Sei sulla pagina 1di 4

http://www.visionealchemica.

com/la-grande-madre/
La Grande Madre

Dai primordi dell�umanit�, la donna � stata invocata, venerata e adorata come Dea,
attraverso innumerevoli forme, nomi, simboli e manifestazioni.
La storia dell�evoluzione della coscienza umana � caratterizzata da un lungo
processo in cui, per molto tempo, la coscienza matriarcale ha dominato la cultura,
la religione, gli usi e i costumi di molte civilt�, tramite il dispiegarsi
dell�Archetipo Femminile della Grande Madre.
L�ampia diffusione del culto della Dea costella non solo la preistoria ma anche
epoche pi� recenti, in forma meno diretta, meno consapevole e pi� sublimata e i
numerosi studi compiuti a riguardo rivelano la presenza di un�immagine del mondo
unitaria, al cui centro si trova la Grande Dea femminile.
Per Archetipo della Grande Madre s�intende un�immagine interiore che agisce sulla
psiche umana, la cui espressione simbolica � costituita dalle raffigurazioni e
dalle forme della Grande Dea che l�umanit�, soprattutto primitiva, ha rappresentato
nelle creazioni artistiche e nei miti

L�Archetipo primordiale possiede una prerogativa essenziale: cio� quella di fondere


in s� attributi e gruppi di attributi positivi e negativi; per questo, in una fase
preistorica della coscienza, esso prende forma nell�immaginazione e la sua
rappresentazione � spesso mostruosa, terribile, inumana e soltanto a uno stadio pi�
avanzato le immagini archetipiche diventano sacre.
Assistiamo cos� al carattere ambivalente dell�Archetipo Femminile, che si esprime
in termini negativi come la terribile Madre Divorante, che distrugge e divora, e in
termini positivi come principio trasformatore, che spinge a muoversi e a cambiare.
Il carattere trasformatore dell�Archetipo Femminile � il fattore che spinge,
alletta e incoraggia il maschile ad affrontare tutte le avventure della psiche e
dello spirito, e ad agire e creare nel mondo esterno e interno. Mentre il carattere
negativo tende a dissolvere l�Io e la coscienza, quello trasformatore esercita una
fascinazione conducendo la personalit� al movimento, alla trasformazione.
Lo sviluppo psico-biologico dell�umanit� inizia con uno stadio �matriarcale� in cui
domina L�Archetipo della Grande Madre e in cui gli eventi psichici dell�individuo e
del gruppo sono diretti dall�inconscio. Tale dominio costella la situazione
psichica primordiale in cui la coscienza si sviluppa rendendosi libera, con una
graduale emancipazione dal predominio dei processi inconsci, fino a sfociare nel
mondo patriarcale in cui domina l�Archetipo del Grande Padre o del Maschile.
Nelle rappresentazioni della Grande Madre come Dea durante l�et� della pietra
domina il simbolismo del vaso pieno, in cui la fecondit� del femminile trova
un�espressione pre-umana e sovrumana. Il simbolo centrale del vaso esprime
universalmente l�essenza del Femminile. L�identit� della personalit� femminile col
corpo-vaso contenitore costituisce un fondamento dell�esistenza femminile; la donna
non � solo il vaso che contiene qualcosa, ma � il �vaso della vita in s� in cui si
forma la vita e che genera ogni cosa vivente.

La Grande Madre rappresentata come Dea della fertilit�, Signora della gravidanza e
della nascita, oggetto di culto non solo delle donne ma anche degli uomini,
costituisce il simbolo archetipico della fertilit� e del carattere soccorrevole e
nutriente. Il Femminile che d� nutrimento diviene un principio della natura
venerato ovunque, da cui l�uomo dipende nel bene e nel male. La terra stessa � un
simbolo femminile, poich� rappresenta, in un certo senso, l�utero della realt�
femminile che nutre l�intero mondo.

Il carattere negativo del Femminile si esprime attraverso la realt� simbolica della


Madre Terribile. Questo lato oscuro prende ovunque forme mostruose. Se il mondo, la
vita e la natura sono da un lato esperiti come Femminile che genera e nutre,
protegge e riscalda, i loro opposti come morte e distruzione, pericolo e bisogno,
fame e mancanza di protezione sono vissuti dall�umanit� come un soggiacere alla
madre oscura e terribile. Il grembo della terra si trasforma nelle fauci divoranti
e mortali del mondo sotterraneo e accanto all�utero da fecondare e alla cavit�
protettiva della terra si spalancano l�abisso e la caverna, l�oscurit� della morte.
L�umanit� ha esperito la Madre Terribile nella forma pi� grandiosa in India, come
Kali, �l�oscura, il tempo divoratore, la Signora incoronata di ossa, luogo sacro
dei teschi�.
Nella sua ampia e profonda fenomenologia, l�Archetipo del Femminile, con il suo
aspetto positivo e negativo, abbraccia tutto e appare come Grande Cerchio, che
costituisce e contiene l�intero universo. La Grande Madre assume a un certo punto
un carattere di totalit�; essa � ogni cosa: cielo, acqua, terra. Come totalit� � lo
spazio, che risulta gi� dal suo carattere di vaso, uovo cosmico, contenente. Essa
�, tuttavia, Signora del tempo e del fato.

L�avvicendamento del giorno e della notte, dei mesi, delle stagioni e degli anni,
soggiace alla volont� onnipotente della Grande Madre. In tutto il mondo essa regge
la tavola del fato, le costellazioni determinanti del cielo che essa stessa
rappresenta; come Dea del Fato, tesse la vita cos� come il destino. La Grande Madre
� Signora del Tempo, in quanto Signora della crescita; � anche dea lunare, poich�
la luna e il cielo sono le manifestazioni visibili della temporalit� del cosmo. La
qualit� temporale cos� come l�elemento acqua vanno ascritti al Femminile per la
loro natura fluente. Anche il mistero primordiale della tessitura e della filatura
� stato esperito nella proiezione sulla Grande Madre che tesse la vita e fila la
matassa del fato. Le grandi dee sono, dunque, in Egitto, in Grecia, presso i
Germani e i Maya, tessitrici; e poich� la �realt� � opera delle grandi tessitrici,
tutte le attivit� come l�intrecciare, il tessere, il legare ecc., rientrano nelle
azioni femminili determinanti il fato. Anche la filatura rappresenta un attributo
femminile universale.

La Dea � venerata in molte culture come albero, che assume un carattere materno
come il nutrire e il generare. Essa � dunque la Signora delle piante. La Grande Dea
� ovunque Signora del cibo che proviene dalla terra e tutte le usanze connesse col
cibo le sono subordinate e da lei dipendono. La Grande Dea come Signora della vita
non solo genera la vita cosmica, ma dispone anche degli elementi e della
vegetazione terrestre. Essa viene adorata anche come �Signora degli animali� nella
fase patriarcale dell�umanit�. Lo spirito femminile divino che s�incarna nella
Signora degli animali, ordina il mondo secondo una gerarchia e spinge a un
sacrificio generale, che indica una significativa rinuncia a vantaggio di un pi�
vasto interesse, che comprende la totalit� della vita e dell�esistenza umana.

Il femminile assume nei misteri primordiali un ruolo creativo e diviene fattore


determinante della cultura umana primitiva. Nei misteri femminili distinguiamo i
misteri di conservazione, formazione, nutrimento e trasformazione. Nei misteri di
conservazione il tempio, la tomba e la casa, ma anche il pilastro che regge la
struttura della casa sono simboli della Grande Madre. La donna � per natura colei
che nutre e perci� � signora di tutto ci� che significa nutrimento. Il reperimento,
la combinazione e la preparazione del cibo sono compiti riguardanti il gruppo
femminile. Tra le altre funzioni tipicamente femminili rientrano anche la velatura
e la vestizione del corpo, la sua protezione e la sua copertura. Ma al centro dei
misteri, dominati dal gruppo femminile, stanno la custodia e la conservazione del
fuoco. Il settore del dominio femminile � simboleggiato, nella casa, dal focolare
che riscalda, luogo della preparazione dei cibi, �centro� che in origine era anche
l�altare. Il terzo simbolo centrale della signoria del Femminile � il giaciglio, il
�letto�, luogo della sessualit� e del rituale di fertilit� ad esso legato.

Cos� nei misteri primordiali, il Femminile diviene Signora della trasformazione e


pone le basi della civilt� umana che consiste nella natura trasformata: si tratta
della trasformazione della materia e della vita, che sottost� ad essa. Essa
trasforma la natura in qualcosa che agisce su un piano pi� elevato, un piano
spirituale, che essa pu� distillare dal substrato naturale della materia. Essa � il
vaso dell�incarnazione, della nascita e della rinascita. Essa, attraverso
sofferenza e morte, sacrificio e annientamento, lascia scaturire da s� la
trasformazione, il rinnovamento e la rinascita: ci� che � mortale diviene cos�
immortale.

Per questo ovunque, sulla terra, alla donna sono stati attribuiti poteri magici e
mantici. In tutto il mondo civilizzato e non civilizzato essa ha rivestito il ruolo
di Signora dell�azione magica, sia positiva, sia negativa, come sacerdotessa e come
strega. Da tempo immemorabile essa ha agito come sciamana, sibilla, sacerdotessa e
donna saggia, all�interno dell�umanit�. La donna �, pertanto, la veggente
primordiale, signora delle acque profonde che danno la saggezza; ma essa capisce
anche lo stormire degli alberi e tutti i segni della natura, alla cui vita �
strettamente legata. Essa � il centro della mag�a, del canto magico e della poesia.
C�riti, ninfe, spiriti silvestri, Muse e Grazie ecc., sono le forze di questo
femminile ispirato e ispirante, che cantano, danzano e profetizzano, in cui
troviamo i simboli del calderone e della caverna, notte e luna. La danza, come
espressione della commozione naturale dell�uomo primitivo, la danza specialmente
frenetica e orgiastica, rappresentava il mezzo attraverso il quale veniva celebrata
la Grande Dea.

La Grande Dea � anche la signora dei veleni e delle sostanze inebrianti, dello
stupore e del sonno. La forza magica e incantatrice della bevanda � un mezzo della
dea della guerra per rendere gli uomini capaci di combattere, ma anche il simbolo
della potenza mortale del Femminile stesso, in cui s�intrecciano misteriosamente
ebbrezza e morte. Il filtro magico, la pozione d�amore, l�elisir poetico, la
bevanda inebriante, la pozione mortale, che la donna mesce, come soma, come nettare
ecc. sono bevande di trasformazione, forme evolutive dell�acqua della vita. Tramite
esse il maschile si eleva al livello di un�esistenza sublimata, spiritualizzata,
alla visione, all�estasi, alla creativit�. Il Femminile comprende se stesso
anzitutto come sorgente della vita, esso � natura creativa e principio creatore
della civilt�.
Con la nascita del figlio il Femminile vive un prodigio puro ed essenziale per il
matriarcato: il Maschile nasce dal Femminile, esso rimane sempre � come amante e
uomo � suo figlio. Sul piano misterico, la nascita si rivela una nascita
trasformata e il figlio come un figlio speciale, luminoso, quale �bambino divino�.
Il motivo della �nascita soprannaturale�, concezione o nascita che non avviene
nella materia terrena, inferiore, appartiene alla sfera archetipica della Dea
Vergine e Madre.

Sofia

La Dea si afferma successivamente come Sofia, come puro spirito, come totalit�
spirituale femminile; essa rappresenta allora l�essenza pi� elevata e raffinata a
cui la vita � in grado di pervenire tramite la trasformazione. Questa Sofia-
Femminile non svanisce nell�astrattezza nirvanica di uno spirito maschile, ma
rimane sempre legata alla base terrena della realt�.
Il simbolismo del vaso appare anche nello stadio pi� elevato, e cio� nella forma
del vaso della trasformazione spirituale. Pensiamo al simbolismo del Graal, e nel
cristianesimo all�immersione battesimale della trasformazione, che rappresenta il
ritorno all�uovo primordiale delle origini o il vaso alchimistico del rinnovamento.
L�Archetipo del Femminile, a uno stadio pi� avanzato, perde sempre pi� il suo
carattere originario di dea e diviene concetto, allegoria: Sofia come Filosofia, e
nell�ambito giudaico, Torah (la Legge) e Hokhmah (simbolo della saggezza e della
cabala).

Nel potere femminile dell�inconscio agisce in profondit� una saggezza superiore


alla saggezza della coscienza quotidiana, che risolve e imprime un orientamento
alla vita umana. Si tratta di una saggezza femminile e materna che richiede
partecipazione, non un sapere astratto e disinteressato. Essa � presente e vicina,
� una dea che ama e che pu� sempre essere invocata ed � sempre pronta ad
intervenire.
Nello sviluppo patriarcale e monoteistico-maschile tendente all�astrazione,
nell�Occidente giudaico-cristiano, la dea come figura della saggezza, fu
detronizzata e repressa. Fa eccezione l�India, in cui l�antica dea matriarcale non
solo si � imposta nel tantrismo come Shakti, come forza, energia primordiale
femminile, ma ha riconquistato il suo posto come Grande Madre e Grande Cerchio.
Accanto a Kali, che nel suo aspetto positivo rappresenta la libert�, l�energia pura
originaria, l�eros trasfiguratore, troviamo la figura divina di Tara che
simboleggia la forma suprema della trasformazione spirituale attraverso il
Femminile. Essa � protettrice e redentrice, � colei che conduce verso la
liberazione dall�irretimento nel samsara, verso la coscienza e il sapere, la
trasformazione e l�illuminazione.

La natura femminile che si dispiega attraverso diverse forme e simboli, si


manifesta nella donna come �eterno femminino� e trascende l�incarnazione terrena di
ogni donna. La Grande Dea � l�incarnazione del S� femminile che si sviluppa nella
storia dell�umanit� e di ogni singola donna. E� la potenza sotterranea, latente,
misteriosa che ancora oggi si muove all�interno dell�universo femminile.

Patrizia di Visione Alchemica

Potrebbero piacerti anche