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dove
• T è il tempo medio impiegato per concludere il movimento (tradizionalmente i
ricercatori hanno usato il simbolo MT, intendendo movement time, tempo di
moto);
• a e b sono costanti empiriche;
• D è la distanza dal punto iniziale al centro dell'area (tradizionalmente i ricercatori
hanno usato il simbolo A, intendendo amplitude, ampiezza);
• W è la larghezza dell'obiettivo lungo la dimensione del movimento.
• Dall'equazione vediamo un'alternanza di accuratezza della velocità associata al
puntamento, per la quale gli obiettivi che sono più piccoli e/o più lontani
richiedono maggiori tempi per essere raggiunti.
CONCLUSIONI
• Nelle attività sportive e motorie la necessità del
tempo porta all’errore nella precisione. Tale
relazione non può, però, rallentare l’evolversi
delle fasi né, tantomeno, può essere ostativo
della precisione. Per ogni singola prestazione
sportiva legate alla variabile tempo deve essere
compreso esattamente il valore delle variabili
empiriche per poter agire su esse con l’attività
educativa e di allenamento.