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Cari fratelli e sorelle il Vangelo di oggi ci offre molti spunti di riflessione.

Voglio quindi seguire


alcuni passaggi molto interessanti.
“I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce". Il Signore non
loda, certo, la malizia dell’amministratore, ma la sua accortezza. Non lo loda per la frode che fa,
ma per l’ingegno col quale provvede al suo futuro. Non sapendo, infatti, come vivere, poiché non
era capace di zappare e si vergognava di chieder l’elemosina, trovò un aiuto singolare,
aggiungendo una frode alla malversazione dei beni del suo padrone. Non viene lodato per la
moralità della sua azione, ma per l’astuta trovata. Sono più avveduti loro nel male che noi nel
bene. Difficilmente si trovano dei cristiani che tanta accortezza, tanto impegno mettano
nell’acquisto dei beni eterni, quanto i mondani mettano furbizia nell’accaparrarsi i beni temporali.
Noi dovremmo vergognarci, in un certo senso, per non mettere tanto impegno nel fare il bene e
nel seguire Cristo quanto loro ne mettono nel fare i loro interessi
“fatevi degli amici con la ricchezza disonesta ". Non facendo frodi alle altre persone, ma dando del
nostro. Non è che si debba dare ciò che è necessario, ma si tratta di rinunciare a ciò che è
superfluo. Dobbiamo sempre ricordare che i beni di questa terra non sono la cosa più importante.
Ciò che è veramente importante è la nostra anima, è a lei che dobbiamo dare la precedenza. I beni
terreni infatti non sono il fine della nostra vita, lo scopo della nostra vita è Dio, stare con Lui in
Paradiso. I beni sono strumenti, e in quanto tali dobbiamo usarli per fare la volontà di Dio, non
vengono al primo posto. Dobbiamo sempre ricordarlo, perché è facilissimo sbagliarsi in questo!
“Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di
poco conto, è disonesto anche in cose importanti”. Anche qui Nostro Signore ci dà un
insegnamento molto importante: chi si abitua alle piccole infedeltà, prima o poi cadrà anche nelle
grandi infedeltà. Dobbiamo dunque prestare attenzione anche ai peccati che a noi sembrano
piccoli e insignificanti e dobbiamo combatterli prontamente, per non cadere prima o poi nei più
grandi peccati. Infatti come può pensare di avere la fortezza di un martire chi non ha il coraggio di
testimoniare la propria fede nella normalità di tutti i giorni? Non è possibile, ma al contrario è
essendo fedeli quotidianamente che si arriva pian piano ad avere la virtù dei martiri. Non
dobbiamo quindi mai rimandare, ma dobbiamo aprire gli occhi e renderci conto che è qui e adesso
che dobbiamo cominciare ad essere fedeli a Dio e a compiere la sua volontà.
Chiediamo allora aiuto alla Vergine Maria per cominciare a impegnarci al massimo e con tutti i
mezzi a nostra disposizione, per fare la volontà di Dio sin da subito. Sia lodato Gesù Cristo!

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