Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
[I]. Il delitto:
[I]. Nel delitto colposo, quando l'evento è stato cagionato dalla cooperazione
di più persone, ciascuna di queste soggiace alle pene stabilite per il delitto
stesso.
La Corte di Appello riferiva che l'incendio era scaturito dalla tubazione della stufa a legna;
che detta stufa era stata installata nel locale cucina, senza la realizzazione della canna
fumaria in conformità alle norme vigenti, con l'uso di materiali inadeguati e senza la
predisposizione della coibentazione della condotta utilizzata per l’evacuazione dei fumi
della combustione…
Il ragionamento della Corte di Appello muove dal rilievo che sia la stufa a legna che quella
a gas avevano gli scarichi non a norma, per la mancanza di coibentazione e la non
corretta installazione…
G.G. veniva tratto a giudizio per rispondere del reato di cui agli artt. 113 e
449 c.p., secondo la seguente contestazione: perché quale amministratore del
condominio sito in …, concorreva, con R.I., Z.M. e V.A. – il R. quale legale
rappresentante della pizzeria …, lo Z. quale incaricato dal R. del
riposizionamento della canna fumaria della pizzeria, il V. quale tecnico
incaricato, a dire del R., di verificare la corretta esecuzione del lavoro – a
cagionare, per colpa, un vasto incendio, al tetto e sottotetto dello stabile del
predetto condominio, che si propagava all'intero edificio…
[I]. Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la
reclusione da sei mesi a cinque anni.
[I]. Chiunque cagiona ad altri per colpa una lesione personale è punito con la
reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a 309 euro 3.
[II]. Se la lesione è grave la pena è della reclusione da uno a sei mesi o della
multa da 123 euro a 619 euro; se è gravissima, della reclusione da tre mesi a
due anni o della multa da 309 euro a 1.239 euro.
Nella specie, si verteva in ipotesi di lavori edilizi effettuati non a regola d'arte,
tali da avere determinato l'occlusione di una canna fumaria, con
conseguente rilascio nell'ambiente di monossido di carbonio in
concentrazione così elevata da avere cagionato il decesso di uno degli
occupanti; erano stati condannati per il reato di omicidio colposo, tra gli
altri, i tre operai che avevano eseguito i lavori; la Corte, con l'affermazione di
cui in massima ed evidenziando come l'istruttoria avesse dimostrato che tutti
e tre avevano avuta la consapevolezza delle plurime lesioni provocate, ha
rigettato il motivo di doglianza basato sul rilievo che non sarebbe stato
accertato, in sede di merito, chi dei tre operai avesse materialmente posto in
essere la condotta lesiva della canna fumaria.
[II]. Alle violazioni degli altri obblighi derivanti dal presente decreto si
applicano le sanzioni amministrative da euro 1.000,00 ad euro 10.000,00 con
riferimento all'entità e complessità dell'impianto, al grado di pericolosità ed
alle altre circostanze obiettive e soggettive della violazione.
[VII]. Sono nulli, ai sensi dell'articolo 1418 del Codice Civile, i patti relativi
alle attività disciplinate dal presente regolamento stipulati da imprese non
abilitate ai sensi dell'articolo 3, salvo il diritto al risarcimento di eventuali
danni.
[III]. Gli installatori che violano il disposto dell’articolo 24 sono puniti con
l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda da 1.200 a 5.200 euro.
www.studiolegalefuringrotto.it