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In ogni epoca, gli esseri umani cercano di ordinare il loro pensiero

intorno alla questione su che cosa consiste in fin dei conti

la realtà?

Come possiamo spiegare di che cosa è fatto il mondo?

Potresti dire, che questa è una questione su che cosa


sono in realtà le cause delle cose.

E l'investigazione su questo viene tradizionalmente


chiamata metafisica.

È un nome particolare, ma non è un idea difficile


da comprendere. La metafisica è soltanto lo

studio della scienza dell'essere, di quello che esiste,


in quanto essa esiste.

Potresti dire che la metafisica è una via strutturata


di riflessione sulle spiegazioni più

fondamentali del mondo che noi incontriamo.

Quando l'Aquinate definisce la metafisica,


egli dice che il suo oggetto è lo studio delle cause

dell'esistenza nelle cose.

Perché le cose esistono? Attraverso la metafisica


noi consideriamo gli esseri di questo mondo, la loro natura,

le loro proprietà, la costituzione materiale,


i mutamenti ai quali sono soggetti, la loro contingenza,

le relazioni che essi ottengono all'interno a in mezzo


ad essi, e consideriamo il perché dell'esistenza di varie cose

da ogni singolo angolo.

Io e te esistiamo a causa del nostro corpo materiale?

Oppure esistiamo perché abbiamo un'anima vivente?

Esistiamo perché siamo stati generati dai nostri genitori?

Oppure esistiamo a causa delle dipendenza


che noi abbiamo su un cosmo fisico più grande?

O esistiamo a causa della creazione di Dio


che sostiene tutte le cose e il loro essere?

O è dovuto a tutto quanto abbiamo menzionato


in un dato ordine?

E se è così, come possiamo ordinare quelle spiegazioni?

Questo vi dà un'idea della panoramica.

Ma che cosa dire sugli iniziali punti di base?

Quando inzia a considerare la ragione dell'essere,


san Tommaso identifica alcune distinzioni
fondamentali che bisogna fare.

All'inizio, possiamo discernere le differenze


che si ottengono dalle tipologie differenti di sostanze

naturali che abbiamo intorno.

Come si distinguono l'una dall'altra?

Per esempio, un essere umano


è molto differente da un canguro.

Noi li distinguiamo dalle loro differenti proprietà,


i quali li possiamo analizzare filosoficamente.

Entrambi sia gli animali che i mammiferi,


e hanno degli organi sensoriali complessi.

Quindi sono degli esseri viventi, sono degli esseri


senzienti, e hanno tutte le qualità delle

proprietà mobili che sono simili.

Ma gli esseri umani sono degli animali razionali che,


fanno decisioni, usano la lingua e gli strumenti,

mentre i canguri non fanno niente di tutto questo.

Ora, altre proprietà condividono


ma si distinguono anche per il solo

livello di animazione.

Quindi per esempio, i canguri nutrono i loro piccoli


all'interno del loro marsupio, ma gli esseri umani

non lo fanno.

Quindi questi tipi di proprietà rivelano


le caratteristiche delle varie nature delle cose, e

ci dicono qualcosa sulla loro esistenza,


sulla loro essenza, e quindi sul perché

Esistono, oppure come esistono.

Questa è la prima via di procedere nella metafisica.

Noi possiamo studiare le distinzioni delle varie sostanze


che incontriamo, le loro proprietà

in maniera filosofica.

Ma avendo distinto le sostanze, noi possiamo procedere


a considerare ciò che li unisce, oppure

ciò che essi hanno in comune.

Che cos'è quello che è propriamente basilare o comune


a tutti gli essere indifferentemente da quanto

siano differenti?

Potremmo parlare delle dimensioni dell'essere che


sono comuni agli esseri umani, ai canguri, agli alberi,

alle stelle, alle pietre, e agli artefatti.

Quindi è qua che noi entriamo nello studio di quello


che l'Aquinate chiama trascendentali, l'essere

unità, verità, bontà, e bellezza.

Tutto ciò che esiste in qualche modo ha l'essere,


ed è unificato, vero, o intelligibile, buono

e di conseguenza è desiderabile o piacevole,


e bello.

Possiede in esso qualcosa di splendido


e di armonioso.

A questo punto possiamo iniziare a domandarci


su questioni più fondamentali. È questo mondo di esseri

Interdipendenti cosi come noi lo sperimentiamo una realtà unica


oppure delle realtà molteplici che formano una unità?

Il cosmo che esiste intorno a noi e le cose buone


che ci sono dentro è esso buono nel senso

oggettivo?

E se è così, ci sono dei gradi o delle qualità


di bontà nelle cose che ci circondano?

E se è così, che cos'è il male e come possiamo


spiegare l'esistenza del male?

E intanto, che cos'è la bellezza? Ed è essa meramente


soggettiva? Oppure sono le cose di questo mondo

veramente belle grazie all'armonia interna,


e all'ordine che hanno?

Il mondo degli esseri finiti interdipendenti in


definitiva dipendono in ultima analisi da una causa primaria che

chiamiamo Dio, che dona l'essere ad ogni cosa?

E se è così, come fa l'essere, l'unità, la bontà,


e la bellezza, e la verità si relazionano tutti

a Dio come la causa di tutto ciò che esiste?

Per l'Aquinate, i metafisici hanno il compito


di studiare le cose di questo mondo attraverso una valutazione

onesta e critica.

E facendo questo, sono portati a considerare la realtà


in relazione a Dio come la causa dell'esistenza

di tutto ciò che è.

Quando inizi a riflettere sulla tipologia di domande che ho


appena sollevato, ecco che stai per arrivare, oppure stai per iniziare
a fare metafisica.

E san Tommaso è un ottima guida per questo tipo di studio.

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