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Sono Irhaky, allievo del sommo sacerdote Rak’Rani del tempio di Fhaalon portatore dell’equilibrio e della giustizia nel mondo.
Stasera ho deciso di iniziare a scrivere questo diario perché durante la mia meditazione serale ho avuto una visione che non mi sta
facendo dormire. Se la visione dovesse essere veritiera il mondo è in grande pericolo. Ho visto l’intera città avvolta dalle fiamme e udito
una voce lontana di qualche entità che mi diceva di riunire sei persone, mentre i volti mi venivano mostrati (tra cui quello di Viklamin e
Ragiwa e quel forestiero che hanno condannato oggi in piazza mentre degli altri non ho idea di chi siano), e di andare in un luogo di
cui non ho mai udito il nome (Porta d’argento). Alla fine ho rimuginato talmente tanto che senza accorgermene mi sono addormentato
sulla mia scrivania.
“Fidatidel fratello quando verrà il girono, e guardati dalla mente. Ciò che vedi rende cieco, la cecità
porterà alla vera luce. Il fiume che scorre lentamente distrugge il ponte, il fiume impetuoso forse
potrà salvarlo”
Potrebbe essere uno di quei prigionieri su cui fanno esperimenti così Viklamin decide di mettere al corrente la compagnia di quello che
ha scoperto. Mentre io e Ragiwa cerchiamo di contattare lo spirito del senza pelliccia per porgli delle domande ma senza successo.
Decidiamo di partire subito, ormai si è fatta sera, e di seppellire il cadavere in un luogo che ci ha consigliato Anubis (ha un luogo
tranquillo dove seppelire cadaveri?) e occulta lui il cadavere come aveva fatto in precedenza Viklamin (sa lanciare anche incantesimi con
le pietre a quanto pare) dopo che Shazal e Erien gli tolgono con fatica le catene che aveva. Siamo usciti dalla città senza incontrare
problemi e dopo aver percorso una distanza di sicurezza chiediamo ad Anubis di guidarci al luogo sicuro che conosce. Dopo aver girato
un po’ nel bosco vicino alla città (secondo Viklamin Anubis si è perso qualche volta) arriviamo in un normale spiazzo tra alberi che
Anubis indica come il suo luogo sicuro e sale su un albero per poi venirne fuori con una pala (cosa se ne fa di una pala su un albero?)
ed inizia a scavare alla base dello stesso albero. Dopo non molto tempo dalla buca tira fuori un fagotto contenente un libro, si tratta di
un racconto di una necromante donatogli dal padre (alla fine ci ha fatto arrivare qui per recuperare questo libro ma è un luogo qualunque
[anche lui con un racconto?] per nascondere il cadavere) e ci invita a mettere il corpo dentro il buco che ha appena scavato. Decidiamo
prima di bruciarlo grazie alla legna raccolta da Viklamin e Fannon e con la magia di Anubis che dopo aver bruciato il corpo richiude il
buco e rimette la pala al suo posto. Non avendo nessuno in grado di seguire i sentieri nei boschi optiamo per seguire la strada principale
che conduce ad Ablason. Viklamin evoca una cavalcatura per portare i nostri averi ma si rifiuta di far salire Erien (mah) e proseguiamo
fino al tramonto quando troviamo un luogo sicuro dove accamparsi nel bosco che viene attraversato dalla strada [a Viklamin non sembra
piacere]. Per la notte decidiamo i seguenti turni di veglia:
Primo turno
Anubis – Ragiwa – Viklamin
Secondo turno
Erien – Fannon
Terzo turno
Shazal – Irhaky – (Deira)
Durante il secondo turno Erien e Fannon si accorgono di una presenza vicino all’accampamento, prima in una direzione poi in un'altra, e
così Erien decide di svegliare Viklamin e si muovo in direzione del rumore (Viklamin invisibile) ma non trovano niente così decide di
rimanere fuori dall’accampamento per vedere se scorge qualcosa. Fortunatamente Erien si accorge che la creatura stava sopra Viklamin
pronta ad attaccarlo nonostante fosse invisibile e lo attacca ma questo scompare salvando comunque Viklamin da un attacco. A questo
punto tutta la compagnia è svegliata da Fannon che si mette in guardia con Ragiwa che lancia crescita di spine e Io che attivo una
Guardia Viverna. Poco dopo altri rumori mettono in allarme tutti che sono vigili e pronti a combattere
(bella la prima notte insieme eh?), Anubis manda 3 creature (zombi?) verso la direzione dei rumori e
poco dopo gli zombi cadono come colpiti da qualcosa. Io provo a lanciare una pietra con Luce Perenne per
vedere con chi abbiamo a che fare con Shazal che si avvia in quella direzione. La luce illumina un orrida
creatura che fatico a descrivere ma provo a farne una rappresentazione qui a lato. Appena ci apprestiamo
a combattere questa mostruosità ne compare un'altra identica alle nostre spalle che attacca Ragiwa
(Fannon stranamente non interviene subito in aiuto del compagno) ma dopo poco riusciamo ad avere la
meglio con le creature [la mia Guardia Viverna non si è attivata stranamente]. Studiando le creature ci
sembrano normali esseri di questo bosco che Viklamin sembra odiare sempre di più e decide di tenersi le
code per poi rivenderle. Il resto della notte passa tranquillo.
“In una giornata di pioggia battente in cui il cielo per un attimo fu folgorato da una luce azzurra che inondò ogni
angolo del continente, che le gocce del cielo per un attimo rimasero sospese, fluttuanti in volo, prima di riprendere
la loro caduta e che da quel giorno tutto cambiò”
Suo padre si era posto per primo il dilemma delle loro origini e teneva tutti gli scritti che aveva trovato in un capanno dietro la vostra
tenuta ma un giorno questo prese fuoco e suo padre riuscì a salvare solo il medaglione che porta al collo in sua memoria e un pezzo
bruciacchiato di pergamena che ci mostra:
Dopo aver osservato l’altare proseguiamo nella grotta dove più avanti (anche se la grotta si stava stringendo) troviamo la porta d’argento
come avevo visto nel libro che ho letto. Anche essa emette luce propria e su tutto l’arco ci sono dei simboli [come nella raffigurazione
del libro] e persino Valsin fatica a capire subito di cosa si tratti e che dovrà studiare attentamente la porta con Viklamin e Anubis che
si sono proposti di aiutarlo. Mentre i tre con i loro incantesimi rivolgevano la loro completa attenzione alla porta mi sono messo a
cercare tra i volumi in possesso di Narkaia se potevo trovare qualcosa di utile come il resto della compagnia ha cercato di fare qualcosa
nell’attesa ma io senza risultati utili. Non avendo trovato nulla di utile sono tornato a vedere a che punto era la situazione e non ho
dovuto attendere molto che i 3 maghi finissero il loro incantesimo con Valsin che era l’unico ad aver carpito qualcosa. Pronunciando una
frase aveva attivato il portale. La frase era nella nostra lingua:
Mettendomi davanti al portale attivo provo a chiedere tramite i poteri che mi concede il Sommo Fhaalon se era sicura la via ricevendo
come risposta: “IL TUO POTERE E’ LA CHIAVE SE LA RICHIESTA NON VERRA’ ASCOLTATA”. Credendo che la richiesta sia
tutti i membri del gruppo tramite il geomante Valsin contattiamo Shazal convincendolo di farsi venire a prendere dal geomante anche se
era molto guardingo comunque e non appena vediamo Shazal comparire davanti a noi lo aggiorniamo sul patto con la reggente Narkaia di
restituirgli il suo gioiello e sconfiggere Sir Lunnis. Essendoci tutti impieghiamo il pomeriggio per i preparativi del viaggio non sapendo
cosa ci aspetta ritrovandoci poi tutti davanti al portale pronti a partire. Entro per primo ritrovandomi poco dopo in un corridoio di pietra
lavorata illuminata da delle torce. Giratomi vedo il portale identico a quello che ho attraversato ma spento e ad un tratto sento puzza di
bruciato venire dal mio zaino. Ovviamente lo apro subito trovando il mio diario completamente bruciato [;-(…e adesso?] ma non il
tempo di capacitarmene perché vedo il portale attivarsi vedendo arrivare Viklamin e poi Shazal con un tonfo stesi sul pavimento senza
muoversi. Raggiungo il mio amico Viklamin cercando di capire cosa gli sia successo quando vedo arrivare Ragiwa e Anubis illesi e mi rendo
conto che Viklamin e Shazal sono morti e anche Ragiwa è della stessa opinione (cosa è successo?) poi sia Ragiwa che Anubis frugano nei
loro zaini e vedono brillare i loro tomi magici per qualche secondo per poi tornare normali. Anche Erien e Fannon giungo morti mentre
Deira no mostrando anche lei un tomo che brillava per qualche secondo per poi tornare normale [O.o’]. Ricordandomi cosa aveva detto
prima di partire il Sommo Fhaalon impongo le mani su Viklamin chiedendo di riportarlo in vita sapendo già che prezzo pagare e poco dopo
lo vedo riaprire gli occhi. Mi metto all’opera con Ragiwa e Anubis che mi tempestano di domande minando la mia concentrazione mentre
Viklamin rimane a guardarmi stupito ma lasciandomi riportare tra noi tutti i miei compagni. Ovviamente tutti mi chiedono spiegazioni per
quello che è successo ma io rimando a momenti più tranquilli e Shazal e Erien vanno in avanscoperta del corridoio mentre io cerco di
riprendermi un attimo per aver usato così tanto potere per la prima volta. L’esplorazione ci porta in una biblioteca dove entriamo tutti e
constatato che non ci sono pericoli ci mettiamo alla ricerca di libri che possano esserci utili anche se troviamo i libri della sezione alta di
una lingua a noi sconosciuta. La biblioteca è di URAS-GARDEN e dovrebbe essere la vecchia capitale (ma non ci ricordiamo) ma
crediamo sia sempre per via dell’incantesimo di Sir Lunnis. Nella nostra ricerca troviamo dei libri che parlano di uno scontro tra maghi di
nome Rynal e Enchior (Enchior era uno dei nomi sull’altare), la storia della fondazione della capitale, un libro su un continente di
nome Mistas che è scritto con gli stesse rune dei libri di Ragiwa e Fannon ha trovato un libro che probabilmente parla della sua casata.
Io decido di coricarmi sentendo la stanchezza che ormai sta prendendo il sopravvento ma prima di scivolare nel mondo dei sogni sento
battibeccare Shazal e Fannon sul guardare dietro le altre porte prima di appostarci poi quando ho già gli occhi chiusi sento che
battibeccano su qualcosa ma non capisco cosa…
Giorno 18-19-20-21-22 Anno 410 II Era
Appena sveglio Viklamin mostra tutti una lettera che Shazal ha trovato in una stanza-studio (silenziata e anti-magia) dietro una delle
porte della biblioteca (evidentemente mentre dormivo si sono dati da fare) e leggendola mi rendo conto della sua importanza. E’ una
rivelazione incredibile che ci svela come tutto ha avuto inizio (povero Shinar) ma che più che altro ci rivela il vero nome di Sir Lunnis
cioè Noa Bilhuns (un senza pelliccia). Spero che chi leggerà
questo diario troverà anche la lettera così potrà capire di cosa
parlo, io purtroppo non ho tempo di ricopiarla perché insieme ad i
miei compagni dobbiamo metterci alla ricerca delle informazione
che può contenere questa vasta biblioteca. Passiamo i successivi 5
giorni a cercare libri che possano esserci utili e poi a leggerli
mentre Shazal con l’aiuto di Anubis e Viklamin traducono la lingua
antica in modo da poter decifrare un libro trovato da Ragiwa che
parla di un continente chiamato Mistas e solo dopo ci hanno
aiutato anche loro a leggere i libri che avevamo trovato nel
frattempo. Troviamo informazioni importanti sulla fondazione della capitale e la sua storia (Uras- Garden), informazioni sui continenti e
le razze che lo abitano oltre al nostro e anche una mappa (come è vasto il mondo) e leggiamo anche di uno scontro tra due grandi
maghi Rynald ed Enchior che cattura la nostra attenzione visto che Enchior era uno dei nomi scritti sull’altare della grotta. Questo ci
tiene impegnati per 5 giorni quando acquisiamo anche maggiori informazioni su chi era Rynald, il libro di Mistas che è uno dei continenti
di cui non conoscevamo l’esistenza dove sembra avere origine la nostra razza perché è da dove partirono i tre leggendari guerrieri
Shinar, Aiess ed Eydor. Ragiwa trova una montagna di libri sulle piante che lo fanno desistere dalla sua ricerca ma troviamo un libro che
parla di questo edificio e dei portali che conducevano ad ogni città del nostro continente. Al quinto giorno iniziamo su pressione di
Shazal e Fannon ad esplorare fuori dalla biblioteca trovando nel primo corridoio altre stanze-studio come quella della biblioteca e una
stanza strana con un pavimento in legno e 12 gemme accumulate da una parte. Il secondo corridoio porta ad un portone che decidiamo
di guardare un secondo momento. Il terzo corridoio è come prima solo che in fondo c’è una scala a chiocciola che sale e nella prima
stanza a destra non c’è uno studio ma una specie di laboratorio alchemico con gli strumenti ma vuoti e troviamo le ultime due stanze
con la porta bloccata. Ragiwa prova a fare un buco nella porta di legno per vedere dentro ma appena il buco inizia ad aprirsi la porta
esplode riversando un ondata di sabbia nel corridoio (Shazal non si è fatto niente a differenza di Erien che gli fa
notare la cosa molto chiaramente, il loro rapporto ha perso l’equilibrio che aveva prima) ma che Viklamin grazie
ad un amuleto riesce a bloccare e far rientrare chi era nel corridoio in biblioteca per poi serrare la porta. Quella
via era bloccata per sempre direi, cosa che Viklamin non ha preso molto bene visto come guardava Ragiwa.
Torniamo al secondo corridoio dove c’era il portone, Shazal in avanscoperta arrivato ad una certa distanza dal
portone questo magicamente si è proteso a forma di imbuto verso di lui. Shazal prova con una goccia del suo
sangue e il portone inizia brillare ma senza aprirsi alla fine finché non ha versato una considerevole quantità di
sangue, ci infiliamo trascinandocelo dietro di forza prima che il portone si chiudesse alle nostre spalle con un
tonfo. Prima di entrare avevo chiesto a Fhaalon cosa servisse per aprire il portone e lui mi ha donato una visione
di me stesso che sono in un deserto sconfinato che inizio a correre fortissimo per una notevole distanza fino ad
arrivare ad una città che non ho mai visto. Oltre al portone c’è un corridoio che conduce ad una stanza dove al
centro troviamo una lapide molto inquietante ed oltre una porta chiusa. Shazal studia attentamente la stanza e la porta non trovando
pericoli e cercando non troviamo congegni o nascondigli segreti soprattutto sulla lapide. (Fannon l’ha spostata per vedere se sotto c’era
qualcosa). Shazal dopo aver scassinato la porta non era in grado di aprirla e solo grazie ad uno sforzo congiunto di Viklamin e Fannon
riusciamo a vedere oltre la porta spessa più di mezzo metro (O.O), dove troviamo un anticamera chiusa con dei bassorilievi disegnati
nelle altre 3 pareti raffiguranti delle porte (una per ciascuna parete) e nient’altro. Appena entrato per ultimo nell’anticamera la porta
si è chiusa alle mie spalle trasformandosi in una porta d’oro con 3 fori piccoli nella parte alta ma senza nessuna indicazione su come
proseguire. Dopo vari tentativi dopo che Viklamin appoggiando una mano sulla porta e pensando “di volere passare oltre” il bassorilievo
della parete di destra si trasforma in una vera e propria porta che Shazal può facilmente scassinare per aprire e trovarsi davanti un
corridoio che scende verso il basso con delle scale nel buoi più totale. Shazal per controllare che non ci siano pericoli lancia la pietra
con luce perenne nel corridoio vedendola scomparire nel buoi ma sentendola continuare a rimbalzare per un po’. Capendo che c’è
qualcosa che non va decidiamo di mandare Erien in avanscoperta sfruttando la sua abilità nel vedere nel buoi tenendola però legata ad
una corda tenuta da Fannon ma più avanziamo nel corridoio e scendiamo e più ci accorgiamo che aumenta il freddo e il buoi si infittisce
anche se ad un tratto Erien ci comunica che è arrivata in una stanza ben illuminata senza porta e poco dopo anche noi constatiamo
questa cosa. Ci guardiamo attorno nella stanza senza capire come la luce non arrivi a chi sta nel corridoio e Shazal ritrova anche la
pietra che aveva lanciato. La stanza in cui ci troviamo a 8 sfere di vetro con all’interno dei piccoli fulmini che rimbalzano sulla parete
dal centro e di cui 7 sono disposte in cerchio attorno ad una sfera più grande. E troviamo anche una scritta che
recita “QUI GIACE MISIR, FENDENTE DI TEMPESTA, CHE IL SUO SONNO SIA LUNGO E QUIETO”.
Facciamo varie prove con le sfere finché non attiviamo un meccanismo che apre un comparto segreto sotto la sfera
più grande in cui troviamo un piccolo quarto di luna fatta in ferro nero. Non trovando altro passiamo alla stanza
successiva dove troviamo al centro un buco quadrato ben definito e dall’altra parte della stanza una porta con 24
serrature (immagino che gente come Shazal non veda l’ora di misurarsi con porte del genere) e non appena siamo entrati tutti la porta
da cui siamo entrati scompare dalla parete. Esaminando la stanza Viklamin entra nel buco e in quel momento la stanza comincia a
riempirsi d’acqua con Shazal che inizia in maniera frenetica a scassinare tutte le serrature della porta incontrando qualche difficoltà su
alcune serrature ma Ragiwa con un incantesimo ci salva dall’annegamento e quindi Shazal con calma può finire di aprire la porta che una
volta aperta fa fluire l’acqua svuotandola. Al dì là della stanza c’è un corridoio con una porta da cui Shazal sente provenire dei passi
pesanti così apre la porta a Fannon che si trova di fronte 5 creature mai viste che lo attaccano subito. Affrontiamo lo scontro un po’
con le “polveri bagnate” con queste creature che con i loro attacchi elettrici ci mettono in difficoltà distruggendo molto
dell’equipaggiamento di ognuno di noi e molti cadono sfiniti sotto i loro colpi come Deira, Ragiwa e Fannon ma alla
fine la spuntiamo comunque e grazie alle mie cure e a quelle di Ragiwa non ci sono vittime durante lo scontro
tranne gran parte dell’equipaggiamento di qualcuno di noi. Mentre i feriti si riposano Viklamin esamina la stanza
trovando un altro pezzo di ferro nero poi con quelli ancora in forze si mettono a spostare qualche pietra della porta
distrutta da lui stesso con una palla di fuoco durante lo scontro ma che è l’unica via per proseguire in questo luogo
in cui siamo capitati. Quando ci troviamo ad essere tutti stanchi iniziamo i turni di guardia per passare la notte (o comunque il riposo)
prima di andare oltre la prossima porta. Shazal prima di iniziare la notte riesamina la stanza che si riempiva d’acqua e trova una zona del
pavimento che nascondeva una leva che tirandola attiva un meccanismo sopra la porta delle 24 serrature però non ne capisce il
funzionamento.
un lago come la prima dove dall’altra parte c’è una porta. Fleent con la sua corda magica
prova a passare di là in esplorazione ma una voce rimbomba per la grotta dichiarando di
essere il guardiano di questo luogo. Parlandoci capiamo che non ci può far passare ma
veniamo a scoprire che c’è un tesoro sul fondo del lago che a lui non sembra interessare
per cui fidandoci Fleent decide di scendere ma viene attaccato. Iniziamo il combattimento
con la creatura in cui io riutilizzo il nuovo potere per tirarlo fuori dall’acqua e affrontiamo
la creatura che ci si dimostra un avversario formidabile (sembra uno di quei draconidi di cui
parlava Ragiwa) ma abbiamo comunque la meglio. Dopo aver constatato che non c’era
nessun tesoro in fondo al lago e saccheggiato il cadavere del draconide (mentre Fleent
infierisce molto sul cadavere mi faccio dare gli artigli sperando di poterglieli dare a Ragiwa
in futuro visto che gli servivano) e decidiamo di riposarci per proseguire il giorno dopo.
“Benvenuti, potete distinguerle, scegliete bene e potrete tenerle entrambe”. Iniziamo anche qui ha ragionarci avanzando delle ipotesi,
cercando altri indizi per la stanza (Anubis esamina anche le teste e sembra essere molto interessato alla tecnica di imbalsamazione)ma
dopo varie discussioni Anubis e Fleent provano a prendere contemporaneamente le gemme e nel farlo ci vediamo lanciata una palla di
fuoco contro. Nessuno perisce ma tutti i membri della compagnia a parte Deira ne escono gravemente feriti senza contare che la gemma
di Fleent è un falso ben fatto (Fleent con veemenza la scaglia per terra polverizzandola) mentre quella di Anubis sembra essere un
gemma bellissima. Decidiamo di non proseguire oltre senza prima esserci rimessi dalle nostre ferite il che vuol dire un lavoraccio per me
(la mia connessione con Fhaalon non è ancora perfetta) anche se constatiamo che le porte sono aperte e portano dalla stessa parte.
Adelm si ritrova in una stanza senza uscita con uno specchio con delle mani
che cercano di uscire, con una voce di qualcuno che fa parte del suo passato.
Si trova poi ad affrontare questo demone che una volta ha ucciso dei suoi
compagni ma anche lui viene sconfitto.
Anubis non si sa ha detto che c’era questa creatura femminile con alle spalle degli specchi ma è riuscito ad
uscire senza problemi.
Shazal si trova in una stanza con un immenso tesoro e tantissimi oggetti magici e
mentre è lì che cerca uno specchio prende vita diventando una creatura-specchio
che lo attacca sconfiggendolo.
Anubis dice di essere il primo a riapparire nel corridoio dove la sua faccia si sgretola rilasciando la sua gemma. Ci racconterà poi di aver
visto le altre facce sgretolarsi e rilasciare le gemme senza però ricomparire tranne che per Erien che però sembrava scossa e molto
taciturna. Anubis dopo vari tentativi è riuscito a farsi spiegare da Erien che aveva avuto una visione del mio maestro che le dava la
possibilità di salvarci tutti in cambio della sua vita ma non aveva molto tempo per decidere (si era messa a blaterare che aveva visto
Ragiwa ucciso squartato da una orribile creatura e che oltre a dare la sua vita per salvarne fino ad altre 7 doveva dare il suo tatuaggio a
qualcuno perché chi doveva affrontare Sir Lunnis doveva avere i tatuaggi di ognuno di noi se voleva affrontarlo in uno scontro alla pari).
Dopo aver detto i nostri nomi siamo ricomparsi tutti fianco a fianco con lei che prima di sgretolarsi mi passava il suo tatuaggio e la tiara
prendeva vita attorno alla mia testa. Mentre cercavamo di assimilare la scomparsa di Erien (soprattutto Shazal) Deira ci rivela di avere
un anello che può esprimere un desiderio (un incantesimo potentissimo che se espresso bene può fare cose incredibili) perché se Erien
non può essere riportata in vita perché se no il suo dono non varrebbe per Ragiwa può essere ancora usato quindi decidiamo di usarlo ma
quando sembra che l’anello stia facendo il suo dovere ad un tratto da un colore azzurro diventa verde spaccandosi. Di Ragiwa non c’è
traccia e secondo Anubis l’incantesimo per qualche motivo non è andato a buon fine, forse per il posto in cui ci troviamo. Nel frattempo
io provo a cercare Fhaalon per chiedere chi deve essere il portatore dei tatuaggi. Torniamo al portone con le gemme e dopo vari
tentativi di Fleent di posizionare le gemme alla fine mettendone nell’ordine dei colori dell’arcobaleno la porta si apre di una fessura
inondando la stanza di una malvagità che non avevo mai sentito prima (e senza evocare il potere
per individuarla). Entriamo tutti nella stanza enorme che dopo aver appurato che non ci sono
trappole vediamo spoglia con al centro la gemma di Noa su un piedistallo. Siamo indecisi come
prenderla visto il potere enorme quando Anubis prova a tenerla in mano senza sentire niente
grazie alle sue capacità di resistere alla magia. Preso coraggio la prendo io e ho una visione di Noa
e i suoi ultimi istanti con la pietra in cui compie un rituale magico per cui parte della sua essenza
o anima con i suoi poteri li ha messi nella pietra vincolandosi a lei. La visione poi mi fa vedere
come la usa contro lo stregone e che la pietra non può essere usata ma va distrutta. Decidiamo di
tentare di distruggerla usando la trappola che ha ucciso Deira.
Decidiamo di andare tutti a Actir con la promessa di aiutare Fleent e Adelm con il loro problema ma a momento la minaccia più
incombente è Noa. Attraversata la capitale decidiamo di tornare dai Wargren ritenendolo un luogo sicuro così apro un passaggio ma
quando arriviamo lì troviamo tutto deserto e abbandonato. Decidiamo di riposare lì con Anubis che il giorno successivo avrebbe lanciato
un incantesimo per contattare qualcuno.