Sei sulla pagina 1di 2

LE TECNICHE DELL’AFFRESCO

enrico fornaini era un pittore pisano che da molto tempo usa questa tecnica antica e mirabile
per realizzare le proprie opere.

PRIMA GIORNATA:PREPARAZIONE

stabilito il soggetto da dipingere il pittore esegue sul suo taccuino di appunti alcuni
schizzi con una penna o matita. il pittore può intervenire pure con alcuni colori
all'acquarello ottenendo così un maggiore effetto di chiaroscuro. con i vari schizzi
posti sopra un pannello il pittore prepara il cartone a grandezza naturale. il cartone
ben eseguito con i suoi dettagli sarà la guida per il punto di riferimento per
l’esecuzione dell’affresco. con una carta trasparente il pittore calca le linee essenziali
del cartone, ombre e vari particolari utili ad una buona condizione del lavoro, in
seguito con l’ausilio di una punta d’acciaio fora tutti i contorni del disegno.

L’ARRICCIO
gli attrezzi necessari sono delle spatole, , un peluzzo e lo spruzzino. il muratore con il
settacco flirta la rena poi passa la calce idrata così potranno essere mescolate in maniera
armonica. il muratore fa osservare le proporzioni una di calce e una di lena per comporre
l'arriccio e con la mestola americana spiana l’arriccio sul muro con uno spessore di 1,5cm,
con un peluzzo usato con un movimento rotatorio il muratore ottiene un muro perfetto, poi
farà delle piccole righe a lisca di pesce che saranno perfette per accogliere l'intonaco.

I COLORI

ci saranno i colori dentro a barattoli di vetro e le polveri dette pigmenti saranno immerse
nell’acqua distillata. la tavolozza è formata da tante vaschette affinché possano tenere i
colori in forma vistosa. con una spatola su una lastra di vetro si preparano alcune mestiche e
con il se il bianco san giovanni. le mestiche sono composti di colori che vengono usati come
fondo per l’affresco, possono essere di vari colori a corso canale come alcuni parti da
dipingere, il bianco san giovanni viene conservato in un barattolo di vetro per almeno due
anni prima dell’uso al fine di far perdere alla calce che lo compone la propria aggressività
chimica contro i colori.

PRIMO GIORNO DI PITTURA

il pittore con il pennello morbido dai peli piuttosto lunghi detti a scrivere accenna
sull’ariccio il disegno dell’opera da eseguire per calcolare lo spazio e le proporzioni
da rispettare usa la sinovia con quel colore sanguigno da cui la sua tonalità calda è
data dall’ossido di ferro che lo compone, attualmente questo colore proviene dalle
miniere ferriere dell’isola d'elba in pezzi, prima di essere immesso sul mercato è
macinato e purificato. il pittore esegue lo spolvero usando un tampone e della
polvere colorata cercando di far vedere in maniera chiara il risultato sull’intonaco. nel
trasporto del cartone il pittore potrà usare anche un chiodo con il quale calcando i
contorni del disegno con una certa pressione procedura sull’intonaco ancora fresco
un solco profondo e preciso che farà da guida alla fase pittorica.
SECONDO GIORNO DI PITTURA
pronto il muratore, il pittore inizia a fare un nuovo spolvero quindi mette mano al colore
lavorando tutto il tempo necessario per finire l’opera userà lo spruzzino o vaporizzatore per
mantenere fresco l’intonaco favorendo la capillarità che permette all’intonaco di assorbire il
colore come una spugna. si eseguono le velature con pennelli piatti con colore molto diluito
simile all'acquerello in maniera da armonizzare tutto il lavoro.

Potrebbero piacerti anche