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24 Domenica 9 Giugno 2019 Il Sole 24 Ore

Storia e storie

Mezzogiorno. Il saggio di Carmine Pinto indaga il fenomeno partendo


dal fallimento della rivoluzione del 1799 e dalle attese di un nuovo
riformismo borbonico, che invece divenne presto vocazione repressiva

Brigantaggio,
guerra civile e sociale
Luigi Mascilli Migliorini

U
na guerra antica. Forse quindi, ma l’affermarsi qui, come al- nella ossessione iconica della Santa DOMANI
non così antica come trove in Europa, di una dinamica Fede: incubo, per chi teme che come A SIRACUSA
quella che si era offer- storica tutt’altro che omogenea- sessant’anni si prepari un secondo, SI TIENE «VOCI.
ta agli occhi di Carlo mente progressiva, come talvolta si sanguinoso tempo della inattesa IMPRONTE
Levi, quando negli uo- è indotti a credere, ma ricca di con- vittoria garibaldina; miraggio di chi FEMMINILI»
mini e nelle donne che trasti e di contraddizioni che il Mez- aveva salutato allora (e per altre due
accompagnavano il suo confino in zogiorno sconta, in maniera partico- volte ancora, nel 1821 e nel 1848) il
Basilicata scorgeva gli eroi di un’Ita- larmente drammatica, nella Rivolu- ritorno dei Borbone sul trono. Du-
lia contadina che si era piegata, ma zione del 1799 e nella sua sanguinosa rarono a lungo, sia l’incubo che il
non arresa al dominio di Roma e a repressione. miraggio. Il ricordo del Novantano-
tutti gli altri dominii che, fino allo Prima e vera guerra civile, sorta ve spingeva gli uni, i patrioti meri-
Stato venuto dal lontano Piemonte, di 1789 al rovescio, nel quale a vince- dionali, ad esigere una rapida, in- A Ortigia,
si erano, estranei, accampati sulla re non è la Rivoluzione, ma la rea- flessibile repressione dei moti anti- a piazza Minerva,
loro terra e sulla loro storia. zione più assoluta, il Novantanove unitari, con una determinazione appuntamento
Ma una guerra, comunque, che fissa i termini dello scontro interno talvolta maggiore di quella che domani alle 18
non assume le misure strette e fuor- alla società meridionale nella lunga sembrava animare gli uomini di go- con «Voci. della Prussia nella guerra contro strutture amministrative periferiche Malessere riche. Non che tutto, nel processo di
vianti a cui vorrebbe ridurla la pole- stagione attraversata dalla rottura verno della giovanissima Italia; Impronte l’Austria del 1866 fa tramontare ogni del Regno, come si era visto nella ra- Uno scorcio formazione dello Stato nazionale e
mica di questi anni, fatta di impro- napoleonica e murattiana, dalle at- mentre aiutava gli altri ad una lotta femminili»: speranza di aiuti internazionali alla pidità del crollo delle strutture bor- del dipinto di soprattutto nella “annessione” (per-
babili primati della dinastia borbo- tese di un nuovo riformismo borbo- che mescolava insieme una batta- si tratta di causa di “Franceschiello”, il secondo boniche di fronte all’avanzata delle Giovanni Fattori, ché annessione tecnicamente fu)
nica e di ancor più improbabili cifre nico all’altezza di quello che Carlo, glia legittimista, una guerra di éli- voci di donne elemento fu determinante, soprat- truppe garibaldine. Loro era l’alle- «Campagna delle province meridionali possa
su massacri, persecuzioni, che pro- il fondatore della dinastia, aveva fa- tes, una rivolta sociale. che danno corpo tutto rispetto alla dimensione socia- anza con quello Stato nazionale che contro convincere. Ma di quello di cui non
prio perché improbabili, finiscono vorito nel Settecento, da illusioni, La vasta, originale ricerca archivi- a figure le più che politica del brigantaggio. li sosteneva con una forza che era il brigantaggio» si è convinti è proprio ai Borbone che
col non far capire quale fu il vero co- dunque, e speranze fino all’Unità, e stica che guida queste pagine fa ben dell’antichità Per quanto ancora incombesse mancata ai pochi, eroici difensori andrebbe chiesto il conto. A loro che
sto e il vero dolore di quel tempo naturalmente oltre. capire come non fu breve il tempo come Santippe, nella memoria degli attori in campo della Repubblica partenopea, ab- più di tutti non seppero trarre dal
breve, brevissimo, che fu il brigan- Replica della storia, il brigantag- della incertezza. Per almeno due an- Saffo (nella foto), e ne condizionasse i movimenti, il bandonati dalle armi francesi. dramma del 1799 e dalla fine che es-
taggio post-unitario. gio post-unitario vive, così, come ni la convinzione della corte di Fran- Artemisia e Santa 1799 era lontano e, soprattutto, non Guerra civile e guerra sociale ad so consumò della migliore stagione
Non corrono, dunque, così veloci spiega assai bene Carmine Pinto, cesco II, in esilio a Roma, di poter ri- Lucia. L’evento era passato invano. La borghesia li- un tempo, il brigantaggio non potè di quella dinastia, nessuna lezione,
all’indietro le pagine di Carmine conquistare il regno nutrì la prima, si inserisce nel berale meridionale aveva messo sal- sottrarsi a quelle miscele pericolose se non quella di una accidiosa iner-
Pinto. Il suo calendario si ferma, tut- e storicamente più complessa fase di calendario della de radici proprio in quelle province di risentimenti personali, approfit- zia o, peggio, di una ricorrente voca-
tavia, a date importanti, alla forma- ciò che si è abituati a chiamare il bri- Stagione 2019 che si erano allora mosse contro la tatori, odi tenaci e improvvisi scoppi zione repressiva.
zione, nel corso del Settecento, nel Il libro riporta gantaggio meridionale. Sorreggeva dell’Istituto capitale ribelle. Questa volta la sal- di violenza, che i contendenti di que- © RIPRODUZIONE RISERVATA

nuovo alveo di un Regno meridiona- la discussione quella convinzione un equilibrio eu- Nazionale del datura tra aristocrazia agraria e ste guerre normalmente e ovunque,
le tornato, con la dinastia borbonica, ropeo decisamente precario e un di- Dramma Antico mondo contadino reggeva con fati- finiscono col confezionare. Di quelle
nuovamente indipendente dopo due pubblica a più sequilibrio interno all’ex regno bor- che ha come tema ca, ed era destinata a naufragare, miscele si avverte oggi qualche inu- LA GUERRA PER IL MEZZOGIORNO.
secoli di governo spagnolo, di una equilibrate ragioni bonico che lasciava intendere una «Donne e guerra» contro ceti sociali che nel frattempo tile residuo nelle polemiche che ac- ITALIANI, BORBONICI E BRIGANTI.
borghesia che vorrebbe proporre le ripresa delle forze sociali tradizio- erano assai cresciuti economica- compagnano una discussione pub- 1860-1870
nuove sintassi della modernità eco- storiche nali. Non meno del primo, che può mente, ma soprattutto politicamen- blica che questo libro ha il merito di Carmine Pinto
nomica e politica. Niente primati, dirsi stabilizzato quando la vittoria te. Loro era il controllo effettivo delle riportare ad equilibrate ragioni sto- Laterza, Bari-Roma, pagg. 496, € 28

Gotor e il caso Moro

Un regicidio sui generis


Raffaele Liucci

S
i esce sempre turbati ma per gettare fango sulla sua rispetta- dai brigatisti di ieri che dai coevi uo-
arricchiti dai lavori di Mi- bilità morale e seminare zizzania fra mini di governo – appare lacunosa
guel Gotor sul caso Moro, il governo, la Dc e i famigliari del pri- e contraddittoria. Secondo Gotor,
capaci ogni volta di aprire gioniero. Possibile che un intervento invece, lo svolgimento e il tragico –
squarci inediti su eventi in appa- censorio tanto raffinato, in grado di ma non scontato – epilogo del se-
renza ben noti. misurare il peso d’ogni singolo testo questro fu determinato dalla con-
In principio fu un’edizione accu- sottilmente manipolato, sia stato vergenza de facto di due forze auto-
ratissima delle lettere dalla prigio- messo in opera dalla vivandiera Bra- nome e contrapposte: il «partito ar-
nia del presidente Dc (Einaudi ghetti, dal contadino Gallinari, dal- mato» e il vasto arcipelago dell’ol-
2008). Poi un tomo di oltre 600 pa- l’idraulico Maccari e dal perito elet- tranzismo anticomunista.
gine sul suo «memoriale», rinvenu- tronico Moretti (il capo dei capi)? Alcune dinamiche instauratesi in
to in due differenti versioni a dodici Porsi un tale quesito non signifi- quelle convulse settimane tuttora
anni una dall’altra (1978 e 1990) nel ca però indulgere al cospirazioni- sfuggono. Ma cercando di illumina-
covo brigatista milanese di via Mon- smo. Gotor – ed è questa la seconda re gli antri tenebrosi di questo affaire
te Nevoso (Einaudi 2011). E ora una peculiarità dei suoi studi – è infatti possiamo toccare con mano quanto
silloge di saggi e scritti sparsi, orga- riuscito a superare i due paradigmi fragile e in balia di quali nemici inci-
nicamente rielaborati per l’occasio- interpretativi dominanti: quello stati nello Stato fosse la democrazia
ne, nella quale viene sviscerato un «dietrologico» (i brigatisti burattini italiana dell’epoca, che Moro s’era
nugolo di microstorie ruotanti in- di Cia, Kgb e servizi deviati) e quello illuso di poter rafforzare e allargare.
torno ai «55 giorni»: la scoperta del «spiegazionista» (nessun mistero Infine, è originale l’approccio
covo di via Gradoli; la fantomatica sul caso Moro). Si tratta di approcci adottato, tanto rigoroso quanto
seduta spiritica cui partecipò anche speculari e autoreferenziali, «due affascinante. Storico dell’Inquisi-
Romano Prodi; il «doppio canale di forme di arroganza del pensiero» zione e della censura in età moder-
comunicazione», sia dall’interno che subordinano i fatti alle tesi pre- na, Gotor ha avuto la sensibilità di
che dall’esterno della prigione; le costituite. Se la dietrologia è quasi studiare uomini ancora vivi come
foto, edite e non, scattate a Moro sempre fantasiosa, la versione uffi- fossero morti da secoli e di maneg-
durante la reclusione; le trattative ciale – curiosamente accreditata sia giare documenti pulsanti come
con i sequestratori che – con buona fossero ormai ingialliti. Ha cioè ri-
pace di chi ancor oggi lo nega – vi- costruito le vicende di guerriglieri,
dero protagonisti Stato Italiano e L ’ I NCO NTRO A M ILA NO magistrati e forze dell’ordine alla
Famiglia Pontificia; l’area di conti- stregua di eretici, inquisitori e car-
guità col «partito armato» (uno dei dinali nella Roma del Cinquecen-
risvolti più rimossi) e moltissimo Michael Zantovsky to. In altre parole, si è messo a stu-
altro, fra cui l’«album di famiglia» ricorda Havel diare la storia contemporanea con
delle Br, figlie del Sessantotto piut- il distacco del modernista. Nessu-
tosto che del Pci staliniano degli an- Il 12 giugno a Milano, no, prima di lui, lo aveva fatto.
ni Cinquanta (come risulta dai libri alle 18 presso il Centro Quando leggiamo le sue pagine
conservati nei loro covi). Culturale (Largo Corsia dei siamo proiettati in un mondo lon-
Perché le ricerche di Gotor hanno Servi 4) Michael Zantovsky – tanissimo eppur familiare. In fin
rappresentato una svolta copernica- diplomatico, politico, dei conti, l’omicidio Moro fu un re-
na? Innanzitutto, per l’allure filolo- scrittore, direttore della gicidio sui generis, ossia il seque-
gica. Gotor è stato il primo studioso Biblioteca Vaclav Havel a stro di un sovrano conclusosi con
a indagare con gli strumenti della fi- Praga – interverrà sul tema la sua morte: «l’eccezionalità della
lologia le carte dei brigatisti, le lette- «Vaclav Havel: una storia di vicenda è tutta qui».
re e gli scritti di Moro dal «carcere oggi- La persona, l'amicizia, © RIPRODUZIONE RISERVATA

del popolo», le centinaia di migliaia la politica» . L’incontro è


di scartafacci giudiziari prodotti dai promosso dal Centro Ceco ,
processi e dalle commissioni d’in- dal Consolato Generale della IO CI SARÒ ANCORA.
chiesta. Paradossalmente, come Repubblica Ceca e dal IL DELITTO MORO E LA CRISI
spiega Gotor, gli stessi rapitori di Centro Culturale di Milano DELLA REPUBBLICA
Moro hanno indossato i panni di fi- in occasione dei 30 anni Miguel Gotor
lologi dall’esprit mal tourné, smon- della Rivoluzione di Velluto prefazione di Gian Carlo Caselli,
tandone e rimontandone le lettere PaperFirst, Roma, pagg. 238, € 16

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Il Sole 24 Ore Domenica 9 Giugno 2019 25

Economia e società

Anticipazioni. In un nuovo saggio, Francesca Rigotti riflette a partire dalla sua esperienza Comparazione giuridica. Due studi
sulla condizione di chi lascia il Paese d’origine, volontariamente o costretto dalle circostanze misurano l’evoluzione del sistema

Vivere da expat (o migrante?) Come opera la macchina


della diversità
Eliana Di Caro Sabino Cassese

D L’
i chi è la “vita da expat” MATTICCHIATE interesse per la compara- prestiti tra sistemi giuridici, do-
del titolo del nuovo li- di Franco Matticchio zione degli ordinamenti vuti a imposizioni esterne o a in-
bro di Francesca Rigot- giuridici nasce – secondo fluenze reciproche?
ti? Il lettore scopre su- il nostro grande compa- Questa opera, pur fondamen-
bito che è la sua, in ratista Gino Gorla – nel ’500. Altri tale, ha quasi inevitabili lacune e
quello che a prima vi- segnano la data di nascita al 1748, differenze interne. Il lettore
sta potrebbe essere un volume auto- l’anno di pubblicazione dell’opera avrebbe voluto maggiore atten-
biografico. Lo è solo in parte, perché fondamentale di Montesquieu, De zione alle famiglie e alle tradizioni
in realtà il saggio è una summa degli l’esprit des lois. Nel lungo percorso comuni; avrebbe desiderato sen-
interessi filosofici, linguistici e so- moderno della cultura comparati- tire maggiormente gli echi delle
ciologici dell’autrice, rivolti in que- stica, quando sono finiti i “mondi voci di maestri come Gino Gorla
sto caso al tema migranti. comunicanti” e si sono affermati (in particolare sui “mondi comu-
Una scelta le cui motivazioni sono gli Stati con le loro barriere, sono nicanti” e sui rapporti con la sto-
espresse con la chiarezza alla quale divenuti dominanti due dogmi: la ria) e come John Merryman (in
Rigotti ci ha abituato: «Ho deciso di comparazione serve a mettere in particolare sul concetto di tradi-
aggiungere la mia voce al coro che rapporto istituzioni diverse, pre- zione e sui modelli folklorici), e
parla di migrazione e anche di filoso- suppone la diversità, ricerca più meno quella del sostenitore della
fia della migrazione, perché questo è divergenze che concordanze; c’è non-convergenza, Pierre Le-
un problema urgente, e io sento l’im- la comparazione giuridica, non il grand; sarebbe stato interessato a
pellenza di farlo. E lo faccio mi- diritto comparato, ovvero questo capire come il progresso della glo-
schiando la storia grande con la pic- è un modo di studiare il diritto, balizzazione abbia influenzato
cola, la mia migrazione e quella di non una branca del diritto. scambi reciproci di diritti e istitu-
tantissime altre persone, in realtà per Negli ultimi anni, i due para- zioni (le organizzazioni interna-
cercare, più che soluzioni, conforto e digmi sono andati cambiando. Gli zionali e sovranazionali sono co-
senso, per me e per loro. Lo faccio an- Stati hanno perduto quota, e con strette quotidianamente alla
che applicando al fenomeno della ANTONIO essi il dogma della diversità e comparazione).
migrazione e dell’espatrio le mie CALABRÒ l’ostilità per i principi comuni. Il secondo volume, quello di
competenze metaforologiche, ovve- DESIGNATO Emerge la nostra incapacità di co- Marco d’Alberti, compara
ro di studio delle immagini, delle ALLA GUIDA gliere alcuni tratti comuni, ad un’area più limitata (Francia,
analogie e delle metafore con le quali DI MUSEIMPRESA esempio, la circostanza che due Gran Bretagna, Stati Uniti e Ita-
descriviamo tali fenomeni». beni essenziali come la vita e la lia), un settore più ristretto (il di-
E allora si parte da Francesca Maria proprietà sono dovunque protetti ritto amministrativo) e un’epoca
Anna Rigotti, per tutti solo Francesca, (omicidio e furto sono sanziona- più breve (gli ultimi due secoli).
figlia di pugliesi emigrati a Milano do- ti), sia pure in modi diversi, do- Con scrittura ricchissima di rife-
ve lei nasce, cresce e studia, struttu- vunque vi è qualche forma di ese- rimenti anche letterari e polito-
rando la sua persona, imbevendosi cutore imparziale della legge (un logici e facendo tesoro dell’inse-
dell’energia della città, vivendo ap- LA FONDAZIONE cancellare quello stato di strana so- “diluvio”, “opporre una diga alla mi- stretto alla fuga tra il ’38 e il ’40: finì La nomina giudice), in quattro quinti dei Pa- gnamento gorliano sui rapporti
pieno il ’68. L’amore la porta in Ger- BENETTON spensione di chi è non a casa. naccia di inondazione dei profughi”) per approdare in Brasile, riuscendo Nel corso esi del mondo vi è persino un giu- tra storia e comparazione, D’Al-
mania, a Gottinga, città universitaria LANCIA DUE La parte biografica si interrompe evidenziandone il portato negativo, a capovolgere una tragedia nell’op- dell’Assemblea dizio costituzionale. La rottura
della Bassa Sassonia. Dove si sente a BORSE DI STUDIO per far posto a diverse analisi e rifles- quasi si trattasse di una catastrofe na- portunità di sperimentare la massi- annuale del pregiudizio nazionalistico
tutti gli effetti una migrante (certo, SUL PAESAGGIO sioni: dalla condizione della donna turale. Una tendenza lessicale regi- ma libertà, imparando diverse lingue di Museimpresa della comparazione non vuol dire
scrive, Ri-Gotti-nga, cioè la crasi tra il expat, spesso tale perché al seguito strata già negli anni 80, non solo in (tornò poi in Europa negli anni 70). tenutasi presso che non vi siano differenze, ma Negli ultimi anni
suo cognome e quella della città, po- del marito in carriera e senza possi- Italia, e poi consolidatasi nel tempo. Certo, senza trovare una nuova pa- la sede queste discendono dalle diversità gli Stati hanno
trebbe significare che è quanto il de- bilità di costruire un proprio percor- «Un’immagine paradossale – com- tria, dopo aver perso l’Heimat, e fa- del Museo Piaggio dei contesti, piuttosto che dalle
stino aveva in serbo per lei). Una mi- so («la feroce forza che governa il menta l’autrice – dal momento che cendo i conti con una rinascita anche a Pontedera (PI), diversità delle istituzioni. perduto quota e con
grante, dunque, ma particolare: una mondo vuole che le donne seguano rovescia le posizioni dell’attore e dello dolorosa ma priva di legami condi- sono stati Anche il secondo dogma vacil- essi l’ostilità per
expat (dall’inglese expatriate),
expatriate come si l’uomo nel Paese dove si trovano gli spettatore: è infatti il migrante che ar- zionanti e ingombranti. Un migrante nominati la, perché la comparazione di-
dice da qualche anno, per differenzia- Fino al 30 interessi e gli affetti di lui»), al lin- riva dal mare che è in pericolo e che della “storia grande”. i nuovi membri venta diritto comparato. Questo i princìpi comuni
re chi si trasferisce volontariamente agosto guaggio relativo al tema migranti e a talvolta drammaticamente perde la Non fornisce soluzioni, è vero, del Consiglio processo avviene su base volon-
all’estero per un posto di lavoro, spes- laureati e post come l’uso delle parole influisca sulla vita». Il ricorso martellante a questo Francesca Rigotti. Ma l’educarsi alla Direttivo taria (quando le corti costituzio-
so qualificato e ben remunerato, da laureati italiani percezione del fenomeno. Rigotti si linguaggio, s’interroga l’autrice, a co- riflessione e al ragionamento aiuta dell’Associazione: nali indicano precedenti stranie- berti analizza le distanze iniziali,
chi lascia il Paese di origine in condi- e stranieri possono sofferma sulla dicotomia “noi” e sa è dovuto se non al voler incutere a rinvenirli, quei rimedi, a definire il presidente ri come vincolanti, o almeno le convergenze progressive dei
zioni disperate. Nel primo caso non presentare “voi”, con i “nostri” da anteporre e timore e amplificare tensioni? «È nota un approccio ponderato, a darsi una eletto esemplari), oppure su base ne- quattro ordinamenti, i contesti
c’è disperazione, non ci sono guerre le domande privilegiare rispetto agli altri, e pa- la paura dell’uomo rinascimentale nei misura tra l’apparente necessità di è Antonio Calabrò cessaria (l’articolo 10 della Costi- europeo e globali.
dalle quali fuggire per sopravvivere, per il bando delle zienza se il tanto sbandierato valore confronti dell’acqua e delle tempeste; dover agire in un certo modo e (Assolombarda), tuzione italiana, quando dispone La sua conclusione è che «la
eppure l’esistenza oltreconfine si an- Borse di studio della meritocrazia ne esce malcon- basti ricordare le immagini ossessive l’obiettivo di farlo con intelligenza e che subentra che ha diritto di asilo lo straniero pretesa contrapposizione fra le
nuncia difficile: la lingua, le abitudini, sul paesaggio cio; ricorda le due tipologie di muro, di Leonardo, che disegna e ridisegna buon senso. Ecco perché vale la pena ad Alberto al quale sia impedito nel suo Pae- virtù garantistiche della “com-
i pochi momenti conviviali dove non (due, semestrali, di quella che rinchiude nelle gabbie do- ondate diluviali e scrive un’operetta di leggere questo libro. Meomartini. se l’effettivo esercizio delle liber- mon law” inglese e americana, da
si esprime («ci ho messo cinque anni 10mila euro l’una), rate di quartieri residenziali non ac- intitolata Il diluvio; nonché Il Naufra- eliana.dicaro@ilsole24ore.com Alla tà democratiche o l’articolo 6 del un lato, e i peccati di autoritari-
per riuscire a conversare decente- istituite dalla cessibili la gente che non vuol correre gio di Erasmo da Rotterdam, collo- © RIPRODUZIONE RISERVATA vicepresidenza Trattato sull’Unione europea, smo del diritto amministrativo
mente») fanno sentire Rigotti Fondazione pericoli, e quella che esclude e re- quio dedicato proprio all’impotenza sono state quando fa discendere principi francese ed europeo continentale
un’estranea, e soprattutto acuiscono Benetton Studi spinge i migranti, a forza di barriere umana di fronte allo scatenarsi degli chiamate comunitari dalle tradizioni co- dall’altro, è stata smentita». Il di-
la mancanza del suo mondo, le amici- Ricerche. Il bando di pietra e filo spinato. elementi marini», osserva Rigotti. MIGRANTE PER CASO. Francesca stituzionali comuni degli Stati ritto amministrativo - conclude
zie, gli affetti, la socialità autentica. è su www.fbsr.it/ Nel corso delle pagine si sottolinea Tra i tanti riferimenti ed esempi UNA VITA DA EXPAT Appiani membri, fanno entrare la compa- D’Alberti - è cambiato profonda-
Arrivano i bambini (ai nipotini Milos paesaggio/borse- il continuo richiamo al patriottismo, disseminati nel libro, si distingue la Francesca Rigotti (Museo Alessi) razione giuridica nel processo di mente: da diritto molto diverso
ed Elia è dedicato il libro) che cambia- di-studio-sul- si esplorano le metafore acquatiche vicenda di Vilém Flusser, filosofo dei Raffaello Cortina, Milano, pagg. 132, e Silvia Nicolis produzione del diritto e la fanno nei vari Stati è divenuto diritto
no ritmi e giornate, ma non bastano a paesaggio/ (“ondata”, “invasione delle coste”, media e scrittore, ebreo di Praga co- € 13. In libreria dal 13 giugno (Museo Nicolis) uscire dal mero dominio della con forte dimensione ultranazio-
scienza, perché dànno alla com- nale e consistente convergenza
parazione una conseguenza pra- tra i sistemi amministrativi dei di-
tica, una portata precettiva). versi ordinamenti.
Chi voglia approfondire questi Non è più vero che non vi sia
Giuseppe Bedeschi problemi (e capire dove va il alcun interesse nella compara-
mondo) dispone ora di due opere zione di ciò che è identico e poco
Il progresso e le scelte degli individui capitali, tanto diverse tra di loro,
eppure con molti tratti comuni.
La prima è la seconda voluminosa
nella comparazione di istituzioni
che non hanno nulla in comune.
I problemi di oggi, quali scaturi-
edizione di una raccolta di quasi scono da queste due importanti
Gaetano Pecora cinquanta studi, opera di autori opere, riguardano il tramonto
di molte parti del mondo, edita dell’epoca nella quale si riteneva

C
apita solo con i libri limpidi solo ombre, ombre che passano velo- Per questo, Freud poteva scrivere che noi oggi ci rassegniamo alla neve e dall’Oxford University Press e cu- che la cultura giuridica comune
e precisi; solo allora ti suc- ci, i milioni di morti in guerra e sotto l’umanità aveva «nel sangue il piace- alla grandine. Questo, e tanto altro rata con estrema precisione da dominasse le differenze e che
cede di poterli abbreviare le sevizie dei dittatori? E allora? re di uccidere» e che da traguardata ancora, apre l’adito a un altro pessi- due grandi maestri tedeschi (ma queste fossero variazioni su un
in un disegno che ne rias- E allora, ecco sorgere dalle mace- per tale reticolo «la civiltà non aveva mismo, meno ulcerato col prossimo con esperienze varie di studio e di tema comune; la fine dell’epoca
sume (quasi) tutto il contenuto. Se rie di tanta gioiosa confidenza con ottenuto gran che». E sempre per e più affiatato col mondo. insegnamento in altre parti del nella quale si poteva applicare la
per esempio voi aprite questo sag- l’avvenire un pessimismo smagato, questo, a Pareto si può far concludere È il pessimismo moderato (fratel- mondo). L’opera è divisa in tre legge di un Paese vicino; la nasci-
gio di Giuseppe Bedeschi, all’in- che fa le sue prove più estreme ap- che «non ha senso parlare di pro- lo maggiore dell’ottimismo cauto) parti, dedicate alla disciplina, co- ta e lo sviluppo dell’idea di alteri-
gresso, negli interstizi delle parole, punto quando c’è da rimuovere la gresso (in senso politico e morale)». quale si trova scolpito in una pagina me si è sviluppata in molti Paesi; tà; le ragioni dell’influenza stra-
l’occhio della mente percepirà una polvere dorata che la certezza del Con la qual cosa, però, il giudizio magnifica di Ortega y Gasset dove agli approcci, e cioè ai punti di vi- ordinaria esercitata dal naziona-
specie di linea ascendente che corre progresso ha depositato sulla storia. sbalestra e va ripensato. Nessun leggiamo così: «Non c’è ragione per sta e ai rapporti della compara- lismo e dal positivismo sulla
dal basso verso l’alto e che promette Svizzero Già: il pessimismo. Ma è qui che biso- progresso politico? O perché mai? negare la realtà del progresso; però zione con linguaggio, cultura, comparazione giuridica; il modo
l’erta a tutti coloro che vi sono acco- Lo storico Jacob gna distinguere (come bene fa Bede- Forse non è vero che la schiavitù è necessario rettificare la nozione economia, religione, globalizza- in cui opera la macchina della di-
modati sopra. Burckhardt schi) perché c’è modo e modo di libe- non è più legale in nessuna parte del che ritiene sicuro questo progresso zione; ai temi, quali contratto, versità, e, alla fine, le ragioni che
Ecco: su quella linea lì, trovano ri- (1818 - 1897) rarsi dall’impalcatura pesante del mondo? Certo, gli schiavi esistono (…) non c’è nessun progresso senza proprietà, famiglia, successioni, dovrebbero spingere ad andare
storo le filosofie della storia di im- progressismo; il che val quanto dire di fatto; ma è altrettanto certo che il la minaccia d’una involuzione (…) e aree come quella penale, ammi- oltre la (sola) comparazione.
pronta progressista, la cui musa ha che c’è pessimismo e pessimismo. modo migliore per combatterlo Tutto, tutto è possibile nella Storia». nistrativa (importante sul diritto © RIPRODUZIONE RISERVATA

ispirato nell’Ottocento Hegel, Marx, C’è un pessimismo moderato e un questo fatto è proprio quello di non “Tutto”, intendiamo? Il meglio e il amministrativo, in particolare, il
Comte, e tutti quelli che concepisco- pessimismo radicale; radicale nel incistarlo nelle istituzioni pubbli- peggio, dunque. conciso e acuto contributo del
no la Storia come una cavalcata glo- senso, appunto, che radica gli uomini che. Quanto al sangue e al mangiarci E alla fine, in un ambito non cantabrigense John Bell), costitu- THE OXFORD HANDBOOK
riosa che si conclude con il successo nel male ed esclude che essi possano vivi tra noi, dovrà pure significare grandissimo (ma neppure troppo zionale (ma con prevalenza del OF COMPARATIVE LAW
del Bene; anche se il Bene non si pro- mai essere svélti da lì. qualcosa che da settant’anni in qua, piccolo), la scelta è sempre conse- diritto civile). a cura di Mathias Reimann,
duce subito, lì per lì, ma si rivela pian È l’idea coccolata da Burckhardt in una parte non piccola del mondo, gnata agli individui. Mai ai decreti di I saggi metodologicamente più Reinhard Zimmermann
piano con il progressivo svolgersi de- (poi trapassata in Pareto e quindi c’è gente che ha smesso di affron- una qualche forza superiore. importanti sono quelli di Gerhard II edizione, Oxford
gli eventi. Perciò si discorre di conce- perfezionata da Freud) con la quale si tarsi armata in arene desolate da © RIPRODUZIONE RISERVATA Dannemann, di Patrick Glenn University Press, Oxford,
zione “progressiva” della storia. Che disegna non più una retta ascenden- ogni alito di pietà. E che proprio per (aggiornato dai curatori) e di Mi- pagg. 1.403, £ 146
però, dinanzi al tiro traditore dei fat- te; se mai una linea piatta che avanza questo, per questa rarefazione delle chele Graziadei, che si pongono
ti, dilegua e ci lascia tra le mani il suo nella storia con la sorda insistenza di guerre, se ne giudicano gli orrori DECLINO E TRAMONTO problemi quali: occorre studiare
mantello vuoto. Di grazia, quale pro- una forza elementare e sulla quale con una sensibilità più raffinata del DELLA CIVILTÀ OCCIDENTALE somiglianze o differenze, istitu- DIRITTO AMMINISTRATIVO
gresso quando abbiamo visto in quali troviamo collocati uomini che, indu- passato quando, pressoché conti- Giuseppe Bedeschi zioni nazionali, o loro famiglie o COMPARATO
abissi di cattiveria può precipitare la riti dai soliti istinti, ciondolano stan- nuativi gli eventi bellici, i nostri Rubbettino, Soveria Mannelli, tradizioni giuridiche? e come Marco D’Alberti
bestialità umana? Veramente sono camente tra gli inganni di sempre. nonni vi si rassegnavano così come pagg. 146, € 15 considerare recezioni, trapianti e il Mulino, Bologna, pagg. 230, € 21

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