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Componenti hardware
e software della LIM
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l’autorizzazione scritta da Associazione Nazionale Orientatori.
Nomi e marchi citati nel testo sono depositati o registrati dalle rispettive case produttrici.
(Fonte: www.mondotouch.it)
Sistema LIM
Dal punto di vista tecnico, la lavagna interattiva multimediale è una periferica contemporaneamente di
input e output.
L’input, cioè l’impartire comandi e l’immettere dati nel computer, avviene toccando lo schermo della
lavagna, invece che usando mouse e tastiera (sebbene questi siano sempre a disposizione e si possano
tranquillamente usare all’occorrenza). L’output, cioè la riproduzione delle immagini elaborate dal computer,
avviene solitamente attraverso un videoproiettore anch’esso collegato al computer, anche se in alcuni casi
è prevista una tecnologia diversa, inglobata nella lavagna stessa (analizzata meglio in seguito).
Poter interagire direttamente con il contenuto visualizzato, manipolandolo, impartendo comandi direttamente
toccando la lavagna (con lo stilo o le dita), senza mouse o tastiera come intermediari, modifica molto la
percezione della lezione da parte degli studenti. Si ha la sensazione di operare con oggetti molto più interattivi
rispetto all’uso tradizionale del computer.
LIM elettromagnetica
Le lavagne che sfruttano la tecnologia elettromagnetica contengono, nella parte posteriore della superficie
esterna, una griglia di circuiti elettronici che intercettano il segnale provocato dalla punta di apposite stilo.
Le informazioni passano poi al computer.
Ogni lavagna è dotata della sua penna e funziona solo con essa. La penna può essere attiva, cioè a batteria,
e sfrutta l’energia delle batterie interne per creare un campo elettromagnetico che, al momento del contatto,
farà agire il punto corrispondete della griglia. Oppure la penna può essere passiva, cioè contiene una “bobina”
che chiude il circuito elettrico a contatto con la lavagna elettrizzata.
Sezione di un angolo di lavagna elettromagnetica. Il reticolo di cavi-sensori posto dietro la superficie esterna è il cuore del riconoscimento a
tecnologia elettromagnetica.
LIM a triangolazione
Questa tecnologia prevede la presenza di un sistema di rilevamento esterno (infrarossi, laser, ultrasuoni,
fibre ottiche) che, percorrendo la superficie della lavagna, “scansiona” tutto quello che succede. Queste
lavagne presentano una superficie inerte su cui “scorrono” una serie di onde acustiche superficiali, raggi
infrarossi ecc. La propagazione avviene posizionando un emettitore e un ricevitore sui lati opposti della
lavagna. Quando poi si agisce con lo stilo, questo interferisce con le onde presenti, la sua posizione viene
triangolata e inviata al computer in termini di coordinate X e Y, in modo da determinare la sua posizione
precisa. La penna può essere laser o a infrarossi.
Lo schermo è una superficie inerte, senza parti attive o sensori, in quanto questi ultimi sono posti negli angoli.
(Fonte: latemar.science.unitn.it)
LIM a retroproiezione
In questo tipo di lavagna il proiettore è integrato nel retro della LIM. L’immagine proviene dalla parte
posteriore dello schermo ed evita ombre su di esso, inoltre previene il rischio di abbagliamento per l’operatore.
Alcuni modelli possono essere regolati in altezza consentendo a qualsiasi utente di intervenire sulla lavagna
in modo agevole. Sebbene garantisca la massima qualità della visione, l’ingombro della lavagna è elevato,
poco adatto agli ambienti scolastici.
Lavagna a retroproiezione.
(Fonte: latemar.science.unitn.it)
2 Tra le prescrizioni previste nell’ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro per l’utilizzo dei videoterminali, ci sono indicazioni utili anche per l’uso della LIM in classe.
Nel caso di LIM mobili, sono posizionate su supporti mobili da pavimento, ovvero carrelli dedicati, manuali
o motorizzati, che consentono un’agevole regolazione dell’altezza. Se sicuramente appare la soluzione più
versatile, perché può essere spostata, secondo necessità, da un’aula all’altra, questo spostamento frequente
però comporta l’usura dei componenti che si possono danneggiare facilmente, e un tempo di preparazione
del dispositivo lungo, in quanto bisogna collocare gli oggetti, sistemare il proiettore, accendere il computer,
mettere a fuoco, calibrare il puntatore. Inoltre la postazione mobile non facilita la familiarizzazione con lo
strumento, in quanto ci potrebbero essere fili e cavi in mezzo, e anche il semplice sfioramento del supporto
può richiedere che si regoli nuovamente calibratura e messa a fuoco.
LIM mobile.
(Fonte: www.freedownloadatoz.com)
Collocazione
La scelta della stanza dove posizionare la lavagna interattiva è fondamentale affinché venga utilizzata con
continuità e diventi uno strumento funzionale alla didattica in modo concreto.
La collocazione migliore è in aula, accanto alla lavagna tradizionale, che rimane utile per annotazioni
estemporanee. In questo modo si può integrare la LIM con naturalezza nella didattica quotidiana, l’insegnante
può prendere confidenza con lo strumento facendolo diventare, dopo aver perso il fascino della novità, un
consueto oggetto di lavoro.
1.3.1. I cavi
Fra gli accessori utili e necessari per far funzionare la LIM, ci sono i cavi che collegano tutte le periferiche al
computer e fra di loro.
Servono quindi:
• un cavo USB per collegare la lavagna interattiva multimediale al computer;
• un cavo VGA per collegare il pc con il proiettore;
• un cavo per l’audio, che serve a collegare le casse al pc; lo spinotto va inserito nella presa, solitamente
verde, contrassegnata dal simbolo delle cuffie.
Tutti gli apparecchi devono ovviamente essere collegati alla rete elettrica tramite i rispettivi cavi di
alimentazione.
Esistono ulteriori strumenti, complementari alla LIM, che consentono di ripensare e ridisegnare il setting
formativo della classe: la tavoletta interattiva, il telecomando interattivo, il risponditore e la penna digitale
interattiva.
Tavoletta interattiva.
(Fonte: kbsarkar.com)
Il telecomando interattivo.
(Fonte: slideplayer.it)
• Assenza di audio. Nel caso si stia visualizzando un video o ascoltando un file audio e non si senta
l’audio, controllare che le casse siano accese e funzionanti, controllare che lo spinotto delle casse sia
correttamente inserito nella porta dedicata del computer.
• Disallineamento della punta della penna. Effettuare la ricalibrazione (vedi paragrafo 2.1.1)
• Con l’avvio del software applicativo: in questa modalità si avranno a disposizione maggiori funzionalità,
essendo consapevoli però che si va a lavorare a un livello diverso da quello degli applicativi o delle risorse
utilizzate. Vale a dire che una volta avviato il software gestionale della LIM, l’utente si trova in un ambiente
applicativo caratterizzato da proprie regole e comandi. Qui è dunque possibile lavorare su un applicativo
presente nel pc, per esempio word, attraverso l’uso degli strumenti messi a disposizione dal software
LIM. È come avere a che fare con un’immagine del programma, non direttamente col programma stesso.
Perciò tutte le azioni che si andranno a compiere rimarranno sul piano lavorativo del software LIM, senza
File word aperto con il software Active Primary, si vedono in primo piano la barra
degli strumenti di Active Primary e altri strumenti.
Formato CFF
I software utilizzati sulle diverse marche di lavagne interattive multimediali non sono compatibili tra loro.
Questo crea la problematica della limitazione della condivisione delle risorse digitali tra gli insegnanti.
Inoltre complica la possibilità per le case editrici di proporre risorse per la LIM in maniera trasversale, senza
prediligere una marca rispetto a un’altra.
Per risolvere il problema della mancata compatibilità tra i diversi prodotti, l’agenzia governativa inglese per
l’integrazione delle ICT nelle scuole, BECTA, ha fatto sviluppare un formato di file interoperabile, ovvero
compatibile tra i diversi sistemi e prodotti concorrenti: il common file format (CFF).
Open-Sankoré
Uno dei più diffusi e utilizzati è Open-Sankoré, software opensource e multipiattaforma. È compatibile non
solo con la LIM, ma anche con tutti gli altri strumenti informatici quali tavoletta grafica, tablet, pc. Inoltre è
possibile installarlo sul proprio computer di casa per preparare le lezioni che poi si terranno in classe con la
LIM.
Il sito di riferimento è http://open-sankore.org (in inglese o francese), per il download del software fare riferimento
invece a http://open-sankore.org/en/download.
La sua interfaccia grafica è molto semplice e quindi rende intuitivo il suo utilizzo, mettendo a disposizione
Esempio di presentazione con Open-Sankoré. Sono visibili i segni dell’interazione diretta sullo schermo con la penna.
Di seguito, il link di un breve video tutorial sulle funzionalità di Open-Sankoré nella sua versione più recente.
In questo tutorial, viene installato su sistema operativo Ubuntu. Ma, come detto precedentemente, è possibile
installarlo anche su altri sistemi operativi.
https://www.youtube.com/watch?v=pl-6I477hQM
Quando il driver è installato correttamente, gli indicatori USB della lavagna si illuminano di rosso.
Se, in alternativa al CD, si vuole scaricare il programma dal sito web del produttore della lavagna, è necessario
seguire i seguenti passaggi (come esempio è stato scelto il software Notebook della lavagna Smart):
• Accedere al sito web del produttore e selezionare il software da installare, tenendo conto della compatibilità
di tale programma con il sistema operativo del computer sul quale si va a installare;
Scaricare il software.
Inserimento dati.
Cliccare su run.
Selezionare i prodotti.
Generalmente, dopo qualche secondo, sulla parte bassa dello schermo appare un messaggio in cui si afferma
che la LIM è stata riconosciuta ed è connessa. Taluni sistemi prevedono la necessità di non chiudere il
messaggio e aspettare che scompaia da solo. Solo in questo modo la lavagna diventa veramente operativa.
A questo punto è possibile procedere alla calibrazione, se necessario, e aprire poi il programma della LIM, o
un altro programma, per iniziare a lavorare.
Per spegnere la lavagna quando si è finito di utilizzarla, è necessario:
• spegnere il videoproiettore, sempre con il tasto rosso del telecomando, (lasciare acceso il videoproiettore
consuma energia elettrica, ma frequenti accensioni e spegnimenti diminuiscono la durata della lampada),
• spegnere il computer seguendo la normale procedura.