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Laboratorio di Chitarra – A.A.

2020
Ins. A. Antonio

Laboratorio di Chitarra: Lezione n. 2


Tagli addizionali
Il pentagramma da solo non riesce a contenere tutta la gamma di note musicali, pertanto, quando
è necessario scrivere note musicali più alte o più basse, si adottano i c.d. tagli addizionali, che hanno
la funzione di estendere il pentagramma verso l’alto o verso il basso.

Fig. 1 - Tagli addizionali, note sopra e sotto il pentagramma

Figure musicali, suoni, pause e loro durata


Nella lezione precedente, abbiamo parlato del nome che le note musicali assumono in funzione
della loro posizione nel pentagramma (anche sopra o sotto di esso) DO, RE, MI, ecc., relativamente
alla nota di riferimento, che in chiave di violino, ricordiamo, è la nota SOL.
In questa lezione porteremo la nostra attenzione sulla durata che tali note devono avere, cioè, per
quanto tempo devono essere suonate prima di passare alla successiva.
La durata di una nota musicale, o della relativa pausa è espressa mediante un numero frazionario
(4/4, 2/4, …) che ci dà indicazioni su quanto quella nota o pausa devono essere “prolungate” prima
di suonare la successiva.
Per comodità, rappresentiamo in una tabella le varie figure e pause musicali con le relative durate.

DENOMINAZIONE FIGURA PAUSA DURATA

𝟒
SEMIBREVE
𝟒

𝟐
MINIMA
𝟒

𝟏
SEMIMINIMA
𝟒

𝟏
CROMA
𝟖

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𝟏
SEMICROMA
𝟏𝟔

𝟏
BISCROMA
𝟑𝟐

𝟏
SEMIBISCROMA
𝟔𝟒

Tab. 1 - Figure e pause musicali

Il metronomo
Il metronomo è uno strumento che permette di scandire ritmicamente il tempo mediante un carat-
teristico “tic-tac” provocato dal meccanismo a pendolo inverso (nel metronomo meccanico) o da un
“beep” elettronico nel caso di metronomo digitale o applicazione per smartphone.

Fig. 2 – Esempi di metronomo: Meccanico, digitale ed APP per smartphone

La velocità del metronomo, si indica in BPM (battiti per minuto cioè, quante volte il metronomo
batte in un minuto) e viene raffigurato in questo modo:

Fig. 3 – Esempio di spartito con indicazione della velocità metronomica

Nel caso della figura sopra, viene indicata una velocità di 80 BPM cioè il metronomo batterà 80 volte
ogni sessanta secondi.

Una curiosità, un orologio può essere anche assimilato ad un metronomo con velocità fissa di 60
BPM poiché la lancetta dei secondi, batte proprio 60 volte ogni minuto.

Battuta o misura
Osservando un generico spartito (vedi Fig. 5), si può notare come ogni rigo musicale risulti diviso in
tanti piccoli spazi chiamati battute (da non confondere con i battiti del metronomo), ognuno di que-
sti spazi viene delimitato da linee verticali chiamate stanghette spezza battute.

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Per una migliore comprensione del concetto di battuta, immaginiamo ogni battuta come una scatola
di dimensioni fisse, tale dimensione è definita dal tempo posto dopo la chiave, nel nostro caso ad
esempio, tutte queste scatole sono grandi 4/4 perché per adesso useremo solamente tempo 4/4.

Fig. 4 - Analogia fra scatola e battuta musicale

Dalla Fig. 4 dovrebbe essere chiaro che, la somma di tutte le note e pause all’interno di ogni scatola
fa proprio 4/4.

Spesso la battuta (da non confondere con i battiti del metronomo) viene indicata anche con il ter-
mine misura in quanto esprime la somma dei valori delle note e delle pause al suo interno.

Fig. 5 - Battute, misure e tempo

Il valore complessivo di ogni battuta è indicato dal tempo all’inizio del brano musicale, nel caso
dell’esempio sopra (Fig. 5), abbiamo un tempo 4/4, ciò significa che il valore di ogni battuta sarà 4/4
pertanto, ci staranno dentro tante note (e/o pause) che sommate fra di loro, raggiungeranno il va-
lore di 4/4.

Tempo ordinario o 4/4


Abbiamo visto nel paragrafo precedente che Il tempo è rappresentato graficamente con una fra-
zione ed è collocato all’inizio del brano musicale, dopo la chiave e ci dà informazione su quanto è
grande una battuta.
Fra tutti i tempi disponibili nella letteratura musicale, ci occuperemo inizialmente, soltanto del
tempo ordinario o 4/4.
Tale tempo può essere indicato indistintamente con la lettera C oppure con la frazione 4/4, questo
ci dice che ogni battuta varrà 4/4 e sarà divisa in 4 movimenti (4 battiti o pulsazioni, quelli del me-
tronomo) da 1/4 ciascuno, con un accento forte sul primo battito, in parole povere è come contare
da 1 a 4 ad ogni battuta prima di passare alla successiva, (1-2-3-4), (1-2-3-4), (1-2-3-4) ecc. accen-
tando più forte il numero 1, il primo battito di ogni battuta, in un certo senso questo serve a scandire
ritmicamente l’inizio della nuova battuta.

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Esempio di ritmica
Infine, nella figura seguente vediamo qualche esempio di ritmica, meglio noto come solfeggio rit-
mico:

Fig. 6 – Esempio di ritmica con metronomo a 80 BPM

Nell’immagine sopra, sono rappresentate 2 battute da 4/4 ognuna delle quali contiene 4 semiminime (due
note e 2 pause, nell’ordine nota – pausa - nota - pausa).

Come procedere:

Supponendo di voler eseguire l’esercizio battendo le mani in corrispondenza di ogni nota, si imposta il me-
tronomo ad 80 BPM e si fa partire, si conta fino a 4 e seguendo i “beep” del metronomo:

1) si batteranno le mani nel primo “beep”


2) si farà silenzio nel secondo
3) si batteranno nuovamente le mani nel terzo “beep”
4) si farà nuovamente silenzio nel quarto

I passaggi da 1 a 4 vanno ripetuti, in maniera identica anche per la battuta n.2 essendo uguale la disposi-
zione di note e pause.

Potete visionare l’esempio di Fig.6 su YouTube, al seguente link:

https://youtu.be/aBoyaY7m2VI

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