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A Il Covilef B

ANNOXIIIN°758 12 LUGLIO 2013

RIVISTA APERIODICA RISORSE CONVIVIALI


DIRETTA DA
STEFANO BORSELLI d ISSN2279–6924
¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬
E VARIA UMANITÀ

Penetriamo nuovamente in epoche che non aspettano dal filosofo né una spiegazione né una trasformazione del mondo, ma la costruzione di rifugi contro l’inclemenza del tempo. Nicolás Gómez Dávila

CLAUDIO DETTORRE

I L PA S S AGG IO DE L T E M P O
E CARLO M. CIPOLLA
(PER TACERE DEGLI ALTRI E DI
JEROME K. JEROME CHE NON
SARÀ NOMINATO!).

P
diciassette anni quando vero i mugnai pazzi) sono state, una volta tra-
ASSARONO
Fruttero e Lucentini ultimarono la dotte in italiano e stampate nel 1988 con il ti-
trilogia sul cretino (La prevalenza tolo complessivo di Allegro ma non troppo,
del cretino — 1985, Il ritorno del cretino — quando furono riunite insieme al saggio sul
1992, Il cretino in sintesi — 2002) e per il se- ruolo delle spezie (e del pepe in particolare)
condo della ditta F&L quell'anno fu l'ultimo nello sviluppo economico del Medioevo (una
della sua vita terrena. Fu il risultato più alto auto-parodia di uno studio storico redatto in
della loro produzione? Senz'altro per Carlo inglese e stampato fuori commercio nel 1973,
M. Cipolla (la M puntata pare che fosse un quindi tre anni prima delle Leggi), il viatico
falso per riempire lo spazio del middle name di un notevole successo nazionale e interna-
nei moduli dell'università di Berkeley), Le zionale (il Sole 24 ore del 23 ottobre 2011 ri-
leggi fondamentali della stupidità umana porta il dato di 350.000 copie vendute in Ita-
(«The Basic lia e di edizioni in
Laws of Human francese, tedesco,
Stupidity», uno spagnolo, gali-
scritto del 1976 ziano, catalano,
redatto in inglese A LORS UNE
greco, turco,
FACULTÉ PITOYABLE SE
e stampato in po- portoghese, un-
DÉVELOPPA DANS LEUR ESPRIT,
che copie fuori gherese, ceco,
CELLE DE VOIR LA BÊTISE ET
commercio da Il DE NE PLUS LA TOLÉRER.
rumeno, giappo-
Mulino — com- nese e coreano).
GUSTAVE FLAUBERT
parendo invece e Bouvard & Pecuchet D'altro canto,
ironicamente tanto per nomi-
come editori The nare un illustre
Mad Millers, ov- precedente del

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zione: Francesco Borselli, Riccardo De Benedetti, Aude De Kerros, Pietro De Marco, Armando Ermini, Luciano Funari, Giuseppe Ghini, Ciro Lomonte, Roberto Man-
fredini, Ettore Maria Mazzola, Alzek Misheff, Pietro Pagliardini, Almanacco romano, Gabriella Rouf, Nikos A. Salìngaros, Andrea G. Sciffo, Stefano Serafini,
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famoso allievo di Fernand Braudel (Carlo M. mostrò Achille Campanile (al quale Cipolla si
Cipolla), Gustave Flaubert con Bouvard et era indubbiamente ispirato), quando discet-
Pécuchet dimostrava di aver studiato a fondo tando di Asparagi e immortalità dell'anima,
quell'argomento (la bêtise ovvero la bestialità concludeva che, per quanto si indaghi appro-
— letteralmente — dell'idiozia fonditamente sulle loro implicazioni recipro-
intellettuale), che Oscar Wilde definì «la Be- che, non vi era «nulla in comune».
stia Trionfans che fa uscire immancabilmente
la saggezza dalla sua tana», sebbene non fosse
riuscito a portare a termine l'impresa a causa
della sua smisurata ampiezza (l'opera uscì po-
stuma nel 1881, dopo aver impegnato, a più
riprese, l'autore negli ultimi anni di vita). In
fondo l'argomento è intrinsecamente lettera-
rio, come avevano compreso l'umanista olan-
dese Erasmo, con l'elogio della Moria (la fol-
lia), e lo spagnolo Cervantes, con Don Chi-
sciotte (nei due volumi del 1605 e 1615 — dieci
anni per completare la seconda parte) e poi il
suo imitatore francese Daudet (alla trilogia di
Tartarino lo scrittore lavorò dal 1872 al 1890,
per diciotto anni). Per la prima edizione com- Alla stupidità o alla follia appartengono
merciale in inglese delle cinque leggi sulla reami troppo vasti e complessi, scivolosi e
stupidità di Carlo M. Cipolla bisogna atten- proteiformi, protendendosi ovunque e chiu-
dere il 2011, dunque dovettero trascorrere 35 dendosi su ognuno, come può riferire chiun-
anni dalla stampa riservata agli amici dello que abbia letto l'Encomium Moriae di Erasmo
storico. Su certi temi delicati la pazienza è (che con sottile abilità nel titolo elogiava
virtù necessaria. Se si riflette sul ruolo del Tommaso Moro — a cui il saggio era dedica-
pepe (o del vino o della lana) nello sviluppo to formalmente —, senza portargli tuttavia
economico dell'età di mezzo, e quindi su Pie- l'auspicata fortuna) o Il buon soldato Sc'vèik di
tro l'Eremita che fomentò la crociata per ri- Hasek (sterminato romanzo che l'autore, mo-
fornire l'Occidente delle spezie di cui, nono- rendo nel 1923, non riuscì a portare a termine,
stante tutto, egli era ghiotto, e poi, come con- dopo undici anni di lavoro), oppure chiunque
seguenza sociale non voluta ma inevitabile del abbia dimestichezza con Musil (definito
passare del tempo, sulla necessità di ricorrere dall'Accademia dei poeti tedeschi «troppo in-
ai fabbri per le cinture di castità al fine di ga- telligente per essere un poeta») e con il suo
rantirsi la fedeltà delle donne durante le as- celebre discorso Sulla stupidità (L'uomo senza
senze e quindi al germogliare in tutta Europa qualità, a cui lavorò dagli anni Venti fino alla
di una filiera di cognomi come Smith, Sch- morte nel 1942 lasciandolo incompiuto, è più
midt, Febvre, Lefebvre, Ferrari e Ferrero, un romanzo sulle infinite metamorfosi della
non si può non riconoscere una certa qual cretineria che sul Nulla o sulle Possibilità o
plausibilità agli argomenti addotti (d'altronde sulla Genialità, come taluni dotti invece affer-
la stupidità, più che plausibile, è certa), perciò mano) o con Ortega y Gasset, il quale pubbli-
occorre infine brindare al buon senso che di- camente chiedeva perché della stupidità non

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se ne affrontassero sistematicamente tutte le Vele e cannoni del nostro Cipolla, pubblica-


ramificazioni (risposta ovvia: perché è impre- to in italiano nel 1983 da Il Mulino, fu edito
sa negataci dalla nostra condizione). in inglese, nel 1965 (diciotto anni prima),
Il titolo del volumetto di Cipolla — Alle- presso Collins Sons & Co. di Londra, con il
gro ma non troppo —, orecchiabile quanto titolo Guns and Sails in the early phase of Eu-
pensoso, rinvia ai due poli del discorso, ma la ropean expansion, 1400–1700.
sua musicalità rischia di trarre in inganno, Si tratta di uno studio di un professore uni-
perché non si può presumere di venire a capo versitario (l'autore fornisce agli interessati
del motivetto senza penose conseguenze, venti pagine di riferimenti bibliografici e faci-
come sa bene chi ha frequentato di Jonathan lita la compulsazione del testo con gli indici
Swift gli Scritti satirici e polemici. Quell'alle- dei nomi e degli argomenti), che ha poco in
gria, imprudentemente esibita, a noi italiani comune con la fortunata silloge citata sopra,
sembra richiamare il celeberrimo saluto di se non il fatto che l'espansione oceanica
Mike Bongiorno per spedirci definitivamente dell'Europa nella seconda metà del secolo
fuori strada (tra parentesi, appunto, mi do- quindicesimo viene ricondotta «anche» al
mando: perché mai Ungaretti, che dallo blocco del commercio delle spezie causato
splendido Il porto sepolto — 1917 — era pas- dall'avanzata turca nel Mediterraneo orienta-
sato al non meno profondo Allegria di naufra- le. Il libro riflette sulla cosiddetta «era di Va-
gi — 1919 —, aveva finito per disancorare il sco da Gama» (definita così da Panikkar),
genitivo e confermare infine solo il vuoto so- contrassegnata dal predominio europeo sugli
stantivo de L'allegria del 1931? Dissoluzione oceani a partire dal momento in cui il naviga-
dei residui poetici nel dolore quotidiano? Il tore portoghese arrivò a Calcutta (1498) fino
dolore è del 1947). al ritiro britannico dall'India (1947) e a quel-
lo delle flotte europee dalla Cina (1949). Di
curioso offre qualche cartolina dell'inesorabi-
le trascorrere del tempo che tutto cambia,
come quella che descrive l'Olanda come «vero
catalizzatore dello sviluppo continentale» in
Europa nella produzione di cannoni (quando
si è abituati a ritenere quelle terre basse popo-
late da pacifisti incalliti, impegnati casomai in
tutt'altre faccende) o la Cina dei mandarini,
per la maggioranza dei quali «nulla poteva es-
serci di meno attraente che innovazioni mili-
tari e armi assordanti» (quando invece siamo
spinti a temere che, dopo furiosi decenni di
crescita economica, la Cina si dedichi altret-
tanto volonterosamente a moltiplicare la ca-
pacità strategica delle sue forze armate), in-
sieme a qualche conferma che il tempo non ha
stravolto come l'asservimento delle economie
non industriali «mediante la politica del libero
scambio». E l'economia partecipa della stupi-

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dità umana in misura proporzionale al suo Forse non tutti sanno che l'anziano Carl
ruolo nella società. Nel Mondo nuovo di Al- Gustav Jung si occupò di UFO (Unidentified
dous Huxley si trovano perle come questa: Flying Objes) ovvero «saucers, dischi, sou-
La civiltà industriale è possibile soltanto coupes, disks» in Su cose che si vedono in cielo
quando non ci sia rinuncia. Concedersi tutto pubblicato da Bompiani nel 1960 due anni
fino ai limiti estremi dell'igiene e delle leggi dopo l'edizione zurighese dal titolo Ein Mo-
economiche. Altrimenti le ruote cessano di gi- derner Mythus (che è titolo più sobrio e neu-
rare. tro). Nella nota di copertina dell'edizione ita-
(questa citazione si trova in un articolo del liana era scritto che «si trattava di una vertigi-
Guardian scritto da George Monbiot, tradotto nosa discesa nella notte dell'inconscio collet-
in italiano nel numero 997 della rivista Inter- tivo, per cercare le radici archetipe di una
nazionale). Se la rinuncia è necessaria, come suggestione ricorrente», dove convergono
quando gli Stati negoziano le riduzioni delle «religione, alchimia, arte, storia, etnologia,
emissioni globali di gas serra, si pescano degli psichiatria e filosofia» (non è poco!). Nel ca-
stratagemmi ingegnosi, come quello di consi- pitolo «L'Ufo considerato sotto l'aspetto non
derare solo le emissioni prodotte all'interno psicologico», Jung afferma quella che è la sua
dei propri confini, evitando di assumersi le opinione sull'esistenza degli stessi:
proprie responsabilità derivanti dalla globa- gli Ufo sono reali apparizioni materiali, entità
lizzazione dei mercati e dal trasferimento del- di natura sconosciuta, che provengono proba-
le produzioni industriali nei paesi più poveri. bilmente dagli spazi e che erano già visibili,
Se Cipolla avesse aggiornato il suo volu- forse da lungo tempo, agli abitanti della Terra.
metto Vele e cannoni al secolo ventesimo, non Dalla fine della seconda guerra mondiale «la
avrebbe parlato di imperi che affrontano le loro presenza sembra essersi fatta più fre-
onde degli oceani, ma che signoreggiano sui quente di prima». È chiaro che «contenuti
cieli e sfidano le solitudini della volta stellata. dell'inconscio si sono proiettati negli inspie-
Non è da escludere l'ipotesi che l'avrebbe in- gabili fenomeni celesti», dice l'analista.
titolato Astronavi e missili o qualcosa del ge- L'incremento delle visioni è legato da un lato
nere. alle ipotesi di un «possibile viaggio nello spa-
zio» (nota bene: siamo nel 1958), dall'altro
alla «minaccia vitale che pesa sull'esistenza
terrestre». Le forme rotonde e cilindriche de-
gli Ufo rappresentano l'unificazione dei con-
trari. A questo punto Jung parla dei contras-
segni dei velivoli in Usa e in Urss:
I primi hanno una stella bianca, gli altri una
rossa a cinque punte. Per circa un millennio, il
rosso ha rappresentato il colore maschile e il
bianco quello femminile. Gli alchimisti parla-
vano di servus rubens (schiavo rosso) e della
femina candida (donna bianca) che copulava-
no effettuando così la suprema unificazione
dei contrari.

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A conferma della sua suggestiva intuizione ed extraterrestri ed in particolare nel para-


aggiunge che «quando si parla della Russia si grafo «La CIA, l'URSS e gli UFO». Il volu-
ricorda volentieri il Piccolo Padre Stalin e si me che possedevo del Pianeta sconosciuto di
farfuglia di matriarcato americano, dato che Peter Kolosimo (un esemplare ammuffito del-
gran parte del capitale americano è in mano a la dodicesima edizione, del 1974) era colloca-
donne». Conclude «argutamente» (termine to in una collana di Sugarco dove compariva
suo) che rosso e bianco sono colori nuziali e un altro personaggio che leggevo avidamente,
che essi gettano una luce «divertente» (idem) a quel tempo, ovvero Leo Talamonti, ma an-
«sulla Russia nella parte dell'amato riluttante che altri autori piuttosto suggestivi come
o inascoltato della femina candida alla Casa Levy Howard (L'erotismo dei piedi cinese),
Bianca». Tobias Schneebaum (Sono stato un cannibale),
Alfredo e Angelo Castiglioni (Africa ama) ed
infine il nome celeberrimo, tra il 1971 e il
1972, del parapsicologo Massimo Inardi che
vinse, partecipando alla trasmissione a quiz
Rischiatutto condotta da Mike Bongiorno, più
di 48 milioni di lire, un record assoluto
dell'epoca!
L'ottavo capitolo de Il pianeta sconosciuto
(pubblicato la prima volta nel 1957, un anno
prima del libro del tardo Jung) si intitola I
figli delle stelle (Alan Sorrenti, nel 1977,
vent'anni dopo, canterà «Noi siamo figli delle
stelle — senza storia, senza età, eroi di un so-
gno» forse imitando l'altrettanta felice sintesi
che aveva dimostrato Emily Dickinson quan-
do aveva scritto: «Per fare un prato / basta un
trifoglio e un'ape / un trifoglio, un'ape, e il
sogno / Il sogno basterà se l'ape se ne va») e
E dire che tanti, a suo tempo, ironizzavano parla, tra l'altro, dei leggendari Kappas: «bi-
su Peter Kolosimo (1922–1984) autore di pedi dagli arti palmati e muniti ognuno di tre
Non è terrestre del 1968 (vincitore del Premio dita terminanti ad uncino, con il dito centrale
Bancarella) e Astronavi sulla preistoria (1972), notevolmente più lungo», la cui «pelle è bru-
ma anche dei precedenti Il pianeta sconosciuto na, liscia, serica e lucida, il loro capo sottile,
(1957), Terra senza tempo (1964), Ombre sulle le orecchie grosse, gli occhi stranamente
stelle (1966), e di vari altri testi negli anni suc- grandi e triangolari», che sulla testa portano
cessivi fino a I misteri dell'universo del 1982 un curioso cappello a quattro aghi (antenne?)
(le sue opere sono state diffuse e tradotte in e il cui naso ha «l'aspetto di una proboscide
sessanta paesi). Forse non tutti ricordano che che termina dietro le spalle dove si unisce a
pure la moglie di Peter, Caterina Kolosimo, una gobba a forma di cassetta», con molteplici
aveva scritto numerosi saggi di divulgazione richiami alle forme che assumeranno in segui-
scientifica, tra cui Sopravviveremo al 1982?, in to vari celebri extraterrestri cinematografici,
cui nei capitoli nono e decimo si parla di UFO ma che erano stabilmente presenti nel vasto

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arcipelago dell'immaginario fantascientifico. ke. La casa editrice Einaudi, nel 1996, aveva
I civilizzatori di Mu (il continente scomparso pubblicato una raccolta di William Blake, dal
che sorgeva nel Pacifico) sarebbero stati degli titolo Seleed Poems, nella collana «Scrittori
extraterrestri, dice Kolosimo che, nel dodice- tradotti da scrittori — Serie trilingue» in cui
simo capitolo del suo libro, dichiarava di es- si poteva leggere l'originale inglese, la tradu-
sersi messo con successo Sulle tracce dello Yeti zione italiana di Ungaretti (Ungaretti aveva
e del suo omologo americano. Questo capitolo già pubblicato la sua traduzione «Visioni di
fa da contrappunto a quello sopra citato sulle William Blake» nel 1965) e la versione fran-
nostre ascendenze stellari, presentando i ri- cese di Georges Bataille. Tra i Proverbi
sultati di accurate ricerche sull'esistenza reale dell'Inferno (Proverbs of Hell — Proverbes de
degli «schiavi villosi» (gli Yeti), sulla scorta l'Enfer) si trovava il seguente: «La strada
anche degli studi della «Commissione per lo dell'eccesso porta al palazzo della saggezza»
studio dell'uomo delle nevi», che si era costi- (The road of excess leads to the palace of wisdom
tuita presso l'Istituto antropologico a Mosca — Le chemin de l'excès mène au palais de la sa-
(ma erano i tempi dell'URSS). Si intuisce fa- gesse), che doveva piacere molto al francese.
cilmente che la coppia figli delle stelle-yeti si La dimostrazione si trova ne La part mau-
approssima a quella che Jung unirà nello spo- dite (La parte maledetta), del 1949, e ne La
salizio alchemico un anno dopo. nozione di dépense (termine che si traduce più
Si deve riconoscere che, se poteva apparire o meno con «dispendio» e che Bataille adope-
un fatto curioso e originale il matrimonio di ra facendo riferimento alla mitologia del po-
Usa e Urss sotto il segno degli UFO, si è assi- tlatch arcaico), il cui concetto Bataille trasse
stito più volte, nel corso del secolo scorso, a dal Saggio sul dono di Marcel Mauss (e che
simili cerimonie, sotto gli auspici, di volta in influenzerà in seguito, tra gli altri, Jean Bau-
volta, dell'imperialismo, della burocratizza- drillard, de Lo scambio simbolico e la morte e
zione, della repressione, dello spettacolo etc. Peter Sloterdijk, di Ira e tempo). Annamaria
celebrate spesso da distinti e talvolta esclusivi, Laserra nel saggio su Bataille lettore e tra-
se non settari e sinistri, ministri del culto. duttore di William Blake, incluso nel citato
D'altronde già William Blake (1757–1827) volume Einaudi, afferma che la lettura di Bla-
sosteneva che «l'immaginazione non è uno ke promosse «il momento inaugurale, il pre-
stato mentale: è l'esistenza umana stessa» (the sagio della nozione di dispendio», e che il det-
imagination is not a State: it is the Human exi- to «Exuberance is Beauty» (Esuberanza è
stence itself ), ed egli era stato l'autore de The Bellezza), espresso in tre parole di purezza
Marriage of Heaven and Hell (Il matrimonio adamantina, potrebbe costituire l'epigrafe de
del Cielo e dell'Inferno) nel 1790–1793 (e La parte maledetta e, forse, «di tutta l'opera di
Fernando Pessoa completava così: «Il poeta è Bataille».
un fingitore / finge così completamente / che Anche Jung si servì di Blake (in Tipi psico-
arriva a fingere che dolore è / il dolore che logici — Psychologische Typen, 1921) inter-
prova davvero,»). Giuseppe Ungaretti è stato pretandone la psicologia nella categoria
un appassionato traduttore di poeti, da Luis dell'introversione. Secondo Jung
de Gongora a Mallarmé (come si intitola una l'intuizione introversa percepisce tutti i pro-
raccolta di traduzioni del 1961) passando per cessi che sono nel fondo della coscienza in
Shakespeare, Racine, Esenin (attraverso il modo distinto quasi quanto la sensazione
francese) e, ciò che è notevole, William Bla- estroversa percepisce gli oggetti esterni. In

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conseguenza, per l'intuizione le immagini punti preparatori pubblicati in seguito e sepa-


dell'inconscio non hanno minore dignità delle ratamente, cioè il potlatch, la dépense, il di-
cose o degli oggetti. spendio. Un altro intellettuale irregolare, un
Queste parole sono riportate da Georges Ba- poeta come Ezra Pound (Bataille fu accusato
taille nel saggio dedicato a Willam Blake di simpatizzare occultamente con il nazismo,
(presente nel già citato volume Einaudi), ma mentre Pound esplicitamente appoggiò il fa-
il concetto analitico di introversione lasciò scismo e, in quanto sua derivazione, il nazi-
insoddisfatto il francese, per il quale l'inter- smo), negli stessi anni, si interessò attivamen-
pretazione junghiana informava «più sulla te di economia ricavandone una vasta gamma
teoria di Jung che sulle intenzioni di Blake» di giudizi piuttosto sprezzanti (dai direttori di
(come se questa affermazione non avesse una giornali riceveva inviti a collaborare di questo
sua ampia validità ed egli fosse sicuro che non tenore: «Può scrivere qualche cosa purché
riguardasse anche la sua stessa interpretazio- non di economia?»), a parte le consuete e più
ne). Il tratto interessante per Bataille era co- che note accuse di demenza.
stituito dall'esuberanza della fantasia di Bla- Al contrario di quanto accadde a Bataille,
ke, dal suo eccesso incoerente che andava en- le ipotesi e le suggestioni di Pauwels e Bergier
fatizzato e «sottolineato» piuttosto che ridot- a proposito del nazismo mistico contribuirono
to alla «chiarezza che la psicoanalisi ha lo al successo de Il mattino dei maghi, mentre le
scopo di introdurre». esperienze dell'archelogia nazista con l'Ahne-
Bataille fu un intellettuale attratto da una nerbe Forschungs und Lehrgemeinschaft
vasta congerie di interessi e tra di essi occupa- (Società di ricerca ed insegnamento dell'ere-
va un posto di qualche rilievo anche l'econo- dità ancestrale) hanno fornito a I predatori
mia, perché, seppure in modo obliquo ed ete- dell'arca perduta uno stereotipo narrativo.
rodosso, di essa si trattava in La parte male- Ezra Pound apparteneva al ristretto grup-
detta, da cui è ricavata la seguente dichiara- po di coloro che nell'introduzione al libro
zione: «l’attività umana non è interamente ri- L'ABC dell'economia curata da Giorgio Lun-
ducibile a processi di produzione e di conser- ghini sono definiti monetary cranks, cioè degli
vazione, e il consumo dev’essere diviso in due economisti eretici per i quali il denaro ha
parti distinte. La prima, riducibile, è rappre- un'importanza essenziale (soprattutto nel
sentata dall’uso del minimo necessario, agli causare i peggiori mali della società), e non
individui di una data società, per la conserva- poteva essere marxista perché Marx «non tro-
zione della vita e per la continuazione vò nulla da criticare nel denaro». Tuttavia
dell’attività produttiva: si tratta dunque della quando Pound scriveva che è «innegabile che
condizione fondamentale di quest’ultima. La se a nessuno venisse permesso di lavorare (in
seconda parte è rappresentata dalle spese co- quest'anno 1933) più di cinque ore al giorno,
siddette improduttive: il lusso, i lutti, le guer- non ci sarebbe quasi più alcun disoccupato e
re, i culti, le costruzioni di monumenti sun- alcuna famiglia priva di titoli cartacei suffi-
tuari, i giochi, gli spettacoli, le arti, l’attività cienti per consentirle di mangiare» scriveva
sessuale perversa (cioè deviata dalla finalità qualcosa che oggi (ottant'anni dopo) piace-
genitale) rappresentano altrettante attività rebbe (se lo sapessero, e forse è questa la solu-
che, almeno nelle condizioni primitive, han- zione dell'enigma) agli estremisti nostrani.
no il loro fine in se stesse». Qualcosa come il Paul Lafargue, che sicuramente fu marxista e
limite dell'utile, come furono intitolati gli ap- genero di Karl, avendo sposato Laura Marx,

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scrisse Le Droit à la paresse (Il diritto all'ozio) crofoni della radio fu liberato e poté tornare
mentre era imprigionato nel 1883, ed Ezra in America, proprio in coincidenza con
Pound, cinquant'anni dopo, scrisse in ABC of l'avvio dell'operazione Barbarossa (e che,
economics (L'ABC dell'economia) che «l'ozio nell'invasione dell'URSS, Wodehouse possa
è tempo libero liberato dall'ansia». Neanche i aver avuto un qualsiasi ruolo, anche se del
situazionisti avrebbero saputo definirlo me- tutto marginale, suscita un effetto più sbalor-
glio. Carlo M. Cipolla (per tornare al nostro ditivo dei vertiginosi trucchi del mestiere
autore) aveva dimostrato di essere un appas- dell'umorista inglese; non è un giudizio mio, e
sionato di monete (ma non nel senso di Ebe- se lo integro nel discorso è solo perché vi si
nezer Scrooge o di Paperon de' Paperoni ov- inserisce bene). Tuttavia quanto meno il fatto
vero, nella lingua originale, Scrooge Mc- che si fosse prestato alla propaganda goebbel-
Duck) essendo l'autore de Le avventure della siana fece sdegnare i fieri britannici che boi-
lira (e di saggi come Il governo della moneta a cottarono i libri dello sprovveduto chiacchie-
Firenze e a Milano nei secoli XIV-XVI e di rone (è il meno che si può dire). Coraggiosa-
vari e numerosi altri), in cui, con erudizione mente (e inaspettatamente per chi non lo co-
ed arguzia, tracciava la storia della nostra nosceva) fu George Orwell, nel 1945, pubbli-
moneta («La lira moneta nacque come mone- cando In difesa di P.G. Wodehouse, ad aprire la
ta materialmente inesistente, come pura unità via della riabilitazione tra i connazionali an-
ideale di conto. La gente cominciò a parlare cora frementi. Questo scrivevano Fruttero e
di lire, a trattare e vendere in lire, senza che Lucentini nell'introduzione al meraviglioso
alcuno mai avesse visto o toccato una lira in Lampi d'estate.
forma di moneta. La lira venne al mondo CLAUDIO DETTORRE
come moneta-fantasma. Il curioso è che ri-
mase un fantasma per quasi mille anni.») tor-
nata ad essere di nuovo un fantasma o addirit-
tura uno spauracchio utile nei comizi politici.
Ezra Pound partecipò al programma radiofo-
nico American Hour con Radio Roma nel
1940–41 e collaborò con Radio Tevere (Mi-
lano) durante la Repubblica Sociale Italiana.
Quando, dopo essere stato catturato dai parti-
giani, fu consegnato alle autorità americane
venne rinchiuso in una gabbia all'aperto per
tre settimane (ed in seguito ad un collasso fu
trasferito in infermeria) all'interno di un
campo di concentramento presso Pisa (una
versione primitiva di Guantanamo). P. G. Wo-
dehouse, dopo un anno di internamento in
Francia, fu condotto dai tedeschi a Berlino,
alloggiato all'Hotel Adlon, ed invitato a par-
lare «liberamente» (le virgolette non sono
mie) alla radio delle sue esperienze di prigio-
niero. Dopo cinque discorsetti dei suoi ai mi-

dIl Covilef Wehrlos, doch in nichts vernichtet / Inerme, ma in niente annientato (Konrad Weiß Der christliche Epimetheus) N° 758

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