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GEOGRAFIA

LA TERRA E LASUA FORMA

FLAVIA MASTELLONE
LA FORMA DELLA TERRA
La terra è forma da tre diversi strati .Questi sono :

1) La crosta terrestre
2) Il mantello
3) Il nucleo
La crosta terrestre
La crosta terrestre (chiamata comunemente superficie terrestre), in geologia e in geofisica, è uno
degli involucri concentrici di cui è costituita la Terra: per la precisione, si intende lo strato più esterno
della Terra solida, limitata inferiormente dalla Discontinuità di Mohorovičić, avente uno spessore medio
variabile fra 4 (crosta oceanica) e 70 chilometri (crosta continentale).

La crosta terrestre è l'unico strato del pianeta a possedere una marcata eterogeneità laterale.
Fondamentale è la distinzione tra:

 crosta continentale, con spessori che sono generalmente attorno ai 35 km (per la crosta stabile)
ma che possono raggiungere anche 70 o addirittura 90 km in corrispondenza delle catene
montuose. La sua caratteristica fondamentale dal punto di vista geodinamico è la sua bassa
densità relativamente a quella del mantello sottostante in quanto le sue rocce cristalline sono
prevalentemente granitiche;
 una crosta oceanica con spessori che variano da zero a 10 km e con una densità uguale se
non superiore a quella del mantello sottostante in quanto costituita prevalentemente di rocce
ultrabasiche e basiche.
È da notare che l'estensione (areale) della crosta continentale è maggiore dell'estensione delle terre
emerse, in quanto comprende anche tutti i territori sommersi a profondità inferiori ai 2500 metri. Il
gradino morfologico che marca il passaggio tra crosta continentale e crosta oceanica è detto scarpata
continentale.

Composizione chimica[
La gran maggioranza delle rocce che compongono la crosta terrestre sono ossidi; le sole eccezioni
rilevanti sono i cloruri, i solfuri e i fluoruri, in quantità che nella gran parte delle rocce non supera l'1 %.
Il 47 % della crosta terrestre è costituita da ossigeno e silicio, presente sotto forma di ossidi, di cui i
principali sono la silice (SiO2), l'ossido di alluminio (Al2O3), l'ossido di calcio (CaO), l'ossido di
potassio (K2O), l'ossido di ferro (FeO) e l'ossido di sodio (Na2O).
Dopo aver analizzato 1.672 tipi di rocce e tenendo conto della loro diffusione, F. W. Clarke ha ottenuto
per la crosta terrestre le seguenti percentuali in peso:
 Placche della crosta terrestre, secondo la teoria della
 tettonica delle placche

Il mantello
In geologia e in geofisica il mantello terrestre è uno degli involucri concentrici che costituiscono
la Terra. Si tratta di un involucro solido, a viscosità molto elevata, compreso tra la crosta terrestre e
il nucleo terrestre, avente uno spessore di circa 2890 km.
Rappresenta l'84% in volume dell'intero pianeta ed è costituito essenzialmente da roccia
ultrafemica stabile ad alta pressione e ricca di ferro e di magnesio, tra cui olivine
magnesifere, granati magnesiferi, spinelli, orto e clinopirosseni nel mantello superiore e
diverse perovskiti silicatiche nel mantello inferiore. La pressione al contatto mantello/nucleo esterno è
stimata pari a un milione e mezzo di atmosfere (140 GPa).
Il mantello è prevalentemente solido e inferiormente si trova a contatto sul caldo nucleo terrestre ricco
di ferro, il quale occupa invece il 15% del volume della Terra.[1] Episodi passati di fusione
e vulcanismo a livelli meno profondi del mantello hanno prodotto una sottile crosta di prodotti fusi
cristallizzati vicino alla superficie, sopra la quale noi viviamo.[2] I gas sprigionati durante la fusione del
mantello della Terra ebbero un grande effetto sulla composizione e abbondanza dell'atmosfera
terrestre. L'informazione riguardo alla struttura e alla composizione del mantello risulta dall'indagine
geofisica o dall'analisi diretta geoscientifica sugli xenoliti derivati dal mantello terrestre.
Mantello superiore[modifica | modifica wikitesto]
Il mantello superiore immediatamente sotto la crosta terrestre viene definito "mantello litosferico" ed
insieme alla crosta costituisce la litosfera. A maggiore profondità, che varia da circa 80 km sotto gli
oceani a circa 200 km sotto i continenti, c'è uno strato a bassa viscosità, comunemente
definito astenosfera. Tale bassa viscosità è stata associata ad uno stato di fusione parziale del
mantello, ed è comunque dovuta alle alte temperature, vicine al solidus delle comuni rocce mantelliche,
ricche in olivina.
Mantello inferiore[modifica | modifica wikitesto]
Il mantello inferiore è composto per lo più di silicio, magnesio e ossigeno con percentuali minori
di ferro, calcio e alluminio. I minerali principali sono la perovskite e la magnesio-wuestite. Entrambi
hanno struttura cubica, più adatta a sostenere le crescenti pressioni del mantello.

Il nucleo
Il nucleo terrestre, in geologia e in geofisica, è il più interno degli involucri concentrici in cui è
suddivisa la Terra.
Struttura[
Caratterizzato da un'alta densità, il nucleo è separato dal mantello da una discontinuità, detta di
Gutenberg, posta a circa 2900 km dalla superficie. Il nucleo, pertanto, ha un raggio di circa 3500 km e,
in base alla fase delle componenti che lo costituiscono, viene ulteriormente suddiviso in due gusci
concentrici:

 il nucleo esterno, liquido, è composto principalmente da ferro (80%) e nichel ed è caratterizzato


da una temperatura di 3000 °C, una densità di 9,3 g/cm³ e una pressione di 1400 kbar; le
correnti convettive nel nucleo esterno liquido sarebbero, secondo alcune teorie, la causa
dell'origine del campo geomagnetico terrestre, basato sul modello della geodinamo.
 il nucleo interno è invece viscoso, composto quasi esclusivamente di ferro, con un raggio di
circa 1250 km, ha una temperatura attorno ai 5400 °C,[1]una densità di 13 g/cm³ e una pressione di
3300-3600 kbar.[2] Tali condizioni limite fanno supporre che il ferro si trovi in uno stato cristallino.
La terra e il suo continuo movimento
La terra, ancora oggi è in continuo (pur essendo lento)
movimento.
La terra è composta da tanti “tasselli” come se fosse un
puzzle questi sono i continenti e le PLACCHE
LITOSFERICHE
Come era la terra molti anni fa
Circa 250 milioni di anni
Fa

C’era un unico blocco di terra la pangea e c’è


un solo oceano chiamato panthalassa
Deriva dei continenti / Tettonica delle placche
1. 1. Perché la Terra è divisa in continenti?
2. 2. La Terra all’esterno è fredda e solida, all’interno è incandescente e fusa; solamente il nucleo
è solido. Nucleo interno solido Nucleo esterno fuso Mantello fuso Crosta terrestre o litosfera
solida
3. 3. Il mantello fuso è percorso da correnti convettive. La crosta solida è divisa in blocchi detti
placche o zolle, che galleggiano sul mantello. Placche Margine di placca o faglia A causa dei
moti convettivi le placche si scontrano, si allontanano e scorrono una accanto all’altra,
modificando l’aspetto esteriore della Terra.
4. 4. Lungo i margini da cui due placche si allontanano, fuoriesce magma (roccia fusa) dal
mantello, formando catene vulcaniche. La lava, uscendo, crea nuova crosta terrestre,
continuando a spingere le due placche e aprendo un oceano.Qui il colore rosso indica la crosta
più recente.
5. 5. Lungo i margini in cui due placche si scontrano, può accadere che una di esse sprofondi
creando una fossa, oppure che la crosta si sollevi creando una catena montuosa (orogenesi).
Qui si vede come la crosta si è piegata e sollevata. I margini di faglia sono dunque
geologicamente “instabili”.
6. 6. Come hanno fatto gli scienziati a capire come avvengono questi cambiamenti, dato che essi
sono visibili solo dopo milioni di anni? Nel 1915 un meteorologo di nome Wegener notò che i
contorni di Africa e Sudamerica coincidono, inoltre in questi continenti si trovano tipi di fossili e
rocce uguali. Wegener ha così teorizzato la tettonica delle placche o deriva dei continenti,
secondo le modificazioni della crosta che abbiamo osservato.
7. 7. Ciò significa che prima (200 milioni di anni fa) le terre emerse erano unite tra loro in un unico
continente, chiamato Pangea, ed erano circondate da un unico grande oceano, chiamato
Pantalassa. I continenti si sono divisi lungo le linee di faglia e si sono allontanati fino ad avere la
forma e la posizione attuali.
8. 8. Ma la deriva sta proseguendo: probabilmente tra centinaia di milioni di anni i continenti si
scontreranno tutti nuovamente, chiudendo tutti i mari (compreso il Mediterraneo) e restando
nuovamente circondati da un unico oceano.
LA FORMAZIONE
DI MONTAGNE E
VALLI

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