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Cari fratelli e sorelle, il Vangelo di oggi ci presenta la parabola del buon samaritano.

In questo
episodio del Vangelo possiamo vedere tre atteggiamenti che possiamo avere verso le altre
persone.
1 - Atteggiamento dei "briganti": "lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono lasciandolo
mezzo morto". È l’atteggiamento di chi spoglia l’altro di ciò che è suo, della sua dignità, dei suoi
diritti. Questo atteggiamento è negativo ed egoistico, è tipico delle persone che si approfittano
degli altri per il proprio interesse, per ottenere un vantaggio. Quante volte incontriamo persone
così! E quante volte anche noi agiamo in questo modo!
2 - Atteggiamento del sacerdote e levita: "lo vide, passò oltre dall’altra parte". È l’atteggiamento di
chi è indifferente di fronte al male altrui: non lo riguarda. Egli passa oltre e dall’altra parte, alla
larga, non si sa mai! E’ l’indifferenza con cui tante volte vengono trattate le persone che hanno
bisogno.
3 - Atteggiamento del Samaritano: è di colui che sente compassione dei bisogni altrui; si interessa
delle necessità altrui e cerca il modo di porvi rimedio, mettendoci anche del suo: tempo, denaro,
pazienza. Questo atteggiamento è una virtù, con un nome ben preciso: misericordia.
Parlando di opere di misericordia, pensiamo sempre alle opere di misericordia corporale, cioè
Dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, Ospitare i pellegrini,
Curare gli infermi, Visitare i carcerati, Seppellire i morti.
Ma non dobbiamo dimenticare le opere di misericordia spirituale:
Consigliare i dubbiosi, Insegnare agli ignoranti, Ammonire i peccatori, Consolare gli afflitti,
Perdonare le offese, Sopportare pazientemente le persone moleste, Pregare Dio per i vivi e per i
morti.
Tutte queste tante volte passano in secondo piano, ma non sono meno importanti, anzi forse lo
sono di più, perché il bene che facciamo con esse è spirituale, quindi più elevato e perfetto di
quello materiale, che prima o poi passa.
Inoltre, il Buon Samaritano, oltre a soccorrere ed aiutare lo sventurato, fa un’altra cosa: ci rimette.
Questo ci insegna che a volte dobbiamo perdere qualcosa di materiale, per fare il bene agli altri.
MA non è una vera perdita, perché lo guadagniamo nel cielo, davanti agli occhi di Dio, ricordando
il dialogo tra i giusti e Dio, nel Giudizio finale: “Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e
ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto
forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto
ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni
volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me”1.
Chiediamo allora alla Vergine Maria di compiere sempre le opere di misericordia, per poter
ricevere anche noi la misericordia di Dio. Sia lodato Gesù Cristo!

1
Mt 25, 37-40

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