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Walz Walzflex

Uno dei regali più belli fatti da mio nonno fu la WALZFLEX una biottica o TLR (Twin Lens
Reflex) di produzione giapponese.
Sstrutturalmente è molto simile alla più nota Rolleiflex, difatti presenta lo stesso tipo di
attacco a baionetta.

La prima volta che la presi in mano ebbi subito un buon impatto ed una sensazione di
robustezza.
Fortunatamente funziona tutto, per cui non ho esitato un attimo ed ho caricato un film
scaduto da 120.

Molte informazioni le ho reperite in questo blog , che è specializzato in camere vintage.

La fotografia è una breve complicità tra la preveggenza e il caso. (John Stuart Mill)

La Walzflex in entrambe le sue versioni presenta una lente a 3 elementi Nitto Kōgaku
Kominar 75mm f3.5 ed un otturatore Copal MXV.
Nei primi modelli l’otturatore arrivava fino a 1/300, dalla Walzflex IIIa fino ad 1/500.
La messa a fuoco si gestisce da una manopola sul lato destro, sullo stesso lato c’é il
pulsante di scatto.

Diaframmi e tempi si gestiscono con delle piccole levette (sinceramente non troppo
comode) ai lati della lente.

Questa camera ha una presenza importante, oltretutto da lontano non si distingue dalla
più famosa Rolleiflex scaturendo la curiosità dei passanti.
Essendo molto più abituata all’uso della reflex non è facile andare in giro e scattare, sia
per la fisicità della camera che per questioni tecniche.
Ho impiegato un bel po’ ad essere a mio agio con questa camera a pozzetto in giro (anzi
non lo sono ancora).

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