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Il Naufragio
di Osvaldo Carigi

La scoperta nel 1886 in Texas di un antico natante romano e la presenza nello stesso territorio di mo-
nete imperiali romane dello stesso periodo suggerirebbero un antico contatto tra romani e nativi
americani nel IV secolo d.C. Un incontro le cui tracce resterebbero nell’antica lingua dei Karankawa,
la tribù del posto oggi estintasi

questione di possibili contatti transo- Osvaldo Carigi: Prof. Belfiglio,

N
el giugno e agosto del ceanici tra l'America e il Vecchio davvero antichi romani sbarcaro- In apertura, la versione
1886 alcune tempeste Mondo in epoche di molto antece- no in Texas? ufficiale della scoperta
erosero una considere- denti la colonizzazione europea ad Valentine Belfiglio: «Il ri- del Nuovo Mondo
vole parte della spiag- opera degli spagnoli. Di questa sco- trovamento di artefatti Romani da- realizzata da Cristoforo
gia di Galveston perta si è occupato il professor Va- tati prima del IV sec. d.C. e la so- Colombo vacilla
Island, in Texas. Quanto restava di lentine Belfiglio della Texas Wo- miglianza di molte parole della sempre di più sotto i
un antico relitto venne alla luce e ri- man's University, pluripremiato stu- tribù nativa dei Karankawan con colpi delle
trovato. Il Galveston Daily News nel- dioso. Belfiglio, è certo che il relitto quelle latine offrono evidenze cir- testimonianze offerte
l’edizione del 9 Luglio 1886 riportò sia quello di una nave romana sbar- costanziali dello sbarco di un dall’archeologia di
che: «La sua poppa, o ciò che si sup- cata nelle Americhe intorno al IV se- gruppo di romani nel sud-est del frontiera. Una nave
pone possa essere la sua poppa, è colo d.C. Il contatto sarebbe avvenu- Texas nel IV secolo». sarebbe infatti la prova
assemblata in maniera tale da con- to accidentalmente, in quanto il mer- di un contatto tra i
traddire ogni ragionevole supposi- cantile sarebbe naufragato sulle co- O.C.: Nel suo articolo “Circum- romani e i primi nativi
zione che appartenesse ad un vascel- ste del Texas trasportato dalle cor- stantial Evidence in Support of an del Texas.
lo risalente almeno al 16° secolo. renti oceaniche, forse durante un Encounter Between Indian A lato, l’articolo del
Essa venne costruita con la più soli- viaggio con destinazione Canarie. Texans and Ancient Romans” lei Galveston Daily News
da e massiccia quercia di almeno sei Negli anni il professor Belfiglio ha ha scritto che Caio Giulio Cesare del 9 luglio 1886 che
o sette pollici di spessore e i pezzi accumulato indizi probatori che non nel De Bello Gallico, Libro III, de- riporta la sensazionale
poggiavano a forma di croce l’uno si limitano ai resti del natante ma che scrisse una nave simile a quella scoperta dei resti del
sull’altro, assicurati con grossi chio- investono anche la linguistica, la nu- naufragata a Galveston, ma Cesa- relitto.
di di ferro, in maniera totalmente di- mismatica e l'archeologia. Indizi che re si riferiva a una nave dei veneti
versa dai dettami dell’attuale inge- aiutano a costrire una tesi, quella de- non romana. Cosa ci può dire in
gneria navale». gli antichi romani in proposito?
Quella nave cer- Texas, oggi sempre V.B.: «Il mio scopo nel riportare la
tamente non era più solida. Dunque, descrizione di una nave dei veneti
stata costruita dai davvero l'equipaggio fatta da Cesare è stato quello di di-
nativi americani di una nave romana mostrare che i pragmatici romani
ed essendo molto toccò terra per venire adottarono le abilità tecniche di co-
antica lasciava ir- a contatto con una struzione navale di altri popoli adat-
risolti un'infinita tribù oggi estinta? tandole alle proprie navi commer-
serie di interroga- Belfiglio ne è certo e ciali e da guerra. Precedentemente
tivi. Interrogativi l'intervista che segue la Prima Guerra Punica, i romani
che hanno negli è la cronaca della sua non avevavo una tradizione marina-
anni riportato a interessante e inedita ra. Polibio ci dice che usarono una
galla l'annosa (in Italia) ricerca. nave cartaginese tirata a riva come

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di Cesare per ridisegnare e sperimentare i va- s


scelli dei Veneti prima del probabile e non re- p
gistrato viaggio verso il Texas». e
c
O.C.: Questi romani sbarcarono in Texas a s
seguito di un tragico naufragio o avevano il p
Texas nei loro itinerari marittimi? n
V.B.: «I romani erano pratici. Iniziarono a navi- p
gare per due scopi principali. Il primo fu quello p
di trasporto truppe o per battaglie navali. Il se-
condo era di natura commerciale. Studi condotti O
da Cary e Warmington (1929) provano che dal V
progetto per la costruzione di una flotta. Lo stesso Ce- 200 d.C. i marinai romani attraversarono lo Stretto di s
sare comprese, nel corso della sua prima ricognizione in Gibilterra e visitarono le Isole Canarie (Canaria) e Ma- d
Britannia, che le sue navi erano inadeguate a navigare deira (Purpuriarae). Una nave romana potrebbe aver s
in alto mare. Egli ordinò una migliore versione delle ga- attraversato lo Stretto ed essere portata fuori rotta dal- P
lee che descrisse nella sua secon- c
da campagna contro i britanni
(De Bello Gallico). Le navi usate O
da Agrippa durante la battaglia i
di Azio nel 31 a.C. erano molto V
più evolute tecnicamente di quel- l
le usate da Cesare. Anche le navi B
mercantili continuarono ad evol- c
versi, diventando più robuste del- r
In alto, mappa dei le galee usate in battaglia. E’mia p
ritrovamenti con convinzione che i romani usarono J
l’indicazione del punto disegni di navi dei veneti per effettuare (apportare) mi- le correnti Nord e Sud Equatoriali delle Canarie fino d
del probabile gliorie nelle loro navi commerciali. A dimostrazione di alle coste del Golfo del Texas. Niente nelle mie ricer- l
naufragio. ciò, potrebbe essere dilettevole leggere Luciano, Navi- che indica che i romani avevano il Texas nei loro iti- n
A lato e a destra, gium,5-6. Verrete a sapere che la soluzione per traspor- nerari. Devono essere stati sbattuti fuori rotta da una c
esempi delle tipiche tare grandi quantità di carico comportò l’uso di navi violenta tempesta e trasportati dalle predette correnti n
imbarcazioni di epoca mercantili di stazza superiore al normale, a cominciare equatoriali fino al Golfo del Messico. Il relitto della p
romana, galere e navi parzialmente intorno alla metà del II sec. d.C. Dal IV nave ritrovato nell’isola di Galveston assomiglia t
commerciali. sec. d.C. le navi dei veneti furono lo stimolo per le suc- molto più ad una nave mercantile piuttosto che ad c
cessive evoluzioni di navi mercantili descritte da Lucia- una galea da Guerra». l
no e altri tardi scrittori». r
O.C.: L’equipaggio di una nave mercantile roma- l
O.C.: Barto Arnold del Texas Historical na era composto da greci, fenici, egiziani, ecc., ben n
Commission ha affermato che la descrizio- pochi dovevano essere i romani a bordo della nave l
ne da Lei fatta della nave romana non gli naufragata a Galveston. n
“suona” come tale. Il Dr. Fred Hocker del V.B.: «Le fonti che ho consultato non mi hanno dato t
Nautical Archeological, Texas A&M affer- indicazione circa la nazionalità dell’equipaggio. Nel i
ma di non riconoscere la tecnica di costru- IV sec. d.C. la Grecia, la Fenicia e l’Egitto erano Pro- c
zione della nave romana da Lei citata (an- vince dell’Impero e quindi l’equipaggio potrebbe es- r
che se ammette che i vascelli romani erano sere stato composto da cittadini romani o sudditi del- i
capaci di navigare nell’Oceano.) l’Impero a prescindere dalla loro nazionalità. Ricor- f
V.B.: «Si riferivano alle galee romane che diamoci che due tra i più grandi Imperatori Romani, u
furono il più comune mezzo di trasporto na- Traiano e Adriano, nacquero in una Spagna comple- t
vale. Questo tipo di nave era idoneo a navigare nel tamente romanizzata». n
Mediterraneo dove le tempeste sono relativamente b
miti. Un adattamento del modello di nave dei Veneti
sarebbe stato molto più indicato per affrontare gli in- Il ponte romano O
fidi mari oltre lo Stretto di Gibilterra. Ecco perché le O.C.: Nell’isola di Galveston vennero anche sco- a
navi di questa tribù celtica furono scrupolosamente perte travi di legno di un ponte apparentemente v
descritte nel De Bello Gallico. Ricordi che i costrut- molto antico. Può essere ingegneria romana? r
tori navali romani ebbero più di 300 anni dopo l’era V.B.: «Nel 1915 durante dei lavori nell’Isola di Galve- f

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- ston alcuni operai scoprirono pesanti travi di legno di un gruppo potrebbe aver risa-
- ponte nella zona centro-nord dell’isola. Queste travi lito il fiume Trinità da Gal-
erano piantate lì da tanto tempo che la terra si era ac- veston Bay fino a nord del-
cumulata su di esse di almeno di 4 metri e mezzo. Que- l’attuale Houston? Quale
a sto potrebbe far risalire la costruzione del ponte ad un fu la loro sorte?
l periodo antico. Gli indiani Karankawas, che vivevano V.B.: «Possiamo solo sup-
nell’area, non avevano la necessaria abilità tecnologica porre che volessero cercare
- per costruire una simile struttura, ma i proprio i romani un posto migliore per sta-
o potrebbero aver costruito questo ponte in quel punto». bilire una colonia perma-
- nente o siano partiti alla
i O.C.: Per quale motivo lo avrebbero fatto? ricerca di qualche vena
l V.B.: «E’ impossibile stabilire perchè i Romani co- d’oro e altre ricchezze o
i struirono questo ponte. Posso ipotizzare che essi inten- cercassero il contatto con
- dessero attraversare uno dei molti canali che si trovano altri popoli più civilizzati
r sull’isola, nello specifico quello tra Galveston Island e dei Karankawa. Quale fu
- Pelican Island, ma, ripeto, non ci può essere nessuna la sorta di questi avventu-
certezza circa le loro intenzioni». rosi esploratori? E’ difficile
stabilirlo anche alla luce
O.C.: Ci parli ora dell’incontro tra i Romani e gli dei pericoli che sicuramen-
indiani Karankawa. te dovettero affrontare:
V.B.: «I Karankawa vivevano nella striscia di isole tribù ostili, animali feroci e
lungo la costa del Texas orientale a ovest di Matagorda altre insidie naturali di un
Bay e nella terraferma di fronte ad esse. E' probabile territorio a loro del tutto
che i romani li incontrarono nelle vicinanze o forse du- sconosciuto. Mi sembra molto più logico ipotizzare che
rante una battuta di caccia che gli stessi indiani intra- la gran parte dei Romani rimase con i Karankawa del-
prendevano lontano dal loro territorio. L’isola di San la costa, unendosi con donne della tribù». In alto, le correnti
Josè (St. Joseph) era una delle isole oceaniche che
o dove i Karankawa vivevano e appare O.C.: Ho letto che i Ka- avrebbero potuto
- logico supporre che i superstiti dal rankawa, oggi estinti, erano fisi- spingere la nave
- naufragio, stranieri in terra straniera, camente differenti dalle altre romana dalle Canarie
a cercarono aiuto e una guida dai soli tribù. Potrebbe essere il risultato sino in Texas.
i nativi incontrati, seguendoli fino alla di unioni tra le donne di questa In basso, schema delle
a predetta isola. Le fonti da me consul- tribù e i Romani di Galveston? similitudini tra la lingua
a tate non mi hanno dato indicazioni V.B.: «In una lettera datata 30 ot- Karankawa, il latino e
d circa la natura pacifica o meno del- tobre 1888, Alice W. Oliver descri- l’inglese.
l’incontro tra i romani e i Ka- ve i Karamkawa come un mix di Al centro, la
rankawan. Tuttavia, esaminando le re- caratteristiche somatiche amerin- ricostruzione della nave
- lazioni pervenute sugli incontri tra i de e caucasiche. La Signora Oliver trovata a Galveston nel
n nativi americani e gli europei durante visse in un insediamento di questi 1886.
e le spedizioni di Cristoforo Colombo, si evidenzia un’i- Indiani per molti anni dal 1838, e scrisse che “gli uomi-
niziale reazione di reciproco stupore da parte di en- ni erano molto alti, magnificamente formati fisicamente.
o trambi e una successiva collaborazione spesso sfociata Non avevano una carnagione molto scura e molti di loro
l in un progressivo peggioramento dei rapporti. Credo avevano lineamenti delicati e, senza eccezione, splendidi
- che ciò possa essere accaduto anche nell’incontro tra denti (1). La descrizione contra-
- romani e Karankawan anche perchè, se sono nel giusto, sta abbastanza quelle di altre
- i resti della nave mercantile implica il fatto che i nau- tribù indiane che vivevano nel
- fraghi erano mercanti e non guerrieri. Posso ipotizzare Texas come i Comanches, Apa-
, un iniziale reciproco scambio di doni e successivi “ma- ches, ecc. Credo che gli antenati
- trimoni” misti giacchè le similarità scoperte tra il lati- della gente descritta dalla Signo-
no e la lingua dei Karankawan dimostrano inequivoca- ra Oliver nel 1838 erano di san-
bilmente una forte interazione culturale». gue misto Indiano ed Europeo».

O.C.: Nell’articolo pubblicato su South Texas Studies O.C.: Ci parli delle simila-
- afferma che un gruppo di romani potrebbe aver na- rità tra il Latino e la lingua
e vigato dall’isola di St. Joseph verso Matagorda Bay e dei Karankawa.
risalito il fiume Colorado a bordo di barche o a piedi V.B.: «Molte parole ka-
- fino a un punto vicino l’attuale Round Rock. Un altro rankawan e latine sono piutto-

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sto simili. I Karankawas potrebbero riti della fertilità e dei raccolti. In materia di religione, s
essere stati introdotti al latino o al i Romani come i Karankawan credevano nel sopranna- c
Vulgaris, poiché credo che pochi ma- turale, identificato dai Romani nei Numi e dai Ka- t
rinai romani conoscessero il latino rankawan nei Haijah. Per i romani la Luna rappresen- p
classico. Come la lingue italiana, tava Diana, la dea della caccia e sembra che i Ka- p
spagnola, portoghese e romena deri- rankawan condividessero questa visione. Sia i Romani z
vano dal latino così anche quella dei che i Karankawa attribuirono qualità spirituali alla Lu- q
Karankawa potrebbe averne subito na. Il riferimento alla caccia è evidente poiché il con- L
gli influssi per poter permettere a cetto di “luna del cacciatore” (la luna piena dopo la lu- d
questi indiani e ai romani di poter na del raccolto) esiste tutt’ora». d
comunicare l’uno con l’altro. I Ka- D
rankawan vennero linguisticamente s
associati alle tribù confinanti del Le Monete a
Texas meridionale, a loro volta asso- O.C.: Può parlarmi della moneta romane di St. n
ciate, sempre linguisticamente, a lin- Joseph Island? p
gue neolatine. La tabella che invio offre una selezione V.B.: «Nell’Agosto e Settembre 1993, con tre altre per- d
di dieci parole Karankawa simili nel significato o nel- sone, il linguista Ellie Kamron e gli studenti Kevin and m
la pronuncia al latino e deriva dai miei studi sulla si- Andy Navid, esplorammo l’isola di St. Joseph alla ricer- t
milarità delle due lingue. Da considerare ciò che viene ca di artefatti romani. Le tre persone che mi accompa- r
descritto, nel 1740, da Santa Ana a proposito delle lin- gnarono erano interessate al mio progetto. Nel rapporto i
gue Indiane presenti nelle cinque missioni del Collegio della spedizione, datato 10 settembre 1993, che inviai a t
de la Santa Cruz che si affacciava sul fiume San Anto- J. Barto Arnold III, dello State Marine Archeologist – g
nio: “Ci sono quattro lingue che sono le più comuni. State of Texas, si legge: “Un’autentica moneta romana c
Per comporre la lingua di questo più grande gruppo è venne dissotterrata a 8 pollici sotto la superficie, 25 pie-
necessario articolare l’alfabeto alla maniera degli Ita- di dalla riva, sulla spiaggia di fronte al Golfo del Messi- O
In alto, ricostruzione di liani… Essa è ampia e bella ed è interamente pronun- co nella zona sud-est dell’isola. La scoperta venne fatta r
un soldato romano e il ciabile con lo stesso accento degli Spagnoli”. Santa il 5 settembre del 1993 alle ore 10.35 da Kamron che n
suo equipaggiamento. Ana qui fa una comparazione tra la lingua Karankawa identificò la lingua dell’iscrizione sulla moneta come la- V
Sotto, i quotidiani in e le lingue neolatine». tino. La somiglianza e l’iscrizione stessa indicano che l
cui viene annunciata la venne coniata durata il regno di Traiano (A.D. 98-117). c
scoperta della moneta O.C.: E’ possibile che questa similarità derivi dal- La moneta sembra essere d’argento”». W
romana di Round l’incontro e dalla successiva interazione che i Ka-
Rock. rankawa ebbero con gli spagnoli di Cabeza de Vaca O.C.: La moneta è stata autentificata? O
naufragati sull’Isola di Galveston nel XVI sec. e “uf- V.B.: «Sì. L’ho identificata come autentica. Essendo A
ficialmente” accreditati come i primi europei ad aver stata trovata ad una certa profondità posso ipotizzare l
avuto dei contatti con questi Indiani? che si trovasse là da molto tempo. La moneta recava l’ef- l
V.B.: «La similarità tra le lingue neolatine e quella fige di Traiano e quindi fu coniata tra il 98 e il 117 d.C. e
dei Karankawa venne riscontrata dai primi esplora- ma non so se avesse ancora corso legale all’epoca del V
tori spagnoli, perciò è probabile che l’influenza lati- naufragio. Tuttavia, era d’argento e ciò potrebbe averla o
na era precedente all’arrivo di Cabeza de Vaca. I pri- resa preziosa nel corso della storia dell’Impero. Ora è al R
mi esploratori spagnoli dovrebbero aver notarono sicuro in una cassetta di sicurezza della mia banca. La s
una risonanza tra il latino e il karankawa, prima del- moneta in questione, un follis, fu scoperta, da un certo m
l’insegnamento dello spagnolo ai nativi». Duckworth, intorno al 1970 nelle dune sabbiose di fron- t
te all’Oceano. Coniata nel 270-73 d.C. nella Gallia me- e
O.C.: Nell'articolo pub- ridionale reca l’effige di Tetricus II». m
blicato sul South Texas a
Studies ha scritto che O.C.: Esiste un'altra moneta romana trovata in un m
due divinità dei Ka- mound indiano, vicino la città di Round Rock, nel f
rankawas, Mel e Pichini Texas, giusto? s
potrebbero corrispon- V.B.: «Sì. La scoperta è avvenuta nel 1964 ed è parti- a
dere agli dèi romani Pi- colarmente importante. Si tratta di una moneta romana, e
cumnus e Pilumnus. coniata tra il 313 e il 314 d.C., ritrovata un metro circa s
V.B.: «Sia i Karankawan sotto la superficie di un fino ad allora intatto mound in- c
che i Romani erano poli- diano, datato all’incirca 800 d.C., accanto ai resti di un c
teisti. Come nel caso di nativo americano. Il terreno dell’area attorno al sito è
Picumnus e Pilumnus, roccioso, gli oggetti metallici non affondano profonda- O
Mel e Pichini furono spi- mente nel suolo perfino dopo molti anni e i roditori non c

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, scavano in profondità per la presenza di roc- V.B.: «La mia ricerca non è finalizzata alla co-
- cia, perciò la moneta deve essere stata in- noscenza o meno dell’America da parte dei
- tenzionalmente o accidentalmente se- Romani. La mia supposizione è che che la
- polta nel mound durante il periodo nave mercantile romana fu spinta fuori Al centro, il follis
- pre-colombiano. Le antiche popola- rotta da una tempesta, arrivando nel romano rinventuto nel
i zioni indiane del Texas costruirono sud-est del Texas». Roun Rock mound.
- queste colline sopra una sepoltura. Sotto, il professor
- La zona compendente l’odierna città O.C.: Qual’è l’opinione degli stu- Valentine Belfiglio.
- di Round Rock era situata nell’area diosi americani circa la sua teoria?
di caccia e pesca dei Karankawa. Il V.B.: «Non ho avuto molte reazioni da-
Dallas Morning News si occupò della gli studiosi americani. Molti di loro sono
scoperta nel dicembre del 1976 con due indifferenti al mio lavoro, non hanno abba-
articoli. In uno viene riportata la descrizio- stanza conoscenza o coraggio per mettere in
. ne della moneta fatta dal prof. Epstein: "il re- dubbio le mie conclusioni. Ecco perché è impor-
perto che ha le dimensioni di una moneta tante per me veder pubblicato il mio lavoro
- d’argento da dieci centesimi di dollaro, in Italia, così che un sincero, significativo
d mostra l’effige di un giovane impera- confronto possa aver luogo».
- tore che indossa una corona d’allo-
- ro, una corazza e un mantello. Le Non è la prima volta, e non sarà certa-
o iscrizioni si riferiscono all’Impera- mente l’ultima, che si parla di “tracce”
a tore Costantino e al ‘suo devoto fi- lasciate da antichi romani sul suolo
– glio Augusto’ e all’’invincibile Sole, americano in epoche pre-colombiane.
a compagno dell’Imperatore”». Nel caso specifico, come abbiamo visto
- si tratterebbe “soltanto” del naufragio di
- O.C.: C’è l’assoluta certezza che il una nave proveniente da una zona dell’Im-
a ritrovamento di questa moneta roma- pero Romano e non la tragica fine di un vo-
e na non sia uno scherzo? lontario contatto transoceanico, come ha precisato il
- V.B.: «La certezza proviene da un eminente antropo- prof. Belfiglio. Le prove che porta a conforto della
e logo, Jeremiah F. Epstein (2). Vi è una fonte meno sua tesi non hanno trovato credito tra gli studiosi “or-
. certa, ma che supporta la scoperta, da parte di Patsy todossi” e ciò non meraviglia affatto essendo tale rea-
Watkins (3)». zione quasi da copione per ciò che concerne situazio-
ni fuori dagli schemi ufficiali della storia. Il Prof. Bel-
O.C.: Un articolo di Jeremiah Epstein su Current figlio non è “un dilettante allo sbaraglio” svegliatosi
o Anthropology affermava che la moneta romana fu la mattina con in testa la bizzarra idea di dimostrare la
e lasciata sulla superficie del mound in tempi post-co- presenza di naufraghi romani sulle coste sud-orienta-
- lombiani e franò all’interno per l’azione di roditori li del Texas, ma un serio studioso, in possesso di una Note
. e radici di alberi. Lei, afferma però il contrario. dignità professionale di tutto rispetto che, certamente, (1) - Albert S. Gat-
l V.B.: «La discussione riguardo l’articolo di Epstein fa non avrebbe mai messo a repentaglio se non sicuro di schet, The Karanka In-
a ovviamente parte del lavoro stesso. Ho visitato il sito di proporre una teoria che egli stesso, umilmente, vor- dians: The Coast Peo-
l Round Rock, in quanto mi posi le sue stesse domande. Il rebbe confrontare in special modo con chi rifiuta a ple of Texas (Cambrid-
a suolo attorno al sito in questione è realmente estrema- priori ogni dialogo considerando assurdo quanto af- ge, Mass.: Peabody
o mente roccioso. La moneta, quindi, deve essere stata in- fermato dal loro collega. Ma è così assurdo quanto ac- Museum, 1891), p. 17.
- tenzionalmente o accidentalmente deposta nel mound in clarato dal professore italo-americano? Esaminando i (2) - "Pre-Columbian
- epoca pre-Colombiana e coloro che la pensano diversa- documenti portati da Belfiglio a corredo dell’intervi- Old World Coins in
mente potrebbero non aver mai visitato il sito. Fu dopo sta, si possono notare delle assonanze di interpreta- America: An Examina-
aver letto l’articolo di Epstein, pubblicato nel 1980, che zione della vicenda che depongono a suo favore. Il tion of the Evidence,"
n mi venne in mente di iniziare il mio lavoro di ricerca ef- prof. Epstein non esclude affatto che una nave roma- CURRENT ANTH-
l fettuando spedizioni condotte nel 1992 e 1993. Lei ed io na possa essere naufragata sulle coste texane con un ROPOLOGY, Vol. 21,
siamo perfettamente consci delle difficoltà di portare carico di monete, e possa essere stata abbandonata dal No. 1, February 1980,
- alla luce accurate e attendibili prove di ricostruzione di suo equipaggio con un susseguente commercio di p. 3.
, eventi storici e tutte le nuove innovazioni storiche sono quegli strani oggetti rotondi da parte dei nativi india- (3) "Ancient Roman
a soggette a scetticismo e alla sfida. È stato e sempre sarà ni. Orbene, che cosa afferma il prof. Belfiglio se non Coin found near
- così. Il mio compito è quello di esplorare e trarre con- la possibilità che una nave romana portata fuori rotta Round Rock", TEXAS
n clusioni sull’accaduto». da una tempesta sia naufragata sulle coste texane? • TIMES, January 1977,
è p. 3.
- O.C.: Dunque i romani conoscevano l’esistenza del Chi ˙volesse contattare il prof. Belfiglio può scrivere al-
n continente americano? la redazione di HERA

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