e
tecniche alchemiche speciali, fuse con appositi poteri magici e tecniche magiche speciali, fuse con
la Metallurgia e la fabbricazione delle armi, il che rendevano lo Tzar Pushka, l'arma più forte e
potente, di tutto il mondo conosciuto, un arma di cui, la maggioranza dei Moscoviani e del mondo
intero, ne ignorava l'esistenza...

lo Tzar Pushka, era decorato con altorilievi metallici dipinti e intarsiati, come un opera d'arte, come
un palazzo sontuoso e sgargiante, nella forma di un grosso e mastodontico cannone, di un cannone
mezzo magico e mezzo alchemico... poiché, lo Tzar Pushka, era diverso da tutti gli altri cannoni, era
un cannone “Speciale”, un “Super cannone”, un “Cannone divino”...

se le cose si sarebbero messe male o se la situazione sarebbe degenerata, lo Zar Yurik I° sarebbe
sempre stato pronto a tirare fuori il suo “Asso nella manica”, ad usare e impiegare al massimo, lo
“Tzar Pushka”, per ribaltare le sorti della battaglia a suo favore... almeno... questo era quello che lo
Zar Yurik I° sperava di ottenere, secondo i suoi piani...

l'Adunata dei guerrieri del Re Drago

Ma il Re Zimaj, in forma umana, si era sentito male ed era svenuto, venendo soccorso dagli uomini
dello Zar Yurik I°, che prendono il Re Zimaj per spalle e le braccia, cercando di soccorerlo e di
portarlo al interno del palazzo reale

questo fa preoccupare e spaventare anche Mirushka, che corre dietro a suo padre, cercando di
aiutarlo...

lo Zar Yurik allora ordina ai medici e infermieri di corte, di mettere il Re Zimaj, momentaneamente
nel letto dello Zar, dove il Re Zimaj viene soccorso e curato dai medici di corte dello Zar di
Tzargrad

Appena Rjadu e i suoi amici, come anche Udan e i suoi amici, vengono a sapere dello svenimento
del Re Zimaj, tutti iniziano a preoccuparsi, sperando che non sia successo nulla di grave al Re
Zimaj, entrando di fretta e furia al interno del Cremlino dello Zar di Moscovia...

tra quei giovani guerrieri, inizio a diffondersi la sfiducia e la preoccupazione...

Rjadu: maledizione! Che cosa e successo???


Khadar: sembra che il Re Zimaj si sia sentito male, dannazione! Stà veramente MOLTO male!
Udan: questo... Questo non ci voleva proprio!
Bamyuk: dannazione! Bel momento per sentirsi male! Proprio ora che il re Drago ci serviva il più
possibile... lui deve sentirsi male?
Khadar: "oh no! Questo e proprio un bel guaio! Proprio ora che la battaglia si avvicina, il Re
Zimaj si sente male e ha il potere mutantropico bloccato! Questa non ci voleva proprio!!!"
Narishka: beh, che importa? Anche se il Re Drago e indebolito o si sente male, non per questo
dobbiamo arrenderci! Non possiamo darcela a gambe levate solo perchè il Re Drago e
momentaneamente indebolito!!! anche se il Re Drago non sarà con noi, dobbiamo combattere lo
stesso!!!
Bamyuk: ma come facciamo a combattere senza il Re Drago? E impossibile!! e un idea assurda! Là
fuori il Re Kaschei ha un grande e immenso esercito!!! noi siamo solo poca gente contro un
immenso e poderoso esercito!! quale speranza abbiamo contro l'esercito di Kaschei!!!
Tamyani: ma cosa c'entra? Cosa vuol dire!! non per questo, dobbiamo arrenderci!!! siamo in
pochi, ma tenaci!!!
Bamyuk: bah! Sei troppo ingenua! Voi Velye non capite niente! Non sapete come gira o funziona il
mondo!! ma te credi che il "potere del amore" e altre scemenze, si possa sconfiggere e sbaragliare
un intero esercito armato fino ai denti? Ma in che mondo vivi??
Tamyani: ah si? Perchè invece con l'odio e con l'ottusità si che invece si vincono le battaglie e le
guerre!!!

ben presto, il gruppo dei ragazzi, inizia a dividersi e a litigare tra di loro, creando una grande
discussione molto animata, dove tutti si ritrovano contro tutti, con il gruppo dei giovani ragazzi, che
si divide, iniziando a spaccarsi tra coloro che vogliono continuare a combattere senza il Re Zimaj e
quelli che invece, ritengono sia impossibile combattere senza il re Zimaj...

Inizialmente, tra il gruppo dei giovani guerrieri, iniziò a diffondersi la paura e il panico, l'ansia e la
frustrazione, per paura che il Re Zimaj, non sia abbastanza pronto e preparato per la prossima
battaglia, oramai vicina...

ma Rjadu vedendo che il gruppo rischia di dividersi e di sbandarsi, cerca subito di fare qualcosa, per
tenere coeso e unito il gruppo dei giovani guerrieri...

ma Rjadu, invita subito, tutti i giovani protagonisti alla calma, ricomponendoli


Rjadu: Ascoltatemi tutti! Non importa se il Re Zimaj e indebolito o allo sbaraglio! Noi abbiamo
giurato di aiutare il Re Zimaj a combattere il Re Kaschei! Abbiamo promesso al Re Drago che
saremmo sempre stati pronti a tutto, pur di aiutare il Re Drago a combattere le forze del male! Che
non ci saremmo MAI arresi o fermati di fronte a niente! Che saremmo sempre stati pronti a lottare
e combattere, anche fino alla morte, se necessario!!! capito? Non dobbiamo tradire la promessa
che abbiamo fatto al re drago, giusto?
i ragazzi in gruppo rispondono...
"si, Giusto!"
poi con voce decisa e tenace, Rjadu continua il suo discorso motivazionale, dicendo...
"noi, abbiamo giurato di aiutare il Re Zimaj e di essere i suoi amici, noi non dobbiamo arrenderci
di fronte al male! Anche se il Re Zimaj e fortemente indebolito, noi dobbiamo combattere per lui,
dobbiamo lottare per lui, noi siamo dalla sua parte e non dovremmo mai abbandonarlo! Arrenderci
ora, vuol dire solamente tradirlo!!! non possiamo perdere la speranza! Non dobbiamo perdere la
speranza proprio adesso, proprio ora che di speranza c'e ne serve il più possibile!!!"
Tamyani allora, risollevata dal discorso di Rjadu, inizia ad appoggiarlo
"si... vero, Rjadu, non dobbiamo demoralizzarci, non dobbiamo perdere la speranza!"
poi, Rjadu continua a parlare, dicendo...
"e ricordatevi! Noi dobbiamo continuare a lottare... e dobbiamo difendere Tzargrad!!! se il Re
Zimaj sarà debole, allora noi saremmo forti per lui, se il Re Zimaj non potrà combattere, allora
NOI combatteremo per lui! Perchè non possiamo abbandonare il re Zimaj e non abbiamo nessuna
intenzione di farlo..."
allora, tutti i ragazzi nel gruppo, decidono di appoggiare Rjadu, avendo recuperato il morale, dopo
aver sentito il discorso di Rjadu, che ha motivato il gruppo dei giovani ragazzi, spingendoli a lottare
per il re Zimaj e per difendere Tzargrad...

Bamyuk: vero, dobbiamo lottare


Tamyani: proprio così, quello che ho sempre detto! Ma quel fanfarone di Bamyuk, voleva gettare la
spugna
Bamyuk: Tamyani! Per favore!!!
Oksani: si, giusto
Tamyani: proprio così!

Poi, i ragazzi in gruppo, allungano le braccia e le mani e le mettono assieme, unendo le loro mani e
braccia e dicendo tutti in coro, tutti al unisono...

"per il Re Drago! Giuriamo sul re Drago, che saremmo sempre pronti a difendere questa città dalle
forze di Kaschei! Uniti sotto il re Drago! Uniti nel amicizia, uniti nel rispetto e nella fratellanza!
Noi siamo i guerrieri del Re Zimaj! Campione dei popoli e delle razze contro le forze delle
tenebre!!!"

poi, dalla stanza del cremlino, arriva una voce, che si rivolge a Rjadu e al suo gruppo di amici, la
voce di un uomo adulto giovane, sui trent'anni... la voce di Yaranov, un mago di alto rango...

Yaranov: ehi, ragazzi, mi unisco anche io!!!


Rjadu: EH? E tu chi sei???
Yaranov: ah già, e vero! Non mi ancora presentato, io sono Varanov, Gran mago della città-Stato di
Khargorov, nobile e aristocratico figlio del Re-Mago di Khargorov, sommo tessitore dei tappeti
volanti, figlio della magica stirpe di Varanovich e questo al mio fianco e il tappeto magico
senziente, che fà da mio aiutante... lasciate che io vi offra il mio aiuto... anche io voglio aiutare il
Re Drago a combattere l'esercito di Kaschei, da ora... o giovani ragazzi... avrete anche il mio
aiuto!"
Tamyani rispose...
"oh, grazie mille, signore!"

intanto, Mirushka, cerca di restare al fianco di suo padre, cercando di confortarlo e di dargli forza...

intanto, l'esercito del Re Kaschei, era oramai, arrivato davanti a Tzargrad e poco distante da
Tzargrad, l'esercito del Re Kaschei, aveva creato e stabilito il suo accampamento militare, dove si
era insediato e stabilito l'esercito del Re Kaschei, che si preparava alla grande battaglia imminente...

nel accampamento militare del esercito di Kaschei, i soldati, seguendo un sacerdote, si radunano
attorno a un grande campo aperto, al cui centro, si trova una statua del Dio Svetovid, ritratto come
un guerriero oscuro, dagli abiti lunghi neri e un grande elmo nero appuntito, tenendo in mano una
lunga lancia e in piedi, sopra una macabra pila di ossa e scheletri, attorno alla statua, ci sono
numerose candele e ceri votivi, attorno a quella grande statua, che viene trainata da un grosso carro,
trainato da dei buoi e dei grossi bovini muscolosi...

tutti i soldati, seguendo il sacerdote, si radunano attorno a quella grossa statua e si mettono in
ginocchio, iniziano a pregare e venerare quella grande statua, con il sacerdote che inizia ad essere
dei rituali e delle cerimonie sacre, iniziando a cantare delle canzoni liturghiche, delle preghiere e
venerazioni in onore del dio Svetovid...

il Sacerdote, inizia a tenere un rituale di preghiera, di fronte alla statua del dio Svetovid...

i Soldati, prostrati e in preghiera, iniziano a recitare dei rituali in onore del dio guerriero...

Sacerdote: divino Svetovid, guardiano protettore dei soldati, patriarca di tutti gli eserciti, sommo
creatore del cosmo e del universo, tu che sei sublime e divino, guidaci nella tua saggezza, guidaci
nella tua forza e potenza...
Soldati in preghiera: oh grande Svetovid, sorveglia su di noi, rendici forti e potenti nei campi di
battaglia, oh divino svetovid, che premia i forti e punisce i deboli, patriarca dei popoli forti,
custode delle tradizioni e delle sapienze arcane, rendici forti e gloriosi nei campi di battaglia,
rendici degni di entrare nel grande palazzo celeste, rendici degni sudditi, meritevoli di essere parte
della tua nobile e gloriosa corte celeste...

il Sacerdote del culto di Svetovid, inizia a tenere un sermone...


Sacerdote: figli di Svetov, il nostro tempo oramai e sempre più vicino... oramai, abbiamo
circondato la fornace della decadenza, la tana dei Ratti, ovvero, Tzargrad, la città dei Deboli, la
città del degrado e della decadenza, dove regna la lussuria e la depravazione sessuale, dove gli
umani si mescolano con le razze magiche, dove regna il Meticciato tra le razze magiche e la razza
umana, dove i popoli hanno rinnegato la loro cultura e tradizioni guerriere! Dove il materialismo
ha prevalso sulla spiritualità! Una città marcia e corrotta, fatta di infedeli e miscredenti, che hanno
rifiutato la fede nel dio Svetovid! Tzargrad e la città del peccato! La città delle Bestie! La città di
Tzargrad e un oltraggio! Una bestemmia! Un sacrilegio alla volontà divina del Dio Svetovid!
Tzargrad e una metropoli sporca e impura! Una metropoli di criminali, delinquenti, corrotti,
prostitute, pervertiti, mescolatori di Razze, blasfemi infedeli e di putride Bestie selvagge e primitive
e di creature degenerate! Ma noi siamo i figli di Svetovid! Noi siamo i figli del cielo! Noi siamo la
stirpe divina! Svetovid ci ha incaricato della santa missione divina, di sterminare le Bestie istintive,
i Degenerati morali e i decaduti spirituali, noi abbiamo il mandato divino di radere al suolo
Tzargrad e di sterminarne l'intera popolazione e di ucciderne anche i bambini se necessario,
perchè i figli di Svetovid, sono una Razza forte, forte nel corpo e nello spirito, puri nella carne e nel
anima, noi siamo stati scelti dal Destino, per conquistare e dominare il mondo intero, per imporci
come la “Razza Sacra”, come la stirpe padrona e dominatrice di tutti i popoli e i regni, noi siamo
la stirpe celeste! Noi siamo il popolo del cielo e della luce! Noi siamo LA STIRPE DI SVETOV!!!

e tutti i soldati di Kaschei, si misero ad esultare, con un intero coro di grida esultanti, agitanti le
braccia e i pugni chiusi al cielo, i soldati di Kaschei erano trepidanti e non vedevano l'ora di
combattere...

e il sacerdote continuò dicendo “quindi, miei fratelli, salutiamo il dio Svetov! ONORE A SVETOV”

e i soldati di Svetov, dopo la preghiera, davanti a una grande statua del Dio Svetovid, trasportata su
un grande carro, iniziarono a salutare il loro dio, tutti in coro, al unisono...

“Privya Svetov! Privya Svetov! Privya Svetov! Privya Svetov! Privya Svetov!”
ovvero “Saluto a Svetov! Saluto a Svetov!” nella lingua della grande Rus...

il Re Kaschei, ritiene che le società Pacifiste siano marce, corrotte e decadenti, il Re Kaschei ritiene
che una società pacifista, sia destinata al declino, alla corruzione e alla decadenza morale ed etica,
sostenendo che le società pacifiste, siano destinate ad essere travolte da vari “Vizi immorali”, tra cui
il consumo di bevande alcooliche, il Sesso libero, le “Donne emancipate”, la “liberazione degli
schiavi”, la mancanza di religione e devozione mistica e spirituale, la “Disobbedienza” al capo e al
autorità o il rifiuto del cittadino di sottomettersi al leader e al autorità...

il Re Kaschei e i suoi uomini, esaltano e glorificano gli eserciti e le forze militari, sostenendo che
l'esercito sia la base e colonna portante di una società e di una nazione...sostenendo che l'autorità
militare sia un autorità morale, che i soldati e i militari siano “nobili” e abbiano “principi morali”,
sostenendo che la migliore società e la società militare, sostenendo che le società pacifiste e senza
eserciti, siano “Blasfeme” “Peccatrici” “Immorali” e “Dissolute”, sostenendo che le società
militarizzare siano “Sacrali” e “Morali”, senza vizi e immoralità... per il Re Kaschei, una società
con principi e basi morali e una società militare o militarizzata...

il Re Kaschei ritiene che il soldato sia il migliore cittadino, poiché il soldato e devoto, il soldato
essendo in guerra perenne, ha più moralità della gente comune, per il Re Kaschei, i migliori
cittadini sono i sacerdoti e i soldati, venendo i Contadini e i pastori e la gente comune, come
stupida, ignorante, immorale e dissoluta...

il Re Kaschei, ritiene che la moralità e i principi morali, possano partire solo dalla sottomissione del
popolo e del cittadino a un autorità suprema, a un “capo supremo”, sopratutto da una divinità celeste
o a un autorità morale superiore...

il Re Kaschei, vede nella sottomissione e nel obbedienza e nella cieca devozione, dei valori positivi,
venendo in esse, la base della società e del ordine sociale, sostenendo che senza sottomissione o
obbedienza, non ci sia ordine sociale, ma solo il caos e l'anarchia, l'immoralità, il vizio e la
depravazione...

per il re Kaschei, la pace e l'armonia sociale, può essere garantita solo da un ordine autoritario e
oppressivo, da un ordine morale, da una autorità morale...

il Re Kaschei, giustifica la sua guerra e conflitto su larga scala, sostenendo che per garantire la pace
e l'armonia nelle terre della Grande Ru's, bisogna imporre un leader morale supremo, imporre un
autorità morale suprema, il Re Kaschei sostiene che l'Impero sacrale, sia difendendo la “Morale” e i
“Principi Morali” nelle terre della grande Rus, sostenendo che lui, l'Imperatore del Impero sacrale,
sia “Salvando” o “Proteggendo” le terre della grande Rus, dalle forze del “Immoralità” e della
“decadenza morale”, ma sono solo scuse e pretesti, degli “Specchietti per allodolle”, creati dal Re
Kaschei, per giustificare una guerra su vasta scala...

la Battaglia di Tzargrad

Ma oramai, l'esercito del Re Kaschei aveva circondato Tzargrad e ben presto, arrivarono altre brutte
notizie...
l'Esercito degli Svaroghiti e l'armata delle Mokoshite, era stato sterminato e annientato da un oscura
e terrificante forza misteriosa e per questo, non sarebbero mai più arrivati a Tzargrad, mentre
l'esercito dei Cosacchi e l'esercito degli Zilanti, erano in ritardo, anche se cercavano di arrivare in
tempo a Tzargrad...

la situazione sembrava mettersi a sfavore e svantaggio dello Zar Yurik, ma lo Zar di Moscovia, non
perse la testa e decise di non demordere, decidendo che se anche gli eserciti alleati,non fossero
arrivati abbastanza in tempo a Tzargrad o se gli eserciti alleati, non fossero arrivati prima della
messa in assedio della città, da parte di Kaschei, lo Zar Yurik allora ordinò ai suoi uomini, che
avrebbero dovuto resistere e combattere il più possibile, tenere duro, lottare fino allo sfinimento
delle proprie forze, resistere finchè non sarebbero arrivati dal esterno, gli eserciti Alleati, pronti a
rompere l'assedio e attaccare l'esercito di Kaschei, in modo da ribaltare la situazione a favore dello
Zar Yurik...

il piano dello Zar Yurik era quello di rallentare il più possibile l'avanzata dei soldati del Re Kaschei,
in modo da rallentarli e intralciare, in modo da far guadagnare tempo agli eserciti dei Cosacchi e
degli Zilanti, in modo che le armate dei cosacchi e degli zilanti, potessero arrivare in tempo, per
combattere e sconfiggere le forze di Kaschei, in tempo per salvare e ribaltare la situazione...

L'esercito del Re Kaschei, giunge davanti alla città di Tzargrad, posizionandosi per il
combattimento, l'intero esercito Sacro del Re Kaschei, circonda l'intera città di Tzargrad, da ogni
lato e angolo, allo scopo di accerchiare Tzargrad, isolandola dal resto del mondo e tagliandola fuori
da aiuti esterni,

il piano di guerra del re Kaschei e quello di concentrare tutte le sue forze militari, sulla città di
Tzargrad, allo scopo di uccidere lo Zar Yurik Volodymyr I°, distruggere e spazzare via in un colpo
solo, il governo imperiale del Impero di Moscovia e far crollare l'impero di Moscovia, rendendo il
Re Kaschei, il padrone e il dominatore supremo delle terre di Moscovia, spianando la strada alla
conquista e dominazione delle terre della grande Rus, da parte del Re Kaschei e del "Sacro Impero
di Svetovid"...

sulle torri e le mura difensive di Tzargrad, i soldati Moscoviani, sono schierati e mobilitati,
osservando in lontananza, l'esercito di Kaschei, ammassato e posizionato in forze...

due guardie moscoviane, sulla cima di un bastione difensivo, osservano spaventati e sbalorditi,
l'immensità sconfinata del esercito del Re Kaschei, un esercito vasto e immenso, che in lontananza,
assomigliava a un immenso e sconfinato oceano nero, un oceano oscuro, un immensa moltitutidine
di uomini dagli abiti neri e dalle armature grigie scure, ma uno scuro tendente al nero, che sembrava
immune alla luce, come delle ombre o delle sagome oscure dalla forma umana, che camminavano
nel terreno, nella forma di armature...

una delle due guardie, osservando l'esercito di Kaschei, prossimo al combattimento, disse
"per il grande Svarog! Ma quanti sono? Sembra un esercito immenso!"
"hai ragione, sembra un immenso oceano di soldati!"

i soldati Moscoviati, erano spiazzati e sbalorditi, per quanto l'esercito del Re Kaschei, fosse
immenso e numeroso, ben armato e agguerrito, che i soldati moscoviani a difesa dei bastoni e mura
difensive di Tzargrad, iniziarono a domandarsi, se mai c'e l'avrebbero mai fatta a difendere la città
da un esercito, così grande e immenso, se mai l'esercito dello Zar Yurik Volodymyr I° sarebbe mai
riuscito a combattere o a sconfiggere l'esercito del Re Kaschei...

Nel esercito del Re Kaschei, si sono uniti un gruppo di guerrieri oscuri, simili a degli uomini-Corvo,
a dei corvi antropomorfi, ricoperti da una folta copertura di piume spesse e dure, delle piume di
uccello, fatte di una sostanza simile a del metallo nero, che ricoperta il corpo di quegli uomini-corvo
oscuri, come una via di mezzo tra una folta piumaggione e un armatura, quasi come un armatura
naturale, intrisesca al loro corpo biologico...
quei guerrieri-Corvo, venivano chiamati i “Zhelezny-Voron” o “Corvi di Ferro” o “Corvi
d'Acciaio”, ed erano creature oscure, generate ed evocate dagli alchimisti oscuri ed esperti di magia
nera, al servizio del Re Kaschei...
i Zhelezny-Voron, erano stati creati dai Maghi neri del Re Kaschei, come una razza guerriera, come
una stirpe di creature guerriere, devote ai generali e ai loro monarchi e imperatori, creature pronte a
tutto, sempre devote nel combattimento, sempre pronte a battersi per il loro “Leader supremo”...

i Zhelezny-Voron, erano entità antropomorfe, che potevano combattere sia con le armi umane, che
usando degli artigli affilati, che avevano sulle mani, artigli la cui sostanza era simile a una di mezzo
tra il metallo e il calcio osseo, il che rendeva i Zhelezny-Voron, dei guerrieri tenaci e feroci,
guerrieri molto forti, poderosi e robusti a livello fisico e muscolare, avevano un grosso becco di
corvo e una grossa massa muscolare, ma il becco di quelle creature era pieno al interno di un intera
fila di denti accuminati, come i canini di un lupo o di un cane feroce...

durante il combattimento, fondendo il combattimento fisico o corpo a corpo, con il combattimento


con gli artigli, uno Zhelezny-Voron, poteva causare molti danni ai soldati rivali dei campi di
battaglia e le loro spesse piume metalliche, li rendevano coriacei e resistenti sia ai colpi sferrati da
spade e armi da taglio e sia ai proiettili dei fucili, ma potevano subire danni gravi se colpiti con
delle palle di cannone o se bersagliati dalle cannonate...

ma anche se sembrano degli uccelli o dei corvi, i Zhelezny-Voron, non volano e non sono capaci di
volare, hanno le braccie e le gambe, come gli umani, ma ricoperte di piume, hanno un corpo
simil-umano e una testa di uccello, ma non hanno le ali, quindi non sono capaci di volare, possono
solo correre e camminare, come i comuni esseri umani, ma sono più forti e potenti di un comune
essere umano...

ma oramai, l'esercito del Re Kaschei, era arrivato alla città di Tzargrad e si preparava alla battaglia...

grossa parte del esercito Moscoviano, corse per prepararsi, afferrando le armi e i fucili, correndo
verso le trincee e le linee difensive esterne, caricando i cannoni e i mortai, piazzati nelle linee
difensive esterne, che vennero puntati contro l'esercito del Re Kaschei, pronti a fare fuoco...

i soldati moscoviani, dopo aver caricato i loro Archibugi o Pischchal, li puntarono minacciosi e con
il fiato serrato, al massimo della concentrazione, in direzione dei soldati di Kaschei, pronti a fare
fuoco in qualsiasi momento...

nel esercito Moscoviano, la tensione restava palpabile, i soldati Moscoviani, avevano il cuore il gola
e sudavano freddo, erano pronti a tutto, anche a sacrificare la loro vita pur di difendere Tzargrad e
lo Zar a cui erano fedeli e devoti, anche a combattere contro un esercito temibile e spietato, un
esercito oscuro, armato fino ai denti e devoto al loro Dio Guerriero, il Dio Svetovid...

fu allora, che il Re Kaschei, diede di persona, alle sue truppe, l'ordine d'attacco, mentre era in sella
al suo grosso cavallo, dando il via alla battaglia di Tzargrad...

Re Kaschei: Truppa... il nostro momento e giunto! PER LA GLORIA DI SVETOVID!


AL ATTACCOOHHH!!!!

fu allora, che la battaglia di Tzargrad ebbe inizio...

fu allora, che l'esercito di Kaschei, sfoderando le loro armi, iniziarono a gridare e urlare a
squarciagola e a lanciarsi nella battaglia, correndo di massa, tirando fuori tutto il loro fiato che
avevano nei polmoni, lanciandosi come una massa umana, in un assalta alla marea umana, verso le
linee di difesa esterne di Tzargrad...

l'esercito del Re Kaschei, sferra così un assalto su vasta scala, contro la prima linea difensiva...

l'esercito moscoviano, si mise in posizione di tiro, mentre un comandante militare moscoviano,


iniziava ad impartire gli ordini...

Comandante Moscoviano: Truppa! Prendete la Mira! Aspettate che loro siano vicini!

Allora, l'esercito di Kaschei, continuava a correre, lanciandosi come dei pazzi forsennati, contro i
fossati difensivi e le trincee difensive esterne, muovendosi come una marea uman, come una massa
amorfa di uomini e di soldati, armati e inferociti, che sembravano in preda a una furia cieca, in
quella che sembrava una via di mezzo tra un estasi mistica e una furia omicida...

i soldati di Kaschei, però, iniziarono a cadere in numerose trappole, create giorni prima dai soldati
moscoviani, delle buche nel terreno, ben nascoste, che al passare dei soldati di Kaschei, cedevano
facendo cadere molti soldati, in trappole, che comprendevano pali di legno appuntini, conficcati sul
fondo di quelle buche ben profonde, che uccideva i soldati di Kaschei, trapassandoli e trafiggendoli,
ma le trappole, fecero solo rallentare momentaneamente i soldati di Kaschei, senza fermarli...

poi, i soldati di Kaschei, continuarono la loro carica, oramai, i soldati di Kaschei, sembravano
innarestabili, sembravano non arrestarsi mai di fronte a niente...

ma quando oramai, i soldati di Kaschei, erano a pochi metri dalle trincee, i soldati Moscoviti,
ricevettero al istante, l'ordine di sparare al impazzata, dal loro comandante...

Comandante Moscoviano: Soldati... FUOCOOOHHH!!!

i soldati moscoviani, allora, spararono a raffica, scatenando una pioggia di fuoco e rilasciando sui
soldati di kaschei, una grandinata di proiettili, che come una marea di metallo, si mise a travolgere e
crivellare di proiettili, numerosi soldati di Kaschei, facendone una strage, una carneficina, molti dei
soldati di Kaschei, vennero travolti e fatti a pezzi dalle scariche di fuoco degli archibugi dei soldati
Moscoviani...
poi, le “Batterie” e “Postazioni” dei Cannoni e Obici, iniziarono a fare fuoco, bombardando
ripetutamente le ondate d'assalto dei soldati umani di Kaschei, uccidendone e massacrandone molti,
le cannonate e le esplosioni, travolsero molti dei soldati di Kaschei, uccidendone una moltitudine,
causando letteralmente delle carneficine...

ma malgrado le ripetute raffiche di fuoco degli Archibugi e malgrado le ripetute raffiche di


cannonate, i soldati di Fanteria del Re Kaschei, sembravano non finire mai o non arrestarsi mai,
passata un ondata, ne arrivava sempre un altra, e a fatica, con molti sforzi e consumando quintali di
proiettili, polvere da sparo e palle di cannone, i soldati moscoviani, riuscivano a respingere quelle
ondate d'attacco, anche se a fatica, le varie ondate, riuscivano a raggiungere le trincee e postazioni
esterne dei soldati Moscoviani, ma i soldati Moscoviani, riuscivano facilmente a respingere quelle
ondate nei combattimenti corpo a corpo, sia perchè le ondate d'attacco erano macerate e
ridimensionate, dalle raffiche dei fucili e dalle cannonate, sia perchè, i soldati Moscoviani, erano
abili ad usare le Spade, le Asce e le Alabarde e le sciabole, contro i soldati di Kaschei...

finalmente, le varie ondate d'attacco giunsero al termine, sembrava che la situazione si fosse
calmata...
ma i soldati Moscoviani, erano rimasti spiazzati e sbalorditi, nel notare che quei soldati nemici,
erano comuni contadini o campagnoli, male armati e male addestrati, molti non sembravano
nemmeno veri guerrieri, ma solo gente comune, con una pazzia omicida o con la mente malata, a
cui erano state date delle armi e che si lanciavanno sulle trincee difensive, non per spirito guerriero,
ma per follia omicida o per sete di sangue o per il puro istinto e gusto di ammazzare o uccidere
qualcosa...
quei guerrieri... non sembravano nemmeno addestrati... erano gente comune con delle armi, gente
che a malapena sapeva combattere...

qualcosa non quadrava, quello non poteva essere il “vero” esercito di Kaschei, quelli non potevano
essere i “veri” soldati di Kaschei, c'era qualcosa di sbagliato in quella situazione, quello non poteva
essere un vero esercito, quelli non potevano essere veri soldati... i soldati moscoviani, spaventati e
inquietati, iniziarono a porsi molte domande... perchè le ondate d'attacco erano cessate di colpo? Il
Re Kaschei si era già arreso? L'esercito nemico era già stato sconfitto? Ma questo non era
possibile...

poi... il campo di battaglia, divenne troppo calmo... troppo tranquillo, qualcosa non quadrava, c'era
fin troppa tranquillità nel aria...

i soldati Moscoviti della prima linea di Difesa, notano che in lontananza, nel cielo, si stà
avvicinandosi verso di loro, uno stormo di creature, simili a degli uccelli, ma degli uccelli mostruosi
e terrificanti, che hanno formato uno stormo talmente grande e immenso, da essere simile a un
immensa nube nera, una nube immensa di uccelli oscuri, che si avvicinavano minacciosi, in
direzione dei soldati Moscoviti della prima linea di difesa...

quegli uccelli, si rivelarono essere dei “Corvi della Guerra”, degli uccelli mostruose e terrificanti,
simili a dei corvi, ma con lunghe braccia-ali tra l'umano e il Volatile, le cui mani somigliavano a una
via di mezzo tra delle mani umane e delle zampe di corvo, con lunghi artigli affilati,

un soldato Moscoviano disse “per il Santo Svarog! Cosa sono quelle creature???”
un altro soldato moscoviano, spaventato e terrorizzato, disse: “che gli Dei ci proteggano! Quelli
sono i corvi della guerra!!!”

i Corvi della guerra, si lanciarono in un attacco a picchiata contro i soldati moscoviani,


aggredendoli dal alto, i soldati moscoviani, allora provarono a reagire, con scariche di fuoco degli
archibugi e con asce e spade, molti Corvi della guerra, finiscono uccisi o fatti a pezzi, ma lo stormo
dei corvi della guerra erano in maggioranza numerica rispetto ai soldati moscoviani ed era molto
difficile combattere contro dei volatili...

ma i cannoni e gli Obici, si rivelarono del tutto inutili contro lo stormo immenso e mastodontico dei
corvi della Guerra...

ma molti soldati Moscoviani, finiscono afferrati per le zampe dai corvi della guerra e portati in aria,
venendo afferrati per le spalle, le braccia e le gambe, dove i soldati Moscoviani vengono
scaraventati in aria e fatti a pezzi, dai becchi affilati come coltelli e pieni di denti e canini
accuminati presenti sui becchi dei corvi della Guerra, ma anche dagli artigli affilati e dalle piume
dure e coriacee, simili a coltelli o a lame metalliche, che fanno a pezzi, i soldati Moscoviani,
massacrandoli e uccidendoli...
quello stormo, di Corvi della guerra, riesce completamente a spazzare via i soldati Moscoviani,
nella prima linea di difesa...

la prima linea difensiva, viene così travolta e distrutta, dopo l'attacco da parte dei corvi della guerra,
una nuova ondata d'attacco del esercito di Kaschei, sferra un nuovo attacco alle linee difensive, ma
stavolta, l'ondata d'attacco e composta da soldati migliori, soldati dotati di armature alchemiche,
soldati più forti e potenti di quelli precedenti...

lo stormo dei corvi della guerra, lascia la prima linea di difesa e tenta di attaccare sia le mura di
Tzargrad, che la stessa città di Tzargrad dal alto...

lo stormo dei corvi della guerra, si scontra contro i soldati moscoviani, sia nella seconda linea
Difensiva e poi nelle mura difensive di Tzargrad e poi, attaccando le strade e i passanti di
Tzargrad...

ma Mirushka, vedendo che i corvi della guerra, stanno aggredendo persone inermi e innocenti,
decide di passare alla sua forma di Drago antropomorfo, iniziando a scontrarsi contro i Corvi della
Guerra nelle mura difensive di Tzargrad e nella seconda linea difensiva, cercando di aiutare

nelle strade di Tzargrad, Rjadu, assieme a Narishka, Bamyuk e Oksani, sfoderano le loro spade e le
loro armi e si scontrano contro i corvi della Guerra nelle strade di Tzargrad, ingaggiando un furioso
combattimento, dove Rjadu, riesce a uccidere e sconfiggere molti corvi della Guerra, anche
Bamyuk, trasformandosi in un orso antropomorfo, dotandosi di artigli affilati e di una poderosa
forza muscolare, inizia a scontrarsi contro i Corvi della Guerra, uccidendone molti...

dopo che l'ondata dei corvi della guerra, viene respinta, però, si scatena una nuova ondata di soldati
umani del re Kaschei, che assaltano di massa le mura difensive di Tzargrad, portandosi dietro delle
scale, dotate di ganci, per assaltare e scalare le mura difensive...

mentre la marea umana dei soldati di Kaschei, travolte i campi e le campagne, correndo a perdifiato
verso le mura, armati fino ai denti, sulle mura difensive, i soldati Moscoviani, armati di Archibugi e
Balestre, sparano contro i soldati di Kaschei, bersagliandoli di frecce e proiettili...

poi, dalle mura difensive e dai bastoni difensivi di Tzargrad, i soldati moscoviani, caricano i
cannoni e armandoli, bersagliano di cannonate, i soldati di Kaschei, ben presto, i soldati di Kaschei,
che come una marea nera, si riversavano nei campi attorno a Tzargrad, vennero bersagliati prima di
frecce e di proiettile, uccidendo e facendo cadere al suolo molto dei soldati di Kaschei, poi, l'oscuro
esercito, venne travolto di cannonate ed esplosioni e palle di cannone, che avevano scatenato una
pioggia di fuoco e fiamme, che dalle mura di Tzargrad, si era riversato sui soldati del Re kaschei,
che vennero bersagliati da numerose cannonate ed esplosioni, che fecero volare in aria, molti soldati
di kaschei, trascinati o scaraventati in aria, dal onda d'urto delle cannonate, altri soldati di Kaschei,
finirono macerati e mutilati, dalle esplosioni causate dalle cannonate...
ma quelle rafficate di colpi di cannone, partiti dalle mura della città dello Zar, non bastarono, non si
rivelarono sufficienti a fermare l'ondata d'attacco, che venne solo momentaneamente rallentata, ma
non fermata definitivamente, anche se quella ondata, aveva subito perdite molto pesanti per numero
di uomini e soldati, l'ondata sembrava innarestabile e non ne voleva sapere di fermarsi...

fu allora, che malgrado, le raffiche di proiettili, frecce e palle di cannone, i soldati di Kaschei,
raggiungendo le mura, agganciano le scale alle mura e iniziano a salire sulle scale, scontrandosi e
combattendo contro i soldati Moscoviani, che difendono strenuamente le mura, combattendo contro
i soldati di Kaschei, rendendo le Mura di Tzargrad, un unico e immenso campo di battaglia tra i
soldati Moscoviani e i soldati di Kaschei, con la battaglia che infuriava nelle mura di Tzargrad,
dove oramai prevaleva il combattimento ravvicinato, con le spade che si incrociavano tra di loro,
nelle alte mura di Tzargad...

ma i soldati Moscoviani, riuscivano a tener testa ai soldati di Kaschei, riuscendo a ucciderli e


massacrarli a grossi numeri, la resistenza dei soldati moscoviani era forte e tenace, cosa che permise
ai soldati moscoviani, di mantenere saldo il controllo delle mura e di respingere l'assalto dei soldati
moscoviani...

ma la mancanza di progressi nella conquista delle mura, fece innervosire il Re Kaschei, che
ricevette da uno dei suoi uomini, l'aggiornamento della situazione sul campo...

“Sacro Monarca! Non riusciamo a conquistare le mura! La resistenza dei soldati di Tzargrad e
troppo forte e tenace, riescono a respingere gli assalti dei nostri uomini!!!”
il Re Kaschei, irritato e seccato dal fatto che i suoi uomini non riuscissero a conquistare le mura di
Tzargrad, rispose...
“questi stupidi infedeli senza anima, quali sono gli abitanti di Tzargrad, mi stanno proprio facendo
innervosire!!! se le cose stanno così, allora, che sia dispiegato il mio Asso nella manica...
UOMINI! Dispiegate al istante il Cannone delle tenebre! Ora e il momento di sbloccare questa
situazione! Se gli uomini di Tzargrad non vogliono cedere, allora lì farò cedere io... CON LE
MANIERE FORTI!!! CARICATE I CANNONI! SCATENATE UNA PIOGGIA DI FERRO E
FUOCO SU TZARGRAD!!!”
“Signorsì Signore!!”

fu allora, che i cannoni e pezzi d'artiglieria del esercito di Kaschei, vennero caricati e dopo aver
ricevuto l'ordine di sparare da parte di un comandante del esercito di Kaschei, i cannoni iniziano a
fare fuoco contro le mura e i bastioni difensivi, bombardandoli e devastandoli, causando molti morti
tra i i soldati moscoviani e distruggendo ampi pezzi e porzioni delle Mura difensive di Tzargrad...

una pioggia di cannonate, partì dal accampamento del Re Kaschei, i cui cannoni bersagliarono e
bombardarono le mura difensive, distruggendole e devastandole, causando grandi esplosioni, che
danneggiarono gravemente le mura e i bastioni difensivi, bersagliando anche i soldati Moscoviani
sulle mura e i bastioni, che vennero travolti da grandi esplosioni e grandi ondate di fuoco
alchemico, sprigionate da quelle cannonate, che uccisero e travolsero molti soldati Moscoviani...
ma malgrado quella potente e poderosa raffica di cannonate, le mura di Tzargrad restarono in piedi,
rivelandosi delle mura molto spesse, delle mura potenti e poderose e massiccie, capaci di resistere a
intere raffiche di cannonate...

la prima raffica di cannonate del esercito di Kaschei, ha duramente colpito e bersagliato le forze
difensive sulle mura di Tzargrad, uccidendo molti soldati Moscoviani e ferendone altri...

poi, i cannoni del esercito di Kaschei, vengono caricati nuovamente, scatenando una seconda raffica
di cannonate, che colpisce e bersaglia la zona Urbana di Tzargrad, distruggendo e demolendo molte
case, abitazioni ed edifici, bersagliando alcuni mercati e bancarelle e uccidendo e bersagliando
molti civili e soldati moscoviani, facendo piombare la popolazione di Tzargrad nel Panico...

il Re Kaschei, decise di tirare fuori il suo asso nella Manica, un cannone alchemico, un cannone che
mescolava Alchimia a magia nera, il “Cannone delle Tenebre”, che era stato forgiato dai Fabbri
oscuri del Re Kaschei, che vivevano nelle acciaerie e fonderie del regno oscuro del Re Kaschei...
il cannone delle tenebre, venne armato e caricato, con i soldati di Kaschei, che appena ricevuto
l'ordine di sparo, accesero la miccia e fecero sparare il cannone, la cui palla di cannone alchemica
impattando contro il Muro, fece causare una potente e poderosa esplosione, che fece saltare in aria e
demolire, quel intero pezzo di muro, facendolo crollare, aprendo una breccia nelle mura difensive di
Tzargrad...

dopo che i “Corvi della guerra”, vennero sconfitti e respinti, però, il Re Kaschei, fece liberare ed
evocare tutta un intera orda oscura di Telnyaki, che venne evocata tramite un grande rituale di
magia nera, condotto dai Maghi neri del Re Kaschei...

così, un orda di oscuri Telnyaki, venne liberata e come un orda o un immenso e titanico branco di
belve feroci, corse attraverso i campi e le campagne, poi raggiungendo la breccia che si era formata
nelle mura difensive di Tzargrad, ci entrarono attraverso, dilagando nella città di Tzargrad e
scontrandosi contro l'esercito moscoviano, che ingaggiò una violenta e furiosa battaglia nelle strade
di Tzargrad...

la popolazione locale, per aiutare l'esercito Moscoviano, aveva scavato trincee e fossati nelle strade
e avevano eretto barricate nelle strade, creando delle difese militari improvvisate, nel tentativo di
combattere i Telnyaki e l'esercito di Kaschei, anche nelle strade urbane di Tzargrad...

così, un orda di Telnyaki oscuri, simili a una marea oscura, quasi somiglianti a un esercito di cani
inferociti, si riversò di massa sulla città di Tzargrad, cercando di travolgerla,

l'orda del Telnyaki, attacca e aggredisce i soldati Moscoviani, aggredendoli e sbranandoli vivi,
uccidendo e massacrando molti soldati moscoviani...

i soldati Moscoviani, cercano e provano a reagire, bersagliando i Telnyaki con gli spari dei loro
archibugi e pistole e poi bersagliandoli con colpi di asce e spade e alabarde, ma senza causare alcun
danno, poichè la pelle dei Telnyaki e una pelle dura, coriacea e resistente, molto resistente a
proiettili e colpi di spade, i Telnyaki, simili a mastini feroci dalla pelle dura e coriacea, uccisero e
massacrarono molti soldati Moscoviani, causando vere e proprie stragi e carneficine tra i soldati
Moscoviani...

un gruppo di Boiardi, si raduna in una piazza della capitale imperiale, mettendo al centro di essa, un
grande totem, scolpito di legno, con raffigurazioni degli Dei dello Svarga e di creature e spiriti
magici, il gruppo di Boiardi, guidati da un Sacerdote del “Culto degli Spiriti Selvaggi” e di Mikhail
Yurezhnov, un Boiardo d'alto rango di Tzargrad, iniziano a ufficiare un rituale di evocazione, l'idea
di Yurezhnov e quello di fermare l'esercito del Re Kaschei, con un rituale di evocazione, cercando
di evocare gli “Spiriti Protettori” di Tzargrad, ovvero, i leggendari Tzargradnovoy, che però sono
solamente una leggenda...

Yurezhonv, convoca un gruppo di sacerdoti, provenienti dalle campagne, cercando di condurre il


rituale ed evocare gli “Spiriti Protettori di Tzargrad”...

i sacerdoti iniziato a tenere il rituale...


Sacerdote: “oh Spiriti divini! Oh grandi forze del cosmo! Intervenite in nostro Aiuto! Vi
imploriamo! Arrivate in nostro soccorso! Oh Spiriti delle profondità del suolo di Tzargrad!
Fermate Kaschei e sconfiggete il suo esercito! Oh Spiriti delle profondità della terra di Tzargrad,
afferrate i soldati di Kaschei per le gambe e fateli sprofondare nel suolo! Fate che la terra possa
ingoiare l'esercito di Kaschei!!!”

poi, il gruppo di cinque sacerdoti, assieme a un gruppo di abitanti di Tzargrad, radunati attorno al
totem di Legno, iniziano a ballare e cantare in danze e canti rituali, ruotandosi e camminando in
maniera ritmica, attorno al alto e poderoso totem di Legno...
i seguaci iniziano a intonare degli strani canti, delle formule magiche, che intonate in maniera
ritmica, servirebbero, secondo la setta, ad evocare gli spiriti del sottosuolo di Tzargrad, per portarli
in superficie e usarli per sconfiggere l'esercito di Kaschei:
Seguaci: “Shamba-raimba! Shamba-raimba! Shamba-Raimba! Shamba-Raimba!”

ma il gruppo di seguaci, si ritrova, prima bersagliato da una raffica di cannonate e poi, si ritrovano
travolti e sbranati da un orda di Telnyaki...

una maga Moscoviana, che si è unita ai combattimenti, cerca di contrastare i Telnyaki, usando una
bacchetta magica, ricavata dal legno magico, ricavato da un albero magico, cercando di recitare una
formula magica, agitando la sua bacchetta magica, cercando di evocare il potere mistico, racchiuso
al interno del legno magico di cui e fatta quella bacchetta...

Maga Moscoviana: fermi tutti! Ora fermerò queste oscure creature con la mia magia! Reciterò la
formula magica e questi mostri saranno sconfitti al istante! Parola di Chudinya, la Maga degli
alberi!
Poi recita la formula magica...
“Soffio di vento! Goccia di pioggia! Vento del Nord! Marea del Sud! Possa la Magia scatursi dal
Legno di questa Bacchett...”

ma la maga non riesce in tempo a finire la frase, che si ritrova, uccisa e massacrata da un Telnyaki,
che si rivela più agile e veloce di quella maga, il Telnyaki, correndo rapidamente e agilmente, con
poderoso salto, afferra la testa della maga con la sua bocca e le sue fauci, strappando via la testa dal
suo corpo, con la forza muscolare della sua mandibola, ammazzando quella maga, la cui magia si è
rivelata inefficace, poiché non riuscì in tempo a finire di dire la formula magica e quindi, non
potendo evocare la magia..

Ku Mien, Bei Mu e Zhu Lei, si ritrovano impegnati nelle lotte e combattimenti contro i soldati del
Re Kaschei, combattendo contro i soldati umani del Re Kaschei, sia con abili combattimenti
acrobatici di spada, sia combattendo con le arti marziali, riuscendo a tener testa a molti dei soldati
umani del re Kaschei, Bei Mu tramite delle mosse acrobatiche di arti marziali, riesce prima a
scaraventare un soldato di Kaschei in aria, poi con un poderoso salto in aria, raggiunge in aria quel
soldato e con un calcio rotante volante in aria, colpisce duramente quel soldato alla pancia,
facendolo scaraventare contro un palazzo di legno e sfondandone per intero la parete, abbattuta dal
impatto con quel soldato umano...

dopo quella mossa, un grosso e numeroso gruppi soldati oscuri di kaschei, si lancia di massa su Bei
Mu, cercando di sopraffarla...
soldato umano: forza, ragazzi! Quella e una giovane ragazza da sola e noi siamo in dieci e armati
fino ai denti! Non ha alcuna possibilità contro di noi! FORZA! DIAMOCI SOTTO!!!

così, il gruppo di soldati, sfoderando le loro sciabole, si lanciano su Bei Mu, iniziando a gridare e
urlare come dei pazzi, cercando di fare a pezzi Bei Mu con le loro sciabole...

ma quel gruppo di ignari e inconsapevoli soldati, non si aspettavano l'immediata risposta da parte
della Guerriera-Dragone...

poi, Bei Mu, mantenendo la calma e la tranquillità, mostrandosi decisa, tenace e sicura di sè, si
mette a terra e iniziando a roteare al aria, le sue gambe, tramite fosse d'arti marziali, poggia le
braccia a terra, usandole per sollevarsi dal suolo e colpendo ripetutamente i soldati di Kaschei, con
una mossa a centrifuga delle sue gambe, facendole roteare assieme, in maniera sincronizzata, come
una centrifuga, che colpiva e calciava ripetutamente contro i soldati di Kaschei, sconfiggendoli e
sbaragliandoli, i soldati di Kaschei, venendo ripetutamente colpiti e bersagliati da quei calci forti e
poderosi, finirono stesi a terra, piedi di lividi e travolti da immense fitte di dolore...

mentre Ku Mien e Zhu Lei, usando le loro spade magiche, ovvero le "Spade di Giada verde", si
scontravano contro i soldati di Kaschei, uccidendone e sbaragliandone molti, combattendo contro
quei soldati, tramite delle tecniche di combattimento, che sembravano una fusione di combattimento
con la spada e di arti marziali, con cui i due guerrieri-dragone, riuscivano a tener testa facilmente ai
soldati di Kaschei, sbaragliandone da soli, intere maree e ondate, con i soldati di Kaschei, che erano
spiazzati e sbalorditi, da come i due guerrieri dragone, riuscissero a combattere in quella maniera,
così agile e acrobatica, senza alcun problema... tramite tecniche di combattimento che erano strane e
bizzarre agli occhi dei soldati di Kaschei, tecniche di combattimento sconosciute e mai viste prima
d'ora dai guerrieri oscuri del Re Kaschei...

ma quando, l'ondata dei soldati umani del re Kaschei, cessa e si interrompe, cala su tutta la zona
urbana di Tzargrad, un forte silenzio, un silenzio inquientate, una calma che precede una grande
tempesta...

poi, le strade di Tzargrad, finiscono travolte e sommerse, da un orda e marea di Telnyaki feroci e
oscuri, che riversandosi nelle strade, aggrediscono e sbranano i soldati Moscoviani, uccidendone
molti, poi assaltando le case e i palazzi, sfondando le forte di legno, con la loro massa fisica e
muscolare, aggredendo e sbranando le persone che vivevano dentro quelle case e abitazioni, con gli
abitanti di quelle case, che armati di coltelli e zappe e badili, cercavano invano di difendersi da
quelle oscure creature, senza riuscirci, con quelle oscure creature che aggredivano e sbravano quegli
abitanti di quelle case, uccidendoli a sangue freddo...

davanti ai guerrieri-Dragone, si riversò un intero branco di Tenlyaki, che erano quasi simili quasi a
una colata di fango nero senziente, che si riversava innarestabile nelle strade...

allora, i guerrieri Dragone, provarono a combattere contro i Telnyaki, ma le cose si erano messe
male per questi ultimi, dopo che i tre guerrieri dragone, iniziarono a combattere, armati delle loro
spade magiche, uccidendo moltissimi Telnyaki e troncandoli di netto, ma i Telnyaki erano in troppi
ed erano in maggioranza numerica, poi, Ku Mien, senza che se lo aspettasse, si ritrovò afferrato per
la testa dalla bocca piena di canini di un grosso Telnyako feroce, che con tutta la sua forza delle
mandibole, staccò via la testa di Ku Mien, ingoiandola in un solo boccone e poi uccidendo Ku Mien
al istante, il cui corpo, privato della testa, cadde al suolo, senza più alcuna vita...

Bei Mu, vedendo davanti ai suoi occhi, la morte di Ku Mien, il suo amato fidanzato, iniziò a urlare
e disperarsi dal dolore...

"KU MIEN!!!! NOOOOOOOOO!!!! KU MIEEEEEEEEEEEN!!!!!"

Bei Mu, completamente impazzita dal dolore, in preda alla furia e al ira, scatenò tutte le forze ed
energie, che aveva dentro di lei, iniziando a massacrare e a fare a pezzi i Telnyaki il più possibile,
senza alcun freno e senza alcuna sosta, gridando e urlando tutto il suo odio, verso i Telnyaki, per
avergli portato via l'amore della sua vita...

"Bastardi! MALEDETTE CAROGNE! Mi avete portato via il mio innamorato! Ridatemi Ku Mien!
Rivoglio Ku Mien!"

Ma intervenne Zhu Lei in tempo, che riuscì ad afferrare Ku Mien e a trascinarla via, portandola sul
tetto di un palazzo di legno e pietra molto alto, dove i Telnyaki non riuscivano a scalarne le alte e
ripide pareti, il cui tetto di quel palazzo, fu raggiunto da un forte e poderoso salto acrobatico, da
parte di Zhu Lei...

poi, Zhu Lei iniziò a immobilizzare Bei Mu con le sue braccia, cercando di tenerla ferma, poichè
Bei Mu, si dimenava, urlava e piangeva disperata...

Zhu Lei: Calmati! Basta, Bei Mu, adesso calmati!!!


Bei Mu: lasciami! LASCIAMI! Devo uccidere tutte quelle maledette creature una per una! Devo
vendicare la morte del mio amato Ku Mien
Zhu Lei: lascia perdere, ti prego! La vendetta non farà rinascere Ku Mien, non ti illudere che la
vendetta possa far tornare Ku Mien da te! Oramai Ku Mien e perduto, ma potrai sempre ricordarlo
e il suo ricordo, potrà renderti ancora più forte...

allora, Bei Mu, smise di combattere e rimase ferma sul quel tetto di quel palazzo molto, alto a
piangere disperata, lasciandosi a un doloro pianto di lutto per la perdita del suo amato fidanzato,
proprio quando da pochi giorni, Bei Mu aveva proclamato apertamente il suo amore a Ku Mien...

Zharya, sfodera le sue spade del vento ed inizia a recitare una frase, una canzone tradizionale
cosacca, che le "Danzatrici del Vento", recitano sempre e che ricordano a memoria, una poesia
cosacca, che recitano sempre le danzatrici del vento, prima di impiegare le loro "spade del vento"...

"Vento della Steppa, Pioggia d'autunno... possano le mie mani accarezzare il vento e i miei piedi,
danzare sul vento della Steppa, possa l'Anima del vento, guidare le mie braccia e le mie gambe,
possa Padre Cielo e Madre Vento, guidare le figlie del vento, nella loro armonica danza tra i fili di
vento... dammi la forza di dominare queste due lame!!!"

Zharya, si lancia nel combattimento contro i soldati di Kaschei, sfoderando le sue "Spade del
Vento" e scontrandosi contro i soldati di Kaschei, che finiscono travolti e sbaragliati, dai poteri del
Vento, scaturiti dalle sciabole magiche di Zharya...

Yaranov, si unisce ai combattimenti, contro i soldati del Re Kaschei, venendo aiutato dal suo
tappeto volante magico, che inizia a combattere contro i soldati di Svetovid, aiutando il suo padrone
Yaranov...
-

intanto, Oksani, evocando e generando i poteri del acqua, crea e genera delle masse d'acqua
senziente, generati dal acqua del grande fiume di Tzargrad, simili a dei tentacoli, che afferrano i
soldati umani di Kaschei, o trascinandoli sott'acqua e uccidendoli tramite affogamento, oppure
penetrando attraverso, la bocca e le narici e uccidendo i soldati, tramite soffocamento o
annegamento, poi Oksani, genera delle creature mostruose e antopomorfe, dalla forma idrica o dalla
forma d'acqua, simili ad animali selvatici feroci, ma nella forma di una massa d'acqua, plasmata
dalla magia del acqua di Oksani, che aggrediscono e assaltano i soldati di Kaschei, che reagiscono
sparandogli addosso con le pistole e gli archibugi e poi colpendoli con asce e sciabole, ma senza
sortire alcun effetto, essendo quelle forme ed entità, delle masse d'acqua evocate da Oksani, che
aggrediscono i soldati di Kaschei, sbaragliandoli, poi altri tentacoli d'acqua, senzienti afferrando dei
soldati di Kaschei, per le braccia, le gambe e il busto, scaraventandoli contro le mura dei palazzi e
degli edifici o facendoli scaraventare in aria...

Bamyuk, allora, afferra dei grossi cannoni metallici e li scaraventa con la forza muscolare delle
braccia, contro alcuni soldati di Kaschei, travolgendoli, poi Bamyuk, riesce ad afferrare delle grosse
botti e a lanciarle contro alcuni soldati di Kaschei, travolgendone e neutralizzandone molti

poi, Bamyuk, afferra un altro cannone metallico, legandoselo al braccio, con una dura e spessa
catena metallica, e poi agitando in aria, il cannone metallico, con tutta la sua forza muscolare,
facendosi largo tra le masse dei soldati di Kaschei, che stanno dilagando nelle strade, ruotando il
cannone metallico e falciando i soldati di Kaschei, che sono travolti e piegati dal cannone metallico,
fatto ruotare in orizzontale da Bamyuk, che iniziano a girare e ruotare su se stesso, fa roteare il
cannone metallico, legato al braccio di Bamyuk, da una catena metallico, trasformando quel
cannone scarico, in un arma improvvisata, con cui Bamyuk travolge e sbaraglia moltissimi soldati
di Kaschei, riuscendo a tener testa a questi ultimi...

nei combattimenti, Bamyuk, viene aiutato da Narishka...

Oksani, osservando i soldati di kaschei, che fanno del male a delle persone deboli e inermi, inizia a
perdere la pazienza, iniziando a infuriarsi, ad inferocirsi, iniziando a sprigionare senza freni, dal suo
corpo e dalle sue mani, il potere magico del Vento...

Durante la battaglia, Oksani usa i suoi poteri magici del vento, per combattere contro i soldati
umani del Re Kaschei, creando e generando delle masse d'acqua concentrata, delle masse di vento,
che simili a delle onde o a dei muri solidi, colpiscono e travolgono i soldati del Re Kaschei,
ferendoli e lesionandoli, i poteri del vento di Oksani, sono talmente forti e potenti, che gli permette
ad Oksani, di contrastare i soldati di Kaschei...

Oksani: Tamyani! Non ti facevo così tenace e guerriera! Pensavo che te odiassi combattere o cose
simili!!
Tamyani: essere pacifici non vuol dire essere passivi! Non posso permettere che queste persone
perfide e crudeli possano fare del male a delle persone deboli...

Tamyani, allora, si infuria e generando nelle sue mani e nelle braccia, tutta la magia del vento che
ha in corpo, si scatena, scatenando grandi e violente folate di vento e soffi di vento, talmente
devastanti, da essere simili quasi a una tempesta o a un temporale, che spazza completamente via
l'orda dei Telnyaki, riuscendo a sconfiggere e sbaragliare la marea del Telnyaki...

la marea del Telnyaki, finisce completamente annientata e massacrata dal ondata di vento, scatenata
da Tamyani

Ma i combattimenti tra l'esercito di Kaschei e l'esercito moscoviano, vennero bruscamente interotti,


da un verso oscuro e terrificante, simile a un boato cavernoso e stridulo, che si sentì fragoroso in
tutta la zona

"KRRHHAAAAARRRRGGGGGHHHHH!!!"

tutti i combattimenti, sentendo quel verso, si bloccarono e paralizzarono al istante,

Bamyuk: "per gli dei! Che cos'e stato?"


Narishka: "quale razza di creatura abominevole può sprigionare, un simile verso?"

poi, tutti i soldati, paralizzati e spiazzati, videro qualcosa nel cielo, videro come una grossa sagoma
nera alata, dai grossi occhi rosso sangue, che fissavano tutta Tzargrad, come un gufo notturno dai
grossi occhi luminosi, una sagoma che sembrava una via di mezzo tra una Falena e una manta
marina, il cui corpo era perfettamente liscio e levigato e duro, fino ad essere simile a una superficie
dura tra il marmo e il vetro, ma di un nero talmente oscuro, che assorbiva la luce, invece di
rifletterla, creando un inquietante effetto di contrasto, come un ombra che restava perfettamente
oscura e nera, anche in mezzo a una giornata di sole, come lo era quella giornata in cui stava
avvenendo la battaglia di Tzargrad...

tutti gli abitanti di Tzargrad e tutti i soldati, rimasero bloccati e paralizzati ad osservare e guardare
quella strana e inquietante creatura alata, che dominava sui cieli come una sagoma oscura e
terrificante...

intanto, il re Kaschei, sulla schiena del suo cavallo, che stava guidando il suo esercito nella grande
battaglia, osservando quella creatura, disse con un sorriso di soddisfazione...
"bene, bene, bene... proprio quello che ci voleva! Ora sono proprio sicuro che Tzargrad sarà
MIA!!!"

lo Zar Yurik e Mirushka, con orrore, avevano ascoltato quello spaventoso e terrificante verso e di
corsa, sporsero da una delle finestre del Cremlino di Tzargrad, affiancandosi e osservando con
orrore, quella creatura oscura e terrificante, che sembrava un incubo diventato realtà...

Mirushka: "ma... ma quello..."


Zar Yurik: "quello... e il KURAI-NHA!!!"

nelle strade di Tzargrad, Udan e Khadar e Zharya, osservarono spaventati e terrorizzati quella
creatura alata...

Udan: no! Questa non ci voleva proprio! Adesso per noi sono guai grossi!!!
Khadar: ricordati Udan! Non perdiamo la testa! Un vero cosacco non si fa MAI prendere dal
panico!!!
Khadar: questa battaglia si stà facendo sempre più complicata!!!

ma uno dei soldati Moscoviani, osservando quela creatura, cercando di guardarla meglio, iniziò a
fissarla, ma la creatura, vedeva tutto il mondo, dal suo punto di vista, dal suo campo visivo, quasi
simile a una massa di sagome nere e rosso chiaro, fu allora, che il Kurai-Nha, si accorse della
presenza di quel soldato e iniziò a fissare e osservare il soldato, creando un campo di forza
energetico attorno a lui, che giunse a schiacciare e stritolare il soldato, fino a ucciderlo,
schiacciandolo a morte, come travolto da una pressa invisibile, sprigionando ovunque schizzi di
sangue...

ma il Kurai-Nha, era una creatura molto particolare: esso, uccidevano solo le persone buone e
risparmiava le persone malvage, impure o corrotte nel animo e nello spirito, il Kurai-Nha divideva
le anime luminose, dalle anime malvage o corrotte o oscure, il Kurai-Nha era un figlio del abisso e
per questo, iniziò a massacrare e uccidere di massa i soldati moscoviani e a causare grandi e
immense, distruzioni e devastazioni, distruggendo e devastando interi quartieri di Tzargrad e
facendo piombare l'intera popolazione di Tzargrad, nel panico e nel caos, il Kurai-Nha, si mise ad
aiutare i soldati di Kaschei, a combattere contro i soldati Moscoviani, permettendogli di dilagare
nella città...

lo Zar Yurik, vedendo l'arrivo di quella creatura oscura e vedendo da una delle finestre del
Cremlino, che la situazione rischiava di degenerare, corse a perdifiato nei corridoi del cremlino e
ordinò ai suoi uomini di armare il Cannone Tzar e di impiegarlo per fermare quella creatura oscura,
ordinando ai suoi uomini, di dispiegare "l'asso nella manica" dello Zar Yurik I°...

Zar Yurik: presto! Presto! PRESTO! Armate e caricate il cannone Zar! Dispiegatelo il più in fretta
possibile! Dobbiamo fermare quella creatura oscura A OGNI COSTO! INTESI???
Guardia del Cremlino: Signorsì Signore!!!!

Bamyuk finì preso e afferrato per le gambe e per le braccia, da dei campi di forza, creati e generati
dal Kurai-Nha, i campi di forza fecero sollevare in aria Bamyuk, iniziando a massacrarlo e a
stritolarlo, Bamyuk, iniziò allora a piegarsi in due dal dolore, iniziando a soffrire e patire, provando
fitte e immense fitte di dolore, sentendo come braccia e mani invisibili, che lo afferavano per tutto il
corpo, iniziando a tirarlo e stritolarlo

Narishka, iniziò ad osservare angosciata e terrorizzata quello spettacolo terrificante

Narishka: Bamyuk! BAMYUK! BAMYUK!!!

Narishka cercò di reagire, cercando di salvare suo fratello, con ogni mezzo, ma il Kurai-Nha, creò
un campo di forza, che afferrò Narishka per una gamba, bloccandola e paralizzandola...

Narishka, iniziò a piangere e urlare disperata, gridando dal angoscia e dal terrore

Bamyuk, si stava piegando in due, logorato da immense fitte di dolore, gridando e urlando dal
dolore

Bamyuk: aiutooohhh!! aiu...tooooo!!!! Aiuttooohhh! AIUTOOOHHH!!! AAARRRGGGHHH! FA


MALE! AIUTO! AIUTOOOHHH!!!

ben presto, Bamyuk finì prima stritolato, poi massacrato e fatto a pezzi, con i campi di forza del
Kurai-Nha, che iniziarono a fare a pezzi Bamyuk, strappandoli braccia e gambe e intere porzioni del
suo corpo, massacrandolo e facendolo a pezzi, fino ad arrivare ad ucciderlo...
Narishka, vide con i suoi occhi, la morte di Bamyuk, questo fece sconvolgere e traumatizzare
Narishka, che vide suo fratello, morire in maniera atroce, davanti ai suoi occhi

Narishka: BAMYUK! NNOOOOOHHH! BAAAAMMMYUUUUKKK!!! AAAARRRRGGGGHH!!!


AAAAHHHH!!!

Narishka si diresse verso il Cadavere di Bamyuk, iniziando a piangere disperata dal dolore,

Narishka allora smise di combattere, nel mezzo del campo di battaglia, rimanendo bloccata e
paralizzata, a guardare e osservare quello che restava di suo fratello, oramai morto, rinunciando a
ogni spinta al combattimento, restando fissa ad osservare il corpo inerte di suo fratello...

Narishka, singhiozzando, con la faccia ricoperta di Lacrime, osservando il corpo di Bamyuk, iniziò
a ricordare degli anni della sua infanzia, a ricordare di come, quando Narishka era una Bambina
piccola, di come Bamyuk, da bambino, il fratello maggiore di Narishka era dolce e premuroso,
verso la sua piccola sorellina, ripercorrendo nella sua mente, tramite dei “Flashback”, dei ricordi del
passato, dei ricordi d'infanzia, ricordando di come, in un villaggio di Ludi-Nest o Uomini-Orso, al
centro di una radura, di una fitta e immensa foresta di conifere, mentre giocavano con un gruppo di
bambini Lyudi-Nest in un bosco, Narishka inciampò su un tronco di legno sporgente, slogandosi
una caviglia, cadendo a terra, urtando con il suolo e iniziando a piangere disperata dal dolore,
venendo soccorsa da Bamyuk...

“Bamyuk! Mi fa male! Aiutami! Mi fa male la caviglia, non riesco più a muovere la gamba!” dice
Narishka piangendo e in lacrime...
Bamyuk intervenne in aiuto di sua sorella, dicendogli “non ti preoccupare, Sorellina, non piangere
più, ci sono io a proteggerti! Ti porterò al anziana erborista del villaggio e lei ti curerà, ti porterò
io, non ti preoccupare!”

con gli altri bambini Lyudi-Nest, che mi misero a prendere in giro Narishka...
Bambini Lyudi-Nest: mamma mia! Che bambina stupida! Non guarda manco dove mette i piedi...
SCE-MA! SCE-MA! SCE-MA! SCE-MA!

Bamyuk si innervosisce dicendo a quel gruppo di bambini Lyudi-Nest “basta! Smettetela! State
zitti! Siete voi gli stupidi! Non lei!!! lasciatela in pace, CHIARO???”

così, Bamyuk bambino aiuta Narishka infortunata, con Narishka che afferra Bamyuk per il collo e
le spalle, facendosi trasportare con la schiena di Bamyuk, fino al villaggio, dove Narishka viene
soccorsa e curata dal anziana erborista del villaggio...

Oksani, inizia a ricordare di tutti i momenti belli e meravigliosi, trascorsi da bambina e da


ragazzina, con Bamyuk, di come giocavano assieme e stavano assieme, fortemente legati a livello
emotivo e affettivo... tutti momenti belli, che pultroppo, non torneranno più...

Narishka, iniziò a parlare, da sola, rivolgendosi a Bamyuk e dicendo...


“Bamyuk! Mi mancherai, mi mancherai così tanto, mi sento... mi sento come se mi avessero
tagliato via un braccio, mi sento... che se avessi perso qualcosa, mi sento il freddo attorno a me...
sento... sento il freddo della tua morte, sento la tua morte... ed è una sensazione fredda e rigida,
sento come se fosse calato... l'inverno su di me... un inverno freddo e rigido, io sento... sento la tua
morte... sento il tuo viaggio attraverso l'aldilà, una valle fredda e innevata, come un inverno freddo
e rigido, dal cielo ricoperto da nuvole grigie, ma scure, dove nevica tantissimo... dove vedo vagare
la tua anima... ma dopo l'inverno... c'e la primavera... e so che la primavera laggiù, dove ora sei
andato, sarà un posto molto bello...”

Oksani, corse verso Narishka, cercando di parlargli...

Oksani: ti prego, Narishka! Non fare così! Devi essere forte! Devi lottare! Devi continuare a
combattere! Devi farlo! Per tuo fratello! Per la tua famiglia! Per coloro a cui tu vuoi bene!
Narishka, in lacrime e piangente, disse “io... io non voglio più combattere, io volevo così bene a
mio fratello! Lui era così dolce e premuroso verso di me! Era il mio bellissimo fratellone! Era così
bello dentro la sua anima! Mi proteggeva e mi aiutava sempre quando ero in difficoltà! Io voglio
restare con mio fratello! Non voglio separarmi da lui!”
Oksani: ma oramai, tuo fratello e morto e non puoi farci niente! Devi essere forte! Devi affrontare
le avversità! Non devi cedere o soccombere di fronte alle avversità! Bisogna sempre continuare a
combattere e lottare, bisogna restare a galla, non lasciarsi trascinare nelle profondità degli
abissi!!!

allora, Narishka, facendosi forza, accumulando tutta la sua forza interiore, iniziò ad asciugare le sue
lacrime e a tornare forte, ritornando a combattere... anche se suo fratello era morto, non per questo,
doveva arrendersi, non per questo, doveva smettere di combattere, anche se suo fratello era morto,
Narishka, avrebbe continuato a lottare lo stesso...

per questo, Narishka, riprese a combattere e lottare contro i soldati di Kaschei...

Il “Veleno delle Tenebre” o “Veleno Tenebroso”, non colpiva solamente il corpo e il metabolismo
biologico del Re Zimaj, non solo ne bloccava i poteri e facoltà di Mutantropia, ma allo stesso tempo
era un veleno capace di “Inquinare” o “Intossicare” o “avvelenare” la mente e la psiche delle sue
vittime, facendo da veleno non solo fisico, ma anche da veleno Mentale e Psicologico, un veleno
che poteva creare memorie o ricordi falsi e ingannevoli, un veleno talmente forte e potente che
poteva crere false realtà artificiali al interno della mente o di un pensiero di una persona, per creare
creando delle false identità o rimpiazzando la vera e autentica identità o mente o coscienza di una
persona, con una falsa identità artificiale o una falsa coscienza artificiale, creata e generata dal
Veleno Tenebroso, che cercava o di dominare e soggiogare la vera identità e coscienza della persona
dominata, oppure di rimpiazzarla o sostituirla con la falsa identità artificiale, creata dal Veleno
Tenebroso, che cercava di prendere controllo e possesso della mente e psiche di una persona, come
se quella persona, fosse “Posseduto” o “manipolato” o “soggiogato” dal Veleno Tenebroso...

quando le Fenici Bianche usurpatrici, le fenici bianche serve di Ghasarovk, avevano creato il Veleno
Tenebroso, l'avevano creato e sviluppato appositamente, per indebolire mentalmente il Re Zimaj,
per rendere debole e scarso a livello mentale il re Zimaj, per fare in modo, che se anche il Re Zimaj,
si fosse liberato o rafforzato a livello fisico, esso sarebbe però rimasto debole e scarso a livello
mentale o che la mente del re Zimaj, potesse essere o nel peggiore dei casi distrutta e annientata o in
altri casi, rimpiazzata e sostituita con una falsa identità, dei falsi ricordi e memorie e una falsa
coscienza, generati dal Veleno Tenebroso, che avrebbero dovuto rimpiazzare o sostituire o
sovrascrivere la vera e autentità identità e memorie del re Drago, cercando di creare come una nube
nera o una nebbia nera nella mente e psiche del Re Drago, rendendolo prigioniero di falsi ricordi e
false memorie, rendendolo schiavi e prigioniero di una falsa identità, di una identità che non era
davvero la sua, di ricordi e coscienze che non sono davvero i suoi...

il Veleno Tenebroso e talmente forte e potente, che e in grado di manipolare o “Ingegnierizzare” i


ricordi e le memorie di una persona, di “Colonizzare” o “Invadere” i ricordi e le memorie di una
persona, come se i ricordi e memorie di quella persona, venissero “invasi” o “colonizzati” da un
invasore esterno o da un invasore straniero...

il Veleno delle Tenebre era un arma mentale molto forte e potente, che poteva ramificarsi in
profondità nella mente, psiche, identità e coscienza di un essere vivente...

lo scopo del Veleno Tenebroso e quello di indebolire la Mente, di causare una “debolezza mentale”
nelle sue vittime, di rendere vulnerabili, il Veleno Tenebroso, poteva anche causare una regressione
mentale nelle sue vittime o far regredire la mente delle sue vittime a quella di un bambino piccolo,
per rendere la sua vittima debole e vulnerabile e più malleabile a livello mentale, in modo che il
Veleno Tenebroso, potesse facilmente penetrare nella mente delle sue vittime...

era stato il Veleno Tenebroso, a creare e generare le catene interiori che tenevano imprigionato il Re
Zimaj, era stato il Veleno Tenebroso, a creare la prigione mentale, che teneva mentalmente
prigioniero il re Drago, che impedivano al re Drago di scatenare al massimo la sua energia e il suo
potenziale...

il Veleno Tenebroso era un arma suprema, un arma terrificante e spaventosa, la più potente arma
magica mai creata nelle terre della Grande Rus, un arma senza precedenti nella storia dei Draghi e
delle Fenici, combattere contro il Veleno Tenebroso era un impresa titanica e senza precedenti,
combattere contro il Veleno Tenebroso era come combattere contro il Chudo-Yudo e contro il Titano
del abisso...

come sempre narravano i saggi e gli anziani del popolo dei Draghi, esistono due tipi di lotte: la lotta
esteriore e la lotta interiore, un guerriero doveva combattere sia nel corpo, che nella mente...

il Re Zimaj si era liberato dalla prigionia corporea e ora... si stava liberandosi anche dalla prigionia
mentale e psichica...

il Veleno Tenebroso era un entità senziente molto insidiosa, poiché traeva forza ed energia dalle
debolezze e fragilità e insicurezze delle persone, traendo forza dalle paure, dalle ansie e fobie degli
esseri viventi, allo stesso tempo, il Veleno Tenebroso poteva diventare più forte e potente, traendo
forza ed energia dai Dubbi e Incertezze degli esseri viventi e delle sue vittime...

al interno della sua mente, l'anima del Re Zimaj, lo spirito del Re Drago, stava lottando e
combattendo, contro un mostro oscuro e terrificante, creato e generato dal Veleno Tenebroso, ma un
mostro molto insidioso, un mostro mutaforma, un mostro molto subdolo, che era in grado di
assumere ogni forma e sembianza, che poteva facilmente ingannare ogni suo nemico e avversario,
cercando di apparire, falsamente, in maniera ingannevole, diversamente da come appariva
veramente, cercando di apparire alle sue vittime, come un entità begigna e positiva, che quando
parlava diceva solo bugie e menzogne, per trarre in inganno la sua vittima e cercarla o di ucciderla o
di divorarla...

ma il Re Zimaj, malgrado fosse indebolito mentalmente, restava forte e potente a livello mentale,
grazie al potere del amore, che veniva da Mirushka e dai ricordi del suo passato, aveva ancora molta
forza nella sua mente e anima...

fu allora, che nella mente del Re Zimaj, ebbe inizio una nuova battaglia, una grande ed epica
battaglia, che avvenne al interno della sua mente, tra la sua vera anima e identità e il Mostro oscuro
e terrificante, creato e generato dal Veleno Tenebroso...

anche se il re Zimaj, era nel profondo del suo Coma, sentiva però, anche se da lontano, il pianto
doloroso e disperato di Mirushka, che implorava a suo padre, di risvegliarsi, di uscire da que
terpore, di lanciarsi nel salvataggio di Tzargrad, dalle oscure Minacce...

ma il Re Zimaj, iniziò ad ingaggiare un violento e furioso combattimento, contro quel oscura e


terrificante creatura, generata dal Veleno Tenebroso, un mostro orrendo, che era una forma ed
emanazione mentale e interiore del Veleno Tenebroso, che cercava di combattere e uccidere l'anima
del Re Zimaj, per conquistarne e dominarne la mente, allo scopo di uccidere a livello mentale e
psicologico il re Zimaj, “Uccidendo” il re drago nella mente e nella psiche, cercando di risucchiare
o di divorare la mente, la psiche e l'identità del Re Drago...

ma il Re Drago, anche se indebolito a livello mentale, non si arrendeva e continuava a combattere e


lottare strenuamente e tenacemente...

il Re Drago, al interno della sua mente, in uno spazio interiore e spirituale, in una specie di Limbo
onirico, simile a un sogno, in un luogo irreale e surreale, al interno della mente e psiche del Re
Drago, diede il via a un violento e furioso combattimento contro quel mostro oscuro e terrificante...

la mente onirica e l'interiorità del re Drago, divenne un campo di battaglia, una zona di guerra tra lo
spirito del Re Drago e lo spirito oscuro, creato e generato dal “Veleno Tenebroso”...

quel mostro, si rivelò molto forte e potente, l'oscura creatura terrificante, aveva molta forza e
potenza a livello mentale e spirituale e iniziò a massacrare di pugni e botte il re Drago...

poi, quel mostro, dai poteri oscuri spaventosi, in quella dimensione onirica, riusciva a scaturire e
generare dal suolo, dei tentacoli e masse di una oscuro fango nero senziente, che aggredivano il Re
Zimaj e il Re Zimaj, combatteva e lottava, con tutte le sue forze ed energie, lottando a perdifiato,
contro quelle masse di fango fluido nero, che erano implacabili ed erano generate in continuazione
dal terreno, dal oscura creatura terrificante, il Re Drago, continuava a combattere e lottare
disperatamente, con tutte le sue forze, che però, iniziarono pian piano a indebolirsi e a dissiparsi...

il Re Drago, sentì le emozioni e i sentimenti di sua figlia, la forza interiore della sua amata figliola,
che gli affluivano dentro di lui...

fu allora, che il Re Drago, divenne più forte, tenace e potente e accumulando tutte le sue forze ed
energie, tornò alla ribalta e con un immensa forza ed energia interiore, il re Drago, divenuto simile a
un vulcano di energia interiore in eruzione, divenne innarestabile e spazzò via tutte le masse di
fango nero senziente, che sembravano sul punto di sopraffare il re Drago, travolgendo quelle oscure
masse di fango senziente e poi massacrando di pugni e botte il mostro oscuro...

il Re Zimaj, era divenuto innarestabile, nulla riusciva più a fermarlo, questo permise al Re Drago,
che era tornato alla carica, di prendere talmente tanto a colpi di pugni e di artigli quel mostro
oscuro, fino a distruggerlo e annientarlo completamente, l'oscuro mostro, fu letteralmente travolto e
spazzato via dal Re Drago, venendo completamente distrutto e annientato...

poi, dal anima del re Drago, si sprigionò un immensa energia interiore, si sprigionò un immenso
fuoco interiore, come una tempesta di fuoco, l'energia interiore del re Drago, giunse a bruciare e
incenerire completamente quelle masse di Fango nero senziente, che finì completamente distrutto e
annientato dal fuoco interiore del Re Drago...
quel fuoco interiore, era talmente forte e potente, che giunse a distruggere e annientare quel poco
che restava del “Veleno Tenebroso” nel anima e nello spirito del Re Drago, purificando
definitivamente il re Drago dal oscura prigionia mentale e interiore del Veleno Tenebroso...

poi, quel immensa massa di energia, permise al re Drago, si rompere e spezzare tutte le sue catene
interiori e di spaccare e piegare le sbarre di metallo della sua prigione mentale, permettendo al
anima e allo spirito del re Drago, di liberarsi e sprigionarsi definitivamente, di esprimere al
massimo la sua forza e potenza...

e fu allora... che il Re Drago... si risvegliò dal suo sonno... fu allora... che il Re Drago, si liberò dalle
sue catene interiori, fu allora, che il Re Drago era veramente e pienamente guarito e purificato dal
“Veleno Tenebroso”...

fu allora, che il Risveglio interiore del Re Drago... era definitivamente giunto...

ora le tenebre... l'oscuro male del mondo... avrebbe iniziato a tremare...

quando il Kurai-Nha, stava compiendo la sua opera di morte e distruzione nelle strade di Tzargrad,
Mirushka, smise di osservare la battaglia dalla finestra del cremlino e corse disperata nella camera
in cui dormiva il Re Zimaj in forma umana...

Mirushka: ti prego, papà! TI PREGO!!! la città di Tzargrad sta venendo distrutta! Un mostro
oscuro sta seminando ovunque la morte!!! ti prego! Risvegliati! RISVEGLIATI!!!

Mirushka, continuando a restare vicino a suo padre addormentato, in un sonno profondo, simile a un
Coma, continuava a strattonarlo, facendo di tutto, perchè si risvegliasse...

ma nel profondo del suo sonno, il Re Zimaj stava sognando, aveva delle visioni, che si succedevano
a ricordi e memorie, il Re Zimaj, ricordava di come l'Impero delle due Rive, prima del colpo di
stato da parte dello Zar usurpatore Ghasarovk, era un luogo dove Draghi e Fenici, convivevano
assieme in pace e armonia, era un luogo molto bello, dove tutti si volevano bene, il Re Zimaj si
ricordava di quei momenti magici e belli, di quando amava sua moglie, di quando giocava con una
Mirushka, ancora una bambina piccola, di come il Re Zimaj, assieme a sua moglie e a sua figlia,
erano una famiglia felice e spensierata, ricordando di quei momenti belli, che rischiano di non
tornare mai più, di come le tenebre e l'oscurità hanno distrutto e devastato quei momenti così belli,
vedendo sua moglie e sua figlia, vedendo lui stesso, nei suoi ricordi passati, in forma umana, una
vita bella e felice, una vita dove c'era l'amore e la gioia, una vita distrutta e portata via...

il Re Zimaj allora, nel suo coma, iniziò a pensare... iniziò a riflettere... egli era il Re Drago, egli era
l'unica speranza di salvezza per un mondo... che sta sprofondando nelle tenebre e nel oscurità, il re
Zimaj doveva spezzare le sue catene oscure, che lo tenevano imprigionato e incatenato...

il Re Zimaj era già stato sconfitto una volta e aveva già fallito una volta, nel combattere e
contrastare le forze delle tenebre e del oscurità, il Re Zimaj per una volta, aveva fallito a contrastare
le tenebre e questo, aveva permesso alla tenebra di spargersi e diffondersi nelle terre della grande
Rus, questo aveva permesso allo zar usurpatore Ghasarovk di prendere il potere e al Re Kaschei di
creare il suo Impero, un impero le cui fondamenta erano rette da masse di morti e di cadaveri, da
fiumi di sangue e montagne di ossa e teschi...

ora, il Re Zimaj, non poteva permettere che le tenebre, potessero vincere di nuovo, il Re Zimaj non
poteva permettere che l'oscurità potesse trionfare...

il Re Zimaj aveva già perso una volta, ma non avrebbe perso di nuovo...

fu allora, che il Re Zimaj, sentì una grande energia, una grande forza energetica, risvegliarsi, come
fuoco che si accendeva, come un vulcano pronto ad eruttare, sentiva una potente forza energetica,
che spargeva e diffondeva in tutto il suo corpo...
fu allora, che il Re Zimaj, vedendo sua figlia e sua moglie, vedendo il suo regno di pace e armonia,
dove i Draghi e le Fenici, vivevano assieme, iniziò ad arrabbiarsi e infuriarsi, il Re Zimaj iniziò a
raccogliere tutte le forze ed energie che aveva dentro di lui, una forza e rabbia talmente potente, che
iniziò a spaccargli e spezzargli le catene oscure, che lo tenevano catturato e prigioniero, che
permisero di distruggerle e dissolvere del tutto, il "Veleno Tenebroso" che lo teneva indebolito e
intossicato, il Re Zimaj allora, si sentì rinascere, si sentì rigenerarsi...

Mirushka, iniziando a piangere disperata, non riuscendo a risvegliare suo padre, iniziò a gridare
dalla rabbia e dalla tristezza, piangendo copiosamente e disperatamente...

Mirushka: Papà! Perchè non ti risvegli? Perchè? Perchè mi fai questo? Non mi abbandonare!!!
perchè mi stai abbandonando! Non puoi lasciarmi così! Non lasciarmi sola al mondo!!! proprio
ora che ti ho reincontrato! Perchè mi abbandoni?? SEI CATTIVO!!! TI ODIO! TI ODIO! TI
ODIO!!! TI ODIOOOOHHH!!!

ma una voce, proveniente dalla bocca del Re Zimaj, interruppe il pianto disperato di Mirushka...

Re Zimaj: io sono sveglio, bambina mia...


Mirushka: Papà?

Fu allora, che il Re Zimaj, si risvegliò di colpo e si alzò dal suo letto, correndo a perdifiato per i
corridoi del palazzo...
quel risveglio, fece piangere dalla gioia e dalla felicità Mirushka, che fermò suo padre,
abbracciandolo fortemente...

Mirushka: "Papà! Papà! Ma allora non mi hai mai abbandonato!"


Re Zimaj: "Io non ti abbandonerò mai! Non potrei MAI abbandonarti o lasciarti! Per nessuna cosa
al mondo!!!"

allora, Mirushka lasciò la presa delle sue braccia e permise a suo padre, di correre a perdifiato per i
corridoi del Cremlino, affianciandosi da una finestra del Cremlino e osservando il Kurai-Nha, che
per le strade, causava distruzioni e devastazioni, mentre l'esercito di Kaschei, stava dilagando nelle
strade di Tzagrad...

intanto, il Re Kaschei, sul suo cavallo, guidando le truppe nella battaglia, stava entrando a Tzargrad
e iniziando a deridere e schernire gli abitanti di Tzargrad, si mise a gridare ad alta voce...

"AHAHAHAAAAHHHH!!!! Stupidi degenerati corrotti!!! dov'e ora il vostro re Drago? Eh? DOV'E
IL RE ZIMAJ???? PERCHE' NON STA VENENDO A SALVARVI??? eh? EH? ah già! E vero! E
solo una stupida creatura debole e degenerata come voi!!! ma davvero... DAVVERO pensavate che
una creatura devota al bene e alla bontà... potesse salvare la vostra città??? poveri illusi!!! la
vittoria parte dalla forza e dalla potenza! Non da roba da femminucce come il "bene" o la "Bontà"!
Forza e potenza! Non sentimenti o emozioni!!! AAHAHAHAHAAAHHHHH!!!!!

ma fu in quel momento, che il Re Zimaj, si lanciò da una delle finestre del Cremlino, lanciandosi
nel vuoto, risvegliando i suoi poteri mutantropici e trasformandosi nuovamente nel Re Zimaj,
ottenendo nuovamente la forma di drago e volando in alto nel cielo...

tutti, si fermarono e bloccarono di colpo a vedere il Re Zimaj, riapparire di nuovo, nella sua forma
di Drago antropomorfo gigante
la riapparizione del Re Zimaj, lasciò spiazzato e sbalordito il Re Kaschei e i suoi soldati, che
stupefatti, scoprirono che il Re Zimaj non era davvero morto o sconfitto, ma solo
momentaneamente indebolito e ora, il Re Zimaj era tornato alla carica, più forte e potente che mai...

il Re Kaschei, si era fatto troppe illusioni, illudendosi di avere la vittoria a portata di mano o di
essere oramai vicino alla vittoria, ma ora, con il risveglio e il ritorno alla carica del Re Zimaj, la
situazione si era ribaltata a svantaggio e sfavore del Re Zimaj e del suo esercito...

i soldati del esercito di Kaschei, si spaventarono e si terrorizzarono a vedere il Re Zimaj tornato alla
ribalta, spaventandosi e perdendo il morale...
mentre gli abitanti di Moscovia e i soldati Moscoviani, iniziarono ad esultare per l'arrivo del Re
Zimaj...

allora, il Re Zimaj, si mise a confrontarsi contro il Kurai-Nha...

Kurai-Nha: non puoi fermarmi, re Drago! Io sono il figlio delle tenebre, sono l'araldo del abisso, io
sono un Dio supremo nelle tenebre, tu non puoi niente contro di me! Sei solo un topolino che cerca
di combattere contro un elefante! Sei solo un pesciolino di fiume che cerca di combattere contro
uno squalo! Io sono un titano del abisso! Tu una misera creatura di carne e ossa!
Re Zimaj: creatura del abisso, quello che davvero importa, non è l'essere grandi e forti, ma l'essere
decisi e tenaci, la vera forza e la forza interiore, la forza d'animo, sarai pure una creatura delle
tenebre, ma sei davvero ingenuo! Essere forti fuori non vuol dire essere forti dentro! Essere forti nel
corpo, non vuol dire essere forti nella mente o nello spirito o nel animo!
Kurai-Nha: come osi? COME OSI SFIDARMI! SEI PAZZO! SEI MALATO! TU STAI SFIDANDO
UN PRINCIPIO DEL COSMO!!! LA PAGHERAI! ASSAGGERAI IL MIO GRANDE E IMMENSO
POTERE! TE NE PENTIRAI DI AVERMI DERISO!!! RIMPIANGERAI DI ESSERTI PRESO
GIOCO DI ME!!!

fu allora, che ebbe inizio, un violento e furioso combattimento tra il Re Zimaj e il Kurai-Nha

il Re Zimaj e il Kurai-Nha, iniziarono a combattere furiosamente e con brutalità, nei cieli sopra
Tzargrad, che diventarono teatro di un combattimento, senza esclusione di colpo, tra il Re Zimaj e
l'araldo del Abisso, il Kurai-Nha, reagiva evocando e sprigionando campi di forza, che colpivano
con furia e violenta il corpo del Re Zimaj, colpendolo e bersagliandolo, come dei grossi e poderosi
pugni, come se il Re Zimaj, venisse picchiato dai pugni invisibili di un pugile gigante, come grandi
masse di forza, che bersagliavano il re Zimaj, picchiandolo furiosamente, ma il Re Zimaj, era forte e
tenace, il Re Zimaj aveva ora una forza, che non aveva mai avuto prima d'ora, il Re Zimaj non si
perse d'animo e riuscendo a tener testa al Kurai-Nha, passò al contrattacco, picchiando e
massacrando di botte il Kurai-Nha, che però, si rivelò una creatura forte, tenace e resistente, che
malgrado i numerosi pugni e colpi di artigli, sferrati dal Re Zimaj, riusciva a resistere e a restare
integra...
allora, il Kurai-Nha, passò al contattacco, incalando a sè, un grande e immenso flusso, di energia
oscura, che sprigionò in un immenso campo di forza, che come una grande onda, investì il Re
Zimaj, colpendolo a tutta forza, il Re Zimaj, riuscì a proteggersi, facendosi da scudo, con una mossa
di autodifesa, incrociando le braccia davanti alla sua faccia, ma colpito da quella potente e poderosa
ondata, il Re Zimaj, venne scaraventato a massima velocità, contro il porto fluviale di Tzargrad, che
finì completamente distrutto e devastato, dal impatto, del grande e immenso corpo del Re Zimaj,
che come un proiettile, si scontrò contro le strutture del porto, distruggendole, con un impatto simile
a quella di una grande esplosione...

ma il Re Zimaj, dopo una fase di stordimento iniziale, si riprese al istante... riprendendo il suo
furioso e violento combattimento contro il Kurai-Nha

Intanto, i soldati dello Zar Yurik I°, raggiungono una grossa e immensa stanza sotteranea, sotto una
delle grandi colline di Tzargrad, dove si trova custodito il cannone Tzar, lì gli uomini di Kaschei,
iniziano a spingere con tutta forza il cannone, facendone spostare le ruote, aiutate da dei grossi buoi,
che incatenati al cannone, iniziano a trainarlo con tutta forza, spostandolo attraverso un largo
corridoio, mentre un altro gruppi di soldati, apre un grosso portone, al uscita di quel largo corridoio,
trasportando il cannone tzar al esterno, la stanza sotteranea in cui era custodito il cannone Tzar, si
trova sotto una grande collina, al interno del area urbana di Tzargrad, la "Stanza segreta" in cui era
custodito il cannone Tzar, la collina era chiamata "Collina degli Alberi Rossi" e si trovava sotto un
grosso Monastero-Fortezza, chiamato "Monastero di Ghurokhin", uno dei maggiori bastioni
difensivi al interno di Tzargrad...

ma i soldati dello Zar Yurik I°, portarono il cannone Tzar al esterno di quella collina, portandolo al
centro di una grande piazza, dove gli uomini dello Zar, iniziarono in fretta e furia, a caricare il
cannone, trasportando le grosse e poderose palle di cannone alchemiche, dal esterno della collina
degli Alberi rossi, verso la grande piazza, in cui era stato piazzato il grosso e poderoso cannone
alchemico...

mentre, infuriava spietato e feroce, il combattimento tra il Re Zimaj e il Kurai-Nha, i soldati dello
Zar, iniziarono a caricare il cannone di fretta e furia, ma il caricamento era molto lento e impacciato
e i soldati, facevano molta fatica a mirare e manovrare con il cannone mastodontico, poichè, il
Kurai-Nha, continuava a muoversi volando nel cielo e questo rendeva complicato mirare con il
cannone, che per essere spostato richiedeva molta fatica e grossi sforzi per spostare il pezzo
d'artiglieria...

poi, finalmente, i soldati moscoviani, riuscirono a caricare il cannone, a mirare contro la creatura
oscura e a sparare...

comandante Moscoviano: Soldati! Mirare! PUNTARE!!! FUOCOOOOOHHH!!!!!

così, i soldati moscoviani, accesero la miccia del cannone e il mastodonte di metallo fece fuoco, con
un grosso e poderoso sparo, simile a un immenso boato fragoroso e assordante, talmente fastidioso
e penetrante, che i soldati moscoviani, dovettero tapparsi le orecchie, per evitare che i loro timpani
potessero essere lesionati gravemente, dal esplosione, scaturì dalla canna del cannone, una grossa e
poderosa nube tra l'azzurro scuro e il grigio-verde rame, che causò un onda d'urto sonora, che colpì
l'intera Tzargrad, travolgendola... l'Onda d'urto fece assordare molti soldati sia dello zar che di
Kaschei, facendoli sparire momentaneamente l'udito, sentendo solo un suono assordante, anche
Rjadu e i suoi amici, vennero travolti da quella fragorosa onda d'urto, mentre Udan e i suoi amici,
vennero investiti e colpiti in pieno da quella onda d'urto, venendo scaraventati al suolo e buttati nel
terreno, rotolando nella polvere delle strade, essendo talmente colpiti forte da quel onda d'urto
sonora, che sembrava che un onda invisibile, piena di pugni, avesse colpito in pieno Udan ei suoi
amici cosacchi...

la palla di cannone alchemica, volò nel cielo, emettendo un fischio, simile a un gigante che stava
fischiando con tutta l'aria che aveva nei polmoni, il Kurai-Nha, impegnato a combattere contro il Re
Zimaj, si ritrovò l'attenzione distolta dal sibillio potente e fragoroso, causato da quella palla di
cannone, che era molto grossa, più grossa di un Toro o di una mucca molto obesa, quella palla di
cannone, colpì una zampa-ala anteriore del Kurai-Nha, macerandola completamente, strappandola e
lacerandola completamente, il Kurai-Nha, colpito da quella palla di cannone, iniziò a gridare
fragorosamente dal dolore, emettendo un verso stridulo e sibillante, ma un verso, molto forte e
fragoroso, che squarciò completamente, a livello sonoro, tutta la zona di Tzargrad, il Kurai-Nha, finì
piegato in due da immense fitte di dolore...

proprio quando il Kurai-Nha, stava per assestare il colpo di grazia definitivo sul Re Zimaj, il Kurai-
Nha, venne violentemente colpito da quella palla di cannone alchemica, permettendo al Re Zimaj,
di riprendersi e rigenerarsi momentaneamente dai numerosi colpi inferti dal Kurai-Nha... ma il Re
Zimaj, restava stordito dai numerosi colpi di artigli e di zampate molto forti e violenti, inferti dal
Kurai-Nha...

la palla di cannone alchemica, che aveva colpito il Kurai-Nha, era una palla di cannone alchemica,
fatta di speciali sostanze e materiali Alchemici, che erano in grado di distruggere e lesionare le
creature oscure o malefiche molto forti e potenti, di penetrare le creature del abisso, spaccandone e
lesionandone le loro spesse e dure pelle e carapaci e gusci oscuri e tenebrosi, fatti di pura essenza
oscura concentrata...
il Cannone Tzar, era potenzialmente, in grado di uccidere il Kurai-Nha...

il Kurai-Nha, venne colpito al suo Braccio-Zampa, che venne gravemente lesionato dalla palla di
cannone, che aveva letteralmente spaccato e macellato, la zampa-ala di quella oscura creatura,
facendone sgorgare via litri di sangue, che iniziarono a spruzzare e schizzare su molte delle case e
degli edifici di Tzargrad, ricoprendoli del sangue del Kurai-Nha...

ma il Kurai-Nha, era una creatura molto forte e resistente, che si era ripreso dalle fitte di dolore che
lo avevano travolto e con la sua zampa, lacerata e sanguinante, ritrovandosi completamente senza
un braccio, si mise a guardarsi intorno, per capire chi aveva sparato quella palla cannone e fu allora
che l'oscura creatura, volse lo sguardo verso il Cannone Tzar e il gruppo di soldati moscoviani, che
si trovavano attorno a quel cannone Tzar, guardandoli con aria inferocita e infuriata, fu allora, che i
soldati Moscoviani, avendo capito che il Kurai-Nha c'e l'aveva con loro, iniziarono a scappare a
perdifiato, mentre il Kurai-Nha, preso da una rabbia cieca e feroce, si lanciò addosso, al cannone zar
e a quel gruppo di soldati moscoviani, distruggendo e prendendo a pugni il cannone Tzar, staccando
la canna metallica gigante dal supporto delle ruote di legno, afferrando la canna del cannone con la
sua bocca, agitandola in aria e poi, scaraventando la canna del cannone, che prima roteò in aria e
poi, scaraventato in aria, colpì e travolse molti palazzi ed edifici, distruggendoli e demolendo molti
palazzi, poi il cannone, raggiunto il suolo, iniziò a rotolare per le strade, distruggendo e demolendo
molti palazzi ed edifici, con i soldati e gli abitanti, che scappavano via, correndo a perdifiato, nel
tentativo di non farsi travolgere o colpire da quel cannone gigante, lanciato in giro, dal Kurai-Nha,
con estrema facilità, come se fosse solo un misero sassolino o un bastoncino di legno...

lo Zar Yurik I°, che stava osservando da lontano, da una delle finestre del Cremlino, il
combattimento con il Cannone Tzar, resosi conto che oramai, il Cannone Tzar era andato perduto,
iniziò a preoccuparsi, capendo che ora le cose stavano davvero per mettersi male...

Zar Yurik: oh... Santa Mokosh! Questa non ci voleva proprio! Quella creatura ha buttato ai
cespugli anche il mio asso nella manica!!!

ma il Re Zimaj, riprese le forze e i sensi e tornò alla carica, recuperando le sue forze ed energie e
riprendendo il suo violento e furioso combattimento contro il Kurai-Nha... con il Kurai-Nha, che
riusciva a combattere in maniera violenta e furiosa, anche se aveva completamente perso un braccio
e aveva una spalla, che sgorgava sangue come una fontana... il Kurai-Nha era una creatura talmente
feroce e tenace, che riusciva a tener testa al Re Zimaj, anche con solo un braccio o lesionandolo con
i denti e i canini nella sua bocca...
-

l'esercito del Regno degli Zilanti, guidato dal Re degli Zilanti, il padre di Arishma, giunse davanti
alla città di Tzargrad, affiancando l'esercito dei Cosacchi...

prima della battaglia imminente, per prepararsi al grande combattimento imminente, l'esercito del
Regno degli Zilanti, giunto a pochi kilometri da Tzargrad, ha creato un grande e immenso
accampamento militare, dove l'esercito degli Zilanti si è radunato e si sta preparando al
combattimento...

tutti i soldati e i militari del esercito degli Zilanti, prima della battaglia, prima che infuri il
combattimento, si radunano in un grande e immenso campo aperto, dove i guerrieri Zilanti,
radunati, iniziano a pregare al Sommo Daawah, mettendosi in ginocchio piegando la schiena e
poggiando la testa al suolo, ha inizio una grande preghiera di massa, dove i guerrieri e soldati
Zilanti, iniziano a pregare e venerare il Sommo Daawah, in una preghiera su larga scala, che
coinvolge tutti i soldati di quel accampamento militare, con la preghiera, seguita e guidata da un
sacerdote Zilanti, che invoca l'intervento e la protezione del Sommo Daawah, perchè protegga e
tuteli l'esercito degli Zilanti nel campo di battaglia...

Il Kurai-Nha, passa al contrattacco e malgrado il Kurai-Nha, abbia perso un braccio, continua a


combattere con un immensa forza e tenacia, riuscendo a tener testa al Re Zimaj...

il Re Zimaj, finisce nuovamente allo sbaraglio, venendo gravemente ferito dal Kurai-Nha, che con
un poderoso colpo di artigli, riesce a causare un grosso taglio sul busto del Re Zimaj, ferendolo
gravemente e stendendo a terra il re Zimaj, che cade al suolo, schiacciando e distruggendo numerosi
edifici, distrutti dal peso della schiena del re Zimaj...

il re Zimaj, si ritrova così piegato in due, da fitte di dolore, mentre il sangue sgorgava dalla ferita,
bagnando di rosso il corpo del re zimaj e macchiando i tetti di case ed edifici, il re Zimaj, oramai,
sembrava indebolito e il Kurai-Nha, sembrava oramai, avere la meglio su quel combattimento...

il Kurai-Nha, osserva con aria ostile il Re Zimaj e dice...

“pensavi di potermi battere, eh? Povero ingenuo! NON PUOI battermi! Non mi puoi
sconfiggere!!!! io sono il Kurai-Nha, il campione degli abissi! Niente può contrastarmi!!! Nulla
può fermarmi! Nulla può uccidermi! Nulla può sconfiggermi! NULLA!!! NULLA!!! ma adesso,
guardati! GUARDATI! Dicevi di essere il re dei Draghi, ma a me assomigli solo un povero
miserabile! Una sacca di carne debole e fragile! Una massa di vizi e difetti! Come un fantoccio di
paglia che si stende con un solo calcio! Ma ora... ma ora e giunto il mio momento! La tua fine e
giunta, re Drago!!! ORA VEDRAI QUANTO E OSCURO E PROFONDO L'ABISSO!!!”

ma proprio quando il Kurai-Nha, stava per assestare il suo colpo di grazia definitivo sul re drago,
dal cielo, qualcosa di molto grosso, volò in picchiata contro il Kurai-Nha, una grande e poderosa
Fenice dalle piume azzurre, che con i suoi artigli, afferrò il Kurai-Nha, trafiggendolo da parte a
parte, poi scaraventandolo in aria e liberando la presa, che fece rotolare il Kurai-Nha a terra,
indebolendolo fortemente, poi, davanti al re Zimaj, apparve Arishka, che si era trasformata in una
fenice gigante dalle piume azzurre, che iniziò a sfidare il Kurai-Nha...

Arishka: arretra, creatura delle tenebre! Io sono Arishka, della stirpe delle Fenici! Madre
guardiana e protettrice dei deboli! Colei che difende le prede dai predatori! Colei che impedisce
agli elefanti di schiacciare le formiche! Non ti illudere di essere forte e potente! Hai di fronte a te
una Zharpitsa! Gli sterminatori dei titani degli abissi! Non ti illudere, campione del abisso! La
menzogna non trionferà mai sulla verità! L'inganno non trionferà mai sulla sincerità! i forti non
dovranno mai trionfare sui deboli!

Fu allora, che il Kurai-Nha, infuriato, si lanciò contro Arishka, cercando di combatterla, ma


Arishka, nella sua forma di fenice, reagì bersagliando e colpendo ripetutamente l'oscura creatura
con i suoi artigli da uccello affilati, come coltelli pronti a troncare di netto la carne, ferendo e
mutilando gravemente il Kurai-Nha, che non era in grado di combattere Arishma, poiché, le Fenici
avevano dentro di loro l'essenza della luce, un essenza magica, che era in grado di distruggere e
lesionare le spesse corazze ed esoscheletri oscuri dei titani degli abissi...
questo permise ad Arishma, di massacrare e mutilare il Kurai-Nha, finchè Arishma, con il suo lungo
e robusto becco da fenice, afferrò il Kurai-Nha per la Testa e con tutta la sua forza, riuscì a
decapitare la testa del Kurai-Nha, separandola dal suo corpo, che rimase del tutto privo della testa,
uccidendo definitivamente il Kurai-Nha...

il corpo del Kurai-Nha, cadde al indietro, impattando al suolo e demolendo nel impatto, numerose
case ed edifici e sollevando una grande e immensa nube di polvere e terriccio...

Anche l'esercito dei Cosacchi, guidato dal Padre di Udan, il Re dei Cosacchi, era giunto oramai
davanti a Tzargrad, con il re dei Cosacchi, che seduto sulla sella del suo cavallo, guidando il suo
esercito, stava osservando in lontananza, la grande battaglia, che stava infuriando a Tzargrad....

quando il Re Cosacco, dotato di un cannochiale, osservava la battaglia che infuriava a Tzargrad,


affiancato da uno dei suoi uomini, gli ordinò di prepararsi al combattimento...

poi il re Cosacco, sfoderando la sua Shashka, la sua scimitarra Cosacca, iniziò a parlare ai suoi
uomini, motivandoli alla battaglia

Re Cosacco: Cosacchi! Figli del vento e della steppa! Diamo aiuto al re di Tzargrad! Mano alle
sciabole e mano ai fucili! Facciamo vedere a quelle canaglie, come combatte un vero cosacco!"

tutti i cosacchi nel esercito, sul dorso dei loro cavalli, si misero ad esultare, agitando e svendolando
le loro scimitarre in aria e sparando in aria, con i loro fucili e pistole, urlando e gridando di vittoria e
trionfo...
"YYEEEHHHH!!!SSSIIIHHH!!!YEEEHHHAAARRRGGGHHHH!!""

Re Cosacco: ma ora Cosacchi! Non perdiamo tempo! UOMINI DELLE STEPPE!!! AL


ATTACCOOOHHHHH!!!!

fu allora, che i Cosacchi, con le loro armi in mano, si lanciarono come una marea di cavalli,
lanciandosi nella battaglia,

i soldati di Kaschei, venendo che alle loro spalle, stava per avvenire una poderosa carica di
cavalleria, si ritrovarono completamente colti alla sprovvista, spaventati e terrorizzati da quella
poderosa carica di cavalleria, che assomigliava a una marea, a un diluvio innarestabile, che
travolgeva ogni cosa... chiunque poteva fermare un guerriero, anche il più potente, ma nulla poteva
fermare un cosacco, sul dorso del suo cavallo...
-

mentre l'esercito del Re Kaschei, sta avanzando in profondità nella capitale imperiale, dal esterno,
arrivano di massa l'Esercito dei Cosacchi e l'Esercito delle Amazzoni, sono arrivati sul campo di
battaglia e vedendo che le forze a difesa di Tzargrad, sono in difficoltà, il capo del esercito cosacco,
ovvero, il Padre di Udan, ordina al suo esercito, di sferrare un grande attacco su larga scala sul
esercito di Kaschei...

così, con una carica di cavalleria, simile a una marea o una fiumana di truppe a cavallo, l'esercito
cosacco, attacca l'esercito di Kaschei, travolgendo le truppe di Kaschei, che si ritrovano attaccati e
travolti alle spalle, dalla carica di cavalleria sia del esercito dei Cosacchi, che del Esercito delle
Amazzoni...

l'esercito degli Zilanti, dopo aver finito la preghiera, presero le loro sciabole in mano e si lanciarono
in un grande assalto, assaltando Tzargrad e scontrandosi contro i soldati del Re Kaschei

l'esercito degli Zilanti, essendo fatto di Mutantropi Zilanti, generarono delle ali di Drago sulle loro
schiene e iniziando a volare in cielo, attaccarono dal alto i soldati di Kaschei, massacrandoli e
bersagliandoli, sia con spade e asce, che con archibugi e pistole...

Ma di fronte a quelle immense devastazioni e nel cuore della battaglia, Rjadu e tutti i giovani
ragazzi, si radunano, con Tamyani che decide che e il momento che tutto questo, debba finire al
istante, che bisogna del tutto regolare i conti con Kaschei e mettere fine a tutta quella follia...

Tamyani: ora Basta! BASTA! Bisogna... bisogna fermare tutto questo! Fermare quel maledetto Re
kaschei, una volta per tutte! Deve smetterla di causare dolore e sofferenza ovunque!!!!

così, Tamyani, assieme a Rjadu, decidono di unire le loro forze e di combattere il Re Kaschei,
allora, Narishka, tramite i suoi poteri di mutantropia, si trasforma in un orso e mettendosi a quattro
zampe, Narishka fà salire Rjadu e Tamyani sulla sua schiena da orso, che Rjadu e Tamyani iniziano
a cavalcare come se fosse un cavallo...

così, Narishka inizia a correre per le strade di Tzargrad, nella sua forma di orso quadrupede,
facendosi largo tra i guerrieri del Re Kaschei, sbaragliandoli e travolgendoli con la sua grossa e
immensa massa da orso inferocito, Tamyani era infuriata, era inferocita, Narishka c'e l'aveva a
morte con il Re Kaschei, Tamyani voleva vendicare la morte del suo amato fratello Bogdan,
Tamyani voleva fargliela pagare al Re Kaschei, per avergli portato via il suo fratello, a cui era tanto
affezzionata, nella mente di Narishka, iniziano a susseguirsi i suoi ricordi e memorie, ricordi di
Bogdan, di tutti i momenti magici e belli, che Narishka, aveva trascorso assieme a Bogdan, sia in
passato, quando era bambina, che nei mesi e settimane precedenti, quando Narishka stava assieme a
Bogdan, con le lacrime agli occhi, correndo a perdifiato per le strade di Tzargrad, trasportando
Rjadu e Tamyani sulla sua schiena e facendosi largo tra i soldati di Kaschei, travolgendoli con la sua
immensa stazza fisica da orsa inferocita...
nello stesso tempo, Tamyani, creando e generando i suoi poteri del vento, creando grosse e poderose
ondate di vento, che spazzavano via e travolgevano i soldati di Kaschei, mentre Rjadu, sfoderò la
sua sciabola, cavalcando Narishka, come un cavaliere, che cavalcava il dorso del suo cavallo...

Rjadu, si fece largo, colpendo i soldati del Re Kaschei, con i suoi colpi di sciabola, colpendo e
facendo cadere al suolo molti dei soldati di kaschei...

intanto, Rjadu, salito sulla schiena di Mirushka e aiutato da Tamyani, si fecero largo tra i soldati del
Re Kaschei, raggiungendo il Re Kaschei...

come un destriero inarrestabile, Narishka, arrivò fuori dalla breccia delle mura di Tzargrad, con
Tamyani e Narishka, che arrivarono davanti al Re Kaschei, che sul dorso del suo cavallo, stava
guidando il suo esercito nel grande assalto a Tzargrad, fu allora che Rjadu, si ritrovò faccia a faccia
con il re Zimaj, guardandolo con aria ostile e diffidente...
poi, deciso a regolare i conti una volta per tutte, Rjadu disse a Tamyani e Narishka...
"il Re Kaschei lasciatelo a me, me ne occuperò io! Voglio sconfiggerlo di persona! Sarò IO a
vendicare Bamyuk e le innumerevoli anime falciate via da questo re pazzo!!!"

Tamyani e Narishka acconsentirono e fu allora, che Narishka, si fermò e che Rjadu scese dalla
schiena di Narishka e camminò con calma e decisione, verso il Re Kaschei, che scese dal suo
cavallo, guardando con aria da altezzoso sbruffone, Rjadu che si dirigeva verso di lui, fu allora, che
il Re Kaschei, scese dal suo cavallo e camminò verso Rjadu, i due si fermarono a distanza
ravvicinata, ed entrambe, iniziarono a guardarsi con aria ostile negli occhi...

il Re Kaschei, allora, iniziò a guardare con arroganza e presunzione Rjadu, iniziando a parlargli...

Re Kaschei: ma bene... bene.... bene!!!! ma guarda chi abbiamo qui! Un grande guerriero che
vuole sfidarmi!! bah! Il SOLITO grande guerriero che vuole sfidarmi! Ma io sono troppo bravo per
farmi battere da un ragazzetto come te, sai... io ho sconfitto più di venti guerrieri, solo nel arco di
pochi mesi!!! io sono un maestro della guerra e delle armi... sai... lei ha di fronte il Signore degli
eserciti e il maestro delle spade... tu hai di fronte a te... IL RE KASCHEI!!! sappi una sola cosa,
ragazzino, io non mi farò mai battere nè sconfiggere da un microbo che te! Sarebbe troppo
umiliante per me e rovinerebbe la faccia al mio impero e al mio esercito!!!
Rjadu: oh che paura, guarda... sto tremando tutto! Bah, l'ho già visto da un miglio di distanza che
non sei altro che uno sbruffone vanaglorioso, cos'e? Solo perchè hai un dio megalomane e
genocida che di protegge... e solo perchè sei difeso da un immenso esercito e solo perchè hai troppa
stima di te stesso... ti credi per caso immortale? Credi forse di essere uno degli dei dello Svarga???
NO! NON LO SEI! Sei solo un misero mortale come lo sono tutti gli altri, un povero illuso... uno
che si illude di essere il profeta di un dio spietato e crudele!!!
Re Kaschei: prego! Sono il profeta di un dio FORTE! di un Dio vincente! di un Dio trionfante!!! io
sto portando la giustizia in questo mondo! Il mio scopo e quello di ristabilire l'ordine naturale delle
cose! Il sacro ordine del cosmo!!! sei stupido! Non capisci le cose! Sei solo un povero ingenuo!!!
un ragazzino come te, cosa vuol capirne del cosmo e della natura!! la natura e dei forti! i forti sono
i veri padroni del cosmo e del universo, la natura premia i forti e punisce i deboli! La Forza e il
volere del Dio svetovid! Il dominio dei forti sui deboli e il volere di dio! E la volontà divina!
Opporsi al dominio dei forti, vuol dire opporsi alla volontà del Dio Svetovid! Detronizzare i forti e
dare il potere ai deboli e un sacrilegio, una bestemmia a Svetovid! un Abominio, un aberrazione!
una blasfemia contro il Dio Svetovid!!!
Rjadu: PIANTALA! MA STAI ZITTO!!! stai solo delirando e farneticando! Tu sterminare persone
innocenti lo chiami "Ordine naturale delle cose"? Schiacciare e prevaricare i deboli e dare il
potere a dei guerrieri tanti muscoli e poco cervello lo chiami "Sacro ordine del cosmo"?
Indottrinare i popoli al culto di un Dio megalomane, trasformandoli in bestie assetate di sangue, lo
chiami "Ordine divino"? Il tuo "Ordine divino" mi sembra solo un impero delle tenebre, retto da un
monarca megalomane, basato sul culto di un Dio genocida e sterminatore, che premia l'odio e
l'ignoranza invece del amore e della comprensione, il tuo "Paradiso dei Forti", la tua "bella e
meravigliosa terra dove i Forti regnano sovrani" non è affatto un paradiso! Ma e l'inferno sulla
terra!!!
Re Kaschei: ppfftt!!! esagerato! Cosa vuoi che sia!!! povero ingenuo, cerca di crescere, cerca di
diventare grande... ma tanto, cosa pretendo! Ma cosa vado a pretendere! Sei solo un giovane
ragazzo! Ma cosa vuoi capirne o comprenderne di queste cose! Questa e roba da gente grande!
Non da ragazzi come te! Tu non sai come funziona la natura! Tu non capisci come funziona il
mondo e la società! Dai! E così intuitivo e semplice!!! una società forte e la società degli uomini
forti! Gli uomini forti, creano società forti!!! la forza e la base e principio della società e del ordine
sociale!!! una società di uomini deboli, produrrà solo una società debole ed effeminata! Tu non
capisci! Io sono il futuro! Il culto di svetovid e il futuro! Il futuro appartiene ai forti! Non ai deboli!
i Forti domineranno il mondo e i deboli saranno condannati al estinzione! Tu sei forte! Unisciti a
me! Ti dò un occasione! Voglio essere indulgente con te! Unisciti a me, diventa un mio seguace,
diventa un devoto soldato di Svetovid! Tu sei forte e potente! Tu non meriti di stare con i deboli!!!
dai, ti ci vedo a combattere nei miei ranghi o nelle mie file, ti ci vedo ad essere un devoto guerriero
del mio esercito! Hai tutte le potenzialità! Anzi, sei talmente forte e guerriero, che potresti
facilmente scalare i ranghi e diventare un generale di alto rango, un guerriero d'elitè! Sei forte!
Hai molta potenza guerriera in te! Hai delle potenzialità che potresti applicare!!!
Rjadu: ma... ma COSE OSI??? MA COME TI PERMETTI!!! COME PUOI ESSERE COSI'
SFACCIATO DA PORMI UNA SIMILE OFFERTA!!! io credo nel umiltà, nel amore, io credo in un
mondo dove i popoli e le razze possano vivere in pace e aiutarsi reciprocamente!!! IO NON
CREDO IN UN MONDO DOMINATO DAI FORTI! Io non credo in un mondo di odio, morte e
distruzione!!! parlare di "Forti" o di "Deboli" non ha alcun senso! Siamo tutti eguali, siamo tutti
fratelli e sorelle, non ci sono "forti" o "deboli", ci sono solo tanti popoli e tante razze in questo
mondo! Ognuno con i propri pregi e difetti!!! se davvero, pensi di potermi corrompere o se davvero
pensi di potermi sedurre o portarmi dalla tua parte, beh, ti sbagli di grosso! Potrai adulare o
corteggiare chiunque! Ma non puoi corteggiare con me! Con me non attacca!!!
Re Kaschei: bah, povero stupido! Ti avevo offerto un occasione! Avrei potuto risparmiarti! Avrei
potuto lasciarti in vita, ma ora... hai sprecato la tua ultima occasione che ti avevo dato!!!
Rjadu: “c'e una cosa... una sola cosa che devi sapere... oh Re-Sacerdote, servo di Svetovid... non
potrai MAI creare un impero sul ignoranza e la stupidità! Un impero basato sulla paura,
l'ignoranza e il pregiudizio, non avrà mai vita lunga! Anzi sarà destinato a una vita molto breve... e
sarà destinato a cadere presto! a sciogliersi come la neve al sole, a bruciarsi facilmente come la
paglia! Gli imperi retti dalla paura e dal ignoranza, sono imperi fragili ed effimeri, imperi le cui
colonne si reggono sul pregiudizio e l'istinto, imperi dalle fondamenta fragili, basati su impulsi
istintivi, destinati a crollare presto... tu... Re dalla spada divina... sappi solo che... nel caso tu
vincessi questa guerra, il tuo sarà solo un impero effimero, destinato a dissolversi presto! gli imperi
senza saggezza e umiltà... senza amore e senza comprensione reciproca, saranno destinati a cadere
presto, a sfaldarsi come il legno marcio, divorato dai tarli!”
Re Kaschei: “Zitto! ZITTO! ZITTO! IO SONO IL MESSIA DIVINO DI SVETOVID! Osi darmi del
“legno marcio”, osi darmi del “Ricoperto di tarli”... a Me? A ME??? A ME??? tu... tu che difendi
una massa di deboli, corrotti e degenerati? TU che tuteli una massa di esseri bestiali e istintivi?
Che osi tutelare queste schifose creature? Questa feccia e cloaca che sta intasando il mondo
intero... sarei IO, il “legno marcio ricoperto dai tarli”? Tu non puoi darmi lezioni! NON PUOI!
NON PRENDERO' MAI LEZIONI DA TE!!!
Rjadu: “bah! Sei solo un debole! Ecco che cosa sei! Sei solo un comune essere umano! Ma
compensi la tua debolezza e fragilità, nascondenti dietro al dio Svetovid, come un cucciolo di
cervo, che di nasconde sotto le zampe del suo padre più grosso e forte, per farsi proteggere, sei solo
un codardo! Un vigliacco! Invece di combattere veramente, ti nascondi dietro a Svetovid e ti illudi
falsamente che lui ti protegga o che sia dalla sua parte! Ma siamo tutti bravi a nasconderci dietro
ai più forti! Siamo tutti bravi a farci coprire le spalle da chi è più alto e forte di noi!!!”

Rjadu iniziò a combattere, armato della sua scimitarra, contro il Re Kaschei, ingaggiando un
violento e furioso combattimento di spada, che contrappose Rjadu al re Kaschei...

ma il re Kaschei, si rivelò un abile spadaccino... che con la sua maestria nella spada, riusciva a tener
testa a Rjadu, ma Rjadu non demordeva e continuava a combattere con la sua spada, combattendo
con tutte le sue forze, fino al ultimo respiro...

ma Arishka, riprese il volo e in lontananza, vide Rjadu che combatteva di spada, contro il Re
Kaschei, fu allora, che Arishka, decise di intervenire in aiuto e soccorso di Rjadu, volando in
picchiata sulla zona del combattimento di spada...

poi, Arishka, si mise a gridare:


“RJADU! TOGLITI DI MEZZO!”
poi Rjadu, interuppe il combattimento, saltando da un lato e rotolando a terra, come per scappare
via da qualcosa...
il Re Kaschei, disse sbalordito:
“Ma... ma perchè scappi? Codardo! Vigliacco! Torna qui e combatti se sei un vero uomo!!!”

ma il Re Kaschei, volse lo sguardo, verso Arishka nella sua forma di fenice, che sputò un immensa
vampata di fuoco di fenice contro il re Kaschei, che non fece in tempo a scansarsi, non riuscendo in
tempo ad evitare quella tempesta di fuoco azzurro scuro, che si riversò su di lui...

fu allora, che il Re Kaschei, disse le sue ultime parole...


“per il santo Svetovid...”

fu allora, che il Re Kaschei, venne travolto da una tempesta di fuoco magico, un fuoco azzurro,
sputato dalla bocca e dal becco di Arishka, che uccise il Re Kaschei, riducendolo in cenere,
lasciandone solo una distesa di una polvere nera e una distesa di erba e terra bruciata, il re kaschei,
sembrava come disintegrato o polverizzato...

Rjadu, rotolando a terra e poi con un poderoso salto, giunse a schivare, l'immensa ondata di fuoco
azzurro o fuoco delle Fenici, che aveva travolto e colpito il Re Kaschei, carbonizzandolo e
uccidendolo sul colpo...

il Re Kaschei, era morto, ucciso del tutto, di lui, non ne rimaneva più niente, un destino beffardo per
il Re Kaschei, che si illudeva di essere protetto e vigilato dal Dio Svetovid, da quello che avrebbe
dovuto esserne il suo “dio protettore” e “guardiano”, ma che invece, fregandosene e
infischiandosene del suo “Profeta”, aveva abbandonato al momento meno opportuno, il Dio
Svetovid, rimase del tutto indifferente alla morte di Kaschei, vedendolo solo come una pedina di
uno dei suoi tanti “giochi” che conduceva nel mondo dei mortali...

con la morte del Re Kaschei, l'esercito di quel ultimo, perse del tutto il morale, i soldati di Kaschei,
piombarono nel panico e nel caos, poiché senza un comandante o un autorità a guidare quel armata,
l'esercito di Kaschei, crollò e si sfaldo su se stesso, appena i soldati di Kaschei, vennero a sapere
della morte del loro Re, abbandonarono il combattimento e fuggirono a gambe levate, altri invece si
arresero, altri invece si sbandarono e finirono nel panico e nel caos, poiché, non ricevevano più
ordini e non sapevano più che cosa fare... e quello era uno dei più grandi difetti del esercito di
Kaschei, un esercito che era ossessionato dalla cieca e devota obbedienza e devozione al loro
Leader e al Dio Svetovid, cosa che aveva reso i soldati di Kaschei, incapaci di indipendenza e
autonomia mentale, cosa che aveva reso gli uomini di Kaschei, incapaci di pensare con la propria
testa, i soldati di Kaschei erano divenuti talmente dipendenti dal loro leader e talmente ossessionati
dal idea di dover ricevere ordini e comandi, ossessionati dal idea di farsi “guidare” dal re Kaschei o
di farsi sempre “Rivelare” le cose dal re Kaschei, che appena il Re kaschei morì, ucciso da Arishka,
i soldati di Kaschei, finirono nel panico e nel caos, perchè non sapevano che cosa fare, non
sapevano come gestire la situazione, non sapevano come mandare avanti la guerra, con il risultato
che i soldati di Kaschei o si arresero o finirono in rotta o andarono in crisi esistenziale completa...

il grande difetto del esercito di Kaschei e che si basava più sulla fedeltà, che sul efficienza, ma un
vero esercito, doveva essere composto da soldati efficienti, non da soldati fedeli, il segreto per la
vittoria e l'efficienza, non la fedeltà, un esercito fedele, era un esercito debole, scarso e inefficiente,
che venne facilmente sconfitto e sbaragliato alla prima occasione... rendendo l'esercito di Kaschei,
simile a un esercito di Cartapesta, un esercito che non poteva sopravvivere alla morte del suo
leader...

alla fine, l'esercito di Kaschei, venne del tutto sconfitto e sbaragliato, con i soldati di kaschei, che si
sparpagliarono in giro, fuggendo nelle campagne e nei boschi, l'esercito di Kaschei, si era sciolto
come la neve al sole, mentre i soldati di Kaschei, rimasti a Tzargrad, o si arresero o si consegnarono
alle autorità locali...

l'esercito moscoviano, aveva vinto la battaglia di Tzargrad e fu allora, che tutti a Tzargrad, si misero
ad esultare per la vittoria e il trionfo, tutti nelle strade, iniziarono a festeggiare la vittoria e la
sconfitta di Kaschei e del suo esercito...

ma Arishma, giunse davanti al re Zimaj e lo guarì mettendoci sopra le mani e riempiendo il suo
corpo dei suoi poteri magici di fenice, che fecero rimarginare le ferite che aveva subito il re Drago,
facendolo guarire al istante...

questo, permise al re Zimaj di riprendersi e di rigenerarsi, prima guarendo da quella ferita e poi
ritornando in forma umana...

Il Re Zimaj, spiega allora a sua figlia, che oramai lei e cresciuta, lei e diventata grande, che il Re
Zimaj non potrà più guidare il Regno delle due rive, poichè, ora ha un obbiettivo molto più
importante, ovvero, diventare la "Montagna Volante", il guardiano e custode del mondo
conosciuto, contro le forze del male, che lui e l'unica cosa che può impedire alle forze del male e del
caos, di prendere il sopravvento...

questo fa piangere Mirushka, rendendola triste, poichè, voleva di nuovo stare tutto il tempo con suo
padre, voleva vivere assieme a suo padre, vedendolo invecchiare, trascorrendo nuovamente la vita
con lui, con il padre che da bambina, non ha mai potuto vedere o starci insieme...

Re Zimaj: "Mirushka, non sei più una bambina, oramai sei grande, sei una donna ormai, devi
diventare una donna, oramai, sei la Zarina del Impero delle due rive, ora tocca a te, prendere le
redini del Impero unito dei Draghi e delle fenici, io la mia parte l'ho già fatta, ora devi fare la tua
di parte! Ora e il tuo turno, ora sei una donna! Hai dimostrato di essere grande, ora hai delle
responsabilità di cui ti devi assumere!

Poi Mirushka, inizia a piangere disperata, abbracciando fortemente con tutta la sua forza, la zampa
del re Zimaj, piangendo copiosamente e disperata

Mirushka: ti prego, papà, almeno promettimi che verrai di nuovo a trovarmi, che potremmo di
nuovo stare insieme... TI PREGO! TI PREGO! TI PREGO! TI PREGO!!!
Re Zimaj: piccola mia, io non ti abbandonerò mai, non sarai mai abbandonata definitivamente da
me! Questo non e un abbandono, ti prometto che tornerò e ti reincontrerò di nuovo... e che
potremmo stare assieme, fino a quanto potrò farlo, ma ti ritroverò di nuovo... e potremmo di nuovo
stare insieme... non lasceremi mai la mia piccola bambina...
Mirushka, riprendendo a piangere copiosamente,

poi il Re Zimaj, dispiega le sue grandi ali da drago e vola in alto nel cielo, allontanandosi verso il
cielo e le nuvole, con la popolazione di Tzargrad e tutti i protagonisti, radunati, che osservano la
partenza in volo del Re Zimaj, che si allontava in volo, perdendosi a vista d'occhio, diventando
sempre più piccolo e distante nel cielo...

poi, dopo che il re Zimaj si è allontanato nel cielo, Udan incontrando suo padre, il Re dei Cosacchi,
che si trova in compagnia del Re degli Zilanti, gli parla, dandogli un annuncio molto importante...
che lui ha scelto la sua prossima sposa, la sua amata, annunciando che Arishma sia la sua fidanzata
e che vuole sposarla, un annuncio, che lascia tutti spiazzati e sbalorditi... poichè, nessuno se lo
aspettava...

Re dei Cosacchi: ma... figliolo... perchè vuoi sposarla??? non è una principessa cosacca! Ma non
ambisci alla mano di Zharya???
Udan: perchè lei e una ragazza dolce e sensibile! Lei e una sposa perfetta e ideale, io sono stata per
molto tempo con lei, abbastanza tempo per conoscerla e capirla, ho capito che Zharya non fa per
me, che io non amo veramente Zharya e che non potrò mai amarla veramente, ma io... io amo
Arishma, io la amo veramente, Arishma sarà pure una Zilanti in forma umana... ma e una ragazza
educata e gentile, una ragazza dal cuore puro e nobile,

quelle frasi, colpiscono molto Arishma, che scoprendo che Udan per tutto quel tempo, amava
profondamente Arishma, inizia a lacrimare di gioia e felicità...

Udan: Papà... aspetto solo la tua risposta

i due re, rimangono silenziosi e pensierosi per due minuti e poi dicono...
Re Cosacco: si... va bene!!!
Re Zilanti: bah! Va bene! Approvo... al cuore non si può comandare!

Così, con i due re che hanno dato il loro consenso, Udan e Arishma, si baciano fortemente,
baciandosi in un bacio romantico, abbracciandosi e baciandosi, con tutti in torno, che applaudono
fragorosamente...

intanto, allontanandosi dalla folla, Rjadu e Oksani, corrono per le strade di Tzargrad, tenendosi per
mano, con Oksani che porta Rjadu, fino alla riva del grande fiume, tenendolo per mano...

Rjadu: ma... Oksani? Dove mi stai portando???


davanti alla riva del fiume, Oksani confessa il suo amore verso Rjadu...
Oksani: Rjadu... io... io ti amo...

Rjadu, rimanendo colpito da quella frase, risponde...


Oksani: beh... anche io ti Amo....

poi, Rjadu e Oksani, tenendosi per mano, si tuffano assieme nel grande fiume, tenendosi per mano,
e nuotando assieme sott'acqua, nuotando assieme, in un nuoto subacqueo dolce, sensibile e
romantico, nuotando assieme, tenendosi per mano, per poi baciarsi teneramente sott'acqua, in un
bacio romantico, mentre un banco di pesci e di alghe, si radunano attorno a Rjadu e Oksani...
fu allora, che l'amore prese il sopravvento nella città di Tzargrad...

dopo la grande battaglia di Tzargrad e dopo che il Re Kaschei era stato sconfitto, l'amore aveva
trionfato sul odio, l'umiltà aveva trionfato sul arroganza e la superbia, la vittoria del Re Drago sulle
forze del male e della tenebra, aveva fatto capire agli umani e alle razze magiche della Grande Rus,
che il pregiudizio era solo un veleno, che il pregiudizio era il peggiore di tutti i mali, che il
Pregiudizio, aveva rischiato di far piombare il mondo nelle tenebre e nel oscurità, il Pregiudizio era
il peggiore di tutti i mali, il peggiore di tutti i peccati, poichè il Pregiudizio era diventato simile a un
oscuro demone, che aveva spinto i popoli a scontrarsi tra di loro, in guerre brutali e sanguinarie, che
aveva detronizzato monarchi saggi e giusti, mettendo al potere, tiranni spietati, crudeli e sanguinari,
il pregiduzio aveva fatto prevalere l'ignoranza e la paura, sulla conoscenza, la saggezza e la
comprensione reciproca, il pregiudizio voleva creare nelle terra della grande Rus, un mondo di
Muraglie e non di ponti, il Pregiudizio causava solo dolore e sofferenza, morte e distruzione, ma il
pregiudizio, poteva si essere combattuto, ma con grandi difficoltà, senza mai una vittoria definitiva,
non avrebbe mai potuto esserci una vittoria definitiva sul pregiudizio, il pregiudizio non sarebbe
mai scomparso dalla faccia del mondo, il pregiudizio sarebbe esistito finchè sarebbe esistita la razza
umana...

il Re Zimaj, aveva sconfitto il Re Kaschei, aveva sconfitto il Chudo Yudo e il Kurai-Nha, ma c'era
un grande male, un grande avversario, un Titano supremo, un Titano che il Re Zimaj, non avrebbe
mai potuto battere o sconfiggere, esso era il Titano più forte di tutti... quel titano... era il
Pregiudizio...

il Re Zimaj, malgrado fosse un drago gigante, aveva le sue paure... il Re Zimaj, aveva timore che
dopo che il Re Kaschei era morto, con il pregiudizio ancora diffuso in giro, potesse emergere un
nuovo Re Kaschei, il Re Zimaj aveva capito che finchè il Pregiudizio sarebbe rimasto forte e
potente, finchè la razza umana sarebbe rimasta schiava dei suoi pregiudizi, sarebbe sempre emerso
un nuovo Re Kaschei, pronto a compiere una nuova opera di morte e distruzione... oppure, sarebbe
emerso un nuovo Re Usurpatore come lo Zar Ghasarovk, pronto a usare i pregiudizi, per scalare al
potere e portare dolore e sofferenza nel mondo...

Epilogo:

L'impero di Kaschei, crollò e si sfaldò su se stesso, travolto sia da numerosi eserciti e imperi, alleati
e coalizzati per combattere l'impero di Kaschei, sia da ondate di rivolte e di ribellioni, che travolse
dal suo stesso interno, l'impero di Kaschei

dopo la morte di Kaschei, “l'Impero Sacrale di Svetovid” era crollato e sfaldato su se stesso,
sprofondando nel caos e nel anarchia, bastò la morte di Kaschei, per scatenare al interno del suo
impero, sia violente lotte per il potere, tra i vari generali e comandanti, che si combatterono tra di
loro, per contendersi il trono di Kaschei, rimasto vacante...

le ribellioni e le rivolte popolari, presero il controllo di intere porzioni e territori del Impero di
Kaschei, l'esercito di Kaschei, si ritrovò a dover combattere su due fronti assieme e
contemporaneamente, combattendo dal esterno, contro i regni e imperi alleati, che stavano
travolgendo le terre di Kaschei e di Svetovid, che dal interno, dalle numerose rivolte e ribellioni,
che stavano travolgendo le terre imperiali di Kaschei...

poi, con la morte di Kaschei, i vari comandanti e generali del esercito di Kaschei, si misero per
conto proprio, creando i propri regni ed eserciti, al interno stesso del impero di Kaschei, facendo
crollare e sfaldare l'impero di Kaschei, causando una violenta e sanguinosa guerra civile, tra i vari
generali e comandanti di Kaschei, che iniziarono a combattersi e scannarsi tra di loro per il potere,
una serrata lotta per il potere, nel tentativo di autoproclamarsi come i nuovi zar o imperatore del
“Sacro Impero di Svetovid”, ma questo fece sfaldare e devastare l'impero di Kaschei...

ma queste forze centrifughe, fecero crollare l'Impero di Kaschei e fecero frammentare e sfaldare
“l'Esercito Sacrale” di Kaschei, l'Impero di kaschei si rivelò un impero effimero, un impero debole e
fragile, un impero che crollò e si sfaldò su se stesso alla prima occasione e alla minima difficoltà,
l'impero di Kaschei, si sciolse come la neve al sole, l'Impero di Kaschei, non era riuscito a resistere
o a sopravvivere alla morte e caduta del Re Kaschei, del suo stesso monarca e imperatore...

Rjadu e Oksani, si sposarono, vivendo assieme, come marito e moglie, in una vita tranquilla e
pacifica, nel profondo di una grande e immensa foresta, vivendo una vita felice e spensierata, una
vita tranquilla, a contatto con la natura...

L'Impero delle due Rive, viene rifondato nuovamente, con Mirushka e Arishka, la Zarina delle
fenici Bianche, che decisero di unificare le due corone del Impero dei Draghi e del Impero delle
Fenici, creando il “Secondo Impero delle Due Rive” o “Nuovo Impero delle Due Rive”, siglando
definitivamente la pace tra i Draghi e le Fenici, mettendo definitivamente fine alle tensioni e rivalità
tra di Draghi e le Fenici...

Mirushka diventa la nuova “Zarina” del Impero delle due Rive...

nel Impero delle Due Rive, ebbe inizio un epoca di pace e armonia tra i Draghi e le fenici, le due
razze impararono a cooperare e collaborare tra di loro, portando a una nuova epoca di pace e
prosperità nel Impero delle Due Rive...

ma Tamyani, era triste, divenne triste, poiché Tamyani aveva paura, che non avrebbe mai più potuto
reincontrare la sua amica

ma Mirushka, aveva già spiegato a Tamyani, che se anche lei, fosse divenuta la Zarina dei Draghi,
sarebbero per sempre rimaste amiche, che l'amicizia tra lei e Tamyani, sarebbe durata per sempre,
che la loro amicizia, sarebbe continuata anche dopo che Mirushka, sarebbe divenuta la zarina dei
Draghi...

Tamyani, salutò per l'ultima volta, la sua cara amica Mirushka, ritornando nella sua magica foresta
del vento, ma Mirushka, promise a Tamyani, che un giorno sarebbe tornata a trovarla, nella sua
Foresta del vento, per salutarla e incontrarla di nuovo, come una vera amica...

Tamyani, ritornata nella sua foresta, divenne nota e conosciuta tra le velye, come la leggendaria
“Signora del vento”, come la prima Velya, che era uscita dalla sua foresta magica, esplorando e
conoscendo il mondo esterno, portando le conoscenze del mondo esterno, che aveva ottenuto e
accumulato, al popolo delle Velye... per questo, Tamyani entrò a far parte dei miti e delle leggende
del popolo delle Velye...

Tamyani venne cambiata e trasformata da quel viaggio, quel viaggio, quel avventura aveva reso
Tamyani più adulta e matura, prima di lasciare la foresta, Tamyani sembrava una bambina pura,
ingenua e innocente, incosciente e inconsapevole del male e della malvagità del mondo, ma dopo
aver scoperto ed esplorato il mondo al esterno della sua foresta Magica, Tamyani aveva smesso di
essere ingenua o inconsapevole, ora Tamyani aveva molta più consapevolezza e coscienza di se
stessa, Tamyani era come cresciuta, era come diventata grande, Tamyani capiva e comprendeva
meglio le cose, oramai Tamyani aveva imparato a distinguere il bene dal male, se prima Tamyani
sembrava una bambina, ora sembrava una donna adulta...

fu così, che Tamyani divenne la madre e grande saggia di tutte le Velye di quella foresta, fu allora
che Tamyani, decise di “accudire” tutte quelle Velye, prendendosi cura di loro, insegnando a loro a
distinguere il bene dal male, a capire che cosa sia una persona malvagia, a stare attente alle insidie
del mondo esterno, insegnando a quelle velye, su come funzionava il mondo al esterno della foresta
magica, spiegandoli che gli umani e le creature magiche fuori dalla foresta del vento, non erano tutti
cattivi o malvagi, ma non sono neanche tutti buoni o gentili, che ci sono sia umani cattivi e malvagi,
assieme a umani buoni e gentili, insegnando a quelle velye, che non bisognava chiudersi o isolarsi
dal resto del mondo, che non bisognava rinchiudersi al interno della foresta del vento, che
bisognava capire e comprendere il mondo esterno, conoscere il mondo al esterno della Foresta del
vento... cosa che rese Tamyani, divenuta grande, la saggia del villaggio delle Velye, Tamyani
raccontava alle piccole bambine Velye, le storie su Mirushka, la regina-drago e di come Tamyani
era un amica di Mirushka...

il padre di Udan, il Re dei Cosacchi, decise di accettare l'amore tra Udan e Arishma...

intanto, il tempo era passato e Arishma, era curata e guarita dalle ferite, che aveva subito a
Ryazhograd, appena Arishma fu in salute, partirono i preparativi per il grande matrimonio tra il
Principe cosacco e la principessa Zilanti...

così molti giorni dopo, a Soltangrad, la capitale del Regno degli Zilanti, si tenne così il matrimonio
tra Udan e Arishma, che divenne un evento molto seguito,a cui parteciparono molti clan e tribù di
cosacchi e anche molte casate nobiliari Zilanti....

nel regno degli Zilanti, fuori dalla città degli Zilanti, in un grande e immenso prato, avviene il
matrimonio tra Udan e Arishma, a cui sono presenti le famiglie e i genitori sia di Udan, che di
Arishma, che assistono al matrimonio come testimoni, con lacrime di gioia e felicità...

prima del matrimonio, Udan aveva preso una decisione, decidendo di convertirsi alla fede del
Sommo Dawaah, per amore, per rendere contenta Arishma, ma Arishma si oppose, comunicando a
Udan, che i veri zilanti non dovevano imporre a nessuno la fede del sommo Dawaah, quindi a Udan,
venne permesso di mantenere la propria religione di nascita e appartenenza, ovvero, il culto di
Svarog, che era molto diffuso tra le tribù e clan dei cosacchi...

terminato il matrimonio, dopo che il sacerdote dichiara i due sposi come marito e moglie, Arishma,
prima bacia direttamente Udan sulla bocca, con un bacio romantico, poi Arishma mettendosi sulla
schiena di Udan, lo afferra per le spalle e poi Arishma vola in alto nel cielo, dispiegando le sue ali di
drago, volando nel cielo, afferrando Udan per le braccia e le spalle... volando molto in alto nel cielo,
a molti metri d'altezza...

poi, colpito e sbalordito dal gesto di Arishma, Udan domanda ad Arishma, che sta volando in cielo
assieme a Udan...

sbalordito, Udan disse...


“ma... perchè lo stai facendo? Che cosa significa questo?
Arishma rispose...
“ti sto facendo volare con le mie ali, quando qualcuno ama un altro, lo fa sempre volare con le mie
ali, ora siamo uniti in amore... ora potrai volare... volare con le mie ali... tu mio amato, ora hai
delle ali... le mie ali... e sarà l'amore a tenerti unito alle mie ali...”

Arishma vola in alto nel cielo, muovendo e agitando le sue grandi ali da drago e tenendo Udan per
le braccia, mentre dal alto, Udan con meraviglia e stupore, osservava e guardava tutto il mondo
intero dal alto, vedendo grandi e immensi paesaggi, che dal alto, sembravano sconfinati e illimitati...

poi, in alto nel cielo, Udan e Arishma, si abbracciarono fortemente, in un abbraccio romantico, poi
udan disse...

Udan: ci sono guerrieri cosacchi, che con la spada e la forza superano grandi e immense
montagne, attraversano fiumi in piena e attraversano a nuoto interi oceani o attraversano da soli
intere distese innevate...
Arishma: ma la forza dei muscoli, come anche la forza del anima e dello spirito, non è niente senza
la forza interiore... senza la forza del amore, non si è veramente forti, se non si sfrutta a proprio
favore la forza del cuore, la forza dei sentimenti e delle emozioni... ma tu, tu sei veramente un
guerriero forte... forte non solo nel corpo, ma anche nel animo...
Udan: vero... ma a proposito, chissà quali bambini potranno nascere dal nostro rapporto...
Arishma: beh? Cosacchi alati? Beh... perchè no... potranno sia volare come zilanti, che cavalcare
come cosacchi...
Udan: certo... e anche ragazze zilanti belle e forti quando delle ragazze cosacche...

poi, Udan e Arishma, si baciarono teneramente sulla bocca e sulle labbra, mentre erano entrambe in
cielo, tra le nuvole, due innamorati, sopra il cielo, sopra le nuvole, che si baciavano teneramente...
in un tenero e delicato bacio romantico, i due innamorati erano circondati dal cielo, dalle nuvole,
dalla luce solare, quello fu un momento magico per Udan e Arishma, il momento più bello che
trascorse tra Udan e Arishma...

il matrimonio tra Udan e Arishma, fece unire in un unica grande alleanza e fraternità, il Regno dei
Cosacchi di Udan e il regno degli Zilanti, che divennero due regni coesi e uniti, Udan e Arishma,
divenuti i monarchi dei loro regno unificato, fecero da esempio di pace, amore, fraternità e
cooperazione tra il popolo degli Zilanti e il popolo dei Cosacchi, spingendo i due popoli a cooperare
e ad aiutarsi reciprocamente, a conoscersi e comprendersi reciprocamente, facendo in modo che i
Cosacchi e gli Zilanti, potessero sempre vivere in pace, senza mai combattersi e scontrarsi tra di
loro...

Narishka era ritornata a vivere nel suo villaggio di Lyudi-Nest, nel profondo di una grande e
immensa foresta, dove Narishka fu presente al funerale di Bamyuk, in quel giorno, Narishka era
molto triste e depressa, poiché, la morte violenta di Bamyuk, aveva lasciato una forte cicatrice
profonda nel animo e spirito di Narishka...

ma alcuni giorno dopo quel funerale, Narishka conobbe un giovane ragazzo Lyudi-Nest, di cui si
innamorò...

Bei Mu e Zhu Li, lasciarono Tzargrad e abbandonando per sempre le terre di Moscovia, ritornarono
nelle terre di Zhonnghuo, nel Impero dei Dragoni di Giada... il corpo di Ku Mien, venne prelevato
dagli ambasciatori dei Dragoni nelle terre di Moscovia e il corpo fu portato nel Impero dei Dragoni
di Giada, dove venne tenuto il funerale di Ku Mien, a cui parteciparono Bei Mu e Zhu Li, dopo che
questi due ultimi, erano ritornati nel impero dei Dragoni...

ma allo stesso tempo, un ambasciata del impero dei Dragoni Cinesi, giunse nel Impero delle due
Rive, siglando e ratificando un alleanza tra l'Impero delle due Rive e l'Impero dei Dragoni di Giada,
che divenne allo stesso tempo, un alleanza tra la razza degli Zimaj e la razza dei Long, un alleanza
tra l'alleanza dei Draghi Russi e l'alleanza dei Draghi cinesi...

l'Imperatore dei Dragoni di giada, riteneva che le razze fossero fraterne e anche la Zarina Mirushka
ne era d'accordo, ritenendo che gli Zimaj e i Dragoni di Giada, fossero “Fratelli e Sorelle”...

finito l'Epilogo, inizia una voce narrante fuori campo, che mostra in primo piano, un dipinto su
legno, simile a una Icona Russa del XVI°Secolo o ai dipinti medioevali di Andrej Rublev, che mostra
il Re Zimaj, in cima a una montagna...

(voce Fuori campo)

"dopo che il Re Kaschei venne sconfitto, dopo che la pace giunse di nuovo nelle terre della Grande
Rus e dopo che l'Impero delle due rive era tornato a prosperare, il Re Zimaj si era stabilito nelle
grandi montagne a Nord-Est del mondo, dove il Re Zimaj, si era nuovamente addormentato, le
leggende narrano che il Re Drago, quando raggiunse le terre al estremità del mondo conosciuto,
esso prese la forma esteriore di una montagna, ma dentro era lo stesso re Zimaj, addormentato in
un lungo sonno, ma un sonno flebile e leggero, il Re Zimaj, era simile a un guardiano a una
vedetta, che osservava in lontananza, un orizzonte oscuro e silenzioso, dove si vedevano in
lontananza malefiche minacce di ogni specie, genere e tipo, che il Re Drago, sarebbe sempre stato
pronto a combattere...

nelle terre della Grande Rus, era iniziata una nuova età del oro, ma quel epoca aurea, non sarebbe
durata per sempre e quando sarebbe giunta al termine, una nuova epoca di tenebre e oscurità,
avrebbe calato sul mondo... ma stavolta, ci sarebbe stato il Re Drago a combatterlo e a
contrastarlo...

oramai, il Re Drago era divenuto il guardiano e custode del mondo conosciuto, l'argine delle forze
della luce, contro le forze delle tenebre e del oscurità....

e nel tempo in cui le tenebre sarebbero nuovamente calate nel mondo, nel tempo in cui i lupi
avrebbero iniziato a sbranare gli agnelli, il Re Drago sarebbe nuovamente riemerso per combattere
e contrastare le forze del caos e della tenebra, quando il Re Drago, si sarebbe nuovamente
risvegliato, il male avrebbe iniziato a tremare...

quando il male avrebbe di nuovo minacciato il mondo, quando le tenebre, sarebbero nuovamente
calate sul mondo, il Re Zimaj sarebbe tornato di nuovo, per combattere e sconfiggere il male, per
impedire che la tenebra, possa avere il sopravvento...

e anche quando il Re Zimaj, si risveglierà nuovamente... le tenebre tremeranno...

fu da allora, che al orizzonte, una immensa e titanica montagna, potente e splendente, emerse dal
suolo, vigilando sul mondo, in apparenza addormentata e inerte, ma in realtà, pronta al risveglio,
pronto a scatenare... i venti della tempesta... una montagna che custodiva... lo spirito del Re
Zimaj... IL RE DEI DRAGHI!!!

(si sente fuoricampo, un ruggito, il verso roboante del re Zimaj, simile a un ruggito titanico e
mastodontico)...

FINE

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