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Giorno 1 Anno 410 II Era

Sono Irhaky, allievo del sommo sacerdote Rak’Rani del tempio di Fhaalon portatore dell’equilibrio e della giustizia nel mondo.
Stasera ho deciso di iniziare a scrivere questo diario perché durante la mia meditazione serale ho avuto una visione che non mi sta
facendo dormire. Se la visione dovesse essere veritiera il mondo è in grande pericolo. Ho visto l’intera città avvolta dalle fiamme e udito
una voce lontana di qualche entità che mi diceva di riunire sei persone, mentre i volti mi venivano mostrati (tra cui quello di Viklamin e
Ragiwa e quel forestiero che hanno condannato oggi in piazza mentre degli altri non ho idea di chi siano), e di andare in un luogo di
cui non ho mai udito il nome (Porta d’argento). Alla fine ho rimuginato talmente tanto che senza accorgermene mi sono addormentato
sulla mia scrivania.

Giorno 2 Anno 410 II Era


Il giorno seguente molto assonnato ho svolto le mie attività come se niente fosse anche se dentro di me ero ormai segnato
dall’esperienza. Non ebbi neanche il coraggio di andare dal mio maestro a raccontargli l’accaduto perché dentro di me non ero sicuro che
fosse la cosa migliore. Nel pomeriggio mentre mi tribolavo in questi pensieri fortunatamente mi arrivò un messaggio del mio amico di
vecchia data Viklamin che voleva vedermi per chiedermi alcuni consigli come era solito fare. La cosa mi colpi profondamente perché tra i
volti che mi erano stati mostrati c’era anche il suo. Forse il destino stava già tracciando la strada per me, non lo so, ma decisi di
confidarmi con il mio amico così per questa volta sarebbe stato lui a darmi dei consigli. Gli inviai la risposta di trovarci come al solito il
giorno seguente alla Locanda dei Sei Sospiri.

Giorno 3 Anno 410 II Era


Oggi finalmente avrei potuto raccontare a qualcuno di quello che mi era capitato. Anche questa notte ho dormito male, se non mi confido
con qualcuno penso che possa solo peggiorare ma per fortuna oggi mi vedo con il amico Viklamin. Fortunatamente non ci sono stati
intoppi durante tutta la giornata e così mi sono avviato all’ appuntamento in perfetto orario. Avevo deciso prima di lasciare che lui mi
chiedesse quello di cui aveva bisogno per poi raccontargli quello che mi era capitato. Arrivai prima in taverna e presi posto ad un tavolo
ma non dovetti attendere molto il mio amico. Entrando sembrava preoccupato e si guardava intorno lo salutai chiedendogli cosa c’era che
lo preoccupava. Non mi aspettavo di certo che mi raccontasse una storia del genere. Sembra che Viklamin abbia sentito dei pari grado
parlare di un traffico dei senza pelliccia per il nostro sommo regnante Sir Lunnis Hao che sta sperimentando su di loro. E’ da un po’ che
non ci sono attacchi da parte dei senza pelliccia e non capisco dove ne possa trovare tanto da creare un traffico di schiavi su cui poter
sperimentare. Nonostante siano nemici della nostra razza da tempo sono contrario a questo tipo di barbarie. Secondo Viklamin questa
faccenda, da come ne parlavano, va avanti da tempo ed è organizzata a tal punto che coinvolge le guarnigioni fino ai ranghi più alti. In
accordo con Viklamin mi propongo di portare la questione al mio maestro, il Sommo sacerdote del tempio di Fhaloon Rak’Rani, per vedere
come procedere in questa delicata situazione. Arrivato il mio turno di raccontare la mia storia ero timoroso di come avrebbe potuto
prenderla il mio amico ma come sempre non sono rimasto deluso e mi ha dato il suo appoggio. Raccontandogli della visione gli ho
precisato che tra i volti che mi sono apparsi c’era oltre al suo (fatico a credere che sia un caso che ci siamo incontrati poco dopo che
ho avuto la visione) anche quello di un forestiero che era stato condannato il giorno precedente e chiedo se attraverso le sue
conoscenze può in qualche modo liberarlo o comunque intercedere perché possa partire per un eventuale missione. Viklamin acconsente
ad interessarsi alla faccenda del forestiero che si chiama Anubis. Decidiamo così di salutarci per metterci all’opera con Viklamin che si
sarebbe informato per la faccenda del forestiero Anubis mentre io avrei parlato del suo problema al mio maestro e avrei cercato di
contattare Ragiwa, informando Viklamin che anche lui era tra i volti della visione, e così lo vedo uscire dalla locanda. Mentre stavo per
uscire anche io noto una figura che cattura la mia attenzione al bancone del bar. Guardando meglio noto la figura mi risulta conosciuta
(un altro volto della mia visione, ancora coincidenze?) e mi avvicino salutando l’Engur dal fisico massiccio. Si presenta con Fannon, mai
sentito o visto prima di quel giorno, e mi rivela di essere un guerriero in cerca di avventura. Gli dico di avere quello che fa per lui e
prendo accordi in modo che possa contattarlo in seguito e dopodiché mi avvio verso il tempo. “Casualmente” arrivato al tempio c’è il mio
amico Ragiwa ad attendermi che voleva parlarmi di questo libro che gli ha venduto un viandante, scritto da un antenato della sua tribù, e
che è quindi in cerca di avventura. Gli faccio sapere che “casualmente” ho quello che fa per lui e gli chiedo se può rimanere in città i
prossimi giorni che con ogni probabilità lo avrei fatto chiamare per partire. Salutato Ragiwa mi avvio verso le stanze del mio maestro dove
gli rivelo della mia visione e che ho già incontrato la maggior parte degli Engur di cui ne facevano parte. Rak’Rani mi racconta che è da
molto tempo che non ci sono visioni (è molto raro e antico) e che neanche lui ne ha e il fatto che ne abbia avuta una è un fatto
preoccupante ma posso contare sul suo appoggio per la mia missione. Gli racconto anche la storia di Viklamin ma con accuse così gravi
servono prove concrete e mi invita ad indagare per portargliele, solo allora si sarebbe mosso. Mi ritiro per la mia preghiera e chiedendo a
Fhaalon se fosse stato lui a darmi questa visione sento una risposta: “Hai sentito l’unica voce”. Con questa risposta mi avvio nelle mie
stanze dove crollo dal sonno per via delle 2 notti precedenti in cui ho dormito poco e male ma non passa molto (o così mi pare) che
sento bussare alla mia porta. Trovo Viklamin che invito ad entrare e mi aggiorna sulla situazione di Anubis che è veramente pessima.
Anubis è stato condannato al carcere a vita (la massima pena) per scrittura illecita, aveva un libro di incantesimi, (ma non si usano le
pietre?) e come se non bastasse è un manto scuro. Propongo di porre la questione al mio maestro che mi aveva assicurato il suo
appoggio in questa missione perché interceda ad una scarcerazione temporanea. Viklamin chiede chi altro manca e descrivendogli i 2 volti
mancanti sembra riconoscere nel soggetto maschio (mancavano 2 Engur molto simili, un maschio e una femmina) e che si sarebbe
occupato di prendere contatti con lui (Shazal) il giorno seguente oltre che con Fannon e ci siamo dati appuntamento alla locanda della
candela solitaria dove alloggia Ragiwa per l’ora di pranzo dove avremmo potuto fare una prima riunione della compagnia della mia visione.
Nella mattinata io avrei incontrato il mio maestro per la questione di Anubis.

Giorno 4 Anno 410 II Era


Nella mattinata chiedo udienza al mio maestro per la questione di Anubis e lui mi porge una pergamena che noto essere vuota ma decido
di fidarmi anche se Viklamin probabilmente mi vorrà uccidere. Fatto ciò mi dirigo dalla locanda della candela solitaria dove mi incontro con
Ragiwa e li attendiamo l’arrivo di Viklamin e gli altri. Non dobbiamo attendere molto perché lo veda arrivare accompagnato da Fannon e
Shazal e una figura femminile (è quella della mia visione!!! Li abbiamo già trovati tutti) che si presenta come Erien. Dopo le varie
presentazioni ci mettiamo a sedere in un tavolo appartato per pranzare e decidere il da farsi visto che la compagnia è quasi riunita del
tutto riunita. Consegno a Viklamin la pergamena che mi ha dato il mio maestro per liberare Anubis da dare al suo superiore e rivelo al
gruppo i motivi per cui sono stati chiamati. Tutti acconsentono a partecipare alla missione (coincidenze?) e gli rivelo che dobbiamo
raggiungere la Porta d’argento. Nessuno sembra averne mai sentito parlare tranne Viklamin quando si trovava nella zona delle 5 vie,
nella zona nord-ovest di Kalanys. Shazal e la sua consorte vanno a cercare informazioni su tale porta nei loro libri di casa (sembra
abbiamo molti libri) io e Fannon andiamo in biblioteca (sa leggere?) e Viklamin si occuperà di Anubis. La mia ricerca in biblioteca porta
i suoi frutti nella sezione delle 5 vie troviamo un libro in cui si accenna ad una Porta della Luna, un arco al centro di Osinas, città della
zona delle 5 vie, che sembra avere proprietà magiche. Uscito dalla biblioteca mi trovo Viklamin che mi viene incontro con Anubis (la
pergamena vuota non era vuota a quanto pare) che dormirà al tempio. Ci accordiamo per pranzare alla Candela solitaria per poi partire
verso Osinas.

Giorno 5 Anno 410 II Era


Usiamo la mattinata per completare gli ultimi preparativi, al tempio mi vengono date delle pietre per Anubis in modo che possa lanciare
degli incantesimi, e finalmente tutta la compagnia si ritrova alla Candela Solitaria. Shazal consiglia di procurarci degli abiti del posto
secondo le sue ricerche oltre ad avere letto di una leggenda in cui la Porta della Luna
sarebbe il passaggio per un altro mondo. Mentre siamo intenti a pranzare accade qualcosa di
inaspettato. Gli occhi mi si illuminano e proietto un immagine nitida a colori del volto di un
senza pelliccia (vedi l’immagine di lato). Io mi sentivo bene e comunque in controllo di quello
che facevo e sembra che a parte noi al tavolo nessun altro nella locanda si era accorto di
quello che stava capitando. Subito dopo la visione è cambiata in un'altra che stavolta
raffigurava un'altra senza pelliccia ma immersa nell’acqua. (vedi immagine sotto).
Viklamin tocca la seconda proiezione e la donna che c’era finisce sul nostro tavolo con una
cascata d’acqua dolce (così dice Fannon). Anche chi è presente nella locanda si accorge di
tutto questo ma fortunatamente Viklamin è rapido e nasconde la senza pelliccia alla vista con un
incantesimo. Prima che scompaia quello che vediamo è questo (vedi immagine a lato). Io e
Viklamin rimaniamo in taverna a evitare danni collaterali mentre gli altri portano la senza pelliccia
a casa di Fannon dove possiamo esaminarla meglio e con calma ragionare su quello che è appena
accaduto (che non credo sia capitato per CASO alla prima riunione della compagnia al
completo). Giunti a casa di Fannon Ragiwa constata il decesso della senza pelliccia per
annegamento. I simboli che abbiamo appena intravisto sono scomparsi dal suo corpo ma Ragiwa se
li ricorda e li scrive su una pergamena da cui Viklamin a fatica traduce:

“Fidatidel fratello quando verrà il girono, e guardati dalla mente. Ciò che vedi rende cieco, la cecità
porterà alla vera luce. Il fiume che scorre lentamente distrugge il ponte, il fiume impetuoso forse
potrà salvarlo”
Potrebbe essere uno di quei prigionieri su cui fanno esperimenti così Viklamin decide di mettere al corrente la compagnia di quello che
ha scoperto. Mentre io e Ragiwa cerchiamo di contattare lo spirito del senza pelliccia per porgli delle domande ma senza successo.
Decidiamo di partire subito, ormai si è fatta sera, e di seppellire il cadavere in un luogo che ci ha consigliato Anubis (ha un luogo
tranquillo dove seppelire cadaveri?) e occulta lui il cadavere come aveva fatto in precedenza Viklamin (sa lanciare anche incantesimi con
le pietre a quanto pare) dopo che Shazal e Erien gli tolgono con fatica le catene che aveva. Siamo usciti dalla città senza incontrare
problemi e dopo aver percorso una distanza di sicurezza chiediamo ad Anubis di guidarci al luogo sicuro che conosce. Dopo aver girato
un po’ nel bosco vicino alla città (secondo Viklamin Anubis si è perso qualche volta) arriviamo in un normale spiazzo tra alberi che
Anubis indica come il suo luogo sicuro e sale su un albero per poi venirne fuori con una pala (cosa se ne fa di una pala su un albero?)
ed inizia a scavare alla base dello stesso albero. Dopo non molto tempo dalla buca tira fuori un fagotto contenente un libro, si tratta di
un racconto di una necromante donatogli dal padre (alla fine ci ha fatto arrivare qui per recuperare questo libro ma è un luogo qualunque
[anche lui con un racconto?] per nascondere il cadavere) e ci invita a mettere il corpo dentro il buco che ha appena scavato. Decidiamo
prima di bruciarlo grazie alla legna raccolta da Viklamin e Fannon e con la magia di Anubis che dopo aver bruciato il corpo richiude il
buco e rimette la pala al suo posto. Non avendo nessuno in grado di seguire i sentieri nei boschi optiamo per seguire la strada principale
che conduce ad Ablason. Viklamin evoca una cavalcatura per portare i nostri averi ma si rifiuta di far salire Erien (mah) e proseguiamo
fino al tramonto quando troviamo un luogo sicuro dove accamparsi nel bosco che viene attraversato dalla strada [a Viklamin non sembra
piacere]. Per la notte decidiamo i seguenti turni di veglia:
Primo turno
Anubis – Ragiwa – Viklamin
Secondo turno
Erien – Fannon
Terzo turno
Shazal – Irhaky – (Deira)
Durante il secondo turno Erien e Fannon si accorgono di una presenza vicino all’accampamento, prima in una direzione poi in un'altra, e
così Erien decide di svegliare Viklamin e si muovo in direzione del rumore (Viklamin invisibile) ma non trovano niente così decide di
rimanere fuori dall’accampamento per vedere se scorge qualcosa. Fortunatamente Erien si accorge che la creatura stava sopra Viklamin
pronta ad attaccarlo nonostante fosse invisibile e lo attacca ma questo scompare salvando comunque Viklamin da un attacco. A questo
punto tutta la compagnia è svegliata da Fannon che si mette in guardia con Ragiwa che lancia crescita di spine e Io che attivo una
Guardia Viverna. Poco dopo altri rumori mettono in allarme tutti che sono vigili e pronti a combattere
(bella la prima notte insieme eh?), Anubis manda 3 creature (zombi?) verso la direzione dei rumori e
poco dopo gli zombi cadono come colpiti da qualcosa. Io provo a lanciare una pietra con Luce Perenne per
vedere con chi abbiamo a che fare con Shazal che si avvia in quella direzione. La luce illumina un orrida
creatura che fatico a descrivere ma provo a farne una rappresentazione qui a lato. Appena ci apprestiamo
a combattere questa mostruosità ne compare un'altra identica alle nostre spalle che attacca Ragiwa
(Fannon stranamente non interviene subito in aiuto del compagno) ma dopo poco riusciamo ad avere la
meglio con le creature [la mia Guardia Viverna non si è attivata stranamente]. Studiando le creature ci
sembrano normali esseri di questo bosco che Viklamin sembra odiare sempre di più e decide di tenersi le
code per poi rivenderle. Il resto della notte passa tranquillo.

Giorno 6 Anno 410 II Era


Ripartiti per il viaggio proseguiamo per la strada attraverso il bosco ma ad un tratto sentiamo un fischio e decidiamo di nasconderci
Ragiwa percepisce uno strano odore di qualcuno che ci sta seguendo e dopo un po’ Erien e Shazal vedono 10 figure che ci vengono
incontro. Ragiwa quando le creature si avvicinano decide di uscire allo scoperto per provare a parlarci ma viene catturato. Le creature
non sono Engur come noi, sono diverse, sembrano senza pelliccia ma hanno un qualcosa di vegetale. Parlano una lingua a me sconosciuta
ma Ragiwa sembra riuscire a comunicarci in qualche modo ma sembra non bastare visto che lo portano
comunque via. Decidiamo di non intervenire per evitare uno scontro essendo 10 guerrieri armati e dopo che
se ne sono andati Shazal e Erien seguono a distanza nascosti [sanno muoversi bene], Viklamin e Anubis
scompaiono alla vista e si avviano anche loro lasciando me e Fannon a seguire la strada sperando in qualche
segno. Giunto ad un certo punto io Fannon sentiamo Viklamin dirci di girare dentro la foresta e proseguiamo
fino ad un enorme albero dove è possibile entrare dentro. Non vedo molto ma sembra andare in profondità e
Erien ci racconta che c’è un villaggio intero là dentro e che Ragiwa sta parlando con quello che sembra il
capo. Mentre siamo ad una certa distanza che aspettiamo arriva un topo che Shazal ammazza a cui è legato
un messaggio di Ragiwa che ci aggiorna su cosa sta succedendo. Durante l’attacco dei mostri la scorsa notte
un loro guerriero che era invisibile è rimasto paralizzato dalla mia Guardia Viverna e loro pensano che lo
abbiamo ucciso. Ci basta aspettare che l’incantesimo si esaurisca, che vedano che è ancora vivo e sarà libero
di andare. Dopo un po’ di tempo arrivano dei guerrieri dalla strada che sguainano le spade alla nostra vista
ma si limitano a circondarci. Due di loro si avviano verso l’albero e poco dopo tornano con altri loro simili al
seguito e Ragiwa che ci comunica che è tutto risolto e che abbiamo il permesso di passare per il bosco. Mentre torniamo sulla strada
Ragiwa ci spiega che quegli esseri sono i guardiani di questo bosco che proteggono insieme al villaggio e i suoi abitanti (che sembrano
accettare la cosa). Giunti al villaggio ci facciamo aprire dalle guardie sfruttando il rango di Viklamin e andiamo alla locanda per sfamarci e
riposare. Anubis rimane invisibile tutto il tempo ma mentre mangiamo due Engur giovani sembrano notare qualcosa ma ci pensa subito
Viklamin.

Giorno 7 Anno 410 II Era


La notte passa tranquilla ma mentre ci prepariamo noto che il mio glifo di guardia si è attivato e fuori dalla porta c’è uno dei 2 Engur di
ieri paralizzato. Lo portiamo dentro le nostre stanze per interrogarlo. Si chiama Limas ed è di Osinas e ci viene subito naturale
chiedergli della Porta della Luna che per lui è solo un monumento al centro della città. Scopriamo che Limas e suo fratello sono diretti
alla capitale per arruolarsi nell’esercito e riconoscendo il rango di Viklamin ha provato ad entrare nelle nostre stanze per ottenere una
raccomandazione. Viklamin era tentato di prenderseli dietro come una sorta di “addestramento” ma io e Ragiwa gli abbiamo fatto
cambiare idea. Dopo aver fatto colazione (offerta da Limas e suo fratello) andiamo all’emporio per commerciare dopodiché riprendiamo il
viaggio giungendo fino al limitare della foresta. Mentre proseguiamo nel cammino, Viklamin e Shazal si mettono in disparte per parlare
(chissà di cosa dovevano parlare?) per un certo tratto poi tornano con il resto del gruppo. Verso le 3 del pomeriggio arriviamo al ponte
che conduce ad Ablason, Shazal ed Erien notano una mano sbucare dal fiume vicino alla riva opposta che viene trascinata via dalla
corrente, Viklamin si butta in acqua per salvare il povero engur ma quando lo raggiunge viene trascinato giù a fondo. Erien gli lancia una
corda con grande abilità e Fannon cerca di riportare Viklamin e l’engur a terra tirando la corda ma senza successo così Viklamin decide di
affrontare la creatura, nel frattempo a riva compare una specie di coda che attacca il resto del gruppo.
Dopo qualche tentativo Fannon con la sua grande forza riesce a tirare fuori la creatura dall’acqua (con Viklamin
sopra) e quello che ne esce ci lascia interdetti [vedi rappresentazione a fianco]. Il gruppo affronta compatto
l’orrenda creatura e dopo qualche scambio abbiamo la meglio sull’essere grazie a Viklamin che da sopra dà il colpo di
grazia. Tiriamo fuori a fatica la creatura dal fiume per indagare sulla creatura mentre io ne approfitto per curare i
feriti. A Shazal viene in mente che la creatura potrebbe essere il motivo per cui non abbiamo trovato guardie al
ponte così decidiamo di cercare i cadaveri per dargli degna sepoltura e magari trovare oggetti da riportare ai loro cari
(così almeno dice Viklamin) e troviamo 6 oggetti nella carcassa: una pergamena, uno scudo, una bacchetta, una
freccia, una pozione e una bottiglia che Ragiwa stappa ed esce del fumo da cui veniamo circondati. A fatica dopo vari
tentativi (e visto che gli incantesimi non funzionavano) ci troviamo ad una grande distanza dal ponte (che non
vediamo più) con Viklamin molto arrabbiato con Ragiwa mentre Shazal recupera la bottiglia che non è più magica ma
gli altri oggetti sì. Decidiamo di allontanarci per accamparci e identificare gli oggetti trovati. Identifichiamo gli
oggetti ma la freccia sembra preoccupare Viklamin [che alla fine mi rivela cosa fa] e dopo che ci siamo spartiti gli oggetti ci accampiamo
per la notte.

Giorno 8 Anno 410 II Era


La notte passa tranquilla e la mattina nelle mie preghiere chiedo più equilibrio nella mente di Ragiwa. Torniamo sulla strada per Ablason
notando a malincuore che la nube è ancora lì ma proseguiamo incontrando un mercante con cui commerciamo [un po’ strano] ma
riusciamo a vendergli le code delle creature con un ottimo guadagno e felici di ciò ci rimettiamo in cammino (avvertendo il mercante
della nube) verso Ablason. Mentre avanziamo Anubis si accorge di un cespuglio che non
emette ombra e Fannon gli lancia un sasso contro e scompare mostrando la presenza di 6
Wargren che ci attaccano. Ingaggiamo un combattimento molto duro con queste creature in
cui Anubis evoca uno scheletro guerriero in armatura completa alto 3 metri [x.x] ma ad un
certo punto il mago ci dice: “SIETE DEGNI DI PARTECIPARE ALLA BATTAGLIA
DELLA LUNA NUOVA” e da lì il buio. Siamo stati condotti verso boschi e prati con erba
alta mentre ci veniva detto che abbiamo affrontato un test per questa battaglia della luna
nuova che ci sarà tra 3 giorni per una mezza giornata fino ad arrivare ad un portale di
pietra (almeno così ci immaginiamo visto che non vediamo niente)[perché questi Wargren
non ci uccidono?]. Finiamo in una grotta che scende fino ad essere lasciati in una stanza
con una grata e torniamo a vedere, il mago Wargren dall’altra parte della grata ma vogliono essere prudenti. Nella nostra prigione c’è
una finestra da cui arriva della luce, Viklamin si affaccia e vede una grande arena su cui danno altre finestre (noi siamo al terzo piano)e
Shazal cerca di conversare con gli ospiti delle celle vicine (sembra che ci siano anche dei senza pelliccia) e facciamo conoscenza di una
certa Deira, che un senza pelliccia della cella a fianco. Mi addormento chiedendo un segno per andare avanti con la mia missione.

Giorno 9 Anno 410 II Era


Viklamin e Anubis si svegliano sentendo i rumori di un combattimento e affacciandosi per
vedere cosa sta succedendo e si trovano ad assistere ad un duro combattimento tra 2
senza pelliccia tra cui Deira che cerca di mediare per porre fine al combattimento ma
l’altra non sembra sentirla e continua ad attaccarla ma alla fine ha comunque la meglio la
nostra vicina che si vede costretta dalla folla ad uccidere l’avversaria ma non senza prima
lanciare uno sguardo di odio profondo verso la folla ed uscire dall’arena. Quando ci viene
portato del cibo veniamo a sapere che degli engur fanno parte della loro società e coso
infiltrati nelle nostre città ed è così anche per i senza pelliccia. La loro società prevede
una serie di combattimenti in arena per farvi parte (10?) dopodiché si è ammessi. Quando Deira torna alla cella non ci degna neanche
di uno sguardo ma in compenso le guardie vengono per portare noi in arena. Veniamo condotti fino ad una stanza (prima siamo stati
accecati ancora) dove c’è una cascatella con poteri curativi (ricordare a Fannon di non bere ma bagnarsi) e un
tavolo pieno di armi di 15 scopro essere magiche. Prendiamo quello che ci serve ma noto che una lancia è la
migliore che c’è. Siamo in attesa e dopo 10 minuti si apre un cancello su un corridoio che ci conduce in un
arena con il fondo coperto di sabbia. Dall’altro lato dell’arena ci sono 6 creature immobili che ci attendono.
Loro iniziano lentamente da avanzare verso di noi decidiamo di attaccarle dalla distanza. Arrivati ad una certa
distanza iniziano a lanciarci degli incantesimi di velocità ad area per invecchiarci e fare dei danni perché chi si
muove a tali velocità si fa male non essendo abituato mentre loro tendono comunque ad attendere e stare sulla difensiva e per noi è
difficile colpirli. Il combattenti in arena sale di molto grazie ai non-morti di Anubis che sembrano non subire gli incantesimi di velocità
come queste creature non subiscono gli incantesimi che Ragiwa ha lanciato alle loro armature ora incandescenti. Dopo un po’ che il
combattimento stava diventando logorante abbiamo studiato meglio la situazione notando che potevano essere armature controllate
magicamente (dov’è il burattinaio?) e Shazal roteando la sua corda con rampino stranamente si impiglia nel nulla (trovato!) e decide di
attaccare in quella zona colpendo qualcosa tenendo il pugnale (che aveva preso prima nell’armeria) conficcato nella creatura ma a
sorpresa anche Fannon viene attaccato da una creatura invisibile (sono 2?), anche Shazal viene attaccato ma l’arma rimbalza contro
qualcosa di invisibile a poca distanza da lui tornando indietro. Viklamin con il Favore Divino che gli stavo dando colpisce la creatura
uccidendola velocemente. Quello che compare a terra è questo (vedi figura a lato). Ragiwa cerca di scovare l’altro mentre io corro a
curare Fannon che ha ancora la spada del nemico che lo ha trapassato da parte a parte mentre Anubis ci protegge con le sue creature
ma veniamo attaccati da qualcosa di freddo dall’alto. Ci apprestiamo ad attaccare la creatura che si era portata sulle nostre teste
quando ad un tratto dall’area VIPS dell’arena parte un raggio che uccide istantaneamente la creatura che cade a terra. Il
combattimento era finito con la nostra vittoria e siamo stati ricondotti alla stanza delle armi dove ho fatto curare Fannon e gli altri alla
cascata e purtroppo ci fanno riconsegnare gli oggetti e veniamo ricondotti in cella. Riposiamo un po’ tutti con Deira che ci fa i
complimenti e ci dice essere di Kresos ma dopo 10 ore veniamo svegliati da una guardia che ci annuncia che il sovrano vuole vederci e la
guardia non sa dirci se questo sia un bene o un male perché accade molto raramente dopo un solo scontro. Dopo poco veniamo ricondotti
nell’arena seguendo lo stesso percorso e quindi alcuni riprendono le stesse armi (soprattutto Shazal con quel pugnale) e rientriamo
nell’arena ma questa volta la troviamo vuota. Notiamo che nell’area VIPS (vedi figura)c’è un nuovo individuo [il sovrano?] e poco dopo
entrano nell’area dalla parte opposta tre enormi creature dall’aspetto inquietante e la figura nuova si alza zittendo l’arena dicendoci:
“ORA FATEMI VEDERE” e si risiede. Il combattimento ha inizio e anche questo è duro ma il popolo sembra gradire quando
abbattiamo le creature, Fannon di certo non si fa problemi a caricarli e tutti cerchiamo di fare il nostro
per concluderlo e alla fine la spuntiamo per un pelo (tutti i combattenti erano ridotti male e io non
avevo modo di rimediare) e quando l’ultima creatura crolla a terra il pubblico impazzisce e sentiamo
anche Deira dalla sua cella esultare come una pazza. Veniamo scortati fuori dall’altra entrata e ci
fanno tenere le armi (la guardia che è lì, e che abbiamo già visto, ci fa notare che è strana la cosa)
ci curiamo e veniamo ricondotti nella nostra cella dove riposiamo,
identifichiamo le nuove armi e recuperiamo i nostri incantesimi.
Chiunque tu sia che stai leggendo non ti sei reso conto della nostra
impresa così ti disegno una delle 3 creature prima di coricarmi così
capirai cosa abbiamo affrontato.

Giorno 10 Anno 410 II Era


Dall’identificazione veniamo a conoscenza degli oggetti magici che abbiamo trovato in arena in particolar modo il nuovo pugnale di Shazal
che conosce vagamente la storia che c’è dietro perché quando era piccolo i suoi genitori, per farlo addormentare, gli raccontavano la
storia di Scinnar e sembra che con un indagine più accurata si potrebbero scoprire altri poteri di questo pugnale
(Interessante). Il risveglio invece è stato ancora più interessante dato che siamo stati svegliati da
Ragiwa e Shazal che si lamentavano di essere stati punti da qualcosa (in una cella dove c’eravamo
solo noi) ma la cosa ancora più interessante è che nei punti dove sono stati punti sono comparsi
due simboli diversi (disegno quello di Ragiwa a sinistra che gli era comparso sul polpaccio destro e
quello di Shazal a destra che gli era comparso sulla spalla sinistra) che sono rimasti visibili per circa
un minuto prima di scomparire.
I simboli ricordano molto quelli trovati sulla senza pelliccia della mia visione ma provando a identificarne
il significato come avevamo fatto in precedenza non riusciamo comunque a capirne il significato. Mentre
siamo intenti a ragionare sui simboli veniamo interrotti da una guardia che ci annuncia: “RACAI il
regnante vi attende”. Ovviamente prima di incamminarci veniamo accecati e condotti in una stanza (che
deduciamo essere più o meno al livello della nostra cella) molto ampia con un grande tavolo imbandito
di ottimi piatti dall’aspetto invitante con Racai a capo tavola che ci invita a sederci, con la guardia che
si apposta alla porta non appena ci siamo tutti accomodati. Mentre ci serviamo Racai si complimenta
con noi per la nostra ultima vittoria (le 3 creature enormi vengono dal freddo sud e non è stato facile
portarle fin qua ed erano alla loro Ottava vittoria) poi Shazal interviene chiedendo dei simboli che
erano comparsi su di lui e Ragiwa (dallo sguardo Viklamin sembrava volesse disintegrarlo) ma non
sembra saperne molto più di noi. Chiediamo nuovamente del rituale della Luna Nuova nella speranza di
capire cosa ci aspetti scoprendo che la festeggiano 2 volte l’anno ed è usata per celebrare l’ingresso
dei nuovi membri della loro società. Discutendo sulla loro società e che scopo abbia finiamo per parlare
di Sir Lunnis e della sua ascesa al potere (Racai e la sua società vogliono destituirlo O.O). Racai ci pone degli interrogativi che ci
scuotono a cui forse non abbiamo mai voluto dare una risposta stranamente visto che riguardavano un regnante che non abbiamo visto:
Perché siamo stati attaccati dai senza pelliccia? Cosa ha fatto Sir Lunnis per farli attaccare la nostra capitale? Che fine ne hanno fatto
dopo i senza pelliccia? Molte domande a cui non eravamo in grado di dare risposta nonostante molti di noi sono cresciuti nella capitale o
che comunque ci abbiamo vissuto gran parte della nostra vita. Finito il pasto veniamo congedati da Racai ma prima di andare via Viklamin
riesce ad ottenere una spada alternativa alla sua in quanto fatta per uccidere i Wargren in arena non gli tornava molto utile. Tornati in
cella Viklamin osserva i combattimenti per studiare probabili futuri avversari mentre il resto della compagnia passa il tempo sonnecchiando,
leggendo o esercitandosi in attesa di essere chiamati. Io continuo a concentrarmi e a pregare per mantenere il mio equilibrio interiore.

Giorno 11 Anno 410 II Era


Veniamo chiamati all’alba (o almeno così crediamo dalla fessura in alto dell’arena) per essere ricondotti
con la solita procedura nella stanza delle armi prima di entrare in arena. Chi aveva ancora qualche ferita
ha approfittato della fonte curativa (senza bere), alcuni hanno preso altre armi magiche che erano
rimaste dall’altra volta mentre a Viklamin viene consegnata una nuova spada da una delle guardie. Poco
dopo si aprono le porte per entrare in arena e ci muoviamo per entrare accolti dal boato della folla mentre
anche i nostri avversari stanno facendo il loro ingresso in arena. Sei creature che non avevo mai visto ma
che Anubis sembra conoscere (dice di averle viste nel deserto una volta camminare ma senza approfondire
la cosa) dall’aria molto pesante e massiccia [provo ad illustrarvele] armate di spadoni. Quando il
combattimento inizia notiamo subito che non sono molto rapidi quindi iniziamo subito ad attaccarle dalla
distanza ma non sembra avere molto effetto sulla loro pelle rocciosa e visto che loro stavano in attesa ci
siamo fatti avanti per ingaggiarli nel corpo a corpo ma anche le nostre spade non sembrano molto efficaci
(forse la mia nuova morning star potrebbe essere il tipo di arma più adatta contro queste creature ma purtroppo non sono un
combattente come Viklamin) e lo scontro si prolunga molto e molti di noi iniziano ad avere tante ferite soprattutto Fannon e Ragiwa che
cadono a terra e purtroppo nel tentativo di salvare Fannon vengo attaccato anche io a mia volta fallendo nel tentativo ma riuscendo
invece a salvare Ragiwa dalla morte. A combattimento concluso la folla esulta per la nostra vittoria ma noi esausti e molto feriti
guardiamo tristi il corpo di Fannon, il nostro primo compagno a cadere nell’arena. Veniamo ricondotti nella stanza per poterci curare alla
fonte (e restituire le armi prese) per poi essere ricondotti nella nostra cella (riesco a farci portare il corpo del nostro compagno in
cella con i suoi averi). Viklamin identifica la sua nuova spada e studia meglio il pugnale di Shazal intuendo che può essere usato solo da
una certa linea di sangue, il resto del gruppo di riposa mangiando e guardando i combattimenti nell’arena in attesa del prossimo mentre
io prego sul corpo del mio compagno chiedendo consiglio al mio dio Fhaalon (era nella mia visione, perché è accaduto questo?). Dopo
circa mezza giornata veniamo chiamati per il prossimo incontro e Shazal prima di avviarci pone un problema fondamentale: la morte di
Fannon evidenzia ancora di più la carenza di combattenti veri nel nostro gruppo e probabilmente il prossimo combattimento potrebbe
essere la morte per molti altri di noi (la porta della Luna in quel momento è solo un lontano di ricordo della mia visione) e così Anubis
si propone di sperimentare la sua necromanzia sul corpo di Fannon nella speranza di averlo ancora al nostro fianco, (io e Ragiwa ci
opponiamo a tale scempio, ok corpi che vengono dal nulla ma quello dei nostri compagni no) mentre tutto il gruppo discute prego ancora
una volta il mio dio imponendo le mani sul suo corpo e poco dopo si sentono 2 esplosioni di cui una è il bastone di Anubis e Fannon
riapre gli occhi. (Evvai!) Riavuto il nostro guerriero il gruppo viene condotto nell’arena (prima
ripristino le energie a Fannon che sembrava comunque affaticato) prendiamo le armi e entriamo
nell’arena con il pubblico in un silenzio tombale finché Racai non da il via allo scontro anche se
non vediamo nessun avversario. (sono già qui?) Ci sparpagliamo cercando di capire cosa
dovessimo affrontare quando ad un tratto il silenzio dell’arena viene interrotto da un ruggito
bestiale molto forte e molto profondo provenire dall’altro cancello dell’arena che aprendosi a
sputato fuori 2 di queste creature belle grandi. Viklamin come benvenuto nell’arena gli tira una
palla di fuoco in faccia alla prima e Anubis evoca i suoi servitori da mandargli contro (anche se
alla fine non durano molto di fronte a queste 2 di queste bestie), Fannon viene preso da un
attacco di panico e tenta di fuggire dall’arena ma evoco un incantesimo per rimuovere la paura
dal suo cuore, Ragiwa ad un tratto viene afferrato da una delle 2 creature e lanciato contro
Anubis che dopo lo scontro rimane a terra e le sue creature scompaiono (quindi deve rimanere
cosciente per tenerle a combattere). Ci concentriamo tutti su uno dei 2 e danneggiandolo molto poco dopo la bestia esala il suo ultimo
respiro. L’altro infuriato afferra Fannon che solleva da terra attaccandolo (non lanciandolo come era successo prima con Ragiwa) e
mentre Viklamin sta per colpire la creatura con la sua spada questa usa il corpo di Fannon come scudo e Viklamin gli distrugge l’armatura
(già malridotta). Racai che in quel momento era rimasto immobile durante tutto lo scontro si alza e pronunciando alcune parole in una
lingua a noi sconosciuta (Wargren?) fa comparire 4 catene che partono dagli angoli dell’arena e bloccano la bestia rimasta
interrompendo lo scontro. Veniamo scortati di fretta fuori dall’arena lasciandoci giusto il tempo di curarci alla fonte ma non per scortarci
in cella ma nella stanza, dove avevamo già mangiato con Racai, che ci aspetta con altri 4 nobili della loro società, e appena entrati
avevano solo occhi per Fannon. Racai rompe il silenzio: “Non sapevamo che appartenevi a quella casata”. (Neanche Fannon sembra
saperlo) Racai chiede di leggergli la mente e Fannon acconsente ma non sa nulla per davvero (Nessuno di noi ne rimane sorpreso). “Il
simbolo che porta al collo è della famiglia reggente prima della ascesa al potere di Sir Lunnis.” Racai ci guada interdetto dopo che alla
sua affermazione rimaniamo sorpresi. (Perché non ricordiamo nulla?) “Ci hanno cancellato o modificato la memoria?” provo a chiedere.
Allora Fannon ci racconta la sua storia e di quello che rimane scritto della sua famiglia:

“In una giornata di pioggia battente in cui il cielo per un attimo fu folgorato da una luce azzurra che inondò ogni
angolo del continente, che le gocce del cielo per un attimo rimasero sospese, fluttuanti in volo, prima di riprendere
la loro caduta e che da quel giorno tutto cambiò”
Suo padre si era posto per primo il dilemma delle loro origini e teneva tutti gli scritti che aveva trovato in un capanno dietro la vostra
tenuta ma un giorno questo prese fuoco e suo padre riuscì a salvare solo il medaglione che porta al collo in sua memoria e un pezzo
bruciacchiato di pergamena che ci mostra:

“UN FRUTTO NON CONOSCE IL SUO FIORE,


MA IL SOLE CHE LI SCALDA E’ LA CHIAVE.
QUANDO IL CIELO SMETTERA’ DI PIANGERE SARA’ IL MOMENTO
IN CUI LA VERA NATURA SI RIVELA.
UN OCCHIO ACUTO PUO’ TRARRE IN INGANNO
MA UN OCCHIO CHIUSO NON PUO’ NON VEDERE.
E SE L’INTELLETTO E’ LA FONTE DI TUTTO
FORSE LA RIVELAZIONE GUIDERA’ LA SVOLTA
E QUELLO CHE PORTAVA MORTE POTREBBE SALVARE LA VITA.”
Decidiamo a questo punto di rivelare a Racai tutto quello che ci era capitato dalla mia visione in quella taverna fino ad oggi e chiediamo
a Racai di lasciarci andare per indagare alla luce del fatto che sappiamo la verità dietro la menzogna di Sir Lunnis ma Racai non può
lasciarci andare secondo le leggi della sua società. Ci obbliga ad un ultimo incontro in arena dopodiché saremo liberi di andare e tornare
alla nostra missione principale sapendo perché lo facciamo. Fannon completa la sua storia e chiede se può avere una nuova armatura in
vista dello scontro che ci attende e veniamo ricondotti nella nostra cella in attesa del nostro ultimo scontro.

Giorno 12 Anno 410 II Era


Senza accorgercene che si era fatta notte arrivati in cella siamo stati travolti dalla stanchezza della giornata
impegnativa per cui tutti si sono messi a dormire senza tante cerimonie. A metà nottata mi sono svegliato sentendo
una fitta al braccio destro mi era apparso anche a me (come a Ragiwa e Shazal) un simbolo così ho svegliato subito il
mio amico Viklamin in modo che lo trascrivesse su una pergamena finché era possibile. Ovviamente dopo è scomparso
come è successo in precedenza. Veniamo successivamente svegliati tutti all’alba dal clamore della folla. Uno scontro si
era appena concluso con umanoidi di aspetto bestiale (cinque di loro sembravano guerrieri mentre gli altri due no) e qualcuno di noi
sospettava che potevano essere loro i nostri prossimi avversari ma i nostri pensieri furono interrotti dalla colazione abbondante che ci
venne data quel giorno (non era mai successo) e mentre mangiavamo l’apertura sopra l’arena che faceva entrare la luce naturale venne
oscurata e per il resto della giornata non fummo più in grado di vedere gli scontri che si svolgevano in arena. Una guardia diversa dal
solito venne a chiamarci verso sera per condurci nella stanza delle armi in cui prendiamo quello che può servirci e Fannon trova un
armatura per lui dopodiché entriamo nell’arena. La folla è carica per lo scontro che sta per
iniziare e anche la tribuna delle cariche importanti è completamente piena e dal cancello
opposto entra una figura solitaria che si dirige verso di noi con le spade sguainate…Deira la
nostra vicina di cella. Viklamin la rallenta con un incantesimo mentre Erien fa un lancio perfetto
con uno dei suoi pugnali ma Deira con la spada devia il colpo all’ultimo (x.x). Deira arrivata
vicino poi arrivata vicino a noi ci umilia dicendo: “Non avete proprio capito nulla, il
combattimento non è ancora iniziato” e si schiera al nostro fianco. Dopo aver guardato verso
Racai che effettivamente non aveva dato inizio allo scontro il cancello di fronte a noi si riapre
facendo entrare i nostri avversari che erano quelli che avevamo visto la mattina. Cinque guerrieri
come nella figura qui di fianco, uno invece armato di uno spadone a due mani come nella figura
in basso a sinistra e due incantatori come la figura in basso a destra. Tutti ben armati anche in
stili diversi. Di certo Racai il nostro ultimo scontro ce lo vuole far sudare parecchio se ci manda
questo gruppo contro ed è così che dà il via allo scontro. Le creature si muovo subito molto
velocemente ma è probabilmente grazie ad un incantesimo. Mentre
avanzano gli incantatori sollevano la sabbia dell’arena creando un muro che li nasconde alla nostra vista. Provo a
disperdere il muro e gli altri incantesimi che hanno lanciato ma non ci riesco e chi riesce ad andare oltre al muro
vede solo due dei guerrieri mentre degli altri nessuna traccia. Viklamin, Deira e Fannon si lanciano al combattimento
degli avversari visibili mentre Shazal, Erien e Ragiwa provano dall’altro lato con Anubis che muove le sue creature
ed io a supporto. Mentre Viklamin e Deira combattono vedono comparire dei dardi incantati dal nulla colpire così
Anubis, che ci era avvicinato dall’altro lato, manda le sue creature verso quella direzione seguiti da Ragiwa. Deira
si dimostra un ottima combattente e quelle due spade le sa usare davvero bene. Fannon come al solito cade per le
molte ferite subite così mi dirigo nella sua direzione. I combattenti che erano visibili cadono sotto i colpi di
Viklamin e Deira ma quando lei abbatte quello con lo spadone a 2 mani lascia cadere le
sue spade per prendere l’arma dell’avversario e andare nella zona dove sono scomparsi
Ragiwa e gli altri. Io dopo aver stabilizzato Fannon mi dirigo lì per vedere se hanno
bisogno di me. Entrato trovo uno dei due maghi trasformato mentre Viklamin lo sta
affrontando e alcuni di noi erano a terra per le molte ferite su cui mi sono subito lanciato per prestare le
cure. (da quello che mi hanno raccontato poi uno dei guerrieri aveva usato un flauto magico facendo un
incantesimo ad area che ha danneggiato anche i suoi compagni. Tirato giù il mago trasformato tutti gli altri
compagni sono caduti tranne uno che era fermo immobile di fianco ad un
combattente uguale a lui. (era un illusione alla fine). Questo segna la nostra
vittoria anche se io sono indaffarato a prestare cure a quasi tutti i miei
compagni o almeno a stabilizzare le loro condizioni. Racai entra in arena
complimentandosi con noi e dopo aver guardato verso l’alto ci annuncia: “E’
quasi il momento” e dall’alto dell’arena che era oscurato entra della luce lunare che ci investe tutti noi
curando tutte le nostre ferite e ristorandoci. Guardando stupiti Racai lui ci spiega: “Questo è uno dei
vantaggi di fare parte della nostra società. Ogni luna nuova ognuno di noi viene curato e rigenerato dalla sua luce [Benedizione della
Luna Nuova].” Presi gli oggetti che troviamo in arena come premio della vittoria veniamo condotti nei nostri nuovi alloggi (non accecati)
in delle grotte scavate di recente. Arrivati nei nostri nuovi alloggi ci dividiamo i compiti su come procedere adesso che siamo liberi: Io,
Ragiwa e Shazal andremo nella loro biblioteca per cercare tutte le informazioni che possono tornarci utili, Anubis e Viklamin
identificheranno gli oggetti magici che abbiamo trovato. Deciso questo ci apprestiamo a passare la nostra prima notte libera dopo che
Viklamin ha identificato i primi oggetti poi domani ci metteremo all’opera.

Giorno 13 Anno 410 II Era


La notte ovviamente non è passata tranquilla per tutti infatti altri due di noi sono stati marcati: Erien si è svegliata
con un simbolo sulla fronte mentre ad Anubis gli è comparso sul dorso della mano sinistra. Non
trovando comunque risposta decidiamo di cercarla in biblioteca così io, Erien, Shazal e Ragiwa ci
avviamo verso la biblioteca mentre il buon Viklamin e Anubis iniziano ad identificare il nostro
bottino dell’arena mentre Fannon con un sbrigativo “Ho delle cose da fare è sparito alla nostra
vista”. Passeggiando per la città chiediamo indicazioni ad una delle guardie su dove si trovi la
biblioteca e ci dirigiamo verso di essa. Arrivati troviamo davanti a noi un edificio molto grande [non credevo che avessero una biblioteca
così grande qui sotto] ed entrati ci avviamo nelle nostre ricerche: Erien e Shazal cercano nella sezione di “storia antica e leggende”
soprattutto Shazal cerca storie sul suo pugnale mentre Erien si concentra di più sui monumenti antichi oltre alla nostra porta. Ragiwa
invece si mette a cercare libri simili al suo o comunque collegati alle scritture druidiche. Io invece cerco informazioni sulla porta della
luna [come Shazal mi aveva detto che era anche chiamata] e perdiamo quasi tutta la giornata li dentro. Verso le 15 del pomeriggio
Ragiwa sembra trovare un diario che ha la copertina completamente diversa dal diario che ha lui ma dandogli una lettura veloce intuisce
che si tratta del volume successivo al suo [ok…cosa ci fa il secondo volume in questa biblioteca? Troppe coincidenze..] Io invece non
trovo nulla sulla porta della luna nuova [forse dovevo cercare sulla porta d’argento come la chiama la mia visione -.-‘].
Invece Shazal ed Erien trovano una storia molto interessante sul
pugnale: sembra che nell’antichità ci fossero tre Engur [due di questi
hanno un aspetto che non avevo mai visto e che non credevo possibile
mentre uno sembra somigliare molto a Shazal] che si erano creati
ognuno un oggetto incredibile che potevano usare solo loro e
probabilment
e Shazal ha
trovato
quello
dell’Engur
simile a lui [suo antenato?]. Chissà dove sono gli altri ma soprattutto da
quando esistono engur di quell’aspetto? Comunque dopo aver fatto
sera decidiamo di tornare ai nostri alloggi per aggiornare gli altri su quello che
abbiamo trovato in biblioteca sperando che tra gli oggetti che abbiamo guadagnato ci fosse qualche oggetto interessante. Tornati facciamo
il punto della situazione così da sapere tutto mentre Viklamin mi chiede di trovare la malvagità tra gli oggetti che abbiamo e purtroppo la
trovo in 4 di loro anche se purtroppo non è certo che sia esattamente così. Tornato Fannon veniamo a scoprire che si è visto con Racai.
Ragiwa gli chiede se può intercedere per tenere il diario del druido che ha trovato in biblioteca (mostrandolo) [ha preso il diario dalla
biblioteca? O.O] e Fannon atteggiandosi da regnante gli promette che farà quello che può.

Giorno 14 Anno 410 II Era


La notte fortunatamente passa tranquilla per tutti sta volta così ci mettiamo tutti più riposati verso le nostre
attività. Ragiwa legge il diario [Vol.1] e prova a preparare pozioni. Viklamin e Anubis continuano ad
identificare mentre Shazal ed Erien vanno a fare compere mentre io torno in biblioteca. Cercando sulla porta
d’argento trovo un libro su Osianas che racconta della città come è strutturata con il palazzo della sovrana
Narkaia al centro città (vicino alla porta) e con le abitazioni costruite sugli alberi [questa città piacerà di
sicuro a Ragiwa]. Comunque della porta accenna che era per qualche destinazione che col tempo si è persa
memoria ma che era comunque un monumento magico ma probabilmente la magia si è persa col passare del
tempo o semplicemente nessuno si ricorda più come si attiva. Tornando agli alloggi vengo a sapere che Viklamin
e Anubis quando hanno finito di identificare hanno raggiunto gli altri per commerciare gli oggetti che non
ritenevano utili [a quanto pare in questa città non usano la
moneta ma il baratto cioè scambiare oggetti più o meno dello stesso valore] .
Comunque discutendo decidiamo che il giorno dopo saremo partiti per Osinas visto che
quello che dovevamo fare qui era ormai finito e non avevamo tutto questo tempo.
Giorno 15 Anno 410 II Era
Alla mattina mentre ci stavamo preparando a partire Deira si fa trovare fuori dalla nostra porta un po’ strana [chissà cosa ha combinato
in questi giorni?] e con una spada in meno ma fortunatamente ne abbiamo una equivalente
da dargli [visto che è una combattente straordinaria a due armi]. La aggiorniamo su un po’
di cose, passiamo dall’armaiolo per commissionarmi un armatura nuova e dopo essere andati da
Racai che ci ha convocati prima che partissimo e averlo aggiornato sul nostro piano partiamo
facendoci dare delle monete alla guardia all’uscita [cavolo Erien se è attaccata ai soldi].
Guidati da Anubis ci avviamo verso Osianas [nel frattempo Ragiwa ha voluto fare dei test con
una nuova pianta con Viklamin che stava per fulminarlo] ma per il resto il viaggio passa
tranquillo con i racconti di Shazal e Deira ad accompagnare la camminata e arrivati a sera ci
accampiamo in una zona tranquilla. Decidiamo i nuovi turni per andare prima di passare la
notte [vedi tabella iniziale 1 turno = 2 ore]. Prima di addormentarmi ad occhi chiusi rivedo
ancora una volta l’immagine della mia visione: la porta che sto cercando di raggiungere da
più di due settimane ormai.

Giorno 16 Anno 410 II Era


La notte passa tranquilla senza un niente di fatto e guidati nuovamente da Anubis a mezzogiorno arriviamo sulla strada principale sulla
quale Erien, Viklamin e Deira trovano una locandina che ritrae Shazal. Erien molto infuriata [O.O] chiede spiegazioni a Shazal che ci
racconta che riceveva ordini da un generale della capitale su missioni non proprio legali e una di queste era rubare l’amuleto della regina
Narkaia che non ha preso benissimo questa anche perché sembra che Shazal per arrivare all’amuleto abbia sedotto la regina [e qui mi
sono visto Shazal morto ormai diventato un puntaspilli di Erien]. Questo è stato il suo ultimo lavoro con cui si era sistemato a livello
economico e dopo a conosciuto Erien e la sposata. Con un Viklamin evidentemente scocciato per l’aggiunta di un altro problema [già
tenere occultati Deira e Anubis era brigoso ma poi adesso dobbiamo nascondere anche Shazal] decidiamo che Shazal non entrerà in città
almeno per il momento poi decideremo il da farsi mentre gli altri due occultati sì. Shazal ci disegna approssimatamene una mappa della
città con i vari punti di interesse consigliandoci di andare alla locanda dell’Acero rosso ma Ragiwa sembra più interessato all’albero
fiammeggiante. Arriviamo alla porte di Osianas non sapendo cosa aspettarci, Viklamin si scambiano un saluto da militari e ci viene chiesto
il motivo della visita. Quando gli riveliamo che siamo in missione dalla capitale per studiare la porta che è il loro monumento al centro
della città si incuriosisce molto e ci dice che dovremmo attendere per entrare. L’attesa dura 6 ore e si fa sera inoltrata quando torna la
guardia di prima a dirci che qualcuno aveva intercesso per noi facendoci entrare. Viklamin chiede spiegazioni per l’attesa così lunga e la
guardia ci racconta che da quando c’è stato il Furto i rapporti con la capitale non sono molto buoni e poi ci invita a guardare dentro la
città per capire. Al nostro ingresso vediamo la città con le sue abitazioni ricavate sugli alberi o attorno o dentro di essi illuminati dalle
fiaccole e non dalle pietre come ci sono da noi in capitale perché da quando hanno rubato l’oggetto che le alimentava hanno smesso di
andare [Shazal ha omesso questo dettaglio]. Ci avviamo verso la locanda tranne Ragiwa che vuole vedere assolutamente subito l’albero
fiammeggiante e Viklamin non si oppone minimamente alla cosa. Arrivati alla locanda la troviamo vuota con l’oste che ci accoglie a braccia
aperte trattandoci molto bene essendo gli unici clienti (da quando c’è stato il furto gli affari non vanno molto bene) e verso fine cena
vediamo tornare Ragiwa. Ci facciamo dare un camerone grande molto facilmente visto che non c’era nessuno.

Giorno 17 Anno 410 II Era


Durante il mio turno di guardia con Deira mentre stavo meditando sento la porta aprirsi e vedo Shazal che viene buttato a terra da Deira
[fortuna che doveva stare fuori città -.-‘ e poi perché adesso è visibile? O.O] . Discuto con lui sulle sue irresponsabilità svegliando
quasi tutti (Ragiwa dorme come un sasso) e mentre parliamo Fannon nota un luccichio sulla testa di Shazal che dopo un esame più
attento di Viklamin lo riconosce come un incantesimo di tracciamento/individuazione quindi Viklamin gli consiglia di uscire di dalla città
per non compromettere la missione, ma Ragiwa quando viene a sapere di
questa cosa non è per niente d’accordo con noi ed esce a cercare Shazal.
(Durante tutto questo trambusto è sparita anche Erien). Dopo aver fatto
colazione ed esserci preparati andiamo nella zona mercantile passando
davanti alla porta ma così a vederla non sembra come quella disegnata sul
libro che ho letto. Nella zona mercantile troviamo degli ottimi mercanti
con articoli davvero interessanti a cui riusciamo a vedere il bottino
rimanente dell’arena ed acquistare degli oggetti utili (tranne Ragiwa che
ci aveva raggiunto chiedendo per se degli oggetti particolari). Durante gli acquisti io e Fannon ne approfittiamo per andare dalla
biblioteca della città non trovando niente di utile tra i pochi libri che avevano. Ci ritroviamo alla porta dove provo ad esaminarla non
trovandoci nulla di magico e confermando la mia idea che non era quella disegnata nel libro che ho letto. Dopo aver convenuto tutti che
non era la porta che stavamo cercando e che quella vera doveva essere da qualche parte (probabilmente molto sotto a questa finta)
decidiamo di andare a palazzo ma prima torniamo in locanda per lasciare quelli occultati e ne approfittiamo per pranzare. Durante il
pranzo vediamo ricomparire Erien che ci dice di essere stata a palazzo [O.O {perché tutti fanno di testa propria ;-( }] , è entrata
furtivamente fino alle stanze della reggente Narkaia non trovandola [per fortuna] ma trovando un invito per le nozze di Shazal e
Narkaia [ok adesso è nei guai davvero] e in uno scatto d’ira ha trovato un passaggio segreto nelle stanze della reggente. Il passaggio
segreto portava ad una grotta sottoterra in cui ha trovato un altare strano con disegni e simboli (c’erano anche 3 sagome di oggetti di
cui ricorda solo un elsa e una bastone) circondato da una fila
di colonne con una statua di una senza pelliccia e andando
avanti nella grotta c’era un'altra zona dove ha visto la porta
d’argento come era disegnata nel libro che ho letto. Quando
Erien finisce di raccontare la storia dichiara di voler uccidere
Narkaia e poi penserà a Shazal. In qualche modo convinciamo
Erien a restare in locanda così io, Viklamin, Fannon e Ragiwa
andiamo a palazzo. Arrivati a palazzo Viklamin parlando con un
suo pari grado chiede udienza con la reggente che ci viene
concesso dopo aver lasciato le armi all’ingresso. Veniamo
condotti al cospetto della reggente in grande salone.
Salutandola in maniera rispettosa la ringraziamo per averci concesso di entrare in città e lei ci conferma di aver dato il permesso perché
era curiosa di sapere cosa cercavamo esattamente. Notiamo subito che cova rabbia e che è restia a fidarsi dubitando persino dei poteri
che il Sommo Fhaalon mi concede ma ad un tratto interviene Ragiwa che gli racconta un po’ tutto quello che abbiamo vissuto in queste
settimane cercando di venire a patti con lei. Lei rimane comunque diffidente ma quando Ragiwa propone di farsi leggere la mente per
dimostrare la sua sincerità lei accetta. Fa chiamare Valsin il geomante della città (così mi dice Viklamin che lo aveva incontrato durante
le compere della mattinata) che proietta i ricordi di Ragiwa come io avevo proiettato le immagini dentro la locanda il primo giorno della
nostra compagnia. Scorrendo i ricordi la regnante nota subito Shazal che viaggia con noi e la vedo
ribollire di rabbia e vuole sapere chi è Erien e chiede dove si trova. Gli diciamo dove si trova il
resto della compagnia in modo che
possa essere convocata a palazzo. Nel
frattempo Viklamin decide di rivelargli
che siamo a conoscenza del passaggio
segreto che è nelle sue stanze (cosa
che lei non sapeva a quanto pare).
Appena veniamo raggiunti dai nostri compagni (Erien e Narkaia si
fulminano con gli sguardi e si dicono qualcosa come era immaginabile
ma fortunatamente Ragiwa placa un po’ gli animi) ci dirigiamo verso
gli alloggi della reggente scortati situato in cima ad una torre del
palazzo (forse anche quella più alta) dove Erien ci mostra il
passaggio segreto che ha trovato. Narkaia rimane sorpresa della cosa
ovviamente e Viklamin nota la pregevole fattura della costruzione
essendo una scala che scende giù nella torre ma molto ben occultata
da non notarsi ne esternamente ne internamente ma il palazzo è talmente antico che impossibile sapere chi sono i costruttori.
Scendiamo le scale con Erien che ci fa strada e scendiamo giù per la scala (probabilmente fino ad andare sottoterra di un po’ di metri)
poi andando avanti in una grotta scavata nella roccia vediamo brillare nel
buoi l’altare di cui ci aveva parlato Erien. Una serie di colonne in rovina
circonda un altare mentre in corrispondenza di una colonna c’è la statua
di una senza pelliccia (che però non raffigura Deira) che con una mano
sembra indicare l’altare oltre al fatto che con il corpo sembra protendersi
verso di esso. L’altare oltre ad emanare luce propria nelle pareti verticali
ci sono disegnate scene di vita quotidiana dei senza pelliccia ma notiamo
che dai vestiti e dagli attrezzi sono più avanzati di come li conosciamo
noi. Sopra troviamo come ci aveva detto Erien le tre sagome anche
appuriamo che si trattano di due bacchette e una specie di elsa tra le
due. In corrispondenza di 3 lati troviamo delle scritte che Anubis con suo
incantesimo riesce a decifrare per noi dicendoci che sono dei nomi. A
sinistra c’è scritto MELTHOR mentre in basso c’è scritto FELT e a destra c’è scritto ENCHIOR.

Dopo aver osservato l’altare proseguiamo nella grotta dove più avanti (anche se la grotta si stava stringendo) troviamo la porta d’argento
come avevo visto nel libro che ho letto. Anche essa emette luce propria e su tutto l’arco ci sono dei simboli [come nella raffigurazione
del libro] e persino Valsin fatica a capire subito di cosa si tratti e che dovrà studiare attentamente la porta con Viklamin e Anubis che
si sono proposti di aiutarlo. Mentre i tre con i loro incantesimi rivolgevano la loro completa attenzione alla porta mi sono messo a
cercare tra i volumi in possesso di Narkaia se potevo trovare qualcosa di utile come il resto della compagnia ha cercato di fare qualcosa
nell’attesa ma io senza risultati utili. Non avendo trovato nulla di utile sono tornato a vedere a che punto era la situazione e non ho
dovuto attendere molto che i 3 maghi finissero il loro incantesimo con Valsin che era l’unico ad aver carpito qualcosa. Pronunciando una
frase aveva attivato il portale. La frase era nella nostra lingua:

Mettendomi davanti al portale attivo provo a chiedere tramite i poteri che mi concede il Sommo Fhaalon se era sicura la via ricevendo
come risposta: “IL TUO POTERE E’ LA CHIAVE SE LA RICHIESTA NON VERRA’ ASCOLTATA”. Credendo che la richiesta sia
tutti i membri del gruppo tramite il geomante Valsin contattiamo Shazal convincendolo di farsi venire a prendere dal geomante anche se
era molto guardingo comunque e non appena vediamo Shazal comparire davanti a noi lo aggiorniamo sul patto con la reggente Narkaia di
restituirgli il suo gioiello e sconfiggere Sir Lunnis. Essendoci tutti impieghiamo il pomeriggio per i preparativi del viaggio non sapendo
cosa ci aspetta ritrovandoci poi tutti davanti al portale pronti a partire. Entro per primo ritrovandomi poco dopo in un corridoio di pietra
lavorata illuminata da delle torce. Giratomi vedo il portale identico a quello che ho attraversato ma spento e ad un tratto sento puzza di
bruciato venire dal mio zaino. Ovviamente lo apro subito trovando il mio diario completamente bruciato [;-(…e adesso?] ma non il
tempo di capacitarmene perché vedo il portale attivarsi vedendo arrivare Viklamin e poi Shazal con un tonfo stesi sul pavimento senza
muoversi. Raggiungo il mio amico Viklamin cercando di capire cosa gli sia successo quando vedo arrivare Ragiwa e Anubis illesi e mi rendo
conto che Viklamin e Shazal sono morti e anche Ragiwa è della stessa opinione (cosa è successo?) poi sia Ragiwa che Anubis frugano nei
loro zaini e vedono brillare i loro tomi magici per qualche secondo per poi tornare normali. Anche Erien e Fannon giungo morti mentre
Deira no mostrando anche lei un tomo che brillava per qualche secondo per poi tornare normale [O.o’]. Ricordandomi cosa aveva detto
prima di partire il Sommo Fhaalon impongo le mani su Viklamin chiedendo di riportarlo in vita sapendo già che prezzo pagare e poco dopo
lo vedo riaprire gli occhi. Mi metto all’opera con Ragiwa e Anubis che mi tempestano di domande minando la mia concentrazione mentre
Viklamin rimane a guardarmi stupito ma lasciandomi riportare tra noi tutti i miei compagni. Ovviamente tutti mi chiedono spiegazioni per
quello che è successo ma io rimando a momenti più tranquilli e Shazal e Erien vanno in avanscoperta del corridoio mentre io cerco di
riprendermi un attimo per aver usato così tanto potere per la prima volta. L’esplorazione ci porta in una biblioteca dove entriamo tutti e
constatato che non ci sono pericoli ci mettiamo alla ricerca di libri che possano esserci utili anche se troviamo i libri della sezione alta di
una lingua a noi sconosciuta. La biblioteca è di URAS-GARDEN e dovrebbe essere la vecchia capitale (ma non ci ricordiamo) ma
crediamo sia sempre per via dell’incantesimo di Sir Lunnis. Nella nostra ricerca troviamo dei libri che parlano di uno scontro tra maghi di
nome Rynal e Enchior (Enchior era uno dei nomi sull’altare), la storia della fondazione della capitale, un libro su un continente di
nome Mistas che è scritto con gli stesse rune dei libri di Ragiwa e Fannon ha trovato un libro che probabilmente parla della sua casata.
Io decido di coricarmi sentendo la stanchezza che ormai sta prendendo il sopravvento ma prima di scivolare nel mondo dei sogni sento
battibeccare Shazal e Fannon sul guardare dietro le altre porte prima di appostarci poi quando ho già gli occhi chiusi sento che
battibeccano su qualcosa ma non capisco cosa…
Giorno 18-19-20-21-22 Anno 410 II Era

Appena sveglio Viklamin mostra tutti una lettera che Shazal ha trovato in una stanza-studio (silenziata e anti-magia) dietro una delle
porte della biblioteca (evidentemente mentre dormivo si sono dati da fare) e leggendola mi rendo conto della sua importanza. E’ una
rivelazione incredibile che ci svela come tutto ha avuto inizio (povero Shinar) ma che più che altro ci rivela il vero nome di Sir Lunnis
cioè Noa Bilhuns (un senza pelliccia). Spero che chi leggerà
questo diario troverà anche la lettera così potrà capire di cosa
parlo, io purtroppo non ho tempo di ricopiarla perché insieme ad i
miei compagni dobbiamo metterci alla ricerca delle informazione
che può contenere questa vasta biblioteca. Passiamo i successivi 5
giorni a cercare libri che possano esserci utili e poi a leggerli
mentre Shazal con l’aiuto di Anubis e Viklamin traducono la lingua
antica in modo da poter decifrare un libro trovato da Ragiwa che
parla di un continente chiamato Mistas e solo dopo ci hanno
aiutato anche loro a leggere i libri che avevamo trovato nel
frattempo. Troviamo informazioni importanti sulla fondazione della capitale e la sua storia (Uras- Garden), informazioni sui continenti e
le razze che lo abitano oltre al nostro e anche una mappa (come è vasto il mondo) e leggiamo anche di uno scontro tra due grandi
maghi Rynald ed Enchior che cattura la nostra attenzione visto che Enchior era uno dei nomi scritti sull’altare della grotta. Questo ci
tiene impegnati per 5 giorni quando acquisiamo anche maggiori informazioni su chi era Rynald, il libro di Mistas che è uno dei continenti
di cui non conoscevamo l’esistenza dove sembra avere origine la nostra razza perché è da dove partirono i tre leggendari guerrieri
Shinar, Aiess ed Eydor. Ragiwa trova una montagna di libri sulle piante che lo fanno desistere dalla sua ricerca ma troviamo un libro che
parla di questo edificio e dei portali che conducevano ad ogni città del nostro continente. Al quinto giorno iniziamo su pressione di
Shazal e Fannon ad esplorare fuori dalla biblioteca trovando nel primo corridoio altre stanze-studio come quella della biblioteca e una
stanza strana con un pavimento in legno e 12 gemme accumulate da una parte. Il secondo corridoio porta ad un portone che decidiamo
di guardare un secondo momento. Il terzo corridoio è come prima solo che in fondo c’è una scala a chiocciola che sale e nella prima
stanza a destra non c’è uno studio ma una specie di laboratorio alchemico con gli strumenti ma vuoti e troviamo le ultime due stanze
con la porta bloccata. Ragiwa prova a fare un buco nella porta di legno per vedere dentro ma appena il buco inizia ad aprirsi la porta
esplode riversando un ondata di sabbia nel corridoio (Shazal non si è fatto niente a differenza di Erien che gli fa
notare la cosa molto chiaramente, il loro rapporto ha perso l’equilibrio che aveva prima) ma che Viklamin grazie
ad un amuleto riesce a bloccare e far rientrare chi era nel corridoio in biblioteca per poi serrare la porta. Quella
via era bloccata per sempre direi, cosa che Viklamin non ha preso molto bene visto come guardava Ragiwa.
Torniamo al secondo corridoio dove c’era il portone, Shazal in avanscoperta arrivato ad una certa distanza dal
portone questo magicamente si è proteso a forma di imbuto verso di lui. Shazal prova con una goccia del suo
sangue e il portone inizia brillare ma senza aprirsi alla fine finché non ha versato una considerevole quantità di
sangue, ci infiliamo trascinandocelo dietro di forza prima che il portone si chiudesse alle nostre spalle con un
tonfo. Prima di entrare avevo chiesto a Fhaalon cosa servisse per aprire il portone e lui mi ha donato una visione
di me stesso che sono in un deserto sconfinato che inizio a correre fortissimo per una notevole distanza fino ad
arrivare ad una città che non ho mai visto. Oltre al portone c’è un corridoio che conduce ad una stanza dove al
centro troviamo una lapide molto inquietante ed oltre una porta chiusa. Shazal studia attentamente la stanza e la porta non trovando
pericoli e cercando non troviamo congegni o nascondigli segreti soprattutto sulla lapide. (Fannon l’ha spostata per vedere se sotto c’era
qualcosa). Shazal dopo aver scassinato la porta non era in grado di aprirla e solo grazie ad uno sforzo congiunto di Viklamin e Fannon
riusciamo a vedere oltre la porta spessa più di mezzo metro (O.O), dove troviamo un anticamera chiusa con dei bassorilievi disegnati
nelle altre 3 pareti raffiguranti delle porte (una per ciascuna parete) e nient’altro. Appena entrato per ultimo nell’anticamera la porta
si è chiusa alle mie spalle trasformandosi in una porta d’oro con 3 fori piccoli nella parte alta ma senza nessuna indicazione su come
proseguire. Dopo vari tentativi dopo che Viklamin appoggiando una mano sulla porta e pensando “di volere passare oltre” il bassorilievo
della parete di destra si trasforma in una vera e propria porta che Shazal può facilmente scassinare per aprire e trovarsi davanti un
corridoio che scende verso il basso con delle scale nel buoi più totale. Shazal per controllare che non ci siano pericoli lancia la pietra
con luce perenne nel corridoio vedendola scomparire nel buoi ma sentendola continuare a rimbalzare per un po’. Capendo che c’è
qualcosa che non va decidiamo di mandare Erien in avanscoperta sfruttando la sua abilità nel vedere nel buoi tenendola però legata ad
una corda tenuta da Fannon ma più avanziamo nel corridoio e scendiamo e più ci accorgiamo che aumenta il freddo e il buoi si infittisce
anche se ad un tratto Erien ci comunica che è arrivata in una stanza ben illuminata senza porta e poco dopo anche noi constatiamo
questa cosa. Ci guardiamo attorno nella stanza senza capire come la luce non arrivi a chi sta nel corridoio e Shazal ritrova anche la
pietra che aveva lanciato. La stanza in cui ci troviamo a 8 sfere di vetro con all’interno dei piccoli fulmini che rimbalzano sulla parete
dal centro e di cui 7 sono disposte in cerchio attorno ad una sfera più grande. E troviamo anche una scritta che
recita “QUI GIACE MISIR, FENDENTE DI TEMPESTA, CHE IL SUO SONNO SIA LUNGO E QUIETO”.
Facciamo varie prove con le sfere finché non attiviamo un meccanismo che apre un comparto segreto sotto la sfera
più grande in cui troviamo un piccolo quarto di luna fatta in ferro nero. Non trovando altro passiamo alla stanza
successiva dove troviamo al centro un buco quadrato ben definito e dall’altra parte della stanza una porta con 24
serrature (immagino che gente come Shazal non veda l’ora di misurarsi con porte del genere) e non appena siamo entrati tutti la porta
da cui siamo entrati scompare dalla parete. Esaminando la stanza Viklamin entra nel buco e in quel momento la stanza comincia a
riempirsi d’acqua con Shazal che inizia in maniera frenetica a scassinare tutte le serrature della porta incontrando qualche difficoltà su
alcune serrature ma Ragiwa con un incantesimo ci salva dall’annegamento e quindi Shazal con calma può finire di aprire la porta che una
volta aperta fa fluire l’acqua svuotandola. Al dì là della stanza c’è un corridoio con una porta da cui Shazal sente provenire dei passi
pesanti così apre la porta a Fannon che si trova di fronte 5 creature mai viste che lo attaccano subito. Affrontiamo lo scontro un po’
con le “polveri bagnate” con queste creature che con i loro attacchi elettrici ci mettono in difficoltà distruggendo molto
dell’equipaggiamento di ognuno di noi e molti cadono sfiniti sotto i loro colpi come Deira, Ragiwa e Fannon ma alla
fine la spuntiamo comunque e grazie alle mie cure e a quelle di Ragiwa non ci sono vittime durante lo scontro
tranne gran parte dell’equipaggiamento di qualcuno di noi. Mentre i feriti si riposano Viklamin esamina la stanza
trovando un altro pezzo di ferro nero poi con quelli ancora in forze si mettono a spostare qualche pietra della porta
distrutta da lui stesso con una palla di fuoco durante lo scontro ma che è l’unica via per proseguire in questo luogo
in cui siamo capitati. Quando ci troviamo ad essere tutti stanchi iniziamo i turni di guardia per passare la notte (o comunque il riposo)
prima di andare oltre la prossima porta. Shazal prima di iniziare la notte riesamina la stanza che si riempiva d’acqua e trova una zona del
pavimento che nascondeva una leva che tirandola attiva un meccanismo sopra la porta delle 24 serrature però non ne capisce il
funzionamento.

Giorno 23 Anno 410 II Era


Al mattino quando Ragiwa quando va per svegliare Erien nota su di lei di nuovo il simbolo che era comparso l’altra volta ma questa volta
rimane impresso su di lei con inchiostro blu leggermente luminescente. Grazie ai poteri che mi concede Fhaalon creo cibo e acqua per
tutti dopodiché Fannon e Viklamin liberano un passaggio per tutti ma mandiamo Shazal in avanscoperta che si ritrova in una stanza con 2
cisterne che sembrano contenere acqua e un tavolo di pietra rotto. C’è anche una porta che conduce altrove.
Shazal prova ad immergere la mia morning star per vedere che effetti poteva avere ma non notiamo nessun
cambiamento tranne che mentre siamo li ad esaminare la stanza il liquido nelle cisterne inizia a bollire
schizzandoci addosso a tutti ma smette appena Shazal apre la porta. Oltre la porta c’è una stanza con un
enorme rubino al centro della stanza che emette molta magia. Ad un tratto dal rubino esce una creatura che
sembra completamente fatta di elettricità che appena viene in contatto con un immagine illusoria di Viklamin
la dissolve. Affrontiamo la creatura ma ne esce subito un'altra dal rubino ma Viklamin e Deira le distruggono facilmente (si muovono
molto lentamente), Shazal prova a colpire il rubino con il rampino ma la corda si brucia fino ad pelo prima della sua mano per fortuna.
Mentre cerchiamo di capire cosa fare compaiono altre creature di cui una colpisce Fannon dandogli fuoco (in realtà la loro elettricità ha
dato fuoco al liquido con cui ci siamo bagnati nella stanza precedente) e successivamente anche Deira prende fuoco. Mentre Ragiwa e
Viklamin provano a prendere del liquido dalle cisterne per dare fuoco al rubino io invoco l’aiuto di Fhaalon e vengo portato al suo
cospetto mentre gli altri cercano di spegnere i compagni in fiamme. A Viklamin va a fuoco il mantello mentre ad Anubis scappa la
borraccia ma quando il rubino che ha preso fuoco inizia a rompersi le creature smettono di uscire e Shazal apre la porta della stanza
della stanza successiva. Viklamin è riuscito a spegnere il fuoco che avvolgeva Deira lanciandogli addosso uno dei pezzi di ferro nero
mentre Fannon è morto bruciato ma grazie a Fhaalon riesco a riportarlo di nuovo tra noi distruggendo la sua ascia. Shazal trova una
stanza chiusa con delle ossa al centro e Viklamin osservando meglio la stanza vede delle incisioni nelle pareti (I/II/III). Shazal prova
ad entrare volando magicamente e nel pavimento compaiono le stesse incisioni delle pareti sulle piastrelle quando ci passa sopra. Quando
Shazal passa su 2 “I” di fila si becca un fulmine così decide di tornare indietro. Tenta Ragiwa proteggendosi con la sua magia dai
fulmine e avanza per la stanza scoprendo quasi tutte le piastrelle della stanza ma non trovando comunque la logica per cui si viene
colpiti dal fulmine. Sappiamo che c’è un passaggio segreto dietro la parete con l’incisione “II” ma se non troviamo un percorso sicuro
per tutti e come aprire il passaggio segreto rischiamo di rimanere bloccati qui. Decidiamo di andare a riposare per recuperare i nostri
poteri e affrontare meglio la stanza.
Giorno 24 Anno 410 II Era
Il giorno dopo Ragiwa sempre protetto dal fulmine arriva in fondo alla stanza prendendo un solo fulmine nell’ultima casella
prima della parete, cercando l’unica cosa che trova una pietra nel pavimento che si può sollevare la quale nascondeva un
altro pezzo di ferro nero. Appena Ragiwa lo prende in mano alcuni membri del gruppo sentono dei rumori strani provenire
da lontano e quando Ragiwa torna all’inizio della stanza andiamo ad indagare scoprendo che si era aperto un passaggio in
una parete. Il solito Shazal va in avanscoperta trovando alla fine di un breve corridoio una stanza vuota che conduce ad un'altra stanza
con una statua a ridosso della parete opposta alla porta. Cerchiamo nella prima stanza ma non troviamo niente così ci
mettiamo ad esaminare la stanza ma senza entrare tutti. Quello che scopriamo è che la statua emette magia, ha una
fessura nella sua base molto piccola e sottile e su un fianco c’è una scritta che traduce Shazal: “Che chi qui dorme
non sia svegliato la cattura ha richiesto immensi sforzi, e solo il sangue versato potrà salvarla.” Appena tutti siamo
entrati nella stanza si apre un'altra porta nella parete sinistra della stanza che dà su un corridoio. Discutiamo se
versare il tributo di sangue alla statua o no ma alla fine decidiamo di avanzare. In fondo al corridoio c’è un portone
che Shazal apre facilmente e arriviamo in questo salone enorme in cui al centro ci sono delle incisioni e più verso le
4 pareti ci sono dei cerchi con gli incavi di cui 3 sembrano somigliare agli oggetti di metallo nero che abbiamo
trovato nelle altre stanze. Decidiamo di mettere gli oggetti di metallo nei rispetti incavi con il risultato che nel buco vuoto che rimane
(che è quello verso il portone di ingresso) cade un fulmine che sembra non finire mai ma che alla fine
prende la forma di un grande guerriero in armatura. La prima cosa che fa è lanciare un fulmine molto
sottile verso il corridoio dove erano la maggior parte di noi anche se non sembra mirare noi infatti dopo il
passaggio del fulmine sentiamo qualcosa andare in frantumi (la statua) come forse anche un valido alleato.
Ingaggiamo un combattimento durissimo in cui solo Ragiwa nella sua altra forma sembra darci speranza ma
ad un tratto il nostro avversario implode scomparendo alla nostra vista (anche la nostra vista scompare in
realtà tranne ad Erien, Viklamin e Shazal) che dicono che è comparso una
specie di cubo gelatinoso con dentro una spada, un elmo, uno scudo e una gemma. Mentre loro studiano
il cubo ci vogliono 8 ore prima che recuperiamo la vista nel frattempo Shazal si immerge nel cubo e
toccando la gemma scompare. Viklamin prende la spada ed Erien prende lo scudo perché Viklamin non lo
riesce a vedere. Con il gruppo di nuovo in salute studiamo meglio la situazione e indaghiamo non capendo
comunque molto. Fannon prende l’elmo e decidiamo ad uno ad uno di immergerci nel cubo e toccare la
gemma e ognuno scompare. Io rimango l’ultimo e quando sta a me l’elmo ricompare così decido di
prenderlo per poi toccare la gemma finendo in una stanza rettangolare senza apparenti vie di uscita con Anubis dall’altra parte della
stanza a guardarmi stupito. Una voce nella mia mente mi dice: “La vita del tuo compagno ti rafforzerà. La pietà non porterà a nulla. La
vita del tuo compagno è la via per la libertà.” Dopo aver studiato la stanza con Anubis per trovare una via di uscita pacifica mi sono
messo al centro della stanza seduto in meditazione capendo che solo uno di noi due sarebbe uscito. Sicuro che qualunque tentativo
pacifico non ci avrebbe fatto superare la prova, io e Anubis combattiamo fino a quando non vengo sconfitto dalle sue orride creature e
sprofondo nel buoi. Mi risveglio in grande prato verde dove trovo in piedi d’innanzi a me Erien, Anubis e Deira che hanno vinto i
rispettivi scontri ma Viklamin e Ragiwa sono entrambi stesi ma vivi come tutti gli altri (chissà cos’hanno combinato). I vincitori hanno
avuto modo di parlare con il mio maestro Rak’Rani e ricevere degli oggetti per la riuscita della missione. Tutti quelli che hanno ricevuto
il tatuaggio adesso è visibile ed emana una sua luminescenza come quello di Erien. Dopo che tutti si sono svegliati Viklamin e Fannon si
guardano strano dicendo di aver vissuto un sogno molto reale anche se ci sono delle differenze. Ragiwa cerca attorno noi ma è solo una
distesa di erba tutta attorno a noi per chilometri e solo Viklamin volando intravede qualcosa verso Est. Ci accampiamo qui per la notte
per proseguire il giorno successivo dopo aver identificato in nuovi oggetti magici del gruppo.
Giorno 25-26-27 Anno 410 II Era
Ci avviamo verso Est dove Viklamin aveva visto qualcosa in lontananza e dopo un lungo cammino iniziamo a vedere dei cambiamenti nel
paesaggio con degli alberi alle pendici di un gruppo di montagne (che Ragiwa interroga e scopre che c’è una porta se proseguiamo verso
la montagna). Rincuorati da questa notizia proseguiamo fino a giungere alla porta che gli alberi ci avevano preannunciato. La porta è in
uno stile a noi conosciuto e Shazal non
ha problemi ad aprirla e mostrarci che
apre in un enorme salone con al centro
uno strano altare da cui provengono
molti spunzoni ma la cosa più strana è
che l’altare è sotto una cupola di
vetro. In cima all’altare spicca una
piccola gemma verde, sospesa in aria,
ma dentro alla cupola. Shazal studia
l’ambiente ma non arriviamo ad una
conclusione logica ma esplorando più
avanti troviamo la stessa stanza da cui
eravamo partiti dopo la biblioteca. I più forti di noi provano a sollevare la cupola ma Fannon la crepa così ci fermiamo nel tentativo e
usciamo fuori poi Viklamin inizia a colpire la cupola prima con dei dardi magici poi con una palla di fuoco ma il vetro sembra assorbire la
sua magia. Anubis evoca degli scheletri ma non sembrano in gradi di danneggiare la cupola poi quando prova ad evocare qualcosa di più
grosso sento i brividi e la malvagità che la creatura eterea emette (che cosa ha richiamato sta volta?) Anubis sembra non saperlo
nemmeno lui ma constata che la creatura è più intelligente delle solite creature che evoca. Manda la creatura a colpire la sfera e
quando la sua spada (comparsa dal nulla) impatta sulla crepa della cupola essa esplode rilasciando gli incantesimi che conteneva ma allo
stesso tempo esercita una forza attrattiva verso di sé a chiunque sia nella stanza e Anubis nonostante la prova di forza eccezionale
viene investito dalla palla di fuoco di Viklamin che gli causa delle ferite tali per cui molla la presa andando a conficcarsi in uno dei pali
dell’altare. Purtroppo la forza attrattiva sembra non cessare mai così con i poteri che mi concede Fhaalon mando Fannon dentro la
stanza senza che subisca questo sortilegio magico a recuperare Anubis prima che sia troppo tardi ma non riesce subito ad estrarlo così
prova prima a rimuovere la gemma nella speranza che faccia cessare la forza attrattiva dell’altare ma vedendo che non sortisce alcun
effetto con calma estrae il corpo di Anubis che poco dopo giace a terra fuori morto. Ci apprestiamo a riportarlo a noi con la bacchetta
di Shazal quando si sveglia sotto il nostro sguardo stupito, lui non capisce ma io gli faccio notare che ha ancora il foro del palo aperto
(?). Lamentandosi che si tratta solo di una ferita superficiale io e Ragiwa lo curiamo e sembra essere tutto a posto. Con i miei poteri
nel giro di 2 giorni tutto il gruppo e d’altra parte della stanza fuori dalla portata dell’altare.

Giorno 28 Anno 410 II Era


Quando siamo tutti dall’altra parte posiziono le tre gemme partendo da sinistra gialla-verde-blu e
il portone si apre davanti a noi conducendo ad un corridoio buoi in cui mandiamo avanti Shazal di
una decina di metri rispetto a noi per controllare che non ci siano pericoli. Ad un tratto Erien
sente un rumore di acqua che scorre e nascosta magicamente da Viklamin va in esplorazione per
vedere di che si tratta viste le sue abilità rispetto a Shazal, torna da noi dicendo che c’è una
cascata che esce dalla parete del corridoio e l’acqua scorre verso il fondo del corridoio. Quando
anche noi giungiamo alla cascata quello che ci troviamo davanti è qualcosa di inspiegabile. Un buco
nella parete di destra del corridoio ben lavorato da su un mare che sgorga dentro il buco allagando il corridoio.(La magia sembra
comunque controllare il flusso secondo Viklamin). Decidiamo di proseguire nel corridoio e non indagare ulteriormente sul mare con Erien
e Shazal sempre più avanti in avanscoperta a captare pericoli per la compagnia. Arriviamo ad un punto dove il mare defluisce e quello
che ci troviamo di fronte è altrettanto inspiegabile, quello che abbiamo di fronte è uno specchio dove defluisce l’acqua scomparendo
letteralmente dal pavimento (sicuramente con la magia). Lo specchio ha una cornice lavorata con delle rune magiche incise sopra che
emettono luce propria. Viklamin avvicinandosi rimane bloccato per qualche istante dalla
perfetta superficie dello specchio poi si volta dicendo di avere avuto una strana visione
in cui una senza pelliccia che come fisionomia gli ricorda sua madre era condannata a
morte per un crimine molto grave quando un engur simile a Fannon (con il suo
medaglione ma non era lui) passando in mezzo alla folla salva la senza pelliccia
concedendogli la grazia. A questo punto ognuno di noi si pone davanti allo specchio per
vedere se era questa la funzione magica dello specchio ed ognuno ha una visione
diversa. Ragiwa vede la nascita del Re Smeraldo (il grande albero fiammeggiante di
Osinas) da parte di un albero umanoide di dimensioni incredibili, Fannon vede un trono
di pietra in una sala con una finestra molto particolare, Shazal vede un senza pelliccia molto veloce che corre per i tetti di una grande
città, la visione di Erien è strana perché la fa sentire male (viene stacca dallo specchio da Viklamin) anche se dice di aver visto solo
una pietra molto lucente che stranamente la faceva stare male e non aveva alcuna voglia di prenderla, Anubis vede se stesso ma in
qualche modo diverso (forse se stesso nel futuro), Deira vede una torre nel deserto con un sole non nostro difesa da una grande
lucertola con le ali e uno scheletro gigante particolare (le ossa erano più distaccate e sembravano fluttuare) e io ho visto una torre in
mezzo ad i resti di una città in un deserto con un sole non nostro (come quello di Deira?) con 3 senza pelliccia che con molta fatica
stavano cercando di raggiungere la torre a cui attorno in lontananza volavano tante di quelle “lucertole con le ali”. Viklamin prova a
studiare magicamente lo specchio ma non ottiene niente mentre Shazal provo a capire un dettaglio della sua visione scoprendo che il
senza pelliccia ha un tatuaggio simile ai nostri. Proseguiamo ancora nel corridoio finché non ci troviamo di fronte ad un muro di buio (ne
abbiamo già incontrano uno di simile). Shazal va avanti ma dopo che non rispondeva alle nostre chiamate e il bastone di Anubis non
sembrava trovarlo mano a mano siamo entrati tutti nel buoi (appena
entrato nel buoi ho sentito una voce nella mente che mi diceva:
“Benvenuti alla sfida finale” ). Quello che ci si para davanti è una
grande stanza con in fondo 6 statue (almeno sembrano) di senza
pelliccia ben armati. Dopo qualche istante in cui tutti eravamo dentro
la stanza sentiamo di nuovo la voce nella mente che ci dice: “ La
sfida è stata lanciata, scegliete 2 avversari e schierate due dei vostri.
La coppia vincitrice garantirà un punto.” Decidiamo di riposare prima
della sfida e io ne approfitto per chiedere della mia visione capendo
che più avanti avrei avuto nelle mani la scelta se arrivare a quel punto
o meno. Riposati affrontiamo la sfida. Il primo round vede uscire vincitori Shazal e Viklamin contro il senza pelliccia basso e ben armato
e la senza pelliccia con la lancia. La seconda sfida vede Anubis e Ragiwa perdere dato che Anubis viene messo fuori gioco subito e
nonostante uno stoico Ragiwa la sconfitta arriva grazie al senza pelliccia armato di frusta anche se quello con la spada era stato messo
fuori gioco. Nel terzo round Erien e Deira affrontano il senza pelliccia armato di balestra e quello con spada e scudo che dominano
l’incontro dall’inizio (quello con la balestra è quello della visione di Shazal). Stranamente con la vittoria in pungo quello con la spada
dopo aver parlato tra se in una lingua a noi sconosciuta apre un passaggio sul soffitto e scompare e gli altri contendenti vengono riportati
sul loro lato del campo. La solita voce entra nella nostra mente : “Il vostro addestramento è terminato, questo è quello che
incontrerete se andrete avanti”. Curate le nostre ferite siamo andati avanti lungo un piccolo corridoio fino ad un’altra grande sala dove
in fondo c’era una statua del mio maestro Rak’Rani e ai lati della statua c’era una porta. Una di avorio con venature dorate e una
d’ebano con venature argentate con la voce del maestro nella mente a dirci “Ognuno scelga personalmente ed entri”. Viklamin e Fannon
visto il sogno che avevano avuto in comune scelsero la porta con le venature dorate e Ragiwa li ha seguiti. Io in connessione con Fhaalon
ho scelto la porta con venature argento come tutti gli altri augurandomi che questa scelta non renda reale la mia visione. Quelli che
avevano scelto la porta d’argento si ritrovarono in una radura in bosco abbastanza fitto che non riconoscevamo ed Erien arrampicandosi su
un albero non trovo niente di significativo a parte delle montagne verso est. Decidemmo di dirigerci verso quelle montagne finché non
arrivo sera a quel punto ci accampammo ai bordi di una radura passando tranquillamente la notte anche se ci eravamo preparati ad
eventuali creature notturne.

Giorno 29-68 Anno 410(412) II Era


Il giorno seguente riprendiamo il nostro cammino verso le montagne quando Erien viene bloccata da qualcosa che non riusciamo a vedere
e mentre gli altri si nascondono perché Shazal a sentito qualcosa avvicinarsi io provo a liberare Erien con i miei poteri riuscendoci ma
quello che mi trovo davanti non lo avevo mai visto. Disperdere la magia che aveva imprigionato Erien apre un varco di cui si vedono i
contorni in cui cade e un istante dopo mi vedo atterrare 2 senza pelliccia da un altezza assurda accanto ad Erien come se fosse la cosa
più naturale al mondo. Comunico con le creature sempre grazie ai poteri che mi concede Fhaalon e medio per una soluzione pacifica
della faccenda. Ci chiedono di seguirli e convinta il resto della compagnia li seguiamo per qualche giro a vuoto (probabilmente volevano
disorientarci) per poi condurci al loro villaggio di capanne anche se gli abitanti sembrano vestiti molto meglio (anche se sembrano molto
incuriositi dalla nostra presenza). Veniamo condotti dalla capanna più grande dove veniamo invitati ad entrare e quello che vediamo ci
lascia per un attimo spiazzati. Dentro alla capanna ci troviamo dentro la sala di un palazzo (si esatto la capanna non è quello che
sembra) con un ampio salone con una grande tavola e una finestra dal lato opposto all’entrata. Una scala sulla destra porta ai piani
superiori. Erien e Shazal si intrufolano ai piani di sopra e tornano giù seguiti da questo senza pelliccia che ci invita a sederci a tavola.
(Nimiar è il suo nome) Ci chiede spiegazioni su come gli abbiamo trovati nell’attesa che arrivi “Flint” e gli racconto quello che ci ha
portato ad incontrarci con loro (nel suo palazzo possiamo comunicare senza usare i miei poteri) e iniziamo a parlare della nostra
avventura cercando di ricevere informazioni in cambio e lui sembra rimanere molto sorpreso di certe cose che sappiamo poi quando arriva
Flint la conversazione si fa molto più interessante sulle informazioni e le cose che conosce questo senza pelliccia soprattutto riguardo
alle bacchette (sono in mano ai Nani che le hanno usate per sterminare l’intera razza degli Elfi e gli umani di quel continente non
fanno niente per la troppa paura di essere i prossimi) e a Noa Bilhuns anche se la loro conoscenza di questo personaggio è molto
diversa da quello che sappiamo noi. Si unisce a noi anche un certo Adelm (un guerriero molto grosso ma equipaggiato leggero) che ha
uno dei diari di Noa Bilhuns dove parla di questa pietra nera di Ragiath che ha usato per viaggiare per i continenti (sembra che sia
quella della visione di Erien) e grazie a questa sia giunto ad un sesto continente dove abbia trovato una nuova fonte di potere (questo
continente potrebbe essere quello della visione mia e di Anubis?). (Veniamo a sapere che il Picco di Noserat, dove c’è il passaggio per
il nostro continente non è molto distante da dove ci troviamo noi) che Durante la conversazione Shazal riconosce Flint come il soggetto
della sua visione ed il nostro avversario nell’ultima stanza prima di giungere qui su Mystas (si siamo arrivati a Mystas senza
accorgercene) ma la cosa che ci lascia spiazzati è che Flint ha giusto un vago ricordo di quello che è accaduto ma il problema è che è
successo 2 ANNI FA!!! (cosa è successo? O.O) Decidiamo quindi di rimanere un po’ nel villaggio prima di partire per riequipaggiarci al
meglio e scambiarci tutte le informazioni con loro, io in particolare cerco di ottenere notizie degli altri nostri compagni da Fhaalon
venendo a sapere che Viklamin è vivo ed è ancora nel nostro continente e uno tra Fannon e Ragiwa è caduto (non mi viene rivelato così
che le mie decisioni non vengano influenzate da questo fatto). Mi viene chiesto di fidarmi dei miei nuovi compagni e che il potere che
cerco per essere più utile alla causa è già dentro di me. Decidiamo di partire alla volta del villaggio engur qui su Mystas (da lì ci
dovrebbe essere un passaggio diretto per il picco) [Flint c’è già stato e ci accompagnerà con Adelm]. Restiamo al villaggio per un mese
circa in cui cerchiamo anche di apprendere la loro lingua visto che fuori dal salone ognuno tornerà a parlare la sua lingua. Viaggiamo a
piedi attraverso il continente selvaggio di Mystas con Flint a guidarci e mentre viaggiamo cerchiamo di apprendere di più sui nuovi
compagni, la notte facciamo tre turni di guardia con Shazal e Anubis a fare il primo turno, Flint e Adelm a fare il secondo turno ed
infine Deira ed Erien a fare l’ultimo turno di veglia con me. I primi quattro giorni di viaggio passano tranquilli
finché Flint ferma la compagnia invitandoci a fare silenzio per poi sparire insieme ad Shazal ed Erien nella
boscaglia (ci dicono di aver sentito come il nitrio di un cavallo più avanti. Quello che si trovano davanti è una
creatura molto particolare (a Ragiwa sarebbe piaciuta sicuramente) con Flint che sentiva un tentativo di
comunicazione mentale ma quando anche Shazal ha provato ad avvicinarsi la creatura è letteralmente scomparsa
senza lasciare traccia. Riprendiamo il cammino interrogandoci su cosa avevamo visto con Flint stranito visto che solitamente le creature di
questo posto sono selvagge e violente e questa sembrava innocua. Passano altri quattro giorni in cui non accade nulla di che, il giorno
seguente secondo Flint arriveremo al villaggio.

Giorno 69 Anno 410(412) II Era


Dopo mezza giornata di cammino giungiamo al villaggio engur che troviamo devastato da un attacco, cadaveri
engur giacciono in giro per il villaggio (una ventina tutti armati quindi si sono difesi da un attacco
notevole), le capanne sono distrutte o danneggiate, troviamo tracce di stivali
umani (senza pelliccia) anche se Flint non è sicuro se ci siano dei nani tra
queste impronte, l’attacco è avvenuto due settimane fa (qualcuno ci ha
sentito quando abbiamo parlato del villaggio? È forse colpa nostra?). Provo a
chiedere a parlare per ottenere informazioni ma non riesco a ricavarne molto
di più a parte che non hanno trovato quello che cercavano e che sono tutti morti ma non sembrava volerci
aiutare molto di più(Shazal trova 3 oggetti magici), seguiamo le tracce degli assalitori che portano alle
pendici della montagna dove sembrano cercare qualcosa nella parete senza trovarlo però. Torniamo al
villaggio dove insisto per dare una sepoltura agli abitanti e poi partiamo alla volta del picco (decidiamo di
costeggiare le montagne visto che non troviamo un alternativa migliore anche se so che per il picco c’è
una via migliore qui al villaggio, in quella parete magari). Giunta la sera ci accampiamo e durante il mio turno di guardia una presenza si
insinua nella mia mente (Non era Fhaalon ne il mio maestro) che mi ringraziava per aver dato sepoltura agli abitanti del villaggio ma che
così avevo perso il loro prezioso aiuto, chi ha attaccato il villaggio sapeva cosa stava cercando ma non l’ha trovato (il passaggio).

Giorno 70 Anno 410(412) II Era


La mattina mentre facevamo colazione rivelo a tutti del messaggio che ho ricevuto e anche se Flint e Adelm non fossero molto convinti
convinco la compagnia a tornare al villaggio per cercare il passaggio. Arrivati risentiamo il nitrio di qualche giorno prima con Flint che ci
intima di non seguirlo e lui (tenendosi a distanza) segue la creatura fino alla parete del giorno prima dove scompare. Tornato a
prenderci ci conduce fino alla parete del giorno prima dove ci informa che la creatura è
sparita. Anubis con un incantesimo ci rivela l’ingresso. Dopo vari tentativi Shazal riesce
ad aprirlo conficcando il suo pugnale in una fessura che aveva trovato che gli spella vivo
il braccio con cui teneva il pugnale ma ci apre l’ingresso. Entrati curo Shazal e
cerchiamo di chiudere l’ingresso perché non sia trovato ma non riusciamo a lanciare
incantesimi di occultamento fuori dalla grotta quindi decidiamo di proseguire sperando
che sia chiuso per chi è all’esterno. Avanziamo con la solita avanguardia giungiamo in un ampia grotta con un laghetto di acqua
limpidissima al centro (non sappiamo quanto sia profondo ma Flint non si fida ad attraversarlo a nuoto come suggerisce Adelm). Mentre
ragioniamo se esiste qualche incantesimo che possa aiutarci Shazal
immerge il suo braccio ferito nel lago per vedere se l’acqua ha qualche
proprietà curativa e viene afferrato e tirato verso l’acqua ma Adelm con
prontezza di riflessi e grande forza lo tira fuori rivelando delle orride
creature acquatiche che avevano afferrato il suo braccio. Il
combattimento non dura molto ma scopriamo che utilizzano un veleno
potente che ci crea qualche problema e potrebbe crearcene se ce
sono ancora sul fondo del laghetto. Ci organizziamo per attraversare il lago con Adelm che volando faceva la spola
per portarci di là ma all’ultimo turno io e Deira veniamo attaccati con Adelm che c’è venuto in aiuto ma con un
nuovo potere creo un passaggio per l’altra sponda scappando allo scontro mentre Deira e Adelm eliminavano altre
di quelle creature. Proseguiamo il nostro camminino per un corridoio dove c’è dell’acqua per terra ed ad un certo
punto delle incisioni primitive su una parete che però non ci dicono niente quindi proseguiamo fintanto che non
vediamo una luce e sbuchiamo da sotto le gambe di una statua. Il luogo mi
ricorda molto quello del nostro continente dove abbiamo trovato l’altare e il
primo portale per lasciarlo. Di fronte a noi un bivio con una grotta che emana luce azzurra e
un'altra una luce rossa ma la statua sembra indicare
la prima alla nostra destra. Erien si arrampica sulla
statua seguita da Fleent e trova una pietra di grande
valore ma a Fleent non va giù che volesse tenerla nascosta e nasce un accesa discussione
che cerchiamo di sedare. Dopo un po’ di diplomazia la discussione si placa e proseguiamo
nella direzione della stata dove troviamo una fessura di pietra che emana luce che ci fa
sbucare in un'altra grotta e proseguendo per un passaggio arriviamo in un'altra grotta con

un lago come la prima dove dall’altra parte c’è una porta. Fleent con la sua corda magica
prova a passare di là in esplorazione ma una voce rimbomba per la grotta dichiarando di
essere il guardiano di questo luogo. Parlandoci capiamo che non ci può far passare ma
veniamo a scoprire che c’è un tesoro sul fondo del lago che a lui non sembra interessare
per cui fidandoci Fleent decide di scendere ma viene attaccato. Iniziamo il combattimento
con la creatura in cui io riutilizzo il nuovo potere per tirarlo fuori dall’acqua e affrontiamo
la creatura che ci si dimostra un avversario formidabile (sembra uno di quei draconidi di cui
parlava Ragiwa) ma abbiamo comunque la meglio. Dopo aver constatato che non c’era
nessun tesoro in fondo al lago e saccheggiato il cadavere del draconide (mentre Fleent
infierisce molto sul cadavere mi faccio dare gli artigli sperando di poterglieli dare a Ragiwa
in futuro visto che gli servivano) e decidiamo di riposarci per proseguire il giorno dopo.

Giorno 71 Anno 410(412) II Era


Freschi e riposati proseguiamo oltre la porta dove troviamo una scalinata che ci conduce verso il basso fino a giungere in una grotta con
una strana statua a cui ci avviciniamo e dopo averla esaminata attentamente troviamo quello che
sembra essere un portale in una bocca di gatto. Prima di varcare mi metto in contatto con Fhaalon e
apprendo che al dì là c’è un luogo dove non è mai stato. Attraversiamo il portale uno alla volta
ritrovandoci in un luogo desertico dove fa molto caldo e appena giungo lì
il mio simbolo sacro si scalda marchiandomi a fuoco il simbolo del Sommo
Fhaalon sul petto e mi vedo costretto a cavarmi l’armatura. Provo ad
evocare una protezione dal caldo ma fallisco ad evocare i poteri di
Fhaalon e non averto più la sua presenza in questo mondo. (Che
sembra somigliare molto a quello della mia visione). Fleent nota dei
cambiamenti in alcuni di noi Engur sembra attivarsi il tatuaggio del mio
maestro: a Shazal sulla spalla compare uno scudo mentre ad Erien
compare un cerchio attorno alla testa e a Deira (non sapevo avesse un tatuaggio anche lei) gli compare una seconda armatura addosso.
Non vedendo niente di rilevante attorno a noi chiediamo ad Anubis di volare più in alto per avere una visuale migliore ma nel farlo
annerisce tutta la sabbia attorno a lui. E’ una cosa mai vista che ci lascia perplessi e gli chiediamo di evitarlo se può anche se forse
questo spiega perché questo mondo sia così. Non vedendo niente all’orizzonte decidiamo di prendere una direzione qualunque ma
decidiamo sotto consiglio di Adelm di proseguire la notte dove è più fresco e ripararci il giorno dove io e Fleent con i vestiti che non
usciamo e la sua corda magica riusciamo a fare un riparo d’ombra per tutti. Partiti al calare del sole mentre procediamo verso Sud quando
in prossimità di una duna abbiamo un incontro a distanza con 10 creature che dopo deviano verso Est. Decidiamo quindi di seguirle visto
che comunque ci avevano già distanziato parecchio sperando che ci portino in un posto dove ci sia più vita.

Giorno 72 Anno 410(412) II Era


Ci fermiamo appena il sole comincia a scaldare troppo per noi, io curo facendo ancora fatica ad evocare i poteri di Fhaalon così decido di
mettermi a pregare per cercare un contatto e dopo un po’ vengo chiamato al suo cospetto ma a differenza delle altre volte non vedo
niente attorno a me. Mi spiega che per poter entrare in questo mondo lo ha fatto attraverso me quindi si trova dentro il mio corpo
(ecco perché la marchiatura del simbolo sacro) e mi informa di quello che ha scoperto mentre eravamo in viaggio. Mi informa che c’è
una città in rovina senza niente di utile a nord e che alla fine la direzione in cui stiamo andando va bene come qualunque altra. Appena
finito riunisco il gruppo per informarli di quanto accaduto e quindi decidiamo di proseguire in direzione delle creature appena calerà il
sole.

Giorno 73 Anno 410(412) II Era


Verso l’alba dopo aver camminato tutta notte giungiamo in un oasi con laghetto/palude di dimensioni rispettabili circondato di
vegetazione simile alla nostra (secondo Anubis) così decidiamo di sfruttarla per accamparci lì visto che il sole stava iniziando a scaldare.
Shazal e Anubis decidono di girare i confini dell’oasi mentre Deira ed Erien decidono di approfittarne per fare un
bagno nel laghetto con Fleent e Adelm nelle vicinanze e io all’ombra di una palma a meditare. Ad un tratto Deira
ed Erien vedono qualcosa e iniziano a nuotare nel laghetto con Fleent e Adelm allarmati visto che non vedevano
niente. Mentre io raggiungevo Deira anche Adelm ha iniziato a dare di matto tuffandosi nella boscaglia inseguito
da Fleent. Mentre io cercavo invano di eliminare il sortilegio che affliggeva le mie compagne ad un tratto sono
comparsi dei serpenti (uno su Deira e uno su Erien) che le attaccano. Io non ho potuto fare niente ma per
fortuna se la sono cavata senza troppi problemi anche con il ritorno di Adelm e Fleent (che avevano sconfitto un
altro serpente e che Adelm voleva per cena). A quanto pare questi serpenti facevano vedere una figura che
attirasse lo sfortunato per poi colpirli nel momento di debolezza (faccio un disegno di quello che ha visto Adelm
perché le altre si sono rifiutate di descriverlo). Dopo qualche ora ci siamo visti tornare Shazal e Anubis con un
bel cinghiale e Fleent a dato prova delle sue abilità culinaria cuocendoli per noi. Fleent ha anche raccolto una strana erba chiamata
“Alkgmshi”. Al tramonto ripartiamo verso est. Dopo 3 ore di cammino in lontananza si vedono delle montagne ed Erien percepisce delle
vibrazioni dal terreno che avvengono ogni ¾ minuti. Fhaalon mi dice che è un avvertimento ma continuiamo Finché non compare dal
terreno un enorme creatura. E’ molto lenta quindi Fleent e Shazal ed Erien iniziano ad arrampicarsi sopra mentre prende Deira e poi me
ma non siamo degni della sua attenzione quindi ci lancia via (AHIA ;-( ). Mentre
eravamo in mano al mostro Anubis per volare ha cercato di evitare di assorbire energia
attorno a lui ma nel farlo ha fatto male ad Adelm che era abbastanza contrariato.
Giorno 74 Anno 410(412) II Era
Ci fermiamo per poi proseguire verso le montagne e raggiungerle con Anubis che va in
esplorazione senza vedere niente di utile. Cerco di comunicare con Fhaalon che mi aggiorna su
quello che ha scoperto dandomi un visuale della zona più ampia. Informato il gruppo delle nuove
informazioni ricevute da Fhaalon disegnando la mappa sulla Fleent si illumina quando indico che
c’è una città molto più a sud chiamata Nibenay riconoscendola come la famosa città nominata nel
diario di Noa dove ha trovato “una fonte di enorme potere”. Decidiamo quindi di dirigerci a
Nibenay.

Giorno 75 Anno 410(412) II Era


Dopo un giorno di viaggio a piedi mentre ci siamo lasciati la catena montuosa alle spalle, iniziamo a vedere in lontananza quello che
sembra essere un cubo dentro un oasi anche se senza vegetazione attorno. Ci avviciniamo all’oggetto facendo molta attenzione (tutto
quello che incontriamo in questo mondo è una trappola), notiamo che lo stagno in cui è immersa
dovrebbe evaporare e decidiamo di aggirarla per andare dal lato sulla sabbia che è dalla parte
opposta da dove veniamo noi. Nell’avvicinarci ci rendiamo conto delle reali dimensioni del cubo
con spigolo 30 metri circa e notiamo delle strisce di luce lungo una delle sue facce oltre a delle
incisioni molto grandi che non comprendiamo subito. Io percepisco che emette non emette
malvagità ma al contrario benevolenza mentre Anubis con un incantesimo studia le iscrizioni sul
cubo capendo che si tratta di un incantesimo di evocazione di una creatura. Non vedendo
pericolo nel farlo chiediamo ad Anubis di fare il rituale di evocazione e dopo svariati minuti i raggi di luce sul cubo si muovono formando
una creatura umanoide più grande di noi che inizia a narrarci questo racconto: “Tanto tempo fa questo era un pianeta molto fertile e
ricco ma un giorno delle creature hanno portato la magia in questo mondo e questa è stata la sua fine. Le creature infatti attingevano
dalla terra stessa l’energia per i loro incantesimi senza ritegno consumandolo giorno dopo giorno fino a ridurlo così. Per sopravvivere i
nativi di questo mondo hanno sviluppato doti di sopravvivenza a dir poco eccellenti e nonostante le difficoltà hanno trovato un equilibrio
che gli ha consentito di andare avanti. Hanno fondato 9 città autonome governate ognuna da un regnante che guidava la sua città come
voleva. Un giorno però uno stregone di nome Rajaat che voleva riportare il mondo fertile e abitabile come un tempo iniziò una grande
epurazione contro le razze che lui riteneva impure e ogni suo seguace aveva il compito di epurare una determinata razza. Quando ordinò
ad uno dei suoi seguaci che usava la magia di epurare la razza umana capì la follia di Rajaat ed insieme ad altri seguaci riuscì a
sconfiggerlo rinchiudendolo ma questo gli costò la vita. Dopo la sconfitta di Rajaat torno l’equilibrio su questa terra e le città tornarono
a crescere finché non arrivò LUI…Tutto ebbe inizio a Nibenay. Il regnante di Nibenay Gallard detto anche il Re Ombra venne sfidato
e nonostante fosse uno che governava standosene in disparte e che non era solito mostrarsi troppo accettò la sfida provocatoria dello
straniero che passo tutto il tempo della sfida a difendersi mentre Gallard lo incalzava ma al momento del colpo di grazia lo straniero
sparì. Mentre la folla festeggiava Gallard 10 minuti dopo ricomparve lo straniero con una pietra lucente in mano e riprese lo scontro ma
questa volta in direzione opposta con la città che venne distrutta e gli abitanti uccisi durante lo scontro e lo straniero decapitò Gallard
lasciando il suo corpo in mezzo alla strada e si chiuse nella torre della città ormai morta. Lo straniero fece visita anche agli altri
stregoni che regnavano le altre città tra cui Inenek sovrana di Gulg, Kalidma regina stregone di Kalidnai e infine a Kurn da ME. Non ho
salvato gli abitanti della mia città ma grazie ad un potente rituale sono riuscito a scacciarlo da questo mondo ma questo ha richiesto la
mia vita ed è per questo che ho lasciato questo cubo come memoria per aiutare chi ancora vivesse su questo mondo o che avesse a che
fare con lo straniero. La gemma è la chiave del potere dello straniero e dovrebbe trovarsi a Nibenay, ovunque va lo straniero porta morte
e distruzione quindi mi dispiace se nel bandirlo da questo mondo ne ho condannati altri alla sua malvagità. Ciò nonostante la gemma non
può usarla chiunque , corrompe l’animo umano e ne sono certo che distruggendola si uccida lo straniero.
L’ultima cosa che ricordo di lui è quello che mi disse prima di lasciare questo mondo: IL TUO SACRIFICIO
E’ STATO INUTILE, SENTIRAI ANCORA PARLARE DI NOA BILHUNS”. E la figura umanoide scomparve
davanti a noi. Ci accampammo dal cubo per passare il giorno caldo quando durante il turno di Fleent e Adelm,
Fleent avvertì delle vibrazioni dal terreno e così ci mettemmo in allerta. Anubis dall’alto non vedeva niente
eravamo comunque tutti pronti allo scontro quando 4 vermoni ci attaccarono e così ci fù uno scontro molto
difficile sotto il caldo insopportabile della giornata ma siamo riusciti ad avere la meglio con solo Adelm che era
crollato durante il combattimento per le molte ferite. Dopo esserci ripresi dallo scontro e riposati quando il
sole calò riprendemmo il nostro viaggio verso Nibenay convinti anche dal racconto del cubo che quella fosse la meta del nostro viaggio.

Giorno 76-77-78 Anno 410(412) II Era


I giorni successivi passarono tranquilli con io che rafforzavo il mio legame con Fhaalon e miglioravo nella riuscita dei miei incantesimi
curando i miei compagni ancora feriti dallo scontro con i vermoni. Fhaalon mi informo
che a Nibenay non percepiva segni di vita e che era rimasto inorridito dal racconto
del cubo. All’alba del secondo giorno arrivammo a Nibenay ma della torre non c’era
traccia. Anubis con uno dei suoi incantesimi mi fece volare così dall’alto ho potuto
riconoscere la torre in lontananza a 2 ore di cammino da dove eravamo noi. Mentre
scendevo ho individuato un luogo riparato dove accamparci per il giorno e sotto
consiglio di Fleent ho memorizzato bene il luogo così come un buon posto per fuggire nel caso ci fosse stato bisogno. Al calar del sole
ci siamo diretti verso la torre riconoscendola solo dopo perché la sabbia era molto più alta e quindi la torre risultava molto più bassa
quasi come un normale edificio. Con Fleent e Shazal in avanscoperta saliamo i
gradini di questa scala che ci consentono un accesso dalla cima della torre dove
troviamo una stanza che non
sembra essere stata toccata
dal tempo e dalla
devastazione di quello che è
successo fuori da lì, un lampadario con le candele illumina ancora la stanza con 2
porte e dei detriti sul muro senza porta e una pelle che sembra appena incisa di
recente. Shazal purtroppo riesce ad aprire solo la porta di destra quindi
forzatamente entriamo da lì scendendo delle scale troviamo una stanza con al
centro dei muri magici trasparenti che bloccano il passaggio e in mezzo delle
pietre sospese in aria
ferme. Sulla sinistra in
un riquadro troviamo quella che sembra essere la nostra prima sfida. Io tempo di
illuminare di più la stanza lanciando una luce permanente sul muro magico ma
non sembra avere effetto. Dopo vari tentativi e ragionamenti Deira facendosi
luce con la torcia vicino alla scritta nota una pietra del muro sembra riflettere
la luce ed essere molto più calda del resto della parete. Provando ad illuminarla
con il mio solito potere le barriere scompaiono all’istante permettendoci di passare attraverso le pietre fluttuanti arrivando la porta in
fondo alla stanza che sotto la maestria di Shazal ma prima di aprirla decidiamo di disattivare il mio incantesimo ma facendo così
riattiviamo le barriere magiche che prima ci ostacolavano. Shazal ed Erien in avanscoperta giungono subito in questa piccola stanza dove
sulla parete di destra si trovano tre teste imbalsamate con ognuna sotto la propria targhetta (sono i 3 stregoni uccisi da Noa come ci ha
raccontato lo stregone di Kurn) mentre sul fondo della stanza ci sono 2 porte con davanti ognuna una belle gemma. Ispezioniamo la
stanza per cercare trappole ma quando arriviamo a metà stanza appare una bocca sul soffitto all’altezza delle gemme che ci annuncia:

“Benvenuti, potete distinguerle, scegliete bene e potrete tenerle entrambe”. Iniziamo anche qui ha ragionarci avanzando delle ipotesi,
cercando altri indizi per la stanza (Anubis esamina anche le teste e sembra essere molto interessato alla tecnica di imbalsamazione)ma
dopo varie discussioni Anubis e Fleent provano a prendere contemporaneamente le gemme e nel farlo ci vediamo lanciata una palla di
fuoco contro. Nessuno perisce ma tutti i membri della compagnia a parte Deira ne escono gravemente feriti senza contare che la gemma
di Fleent è un falso ben fatto (Fleent con veemenza la scaglia per terra polverizzandola) mentre quella di Anubis sembra essere un
gemma bellissima. Decidiamo di non proseguire oltre senza prima esserci rimessi dalle nostre ferite il che vuol dire un lavoraccio per me
(la mia connessione con Fhaalon non è ancora perfetta) anche se constatiamo che le porte sono aperte e portano dalla stessa parte.

Giorno 79-80 Anno 410(412) II Era


Dopo aver recuperato quasi perfettamente dalle nostre ferite
proseguiamo oltre una delle due porte che si ricongiunge con
l’altra in un corridoio che svolta a sinistra in maniera brusca
giungendo fino ad uno stanzone bello ampio al cui centro c’è una
vasca bella grande decorata con 4 statue di creature acquatiche.
Dopo che Shazal in avanscoperta non ha trovato trappole
entriamo tutti vedendo Shazal interessato
ad una iscrizione sul basamento della vasca.
Subito troviamo molto criptica la scritta ma
la cosa ancora più strana è la porta in fondo alla stanza senza serratura ma con 4 pulsanti al suo centro.
Cerchiamo di dedicare più tempo a cercare il modo di proseguire per evitare altre spiacevoli inconveniente e questo
ci viene ripagato quando Shazal trova una scritta magica lungo i contorni della porta e Anubis con un suo
incantesimo traduce in: “Chiedete il permesso, poi premete il secondo bottone a partire dalla alto”. Adelm si offre
volontario e dopo che tutti siamo usciti dalla stanza Adelm esegue la procedura scoperta e la porta si apre in un
piccolo corridoio che dà subito su un'altra porta. Fleent e Shazal vanno in avanscoperta e Fleent fa scattare una trappola che solleva il
pavimento contro la porta scoprendo una fossa con dei punzoni ma fortunatamente Shazal dopo qualche tentativo riesce a sistemare il
meccanismo e a riabbassare il pavimento scoprendo solo dopo che la porta è finta (dipinta sul muro ma difficile da notare se non con un
osservazione ravvicinata. Cerchiamo allora la via per proseguire cercando porte segrete senza però trovare nulla. Deira è convinta che la
via non sia questa e che la porta con i pulsanti vada richiusa e vada premuto un altro pulsante che aprirà la via anche se in molti di noi
non credono sia questa la soluzione. Lasciamo lei nella stanza da sola a premere un altro pulsante della porta (l’ultimo in basso) e
attendiamo che ci dia il via libera senza però che questo arrivi. Dopo un po’ prendiamo coraggio e torniamo nella stanza non trovando più
Deira e l’unica differenza che notiamo è un mucchietto di polvere davanti alla porta con cui provo a cercare un contatto con Deira che
trovo scoprendo che è morta a causa di una trappola nel quarto pulsante che la letteralmente polverizzata. Ritorniamo ad aprire la porta
come prima e cerchiamo una via nella fossa degli spunzoni convinti ancora di
più che sia questa la via giusta e dopo un po’ di ricerche Shazal trova una
porta nella fossa ma fatichiamo ad aprirla perché dovrebbe aprirsi con un
meccanismo che prima cerchiamo sulla porta finta non trovandolo poi mentre
Shazal ritorna nella fossa preme qualcosa che fa aprire la porta così possiamo
proseguire. (Che fortuna ha quell’Engur?) Oltre la porta troviamo un
corridoio lungo che giunge fino ad un pozzo con una scala scolpita lungo la
parete che sale fino ad arrivare ad una botola. Shazal sale la scala con
Fleent e Adelm sotto ad osservarlo quando Shazal prende un piolo della scala
si stacca facendolo cadere ma attiva una trappola che fa chiudere le due
pareti laterali, Fleent le evita tuffandosi nel corridoio dove siamo noi mentre
Adelm viene investito in pieno con Shazal che però evita di subire maggiori
danni cadendo addosso ad Adelm. Mi precipito subito a prestare le cure a
Shazal e Adelm evitando
che muoiano e ci
appostiamo nel corridoio per riprenderci per poi affrontare le scale con più cautela.
Dopo esserci riposati e curati i feriti affrontiamo le scale con più attenzione anche se
non ci riservano altre sorprese per fortuna. Oltre la botola ci
ritroviamo tutti in una stanza dalla forma quasi ovale con al
centro un cerchio di 8 statue raffiguranti gargoyle tutti
diversi con 4 bracieri magici a segnare gli angoli della
stanza. Su un lato della stanza infine una porta con 8
serrature (che poi Shazal dice che sembrano più fessure). Cerchiamo in ogni angolo
della stanza e in molti modi l’indizio per farci andare avanti senza però trovare nulla
di significativo fintanto che Fleent con un colpo di fortuna trova un dito che si stacca
dalla terza statua a sinistra (guardando la porta) e mettendolo nella fessura corrispondente la porta si apre. Procediamo come al solito
con lungo il corridoio che ci si para davanti con la nostra avanguardia che dopo qualche gradino la strada prosegue a sinistra in uno dei
corridoio più strani che abbia mai visto. Il corridoio è fiancheggiato da teste con la bocca
spalancata che hanno sulla fronte una gemma magica ma sembra che una testa si sia
disfatta lasciando cadere la sua pietra sul pavimento del corridoio lasciandoci un po’
perplessi. Decidiamo di andare oltre e vedere cosa c’è dopo, esaminando per bene prima la
barriera che ci impediva
di vedere oltre e dopo
passando tutti di là ci
siamo trovati davanti ad
un portone che sembra l’ingresso ad un regno infuocato. Dopo aver
appurato che non c’erano trappole abbiamo notato che ai lati della porta
c’erano degli alloggiamenti dello stesso numero delle pietre. Siamo
quindi tornati indietro per studiare le pietre con Fleent che non è
riuscito a rimuoverne una con la lancia così prova ad aprire la porta
all’interno della bocca (ogni testa ne ha una) e sparisce e la gemma sulla fronte della testa inizia a brillare di viola. Credendo che
ognuno di noi debba entrare in una porta Adelm appena tocca la porta delle gemma blu sparisce anche lui e la gemma inizia a brillare.
Io entro nella rossa, Erien nell’arancione, Shazal nella gialla e nella Blu Anubis. (La gemma che era per terra e che ha Fleent in tasca
era verde).
Fleent si ritrova in una stanza con uno specchio da cui esce quella
che sembra essere la sua ex capo gilda che lo affronta in uno scontro
impari avendo la meglio.

Adelm si ritrova in una stanza senza uscita con uno specchio con delle mani
che cercano di uscire, con una voce di qualcuno che fa parte del suo passato.
Si trova poi ad affrontare questo demone che una volta ha ucciso dei suoi
compagni ma anche lui viene sconfitto.

Anubis non si sa ha detto che c’era questa creatura femminile con alle spalle degli specchi ma è riuscito ad
uscire senza problemi.

Shazal si trova in una stanza con un immenso tesoro e tantissimi oggetti magici e
mentre è lì che cerca uno specchio prende vita diventando una creatura-specchio
che lo attacca sconfiggendolo.

Io mi ritrovo in una stanza ricca con letto a baldacchino e candele; c’è un


umana in un angolo che si sta specchiando (nello specchio l’umana ha delle ali)
ma quando faccio per avvicinarmi si trasforma lanciandomi un urlo addosso che mi
tramortisce. Tento comunque di affrontarla ma inutilmente con lei che mi deride
mentre vengo sconfitto.
Erien si ritrova in una stanza molto ben lavorata con al centro un trovo
rivolto verso un enorme specchio. Si siede sul trono ed immediatamente
ad una visione fatta di immagini e suoni in cui il mio maestro sembra che
le parli (mostrandosi anche nel suo vero aspetto).

Anubis dice di essere il primo a riapparire nel corridoio dove la sua faccia si sgretola rilasciando la sua gemma. Ci racconterà poi di aver
visto le altre facce sgretolarsi e rilasciare le gemme senza però ricomparire tranne che per Erien che però sembrava scossa e molto
taciturna. Anubis dopo vari tentativi è riuscito a farsi spiegare da Erien che aveva avuto una visione del mio maestro che le dava la
possibilità di salvarci tutti in cambio della sua vita ma non aveva molto tempo per decidere (si era messa a blaterare che aveva visto
Ragiwa ucciso squartato da una orribile creatura e che oltre a dare la sua vita per salvarne fino ad altre 7 doveva dare il suo tatuaggio a
qualcuno perché chi doveva affrontare Sir Lunnis doveva avere i tatuaggi di ognuno di noi se voleva affrontarlo in uno scontro alla pari).
Dopo aver detto i nostri nomi siamo ricomparsi tutti fianco a fianco con lei che prima di sgretolarsi mi passava il suo tatuaggio e la tiara
prendeva vita attorno alla mia testa. Mentre cercavamo di assimilare la scomparsa di Erien (soprattutto Shazal) Deira ci rivela di avere
un anello che può esprimere un desiderio (un incantesimo potentissimo che se espresso bene può fare cose incredibili) perché se Erien
non può essere riportata in vita perché se no il suo dono non varrebbe per Ragiwa può essere ancora usato quindi decidiamo di usarlo ma
quando sembra che l’anello stia facendo il suo dovere ad un tratto da un colore azzurro diventa verde spaccandosi. Di Ragiwa non c’è
traccia e secondo Anubis l’incantesimo per qualche motivo non è andato a buon fine, forse per il posto in cui ci troviamo. Nel frattempo
io provo a cercare Fhaalon per chiedere chi deve essere il portatore dei tatuaggi. Torniamo al portone con le gemme e dopo vari
tentativi di Fleent di posizionare le gemme alla fine mettendone nell’ordine dei colori dell’arcobaleno la porta si apre di una fessura
inondando la stanza di una malvagità che non avevo mai sentito prima (e senza evocare il potere
per individuarla). Entriamo tutti nella stanza enorme che dopo aver appurato che non ci sono
trappole vediamo spoglia con al centro la gemma di Noa su un piedistallo. Siamo indecisi come
prenderla visto il potere enorme quando Anubis prova a tenerla in mano senza sentire niente
grazie alle sue capacità di resistere alla magia. Preso coraggio la prendo io e ho una visione di Noa
e i suoi ultimi istanti con la pietra in cui compie un rituale magico per cui parte della sua essenza
o anima con i suoi poteri li ha messi nella pietra vincolandosi a lei. La visione poi mi fa vedere
come la usa contro lo stregone e che la pietra non può essere usata ma va distrutta. Decidiamo di
tentare di distruggerla usando la trappola che ha ucciso Deira.

Giorno 81 Anno 410(412) II Era


Torniamo indietro riposiamo prima di tentare così io possa cercare di nuovo di contattare Fhaalon che mi fa capire che potrebbe
funzionare. Mentre le creature di Anubis fanno scattare la trappola io faccio aprire un portale per la fuga in caso di crollo ma quando la
trappola si attiva colpendo il bersaglio si crea un ondata di magia che fa fallire
il mio incantesimo e sembra eliminare la magia della torre. La pietra di Noa è
distrutta quindi adesso è più vulnerabile ma dobbiamo trovare chi di noi deve
affrontarlo ma per il momento torniamo indietro trovando la barriera magica
con le pietre fluttuanti infranta e le pietre a terra. (Fleent si prende 2
teste dei Re stregoni che erano a terra) Appena usciti troviamo l’altra porta
iniziale (quella che non si apriva) che si apre con facilità rivelando una
stanza con 5 portali di fronte a noi. Uno porta dalla capitale degli Engur e una nella capitale degli uomini nel loro continente. Gli altri
tre portali portano in luoghi
che nessuno di noi a
mai visto. Quando siamo
entrati tutti abbiamo
sentito un messaggio nella
testa:

Decidiamo di andare tutti a Actir con la promessa di aiutare Fleent e Adelm con il loro problema ma a momento la minaccia più
incombente è Noa. Attraversata la capitale decidiamo di tornare dai Wargren ritenendolo un luogo sicuro così apro un passaggio ma
quando arriviamo lì troviamo tutto deserto e abbandonato. Decidiamo di riposare lì con Anubis che il giorno successivo avrebbe lanciato
un incantesimo per contattare qualcuno.

Giorno 82 Anno 410(412)[418?] II Era


Il giorno dopo riusciamo a contattare Viklamin che ci dà appuntamento dalla capitale (all’albero di Anubis). Ci incontriamo e poi
veniamo condotti in un luogo sicuro dove ci aggiorniamo a vicenda su quello che ci è capitato scoprendo che tra noi e loro ci sono stati 6
anni di differenza e che Ragiwa è morto. Fannon è ancora vivo. Ci racconta che Noa ha fatto esperimenti e ha creato questo
Esperimento 9 che ha ucciso Ragiwa (il primo Engur con le ali dopo tanto tempo) e insieme ad altri 2 generali formano la difesa di
Noa. (I Wargren sono estinti) Separati potrebbero essere sconfitti con delle pietre trovate da Viklamin ma potrebbe essere un viaggio
di non ritorno e comunque non sappiamo niente su Noa (o almeno dove sia). Noi gli raccontiamo le nostre avventure e dopo io mi ritiro
in preghiera sperando in qualche aiuto da Fhaalon. […]

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