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®

Perché e come raccontare


e leggere ad alta voce
con i bambini nei primi
cinque anni di vita
Raccontare e leggere ad alta voce favorisce
lo sviluppo del linguaggio, arricchisce la memoria,
stimola la fantasia, promuove la capacità
di comprendere, rende più intensi e stretti i rapporti
affettivi fra chi legge e il bambino che ascolta,
contribuisce alla crescita interiore dei genitori.
Q UESTA PUBBLICAZIONE è dedicata alle mamme, ai papà, ai nonni, agli zii e
PRESENTAZIONE

a quanti si occupano di bambini piccoli, all’incirca dai sei mesi ai cinque an-
ni. Per spiegare perché è importante raccontare e leggere ad alta voce con i bam-
bini fin dalla più tenera età, come lo si può fare nel migliore e spontaneo dei mo-
di, in quale modo ci si può orientare nella scelta delle pubblicazioni più adatte
secondo l’età e le preferenze dei piccoli.

Infatti, è stato scientificamente riscontrato che raccontare e leggere ad alta voce


con i bambini nei primi cinque anni di vita non solo contribuisce allo sviluppo
delle loro capacità cognitive, del loro linguaggio, all’arricchimento della memoria
ma anche e soprattutto al rafforzamento dei legami affettivi all’interno della fami-
glia. Infine, intrattenere i piccoli leggendo loro contribuisce a invogliarli e a prepa-
rarli alla lettura diretta.

I risultati che si possono ottenere dalla pratica del raccontare e del leggere ad alta
voce con i bambini piccoli sono dunque assai rilevanti, mentre l’impegno è molto
modesto. È di fatto sufficiente dedicare, possibilmente ogni giorno, 5-10 minuti
alla lettura ad alta voce, al guardare insieme al bambino le immagini di un libro
per l’infanzia, recitare filastrocche, narrare fiabe e storie: non è la quantità che
conta, ma la qualità del rapporto che si instaura fra chi racconta e il bambino che
ascolta.

Ci auguriamo che le lettrici e i lettori di questa piccola pubblicazione vogliano


considerarla come un buon compagno anche per una propria crescita interiore,
una guida amica per migliorare il rapporto con i propri piccoli bambini in modo
che possano crescere nella creatività, negli affetti, nell’amore per quella inesauri-
bile fonte di piacere e di libertà dello spirito che sono i libri.

ROMOLO SACCOMANI
Curatore della pubblicazione
CONTENUTI

Perché raccontare e leggere ad alta voce


con i bambini in età prescolare 4
Quando, dove e come raccontare e leggere
ad alta voce con i bambini piccoli 6
La scelta delle pubblicazioni per l’infanzia 12
Le pubblicazioni preferite dai bambini 20
I primi libri per i bambini nella fascia
di età 0-2 anni 22
Le letture per i bambini nella fascia 23
di età 2-5 anni

Progetto editoriale
Garamond sas
Milano

Redazione
Luciana Bozzotti

Grafica
Type Design sas
Milano

Stampa
Centro Stampa 73 snc
Castelseprio (Varese)

Questa pubblicazione
è stata realizzata
con la collaborazione
della Direzione Affari Istituzionali
& Comunicazione Esterna
di GlaxoSmithKline
Perché raccontare e leggere ad
in età prescolare
Il potenziamento Raccontare e leg-

D
A SEMPRE è praticato uno spontaneo rapporto
verbale fra la mamma e il suo piccolo, anche gere ad alta voce
della plasticità
prima che nasca. Intuitivamente, infatti, si è contribuisce a svi-
sempre compreso quello che la ricerca scientifica ha al- luppare le capa-
la fine dimostrato, e cioè che parlare, raccontare, can- cità cognitive del cerebrale
tare ai bambini, fin da quando sono ancora nel grem- bambino e ad ar-
bo materno, concorre al loro sviluppo psichico ed e- ricchire i rapporti
S
I PUÒ PARTIRE da una considerazione sull’organo che
motivo in modo assai significativo. Non solo. Si è sem- affettivi all’inter- è la sede delle attività psichiche: il cervello, una
pre intuito che il rapporto verbale diretto non solo in- no della famiglia. struttura costituita da oltre 100 miliardi di cellule ner-
staura una relazione intensamente affettiva con il bam- vose, collegate fra loro da un numero sterminato di
bino, ma produce anche un profondo coinvolgimen- connessioni.
to dell’adulto, arricchendone pensieri e sentimenti. Oltre alla struttura, quello che concorre a rendere il cer-
vello ulteriormente complicato è il fatto che si tratta di
La percezione del valore del rapporto verbale fra ge- un organo dotato di uno spiccato dinamismo, nel sen-
nitori e figli persiste indubbiamente anche nelle a- so che è in continua ristrutturazione per cui, per e-
vanzate società contemporanee; tuttavia, il cambia- sempio, la sua configurazione anatomo-funzionale nel
mento dei costumi e dei modi di vivere delle famiglie bambino piccolo è diversa rispetto a quella dell’ado-
dei nostri giorni ha fortemente ridotto la pratica del rac- lescente e quella dell’adolescente diversa da quella del-
contare e del leggere ai e con i bambini, i quali fini- l’adulto. La continua rimodellazione del cervello è in
scono spesso per diventare grandi in una crescente e- gran parte dovuta al fatto che nello sviluppo vengono
straneità intrafamiliare. favorite le strutture nervose che funzionano di più, a
svantaggio di quelle che funzionano di meno o nien-
Il Progetto “Leggere per Crescere” è stato concepito te del tutto. Questa possibilità di rimodellamento del
per stimolare comportamenti che contribuiscano ad ar- cervello è definita “plasticità cerebrale”. Le prove di ta-
ginare, e possibilmente a ribaltare tale tendenza, for- le plasticità sono numerosissime; basti ricordarne una,
nendo una risposta convincente alla domanda: perché particolarmente significativa: la parte del cervello in cui
è importante raccontare e leggere ad alta voce ai e con ha sede il controllo del linguaggio risulta generalmente
i bambini in età prescolare, a partire, all’incirca, dai sei Raccontare più sviluppata nelle persone che hanno un maggiore
mesi di vita? e leggere ad alta voce livello di istruzione rispetto a quelle con un’istruzione
stimola inferiore.
l’immaginazione La plasticità cerebrale è una proprietà che perdura per
del bambino, una risorsa tutta la vita; tuttavia, l’impianto generale del cervello si
vitale per affrontare modella soprattutto nel primo anno, per conseguire lo
la realtà dell’esistenza. sviluppo maggiore negli anni successivi, fino ai
vent’anni, e declinare gradualmente, come capacità di
rimodellamento, con l’avanzare dell’età. Di qui, l’im-

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alta voce con i bambini
portanza capitale delle esperienze di vita nel periodo Ascoltare significa po dell’esperienza, materiale e immateriale, di ogni in-
che va dalla primissima infanzia fino alla fine dell’a- ordinare mentalmente dividuo. Di fatto, si può dire che ogni essere umano è
dolescenza. ciò che si ascolta; la sua memoria, in continuo arricchimento lungo tut-
si sviluppa così la capacità to l’arco della vita. Una memoria soltanto in parte, for-
Lo sviluppo di pensare
in modo organizzato.
se in piccola parte, cosciente; in parte, fuori della co-
scienza come possono essere considerate la memoria
del linguaggio del proprio corpo, la memoria sottostante alle proprie
ansie, la memoria che guida gli atti automatici quoti-

U
NA FUNZIONE PECULIARE degli esseri umani, control- diani, la memoria che innesca passioni, emozioni e
lata a livello cerebrale, è il linguaggio, funzione che sentimenti che colorano la vita psichica di ognuno.
è in continua espansione tanto più quanto più sono ric-
che le esperienze interpersonali e culturali a cui ogni in- Ecco dunque l’importanza del raccontare e del legge-
dividuo va incontro nel corso della propria vita. re ad alta voce fin dalla prima infanzia: attraverso que-
Il linguaggio non è soltanto il mezzo mediante il qua- ste modalità di rapporto interpersonale si trasferisco-
le gli esseri umani comunicano fra loro; è anche lo no elementi destinati ad allargare la memoria, espan-
strumento attraverso il quale l’uomo elabora, rappre- dendo l’esperienza del bambino al mondo esterno, fil-
senta ed esprime la realtà che lo circonda, costruendo trato dalla voce amica della mamma o di chi si occu-
entro se stesso la rete di simboli che la riflette. In que- pa di lui. Ogni evento dell’esistenza lascia dunque u-
sto senso si può comprendere il fatto, per esempio, na traccia nella mente di ogni persona; la diversità de-
che quando una mamma raccolta o legge una storia gli eventi e le differenti reazioni a questi fanno di ogni
al proprio bambino non trasmette soltanto informa- soggetto un essere unico nel mondo dei viventi. Unico
zioni relative alla vicenda raccontata, ma, consciamente nel contesto della cultura di appartenenza.
o inconsciamente, esprime una parte di se stessa, del L’appartenenza a una determinata e specifica cultura,
proprio modo di sentire, di pensare, di essere, che il La passione infatti, comporta una “programmazione” cerebrale del
bambino percepisce e incorpora, arricchendo la pro- per i racconti e la lettura tutto particolare (e diversa da quella che si realizze-
pria memoria psicoaffettiva. ad alta voce viene rebbe nell’ambito di una cultura diversa), e quindi un
arricchita quando vi è diverso modo di pensare e di agire. Di questo si de-
L’arricchimento una condivisione
di interesse che i piccoli
ve tener conto quando persone di diversa provenien-
za sono portate a condividere spazi culturali e mate-
della memoria percepiscono nella riali comuni: il reciproco adattamento richiede sì buo-
misura in cui na volontà e applicazione, ma anche tempo sufficien-
te per rimodellare circuiti cerebrali codificati per con-
L
A MEMORIA è l’altro cardine della personalità di ogni i grandi realmente
essere umano, le cui fondamenta vengono getta- si calano testi psicologici diversi da quelli ai quali è necessario
te si può dire ancor prima di nascere. La mente può nel loro mondo. adattarsi. ■
essere interpretata come la struttura in cui viene con-
servata la memoria di tutto quanto è entrato nel cam-

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Quando, dove e come raccontar
con i bambini piccoli
Quando Ogni momento è
favorevole per
È considerato un luogo comune da superare quello se-
condo il quale i momenti migliori per raccontare e leg-
raccontare e leg-
U
NA QUESTIONE alla quale è opportuno rivolge- gere ad alta voce sono quelli che precedono il sonno,
re molta attenzione è quella relativa ai tempi più gere ad alta voce quando i bambini hanno più bisogno di rassicurazio-
opportuni da dedicare al raccontare e al leggere ad al- ai propri bambini ne e di tenerezze. Questo luogo comune ha indub-
ta voce con i bambini. Il problema può essere messo e ogni luogo è a- biamente una non trascurabile componente di verità;
a fuoco da due punti di vista: quello dei bambini e datto purché con- tuttavia questo momento non deve essere considera-
quello degli adulti. senta un minimo to né l’unico né il più idoneo. Raccontare e leggere ad
di raccoglimento. alta voce non deve diventare un sonnifero. È impor-
Per quanto riguarda i tempi dei bambini, è ampia- La semplicità e il tante capire che il libro può essere letto e sfogliato an-
mente condivisa l’opportunità di mettere in rilievo due linguaggio di o- che in altri momenti della giornata.
elementi cruciali: innanzitutto, che i tempi di attenzione gni giorno sono
di un bambino sono relativamente brevi, brevissimi al più che sufficien- Si può iniziare dapprima a leggere come un fatto ec-
di sotto dei tre anni; in secondo luogo che è neces- ti per rendere cezionale:
saria, da parte dei bambini, una disponibilità non sem- gradevole ed ef- “Oggi piove, non usciamo, ma ci rannicchiamo in
pre facile da ottenere, specialmente nei più grandicelli. ficace qualunque un angolino del divano e leggiamo assieme.”
In questi, infatti, maggiore può essere il contrasto fra racconto. Può essere una bella sorpresa per il bambino riceve-
interessi e attività diversi dall’ascolto, specialmente nel- re una telefonata del tipo:
l’ambito di stili di vita caratterizzati da stimolazioni di “Oggi, appena arrivo a casa dal lavoro ti leggo un
eccessiva intensità quali troppe o troppo prolungate at- libro che ho comperato per te.”
tività fisiche o una sproporzionata fruizione della tele-
visione. Un po’ alla volta è però importante che il momento un
Di questi due elementi è opportuno tenere conto sia po’ magico del racconto o della lettura diventi un mo-
per non eccedere nel pretendere un tempo di atten- Non è il tempo mento fisso nella giornata o perlomeno nella settimana
zione che il bambino non è in grado di dare, sia per dei nostri bambini del bambino.
creare situazioni ambientali di distensione che favori- che deve essere
scano la disponibilità interiore all’ascolto. organizzato, ma Una soluzione da proporre e da realizzare, non trop-
il nostro, in modo po impegnativa per l’adulto, può essere quella della ca-
Per quanto riguarda gli adulti, sono da prendere in da riservare spazi tena di lettura, dove il bambino sa che ogni giorno c’è
considerazione sia le oggettive difficoltà (gli impegni di per star loro qualcuno che gli legge un pezzettino del suo libro:
lavoro, le occupazioni domestiche, i ritmi di lavoro e veramente vicini, Al pomeriggio del lunedì arriva il nonno; al martedì
gli affollamenti negli asili nido e nelle scuole dell’in- per ascoltarli, arriva la baby-sitter, al mercoledì la mamma ha il
fanzia ecc.) a trovare i momenti più opportuni (per il per parlare loro, pomeriggio libero...
bambino) da dedicare al raccontare e al leggere sia la per raccontare.
difficoltà a stabilirli nel corso della giornata. L’importante è che ci sia una ragionevole regolarità ne-
gli interventi di lettura ad alta voce.

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e e leggere ad alta voce
Nel quadro generale della scelta dei momenti più op- Se la lettura condizioni diverse, come negli asili nido, nelle scuole
portuni da dedicare al raccontare e al leggere ad alta è fatta con partecipazione dell’infanzia e nelle biblioteche pubbliche, dove è in-
voce, l’aspetto forse più importante e certamente me- e senza forzature dubbiamente auspicabile che venga allestito sempre
no facile è quello di convincere gli adulti che non è il ci si accorge ben presto uno spazio specifico dedicato alla lettura (nelle bi-
tempo dei bambini che deve essere organizzato in fun- di quanto sia gradita blioteche uno spazio per i piccoli nettamente separa-
zione delle esigenze dei grandi, bensì il tempo di que- e apprezzata anche to dalle aree destinate agli adulti), possibilmente con
sti venga orientato a trovare spazi per stare vicino ai dai bambini piccolissimi. ausili (seggioline, cuscini ecc.) e oggetti (libri, albi, ma-
propri piccoli, non solo per farsi ascoltare, ma anche nifesti, disegni degli stessi bambini), indispensabili o
per ascoltarli e condividerne le esperienze, le emozioni, quanto meno utili per caratterizzare lo spazio destinato
i sentimenti nella quotidianità della loro vita. non solo all’ascolto, ma anche alla fruizione diretta
(massimamente da incoraggiare) dei prodotti editoriali
disponibili. Proprio per questa ultima e fondamenta-
Dove le opzione, i materiali editoriali devono essere dispo-
sti, nello spazio ad essi dedicato, in modo che i bam-
bini possano raggiungerli facilmente e disporne con
I
N AMBITO DOMESTICO, è suggeribile destinare spa-
zi nei quali sia possibile creare un’atmosfera che con- ampio senso di libertà.
tribuisca a favorire una reale disponibilità all’ascolto,
quindi senza elementi distraenti, come la televisione
accesa, conversazioni fra persone non impegnate nel- Come
la lettura e nell’ascolto e così via. A creare un’atmosfera
favorevole contribuisce certamente anche l’illumina-
I
L PRINCIPIO DI FONDO è che non vi sono, in as-
zione dello spazio in cui la lettura si svolge: sufficien- soluto, modi giusti e modi sbagliati per raccontare e
te per vedere bene le eventuali illustrazioni e le e- leggere ad alta voce ai e con i bambini: lo si può fare
spressioni di chi racconta o legge, ma non eccessiva come si può, come si è capaci; l’importante è saper in-
per non stancare e soprattutto per non deprivare un teressare, divertire, stimolare la fantasia e la creatività
tale momento di stretto rapporto interpersonale di dei piccoli ascoltatori.
un’aura che lo può rendere particolarmente pregnante. Molto spesso, attraverso
In questo senso, uno spazio relativamente circoscritto, la rappresentazione È possibile formulare delle linee guida, derivate dalla
tranquillo e moderatamente illuminato può favorire in dei bisogni ricerca, dall’esperienza e soprattutto dal buon senso.
modo apprezzabile un forte senso di partecipazione e dei protagonisti Tali linee guida possono essere riassunte in sei sinte-
di complicità fra chi narra e i piccoli che ascoltano, a- delle storie narrate, tici suggerimenti:
limentando la creazione e la condivisione di sogni e il bambino impara
fantasie. ad esprimere  raccontare e leggere con naturalezza: ognuno de-
le proprie necessità. ve essere se stesso;
Questa possibilità, più o meno ampia nell’ambito do-  raccontare e leggere in modo “realistico”, cioè co-
mestico, assume connotazioni ovviamente differenti in me si parla normalmente;

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Quando, dove e come
raccontare e leggere ad alta voce
con i bambini piccoli

 usare le parole con precisione e pronunciarle con I più comuni momenti non influenzare positivamente l’attenzione dei picco-
chiarezza; di lettura ad alta voce li ascoltatori.
 far misurato ricorso a pause che “incornicino” e/o sono quelli
potenzino i contenuti; che precedono Premessa di ogni attività di comunicazione è che chi
 adattare il racconto e la lettura alle esigenze e al- il sonno, quando ascolta senta bene e chiaramente la voce narrante, co-
le possibilità del bambino, limitando tuttavia il ri- i bambini hanno sa che non sempre accade, specialmente quando i pic-
corso eccessivo ai vezzeggiamenti; più bisogno coli sono numerosi e irrequieti. Quindi è necessario ri-
 collegare con coerenza nel racconto e nella lettu- di rassicurazione correre a continue verifiche e sollecitazioni all’atten-
ra le parole dette e le illustrazioni. e di tenerezze. zione, senza tuttavia che la narrazione si spezzetti fino
Ma non sono i soli. a rendere difficile seguirla, sia per chi ascolta sia per chi
Questi suggerimenti vanno considerati in un quadro di racconta o legge. Naturalmente è opportuno tenere nel
adeguata comprensione delle caratteristiche del bam- dovuto conto la disattenzione dei piccoli ascoltatori, nel
bino o dei bambini ai quali si racconta e si legge, com- senso che, come si è già detto, la loro capacità di at-
prensione che deve essere basata su un reale rispet- tenzione è limitata e le manifestazioni di irrequietez-
to delle loro disponibilità e delle loro reazioni, so- za devono essere correttamente interpretate come un
prattutto senza mai forzarli all’ascolto. segnale che la narrazione può essere interrotta. Questo
tuttavia deve accadere non bruscamente, come un se-
Senza pretendere di esaurire la complessità e la varietà gno di insofferenza o di intento punitivo, bensì con
delle peculiarità dei bambini rispetto all’ascolto, se ne l’accortezza di sfumare in un finale provvisorio che la-
possono individuare tre tipi principali. Vi sono bambini sci nell’uditorio l’impressione che la sospensione è sol-
la cui disponibilità e attenzione sono maggiori quan- tanto una pausa e che la narrazione continuerà in un
do il racconto e la lettura sono sostenuti dalle imma- secondo tempo.
gini; altri, invece, sono più attratti dal suono delle pa-
role e dal loro fluire; infine, vi sono bambini di cui si Un errore abbastanza frequente nel quale gli adulti in-
potrebbe dire che sentono con il corpo e che quindi Si può cominciare corrono è quello di considerare inutile raccontare e leg-
hanno particolarmente bisogno di contatto fisico, di fin da bambini a tenere gere ad alta voce a bambini che continuano a muo-
muoversi e agire secondo le suggestioni di quello che sul comodino qualche versi, allontanarsi, giocherellare, interpretando tali com-
ascoltano. piccolo libro, portamenti come una mancanza di disponibilità all’a-
i cosiddetti libri scolto, di disinteresse. In realtà, molto spesso i bambini
Fermo restando che raccontare e leggere ad alta voce della buonanotte. con questi comportamenti non sono affatto disinte-
non deve diventare una rappresentazione teatrale, non Si contribuirà così ressati: una verifica può dimostrare che essi rimango-
vi è dubbio che una maggiore attenzione è ottenibile a far nascere una bella no comunque sempre a una distanza utile all’ascolto
tenendo conto non solo della disponibilità “a stare a abitudine che durerà e che, alla fine, hanno fruito e goduto della narrazio-
sentire” dei piccoli, ma anche delle loro reazioni, in- per tutta la vita. ne quanto i loro compagni rimasti tranquilli.
teragendo con le quali si contribuisce a creare uno sta-
to d’animo, un’atmosfera emotiva che non possono Una raccomandazione particolare è da essere formu-

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lata con fermezza: quella di non associare mai l’ascolto La migliore scelta di un li- gli altri particolarmente utili da sapere.
a una valutazione dei rendimenti cognitivi. Ascoltare bro per il proprio bambino
deve essere semplicemente un piacere, non la pre- è quella che tiene conto an- Un primo accorgimento consiste nel saltare senza e-
messa di un controllo su quanto il bambino ha im- che delle sue preferenze. sitazioni lungaggini e digressioni che rallentano il rac-
parato. Quindi, è opportuno, e fortemente racco- Illustrazione da M. MURPHY, conto, rendendolo di più difficile comprensione e/o ec-
mandabile a genitori ed educatori, non far seguire a un Alcune cose cambiano, cessivamente lungo rispetto alla capacità di attenzione
racconto o a una lettura le classiche domande: “Come AER Edizioni, Bolzano. del bambino.
si chiama il primo pinguino che la mamma accom-
pagna a scuola?”, “Quali sono gli animali che l’orset- Un secondo accorgimento è quello di non forzare ol-
to segue scappando da casa?” ecc. tre misura la propensione a dare voci diverse ai diversi
Le difficoltà e gli orrori personaggi di una favola, di una storia, di un raccon-
È anche opportuno tenere conto che una fiaba o una della vita, come la guerra, to. È vero che le storie per bambini offrono la possi-
storia possono aver colpito la sensibilità del bambino non possono essere bilità a chi legge di adattare la propria voce in modo
tanto che gli è necessario un certo tempo per “soste- nascosti ai bambini; da favorire nei piccoli una maggiore comprensione (e
nerla” interiormente e quindi lo si disturba quando si spiegarli con caratterizzazione) di personaggi e situazioni. Questo è
vuole immediatamente rievocarla per analizzarla e di- un linguaggio semplice utile e possibile quando i personaggi sono (vocal-
scuterne. e veritiero contribuisce mente) relativamente semplici e soprattutto quando
a porre le fondamenta sono poco numerosi; ma quando sono molti e com-
Sono da ricordare altri accorgimenti per rendere il di una morale pacifica plessi, anche per il lettore più addestrato può risulta-
raccontare e il leggere ad alta voce più attraenti, sti- e altruista. re difficile “trovare” voci diverse, mantenendone tono
molanti e sopportabili per i bambini piccoli. Se ne e calore per tutta la narrazione, soprattutto quando il
possono ricordare tre di cui uno abbastanza ovvio, racconto è lungo, interrotto da pause, narrato in spa-

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Quando, dove e come
raccontare e leggere ad alta voce
con i bambini piccoli

zi e tempi diversi: in questi casi, si finisce per ingene- L’educazione al bello  Orientamento nello spazio In un ambiente ritro-
rare nel piccolo ascoltatore soltanto difficoltà di atten- può cominciare fin dalla vare certi elementi noti permette al bambino di ca-
zione e di comprensione. Quanto detto naturalmente più tenera età, purché pire dove si trova e quindi di orientarsi.
non significa optare per una voce tediosamente sem- avvenga attraverso il
pre uguale, monotona, irritante al suono, ma vuol di- gioco e la raffigurazione  Orientamento nel tempo Nella quotidianità, ri-
re cercare di renderla viva, attraente, specialmente at- di oggetti e immagini trovarsi nelle stesse situazioni in una successione
traverso variazioni naturali che esprimano la parteci- di buona qualità, come consueta permette al bambino di individuare il
pazione emotiva di chi legge. spesso sono i libri per momento, nell’arco della giornata, in cui egli si tro-
l’infanzia. va, quasi pietra miliare temporale, e ciò lo tran-
Un terzo e importante accorgimento riguarda le mo- quillizza.
dalità con le quali si associano le illustrazioni alla nar-
razione. È intuitivo che le illustrazioni vanno ampia-  Orientamento nella storia Il bambino piccolo a-
mente condivise fra chi legge e chi ascolta, ma è rac- ma risentire più volte la stessa storia e non gradi-
comandabile che il piccolo in ascolto ne prenda visione sce i cambiamenti. La storia si snoda davanti agli
dopo che almeno una parte della narrazione sia sta- occhi del bambino non come una pellicola, una
ta letta. La ragione di questo accorgimento è sostenuta rappresentazione filmica piatta e bidimensionale
soprattutto dal fatto che l’abitudine di passare molto della quale è semplicemente spettatore, ma come
tempo davanti alla televisione diminuisce nei bambi- una rappresentazione tridimensionale che lo cir-
ni la capacità di formarsi, della realtà, immagini men- conda ed in cui egli è inserito: vive con la fantasia
tali proprie. Questo fatto, ritengono gli esperti di psi- una sequenza “reale” di situazioni in ambienti so-
cologia infantile, impoverisce in modo rilevante le ca- vrapposti. Per cui risentire la stessa storia è come
pacità immaginative dei bambini tv-dipendenti, ridu- riesplorare un percorso in un ambiente via via
cendone l’immaginazione del reale a forme stereoti- sempre più noto.
pate e riduttive. L’ascolto, invece, fornisce un fertile ter-
reno di sviluppo della loro fantasia. Naturalmente, Non si dovrebbe Se una considerazione finale può essere tratta sui mo-
quando si tratta di prodotti editoriali di sole illustrazioni, ignorare l’importanza di migliori per dedicarsi al raccontare e al leggere con
vedere e raccontare (commentare) non possono che fondamentale i bambini piccoli, si può dire che non vi è suggeri-
coincidere. della musica mento veramente efficace se non si inserisce in un’e-
nell’educazione sperienza realmente vissuta, praticata costantemente,
Infine, è da prendere in considerazione il rapporto fra ricorrendo per tempo sia nell’ambito della famiglia sia in quello delle co-
l’adulto che racconta e legge e i bambini che ascolta- agli ottimi, anche se munità in cui molti bambini passano gran parte delle
no. Per l’adulto, un fattore di interesse in una narra- non numerosissimi, loro giornate.
zione è la varietà; per il bambino piccolo la ripetitività mezzi disponibili
è un elemento irrinunciabile. Questo aspetto è stato sul mercato.
oggetto di particolari approfondimenti in varie sedi e
i risultati, schematicamente, sono così riassumibili.

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dia soprattutto i genitori contro ogni eventuale pro-
pensione a strumentalizzare il raccontare e il leggere
ad alta voce per forzare lo sviluppo psichico, emotivo
e sentimentale dei propri bambini.

Un secondo errore, in un certo senso corollario del


primo, è quello di perseguire, mediante la lettura ad
alta voce, l’obiettivo di anticipare nei bambini la ca-
pacità di leggere, al quale si deve invece arrivare lun-
go un percorso armonico rispetto allo sviluppo psichico
del bambino.

Un terzo errore è quello di considerare il raccontare


e il leggere ad alta voce ai piccoli bambini come un
mezzo indispensabile, se non addirittura unico, per
creare e sostenere un profondo e duraturo legame af-
fettivo tra genitori e figli. In realtà, il bambino instau-
ra un legame affettivo profondo e duraturo con gli a-
dulti che in qualsiasi modo lo aiutano a crescere, che
Per i bambini la notte è tempo di timori e di paure che le mamme e i papà possono dissipare “crescono” assieme a lui, contribuendo a costruire, ar-
ricorrendo sia alla propria rassicurante presenza, sia a sereni comportamenti protettivi. Co- ricchire e allargare il suo spazio psicologico. Quindi, è
me accade nel bellissimo libricino da cui è tratta questa illustrazione di grande qualità e fa- opportuno non ritenere il raccontare e il leggere ad al-
scino. Da V. GORBACHEV, Tommaso e i cento lupi cattivi, Nord-Sud Edizioni, Gossau/Zürich. ta voce come possibilità uniche, ma solo come una
delle molte strategie possibili per aiutare il bambino a
crescere.
Gli errori da evitare Le fiabe raccontano Quello che, invece, appare utilmente proponibile non
di luoghi e usanze dovrà essere soltanto un comportamento (racconta-
Un primo errore è quello di considerare il racconta- spesso lontane re e leggere ad alta voce), ma un cambiamento nel
re e il leggere ad alta voce come mezzi per accelera- dall’esperienza modo di rapportarsi con i bambini propri o affidati
re i processi di maturazione dei piccoli ascoltatori, sen- quotidiana, ma sempre (“sentire” autenticamente l’esigenza e il piacere di
za tener conto che, nello sviluppo del bambino, non di vicende e sentimenti raccontare e di leggere). In questa ottica, il raccontare
è soltanto importante “sapere”, ma soprattutto “capi- che aiutano e il leggere ad alta voce diventano dei tasselli, tanto
re”, e oggi i bambini, oggetto di una vasta e pressan- a comprenderci meglio. più importanti in quanto inseriti in quello che i ge-
te gamma di stimolazioni esterne, sanno o rischiano di nitori e gli educatori già diffusamente fanno per far
sapere molto di più di quanto sono in grado di capi- crescere i bambini fisicamente, psicologicamente e af-
re. Di qui l’opportunità e l’impegno di mettere in guar- fettivamente. ■

11
La scelta delle pubblicazioni per
Innumerevoli sono

N
EL SENSIBILIZZARE LE FAMIGLIE verso la me un soggetto attivo, competente, capace di emo-
pratica del raccontare e del leggere ad alta le pubblicazioni zioni e sentimenti complessi, dotato di una sua pro-
voce ai bambini piccoli, è opportuno dedica- per l’infanzia; nel- pria logica e di un inconscio che può essere terreno
re una particolare attenzione alla scelta delle pubbli- la scelta è oppor- di grandi conflitti.
cazioni utilizzabili, tenendo conto dell’età dei bambi- tuno tener conto Il mondo degli adulti, che a vari titoli professionali
ni, delle circostanze ambientali, del tempo disponibi- dell’età del bam- (pediatri, educatori ecc.) ha a che fare con i bambini,
le; in sostanza, a quale materiale editoriale si può at- bino e delle sue è ben consapevole di questa nuova realtà infantile.
tingere oggi, senza trascurare di valorizzare la tradi- preferenze, affi- Invece, questa consapevolezza molto spesso sfugge
zione orale. dandosi anche ai alla comune società degli adulti e delle famiglie. No-
consigli di chi co- nostante tutto, infatti, permane, spesso sotto traccia,
nosce sia i bambi- soprattutto a livello genitoriale, una percezione del
Il bambino di oggi ni sia quello che il bambino non dissimile da quella diffusa in passato.
mercato librario
propone.
Q
UANTI SI OCCUPANO di letteratura per l’infan- Sulla base di tali evidenze, si può formulare una pri-
zia non mancano di raccomandare di prendere ma considerazione: quella di ritenere prioritaria la
atto del fatto che il bambino di oggi (un oggi che or- necessità di rendersi consapevoli della “nuova” visio-
mai copre diversi decenni) è ben diverso da quello ne che si deve avere del bambino di oggi. Questa
rappresentato nell’ottocento, alla nascita della lette- consapevolezza è indispensabile per elaborare, ac-
ratura per l’infanzia, secondo un modello che ha so- cettare e mettere in pratica da parte dell’adulto alcu-
stanzialmente resistito fino agli anni sessanta del no- ni atteggiamenti assai importanti per rendere virtuo-
vecento: un soggetto prevalentemente passivo al samente efficace il suo ruolo di mediatore fra ciò che
quale si dovevano impartire lezioni istruttive e mora- viene raccontato o letto ad alta voce e la “sensibilità”
leggianti ricorrendo a materiali esplicitamente peda- del bambino che ascolta.
gogici. Il fine era principalmente quello di farne un
buon bambino rispettoso delle regole del vivere civi- Gli atteggiamenti degli adulti che contribuiscono a
le, premessa per ottenere un adulto disposto ad ade- rendere il raccontare e il leggere ad alta voce un mo-
guarsi alla mentalità, alle opinioni, ai modi di vita mento di piacere e di crescita per il bambino posso-
prevalenti (o autoritariamente imposti) nella società no essere riassunti in poche indicazioni:
in cui avrebbe condotto la sua esistenza.  cercare il significato di ciò che si racconta o si leg-
ge assieme al bambino, mettendosi sul suo stes-
I cambiamenti socioeconomici e culturali intervenuti Le storie so piano;
tumultuosamente, perlomeno nei Paesi occidentali, che non piacciono  non spiegare, non insegnare, non chiedere di trar-
a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, a chi legge, difficilmente re la morale o un insegnamento da ciò racconta-
hanno comportato anche la crisi di quel modello ot- piaccono a chi ascolta. to o letto;
tocentesco di bambino, al quale è subentrata una fi-  scoprire assieme al bambino non solo il piacere
gura ben diversa: il bambino oggi è riconosciuto co- della lettura, ma anche il fascino e la bellezza del-

12
l’infanzia
la parola, dell’espressione letteraria e delle illu- Scegliere il libro giusto gamma di valori in modo implicito, intrecciati in mo-
strazioni; per il proprio bambino do inapparente alle storie, alle parole, alle illustra-
 non aspettarsi, e ancor meno pretendere, che il non è sempre facile; zioni, per cui si può dire che si fa sempre più lette-
bambino con il quale si racconta o si legge diven- meglio affidarsi ratura e sempre meno pedagogia. È questo un pun-
ti più bravo, più buono, più intelligente. al consiglio di chi sa to che è stato ritenuto importante e da mettere in ri-
di libri per l’infanzia salto nei processi di sensibilizzazione rivolti alle fa-
In sostanza, gli atteggiamenti “virtuosi” dell’adulto e di bambini. miglie: il bambino che ascolta costruisce una pro-
che racconta o legge a un bambino implicano la ne- pria visione del mondo in cui le componenti valoria-
cessità e la disponibilità a crescere con lui, trovando li (relative agli affetti, all’onestà, all’amicizia, al rispet-
o ritrovando dimensioni percettive ed emozionali to dell’ambiente, al senso della morte ecc.) entrano
dell’età dell’infanzia che possono arricchire anche la quasi inavvertitamente, trasportate in modo nasco-
propria vita presente di adulto, spesso anchilosata sto dai e nei contenuti espliciti dei racconti, delle
negli schemi stereotipati della vita quotidiana. storie, delle fiabe.

Se si tiene conto di queste considerazioni, si com-


La moderna prende quanto non sia più accettabile la manipola-

letteratura per zione di prodotti della letteratura per l’infanzia per


renderli più funzionali a obiettivi di natura pedago-
l’infanzia gica. La manipolazione di un racconto o di un testo
dovrebbe essere sempre evitata, a prescindere da-
gli obiettivi che possono anche sembrare del tutto
I
CAMBIAMENTI INTERVENUTI nella realtà e nella
concezione della figura del bambino dei nostri legittimi (rendere una storia meno violenta, più vi-
tempi sono stati e sono ampiamente e correttamen- cina alle esperienze del bambino e così via): meglio
te interpretati dai più validi autori per l’infanzia sia di gran lunga è cambiare e scegliere quello che
nel modo di scrivere sia nelle tematiche trattate. sembra più adatto.

Una caratteristica che appare fondamentale nella La sensibilità Una terza caratteristica della moderna letteratura
moderna letteratura per l’infanzia è quella di essere dei bambini piccoli per l’infanzia è rappresentata dall’ampliamento te-
scritta ponendosi dalla parte del bambino, “veden- può essere stimolata matico cui è andata incontro, dall’ecologia alla ses-
do” con i suoi occhi. Di qui lo sforzo, da parte dell’a- proponendo sualità, dalla guerra alle scienze e alla tecnologia,
dulto, di comprendere questa impostazione, cui non loro libriccini fatti nell’opportunità/necessità di aderire all’allargamen-
è abituato, per poter realmente partecipare e far sen- con materiali to delle esperienze della vita quotidiana da parte
tire al bambino tale partecipazione. apprezzabili sia del bambino.
alla vista che al tatto.
Una seconda caratteristica della moderna letteratura L’attenzione dedicata alla letteratura per l’infanzia ne-
per l’infanzia è quella di rappresentare una vasta gli ultimi decenni non deve andare a scapito del

13
La scelta delle pubblicazioni
per l’infanzia

grande patrimonio della tradizione orale e della let- I migliori primi libri sto che uno solo di qualità eccellente. Tuttavia, è op-
teratura del passato; queste possono avere ancora per bambini portuno insistere con i genitori sulla opportunità di
un ampio spazio nelle scelte delle famiglie, sceglien- sono quelli che illustrano evitare l’acquisto di pubblicazioni scadenti, di cui il
do il più possibile secondo criteri che tengano conto, concetti e forniscono mercato è infiltrato in modo non trascurabile da pro-
come si è detto, che i destinatari, i bambini di oggi, informazioni nel contesto duttori non adeguati o addirittura scientemente scor-
non sono quelli di ieri. di una storia. retti.

Per quanto riguarda la qualità per così dire immate-


I principali criteri riale, quella dei contenuti, si possono valorizzare i

di scelta criteri di cui si tiene conto nell’assegnazione del pre-


stigioso premio Hans Christian Andersen per cui un

S
ULLA SCELTA delle pubblicazioni destinate ai libro valido deve possedere i seguenti requisiti:
bambini fino ai cinque anni (e anche successiva-
mente) è opportuno affermare il criterio, tanto ovvio  comunicare a più livelli,
quanto frequentemente disatteso, di adeguare le  essere semplice nei criteri di comunicazione sen-
scelte alle reali possibilità di comprensione del bam- za essere banale,
bino, in sostanza al suo stadio di sviluppo.  essere originale,
 essere corredato da illustrazioni di elevato valore
Un secondo criterio, largamente osservato da quanti estetico,
professionalmente si occupano di bambini, ma non  contenere valori non esplicitati ma che scaturisco-
così da non pochi genitori, è quello di scegliere le no dal fluire degli eventi,
pubblicazioni in funzione dei gusti dei piccoli, ben  stimolare la capacità critica,
noti nella loro variabilità, spesso non tenuti nella do-  divertire,
vuta considerazione. L’albo illustrato  coinvolgere,
è il libro più adatto  sollecitare empatia,
Oltre a questi, altri criteri di scelta possono guidare in per leggere insieme,  favorire una migliore conoscenza di sé e del
modo utile l’operato dei genitori nella richiesta e nel- specialmente quando mondo,
l’acquisto di pubblicazioni da leggere con i loro bam- è di grande formato  fornire informazioni.
bini: innanzitutto la qualità dei contenuti e in secon- e quindi più facilmente
do luogo la qualità delle caratteristiche materiali e condivisibile Un criterio importante è quello di tener conto della
grafico-illustrative dei prodotti. fra l’adulto che legge destinazione della pubblicazione perché una cosa è
e il piccolo che segue scegliere un libro la cui fruizione avviene nell’ambito
Quest’ultimo aspetto deve essere naturalmente con- la narrazione delle famiglie nelle quali di solito è coinvolto un
siderato anche tenendo conto del prezzo: è ovvio guardando le figure. adulto e uno o al massimo due-tre bambini, altra co-
che, a risorse limitate, non vi è dubbio che è preferi- sa è quando il libro viene utilizzato per un gruppo
bile acquistare due prodotti di buona qualità, piutto- numeroso di bambini, come può avvenire e avviene

14
Estendere la scelta delle
fiabe a quelle di altri Paesi
è utile perché allarga l’e-
sperienza conoscitiva del
bambino verso altri mondi,
contribuendo a comprende-
re e ad amare le diversità
del genere umano.
L’illustrazione è tratta da
una fiaba Yoruba (Nigeria).
Da F. LAZZARATO, 100 fiabe
venute da lontano, illu-
strazioni di NICOLETTA CO-
STA, Mondadori, Milano.

15
La scelta delle pubblicazioni
per l’infanzia

negli asili nido, nelle scuole dell’infanzia o quando si È positivo raccontare di fronte a letture che è incapace di affrontare. Ora,
organizzano momenti di lettura in altre sedi, come storie dove questo aspetto può essere meglio controllato quan-
per esempio nelle biblioteche pubbliche. il protagonista, do la lettura avviene fra un adulto e un bambino o
in cui il bambino pochi bambini, quando cioè vi è una maggiore pos-
Il problema della destinazione riguarda non soltanto si identifica, sibilità, da parte dell’adulto, di prestare attenzione al-
i formati e la grafica delle pubblicazioni, la cui lettura alla fine trionfa, le reazioni, anche non esplicite, del bambino e quin-
è bene sia sempre o il più possibile condivisa fra chi perché la fragile di di tenerne conto.
legge e chi ascolta, ma anche i contenuti. Non si de- personalità infantile Questa possibilità è ben minore quando il racconto
ve infatti dimenticare che anche i bambini più piccoli trova una o la lettura avviene per un gruppo numeroso di
possono presentare delle difficoltà nel condividere compensazione ai suoi bambini, fra i quali può essere ignorato quel sogget-
per così dire pubblicamente le proprie emozioni su- sentimenti to per cui ciò che si va raccontando o leggendo risul-
scitate da un racconto o da una fiaba. Infatti, raccon- di inferiorità e alle sue ta disturbante. In questa ottica, si comprende perché
tare o leggere ad alta voce implica in varia misura paure. le persone e gli esperti che hanno competenze in
una stimolazione di sentimenti che il bambino può merito suggeriscano di dare la preferenza a letture in
considerare molto privati e quindi non essere dispo- un certo senso più conservatrici, la cui “innocuità” è
nibile a condividere con altri. Il bambino, nell’atmo- stata lungamente verificata.
sfera di intimità che si crea durante la lettura cui è in-
teressato, può considerarla del tutto personale: un’e- Una questione marginale, ma non del tutto trascu-
sperienza intensa da condividere unicamente in uno rabile, riguarda l’opportunità di tener conto, nella
stretto rapporto con il solo adulto narrante. Questa scelta delle narrazioni e delle letture, se i destinatari
possibilità è naturalmente legata alla storia o alla fia- siano bambini o bambine. In realtà, questo non è
ba che viene letta, al luogo e al tempo in cui tale un reale problema per la fascia di età fino a cinque
esperienza si svolge. Al contrario, vi sono storie che il Trasformare le piccole anni in quanto è soltanto dalla preadolescenza che
bambino ama condividere e la scelta di queste con- azioni quotidiane comincia a verificarsi una differenziazione nelle pre-
diziona la possibilità di “collettivizzare” con piacere in storie significa ferenze dei bambini legate al genere maschile o
l’esperienza della lettura. concentrare femminile.
e trasmettere un mondo
La scelta delle pubblicazioni più adatte ai bambini di affettività, Un’ultima considerazione può essere dedicata alla
nelle varie età deve tener conto anche della loro ca- realizzare un rapporto lunghezza delle letture. È chiaro che nell’ambito fa-
pacità individuale di sopportare storie che scatenano profondo con miliare, le letture possono essere distribuite anche in
turbamento, evitando letture che possono violentare i propri più giorni, a capitoli, in quanto vi è una continuità
la loro sensibilità. I bambini più grandi, capaci di leg- piccoli, riaffermare dei soggetti in ascolto; questa circostanza può non
gere per proprio conto, quando ciò che leggono su- il proprio amore verificarsi negli asili e nelle scuole dell’infanzia per
pera la loro soglia di sopportabilità, hanno la possibi- verso di loro. cui sembra utile suggerire di dare la preferenza, in
lità di interrompere la lettura; mentre il bambino che queste sedi, a esperienze di racconto e di lettura che
non sa leggere e che dipende dall’adulto è indifeso si esauriscono nella singola sessione, ferma restando

16
Le storie di giocattoli pos-
sono assumere una parti-
colare rilevanza nello svi-
luppo psicoaffettivo del
bambino; sia dal rapporto
diretto con pupazzi, bam-
bole e altri oggetti, sia da
racconti che li abbiano
protagonisti, i bambini
possono ricavare quel sen-
so di sicurezza che sarà al-
la base dei rapporti affet-
tivi futuri.
L’illustrazione è tratta da L.
CECIL E E. C. CLARK, Le più
belle storie di giocattoli,
Mondadori, Milano.

la disponibilità di riprenderle, con opportuni accorgi- Attraverso le storie possibile assegnare con precisione un determinato li-
menti, in altri momenti. il bambino passa bro a questa o a quell’età. Infatti, la maggior parte
gradualmente da degli editori tiene conto di questo dato di fatto, per
Un tema ricorrente è quello del rapporto fra età del esperienze semplici cui tende a non mettere più, o a porla in termini
bambino e pubblicazioni da scegliere, cui si è già ac- a complesse e progredisce semplicemente indicativi, la fascia di età di riferimen-
cennato, ma sul quale conviene ritornare. Sulla base nella percezione, to, preferendo la dicitura “a partire da ... (mesi o an-
di varie esperienze e in accordo con la letteratura in nell’organizzazione e nel ni)”. Si possono tuttavia seguire alcuni criteri, basati
proposito, si può convenire sull’opportunità di tra- controllo della realtà. sulle preferenze dei bambini, quali quelli riassunti
smettere con chiarezza il seguente messaggio: non è nella tabella pubblicata a pagina 22. ■

17
La scelta delle pubblicazioni
per l’infanzia

Alcuni criteri guida


per la scelta delle pubblicazioni
per l’infanzia

L A SCELTA DEI RACCONTI e delle


letture da fare ad alta voce con i
bambini in età prescolare non può esse-
scelta di una pubblicazione, quello di
avere in qualche modo un sostegno alla
propria opera di educatori per cui la
re basata su parametri certi, per cui è pubblicazione deve, il più virtuosamente
consigliabile ai genitori consultare pe- possibile, insegnare qualche cosa, muo-
diatri, educatrici di asili nido, maestre di vere a buoni sentimenti, esaltare le virtù.
scuola dell’infanzia, bibliotecari e librai
esperti in letteratura per l’infanzia, non Una trappola in cui spesso cadono gli
soltanto per avere delle indicazioni gui- acquirenti di pubblicazioni per bambini
da, ma soprattutto per evitare almeno è quella rappresentata da prodotti edi-
alcuni fra gli errori più comuni e meno toriali confezionati sul gusto e sulle pre-
trascurabili. ferenze degli adulti allo scopo di ven-
derli meglio e di più: ricche edizioni,
Innanzitutto, è fortemente raccomanda- con prefazioni magari di firme illustri,
bile evitare di privilegiare acriticamente promosse da una pubblicità a loro rivol-
le pubblicazioni che l’adulto ricorda di ta e non a far meglio comprendere le
aver gradito “quando era piccolo”, quel- esigenze del bambino e guidare in tal
le che sono poi diventati i libri della no- senso le scelte di acquisto.
stalgia, sentimento che spesso confonde
i ricordi con le questioni di merito. La Un errore in qualche modo opposto al
letteratura per l’infanzia del passato de- primo cui si è accennato è quello di
ve essere rivalutata tenendo conto delle considerare aprioristicamente il “nuo-
esigenze e del reale interesse del bambi- vo” migliore del “vecchio”, mentre è
no di oggi e anche delle proposte nuove importante, anche se più impegnativo,
dell’editoria, sempre più ricca di propo- valutare che cosa è veramente ancora
ste apprezzabili. vivo nei vecchi titoli della letteratura
per l’infanzia: spesso il senso di vec-
Un secondo errore da evitare è quello chio-superato è derivato da presenta-
di porsi come principale obiettivo, nella zioni editoriali povere o scadenti che

18
penalizzano prodotti ancora validissi- maturo, per confermarsi come essere
mi, come molte delle classiche fiabe. umano...”.
Un errore è anche quello di creare per-
E a proposito di fiabe, il rischio che corsi di narrazione e di lettura eccessiva-
spesso gli adulti corrono è quello di con- mente tradizionali e quindi chiusi ai
siderarle non più adatte per i loro carat- cambiamenti della vita e della società.
teri irrealistici, le vicende antiquate, i luo- Un esempio ormai irrinunciabile è rap-
ghi non corrispondenti all’attuale espe- presentato dalla crescente multietnicità
rienza dei bambini, troppo contrastanti della società per cui non si può più igno-
con una realtà quotidiana spesso vissuta rare, quando si raccontano storie, che
nella piattezza di una vita familiare routi- esistono altre etnie, altri Paesi, altre tra-
naria e negli stereotipi della televisione. dizioni. Non estendere la scelta di fiabe e
In realtà, la fiaba conserva, soprattutto al racconti ad altre genti, che ormai vivono
di sopra dei tre anni, una forte attrazione alla porta accanto, e ad altri Paesi signifi-
capace di generare un profondo coinvol- ca restringere l’esperienza conoscitiva
gimento nel bambino. E non solo. Se l’a- del bambino e, al fine, limitarne l’apertu-
dulto coglie veramente l’occasione di cre- ra sulle diversità del genere umano.
scere con il bambino a cui legge, la fiaba,
e naturalmente non solo questa forma di Infine, va sottolineata l’importanza del
racconto, può assumere anche per lui un raccontare attingendo dalla tradizione
ruolo assai importante per il suo sviluppo orale, valorizzando la continuazione da
interiore. Ha scritto Italo Calvino: le fiabe una generazione all’altra di elementi
“...sono il catalogo dei destini che posso- culturali e psicoaffettivi il cui abbando-
no darsi a un uomo e a una donna, so- no impoverisce la famiglia, e i piccoli
prattutto per la parte di vita che appunto che vi vivono, e alla fine la società tutta.
è il farsi di un destino: la giovinezza, dalla In questo ambito, è opportuno opporsi
nascita che sovente porta in sé un auspi- alla tendenza di rinunciare al dialetto di
cio o una condanna, al distacco dalla ca- cui, anzi, è opportuno valorizzare le
sa, alle prove per diventare adulto e più grandi possibilità espressive.

19
La scelta delle pubblicazioni
per l’infanzia

LE pubblicazioni preferite dai bambini

6-12 mesi ■ Pubblicazioni rigide con immagini di bambini


■ Pubblicazioni rigide illustrate in modo brillante da manipolare, mettere in bocca

■ Pubblicazioni con immagini di oggetti familiari

■ Pubblicazioni di piccole dimensioni per piccole mani

12-24 mesi ■ Pubblicazioni rigide e robuste che i bambini possono maneggiare e trasportare
■ Pubblicazioni con fotografie e immagini di bambini nelle loro quotidiane funzioni: dormire,

mangiare, giocare
■ Pubblicazioni della buona notte da leggere quando vanno a letto

■ Pubblicazioni con scenette di saluto

■ Pubblicazioni con poche parole per ogni pagina

■ Pubblicazioni con rime semplici e testi prevedibili

24-36 mesi ■ Pubblicazioni con pagine rigide, ma anche pubblicazioni con pagine di carta
■ Pubblicazioni divertenti e buffe

■ Rime, ritmi, testi ripetitivi, che possono essere mandati a memoria

■ Pubblicazioni concernenti bambini e famiglie

■ Pubblicazioni sul farsi delle amicizie

■ Pubblicazioni sui cibi

■ Pubblicazioni su animali

■ Pubblicazioni riguardanti veicoli

3-5 anni ■ Pubblicazioni che raccontano storie


■ Pubblicazioni che riguardano piccoli bambini che assomiglino a loro e che vivano come

loro; ma anche pubblicazioni dedicate a luoghi e modi di vivere differenti dai consueti
■ Pubblicazioni che riguardano l’andare a scuola, farsi degli amici

■ Pubblicazioni con testi semplici che si possono facilmente memorizzare

■ Pubblicazioni che riguardano i numeri, l’alfabeto, le parole

Fonte: Reach out and Read ® Program Manual, Reach Out and Read Inc., Sommerville, MA 02145 (USA), 1999

20
I libri illustrati possono essere di grande utilità nell’educazione dei bambini. L’immagine è tratta da un volumetto dedicato
all’educazione all’uso del vasino. Da T. ROSS, Voglio il mio vasino, Mondadori, Milano.

21
La scelta delle pubblicazioni
per l’infanzia

I primi libri per i bambini


nella fascia di età 0-2 anni

■Si utilizzano ninne nanne, filastrocche, nursery rymes, cavallucci accompagnando col ritmo
del corpo i suoni verbali.

■ I primi libri sono libri manipolabili, morbidi, di gomma, di plastica, di stoffa con una sola
grande e nitida illustrazione per pagina, su fondo bianco o chiaro, con nette campiture di
colore. Si parte con oggetti conosciuti e familiari (I Morbidoni della Mondadori o i Libri nido
di Coccinella).

■ Si possono poi proporre libri morbidi o cartonati robusti con grandi immagini di animali,
associando verbalmente il verso o una caratteristica identificata.

■Seguono libri a due figure di tipo causa-effetto o descrittive di funzioni semplici (esempio
cucchiaio e piatto/bimbo che mangia la pappa).

■ Con l’inizio dell’acquisizione del linguaggio si possono inserire piccole brevi storie rela-
tive alle esperienze quotidiane. Intorno ai 18 mesi le storie si fanno più ar ticolate,
con inizio e fine.

■ Si possono leggere vere e proprie storie, anche se ancora improntate alla semplicità e in
forma ridotta. Il bambino prova grande piacere nella ripetizione di singole parole o brevi
frasi rituali.

■Vanno bene i libri che offrono possibilità di esperienze sensoriali multiple. Libri interattivi
con buchi, pulsanti, ruote, finestre ecc.

■Si continuano a proporre testi in rima, da ritmare col corpo (Staccia buratta la micia la
gatta o Un boccone a me un boccone a te di Francesca Lazzarato oppure il Grande Libro
delle filastrocche di L. Giordano o altri titoli di Einaudi, Collana Storie e Rime).

22
Le letture per i bambini
nella fascia di età 2-5 anni
■ Dai due anni e mezzo con il rapido sviluppo del linguaggio nasce il senso della storia e si possono proporre libri
cartonati con testi che hanno a che fare con i piccoli problemi del bambino, dai semplici rituali del quotidiano alle
emozioni che nascono dal conflitto (Voglio il mio vasino di Tony Ross e A che serve il vasino di Chambliss e Bor-
gardt, Cosa facciamo con Baby ue ue di Cowell e Godon…).

■ Utili i libri in serie perché si attirano l’un l’altro (Pimpa di Altan, Pina di Lucy Cousins, Milo di Giandelli, Spotty
di Hill).

■ Si introducono libri che aprono sul mondo mantenendo saldo il legame con l’esperienza del bambino.

■ Ancora tante filastrocche e rime che si distinguano per musicalità del fluire delle parole e cadenza ritmica.Tante
azioni e verbi, pochi aggettivi. Nel tempo il linguaggio si farà più complesso, con suggestioni verbali che, anche se
non comprese, potranno affascinare e catturare l’attenzione del bambino. Quindi libri che propongono poesie e
rime (Rodari, Molesini, Piumini, Carminati, Scialoja, Nico Orengo, Grossi ecc.). A quattro, cinque anni si possono già
proporre esperienze di poesia (accuratamente) selezionate dai classici (vedi i suggerimenti in L’albero delle parole
oppure Versi (di)versi di Rita Valentino Merletti).

■ Fiabe e classici della narrativa. Preferire le storie e le fiabe dove c’è una sorta di viaggio iniziatico del protagoni-
sta, con prove da superare, sconfitta del Male o del Cattivo. Preferire le storie per accumulo, con iterazioni, anche
in rima, con giustapposizione degli eventi, con fluidità di linguaggio. Sempre gradita la rilettura; poco gradite le va-
rianti che possono essere però proposte come gioco di ricerca per stimolare la fantasia.

■ Album senza testo o con brevi didascalie, da leggere e interpretare attraverso la ricchezza dell’illustrazione stuz-
zicando la curiosità e la fantasia del bambino.

■ Le storie a puntate sono valide se si ha l’accortezza di non sospendere la lettura nei momenti cruciali che pos-
sono generare stati di ansia.

■Libri che sollecitano il senso comico del bambino (Chi me l’ha fatta in testa? di Werner Holzwarth e Wolf Elbru-
ch o Il libro delle puzze di Babette Cole).

■ Libri di Culture Altre: Gente di Peter Spier, I bambini nel mondo e Le religioni nel mondo di Emma Damon. I libri bi-
lingui di Carthusia Lexico Minimo di Gabriele Ventura con schede per le parole d’uso più comune. Riguardano la
persona, la casa, la scuola e l’ambiente. Pubblica in due lingue la Sinnos e tra poco anche Mondadori. Sono anche
pubblicati i classici in Lingua Altra.

23
Q
UESTA PUBBLICAZIONE è distribuita gratuitamente al pubbli-
co nell’ambito del Progetto “Leggere per Crescere” affidato,
per il suo sviluppo sul territorio, agli operatori che professionalmen-
te si occupano dei bambini in età prescolare o che hanno frequenti
rapporti con le loro famiglie: pediatri, educatrici di asili nido, inse-
gnanti delle scuole dell’infanzia, farmacisti, parroci, bibliotecari, librai.

Il progetto “Leggere per Crescere” è in corso di sviluppo grazie alla


collaborazione concreta e continua di istituzioni che, a ottobre del
2003, sono principalmente la Regione Veneto, il Comune e l’Uni-
versità di Verona, la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) del-
la Regione Veneto, l’Associazione Promozione Cultura Pediatrica
(APCP) della Provincia di Verona, la Società Italiana di Pedagogia
Medica (SIPeM), le Amministrazioni degli Asili nido e delle Scuole
materne della Provincia di Verona, il Centro Servizi Amministrativi di
Verona (CSA) - Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, la Federa-
zione Italiana Scuole Materne (FISM) della Provincia di Verona e la
Delegazione della Provincia di Verona dell’Associazione Italiana Bi-
blioteche (AIB), l’Associazione per la Ricerca e la Promozione in Pe-
diatria (APREF) di Padova, il Settore Servizi Scolastici del Comune di
Padova, la Federazione Italiana Titolari di Farmacia di Padova, la So-
cietà Unifarm di Trento, la Direzione Affari Istituzionali e Comunica-
zione Esterna di GlaxoSmithKline, nel cui Programma di solidarietà
sociale “Salute & Società” il Progetto “Leggere per Crescere” è stato
concepito e organizzato.

Per ogni informazione ci si può rivolgere alla Segreteria centrale: GlaxoSmithKline, Program-
ma “Salute & Società”, Progetto “Leggere per Crescere”, Via A. Fleming, 2 - 37135 Verona,
tel. 045 9218319, fax 045 9218197. e-mail: gl19237@gsk.com

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