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LAURENZA CARLEA 208003628

7°CIRCOLO DI GIUGLIANO IN CAMPANIA (NA)

“SALVATORE DI GIACOMO”

ANALISI DEL MACROCONTESTO

Il 7°Circolo Didattico di Giugliano in Campania “Salvatore Di Giacomo” opera sul territorio dal 1991/92, ma
solo dal 2003 è divenuto un’istituzione scolastica autonoma.

La scuola si presenta ai suoi utenti attraverso il seguente logo:

Perché proprio questo logo?

Perché la città fu chiamata Giugliano per un’estesa fioritura di gigli Lilianum. L’area giuglianese è quella della
Terra di Lavoro, la parte più fertile della Campania Felix, denominata così per il clima temperato e la fertilità
del terreno. Il Sole radiante è un’effige storica che risale a diversi secoli fa ed è rappresentativa del territorio
in quanto riprende il tema della fertilità raffigurato con la Donna gravida, presente nello stemma del Comune
di Giugliano in Campania. Anche i colori giallo-blu rispecchiano i colori sociali del territorio e si legano ad
antiche tradizioni locali. Il logo raffigurante il Sole radiante è utilizzato per comunicare all’utenza l’obiettivo
di “crescita culturale” che la scuola si propone.

Contesto sociale, culturale ed economico:

La scuola sorge in una zona nuova di Giugliano dove, negli ultimi anni, si è avuto un insediamento di nuovi
nuclei familiari; ciò ha comportato problematiche di inserimento che non sempre sono state affiancate da
adeguati piani di sviluppo. La scuola, quindi, si pone come unica opportunità tra quelli che sono i diversi “abiti
culturali” formati anche da una parte del tessuto sociale non sempre orientato al rispetto delle regole e della
legalità.

Il contesto territoriale presenta:

 esasperata espansione edilizia, anche abusiva, che ha limitato il sorgere di spazi e strutture per la
socializzazione ed il tempo libero condizionando il nascere di relazioni positive e significative fra
l’utenza;
 elevato tasso di inquinamento ambientale;
 non omogeneità nelle opportunità economiche, culturali e sociali;
 problematiche occupazionali e non sempre adeguata condivisione delle regole.
Modello organizzativo:

Tutte le componenti della scuola partecipano attivamente alle fasi di progettazione, realizzazione e
valutazione delle attività. Tutti devono sentirsi protagonisti e direttamente coinvolti nell’attività che la scuola
quotidianamente realizza con gli studenti e con le strutture pubbliche e private.

Il modello organizzativo adottato, è quello di una comunità che cerca di essere produttiva utilizzando la
cooperazione e la comunicazione estesa delle conoscenze condivise. L’attività progettuale, cui tutte le
componenti dell’istituzione scolastica sono tenute a partecipare, può avere efficacia se si realizza una chiara
distinzione dei compiti e delle attribuzioni dei diversi organismi previsti dagli ordinamenti vigenti. Ciò vale in
modo particolare in relazione alla programmazione educativo - didattica, in quanto fulcro ed elemento
caratterizzante del sistema scuola, ma anche per la componente del settore amministrativo e finanziario che
opera all’interno del nostro istituto.

Mission e finalità educative:

La Mission della scuola, si ridefinisce a partire dalle nuove opportunità formative previste dalle Indicazioni
Nazionali 2012, le otto competenze chiave di cittadinanza (raccomandazione del Parlamento europeo del
18/12/2006) e dai principi pedagogici fondamentali (legge 107/15) l’azione formativa, nel pieno rispetto dello
sviluppo della personalità di ogni allievo, si ispira alla diffusione e alla valorizzazione della cultura della
legalità, attraversata dal potenziamento delle attività curriculari ed extracurriculari legate all’esercizio della
cittadinanza attiva.

Di fronte ad un mondo in rapida e continua trasformazione, ad un corpus di conoscenze che cresce a ritmo
incalzante e allo straordinario sviluppo tecnologico, Mission della scuola è:

- rendere operativo l’impegno assunto nella Costituzione di

 garantire il pieno sviluppo della persona umana;


 garantire a tutti la formazione per l'esercizio pieno dei diritti di cittadinanza;
 innalzare il livello culturale del Paese, valorizzandone la storia, le tradizioni, il patrimonio artistico
e ambientale;

- attraverso:

 l’acquisizione di conoscenze e competenze durature nel tempo anche per vincere il neo-
analfabetismo che caratterizza le società avanzate;
 la lettura critica della realtà;
 la diffusione del patrimonio della cultura e dell'informazione;
 la promozione e lo sviluppo di processi innovativi;
 l’organizzazione di un tempo scuola teso a favorire il benessere dell’alunno a scuola.

- tenendo presente che, nell’ambito della cultura della legalità, l’identità culturale e progettuale della
scuola è costruita:

 su alcuni principi di fondo che regolano l’attività educativa e didattica, correlati per un verso alle
caratteristiche della società attuale e, per un altro, alle caratteristiche del territorio, delle famiglie,
degli alunni oltre che sulla “propria storia”, sulle scelte effettuate nel tempo, sui percorsi di
formazione professionali, sul forte input dato all’attività di progettazione e di valutazione;
 sull’utilizzo di una didattica innovativa e partecipata come strategia metodologica che agevola la
conquista di spazi da riscoprire, a cui ridare dignità per un’aggregazione ed una socializzazione
più ampia.
 come ambiente accogliente e coinvolgente, sia per gli alunni che per i genitori, per l’acquisizione
di VALORI quali la convivenza civile, il rispetto delle regole, il rispetto e la valorizzazione della
diversità.

Finalità:

La progettualità della scuola mira al conseguimento dei traguardi disciplinari e formativi fissati nelle
Indicazioni per il curricolo ed intesi, come competenze, abilità e conoscenze, spendibili nella realtà
quotidiana.

A tal fine e per orientare l’azione progettuale ed educativa dei docenti, i compiti formativi e culturali
tendono a:

 promuovere la crescita educativo-sociale degli alunni attraverso la responsabilizzazione, la


cultura della legalità, la cittadinanza attiva, la solidarietà, il rispetto dei diritti umani in un sistema
integrato continuo, orientato al raggiungimento del successo formativo.

Per orientare l’azione didattica dei docenti, per gli alunni si definiscono i seguenti obiettivi:

 stare bene a scuola;


 sentire l’appartenenza;
 sapere interagire con compagni ed adulti;
 acquisire conoscenze e competenze aggiornate e spendibili in una società complessa ed in
continua evoluzione.

Partendo sempre dai compiti formativi e culturali, infine, anche per lo sviluppo del curricolo verticale, si
fissano i nostri traguardi formativi:

1. esprimere un modo di essere personale e rispettoso delle regole della convivenza sociale;

2. analizzare e risolvere problemi di diverso grado di difficoltà che di volta in volta si incontrano;

3. comprendere la complessità dei sistemi simbolici e culturali propri e altrui;

4. maturare il senso del bello;

5. abituarsi a riflettere sul senso della vita.

Dai compiti culturali e formativi e dai nostri traguardi formativi, si definisce altresì la nostra proposta per
l’educazione alla cittadinanza attiva.

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA:

1. riflettere su sé stesso e gestire il proprio processo di crescita imparando a chiedere aiuto


quando occorre;
2. interagire con l’ambiente naturale inteso come sistema ecologico e patrimonio a disposizione di
tutti, sviluppando atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto;
3. interagire con l’ambiente sociale circostante e influenzarlo positivamente in quanto soggetti
attivi, titolari di diritti e doveri;
4. scoprire la difficoltà, ma anche la necessità, dell’ascolto delle ragioni altrui, del rispetto, della
tolleranza, della cooperazione e della solidarietà.

I compiti formativi e culturali, i traguardi formativi e l’educazione alla cittadinanza attiva costituiscono,
pertanto, lo sfondo culturale ed organizzativo attorno al quale si va ad articolare l’offerta formativa e,
alla luce dei bisogni dell’utenza e del territorio, si configurano anche come gli elementi essenziali da
utilizzare per l’elaborazione del curricolo verticale, inteso come strumento progettuale ed operativo che
concorre non solo alla richiesta delle Indicazioni per il curricolo nel biennio 2009/2011, ma anche alla
conduzione delle specifiche azioni richieste per il miglioramento della qualità dei servizi erogati.

Da quanto precedentemente esposto, risulta chiaro che l’organizzazione del curricolo della scuola,
tenuto conto della specificità dei campi di esperienza e delle diverse aree disciplinari, è organizzato per
sostenere la visione di un alunno che si fa protagonista della propria crescita sociale, culturale e
relazionale acquisendo quelle alfabetizzazioni culturali di base che gli consentono il primo esercizio dei
diritti costituzionali.

Modello Organizzativo

Parlando del modello organizzativo in riferimento alle attività curricolari, i progetti sono:

 ACCOGLIENZA. a Il piano strategico della scuola dell’infanzia e della scuola primaria ha lo scopo
di implementare positivamente i processi relazionali, le diverse forme di collaborazione, il
raggiungimento di obiettivi comuni e la condivisione di finalità specifiche
 MISSIONE BEN…ESSERE. Progetto di cittadinanza attiva della scuola dell’infanzia esteso agli
alunni di cinque anni al fine di sperimentare in maniera diretta varie forme di cittadinanza attiva
e comprenderne, in relazione all’età, il valore, il significato ed il senso in maniera partecipata,
democratica, condivisa e responsabile.
 MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO. Le scuole della rete «Insieme per…», esprimono la necessità
di proseguire l’itinerario di formazione, ricerca e azione intrapreso negli ultimi anni scolastici, al
fine di potenziare e portare a compimento un comune progetto educativo orientato allo
sviluppo delle competenze-chiave di cittadinanza ed incentrato sulle competenze matematiche.
Sulla base delle esperienze, si ritiene necessario implementare la formazione-ricerca in tema di
competenze di base verso le competenze-chiave di cittadinanza, partendo dalle competenze
matematiche, per l’elaborazione di un format di progettazione interdisciplinare per
competenze, di strumenti di rilevazione delle competenze per una valutazione autentica degli
allievi (centrata su compiti di realtà).
 LABORATORIO DI CERAMICA. Progetto di Educazione Inclusiva esteso agli alunni D.A. e BES
della scuola primaria con cui si intende favorire l’apprendimento, stimolare interessi, creare
motivazione allo studio, dando spazio alla creatività e coinvolgendoli emotivamente.
 CONTINUITA’. Percorso formativo improntato sulla coerenza/continuità educativa e didattica
secondo un itinerario scolastico che crei «continuità» nello sviluppo delle competenze
dell’alunno ed eviti che ci siano fratture fra vita scolastica ed extra-scuola.
 L’ALTERNATIVA C’E’. Progetto, rivolto agli alunni di scuola primaria che hanno scelto di svolgere
attività alternative all’ora di religione, contribuisce alla formazione integrale della persona,
promuovendo la valorizzazione delle differenze.
 BIBLIOTECA. Percorso di lettura e non solo, rivolto a tutte le classi della scuola primaria che ha
la finalità di sviluppare e sostenere nei bambini l’abitudine ed il piacere di leggere e di
apprendere.
 SCIENZE ECCELLENZE. L’attività didattica, rivolta agli alunni delle classi quarte, tende a favorire
la diffusione della cultura scientifica mostrando loro esperimenti relativi ai diversi ambiti del
sapere scientifico ma anche sensibilizzando gli stessi nei confronti delle questioni scientifiche
più attuali.
 EARTHBEATS. Progetto di innovazione sociale che intende offrire agli alunni la possibilità di
esprimere una propria visione sui temi dello sviluppo sostenibile e della lotta all’inquinamento
da rifiuti attraverso il laboratorio di “raccolta suoni spontanei”. Le sessioni di questi ultimi
saranno documentate e raccolte per essere promosse su piattaforme di social network e messe
a disposizione di musicisti per rielaborazioni, mixaggi e nuove produzioni.
 SPORT IN CLASSE. Progetto di educazione fisica esteso a tutte le classi della scuola primaria che
ha come fine la promozione di un sano stile di vita. Il progetto prevede un’ora settimanale di
pratica sportiva, coadiuvata da un tutor (docente di classe) ed un esperto in scienze motorie.
 LABORATORI DI… INGLESE, CERAMICA, MUSICA, ED. FISICA… Percorsi attivati nella scuola
dell’infanzia rivolti agli alunni di età compresa tra i 4 e i 5 anni

Per quanto riguarda i progetti extra-curricolari, tra i tanti, ne elenco alcuni:

 GNAM… GNAM… CONTINUA! Progetto di educazione alimentare delle classi terze che mira,
attraverso i cinque sensi, a far conoscere i cibi, a far scoprire gusti ed a vivere in armonia il
rapporto di ciascun alunno con il cibo partendo dal vissuto personale.
 SCUOLA A DOMICILIO. Progetto di istruzione domiciliare erogato nei confronti di alunni per i
quali si prevede una lunga degenza domiciliare impartito, in orario aggiuntivo all’orario
d’obbligo, dai docenti stessi degli alunni con la finalità di garantirne il diritto allo studio e
favorirne la continuità dell’esperienza scolastica.
 SET ME FREE – ECOSOSTENIBILITA’ AMBIENTALE. Realizzazione di attività laboratoriali e di
interscambio culturale volti al miglioramento della qualità della vita e alla prevenzione del
disagio. Il progetto vede coinvolti gli alunni delle classi quinte in tematiche specifiche quali i
murales e l’orto.
Questi sono solo alcuni dei progetti extra-curricolari.
La scuola offre poi progetti di potenziamento nelle varie materie (Italiano, Scienze e Matematica),
progetti con enti esterni, attività culturali e di solidarietà, concorsi e manifestazioni culturali, processi di
miglioramento e progetti P.O.N.
Punti di forza e punti di debolezza della proposta formativa.
Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove
standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce
i seguenti punti di forza:
una buona diminuzione delle disparità fra i vari alunni e le diverse classi;
che i punteggi di italiano e di matematica, conseguiti dall’Istituto durante le prove Invalsi
a. s. 2013/14, nel complesso e tenuto conto dell'alto livello di cheating presente negli anni
precedenti, sono soddisfacenti;
livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti buono e con
risultati, più o meno, omogenei per tutte le classi;
ed i seguenti punti di debolezza:
persistenza, seppur ridotta, di disparità fra i risultati degli alunni;
concentrazione della disparità fra i risultati solo in poche classi.
In conseguenza di ciò, la scuola ha deciso di integrare le priorità / i traguardi / gli obiettivi del
RAV con i seguenti;
- Offrire un curricolo adeguato ai bisogni dell’utenza garantendo pari opportunità di
apprendimento agli studenti.

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