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Le regole generali
La colazione
Spuntino e merenda
La merenda di metà mattina e quella del pomeriggio servono a non lasciare un lungo intervallo
tra i pasti. Vanno privilegiati alimenti con un tempo di digestione breve ed un basso apporto
calorico. Bastano frutta di stagione o yogurt, parzialmente scremato (dai 2 anni), o pane integrale
(per esempio pane e olio o pane e pomodoro), focaccia piccola, sorbetto di frutta.
Pranzo e cena
A pranzo e cena devono essere assunti alimenti facilmente digeribili e completi dal punto di vista
nutrizionale, in percentuali equilibrate. Devono essere presenti carboidrati, proteine, grassi e
fibre. Gli schemi da seguire possono essere due:
1. piatto unico: primo piatto, pasta o riso o orzo o farro o polenta conditi con carne o pesce o
legumi o formaggio o uova + verdura + frutta
Esempi di piatto unico: Pasta e Fagioli, Pasta e lenticchie, Pasta e ceci, Riso e piselli, Pasta al
forno, Pasta ai 4 formaggi
Il piatto unico ha numerosi vantaggi: è saporito e, accompagnato da verdura e frutta, aiuta a
costruire pranzi e cene nutrizionalmente molto corretti.
2. primo piatto (pasta o riso orzo o farro o polenta conditi con verdura) + secondo piatto (carne
o pesce o legumi o formaggio o uova) + verdura + frutta
Generalmente i bambini da 1 a 3 anni frequentano gli asili nido. Per questo è importante
integrare l’alimentazione del nido con quella a casa.
Seguendo la frequenza del secondo piatto suggerita, sarà semplice integrare il pasto conoscendo
il menù del nido:
Quali sono le cause dell’obesità infantile? Perché l’obesità infantile è in aumento in Europa e
soprattutto in Italia (meridionale)? Si diventa obesi o vi si nasce?
L’obesità infantile è in continuo aumento: recenti dati forniti dal Ministero della Sanità indicano
in Italia una prevalenza del sovrappeso del 23,6% e di obesità del 12,3% in bambini in età
scolare (Campania 49% di prevalenza tra sovrappeso e obesità). Tra i principali fattori correlati
all'instaurarsi del sovrappeso e dell'obesità, la genetica è senza dubbio uno dei più importanti.
Tuttavia anche i fattori ambientali determinati dal contesto sociale in cui si vive (che sono
modificabili, per cui passibili di essere corretti con interventi mirati) possono essere responsabili
dello sviluppo di sovrappeso e obesità.
Alcune osservazioni:
• i primi 3 anni di vita sono fondamentali per la strutturazione dei gusti, delle abitudini
alimentari e del rapporto con il cibo
• le preferenze dei bambini per determinati cibi non sono né innate né immodificabili. Occorre
vigilare sulle abitudini nutrizionali (pediatri e genitori). Va sgombrato il campo da quel fatalismo
che a volte viene utilizzato come un alibi e impedisce un miglioramento delle abitudini
nutrizionali
• l’ambiente in cui il cibo viene offerto gioca un ruolo decisivo: il cibo non va usato come
ricompensa e i bambini non devono essere costretti a mangiare cibi sgraditi
• il gradimento di nuovi cibi può essere aumentato attraverso un’offerta ripetuta in un contesto
sociale favorevole (ad esempio all’asilo o a tavola in compagnia di altri bambini)
• è fondamentale fornire nutrienti adeguati per favorire la crescita, lo sviluppo del sistema
immunitario e quello neurologico
• bisogna prevenire eccessi e carenze nutrizionali
• nei primi 3 anni di vita è importante ridurre i rischi di allergizzazione ed infezione
Il divezzamento
Il divezzamento non deve iniziare prima del 4° mese (17 settimane) e non dopo il 6° (26
settimane), almeno nei paesi industrializzati, dove si trovano cibi nutrizionalmente adeguati e
microbiologicamente sicuri. Dal 6° mese, infatti, il solo allattamento non assicura al neonato il
giusto apporto di energia, zinco, ferro e di alcune vitamine (A e D). Inoltre, è importante
rispettare questa indicazione dal momento che si è potuto osservare come non abituare il
bambino agli alimenti solidi entro il 10° mese rischia di rendere più difficile la loro introduzione
nel periodo successivo.
Non eliminando il latte materno che fornisce quantità elevate di acidi grassi a catena lunga e di
importanti fattori nutritivi (immunologici, enzimatici…) e contribuisce a mantenere ottimale
l’apporto proteico, si può iniziare con alimenti di origine animale (carne) e cereali con olio, utili
per garantire un apporto bilanciato di proteine e calorie.
In caso di allattamento artificiale, gli alimenti introdotti col divezzamento aiutano il recupero
dell'equilibrio metabolico condizionato dalla mancata (o parziale) assunzione di latte materno
nei primi mesi di vita, situazione che implica anche un diverso approccio psicologico verso gli
alimenti. Si inizia con l'introduzione di vegetali (cereali, verdure e frutta omogeneizzate) e solo
successivamente con le carni magre, per riabilitare l'apparato gastrointestinale a una minore
densità di nutrienti e alla gestione di carboidrati a lento assorbimento e fibre solubili.
In entrambi i casi è assolutamente necessario posporre al termine del primo anno o addirittura
dopo il 2° anno l'utilizzo del latte vaccino, per l'estremo squilibrio dei nutrienti al suo interno,
che portano a diete troppo ricche di proteine e a basso tenore di grassi polinsaturi e ferro. In
sostituzione, il ricorso a una formula opportunamente adattata rimane l'unica alternativa
praticabile.
A partire dal 7° mese si potrà passare a semolini e pastine contenenti glutine, dargli frutta (mela,
pera, banana), pesce (trota, sogliola e platessa) e prosciutto cotto senza conservanti (meglio se in
forma omogeneizzata). Si amplierà anche la proposta di carne (tacchino, agnello, coniglio).
All’’8° mese si potranno inserire nella dieta i legumi passati e senza buccia; al 9° mese il tuorlo
d’uovo (1 -2 volte a settimana) al posto di carne e formaggio e sarà possibile proporre gli agrumi.
Al compimento del primo anno, si potrà introdurre l’albume d’uovo. Con l’introduzione
dell’uovo, l’equilibrio consigliato di “secondi” da aggiungere alla pappa nel corso della
settimana dovrebbe comprendere:
3 - 4 volte carne
3 volte pesce
2 - 3 volte legumi
2 – 3 volte formaggio
1 – 2 volte prosciutto o bresaola
1 – 2 volte l’uovo
E’ opportuno sottolineare che, in qualsiasi fase del processo di divezzamento, andrà sempre
garantito un apporto di latte (formulato solo e/o con yogurt) pari a circa 500 ml al giorno,
necessario a garantire il giusto apporto di calcio.
Infine, bisogna ricordare che nel primo anno di vita gli alimenti dovranno essere introdotti
singolarmente così da prevenire allergie alimentare. A partire dal secondo anno di vita la varietà
dei sapori dovrà essere allargata per evitare l'instaurarsi di una dieta monotona e della paura del
bambino di sperimentare nuovi cibi.
Ogni alimento ha la sua età:
ALIMENTI ASSOCIAZIONE
OTTIMALE TOLLERABILE DA ESCUDERE
Tutti gli ortaggi, tranne Tra di loro, con i legumi
Carni, Pesce, Uova
quelli amidacei (patate) e i formaggi
Con i cereali per la prima Con il pane di tipo Con carni, pesce, uova,
Latte
colazione integrale formaggi e legumi
Con il pane e con la Con carni, pesce, uova e
Formaggio Verdure e ortaggi
zucca legumi
Con i cereali per la prima Con carni, pesce, uova,
Yogurt
colazione, frutta formaggi e legumi
Pasta, verdure e ortaggi non Con carni, pesce, uova,
Legumi Frutta
patate formaggi
Cereali Verdure, ortaggi e legumi Frutta Pane
Tra loro e con pasta, carni,
Ortaggi e verdure Frutta Pane
pesce, uova, formaggi
Patate (non più di 2 Ortaggi e verdure eccetto i
Uova, carne Cereali, latte e formaggi
volte a settimana) legumi
Cereali, verdure, ortaggi e
Pomodori Latte, formaggi, frutta
carni, pesce, uova, legumi
Colazione, pranzo, cena e merenda oltre a rappresentare momenti importanti per nutrire ed
aiutare il tuo bambino a crescere...