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Bollettino dell’OMCeOMI
360°
Plastica e
microplastica
Un problema ambientale
da risolvere, PROFESSIONE
un rischio sanitario ECM, ancora pochi mesi
pag. 5 Sanità
Migranti e l’etica della salute
pag. 36
L’intervista
Stefano Rusconi: quando
l’HIV se ne va
pag. 46
www.omceomi.it
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Loris GASLINI appuntamento, chiamare il numero
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Gabriella BANFI 02.86471404
tel. 02.86471414 Centralino
tel. 02.86471409 Fabio SORA Una segreteria telefonica è sempre
Segreterie organi collegiali attiva per lasciare eventuali
Rossana RAVASIO tel. 02.864711
Ufficio deontologia messaggi; il referente d’ufficio
procedimenti disciplinari tel. 02.86471419 Ufficio Rapporti con ENPAM provvederà a rispondere appena
Dott.ssa Daniela MORANDO Sofia CAPPELLARO Katia COSTA possibile.
tel. 02.86471405 tel. 02.86471411 tel. 02.86471404
sommario
editoriale
3 Son content come on ratt
Plastica e microplastica
360° Un problema ambientale da risolvere, un rischio sanitario da prevenire
05 In mare, a terra, in aria, persino nel piatto: la minaccia è globale
08 Intrigo internazionale
10 Un mare di plastica, tutto intorno a noi
12 Il fascino indiscreto della plastica
professione
Sanità
Make Listening Safe
31 I sistemi sanitari nel mondo tra crisi e riforme
34 Prima assemblea tra tutti i professionisti della salute
36
www.who.int/pbd/deafness/activities/MLS
diritto
41 Certificazione delle microlesioni: a decidere è sempre e solo il medico legale
l’intervista
46 HIV: quelle volte in cui se ne va
storia e storie
50 1971: un anno di dissidi tra Ordine e sindacati
53 Da vedere e ascoltare
54 Da leggere
SmartFAD
I La prevenzione cardiovascolare primaria
II Sotto pressione
V Un asterisco di troppo
VII Male non fa?
INFORMAMI
2. 2019 ANNO LXXII
Bollettino dell’OMCeOMI
360°
Plastica e In copertina:
microplastica Photograph ©Mandy Barker
Un problema ambientale opera della serie Shoal,
da risolvere,
un rischio sanitario
PROFESSIONE
ECM, ancora pochi mesi
vedi l’articolo a pag 12.
da prevenire per mettersi in regola
pag. 13
pag. 5 SANITÀ
Migranti e l’etica della salute
pag. 36
L’INTERVISTA
Stefano Rusconi: quando
l’HIV se ne va
pag. 46
2 InFormaMI
Roberto Carlo Rossi
Editoriale
L’Arcivescovo di Milano Monsignor Mario Delpini ha scritto una lettera ai medici per il 18 ottobre,
giorno dedicato a San Luca Evangelista, patrono dei medici stessi. In questa lettera e nella video-intervista
che l’accompagna (entrambe pubblicate sul nostro sito e su www.chiesadimilano.it), l’Arcivescovo manifesta
la sua vicinanza e la sua stima alla comunità dei medici e fa mostra di comprenderne l’affaticamento
professionale dovuto a molteplici fattori. Al di là delle scontate differenze di credo e di opinioni personali
all’interno della comunità medica e odontoiatrica ambrosiana, credo sia opportuno non lasciare cadere
nel vuoto questo scritto e le parole pronunciate nell’intervista. Infatti, è sicuramente la prima volta che,
in tempi recenti, viene manifestata prossimità ai problemi che affliggono la nostra professione e da una
voce così autorevole. A questo proposito, Monsignor Delpini ricorda innanzi tutto ai pazienti che i medici,
nonostante il loro impegno, non dispongono di bacchette magiche che possano togliere malattie e morte.
D’altra parte, se da un lato è più che giusto che i medici pongano in primo piano la relazione di cura con
il paziente, dall’altro, essi non dovranno mai dar corso a richieste incongrue o inappropriate. È proprio il
piano della relazione medico-paziente che, ci sembra capire dalle parole dell’Arcivescovo, il medico deve
innanzi tutto cercare di coltivare. Pertanto, ricercare una più efficiente organizzazione del sistema sanitario
è di certo importante. Inoltre, ricercare il profitto non è sbagliato. Tuttavia, questi due elementi non devono
mai prendere il sopravvento sul rapporto di cura. In altri termini, il medico deve sempre decidere come
operare per il bene del suo paziente, coinvolgendo, se del caso, anche l’entourage familiare al fine di non
considerare mai i malati come casi ma come persone. Sono parole pesanti come pietre, che andrebbero
recapitate a quei politici, agli economisti e ai tecnici che hanno sempre fatto della sanità un laboratorio
personale dove sperimentare le loro idee (più o meno bislacche) o un terreno dal quale ricavare profitti
senza mai minimamente tenere nel giusto conto la sensibilità dei pazienti e dei medici. Vi è poi un ulteriore
insegnamento che mi sembra valga la pena di ricordare. Viene infatti sottolineato che la cura del paziente è
anzitutto basata su una relazione personale e quindi
“è necessario coltivare la capacità di relazione e le
condizioni psicologiche e spirituali che la favoriscono”.
Perciò, viene suggerito di introdurre nel corso
di studi “percorsi accademici per affrontare temi
etici e per sviluppare capacità relazionali” nonché
“momenti di formazione proprio per questi aspetti più
“umanistici” della professione”.
Giovanni D’Anzi.
2. 2019 3
Editoriale
Giovanni D’Anzi per affermare che, in tanti anni, è forse la prima volta che sento così ben focalizzare (ed
in maniera così competente) una serie di concetti sul mondo sanitario che non solo condivido, ma che
hanno ispirato gran parte del mio agire.
Naturalmente, la lettera contiene anche diversi passaggi dedicati ai medici cattolici e a tutti
quei medici che si richiamano ai principi cristiani. Tuttavia, la parte che più mi interessa è quella che
ho cercato di riassumere. Anche perché, nel recente scorcio d’estate, ho letto e sentito gli ennesimi
pessimi improperi sui medici, soprattutto da parte di alcuni uomini politici. Per citare le due prese di
posizione più recenti, l’Assessore alla Sanità di una regione confinante con la nostra, alcune settimane
fa, ha apostrofato i medici come “impiegati superpagati”. E che dire, poi, della “splendida” uscita di un
noto ex sottosegretario che, nel corso di un meeting di fine agosto, in quel di Rimini, ha detto che dal
medico di famiglia non ci va più nessuno perché non serve a niente? Sono state solo parole in libertà di
due persone benestanti e privilegiate ma del tutto ignoranti rispetto a quanto accade in corsia e negli
ambulatori? Oppure sono parte di un disegno che mira a depotenziare sempre di più il Servizio Sanitario
Nazionale di stampo universalistico, così come noi lo conosciamo?
Non so rispondere con certezza. Quello che so è che, invece, i concetti espressi dall’Arcivescovo di
Milano sembrano un forte incoraggiamento ad andare avanti, pur tra mille difficoltà, determinate anche
e soprattutto dal definanziamento del Sistema Sanitario Nazionale e dall’asfissiante burocratizzazione
che opprime l’atto medico. Oltre tutto, il fatto che Monsignor Delpini abbia scelto la ricorrenza di
San Luca per indirizzare la sua lettera ai medici meneghini, mi rafforza ancora di più nell’idea che
il 18 ottobre debba diventare un momento, per la comunità medica e odontoiatrica milanese, in cui
ritrovarsi. Noi quest’anno ci abbiamo provato consegnando presso la Chiesa di Santa Maria degli Angeli
i riconoscimenti del “Premio Anzalone” e del Premio “La Fucina del Futuro” ad alcuni colleghi iscritti
al nostro ordine. Ora, con questa e con molte altre iniziative, cercheremo di procedere per la strada
intrapresa con ancora più forza e determinazione.
4 InFormaMI
360°
Plastica
e microplastica
Un problema ambientale da risolvere,
un rischio sanitario da prevenire
stefano menna I dati delle Nazioni Unite1 sono impressionanti: ogni anno diventano
spazzatura 300 milioni di tonnellate di plastica, una quantità equivalente al
peso dell’intera popolazione mondiale. Rifiuti che provengono dai principali
agglomerati urbani, trascinati dalle acque dei fiumi. Si stima che dagli anni
Cinquanta a oggi siano state prodotte oltre 8,3 miliardi di tonnellate di
plastica, con un’impennata negli ultimi tre decenni. Si tratta di una bomba
ecologica, con conseguenze pesanti su importanti settori economici come il
turismo, la pesca o l’acquacoltura.
Solo in Europa, vengono prodotte quasi 26 milioni di tonnellate di rifiuti
in plastica all’anno, di cui appena il 30% è avviato a raccolta e riciclo.
2. 2019 5
360° plastica e microplastica
6 InFormaMI
non sono adulti in miniatura, hanno caratteristiche getta. Un paradosso, se pensiamo alla finalità con cui è
proprie e vengono a contatto con l’ambiente in nato questo materiale: durare per sempre. Al di là delle
modalità che li rendono potenzialmente più esposti azioni virtuose dei singoli cittadini, è allora necessaria
alle contaminazioni esterne”, precisa Bernasconi. una profonda revisione delle politiche industriali. “Si
“Durante la vita fetale, piccole alterazioni metaboliche tratta di rendere più sostenibile il processo produttivo,
possono rendere il soggetto più suscettibile e portare come del resto è stato fatto recentemente con i
a manifestazioni patologiche – come diabete di tipo 2 o sacchetti biodegradabili per la spesa. Nel frattempo, la
aterosclerosi – anche molti anni dopo”. sensibilità civile è cresciuta e rappresenta una spinta
A fronte della sostanziale incertezza, la Commissione importante per cambiare mentalità. Ma serve anche
Europea ha quindi deciso di rilanciare: contenere e una visione prospettica da parte delle istituzioni, per
ridurre l’inquinamento da plastica è l’unica strategia trasformare la green economy in un’autentica molla di
possibile per prevenire eventuali danni negli anni a sviluppo”, conclude Bernasconi.
venire.13 Secondo la strategia disegnata dall’Unione Europea,
la transizione da modelli produttivi novecenteschi
Interventi e iniziative legislative
all’economia circolare del terzo millennio potrebbe
Lo scorso marzo il Parlamento europeo ha così favorire la creazione di 200.000 nuovi posti di lavoro,
approvato una direttiva per eliminare gli oggetti “usa e nei prossimi dieci anni. Per il vecchio continente,
getta” entro il 2021 e ridurre quelli pluriuso, curandone una grande opportunità di investimento in ricerca,
il corretto smaltimento (vedi articolo a pagina 8, innovazione e competitività per sviluppare una
paragrafo “La posizione dell’Europa”). leadership globale nelle nuove tecnologie e nei nuovi
Giro di vite anche contro le microplastiche, a iniziare materiali. Senza mai dimenticare la salvaguardia di
da quelle aggiunte intenzionalmente ai cosmetici e ai ambiente e salute.
detersivi. Lo chiede l’Agenzia Europea per le Sostanze
Chimiche (ECHA), che ha lanciato un progetto per Bibliografia
eliminare 36.000 tonnellate di microplastica all’anno
1 Programma Ambiente Nazioni Unite. 2018.
a partire dal 2020.14 Un fronte sul quale l’Italia si è 2 Commissione Europea. 2018.
mossa in anticipo, con un emendamento alla Legge 3 Gallo F, et al. Environmental Sciences Europe 2018.
4 Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
di Bilancio 2018: già dall’1 gennaio prossimo, nel
(ISPRA), per il Ministero dell’Ambiente. 2019.
nostro Paese, sarà infatti vietata la vendita di cosmetici 5 De Souza Machado, et al. Global Change Biology 2018.
da risciacquo ad azione esfoliante e di detergenti 6 Cox KD, et al. Environmental Science & Technology 2019.
2. 2019 7
360° plastica e microplastica
Intrigo internazionale
La plastica e il traffico di rifiuti sono anche oggetto di plastici esportati illegalmente nel
suo Paese da Regno Unito, Stati
tensioni diplomatiche. L’Europa si è mossa con una direttiva,
Uniti, Australia, Giappone, Francia
intanto i cittadini si organizzano dal basso
e Canada. Per porre rimedio alla
situazione, 187 Paesi hanno firmato
debora serra un accordo che limita l’esportazione
di materie plastiche difficilmente
riciclabili verso i Paesi poveri.
Quest’anno la gestione facile da riciclare. Da quel momento All’appello mancano però gli Stati
dei rifiuti, di quelli plastici in in poi, sono stati i Paesi più poveri Uniti che comunque, pur non
particolare, è un problema che ha e più piccoli ad accogliere container sottoscrivendo la convenzione, non
travalicato i confini dei singoli Stati, di rifiuti e occuparsi del processo potranno più spedire rifiuti plastici
portando ad accese discussioni e di riciclaggio, che interessa solo non riciclabili verso Paesi in via di
addirittura a tensioni internazionali. il 9% del totale. Quando invece, sviluppo.2
Il culmine si è raggiunto il 23 fino all’anno precedente, la Cina
maggio 2019, quando il presidente processava almeno la metà delle La posizione dell’Europa
delle Filippine ha minacciato di esportazioni mondiali di rifiuti di Tuttavia, se si vuole limitare la
rompere le relazioni diplomatiche plastica, carta e metallo.1 produzione di rifiuti plastici è
con il Canada se il Governo di necessario prima di tutto ridurne
Ottawa non si riprenderà le 1.500 La plastica dei poveri l’uso. Va in questa direzione la
tonnellate di rifiuti esportati Secondo le organizzazioni direttiva approvata in via definitiva
nel Paese tra il 2013 e il 2014. internazionali, il prezzo più alto dal Parlamento europeo il 27
Traffici venuti alla luce a seguito della decisione di Pechino è stato marzo scorso.3 La nuova normativa
della decisione della Cina di pagato dalla Malesia, Paese in cui le prevede che entro il 2021 nei Paesi
interrompere a partire dal 2017 importazioni di rifiuti plastici sono europei sia vietato l’uso di piatti
questo tipo di importazioni, passate dalle 168.500 tonnellate e posate in plastica monouso
autorizzando solo l’arrivo della del 2016 alle 456.000 registrate nei (forchette, coltelli, cucchiai e
plastica più pulita e dunque più primi mesi del 2018. Il 28 maggio bacchette), cannucce di plastica,
2019, Yeo Bee Yin, ministro per bastoncini cotonati fatti di plastica,
l’Ambiente di Kuala Lumpur, ha bastoncini di plastica per palloncini,
annunciato l’intenzione di rispedire plastiche ossi-degradabili,
indietro 3.000 tonnellate di rifiuti contenitori per alimenti e tazze in
8 InFormaMI
polistirolo espanso. Entro il 2025 Market di mettere in commercio
le bottiglie di plastica dovranno vaschette in plastica contenenti
contenere almeno il 25% di mandarini spellati ha portato, nel
contenuto riciclato (il 30% entro giro di pochi giorni, a quello che
il 2030), ed entro il 2029 gli Stati è stato ribattezzato #orangegate,4
dovranno recuperare il 90% delle dall’hashtag usato nei tweet di
bottiglie di plastica attraverso la protesta dei consumatori. Si tratta
differenziata. di un movimento che, partito
dall’indignazione di una singola
cittadina, ha portato al ritiro del sentirsi parte attiva nella gestione
In Italia prodotto dal commercio e un degli ambienti naturali, soprattutto
messaggio di ammenda della spiagge, partecipando a movimenti
La legge 123 del 3 agosto
stessa azienda (il loro tweet di di pulizia e condividendo il proprio
2017,1 entrata in vigore il primo
scuse recita: “we hear you, and lavoro attraverso i social media.
gennaio 2018, ha modificato
la composizione dei sacchetti we will leave them in their natural Nel 2015, a Mumbai (in India)
di plastica ultraleggera con packaging: the peel” “vi abbiamo 1.500 persone hanno seguito
spessore della singola parete ascoltato e li lasceremo nel loro l’esempio dell’attivista Afroz Shah:
inferiore a 15 micron utilizzati imballaggio naturale: la buccia”).5 in 85 settimane, sono riuscite a
nei supermercati per gli alimenti Una storia a buon fine che rimuovere le oltre 5.000 tonnellate
freschi sfusi, imponendo che dimostra la potenza della Rete di spazzatura che invadevano
siano biodegradabili, compostabili per il successo dei movimenti di Versova Beach. Il Programma
e certificati, con un contenuto
protesta “dal basso”. Ma anche delle Nazioni Unite per l’Ambiente
minimo di materia prima
che sono ormai lontani i tempi in (UNEP) ha definito questa iniziativa
rinnovabile non inferiore al 40%
(dovrà essere del 50% nel 2020 e cui nelle radio di tutto il mondo la più grande pulizia della storia
del 60% nel 2021). impazzavano gli Aqua, con la hit di una spiaggia. Iniziativa che
Barbie world, e tutti cantavano ha consentito ad Afroz Shah di
1 azzetta Ufficiale. Legge 3 agosto 2017,
G
n. 123. spensierati “life in plastic is aggiudicarsi il premio di “Earth
fantastic” (“la vita nella plastica Champion”. Comunque niente
è fantastica”). Oggi, al contrario, a confronto col ritorno delle
Life in plastic is (not) fantastic
sempre più persone vogliono tartarughe in questa stessa
Negli Stati Uniti, a marzo spiaggia, osservato nel 2018.
2016, la decisione della catena
di supermercati Whole Food
Bibliografia
1 McCormick, et al. The Guardian 2019.
2 Holden E. The Guardian 2019.
3 Parlamento europeo. 2019.
4 #orangegate.
5 Whole Foods Market. Tweet.
2. 2019 9
360° plastica e microplastica
10 InFormaMI
396.750 90.049 968
mq totali rifiuti media rifiuti ogni
93
spiagge
campionati censiti 100 m lineari
2. 2019 11
360° plastica e microplastica
stefano menna
12 InFormaMI
Nicoletta scarpa
PROFESSIONE
ECM, verso
la fine
del triennio
Entro il 31 dicembre 2019 tutti gli operatori sanitari dovranno aver maturato i crediti formativi
2017-2019. Parecchi medici sono lontani dal traguardo, ma soprattutto sono ancora tanti quelli che ignorano
le possibilità offerte dalla norma soprattutto in termini di autoformazione
2. 2019 13
PROFESSIONE
dovrebbe essere alla base dell’imparare ma tale valutare se la formazione che stiamo impartendo
decisione era necessaria perché un medico non ha ricadute nella pratica clinica quotidiana. Ritengo
aggiornato non può essere considerato adeguato”. Si invece che questo sia un aspetto molto importante
è perfettamente consapevoli tuttavia che quanto fatto che dovrebbe essere preso in considerazione. E anche
non è sufficiente per risolvere il problema. Il rischio questo sarà uno degli obiettivi del prossimo futuro”.
è infatti quello di vedere crescere un’industria del
credito che ha come primo scopo il raggiungimento Non solo sanzioni
formale della quota di crediti ma non il miglioramento
Il recente avvenimento di cronaca che ha interessato
sostanziale della pratica professionale.
un odontoiatra valdostano, sospeso perché non
aggiornato e quindi ritenuto non idoneo a svolgere
L’importanza della qualità
la professione, porta a pensare che questa volta ci
Con l’aggiornamento professionale oltre a fornire saranno penali per chi non raggiunge quota 150. Al
nuove conoscenze si dovrebbe anche aiutare il momento però spiega Stella “Non si sa quali saranno
medico ad aprire la mente, a riflettere sul proprio le misure che la Commissione Nazionale ECM attiverà.
operato e valutare l’opportunità di cambiare le
Credo che necessariamente si arriverà alle sanzioni,
proprie abitudini. Il medico aggiornandosi dovrebbe
ma al momento è ancora tutto in fase di definizione.
acquisire gli strumenti per capire se le procedure
Inoltre ritengo che non bisognerebbe pensare solo
che conosce e che ha messo in pratica per anni sono
alle sanzioni ma anche a come premiare i medici che
ancora sostenute da prove di efficacia o se ormai
si aggiornano e che dimostrano di aver compreso
sono desuete e quindi occorre cambiare approccio.
l’importanza della formazione. Un incoraggiamento
Per far sì che il medico faccia questa analisi critica
che sproni a comprendere il reale valore della
del proprio operato occorre che i corsi abbiano
formazione”.
contenuti di qualità, siano approfonditi e coinvolgenti.
Ci si è anche interrogati sul perché molti medici non
“Attualmente tra i corsi disponibili sul mercato ce ne
acquisiscano i crediti necessari: “Personalmente
sono alcuni estremamente validi – commenta Stella –
ma ce ne sono anche numerosi scadenti, con contenuti ritengo che le ragioni siano molteplici. Non è solo un
raffazzonati. Per questo uno degli obiettivi del discorso di scarsa sensibilità all’aggiornamento o di
prossimo futuro è proprio quello di concentrarci sulla mancanza di tempo. Spesso i medici si aggiornano
qualità della formazione. A tal fine occorre lavorare leggendo la letteratura ma la loro attività di
sui provider: chi eroga corsi deve dare garanzia di formazione (o meglio l’autoformazione) non viene
qualità”. registrata perché nessuno ne fa comunicazione”. Su
questo punto è pienamente d’accordo Sergio Bovenga:
Qualità e sponsorizzazione “Dai dati COGEAPS emerge che quasi nessuno dei
L’assenza di sponsor è sicuramente un elemento medici dichiara di fare autoformazione, modalità
positivo per la garanzia della qualità ma “ritengo non prevista dalla norma per una percentuale pari al 20%
sia indispensabile. Lo sponsor non deve essere sempre (si ricorda che nel triennio precedente invece era
demonizzato, può essere anche un’opportunità. È però previsto solo il 10% di autoformazione). Sono convinto
importante che lo sponsor rispetti le regole e non che non sia un dato reale ma è così perché la maggior
interferisca con i contenuti. D’altra parte chi eroga parte dei professionisti pur leggendo quotidianamente
il corso non deve farsi condizionare e deve offrire letteratura scientifica non lo dichiara. Non sapendo
sempre contenuti obiettivi”. di doverlo fare. Analogamente molti specializzandi
Un altro aspetto da considerare è il metodo formativo. non regolarizzano la loro posizione nella pagina
La formazione dell’adulto è ben diversa da quella del personale COGEAPS così passano da medici esonerati
bambino. L’adulto ha esperienza e mette in discussione a medici inadempienti”. Spesso quindi dietro a un
quanto gli viene detto dal docente. Non è detto che basso numero di crediti non c’è scarso amore per
seguire un corso di aggiornamento sia sufficiente la professione ma c’è una scarsa informazione sulla
per cambiare i comportamenti. “Attualmente” spiega norma ECM. La formazione probabilmente dovrebbe
ancora Stella “non abbiamo alcuno strumento per iniziare da qui.
14 InFormaMI
Norma ECM: istruzioni per l’uso
Si rimanda alla III di copertina per le informazioni sullo sportello ECM di OMCEOMI
È vero che il 31 dicembre Vero L’obbligo formativo è triennale e il 31 dicembre scade il triennio 2017-2019, entro tale data
2019 ciascun professionista gli operatori sanitari devono aver acquisito 150 crediti formativi (fatte salve le decisioni della
deve acquisire 150 crediti? CNFC in materia di esoneri, esenzioni ed eventuali altre riduzioni). Si segnala però che gli
operatori sanitari in regola con il numero di crediti nel triennio precedente (2014-2016) hanno
diritto a una riduzione pari a 30 crediti se a fine 2016 ne avevano accumulati oltre 121, pari a
15 crediti se invece ne avevano accumulati da 80 a 120.
È vero che è possibile Vero I professionisti hanno la possibilità – tramite il COGEAPS – di spostare a recupero del detto
recuperare i crediti mancanti triennio i crediti maturati nel triennio 2017-2019.
nel triennio 2014-2016?
È vero che anche i medici Vero/ Quando si parla di pensionati occorre distinguere chi esercita la professione saltuariamente
pensionati hanno l’obbligo di Falso o ha smesso e chi la esercita regolarmente. L’obbligo formativo è legato all’esercizio della
acquisire crediti ECM? professione. Chi non esercita più e chi esercita saltuariamente deve fare richiesta di esenzione
dall’obbligo formativo.
L’esenzione è un diritto esercitabile esclusivamente su istanza del professionista sanitario
secondo le modalità prevista dal Manuale sulla formazione continua del professionista
sanitario.
È vero che si possono Vero Tutti i professionisti sanitari possono acquisire con l’autoformazione il 20% dei crediti per il
acquisire crediti con triennio in corso e il 10% per il triennio precedente. Per autoformazione si intende la lettura
l’autoformazione? di articoli scientifici, capitoli di libri e monografie senza l’obbligo di svolgere alcun test di
valutazione. Per acquisire tali crediti occorre registrare le attività di autoformazione nella
pagina del COGEAPS.
È vero che ciascun operatore Vero È necessario caricare i propri crediti dopo essersi registrati al sito del COGEAPS. Una
sanitario può caricare volta registrati si deve accedere alla sezione autoformazione e indicare la data (inizio, fine),
direttamente sul sito del l’obiettivo e la descrizione del materiale (autore, titolo, editore) e allegare l’autocertificazione
Cogeaps i crediti acquisiti con unitamente alla copia del documento d’identità ed eventuale altra documentazione.
l’autoformazione?
È vero che esiste un limite Falso Non ci sono vincoli sul numero di crediti che si possono acquisire con la FAD.
nel numero di crediti che si
possono acquisire con la FAD?
È vero che tutti gli operatori Falso Il dossier formativo è uno strumento che consente di programmare la formazione nel tempo
sanitari sono obbligati in funzione degli obiettivi formativi nazionali e regionali. La compilazione di tale dossier non è
a compilare il dossier obbligatoria ma consente di avere diritto ad alcune riduzioni nel numero di crediti (vedi sotto).
formativo? La compilazione del dossier formativo può essere individuale oppure di gruppo dai soggetti
abilitati così come previsto dal paragrafo 2.2.2 del Manuale sulla formazione continua del
professionista sanitario.
Il dossier formativo individuale viene costruito in autonomia dal singolo professionista,
accedendo alla propria scheda sul portale del COGEAPS. L’obiettivo del dossier formativo
è quello di assicurare che la formazione non sia realizzata in modo estemporaneo ma vada
incontro ai bisogni professionali.
È vero che chi soddisfa il Vero Secondo quanto indicato nella Delibera integrativa 25.7.2019 della precedente regolamentazione
proprio dossier formativo ha del 14.12.2017 il professionista sanitario che nel triennio 2017/2019 costruisce il suo dossier
diritto ad alcune riduzioni del formativo ha diritto a una riduzione di 30 crediti sul triennio attuale. Un ulteriore bonus di 20 crediti
numero di crediti? sarà assegnato al professionista nel triennio successivo a quello in cui si è costruito il dossier
formativo, qualora esso sia stato realizzato nel rispetto dei criteri di congruità e coerenza stabiliti.
Per definire se il dossier è stato soddisfatto è necessario che vi sia coerenza pari ad almeno il 70%
fra il dossier programmato e quello effettivamente realizzato.
2. 2019 15
PROFESSIONE Angelica Giambelluca
Apparecchi acustici
ancora poco usati
Sebbene la sordità sia L’Organizzazione Mondiale
in aumento e l’Italia sia tra della Sanità (OMS)1 lo ha detto
forte e chiaro: oltre la metà delle
i Paesi con la più alta
persone di età compresa tra i 12 e i
soddisfazione dei pazienti 35 anni, ovvero più di un miliardo
che indossano gli apparecchi di giovani, rischia danni all’udito a
acustici, oltre il 50% delle causa della prolungata esposizione
persone con problemi di udito a suoni di intensità elevata, inclusa
Make Listening Safe
non ha mai fatto un controllo la musica ascoltata in cuffia.
Secondo gli esperti, più del 5%
della popolazione mondiale – circa
www.who.int/pbd/deafness/activities/MLS
16 InFormaMI
Gli apparecchi acustici
Sul mercato esistono diversi tipi di apparecchi per chi soffre di ipoacusia. Possono essere
posizionati all’interno del condotto uditivo esterno e sono detti endoauricolari oppure
all’esterno e sono detti retroauricolari. Tutti gli apparecchi sono realizzati su misura, si
prende l’“impronta auricolare” e si modella il guscio dell’apparecchio per adattarlo alla
forma dell’orecchio di quel paziente o si pone all’esterno dell’orecchio.
Gli apparecchi acustici endoauricolari possono essere:
2. 2019 17
PROFESSIONE
Bibliografia
80 traffico nelle ore di punta
La scala decibel
100 macchinari industriali
WHO.
1
130 martello pneumatico
20 ticchettio dell’orologio
Eurotrak.
2
15 brusio in un bosco
90 transito di camion
10 locale ben isolato
60 attività in ufficio
55 aspirapolvere
system
110 discoteca
120 clacson
25 bisbiglio
18 InFormaMI
luca francesco morandi
2. 2019 19
PROFESSIONE
Regionale (AREU) che, tra i suoi per classificare le prestazioni delle Considerando l’invecchiamento
protocolli, contempla il “codice singole Regioni. della popolazione italiana, e
ictus” per attivare l’invio del tenendo presente che l’età è un
paziente a un’équipe ospedaliera Criticità e prospettive fattore di rischio per l’ictus, il carico
con unità neurovascolare già Una prima criticità riguarda della malattia è destinato a crescere.
allertata. Va sottolineato che il l’accesso tempestivo e paritario “Il focus per gli anni futuri dovrebbe
PDTA regionale considera sia la ai trattamenti di prima linea. Se essere posto sulla prevenzione
fase acuta, sia il prosieguo delle la creazione del “codice ictus” primaria, orientata ai fattori di
cure. garantisce, una volta insorti i primi rischio. Quasi la metà degli eventi
Attualmente, grazie alla presenza sintomi, una via diretta verso cerebrovascolari potrebbe essere
sul territorio regionale di le porte del luogo di cura, resta evitata attraverso l’adozione di stili
otto centri per il trattamento il fatto che spesso una persona di vita salutari e/o un controllo
endovascolare (TEV) e di 35 centri su tre non riconosce i sintomi o farmacologico nei soggetti a elevato
per la trombolisi intravenosa (TIV) sottovaluta il problema. rischio cardiovascolare globale.
che salgono a 38 se si includono Un altro momento difficile è quello La prevenzione primaria deve
i tre centri aderenti al registro della gestione della disabilità essere svolta non solo da specialisti
internazionale SITS-ISTR (Safe che interessa il 25-50% dei delle discipline cardiologiche e
Implementation of Treatments pazienti e richiede un trattamento neurologiche, bensì, in prima linea,
in Stroke-International Stroke riabilitativo lungo, costoso e dai dai medici di medicina generale”.
Thrombolysis Register), la risultati incerti o almeno molto Il fatto che l’ictus sia ancora
Lombardia ha coperture dell’80% variabili. un grande sconosciuto per la
per il TEV e del 76% per la TIV, la “La Lombardia è una regione popolazione generale suggerisce
prima inferiore, la seconda in linea di eccellenza per il trattamento l’importanza di una comunicazione
con il dato nazionale (97,5% e 70%, dell’ictus ma si potrebbe e mirata da parte dei media o dei
rispettivamente). Nel confronto dovrebbe fare ancora di più, presidi sanitari territoriali più
con le altre Regioni si posiziona su tutti i fronti, per affrontare prossimi al cittadino, come le
nella fascia medio-alta. la situazione con un’ottica di farmacie. Tra le iniziative recenti
Circa il numero di interventi, in prevenzione e non solo di cura” su questo fronte, spicca la
Lombardia viene trattato il 41% dichiara Elio Clemente Agostoni, campagna informativa PRESTO
dei pazienti con indicazione al direttore della Stroke Unit della Regione Liguria. Si incentra
TEV e il 69,5% dei pazienti con dell’ospedale di Niguarda, nonché sul riconoscimento di quattro
indicazione alla TIV (in Italia il coordinatore regionale della Italian sintomi cardine (perdita di forza,
37,1% e il 72,9%, rispettivamente). Stroke Organization (ISO). “Noi riduzione della vista, espressione
Per entrambi i dati, la Lombardia sappiamo tutto quello che c’è da difficoltosa, sorriso incapacitato)
si colloca nella seconda fascia sapere sull’ictus, ma manca un e richiama ad agire rapidamente
delle quattro utilizzate nel report supporto organizzativo adeguato. (il tempo, in particolare le prime
Inoltre una riabilitazione pratica, quattro o cinque, ore è un fattore
organizzata, è presente solo a cruciale) e a rivolgersi alle strutture
macchia di leopardo sul territorio dedicate (ospedale). Se i risultati
regionale, e qui c’è spazio per in corso di valutazione sono
notevoli miglioramenti”. favorevoli, l’auspicio è di estendere
l’esperienza ad altre Regioni o al
Paese.
16 miliardi la spesa del SSN per l’ictus
20 InFormaMI
Giuseppe Nucera
Preoccupazione
per un mondo L’invasività di internet e la costante
sempre
possibilità di connessione hanno portato
non solo a chiedersi che cosa sarà la
più connesso
società del futuro, ma anche se usi non
appropriati delle tecnologie digitali
possano tramutarsi in rischi per la nostra
salute e la nostra psiche
2. 2019 21
PROFESSIONE
ed emarginazione”. Insomma un tutti. Già nel 2014, l’OMS aveva Einaudi editore.
gatto che si morde la coda. È per ammonito sull’impossibilità Twenge JM, et al. Clinical Psychological
2
proprio sull’aspetto relazionale, tra uso eccessivo di internet e Science Journal 2019.
strutturato a stretto contatto con la depressione, vista la mancanza WHO 2015.
4
22 InFormaMI
Elena D’Alessandro
Sigaretta elettronica
e riscaldatori
di tabacco:
c’è da fidarsi?
Sono percepite come più sane rispetto Il fumo di sigaretta rimane ancora uno dei
alle sigarette tradizionali ma in realtà i primi problemi di salute globale più urgenti del nostro
tempo.1 Questo ha portato Big Tobacco a cercare strade
studi mostrano che anche
alternative alle sigarette tradizionali e, quindi, alla
le sigarette elettroniche fanno male necessità di approfondire effetti complessi e dibattuti
e causano dipendenza. Il rischio è alto di tali alternative: si tratta del mondo in continua
soprattutto tra i giovani espansione delle sigaretta elettronica (e-cig). Così,
l’esperienza del fumare a volte muta nell’esperienza
dello “svapare”, e spesso le due pratiche coesistono con
effetti deleteri.
2. 2019 23
PROFESSIONE
24 InFormaMI
Il punto di vista di Roberto Boffi
“Dall’introduzione delle sigarette elettroniche sul mercato ci
sono stati momenti di aspra critica da parte del mondo della
scienza. L’Istituto Nazionale dei Tumori (INT) è stato dalla parte
oltre 27.000 donne di età compresa tra 18 e 44 anni (di del principio di precauzione, sottolineando il fatto che non ci
queste circa un migliaio erano in gravidanza). sono prove sicure né sull’efficacia sullo smettere di fumare né
La prevalenza dell’uso abituale di sigarette sull’innocuità. All’INT abbiamo condotto uno studio importante
convenzionali era significativamente più basso tra le indipendente per valutare la presenza di sostanze irritanti in
donne incinte (8%) rispetto alle donne non gravide un ambiente dove si ‘svapa’. Non abbiamo trovato sostanze
(14,3%), mentre l’utilizzo di sigarette elettroniche cancerogene, il cosiddetto black carbon (ma i dispositivi di nuova
generazione contengono tabacco ed emettono anche black
non differiva in modo significativo tra i due gruppi
carbon), abbiamo trovato però metalli pesanti.
(donne incinte 3,6%, donne non gravide 3,3%).
I riscaldatori di tabacco, di ultima generazione, si avvicinano
Probabilmente la donna incinta percepisce la sigaretta di più, in termini di dipendenza e di danno, alle sigarette
elettronica come un’alternativa non pericolosa per la tradizionali, quindi, il fatto che in termini di tassazione e
salute.11 Senza considerare che il male minore non è il divieti al chiuso siano equiparati alle sigarette elettroniche e
bene. non alle sigarette tradizionali è una condotta che andrebbe
al più presto corretta. Probabilmente il superamento delle
E-cig e HnB: un aiuto per smettere o una nuova sigarette tradizionali porterà benefici ai fumatori, ma gli studi
tentazione cui cedere? sperimentali presentati e il principio di precauzione richiedono
che l’eventuale minore tossicità venga dimostrata in laboratorio
Gli autori di uno studio pubblicato sul British Medical da studi indipendenti e da studi epidemiologici di popolazione.
Journal 5 – non recentissimo (risale al 2017), ma i Perciò è necessario proteggere i cittadini da questi aerosol,
cui dati restano ancora significativi per la comunità estendendo il divieto anche alle e-cig e alle HnB almeno indoor
scientifica – condotto su un campione di 160.000 e in ambienti pubblici e lavorativi”.
americani, attestavano il fatto che i fruitori di sigarette Roberto Boffi ci presenta alcuni degli importanti progetti
elettroniche riferivano maggiori tentativi di smettere in corso all’INT come la farmacogenetica dei trattamenti
di fumare rispetto a chi non utilizzava e-cig (65% antifumo, “gli studi genetici stanno permettendo di chiarire
quali dei polimorfismi genetici a carico del recettore nicotinico
vs 40%) ed era più alta la probabilità di successo
CHRNA5, o di altri geni non ancora noti, sono associati a una
(8,2% vs 4,8%). Le e-cig sembravano avere aiutato
scarsa risposta individuale alle varie terapie farmacologiche
ad aumentare i tassi di cessazione del fumo, alcune antifumo”.12
domande, però, restano ancora senza risposta: Lo scorso 4 dicembre, Roberto Boffi presentava, al Parlamento
“certi gruppi di popolazione hanno più probabilità europeo, cinque proposte antifumo: aumento del prezzo
di successo di altri?”, “quali sono le conseguenze delle sigarette, aumento degli spazi liberi dal fumo, divieto di
sulla salute a lungo termine nelle persone che usano pubblicità delle sigarette elettroniche, sostegno ai percorsi
sigarette elettroniche?” contro il tabagismo e alla ricerca indipendente.
Se è vero che nella popolazione generale possono Per concludere, non può passare
inosservato l’obiettivo raggiunto per
aumentre il tasso di cessazione di fumo, nei giovani
l’estate che è alle porte e celebrato con
sembrano favorire la diffusione di mode pericolose.
grande plauso al World no tobacco day
Negli Stati Uniti, un’indagine nazionale ha rivelato un 2019: le spiagge senza fumo, progetto
forte aumento dello “svapo” di nicotina tra gli studenti realizzatosi in primis con Bibione e che
delle scuole superiori: più del 20% dei ragazzi tra 16 e incontra sempre più adesioni.
18 anni ha riferito di aver svapato la nicotina nel 2018.
La ragione dell’aumento del consumo di nicotina negli
adolescenti, tra il 2017 e il 2018, è stato ricondotto
a un incremento dell’abitudine all’uso di sigarette
elettroniche: l’uso di altri prodotti a base di nicotina è
diminuito.6
Nel 2011 meno del 2% degli studenti statunitensi
delle superiori dichiarava di aver fatto uso di e-cig nel
mese precedente, nel 2015 la percentuale schizzava
al 16%. Già l’anno successivo l’uso di e-cig tra
i giovani diventava un problema di salute Roberto Boffi, responsabile SSD
Pneumologia, Fondazione IRCCS
pubblica.7 Istituto Nazionale dei Tumori, Milano.
2. 2019 25
PROFESSIONE
Anche i
riscaldatori di
tabacco (HnB) causano
dipendenza?
HnB possono fornire alti livelli di nicotina
con pochi deterrenti che invece sono intrinseci ad
altri prodotti contenenti tabacco. Pod-mod usano
formulazioni di nicotina protonate derivate dai sali
di nicotina in tabacco a foglie sfuse. Tali soluzioni
contengono concentrazioni di nicotina da due a studi tossicologici indipendenti confermano che gli
dieci volte maggiori di quelle trovate nelle e-cig alla HnB rilasciano sostanze nocive e potenzialmente
nicotina a base libera. nocive, sebbene a livelli ridotti rispetto alle sigarette
Questa innovazione nella chimica della nicotina convenzionali.9
può rappresentare un punto critico in termini di Una ricerca australiana pubblicata di recente
dipendenza: HnB possono fornire una dose che crea sull’European Respiratory Journal, organo ufficiale
assuefazione senza provocare sensazioni sgradevoli; è della European Respiratory Society (ERS), dimostra
questa, probabilmente, una delle ragioni per cui l’80% per la prima volta che l’esposizione a HnB è altrettanto
dei ragazzi dai 15 ai 24 anni che si avvicina al prodotto dannosa del fumo di sigaretta e di sigaretta elettronica
continua, poi, a utilizzarlo. sulle cellule polmonari umane. Lo studio in vitro è
Secondo le National Academies of Sciences, stato condotto su cellule di epitelio bronchiale umano
Engineering, and Medicine, gli adolescenti e i giovani e cellule muscolari lisce delle vie aeree sottoposte a
adulti che usano le sigarette elettroniche hanno vapore di e-cig, ad aerosol prodotto da HnB e, infine,
maggiori probabilità rispetto ai non utilizzatori di a fumo prodotto dalla combustione di sigarette
iniziare a fumare sigarette combustibili e l’aumento tradizionali.10
delle concentrazioni di nicotina può aumentare il
rischio di tale transizione. Sia sigarette elettroniche
sia HnB possono rappresentare, quindi, una via
di accesso alla dipendenza da nicotina più che un
sostituto usato allo scopo di ridurre il danno nei Bibliografia
fumatori abituali.8
1
Trama A, et al. Tumori 2017;103:543-50.
Quali sono gli effetti generali
2
De Marco C, et al. Epidemiol Prev 2018;42:351-5.
3
WHO - Electronic Nicotine Delivery Systems and Electronic Non-
sulla salute? Nicotine Delivery Systems (ENDS/ENNDS).
Acclarato il fatto che i vapori delle sigarette 4
Robertson L, et al. Tob Control 2019;28:13-9.
elettroniche contengono alti livelli di composti
5
Zhu SH, et al. Br Med J 2017;358:j3262.
6
Miech R, et al. N Engl J Med 2019 Jan 10;380:192-3.
tossici, che influiscono negativamente sui sistemi 7
Barrington-Trimis JL, et al. N Engl J Med 2018 20;379:1099-102.
respiratorio, gastrointestinale e cardiovascolare, l’uso 8
National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine. Public
di HnB è relativamente nuovo e ci vorranno anni health consequences of e-cigarettes. National Academies Press
2018.
prima che siano indagati in modo esaustivo gli effetti
9
Liu X, et al. Tob Control 2019;28:113-4.
sulla salute umana. A oggi, la maggior parte dei dati 10
Sohal SS, et al. ERJ Open Research 2019;5:159-2018.
sulla sicurezza di questo nuovo prodotto proviene da 11
Liu B, et al. JAMA Pediatr 2019.
ricerche condotte dall’industria del tabacco. I pochi 12
Pintarelli G, et al. Sci Rep 2017;7:16730.
26 InFormaMI
andrea porta
È davvero
Le funzioni della vitamina D
“Si calcola che circa un miliardo
di persone al mondo presenti una
così
carenza e ciò è attribuibile alla
diabete di tipo 2 e depressione.
minor esposizione solare”. Non
Un’integrazione è dunque utile a
a caso nei Paesi del nord Europa
importante?
scopo preventivo? I risultati non
il rischio di ipovitaminosi D è più
consentono di dare una risposta
elevato, anche se una normale
affermativa.
esposizione al sole alle latitudini
italiane non sarebbe comunque
A che cosa serve davvero?
sufficiente a mantenere adeguati
La supplementazione di vitamina D è “La vitamina D è una vitamina livelli di vitamina D, e ciò non solo
davvero utile? Quale rilevanza hanno gli liposolubile che agisce come a causa del necessario impiego
un ormone steroideo”, spiega di protezioni solari. Inoltre gli
stati carenziali? Dati alla mano, tentiamo
a InformaMi Federico Vignati, alimenti naturalmente ricchi di
di fare chiarezza, tenendo anche conto endocrinologo a Milano e vitamina D, come il fegato, il rosso
della “solare” situazione dell’Italia consulente presso l’Unità d’uovo e l’olio di pesce, non sono
Operativa di Malattie Endocrine frequenti nella nostra dieta: “Per
e Diabetologia dell’ospedale questi motivi è molto più comodo
Sant’Anna di Como. “Il nostro e sicuro ricorrere ai supplementi
Da tempo la vitamina D è ai corpo la produce a partire dietetici piuttosto che ricercare
vertici tra i prodotti farmaceutici dal colesterolo attraverso una affannosamente alimenti ricchi della
più prescritti e venduti in Italia. catena di reazioni catalizzate vitamina”, aggiunge Vignati.
Secondo il rapporto nazionale L’uso dall’esposizione cutanea ai raggi
dei farmaci in Italia, pubblicato UVB. Fattori come il colore della Posologia e forme
dall’Agenzia Italiana del Farmaco pelle, l’età, il tempo di esposizione farmaceutiche
(AIFA) a luglio 2018, il colecalciferolo al sole e la latitudine condizionano Diverse le modalità di assunzione
si posiziona tra i primi principi la capacità dell’organismo di della vitamina D come integratore,
attivi a brevetto scaduto in termini produrla”. Le sue funzioni sono ma diverse anche le forme
di spesa convenzionata insieme a molteplici: influenza il metabolismo farmaceutiche: “Come supplemento
pantoprazolo, atorvastatina e ad dell’osso, dell’intestino, dei sistemi dietetico esistono l’ergocalciferolo
amoxicillina in associazione cardiovascolare e immunitario, o vitamina D2 e il colecalciferolo o
con acido clavulanico. La il pancreas, i muscoli, il vitamina D3. Delle due la seconda è
crescente attenzione cervello e il controllo dei quella preferibile per la somiglianza
nei suoi confronti cicli cellulari. “Tuttavia, con la vitamina D prodotta
deriva principalmente pochi studi longitudinali dall’organismo e per la maggior
dall’osservazione di sono riusciti a dimostrare efficacia nell’indurre un incremento
quanto bassi livelli un sicuro beneficio”, dei livelli circolanti”. Dal momento
di questa vitamina dice Vignati. Questo che è liposolubile, andrebbe assunta
si associno a un dipende anche dal fatto insieme a un pasto contenente
maggior rischio di che le dosi somministrate grassi. “Ci si può aspettare un
sviluppare tumori, a scopo terapeutico incremento dei livelli circolanti di
malattie cardiovascolari sono spesso troppo 1 ng/ml in due o tre mesi ogni 100
o autoimmuni, basse: “Per esempio unità di colecalciferolo in più al
2. 2019 27
PROFESSIONE
Nota 96
Il 26 ottobre 2019 l’AIFA ha pubblicato la nota 96
che riguarda la prescrizione di farmaci contenenti
colecalciferolo, colecalciferolo/sali di calcio, calcifediolo per la prevenzione
giorno”, prosegue l’endocrinologo. e il trattamento della carenza di vitamina D. Tale prescrizione è indicata,
indipendentemente dalla determinazione di calcifediolo, per le persone
Una volta raggiunto un valore
istituzionalizzate, le donne in gravidanza o in allattamento e le persone
normale possono essere sufficienti
con osteoporosi o osteopatie accertate non candidate alla terapia con
800-1000 unità giornaliere per calcio; previa determinazione di calcifediolo, in persone con quadro
mantenerlo. clinico di ipovitaminosi, con diagnosi di iperparatiroidismo secondario a
ipovitaminosi D, con osteoporosi o osteopatie accertate in preparazione
Osteoporosi e qualità alla terapia mineralizzante. Circa la possibile efficacia in situazioni diverse
dell’osso patologiche, soprattutto extrascheletriche (cardiopatie, neoplasie, malattie
degenerative, metaboliche respiratorie, ecc.), la nota chiarisce che “i
Nei pazienti a rischio di osteoporosi,
risultati di trial clinici randomizzati (RCT) di elevata numerosità non hanno
gli effetti protettivi sull’osso sono confermato tali ipotesi e hanno delineato in oncologia e cardiologia aree di
dimostrati? Sebbene diversi documentata inefficacia della supplementazione con vitamina D”.
studi non abbiano dimostrato un
effetto certo nella prevenzione
delle fratture in questi pazienti,
le attuali linee guida prevedono nelle sue ultime linee guida, di questo caso, deludenti: uno studio
per gli anziani con osteoporosi aumentare l’assunzione giornaliera pubblicato sul New England Journal
l’impiego congiunto di calcio e di vitamina D di 400 unità”. of Medicine e condotto su quasi
vitamina D: “Il calcio alimentare 26.000 partecipanti non ha rilevato
più quello eventualmente aggiunto Insufficienza renale e una minore incidenza di eventi
come supplemento non dovrebbe metabolismo cardiovascolari rispetto a pazienti
superare i 1.200 mg al giorno per Tra le patologie in cui è più trattati con placebo, ma nemmeno
evitare un aumento del rischio frequente riscontrare un deficit di una minore incidenza di neoplasie.
cardiovascolare” prosegue Vignati. vitamina D c’è inoltre l’insufficienza “Del resto”, aggiunge Vignati, “anche
“Il colecalciferolo andrebbe renale, con iperparatiroidismo una recentissima metanalisi di 21
integrato per ottenere livelli secondario e aumentato turnover studi randomizzati coinvolgenti circa
circolanti superiori ai 30 ng/ osseo e rischio di osteoporosi, e 80.000 soggetti, condotta per valutare
ml. I risultati migliori sono stati l’obesità. “In questo caso – dice l’impatto della supplementazione
ottenuti somministrando 800 unità Vignati – la somministrazione di vitamina D nella prevenzione di
giornaliere”. del solo colecalciferolo può eventi cardiovascolari maggiori come
risultare insufficiente a ripristinare infarto fatale e non fatale e ictus, ha
L’utilità in età pediatrica normale livelli 1,25-OH vitamina dimostrato l’assenza di risultati”.
La potenziale azione positiva D. Pertanto può essere necessario
della vitamina D sull’osso ha reso trattare questi pazienti anche con Gli sviluppi futuri
l’integrazione particolarmente calcitriolo”. Allo stesso modo Premesso che un deficit va sempre
diffusa anche in età pediatrica, anche l’obesità si associa quasi corretto, l’uso preventivo è
quando è importante prevenirne la invariabilmente a deficit di vitamina controverso: resta aperto ad esempio
carenza. Secondo diversi studi D in quanto i depositi adiposi la il campo dell’immunomodulazione,
non è identificabile un chiaro sequestrano. “Le dosi necessarie che vede l’impiego di colecalciferolo
effetto positivo sulla consistenza a ripristinare normali livelli di a fianco delle terapie di
dell’osso nei bambini che vitamina D sono in questo caso mantenimento in diverse malattie
hanno ricevuto la vitamina generalmente superiori a quelle autoimmuni. “Esistono del resto
D3, o le cui madri la hanno utilizzate nei soggetti normopeso”. lavori condotti su piccole casistiche
assunta in gravidanza o durante nei quali l’integrazione con dosi di
l’allattamento, mentre un introito prevenzione cardiovascolare? vitamina D superiori a 100.000 unità
adeguato sarebbe indispensabile Molto si è scritto poi sulle al mese sembrerebbe avere un’azione
per prevenire il rachitismo: “Non potenzialità della vitamina D nella migliorativa su alcuni parametri
a caso l’Accademia dei pediatri prevenzione cardiovascolare. dell’infiammazione e metabolici”
americani ha raccomandato, Tuttavia i risultati sono stati, in conclude Vignati.
28 InFormaMI
cristina gaviraghi
Dosaggio del
peptide natriuretico cerebrale:
vantaggi e cautele
È dimostrato che nello scompenso c’è un principalmente dalle cellule atriali, Negli ultimi quarant’anni,
seguito poi dal peptide natriuretico il crescente interesse sui
aumento della concentrazione di peptide
cerebrale (BNP), isolato nel cervello biomarcatori cardiaci utilizzabili
natriuretico cerebrale (BNP). Ma il dosaggio
di suino, ma nell’uomo prodotto nella pratica clinica ha portato
del peptide non sempre viene richiesto nei cardiomiociti ventricolari, e ad approfondire anche la ricerca
in questa condizione, mentre viene talora dal peptide natriuretico atriale C sul BNP. Sintetizzato come pro-
prescritto in altre situazioni, con utilità più (CNP), caratteristico delle cellule BNP lungo 108 aminoacidi, viene
dubbia endoteliali. I PNC agiscono come poi suddiviso in un frammento
ormoni: circolano nel sangue e inattivo N-terminale (NT-proBNP)
Nei primi anni Ottanta, un interagiscono con organi a distanza e nella forma biologicamente attiva
esperimento in cui si dimostrava mediante il legame con specifici (BNP), la parte C-terminale lunga
che un’iniezione endovenosa recettori. Hanno tutti una struttura 32 aminoacidi del pro-peptide. La
di estratto atriale di ratto induceva simile, caratterizzata da un anello sua produzione è stimolata da un
effetti diuretici e natriuretici che si forma grazie a un ponte incremento della distensione delle
diede il via alle ricerche che cisteinico: è questa la porzione che camere cardiache e dall’attivazione
portarono all’identificazione dei lega il recettore, caratterizzando del sistema dei neurormoni.
peptidi natriuretici cardiaci (PNC), l’attività biologica del peptide. Svolge un’attività natriuretica,
dimostrando così la funzione Vengono tutti prodotti come (pre) diuretica e vasodilatatrice, inibisce
endocrina del cuore. Il primo a pro-peptidi, dei precursori che, dopo il rimodellamento ventricolare
essere isolato fu il peptide alcuni rimaneggiamenti proteolitici, e contrasta la disfunzione
natriuretico atriale (ANP), prodotto rilasciano il peptide attivo. endoteliale. Il fatto che in
2. 2019 29
PROFESSIONE
condizioni di scompenso cardiaco che presentano sintomi come prove sufficienti per poter
ci sia un incremento di BNP dispnea, affaticamento, edemi, utilizzare questi dosaggi per
circolante, sia della forma attiva la cui origine sia confondibile uno screening della disfunzione
sia (in misura stechiometrica) del con altre patologie di origine ventricolare sinistra in pazienti
peptide inattivo, proporzionale polmonare. In particolare, vista asintomatici né per dedurre da
alla gravità della condizione, ha l’elevata sensibilità del test, esso essi indicazioni terapeutiche per
suscitato interesse per valutarne deve soprattutto servire per pazienti scompensati”, conclude il
l’utilizzo come biomarcatore per escludere l’origine cardiaca della professore.
tale patologia. Tuttavia, è oggi suddetta sintomatologia secondo La ricerca sui PNC, però, è in
molto chiaro che un aumento del il paradigma BNP/NT-proBNP non continua evoluzione e potrebbe
BNP plasmatico (o del NT-proBNP) aumentato equivale a esclusione rivelare altre loro potenzialità
rappresenta un indicatore generale di un’origine cardiaca della diagnostiche e cliniche. Nel
della presenza di una malattia stessa”, spiega Panteghini. Nel frattempo, però, occorrerebbe
strutturale cardiaca più che uno caso in cui ci fosse un incremento una maggiore diffusione di
specifico indicatore di disfunzione del marcatore, questo dovrebbe informazioni sul loro utilizzo,
sistolica. spingere a eseguire ulteriori anche a livello di cure primarie.
Tale questione è ben sottolineata indagini, come per esempio Un’indagine del 2016, pubblicata
nel documento di consenso l’ecocardiogramma, per valutare la sul Giornale Italiano di Cardiologia
pubblicato nel 2005 sull’Italian situazione di funzionalità cardiaca. e condotta dalla Società Italiana
Heart Journal a opera di una I livelli decisionali da adottare a di Medicina Generale (SIMG)
commissione di esperti tra cui tal fine indicano uno scompenso su oltre 700 medici di medicina
Mauro Panteghini, docente di cardiaco molto improbabile con generale provenienti da tutta
biochimica clinica e biologia concentrazioni di BNP <35 ng/l o Italia, ha mostrato che il 75% di
molecolare clinica presso di NT-proBNP <125 ng/l in soggetti essi non prescriveva mai, o solo
l’Università di Milano, in cui sintomatici ambulatoriali, e di BNP occasionalmente, il dosaggio dei
vengono date, sotto forma di <80 ng/l o di NT-proBNP <450 PNC e che l’86% non rilevava di
raccomandazioni, indicazioni ng/l in soggetti con dispnea acuta abitudine il valore di PNC sulla
sul ricorso al dosaggio di BNP/ afferenti a un Pronto soccorso. lettera di dimissione dei loro
NT-proBNP nella pratica clinica. “La quantificazione plasmatica pazienti ricoverati per scompenso
Le raccomandazioni contenute di questi PNC può anche aiutare cardiaco acuto.
nel documento forniscono nella valutazione prognostica dei Per cercare di ovviare a questo
delucidazioni sull’utilità pazienti con scompenso cardiaco tipo di problemi, l’Associazione
diagnostica e clinica del dosaggio cronico al fine di definire il loro Nazionale Medici Chirurghi
di questi PNC, indicazioni che sono rischio di mortalità a breve-medio Ospedalieri (ANMCO) ha
per lo più condivise anche dalle termine”, prosegue Panteghini. predisposto un modulo che
principali società scientifiche nelle In tal caso, nonostante sia difficile dovrebbe essere indirizzato dal
loro linee guida. suggerire un singolo livello cardiologo al medico di medicina
“Il dosaggio di BNP/NT-proBNP decisionale per la valutazione del generale, da allegare alla lettera
risulta utile nella valutazione di un rischio, proprio perché questo di dimissione del paziente
sospetto scompenso cardiaco sia in aumenta in modo continuo con scompensato e scaricabile dal
acuto, sia nei pazienti ambulatoriali l’incremento delle concentrazioni sito web dell’associazione. Su tale
di BNP/NT-proBNP, a livello modulo è previsto lo spazio per
indicativo si può affermare che riportare, tra i vari dati relativi al
concentrazioni >1.000 ng/l (BNP) o paziente, tre diversi livelli di valori
>4.000 ng/l (NT-proBNP) sembrano assoluti in dimissione di BNP/
La ricerca sui PNC è in continua evoluzione avere un valore predittivo NT-proBNP, cui è associato un
e potrebbe rivelare altre loro potenzialità indipendente e indicare un rischio corrispondente livello di rischio
diagnostiche e cliniche elevato di mortalità. (alto, medio o basso) del paziente
“Non ci sono invece ancora dopo la dimissione.
30 InFormaMI
Come iscriversi
aL corso
Partecipare al corso FAD è semplice.
Una volta letto questo dossier, tutti
gli iscritti all’OMCeO Milano, medici
e odontoiatri, possono rispondere al
questionario online e acquisire i crediti
ECM. Ecco come fare:
1. se non si è già registrati, registrarsi
sulla piattaforma www.saepe.it
scegliendo un ID e PIN per l’accesso
2. entro 48 ore ricollegarsi alla
piattaforma e inserire ID e PIN
3. cliccare al piede della pagina sul
banner SmartFAD
4. cliccare il titolo del corso
5. cliccare sul questionario e
rispondere alle domande ECM;
si ricorda che le domande sono
randomizzate, quindi variano nei
tentativi successivi (non c’è un limite
massimo)
6. rispondere al questionario di
customer satisfaction
7. scaricare l’attestazione dei crediti
cliccando in alto a destra su “Crediti”
e quindi sulla stampantina vicino al
titolo del corso
Per qualunque dubbio o difficoltà
scrivere a:
gestione@saepe.it
2.2019
La prevenzione
cardiovascolare primaria
Poiché da almeno 15 anni le malattie cardio e cerebrovascolari sono la prima causa di morte nel mondo,
la prevenzione cardiovascolare è una priorità per la salute individuale e per la sanità pubblica.
Ma come calcolare il rischio cardiovascolare di un soggetto apparentemente sano? Quali soglie adottare
per i parametri clinici indicatori del rischio? Cosa consigliare al paziente? Quando iniziare una terapia
farmacologica? Le linee guida propongono diversi criteri non sempre concordanti che possono mettere
in difficoltà il medico, soprattutto nei soggetti a rischio basso o moderato.
commento
II SmartFad
II InFormaMI
La prevenzione cardiovascolare primaria
1
ESC/ESH Guidelines for the management of arterial hypertension. 2018.
Linee guida ACC/AHA 20192
2
ACC/AHA Guideline on the primary prevention of cardiovascular disease.
Sistolica Diastolica 2019.
Categoria
(mmHg) (mmHg)
Ottimale <120 / <80
Elevata 120-129 / <80
Ipertensione stadio 1 130-139 / 80-89
Ipertensione stadio 2 ≥140 / ≥90
la storia Mentre il medico riflette sul da farsi rilegge l’anamnesi della signora: “Nata nel
1963, due figli, forte familiarità per malattia cardiovascolare: padre deceduto a
parte II
51 anni di infarto e madre a 55 anni di ictus. Peso 76 kg, altezza 164 cm. Attual-
mente nessuna terapia farmacologica in atto, non fuma e non beve…”.
“Signora, le faccio fare due esami di controllo. Lei mi promette che si misura la
pressione a casa? Ci rivediamo fra due settimane per fare il punto”.
La signora esce e il medico fa per rimettersi a leggere le nuove linee guida, ma la sala
d’aspetto è piena. “Come non detto” pensa tra sé.
Due settimane dopo fa sempre caldissimo e il medico in studio ha il ventilatore al massimo.
Riecco la signora El-Said che stringe nervosamente un fascicoletto di fogli che porge immediata-
mente al medico come a volersene liberare il prima possibile:
“Ecco qua, dottore, buongiorno”.
“Ha misurato la pressione come le ho detto?” chiede calmo il medico.
“È tutto lì, dottore”.
Il medico dà una letta al foglio del laboratorio di analisi, prima un’occhiata rapida a scovare eventua-
li asterischi, poi valore per valore: “colesterolo totale 202 mg/dl, HDL 53 mg/dl, trigliceridi 123 mg/
dl, LDL 124 mg/dl, glicemia a digiuno 98 mg/dl, HbA1c 5%, creatinina 0,9 mg/dl”.
In un secondo foglio staccato c’è una raccolta minuziosissima delle misurazioni della pressione effet-
tuate nelle ultime due settimane. Le misurazioni si aggirano attorno al valore misurato con la prima
visita, che si conferma anche questa volta.
“Dottore, allora sono ipertesa? Devo prendere una medicina?”
commento
Quando vengono confermati valori di pressione arteriosa borderline, rischio è considerato come <5%; borderline 5-7,5%; intermedio 7,5-
sia le linee guida europee (European Society ESC/ESH) sia quelle sta- 20%; alto ≥20%.
tunitensi (American College of Cardiology/American Heart Associa- Il Progetto Cuore dell’Istituto Superiore di Sanità offre due strumenti
tion, ACC/AHA) raccomandano di valutare il rischio cardiovascolare di calcolo standardizzati, le carte del rischio e il punteggio indivi-
a dieci anni con le carte del rischio o specifici algortimi ai fini della duale. Le carte del rischio cardiovascolare stimano la probabilità
decisione terapeutica. di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore nei
L’ESC utilizza il Systematic COronary Risk Evaluation (SCORE), una 10 anni successivi, in base alla valutazione di sei fattori di rischio:
carta che valuta il rischio di eventi cardiovascolari fatali nei succes- genere, diabete, abitudine al fumo, età, pressione arteriosa sistolica
sivi dieci anni. Prende in considerazione sesso, età, fumo, livelli di e colesterolemia. Il punteggio individuale stima il rischio utilizzando
colesterolo totale e pressione arteriosa sistolica. Si divide in regioni otto fattori di rischio aggiungendo a quelli presi in considerazione
geografiche ad alto e a basso rischio. Il basso rischio cardiovascolare dalle carte del rischio il livello del colesterolo HDL e l’assunzione di
è valutato come <1%; moderato 1-5%; alto 5-10%; molto alto ≥10%. terapia antipertensiva.
L’AHA invece si avvale dell’ASCVD Risk Estimator Plus, un calcolatore
online che valuta il rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare
SCORE European High Risk Chart.
aterosclerotica nei successivi dieci anni, prendendo in considerazione
sesso, età, etnia, pressione arteriosa sistolica e diastolica, valori di ASCVD Risk Estimator Plus.
colesterolo totale, HDL e LDL, storia di diabete, fumo, terapia con Istituto Superiore di Sanità. Progetto Cuore. Epidemiologia e prevenzione
acetilsalicilico, terapia antipertensiva e antidiabetica in atto. Il basso delle malattie cerebro e cardiovascolari.
2 . 2019 III
la storia Il medico è molto combattuto. Ha valutato il rischio della paziente. Si trova in
una situazione di basso rischio sia per le carte del rischio cardiovascolare, sia
parte III
per l’ASCVD, mentre per lo SCORE è a cavallo fra il rischio basso e quello mo-
derato, sia a causa della forte familiarità per morte cardiovascolare prematura,
sia per la provenienza geografica.
Le linee guida disponibili non danno le medesime indicazioni, ma si impone una scelta:
“Signora, la sua pressione in effetti è un poco alta, però prima di prescriverle delle medicine pre-
ferirei provare con la dieta e a modificare alcune abitudini”.
“Cioè? Cosa intende, dottore?”
“Innanzitutto, si tratterebbe di perdere qualche chilo, e per fare questo dovrà muoversi di più,
fare un po’ di cyclette o un po’ di nuoto. Poi mangiare più frutta e verdura e meno grassi. Ma la
cosa più impegnativa sarà sicuramente ridurre la quantità di sale che usa in cucina signora, deve
mangiare meno saporito!”
“Va bene, dottore, se devo lo farò, anche perché non voglio che mi succeda quello che è capitato a
mia mamma e a mio papà che avevano entrambi la pressione alta” dice la donna.
“Brava, e lo dica anche a sua sorella, mi raccomando”.
commento
Il primo intervento per il trattamento dell’ipertensione arteriosa è essere intrapresa già da valori di pressione arteriosa normale-alta
la modifica dello stile di vita: calo ponderale, esercizio fisico, asten- o nell’ipertensione di grado 1 solo in presenza di un alto rischio car-
sione dal fumo, riduzione dell’introito salino. diovascolare; altrimenti si raccomanda di consigliare una modifica
Secondo le linee guida dell’ACC/AHA, con valori pressori fino a degli stili di vita e rivalutare i valori pressori a distanza di 3-6 mesi.
valori di 130/80 mmHg ci si può limitare alla modifica dello stile Il trattamento farmacologico è invece indicato fin da subito a partire
di vita e all’osservazione. Superata tale soglia, ipertensione stadio da valori di ipertensione di grado 2.
1, si rende necessaria la valutazione del rischio cardiovascolare In entrambe le linee guida, si intende per terapia farmacologica
aterosclerotico a dieci anni. Per valori ≥10% si può associare una l’associazione di due farmaci antipertensivi, fin dall’inizio. Le ecce-
terapia farmacologica. I nuovi valori soglia per l’ipertensione, più
zioni riguardano anziani fragili e soggetti con ipertensione di grado
bassi rispetto ai precedenti, hanno sollevato comunque polemiche
1 a basso rischio cardiovascolare, nei quali può essere usata una
perché trasformerebbero persone in precedenza considerate sane
monoterapia.
e senza rischio in persone malate (ipertese): nei soli Stati Uniti
dalla sera alla mattina il numero degli ipertesi sarebbe aumentato
in questo modo di 31,1 milioni. ESC/ESH Guidelines for the management of arterial hypertension. 2018.
Per le linee guida della European Society of Cardiology/European ACC/AHA Guideline on the primary prevention of cardiovascular disease.
Society of Hypertension (ESC/ESH), la terapia farmacologica può 2019.
la storia Il medico stampa alla signora un prospetto con le buone condotte da mantenere per correggere lo
stile di vita e le ridà un appuntamento dopo quattro mesi.
conclusione
“Dottore, inizierò a cambiare da oggi stesso” conclude salutando.
Allo scadere del periodo concordato, puntuale come un orologio svizzero, la signora El-Said si
accomoda nello studio del medico. È entusiasta.
“Allora, signora, come va la pressione?”
“Direi bene, ma attendo il suo parere, ecco qua” risponde porgendo ben tre pagine di appunti
minuziosissimi, pieni di rilevazioni.
Il medico nota subito una bella tendenza alla discesa dei valori: “Mi sembra bene, davvero, ora
però facciamo la prova del nove!”.
Il medico gonfia e sgonfia il manicotto, prima un braccio e poi l’altro, un paio di minuti e ripete
l’operazione…
“Signora El-Said, non c’è che dire, 125/80 mmHg, meglio di così non si poteva!”.
IV SmartFad
IV InFormaMI
La prevenzione cardiovascolare primaria
Un asterisco di troppo
la storia Un uomo sulla cinquantina è fermo alla porta dell’ambulatorio del proprio me-
parte I dico, stringe la maniglia con entrambe le mani: apre, chiude, apre, chiude...
“Buongiorno, signor Vallerini!”
“Accidenti! Ora devo ricominciare”, apre, chiude, apre, chiude. Il medico nota con
apprensione che il disturbo ossessivo-compulsivo del signor Vallerini è peggiorato
in maniera considerevole.
“Signor Vallerini, c’è qualcosa che non va?” chiede il medico dopo che il paziente si è accomodato e
sembra essersi placato un momento.
“Sto per morire” afferma ansioso allacciandosi e slacciandosi compulsivamente la cerniera zip della
felpa “sto per morire. Mi verrà un ictus, come a papà” dice mentre allaccia e slaccia la zip.
Dopo quasi un minuto buono di saliscendi con la zip, il paziente si decide a estrarre dal suo zainetto
un raccoglitore blu enorme e ordinatissimo, sfoglia con precisione le pagine e finalmente arriva a
quella che cercava. Estrae una busta e porge al medico alcuni fogli del laboratorio di analisi.
“Molto bene, dia pure a me” dice il medico leggendo: colesterolo totale 213 mg/dl, HDL 47 mg/dl,
trigliceridi 165 mg/dl, LDL 133 mg/dl, glicemia a digiuno 101 mg/dl, glicata 5,8%.
“Signor Vallerini mi conforta dirle che lei non sta morendo” esordisce il medico, che lì per lì ottiene
un immediato effetto benefico: il paziente smette di colpo di strofinarsi le mani con la salviettina usa
e getta che aveva estratto dallo zainetto. Guarda il medico dicendogli: “Ci sono degli asterischi!!”.
Il medico è seriamente tentato di ribadire immediatamente che gli esami vanno bene, e che quegli
asterischi sono privi di significato, ma si trattiene dal farlo subito.
commento
La dislipidemia è un noto fattore di rischio cardiovascolare. In par- proposti sono differenti e dipendono dall’età e dal rischio cardiova-
ticolare, sono i valori di colesterolo LDL a essere stati oggetto di scolare stimato.
valutazione dei gruppi di lavoro delle principali società scientifiche
che si occupano di prevenzione del rischio cardiovascolare: l’ESC/ ESC/EAS Guidelines for the management of dyslipidaemias. 2016.
EAS europea e l’AHA/ACC statunitense sottolineano l’importanza di ACC/AHA Guideline on the primary prevention of cardiovascular disease.
ridurre la colesterolemia LDL, ma gli approcci e i target di LDL ideali 2019.
la storia Il medico apre il link salvato sul computer e inizia a calcolare il rischio cardio-
parte II vascolare a dieci anni del paziente: “… 54 anni, maschio, caucasico, pressione
135/70 mmHg, non diabete, mai fumato in vita sua, nessuna terapia all’infuori
del citalopram… Ecco qua: 7,3%”.
“Dottore, allora?” chiede il paziente porgendo con insistenza la mano al medico
per riottenere i suoi preziosissimi esami del sangue, da reinserire rigorosamente
all’interno del raccoglitore blu.
“Allora, noi ci conosciamo da tanto tempo, signor Vallerini” dice il medico. “Si fidi, il suo rischio
di avere un ictus è davvero basso”.
“Dottore, ma gli asterischi! Quelli sono come una condanna!”.
“Gli asterischi ci sono e dobbiamo conviverci per adesso, ma le prometto che se fa come le dico,
fra un anno non ci saranno più”.
“Che cosa devo fare?”
“Intanto mi dica un attimo che cosa mangia in una sua giornata tipo”.
“Anzitutto, la mattina ho deciso di evitare la colazione. Altrimenti poi per tutta la mattina il mio
unico pensiero fisso è se ho chiuso il gas prima di uscire…” si interrompe tirandosi giù la zip della
2 . 2019 V
felpa ancora una volta “a pranzo ho un tramezzino che compro al bar di fronte alle Poste dove
lavoro, sempre lo stesso, tonno e maionese. Poi a cena passo dal fast food che hanno aperto sotto
casa mia; è molto vicino e anche se è buio non ho paura”.
“Signor Vallerini, lei sa che questa alimentazione non fa per niente bene, vero? Non fa colazione,
non mangia frutta, ha una dieta povera e mangia tutte le sere, ripeto, tutte le sere al fast food”.
“Ma…” il paziente cerca di interrompere il medico alzando il dito e sporgendosi sempre di più sul
bordo della sedia, rischiando di cascare in avanti da un momento all’altro.
“Niente ma” lo interrompe il medico vedendo il paziente alzarsi e andare verso la porta, afferrare
la maniglia con entrambe le mani, e ricominciare con l’apri e chiudi, apri e chiudi…
commento
Il valore ideale di colesterolo LDL dipende solo ed esclusivamente range di LDL dai 71 ai 190 mg/dl. La decisione di trattare il paziente
dal grado di rischio cardiovascolare, e a ogni modo, l’unica soglia con statine dipende dalla valutazione del rischio ASCVD.
considerata sicura per tutti è 70 mg/dl, sotto la quale non è neces-
sario neanche fare una valutazione del rischio. Basso rischio (<5%)
Per qualsiasi valore compreso fra i 70 mg/dl e i 190 mg/dl è invece Non è indicata nessuna terapia farmacologica, oltre alla promozione
opportuno valutare se è necessario impostare un trattamento ipoli- di uno stile di vita salutare.
pemizzante secondo quanto indicato dalle linee guida.
Rischio borderline (5-7,5%)
Le linee guida europee pongono degli obiettivi di colesterolemia LDL
da raggiungere a seconda della fascia di rischio di appartenenza. Valutare la presenza di fattori che aumentano il rischio quali la fami-
liarità per patologia cardiovascolare aterosclerotica prematura, la
Rischio molto elevato (SCORE ≥10) malattia renale cronica, la sindrome metabolica, la presenza di uno
In questa categoria rientrano tutti i soggetti con almeno una carat- stato infiammatorio cronico (patologie infiammatorie, autoimmuni,
teristica fra le seguenti: infettive croniche o neoplastiche), livelli di trigliceridi ≥175 mg/dl.
• patologia cardiovascolare documentata Per quanto riguarda la popolazione femminile potrebbe essere utile
• diabete mellito con danno d’organo o con fattore di rischio indagare un’eventuale storia di preeclampsia o menopausa precoce.
importante (fumo, ipertensione o dislipidemia) Se è presente un ulteriore fattore di rischio, va iniziata una terapia
con statine a intensità moderata.
• insufficienza renale grave.
Target: riduzione del 30-49% del valore di LDL.
Target LDL <70 mg/dl.
Rischio intermedio (7,5-20%)
Rischio elevato (SCORE 5-9%)
Iniziare una terapia con statine a intensità moderata.
In questa categoria rientrano i soggetti con almeno una caratteri-
stica fra le seguenti: Target: riduzione del 30-49% del valore di LDL.
• un singolo fattore di rischio (per esempio dislipidemia o iper- Alto rischio (≥20%)
tensione) marcatamente elevato Iniziare una terapia con statine a elevata intensità.
• diabete mellito Target: riduzione ≥50% del valore di LDL.
Target LDL <100 mg/dl.
Rischio moderato (SCORE 1-4) ESC/EAS Guidelines for the management of dyslipidaemias. 2016.
Target LDL <115 mg/dl.
ACC/AHA Guideline on the primary prevention of cardiovascular disease.
Rischio basso (SCORE <1) 2019.
Target LDL <115 mg/dl. SCORE European High Risk Chart.
Le linee guida statunitensi considerano potenzialmente normale un ASCVD Risk Estimator Plus.
VI SmartFad
VI InFormaMI
La prevenzione cardiovascolare primaria
la storia Il medico si avvicina piano alla porta e con voce sicura prova a dire: “Signor
parte III
Vallerini, è tutto a posto?”
“Ho paura” risponde, riducendo gradualmente il numero di apri e chiudi.
“Si risolve tutto, con calma, torni a sedersi la prego”.
Piano piano, la conversazione torna alla scrivania. Il medico accenna un sorriso: “Visto che c’è un
asterisco, e visto che lei ha familiarità per l’ictus, penso che sia giusto iniziare a prendere una pasti-
glia per il colesterolo, oltre che cercare in qualche modo di migliorare la qualità della sua alimenta-
zione come le ho detto prima. Fra un annetto ricontrolliamo, ma sono sicuro che tornerà a posto…”.
“Questa pastiglia ha tanti effetti collaterali?”
“È una medicina ben tollerata” risponde con fare sicuro il medico “ma in alcuni casi può dare come
dei crampi muscolari e per questo, prima di iniziare, le prescriverò qualche esame di accertamento”.
“Grazie, dottore, non so come ringraziarla” risponde il paziente, visibilmente ancora ansioso, ma
imbarazzato.
Il medico stampa le richieste per emocromo, creatinfosfochinasi e transaminasi e le consegna al
signor Vallerini, che le prende e le ripone con estrema cura nel raccoglitore blu.
“Quando mi porta gli esami, parliamo ancora del discorso dell’alimentazione. La saluto”.
“Saluto dottore” risponde il paziente riallacciandosi la zip della felpa fino in fondo.
commento
Le statine inibiscono la sintesi del colesterolo bloccando l’enzima L’effetto collaterale più temibile delle statine è la rabdomiolisi, ef-
HMG-CoA reduttasi, ma differiscono fra loro in termini di dosaggio e fetto collaterale molto raro, più frequente è il rialzo delle CPK con
potenziale di riduzione del colesterolo LDL. Si possono distinguere sintomi di tipo crampiforme. Altro effetto collaterale raro è il rialzo
statine a bassa, moderata ed elevata intensità. delle transaminasi. Occorre cautela nel trattamento del paziente
Pravastatina e fluvastatina sono considerate statine a bassa intensi- con insufficienza renale.
tà (riduzione dei valori di LDL attesa minore del 30%); lovastatina e
simvastatina sono considerabili statine a moderata intensità (ridu-
zione del 30-50%, anche se l’associazione di simvastatina con ezeti- ESC/EAS Guidelines for the management of dyslipidaemias. 2016.
mibe ha ottenuto una riduzione maggiore del 60%); atorvastatina e
ACC/AHA Guideline on the primary prevention of cardiovascular disease.
rosuvastatina sono a elevata intensità (già a bassi dosaggi riduzione
2019.
maggiore del 50%).
la storia “Eccoci!” esclama il medico non appena rivede il signor Vallerini entrare nel suo ambulatorio. È
conclusione passato un anno dall’inizio della terapia con simvastatina.
“Allora come andiamo?” chiede sorridente, vedendolo molto meglio.
“Dottore, mi sento bene!” risponde il paziente, accingendosi a tirare fuori dal suo zainetto il fa-
moso raccoglitore blu. “Ho sempre preso la pastiglia” ribadisce, estraendo con massima cura gli
ultimi esami. È molto più tranquillo perché ha visto che non ci sono più asterischi.
L’LDL è 109 mg/dl.
“Dottore, come sono?”
“Adesso sì che sono perfetti, neanche un asterisco!”.
2 . 2019 VII
Male non fa?
Le linee guida ACC/AHA del 20191 sulla prevenzione cardiovasco- Già nel 2016 le linee guida dell’ESC2 avevano messo in discussione
lare primaria stabiliscono che l’acido acetilsalicilico a bassa dose questa pratica basata sul consenso e avevano segnalato che c’era
(75-100 mg al giorno): controversia sugli effetti protettivi dell’acido acetilsalicilico rispetto
• può essere preso in considerazione in pazienti selezionati fra i 40 e a eventi cardiovascolari maggiori in soggetti, anche diabetici, senza
i 70 anni di età, con rischio cardiovascolare alto (≥10% a 10 anni), coronaropatia.
ma non con aumento del rischio di sanguinamento Il bollettino dell’OMCeOMI InFormaMi ha dedicato un articolo all’im-
• non deve essere prescritto di routine nei pazienti sopra i 70 anni piego dell’acido acetilsalicilico nella prevenzione cardiovascolare
di età primaria (n. 1/2019, pag 16).
• non deve essere prescritto nei pazienti con aumento del rischio
di sanguinamento. 1
ACC/AHA Guideline on the primary prevention of cardiovascular dise-
Queste raccomandazioni ridimensionano l’impiego dell’acido acetil- ase. 2019.
salicilico nella prevenzione cardiovascolare primaria dopo decadi in 2
European Guidelines on cardiovascular disease prevention in clinical
cui il farmaco era stato ampiamente utilizzato. practice. 2016.
la storia “Ma lei i 50 anni li ha passati già da un bel po’ signor Ricci, non si offenda! A parte la battuta, so
parte II che ora dovrò smontare una convinzione che domina da lungo tempo, non solo nella testa dei
pazienti, ma anche di noi medici”.
“Non mi offendo no, dottore finché sono qui a raccontarlo… Cosa ne dice?” chiede notando l’aria
perplessa del medico: “Lei ne sa più di me, però, voglio dire, male non fa”.
“Il punto è proprio questo. Per anni si è pensato che quel farmaco, l’acido acetilsalicilico a bassa
VIII SmartFad
VIII InFormaMI
La prevenzione cardiovascolare primaria
commento
Le raccomandazioni delle linee guida ACC/AHA fanno seguito alle il rischio di eventi cardiovascolari maggiori (rischio relativo 0,88), ma
conclusioni di alcuni studi che mostrano, per l’acido acetilsalicilico in aumenta quello di sanguinamento (rischio relativo 1,29) soprattutto a
prevenzione primaria, un rapporto rischi-benefici sfavorevole. Uno carico dell’apparato gastrointestinale e del sistema nervoso centrale.
dei più recenti è lo studio ASPREE (ASPirin in Reducing Events in Infine lo studio ARRIVE (A Randomized Trial of Induction Versus
the Elderly)1-3 condotto su soggetti non cardiopatici sopra i 65 anni di Expectant Management),5 suggerisce che nei soggetti a rischio
età. Dopo un periodo di osservazione di 4,7 anni è risultato che l’as- cardiovascolare moderato e a rischio di sanguinamento basso,
sunzione di basse dosi (100 mg) di acido acetilsalicilico si associava, l’acido acetilsalicilico, confrontato con il placebo, non ha un effetto
rispetto al placebo, a un aumento della mortalità generale (hazard protettivo sull’insorgenza di eventi acuti cardiocircolatori (hazard
ratio 1,14), riconducibile soprattutto a un aumento della mortalità per ratio 0,96), mentre si associa a un’incidenza quasi doppia di sangui-
malattie oncologiche (hazard ratio 1,31) e dell’incidenza di sangui- namento intestinale (hazard ratio 2,1).
namenti maggiori (hazard ratio 1,38), a fronte di nessuna differenza
nell’incidenza di eventi cardiovascolari maggiori (hazard ratio 0,95),
e nessuna differenza nell’esito composito di morte, demenza o disa- 1
McNeil J, et al. N Engl J Med 2018;379:1519-28.
bilità fisica persistente (hazard ratio 1,01). 2
McNeil J, et al. N Engl J Med 2018;379:1499-508.
In aggiunta, lo studio ASCEND (A Study of Cardiovascular Events iN 3
McNeil J, Wolfe R, et al. N Engl J Med 2018;379:1509-18.
Diabetes)4 ha mostrato che anche nei pazienti con diabete mellito
4
senza malattie cardiovascolari il rapporto rischi/benefici dell’acido The ASCEND Study Collaborative Group. New Engl J Med 2018;379:1529-39.
acetilsalicilico è limitato. Il farmaco riduce infatti, rispetto al placebo, 5
Gaziano JM, et al. Lancet 2018;392:1036-46.
la storia Il medico vaccina il paziente e sta per congedarsi dal signor Vittorio. Proprio
Parte III in quel momento sente bussare alla porta. Si affaccia la moglie: “Dottore, un
augurio veloce, vedo che c’è affollamento nel suo studio...”.
“Sai, Eleonora, ho imparato dal dottore che l’aspirinetta non è mica un tocca-
sana. Dobbiamo dirlo a nostro cognato!”.
“Ma, quindi, cosa dobbiamo fare per non avere un infarto com’è successo al
povero Guido?”
“Chi è Guido?” chiede il medico.
“L’altro mio cognato” risponde la signora Eleonora che ha ormai dimenticato il sano proposito di
trattenersi per poco “non mi dirà che anche per lui l’aspirina non serve!”.
commento
Si conferma l’utilità dell’acido acetilsalicilico nella prevenzione po il primo anno) dopo un infarto del miocardio o un ictus ischemico
cardiovascolare secondaria, in particolare a breve termine (entro il non cardioembolico o un attacco ischemico transitorio. A seconda
primo anno) dopo un evento coronarico acuto e a lungo termine (do- della specifica condizione clinica, il farmaco può essere impiegato
2 . 2019 IX
da solo o in associazione con altri antiaggreganti. Dato l’aumento risultate efficaci solo in pazienti di peso pari o superiore a 70 kg. È
del rischio di sanguinamento, l’indicazione al trattamento va stabi- possibile che anche per altri esiti, come la protezione oncologica, sia
lita su base individuale.1 necessario tenere conto del peso corporeo per stabilire la posologia
Peraltro la dose fissa (75-100 mg), uguale per tutti, andrebbe pure dell’acido acetilsalicilico.2
regolata su base individuale, è risultata infatti efficace nella pre-
venzione cardiovascolare nei pazienti con peso corporeo minore 1
uropean Guidelines on cardiovascular disease prevention in clinical
E
di 70 kg, mentre non ha determinato alcun beneficio nell’80% degli
practice. 2016.
uomini e nel 50% delle donne con peso corporeo uguale o maggiore
di 70 kg. Al contrario, dosi più elevate di acido acetilsalicilico sono 2
Rothwell PM, et al. Lancet 2018;389-99.
la storia “No, signora. Se il signor Guido ha avuto un ictus l’acido acetilsalicilico è più che indicato” spiega
conclusione il medico che cerca di congedare marito e moglie.
“Bene, dottore, ora togliamo il disturbo e la lasciamo ai suoi malati, comunque auguri di cuore a
lei e a tutta la sua famiglia”.
“Grazie signora, è stata gentilissima, auguri a tutti voi”.
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X InFormaMI
monica quercelli
sanità
3. 2018 31
sanità
Ai CCG va il compito di affidare ai fornitori negoziando con gli ospedali (pubblici e privati) e con
l’erogazione dei servizi sanitari nella propria area gli ordini professionali. “Il sistema sanitario tedesco
geografica e, se non rispettano il budget assegnato, è costoso, con un costo pro capite doppio del nostro,
la spesa eccedente è a loro carico. Così tra i medici ma eroga molti servizi, compresa una generosa
di famiglia si è infiltrato, come non mai, il baco assistenza alle persone disabili. Non è prevista una
del business e del conflitto di interessi. Come ha figura di medico di famiglia che autorizza l’accesso
denunciato il British Medical Journal: “Metà dei GPs alle attività specialistiche o diagnostiche (gatekeeper) e
nei CCGs hanno legami finanziari con i provider un’organizzazione integrata di cure primarie e questo
privati. Il fatto che i GPs abbiano interessi esterni può porta a un alto ricorso all’ospedalizzazione” spiega
influenzare le loro decisioni nella scelta dei provider e Gavino Maciocco, docente di Igiene e Sanità Pubblica
può mettere a rischio il rapporto di fiducia con i loro presso l’Università di Firenze e coordinatore
pazienti, perché questi possono diffidare del motivo di SaluteInternazione. La riforma del 2004 ha introdotto
per cui viene consigliato un determinato trattamento”. importanti novità, soprattutto nella gestione delle
patologie croniche (German Disease Management
Passando in Germania, si incontra l’altro modello Program), contemplando la figura di un medico di
europeo di sistema sanitario: il modello Bismarck. Da fiducia del paziente con funzioni di coordinatore delle
quando il cancelliere lo introdusse a fine ’800 sono cure.
stati fatti cambiamenti, ma l’impalcatura di base resta
più o meno la stessa: il finanziamento avviene grazie Andando oltreoceano si deve abbandonare il concetto
a casse mutue cui contribuiscono, obbligatoriamente di universalismo per entrare nell’ottica in cui la
e in proporzione al reddito, in parte i datori di lavoro, tutela della salute è considerata una responsabilità
in parte i dipendenti stessi che ottengono così la individuale. Negli Stati Uniti d’America (USA) il
copertura sanitaria anche per i familiari. Oltre un certo cittadino ha la facoltà, ma non l’obbligo, di aderire
reddito si ha libera scelta di aderire alle casse mutue a un’assicurazione sanitaria, generalmente privata,
o rivolgersi ad assicurazioni private. Resta l’obbligo, così come privata è la maggior parte degli erogatori
però, di essere assicurati, ribadendo così il carattere delle prestazioni sanitarie. L’acquisto della polizza è
universalistico e solidaristico del sistema sanitario. generalmente a carico del datore di lavoro,
Lo stato centrale non compare né come finanziatore con un crescente contributo dei dipendenti. Dal 1965
né come gestore e proprietario di erogatori di esistono anche due programmi assistenziali
prestazioni sanitarie, ma stabilisce le norme che i vari pubblici: uno per gli anziani (Medicare) gestito
attori del sistema devono seguire. A livello regionale dal Governo Federale e uno per le famiglie a
poi, i Länder finanziano gli investimenti e le casse basso reddito (Medicaid) dipendente dai singoli
mutue acquistano le prestazioni per i propri assistiti, Stati, programmi che la riforma sanitaria di
270%
Aumento cumulativo dei premi familiari, contributi a carico dei lavoratori,
salari e inflazione dal 1999 al 2017
224%
180%
Contributi a carico dei lavoratori
172%
Premi familiari
Salari 111%
Inflazione 109%
64%
47%
38% 47%
29%
38% 38%
Fonte: 11%
24%
Kaiser/HRET 8%
Employer-sponsored
Health Benefits Survey 1999 2002 2007 2012 2017
32 InFormaMI
Uno, ventuno sistemi sanitari…
Le differenze regionali sono tra i maggiori problemi
del Servizio Sanitario Nazionale, oggi: l’Italia già ora è di fatto
divisa in ventuno sistemi sanitari regionali, con differenze
notevoli sia per quanto riguarda l’assistenza sia per gli esiti.
Obama del 2010 ha voluto potenziare nell’ottica di
Questo risulta in un intenso spostamento di pazienti che
ridurre l’alto numero di cittadini privi di assicurazione
viaggiano da Regione a Regione alla ricerca di migliori cure.
sanitaria. “La sanità si evolve e lo deve fare per tutti i cittadini in modo
“Il costo della sanità in USA è il triplo di quello assolutamente universalistico e uguale per tutti”, si legge nel
italiano, ma questo senza avere una ricaduta sul manifesto partorito dall’Assemblea delle professioni sanitarie
miglioramento della salute generale”, puntualizza lo scorso 23 febbraio a Roma. “E non lo farà mai più senza
Maciocco, “chi è benestante ha un’assistenza di buona di noi”. Ma il discorso è più complesso: “Da un lato siamo
qualità, ma la discrezionalità dei singoli Stati non tutti convinti che solo uniti si vince”, commenta Roberto Carlo
garantisce che Medicaid funzioni per tutti i poveri. Rossi, presidente Omceo Milano, “e rifiutiamo l’idea che
la qualità delle cure debba essere diversificata in funzione
Inoltre, i crescenti costi delle polizze assicurative (vedi
della Regione in cui viviamo. D’altro canto però le politiche
grafico) danneggiano coloro che le devono acquistare
retributive sembrano andare in senso opposto”. Rossi fa
direttamente come i lavoratori autonomi e i liberi riferimento proprio alla nostra Regione: “Oggi i medici
professionisti, che spesso sono costretti ad acquistare lombardi, sia sul territorio sia in ospedale, sono tra i meno
prodotti con copertura parziale, a causa degli alti livelli pagati d’Italia e nei reparti della Regione non si assume più”.
di franchigia e di compartecipazione alla spesa”.
Ne emerge un quadro dove nessuna ricetta sembra
essere soddisfacente, complice anche una popolazione
che invecchia e che ha un sempre più alto bisogno di il ritardo nella loro esecuzione può produrre danni
assistenza sanitaria. alla salute dei pazienti. Nel 2017 sono state rifiutate
“In realtà i sistemi universalistici pubblici sono circa 1.700 richieste di interventi di protesi d’anca
quelli che costano meno e potrebbero garantire e di ginocchio. Il presidente dell’Associazione degli
una buona assistenza a tutti in modo sostenibile”, ortopedici britannici ha osservato che alcune strutture
prosegue Maciocco, “a patto però di governare bene dei medici di famiglia (Clinical Commissioning Groups
l’erogazione delle prestazioni, di integrare il privato – CCGs) hanno imposto restrizioni “draconiane”,
con regole ben definite e facendo perno sulle cure aggiungendo che: “L’accesso all’assistenza sanitaria in
primarie e sulla prevenzione, in modo da gestire al differenti parti del paese sembra essere determinato
meglio i bisogni della popolazione”. non da fattori clinici, ma da motivazioni finanziarie”.
In Italia, lo stesso effetto deleterio non è stato
SSN vs NHS: strade diverse per andare verso determinato da riforme analoghe a quelle britanniche,
un preoccupante destino comune ma da continui tagli alla spesa sanitaria: nel periodo
È già da diversi anni, complice la crisi economica del 2010-2019 sono stati ben 37 i miliardi di euro sottratti
2008, che i principali sistemi universalistici europei, il al SSN. Risultato: blocco degli investimenti pubblici,
SSN e il NHS, vivono momenti di grande difficoltà. imposizione di nuovi ticket, liste di attesa sempre più
In Inghilterra nel 2012 è stata approvata una riforma lunghe con conseguente inaccessibilità dei servizi e
voluta dal governo conservatore di David Cameron per finire, l’ultima emergenza balzata agli onori delle
che ha iniettato all’interno del sistema sanitario cronache medici e infermieri che scarseggiano a tal
potenti dosi di mercato: estesa privatizzazione dei punto da non consentire più l’assistenza sanitaria ai
servizi, smantellamento delle infrastrutture pubbliche, cittadini. “La crisi ora sta colpendo il cuore del SSN,
più attenzione al business e ai profitti che alla salute il suo capitale umano, provocando un sovraccarico
dei pazienti. Non è estranea alla logica del profitto di lavoro, stress e fatica”, dichiara Gavino Maciocco,
la possibilità offerta ai GPs di limitare l’accesso ai “tutto questo aumenta il rischio di errori e inefficienza
servizi ospedalieri in caso di trattamenti a basso da parte del personale sanitario e lascia milioni di
valore clinico. Rientrano in questa categoria una cittadini senza risposta ai bisogni di salute cui hanno
vasta gamma di interventi chirurgici: dalle ernie alla costituzionalmente diritto”.
cataratta, a vari interventi osteoarticolari. Il Royal
College of Surgeons, la società scientifica dei chirurghi,
ha fatto notare che quelli che vengono classificati dal È già da diversi anni che i principali sistemi
governo inglese come low clinical value treatments universalistici europei vivono momenti di grande difficoltà
sono in realtà interventi di provata efficacia e che
2. 2019 33
sanità denis baldinucci
34 InFormaMI
Assemblea
Nazionale delle
professioni
sanitarie
riunitasi a
Roma lo scorso
23 febbraio.
2. 2019 35
valeria confalonieri
sanità
La salute
dei migranti, l’etica
della salute
Accoglienza e integrazione significano politiche che garantiscano l’accesso ai servizi sanitari e alle cure
adeguate, tenendo in considerazione i fattori di rischio e le necessità, anche differenti del migrante
che arriva in Italia e le fragilità che lo accompagnano, che possono essere acuite dalle condizioni di vita
“Il numero degli stranieri Statistico Immigrazione 2018.1 riduzione dell’80% rispetto al 2017
che vivono in Italia è pressoché In Italia vi sono 5.144.440 immigrati (23.370 persone arrivate).3
invariato, sia nel numero, sia regolarmente residenti (8,5% del
nell’incidenza sulla popolazione totale della popolazione residente);2 Le variabili per la salute
complessiva (…). Dunque, considerando gli arrivi sulle Diversi elementi concorrono alla
contrariamente alla credenza che coste italiane, a metà giugno 2019 salute e malattia del migrante: dalle
vorrebbe il Paese assediato e invaso sono sbarcati 2.144 migranti (con condizioni nel Paese di origine,
dagli stranieri, al netto dei movimenti una riduzione dell’86% rispetto al percorso migratorio, alla vita
interni il loro numero è stabile allo stesso periodo del 2018) e nel Paese di arrivo dove possono
intorno ai cinque milioni dal 2013”. complessivamente nel 2018 sono avere un impatto sulla fragilità
Questo il messaggio del Dossier sbarcati 119.369 migranti, una anche l’accoglienza inadeguata,
l’esclusione sociale, il difficile
accesso ai servizi sanitari.2
Capire come curare e prendersi cura Il Rapporto Immigrazione Caritas e
Nell’ambito dell’obiettivo formativo nazionale “Multiculturalità e cultura Migrantes indica negli ultimi anni
dell’accoglienza nell’attività sanitaria, medicina relativa alle popolazioni una diminuzione dei casi di malattie
migranti”, la FNOMCeO ha realizzato il corso di formazione “Salute infettive, come la tubercolosi (TBC)
e migrazione: curare e prendersi cura” grazie ai materiali messi a e la sindrome da immunodeficienza
disposizione dall’Osservatorio Internazionale della Salute (Ois). Il corso,
acquisita (AIDS), aspetto che
che attribuisce 12 crediti ECM, è gratuito e disponibile fino alla fine del
ridimensiona possibili timori e nello
2019 sulla piattaforma Fadinmed (www.fadinmed.it); il materiale di studio
è composto da video, presentazioni e testi suddivisi in 4 sezioni: Popoli in stesso tempo spinge a porre in atto
movimento, La salute, Barriere invisibili, I risvolti giuridici. interventi di integrazione sociale
e per l’accesso ai servizi sanitari.2
36 InFormaMI
Un progetto europeo per una formazione innovativa
EU-VET CARE, “Strengthening capacities for better health care to refugee and migrant
children” (https://www.euvetcare.eu/), che tradotto letteralmente significa “Rafforzare
le capacità per una migliore assistenza sanitaria ai bambini rifugiati e migranti”, è un
progetto finanziato dal programma ERASMUS+ dell’Unione Europea che riunisce sei
Proprio su quest’ultimo aspetto la organizzazioni da cinque Paesi (Germania, Spagna, Italia, Grecia e Cipro). L’obiettivo è la
Società Italiana di Medicina della progettazione e realizzazione di una formazione professionale innovativa sull’erogazione
Migrazioni (SIMM) ha avviato di cure sanitarie adeguate per i bambini rifugiati o migranti, che rafforzi e sviluppi
un progetto di monitoraggio competenze di alta qualità. È prevista la realizzazione
con l’utilizzo di una scheda dove di pacchetti formativi interdisciplinari e specialistici,
segnalare i casi in cui si ravvisino una piattaforma e-learning, corsi di formazione in
presenza. I principali destinatari sono medici, psicologi,
ostacoli all’accesso alla sanità
assistenti sociali, mediatori culturali e altri operatori.
pubblica.4
Il medico riveste un ruolo
importante nell’accoglienza e occupazionale), che spesso si migrante straniero trovano spazio
integrazione dei migranti. “Va aggravano col tempo a seguito di nel documento “10 atteggiamenti
preparato ad affrontare situazioni determinanti sociali negativi e che e azioni del medico in aiuto al
che hanno una loro peculiarità”, richiedono approfondimenti. Nelle migrante” ripreso nel corso “Salute
afferma il presidente della malattie non trasmissibili, i tassi di globale ed equità”, nonché nella
FNOMCeO, Filippo Anelli. “La prevalenza, inizialmente più bassi realizzazione del corso di formazione
presa in cura del migrante deve nei migranti, si avvicinano a quelli specifico “Salute e migrazione:
tener conto della sua provenienza, della popolazione che li ospita, curare e prendersi cura” (vedi box a
del suo vissuto, della situazione per esempio per l’obesità, mentre pag. 36), corsi entrambi disponibili
sociale, economica e culturale, nell’ambito delle neoplasie il gratuitamente sulla piattaforma Fad
dei traumi subìti, e anche di rischio appare più basso ma viene di FNOMCeO. “Il diritto alla salute
alcune possibili differenze nella indicata probabile una situazione di non è solo un diritto di cittadinanza
predisposizione a malattie e nella diagnosi più tardiva. ma è un diritto di umanità, che
risposta a determinati farmaci”. Una revisione sistematica spetta a qualsiasi cittadino, a
Un’attenzione globale a necessità pubblicata quest’anno su Lancet qualsiasi persona”, conclude Anelli.
specifiche che emerge anche dal Global Health6 ha esplorato “Il nostro codice deontologico, e
Report on the health of refugees anche l’impatto di politiche prima ancora la nostra coscienza
and migrants in the WHO European non strettamente sanitarie sullo e il nostro stesso essere medici,
Region (2018) dell’Ufficio regionale stato di salute dei migranti. La ci impongono il dovere morale di
per l’Europa dell’Organizzazione metanalisi di 46 studi condotti in assicurare a tutti tale diritto nella
Mondiale della Sanità (OMS)5 le cui Paesi a reddito alto, nove sulle miglior maniera possibile. La
attività di studio epidemiologico politiche di ingresso e 37 su cultura dell’accoglienza non è un
sono state coordinate dall’Istituto quelle di integrazione, indica che fatto ideologico, ma una questione
Nazionale per la promozione della politiche restrittive sono collegate deontologica, oltreché di sanità
salute delle popolazioni Migranti a condizioni di salute precarie dei pubblica”.
e per il contrasto delle malattie migranti. Da ciò l’invito ad adottare
della Povertà (INMP). Il documento una prospettiva health in all policies Bibliografia
conferma una maggiore che includa appunto l’aspetto
Centro Studi e Ricerche IDOS in partenariato con il Centro
1
vulnerabilità alle malattie infettive, salute in ogni politica. Studi Confronti. Dossier Statistico Immigrazione 2018. Idos.
sia per la loro prevalenza nei Roma, 2018.
luoghi di origine sia per le difficoltà Una questione deontologica e Caritas Italiana, Fondazione Migrantes. XXVII Rapporto
2
2. 2019 37
sergio cima
sanità
Numero di IRCSS
0 0
2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016 2018
38 InFormaMI
Tabella 1. Numero di
Ambito Pubblicazioni
pubblicazioni per ogni ambito,
nel quinquennio 2014-2018 Terapie 57.679
Analisi di sopravvivenza 14.423
Altri ambiti di ricerca 8.269
Sicurezza 7.592
ai 15 milioni del San Raffaele.
Biomarcatori 6.287
Proprio il San Raffaele, insieme
Linee guida 5.128
alla Fondazione Ca’ Granda e
Database 4.950
all’Istituto Nazionale per lo Studio
e la Cura dei Tumori, tutti milanesi, Studi osservazionali 2.893
è sul podio degli IRCCS italiani TOTALE 107.221
che ricevono i finanziamenti più
cospicui (figura 2). Da notare che
Tabella 2. Classifica Scimago degli enti italiani in ambito salute (primi 10)
tra i primi dieci figurano solo un
paio di IRCCS dell’Italia centrale e
Istituzioni Posizione Posizione
nessuno del Sud Italia.3,4 in Italia nel mondo
Valutazione della ricerca Fondazione IFOM Istituto Firc di Oncologia Molecolare 8 299
2. 2019 39
sanità
Storia degli IRCSS
Fino al 1700 gli ospedali sono luoghi di cura ma non di ricerca, lontani
dalle università, alle quali offrono semplicemente la materia prima
di studio: corpi, malattie, casi clinici. Gli ospedali, pur non essendo i
protagonisti delle innovazioni del sapere medico, le diffondono facendo da
aggiudicarsi per un totale di 4 ponte tra il sapere teorico e quello pratico.
milioni di euro sui 95 stanziati.4 In seguito, a partire dalla Francia (gli ospedali italiani considerati fino
Ultima stampella della ricerca al 1500 all’avanguardia, scontano il clima culturale stagnante dei secoli
portata avanti negli ospedali di tutte successivi) e poi in maniera sempre più strutturata negli Stati Uniti,
le tipologie è il programma H2020 soprattutto dopo la fondazione della Johns Hopkins University nel 1876,
dell’Unione Europea: partito nel attività di cura, formazione e ricerca si saldano in maniera compiuta.
In Italia l’idea di un ospedale in cui il motore della pratica clinica sia la
2015, fino a oggi ha permesso a 20
ricerca in corsia risale alla prima metà del secolo scorso.
ospedali italiani (di tutte le categorie)
Nel 1938 il Regio decreto “Norme generali per l’ordinamento dei servizi
di partecipare a circa 90 progetti, e del personale sanitario degli ospedali” istituisce gli IRCCS e recita
ricevendo quasi 35 milioni di euro (articolo 1): “Gli istituti a carattere scientifico sono regolati dai propri
di contributi. Oltre al finanziamento statuti organici. Il riconoscimento di tale carattere agli istituti medesimi è
pubblico gli ospedali hanno accesso fatto dal Ministro per l’interno sentito quello per l’educazione nazionale”.
anche ai bandi di ricerca finalizzata Nei primi anni vengono riconosciuti tre ospedali oncologici: l’Istituto
degli enti no profit (che investono in Regina Elena di Roma (1939), l’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei
ricerca biomedica circa 300 milioni Tumori di Milano (1939) e la Fondazione Pascale di Napoli (1940). Nel 1950