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Indice
L'era dei dieci soli
La cacciata dal paradiso
Le eroiche missioni di Houyi
La ricerca dell'immortalità
L'ascesa di Chang'e sulla Luna
La morte di Houyi
Variazioni
Nella cultura di massa
Altri progetti
Collegamenti esterni
Un giorno, nell'anno 2170 a.C., gli uccelli del sole, stanchi della routine, decisero di alzarsi in volo tutti assieme, facendo scaldare
improvvisamente la terra. Il risultato fu che i raccolti appassirono, i laghi e gli stagni si asciugarono, mentre gli esseri umani e gli
animali collassarono o si nascosero in rifugi. Il tempo passava senza che la situazione migliorasse così Yao, imperatore della
Cina, decise di invocare il dio Dijun affinché intervenisse in soccorso.
Dijun era al corrente del misfatto degli uccelli del sole, suoi figli, e mandò Houyi, il dio dell'arco, a dar loro una lezione. Dijun
voleva che Houyi semplicemente li spaventasse, in modo tale che in futuro non avrebbero più commesso una tale
insubordinazione. Houyi stesso voleva risolvere la crisi in modo pacifico, ma quando vide in che condizioni si era ridotta la terra
a causa del gesto sconsiderato degli uccelli del sole, decise di ricorrere a misure estreme. Houyi cominciò così ad abbattere con le
sue frecce i figli di Dijun: l'imperatore Yao, dopo che il nono uccello venne ucciso, si affrettò a fermare Houyi, poiché l'uccisione
anche del decimo uccello del sole avrebbe lasciato la terra per sempre avvolta nelle tenebre. Houyi si fermò e venne salutato
come un eroe dagli esseri umani, ma il suo comportamento avrebbe ben presto attirato l'ira degli dei.
A Houyi non importava di essere stato cacciato dal paradiso in quanto si trovava molto bene a vivere sulla terra. Houyi continuò
quindi a servire l'umanità, anche se era evidente come il mondo fosse ormai precipitato nel caos più completo e nessuno, né le
divinità né i mortali, sapevano come risolvere la situazione. Solo il dio arciere, ormai ridotto a un comune essere umano, poteva
porvi rimedio.
Durante il suo peregrinare, Houyi s'imbatté in un fiume che aveva rotto i propri argini. Houyi sapeva che doveva trattarsi
dell'opera del turbolento dio dell'acqua, così scagliò una freccia dentro al fiume. Subito dalle acque emerse una figura vestita di
bianco, in sella a un cavallo bianco e con numerose guardie al suo fianco. Houyi lo assalì all'istante ferendolo all'occhio. Il dio
fuggì veloce, così Houyi mirò a una delle altre figure emerse dall'acqua, ma si accorse che si trattava di una ragazza disarmata.
L'arciere scagliò la freccia in modo tale da non colpire la fanciulla. Quest'ultima altro non era che Chang'e, la figlia del dio
dell'acqua. Houyi rimase folgorato dalla sua bellezza divina e le chiese immediatamente di diventare sua moglie. Chang'e, con
grande rispetto per l'eroe, accettò la proposta.
L'avversario successivo che Houyi dovette affrontare fu un gruppo di mostri che girovagavano per le terre causando terrore e
morte. Tra di essi c'era Dente a scalpello, uno spaventoso gigante con un unico enorme incisivo che spuntava dalla sua bocca e
con cui strappava la carne delle sue povere vittime. In aggiunta, un mostruoso serpente d'acqua (Bashe) stava atterrendo gli
abitanti nei pressi del Lago Dongting, e il gigante Uccello del vento stava provocando delle tempeste semplicemente sbattendo le
sue ali. Houyi riuscì a eliminare queste minacce una dopo l'altra e l'imperatore Yao, per ringraziarlo, gli conferì il titolo di
Marchese Pacificatore del Paese.
La ricerca dell'immortalità
Come già detto, Houyi non era minimamente toccato dal fatto di essere stato bandito dal paradiso, ma trovava insopportabile
l'idea che un giorno o l'altro sarebbe dovuto morire. In cerca quindi di una soluzione per riacquistare l'immortalità, Houyi giunse
al palazzo di Xi Wang Mu, la Regina Madre dell'Ovest, sul monte Kunlun. La dea conosceva alla perfezione le grandi gesta
dell'arciere e accettò di donargli l'elisir dell'immortalità, ma a una condizione: sapendo che Houyi era un abile architetto, gli
chiese in cambio di costruirle una dimora estiva. Houyi accettò e per diversi mesi lavorò alla costruzione del nuovo palazzo. Una
volta ultimato l'edificio, Xi Wang Mu avvisò Houyi che i due elisir che gli stava donando erano gli ultimi nel loro genere: l'arciere
pensò subito di utilizzarli per sé e per sua moglie.
L'ascesa di Chang'e sulla Luna
Quando Houyi tornò a casa, scoprì che l'imperatore Yao aveva urgente bisogno
di lui. Houyi, per affrettarsi a rispondere alle richieste dell'imperatore, si scordò
di bere immediatamente l'elisir. Così Houyi partì subito alla caccia di enormi
cinghiali selvaggi e draghi che stavano terrorizzando la zona, e per mesi non
ebbe notizie di casa.
Sola e annoiata a casa, Chang'e trovò gli elisir e per curiosità li bevve entrambi.
In quel momento, Houyi rincasò e vide la moglie ascendere sulla Luna. Houyi
udì sua moglie piangere e chiedere aiuto, cercò di afferrarla ma non ci riuscì.
Chang'e aveva guadagnato l'immortalità, ma al caro prezzo di vivere per sempre
sola sulla Luna, con la sola compagnia di alcune lepri bianche.
La morte di Houyi
Il dolore per la perdita della moglie cambiò profondamente Houyi: divenne
violento e da eroe amato da tutti si trasformò in un odioso tiranno.
Variazioni
Ci sono variazioni nella leggenda di Houyi.
Una di queste vuole che Houyi fosse il capo della tribù Youqiong e che avesse salvato il mondo dalla siccità abbattendo i dieci
soli e sconfiggendo innumerevoli creature mostruose.
In un'altra variante, la Regina Madre d'Occidente decise di convocarlo nel proprio palazzo e di ricompensare la sua bravura con la
pillola dell'immortalità avvisandolo, però, di non doverla mangiare subito, ma di far passare ben 12 mesi per "prepararsi con la
preghiera e il digiuno" all'atto. Egli ascoltò attentamente le parole della Regina e decise di nascondere in un posto sicuro di casa
sua la pillola. Fu chiamato però per una missione urgente e in sua assenza la moglie non resistette e decise di assaggiare la pillola.
Nel momento in cui la mise in bocca, la legge di gravità perse il suo potere su di lei ed iniziò a volare. Terrorizzata per
l'improvviso ritorno del marito, decise di volare fuori dalla finestra e l'uomo la inseguì con arco e frecce per mezzo cielo, ma un
forte vento lo fece tornare indietro. La moglie, invece, volò verso la Luna e per il grande sforzo, sputò l'involucro della pillola (la
quale si trasformò in un coniglio di giada). Chang'e invece si tramutò in un rospo a tre zampe. Da allora continua a vivere sulla
luna respingendo le frecce magiche che il marito le tira. Houyi decise quindi di costruire un palazzo sul sole ed essi si vedono il
quindicesimo giorno di ogni mese. I due coniugi, simboli rispettivamente della luna e del sole, sono divenuti espressione di Yin e
Yang.
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