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PARROCCHIA SAN ROBERTO BELLARMINO ADORAZIONE EUCARISTICA Gove! Santo ~28 MaRz02013 INTRODUZIONE G ~ Dopo ultima cena Gesit usci con i stoi discepoli e si diressero verso il monte degli Ulivi (cfr. Mt 2608s). 11 Gest sperimentera in anticipo Fagonia della passione orm vieina, In questo combattimento terrifcante, Gesis non vuole stare solo, e per questo chiede ai discepoli di vegliae unora con li, Vegiiare un ora con Gest, vegliare un’ora per Gest, vegliare ‘un‘ora per ognuno di nol, per le nostze famiglie, per la nostra pparroechia: ecco il motivo del nostro sostare davant allaltare dllla reposizione, Signore Gest, noi non abbiamo parole davanti al sublime Mistero deli'Bucaristia. Ma tu non hai esitato, non ti sei vvergognato di fari “piccolo” e "prossimo” a noi in quel “pane spezzato" ed in quel “vino versato”, perché ciascuno di noi, reso partecipe di te, potesse sitrovarsi nelMabisso della tua ta, cosicché anche noi possiamo farci "pane spezzalo” e no versato” per la salverza del mondo. xe 1° MOMENTO L/oRA Di Gest Inascotto... L- Ascoltiamo la Parola del Signore, dal Vangelo secondo Gioewnni (Go 12,27-28; 17, 15.25-26) [Cost parlo Gest: ora Yanima mia & turbata; e che devo dire? Padre, salvami da quest ora? Ma per questo sono giunto a {quest oral Padee, glorfica il tuo nome”. Venne allora una voce dal ciclo: “Uo glorificato e di nuovo lo glorifichero!” ‘Quindi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, e giunta Tora, slorfica il Figlio tuo, perche il Figlo gloritich te, Foiche ta li hai dato potere sopra ogni essere umano, perch egli dia la vite ‘eterna a tut coloro che gli hai dato, Questa & la vita eterna: che conoseano te, unico vero Dio, ¢ colui che hai mandato, Gest isto, Io iho glorificato sopra la terra, compiendo I'opera che ‘mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorifcami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conoscito; questi sanno che f mi hai mandato, E io ho fatto, conoscere loro il tuo nome e lo fard conoscere, perché I'amore con il quale mi hai amato sia in essie io in loro». Sileraio CANONE: Ubi cartas Silenaio PER RIFLETTERE.. S{Y (OY L = Daitfometia del Santo Padre Benedetto XVI per la Giornata ‘Monainte dela Giocentt di Colonia (21.8.2005). Gi troviamo in quelora di Gestt di cui parla il Vangelo di Giovanni, Mediante !Eucaristia questa sua “ora” diventa la ‘nostra ora, presenza sua in mezzo a noi. Insieme con i discepoli, gli celebro la cena pasquale disraele, il memariale dellazione liberatrice di Dio che aveva guidato Isracle dalla schiavita alla liberta. Gest segue irti d'sracle. Recita sul pane la preghiera di lode e di benedizione. Poi perd avviene una cosa nuova, Eg ringrazia Dio non soltanto per le grandi opere del passato; lo ringrazia pet la propria esaltazione che si realzzera mediante la Croce e a Risurrezione, parlando ai discepoli anche con, parole che contengono la somma della Legge e dei Profet ‘Questo @il mio Corpo dato in sacificio per voi. Questo calice @ la Nuova Alleanza nel mio Sangue’. E cosi distribuisce il pane e il calice, e insieme da loro il compito di ridire e rifare sempre di nuovo in sua memoria quello che sta dicendo e facendo in quel momento, Che cosa sta succedendo? Come Gest: pud dlistrbuire il suo Corpo e il suo Sangue? Facenco del pane il suo Corpo e del vino il suo Sangue, Egli anticipa la sua morte, Taccetta nel su intimo e la trasforma in un'azione di amore. Quello che dallesterno é violenza brutale - la ezocifissione -, dall'interno dliventa un atto ci un amore che si dona totalmente, E questa la trasformazione sostanziale che si reaizz nel cenacolo e che cera destinata a suscitare un processo di trasformazioni il cul termine ultimo @ la trasformazione del mondo fino a quella ‘condizione in eui Dio sara tutto in tutti. (Questa prima fondamentale trasformavione della violenza in amore, della morte in vita trascina pot con sé le altre teasformazion. Pane e vino diventang il suo Coro e Sangue Aare eaice i Neenneeepe teenies andl che deve cominciare appeno Il Carp ef Sangue di Crist sono dat ano alfince not tes veniam rasfrmat a retra volts, Noi sts dabbiamo civenare Carp ci Crit, Consanguin! di La Tit mangiamo Turco pane, ma questo Sigifice che tad noi diventamo una cos sola, Ladorazione diventaunione Dio non pl sltanto di fronte anol come i Totalmente Altro. E dentro di noi, e noi siamo in Lui. La sua dinamica cl peneza-e da nol vuole propagast agli alt © sstendersi ratio il mondo, perehe il suo amore divent ream la misura dominant del mondo. {Vora dt Ges Yora incl vince arore Inte termini & Dio che ha vint, pershe Blt TAmore. Lora cli Gest vuole Sivedieclln ut Gens lo ent ae niacin celsnscione deiVEucarae, ci lascamo tare dentro quel proceso trsformacioni che il Signore ha dim, [itsnreta dove diventae'l contro della neta vit Silersio IN ADORAZIONE.. G - FE Giovedi Santo, Signore, et mi met davanti i pane ei vino perché io mangi e beva e cost partecipi alla tua vite spezzat,offerta per la salvezza del mondo. Nulla pit: di quel pane pud parlaze dite, di tutto quello che hal ddonato: le tu parole ei tuoi geste tue energie ei tuo tempo, ‘Luo amore ela tua compassione Nulla pit di quel vino mi rcoeda che hai vesato i to sangue per noi dalla croce, come un lavacro che rigenera Yiumanita interae trasforma la terra 2° MOMENTO, «DOVETE LAVARVI I PIEDI GLI UNI GLI ALTRI» CaNTo: Servo per amare Iascotto... Ky<1E@ L- Ascotiamo ta para del Signore, dal Vangelo second Giovanni (3,116), Prima della festa di Pasqua Gest, sapendo che era giunta la ‘sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amo sino alla fine, Mentre cenavano, quando gid il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesd sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e Dio ritornava, si alzd da tavola, depose le vestie, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita, Poi vers® dell cqua, rel catino © comincid a lavare i piedi dei discepoli © ad asciugarli con Yasciugatoio di cui si era cinto. Venne dungue dda Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?», Rispose Gest «Quello che io faecio, tt ora non Io ‘capisci, ma lo capirai dopo», Quando dunque ebbe lavato loro i piedi riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete cd che vi ho fatto? Voi ‘mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi { piedi gli uni gl altri, Vi ho dato {nfati Yesempio, perche come ho fatto io, faeiate anche voi. In Veriti, in verita vi dico: un servo non @ pi grande del suo, padrone, né un apostolo& pit grande di chi lo ha mandato, Silenzio CANONE: Tu sei Re Silenzio PER RIFLETTERE... Da wa testimonianzn di Madre Teresa di Calcutta (xn quet conpi iagat ho toceto Gesi Cristo», “Repubblica” 89.1997), Tee a - Ges vento in questo mondo con uno sopo. Hl & vento per dar la buona nova che Dio et ama, eke Di & refugee Me CSE al con aaa ilu amore; Gest? Deno la Su vt, Goat lena con tore tere, ib & quale che Ges & vena ed tnegnar! Tamore tenero di Dio [...} (L2- Ho conosciuto mole ceboleze umane,e molte ne conosco eu ancora, Ma dobbiamo imparare ad usarle. Dobbiamo lavorare Fer Cristo ¢on un cuore wil, com Fumilta di Cristo, Eg & ‘enuto ecusa per portare i Sao amore ela Sua compassone nel mondo malgrad a nostra deboiezza Ie nostre maneanze Una volta ho raccolto sin tomo dala trad, Il suo corpo era piena di vermi. Uho portato nella nostn casa e cosa ha dette? Non ba imprecato, non ha inveito contro qualeuno. Ha solo detio: "Ho visto come sn animale nelle strade, ma adesso ‘mori come un angel, amato ¢curato" Ci vollro te ore per Pill, Alla fine pli aveva guardato la suorae aveva detto ‘Sorell, vado a casa da Di's ed era mort, Non ho mai visto ‘stun volto urano un sors cos racioso come quello che vi sal viso di quel'uomo. Eg & andato alla casa di Dio. Vedete cosa puo fare amore! 11 -£ possibile che la giovane suora non se ne rendesse conto, Jn quel momento, ma aveva toceato il corpo di Cristo. Gest lo hha detto: "Ogni volta che farete cid per l'ultimo dei miei fratelli, lo avrete fatto per me. Ed & cost che voi ed io rientriamo nei piani di Dio [.] 12 Quando vi sentirete soli, quando vi sentiete non amati, quando vi sentirete ammalati e dimenticat,ricordate che siete sempre preziosi per Lui, Egli vi ama. Dimostrate questo amore uno verso altro, perché © cid che Gest & venuto ad egnarci Ricordo una madre di dodici figi, ultimo dei quali, una bambina, era terribiimente mutilata. E impossible descrivere quella povera creatura. Le offri di acogliee la bambina nella ‘hostra casa, dove ci sono molti altri bambini nelle stesse condizioni. La donna comincio a piangere, “Per amor di Dio, Made’, disse'non mi dica cost. Questa creatura ei dono pits grande che Dio abbia fatto a me ed alla mia famiglia. Tutto il nostro amore si concentra su di lei. Le nostre vite sarebbero vyuote se ce Ia portaste via", Il suo era un amore pieno di comprensione e di affetto. 1L- Abbiamo un amore come questo, oggi? Ci rendiamo conto che il nostro bambino, nostro marite, nostra moglie, nostro padre, nostra mackre, le nostre sorelle oi nostri fratelli hanno. bisogno di questa comprensione, del calore delle nostre mani? [Non dimenticherd mai un giorno in Venezuela, quando sono andata a visifare una famiglia che ci aveva regalato un agnellino, Ero andata per ringraziarli vidi che avevano un. bambino gravemente storpio. Chies! alla madre quale fosse il rome del bambino, e let mi dette una risposta belissima: "Lo, ehiamiamo "Maestro amore’, perché ci insogna,

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