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CAPITOLO

1
Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi
Alexa K. Doig e Sue E. Huether

CONTENUTI DEL CAPITOLO


Distribuzione dei liquidi corporei, 1 Alterazioni dell’equilibrio di potassio, calcio, fosfato
Invecchiamento e distribuzione dei liquidi corporei, 2 e magnesio, 13
Passaggio dell’acqua tra liquido intracellulare e liquido Potassio, 13
extracellulare, 3 Calcio e fosfato, 18
Passaggio dell’acqua tra plasma e liquido interstiziale, 3 Magnesio, 22
Alterazioni degli spostamenti dell’acqua, 3 Equilibrio acido-base, 22
Edema, 3 Idrogenioni e pH, 22
Equilibrio sodico, idrico e del cloruro, 6 Sistemi tampone, 23
Equilibrio sodico e del cloruro, 6 Squilibri acido-base, 26
Equilibrio idrico, 7
Alterazioni dell’equilibrio idrico, sodico e del cloruro, 8
Alterazioni isotoniche, 8
Alterazioni ipertoniche, 8
Alterazioni ipotoniche, 11

Le cellule dell’organismo vivono in un mezzo acquoso che ri- dell’organismo di compensarle o correggerle è importante per
chiede il mantenimento di concentrazioni elettrolitiche e aci- comprendere le basi di numerose condizioni patologiche.
do-base entro limiti di tolleranza particolarmente ristretti. L’e-
quilibrio è reso possibile dall’integrazione delle funzioni renali, DISTRIBUZIONE DEI LIQUIDI CORPOREI
ormonali e nervose. Variazioni a carico della composizione
elettrolitica hanno effetti sui potenziali elettrici delle cellule ec- I liquidi dell’organismo sono distribuiti in comparti (o spazi)
citatorie, andando a determinare il passaggio di liquidi da un funzionali e svolgono una funzione di trasporto che garantisce
comparto a un altro, con possibili conseguenze sulla funzione il corretto funzionamento di cellule e tessuti. L’acqua si muove
cellulare. Alterazioni della composizione dei fluidi corporei in- liberamente per via osmotica o idrostatica tra i vari compar-
fluiscono anche sul volume plasmatico e di conseguenza sul- ti dell’organismo. L’acqua presente nell’organismo è costituita
la pressione arteriosa. Le alterazioni del pH (unità di misura per due terzi da comparti di liquido intracellulare (LIC) e per
dell’acidità o dell’alcalinità di una soluzione) compromettono un terzo da comparti di liquido extracellulare (LEC).
la funzione dei sistemi enzimatici e possono causare citotossici- I due principali comparti del LEC sono il liquido interstiziale
tà. Le alterazioni dell’equilibrio idrico, elettrolitico o acido-base e il liquido intravascolare; quest’ultimo corrisponde al plasma
sono comuni e possono avere esiti fatali. La comprensione delle sanguigno. Altri comparti del LEC sono la linfa e i liquidi tran-
modalità con cui queste alterazioni hanno luogo e della capacità scellulari, come la saliva e i liquidi intestinale, biliare, epatico,

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2 Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi

TABELLA 1-1  CONCENTRAZIONI MEDIE TABELLA 1-4  ASSUNZIONE E PERDITA


DI ELETTROLITI NEI LIQUIDI NORMALI DI ACQUA
TRANSCELLULARI (UOMO, 70 KG)
NA+ K+ CL– HCO3– ASSUNZIONE PERDITA
LIQUIDO (mEq/L) (mEq/L) (mEq/L) (mEq/L) GIORNALIERA GIORNALIERA
Saliva 33 20 34 40 (mL) (mL)
Succo gastrico* 60 9 84 0 Bevande 1400-1800 Urine ≈ 60% 1400-1800
Bile 149 5 101 45 ≈ 60%
Succo pancreatico 141 5 77 92 Acqua negli 700-1000 Feci ≈ 2% 100
Liquido ileale 129 11 116 29 alimenti
Liquido cecale 80 21 48 22 ≈ 30%
Liquido cerebrospinale 141 3 127 23 Acqua di 300-400 Cute ≈ 10% 300-500
Sudore 45 5 58 0 ossidazione
≈ 10%
*La concentrazione di Cl– supera le concentrazioni di Na+ e K+ di 15 mEq/L nel succo
Polmoni ≈ 28% 600-800
gastrico. Ciò è in gran parte dovuto alla secrezione di acido cloridrico da parte delle
cellule parietali. Totale 2400-3200 2400-3200

TABELLA 1-2  DISTRIBUZIONE zione e attraverso la vaporizzazione epidermica e polmonare


DELL’ACQUA CORPOREA (perdita idrica insensibile) (Tab. 1-4).
Sebbene la quantità di liquidi presente nei vari comparti
PERCENTUALE VOLUME sia relativamente costante, tra i diversi comparti intercorre lo
DI PESO CORPOREO (LITRI) scambio di soluti (per es., sali) e acqua, finalizzato al mante-
Liquido intracellulare (LIC) 40 28 nimento della specifica composizione di ciascun comparto. La
Liquido extracellulare (LEC) 20 14 percentuale di ACT varia in base alla quantità di grasso corpo-
Interstiziale (15) (11) reo e all’età. Essendo il grasso idrorepellente, le cellule adipose
Intravascolare (5) (3)
contengono una quantità ridottissima di acqua. Negli indivi-
Acqua corporea totale (ACT) 60 42
dui in cui la presenza di grasso corporeo è maggiore, l’ACT
è proporzionalmente inferiore; tali individui tendono a essere
più suscettibili agli squilibri dei liquidi che possono provocare
TABELLA 1-3  ACQUA CORPOREA TOTALE*
disidratazione.
IN RELAZIONE AL PESO
ACT (%) ACT (%)
UOMO DONNA ACT (%) INVECCHIAMENTO E DISTRIBUZIONE
CORPORATURA ADULTO ADULTA NEONATO DEI LIQUIDI CORPOREI
Normale 60 50 70 La distribuzione e la quantità di ACT varia con l’età (vedi Tab.
Esile 70 60 80
1-3). Nei neonati, in cui la quantità di adipe è relativamente
Obesa 50 42 60
minore, l’ACT è pari a circa il 75-80% del peso corporeo. Nel
*L’ACT (acqua corporea totale) è espressa in percentuale del peso corporeo. periodo immediatamente successivo alla nascita avviene una
perdita fisiologica di acqua, equivalente a circa il 5% del peso
pancreatico e cerebrospinale, il sudore, l’urina e i liquidi pleuri- corporeo e dovuta all’adattamento del bambino al nuovo am-
co, sinoviale, peritoneale, pericardico e intraoculare (Tab. 1-1). biente. I neonati sono particolarmente suscettibili a variazioni
La somma dei liquidi contenuti in tutti i comparti costi- significative dell’ACT, per via dell’alto tasso metabolico e del-
tuisce l’acqua corporea totale (ACT) (Tab. 1-2). Il volume la perdita potenzialmente elevata di liquidi per evaporazione
dell’ACT è solitamente espresso come percentuale di peso cor- attribuibile alla superficie corporea più estesa in proporzione
poreo in chilogrammi. Il valore standard dell’ACT è pari al alle dimensioni corporee complessive. Una perdita idrica in
60% del peso di un uomo adulto di 70 kg, equivalente a 42 litri seguito a diarrea può rappresentare una quota apprezzabile
di fluido (Tab. 1-3). Il resto del peso corporeo è composto da del peso corporeo di un neonato. Nei neonati le funzioni rena-
adipe e solidi non adiposi, in particolare le ossa. li che regolano la conservazione di liquidi ed elettroliti posso-
Benché l’apporto giornaliero di liquidi sia soggetto ad am- no non essere ancora sufficientemente sviluppate per contra-
pie fluttuazioni, l’organismo regola il volume idrico entro stare le perdite e, pertanto, una disidratazione può avvenire
livelli di tolleranza relativamente ristretti. L’acqua presente rapidamente.
nell’organismo deriva dall’acqua assunta con l’alimentazio- Durante l’infanzia l’ACT diminuisce gradualmente, rag-
ne (compresa l’acqua degli alimenti solidi) e dall’acqua pro- giungendo il 60-65% del peso corporeo. Nell’adolescenza la
veniente dal metabolismo ossidativo. In condizioni normali, percentuale di ACT si avvicina ai livelli dell’organismo adulto e
gran parte dell’acqua viene espulsa con l’escrezione renale. ha inizio il processo di diversificazione tra uomini e donne. Gli
Una quantità minore viene invece eliminata con la defeca- individui di sesso maschile presentano una maggiore percen-

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Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi 3

tuale di acqua corporea in funzione della crescita della massa Mentre il plasma scorre dall’estremità arteriosa all’estremi-
muscolare, mentre gli individui di sesso femminile presentano tà venosa del capillare, quattro forze determinano il passaggio
una percentuale inferiore di acqua corporea per via della mag- del liquido dall’interno del capillare allo spazio interstiziale
giore presenza di grasso corporeo e della minore presenza di (filtrazione) o dallo spazio interstiziale nuovamente all’interno
tessuto muscolare, dovuta agli estrogeni. del capillare (riassorbimento):
Con l’avanzare dell’età la percentuale di ACT diminuisce 1. pressione idrostatica capillare (arteriosa): facilita il pas-
ulteriormente. Tale diminuzione è dovuta, in parte, alla mag- saggio dell’acqua dal capillare allo spazio interstiziale;
giore quantità di grasso e alla minore quantità di muscoli, oltre 2. pressione oncotica capillare (plasmatica): attrae osmo-
che alla minore capacità di regolare l’equilibrio sodico e idrico. ticamente l’acqua dallo spazio interstiziale nuovamente
Con l’invecchiamento, i reni diventano meno efficienti nel con- verso l’interno del capillare;
servare il sodio, con conseguente difficoltà di concentrazione 3. pressione idrostatica interstiziale: facilita il passaggio
dell’urina. La perdita idrica insensibile attraverso la cute può verso l’interno, dallo spazio interstiziale al capillare;
aumentare e la percezione della sete può diminuire. La nor- 4. pressione oncotica interstiziale: attrae l’acqua dal capil-
male riduzione dell’ACT negli adulti più anziani diventa cli- lare allo spazio interstiziale.
nicamente rilevante quando l’organismo è sotto stress, come Il movimento del liquido attraverso la parete capillare in en-
per esempio in caso di febbre o di disidratazione; la perdita di trambe le direzioni è noto come filtrazione netta ed è meglio
fluidi corporei in tali circostanze può avere conseguenze gravi descritto dall’ipotesi di Starling:
e anche fatali.1
Filtrazione netta = (Forze che favoriscono la filtrazione) −
(Forze che si oppongono alla filtrazione)
Passaggio dell’acqua tra liquido intracellulare
Forze che favoriscono la filtrazione = Pressione idrostatica
e liquido extracellulare capillare e pressione oncotica capillare
Il movimento dell’acqua tra i comparti LIC e LEC è principal- Forze che si oppongono alla filtrazione = Pressione oncotica
mente determinato da forze osmotiche. L’acqua si sposta libe- capillare e pressione oncotica interstiziale
ramente per diffusione attraverso il doppio strato lipidico della
membrana cellulare e attraverso le acquaporine, una famiglia Normalmente le forze interstiziali sono trascurabili poiché sol-
di proteine con funzione di canali per l’acqua che garantisco- tanto una percentuale assai ridotta di proteine plasmatiche at-
no appunto la permeabilità all’acqua.2 L’osmolalità (numero traversa la membrana capillare e il fluido interstiziale si sposta
di osmoli di soluto per chilogrammo di solvente [Osm/kg]) all’interno delle cellule o viene nuovamente attirato nel plasma.
dell’ACT si trova normalmente all’equilibrio. Il sodio è respon- Le principali forze di filtrazione sono pertanto interne al capillare.
sabile dell’equilibrio osmotico dello spazio del LEC. Il potassio Mentre il plasma scorre dall’estremità arteriosa all’estremità
mantiene l’equilibrio osmotico dello spazio del LIC. La forza venosa del capillare, la forza della pressione idrostatica facilita
osmotica delle proteine del LIC e di altre sostanze non diffu- il movimento dell’acqua attraverso la membrana capillare. La
sibili è equilibrata dal trasporto attivo degli ioni esterni alla pressione oncotica resta piuttosto costante, poiché le proteine
cellula. L’acqua attraversa liberamente le membrane cellulari plasmatiche normalmente non attraversano la membrana capil-
e pertanto l’osmolalità dell’ACT è normalmente in equilibrio. lare. All’estremità arteriosa del capillare, la pressione idrostatica
In condizioni normali, il LIC non è soggetto a variazioni ra- è maggiore della pressione oncotica capillare e l’acqua filtra nello
pide dell’osmolalità; tuttavia, quando l’osmolalità del LEC va- spazio interstiziale. Parte dell’acqua torna nel capillare a causa
ria, l’acqua si sposta da un comparto all’altro fino al ripristino delle forze oncotiche, ma l’effetto netto è la perdita di acqua dal
dell’equilibrio osmotico (vedi Fig. 1-6). capillare. Questa perdita idrica dal plasma riduce la pressione
idrostatica all’interno del capillare e, pertanto, all’estremità ve-
Passaggio dell’acqua tra plasma e liquido nosa del capillare la pressione oncotica supera la pressione idro-
interstiziale statica. I liquidi sono quindi attratti nuovamente nella circola-
La distribuzione dell’acqua e il passaggio di nutrienti e pro- zione, con conseguente bilanciamento del passaggio di liquidi
dotti di scarto tra il plasma nei capillari tissutali e gli spazi tra plasma e spazio interstiziale. L’effetto complessivo è dato
interstiziali avviene in conseguenza delle variazioni di pressio- dalla filtrazione all’estremità arteriosa e dal riassorbimento all’e-
ne idrostatica e delle forze osmotiche in corrispondenza delle stremità venosa (Fig. 1-1). La pressione idrostatica interstiziale
estremità arteriose e venose dei capillari. Acqua, sodio e gluco- favorisce il movimento di circa il 10% del liquido interstiziale in-
sio si muovono rapidamente attraverso la membrana capillare. sieme a piccole quantità di proteine all’interno dei vasi linfatici;
Le proteine plasmatiche mantengono l’effettiva osmolalità, non il liquido interstiziale torna quindi alla circolazione.
attraversano la membrana capillare e determinano la pressione Un fattore importante per la filtrazione capillare dei liquidi
oncotica del plasma. In virtù della sua maggiore concentrazio- è l’integrità della membrana capillare. Le variazioni di perme-
ne, l’albumina è la proteina plasmatica principalmente respon- abilità della membrana possono permettere la fuga di proteine
sabile della pressione oncotica del plasma. Le forze osmotiche plasmatiche all’interno dello spazio interstiziale. La normale
all’interno dei capillari sono equilibrate dalla pressione idro- relazione definita dall’ipotesi di Starling è alterata quando l’ac-
statica, che è prevalentemente determinata dalla pressione ar- qua si porta per osmosi all’interno dello spazio interstiziale,
teriosa e dal volume ematico. causando in questo modo edema tissutale.

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4 Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi

Pressioni del capillare Cellula


(spostamento di liquidi (spostamento
per filtrazione netta) di liquidi per osmosi)

Arteriola Pressione
osmotica intracellulare

Pressione
Pressione osmotica interstiziale
idrostatica
capillare

Filtra
zion
e

Pressione
idrostatica
interstiziale

Pressione
oncotica Vasi linfatici
capillare
o
nt
bi me
Rias sor

Venula

Pressioni del capillare arterioso Pressioni del capillare venoso

Pressione idrostatica capillare 35 mmHg Pressione idrostatica capillare 18 mmHg


Pressione idrostatica interstiziale 2 mmHg Pressione idrostatica interstiziale 1 mmHg
Pressione idrostatica netta 33 mmHg Pressione idrostatica netta 17 mmHg
Pressione oncotica capillare 24 mmHg Pressione oncotica capillare 25 mmHg
Pressione oncotica interstiziale 0 mmHg Pressione oncotica interstiziale 0 mmHg
Pressione oncotica netta 24 mmHg Pressione oncotica netta 25 mmHg

Pressione di filtrazione netta +9 mmHg Pressione di filtrazione netta −8 mmHg

FIGURA 1-1  Forze di filtrazione nei capillari. Acqua, elettroliti e piccole molecole passano liberamente dal comparto
vascolare allo spazio interstiziale e viceversa, in corrispondenza dei capillari e delle piccole venule. La frequenza e la quantità
degli scambi sono determinate dalle forze fisiche di pressione idrostatica e oncotica, oltre che dalla permeabilità e dall’area
della superficie delle membrane capillari. Le due pressioni idrostatiche opposte sono la pressione idrostatica capillare e la
pressione idrostatica interstiziale. Le due pressioni oncotiche opposte sono la pressione oncotica capillare e la pressione
oncotica interstiziale. Le forze che favoriscono la filtrazione dai capillari sono la pressione idrostatica capillare e la pressione
oncotica interstiziale, mentre le forze che si oppongono alla filtrazione sono la pressione oncotica capillare e la pressione
idrostatica interstiziale. La somma degli effetti di tali forze è nota come pressione di filtrazione netta (PFN). Nell’esempio di
normale scambio qui illustrato, una piccola quantità di liquido si sposta nei vasi linfatici, rendendo conto della differenza di
filtrazione netta tra l’estremità arteriosa e l’estremità venosa del capillare.

ALTERAZIONI DEGLI SPOSTAMENTI DELL’ACQUA può causare sia l’edema sia la disidratazione intravascolare. Il
processo fisiopatologico dell’edema è correlato a un aumento
Edema delle forze che favoriscono la filtrazione dei liquidi dai capil-
L’edema è l’accumulo eccessivo di liquidi all’interno degli spa- lari o dai canali linfatici ai tessuti. I quattro meccanismi più
zi interstiziali. È spesso dovuto a un disturbo della distribu- comuni sono:
zione dei liquidi e non necessariamente indica la presenza di 1. aumento della pressione idrostatica capillare;
liquidi in eccesso. In alcune condizioni, il sequestro di liquidi 2. riduzione della pressione oncotica plasmatica;

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Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi 5

$XPHQWRGHOOD
SHUPHDELOLWjFDSLOODUH
'LPLQX]LRQHGHOODVLQWHVL XVWLRQLLQILDPPD]LRQL
GLSURWHLQHSODVPDWLFKH
FLUURVLPDOQXWUL]LRQH
$XPHQWRGHOODSHUGLWDGLSURWHLQH
SODVPDWLFKH VLQGURPHQHIURVLFD 3HUGLWDGLSURWHLQHSODVPDWLFKH $XPHQWRGHOODSUHVVLRQH
$XPHQWRGHOODULWHQ]LRQHSODVPDWLFD QHOORVSD]LRLQWHUVWL]LDOH RQFRWLFDGHLWHVVXWL
GL1D+2 GLOXL]LRQH
GHOOHSURWHLQHSODVPDWLFKH
'LPLQX]LRQHGHOWUDVSRUWRGHOOH
SURWHLQHILOWUDWHGDLFDSLOODUL
'LPLQX]LRQHGHOODSUHVVLRQH (GHPD
RQFRWLFDFDSLOODUH
2VWUX]LRQHOLQIDWLFD

3DVVDJJLRGHLOLTXLGLYHUVRLWHVVXWL

$XPHQWRGHOODSUHVVLRQH
LGURVWDWLFDFDSLOODUH
RVWUX]LRQHYHQRVDULWHQ]LRQHVRGLFD
HLGULFDLQVXIILFLHQ]DFDUGLDFD

FIGURA 1-2  Meccanismi di formazione dell’edema.

3. aumento della permeabilità della membrana capillare; L’ostruzione linfatica avviene quando i canali linfatici ven-
4. ostruzione linfatica (Fig. 1-2). gono bloccati a causa di un’infezione o della presenza di un
FISIOPATOLOGIA. Un aumento della pressione idrostatica tumore. Le proteine e i liquidi non vengono riassorbiti e si ac-
capillare può essere dovuto a un’ostruzione venosa o alla ri- cumulano nello spazio interstiziale, causando il linfedema. Il
tenzione sodica e idrica. L’ostruzione venosa provoca l’aumento linfedema degli arti superiori o inferiori può rispettivamente
della pressione idrostatica a valle dell’ostruzione stessa, spin- insorgere anche in seguito alla rimozione chirurgica di linfo-
gendo il liquido dai capillari agli spazi interstiziali. I coaguli nodi ascellari o femorali per il trattamento di alcuni tumori.3
di sangue venoso, l’ostruzione epatica, l’insufficienza cardiaca MANIFESTAZIONI CLINICHE.  L’edema può essere di tipo lo-
destra, l’uso di indumenti stretti in corrispondenza degli arti e calizzato o generalizzato. Un edema localizzato è solitamente
il mantenimento della posizione eretta per un tempo prolun- limitato alla sede della lesione tissutale, per esempio in corri-
gato sono cause comuni di ostruzione venosa. L’insufficienza spondenza di un’articolazione slogata. Un edema locale può
cardiaca congestizia destra, l’insufficienza renale e la cirrosi anche manifestarsi all’interno di organi specifici, come per
epatica sono condizioni associate all’eccessiva ritenzione so- esempio nei casi di edema cerebrale e di edema polmonare.
dica e idrica, che a loro volta causano sovraccarico volemico, L’edema di organi specifici come il cervello, il polmone o la
aumento della pressione venosa ed edema. laringe può essere fatale. Un edema generalizzato si manifesta
La diminuzione della pressione oncotica plasmatica è do- con una distribuzione più uniforme del liquido negli spazi
vuta a una perdita o minore produzione di albumina plasma- interstiziali dell’intero organismo. L’edema declive, in cui i
tica. La minore attrazione oncotica del liquido all’interno dei liquidi si accumulano in aree dell’organismo maggiormente
capillari determina il movimento del liquido nello spazio inter- sottoposte alla gravità, può comparire ai piedi e alle gambe
stiziale, con conseguente edema. La diminuzione della sintesi in posizione eretta e nella zona sacrale e dei glutei in posizio-
di proteine plasmatiche e della pressione oncotica può verifi- ne supina. L’edema declive può essere individuato premendo
carsi a causa di patologie epatiche o di carenze proteiche dovu- con le dita il liquido edematoso nei tessuti sulle prominenze
te a malnutrizione. La perdita di proteine plasmatiche avviene ossee. La pressione delle dita lascia un’impronta sulla cute;
in seguito a patologie renali glomerulari (sindrome nefrosica), da qui il nome di edema improntabile (Fig. 1-3). L’edema è
emorragia e drenaggio sieroso da ferite aperte o ustioni. solitamente associato a gonfiore e tumefazione, sensazione di
L’aumento della permeabilità capillare è spesso associato indumenti e calzature più stretti e movimento limitato dell’a-
a infiammazioni e alla risposta immunitaria. Tali risposte sono rea interessata. L’aumento del peso corporeo può essere signi-
spesso il risultato di traumi (quali ustioni o lesioni da schiac- ficativo. L’accumulo di liquido fa aumentare la distanza che
ciamento), di una malattia neoplastica, di reazioni allergiche e i nutrienti, l’ossigeno e le scorie devono percorrere per spo-
di infezioni. Un’eccessiva quantità di liquidi passa dal plasma starsi tra capillari e cellule nei tessuti. L’aumento di pressione
allo spazio interstiziale, causando l’edema. Questo tipo di ede- dei tessuti può inoltre diminuire il flusso di sangue capillare,
ma è spesso molto grave per via della perdita di proteine dallo provocando ischemia. Di conseguenza, le ferite guariscono
spazio vascolare, che riduce la pressione oncotica capillare e più lentamente e aumenta il rischio di piaghe da decubito
aumenta la pressione oncotica interstiziale. (vedi Cap. 16).

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6 Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi

TABELLA 1-5  DISTRIBUZIONE


DEGLI ELETTROLITI NEI
COMPARTIMENTI CORPOREI
LIQUIDO LIQUIDO
EXTRACELLULARE INTRACELLULARE
(mEq/L) (mEq/L)
Cationi
Sodio 142 10
Potassio 5 156
Calcio 5 4
Magnesio 2 26
Totale 154 196
Anioni
Bicarbonato 24 12
Cloruro 104 4
Fosfato 2 40-95
Proteine 16 54
Altri anioni 8 31-86
FIGURA 1-3  Edema improntabile. (Da: Bloom A, Ireland J: Color atlas of Totale 154 196 (media)
diabetes, ed 2, St Louis, 1992, Mosby.)

Mano a mano che si accumula, il liquido edematoso resta bicarbonato, le forze osmotiche extracellulari e, conseguente-
imprigionato in un “terzo spazio” (ovvero lo spazio intersti- mente, l’equilibrio idrico. Il sodio è importante anche per altre
ziale); tale sequestro di liquido può causare disidratazione. funzioni dell’organismo, tra cui il mantenimento dell’eccita-
Il sequestro si verifica nei casi di ustioni gravi, in cui grandi bilità neuromuscolare per la conduzione degli impulsi nervosi
quantità di liquido vascolare vanno perse negli spazi intersti- (insieme a potassio e calcio), la regolazione dell’equilibrio aci-
ziali, riducendo il volume del plasma e causando uno stato di do-base (mediante il bicarbonato di sodio e il fosfato di sodio),
shock (vedi Cap. 4). la partecipazione a reazioni chimiche cellulari e il trasporto di
VALUTAZIONE E TERAPIA.  Le condizioni specifiche che causa- sostanze attraverso la membrana cellulare.
no l’edema richiedono una diagnosi. È possibile trattare sinto- Il rene, insieme ai mediatori nervosi e ormonali, mantiene
maticamente l’edema fin quando non venga risolto il disturbo la normale concentrazione sodica nel siero entro un intervallo
alla base della condizione. Le misure di supporto comprendono ben preciso (da 135 a 145 mEq/L), principalmente attraverso
il sollevamento degli arti edematosi, l’uso di calze o dispositivi il riassorbimento nei tubuli renali. L’apporto medio di sodio
a compressione graduata, l’evitare di restare in piedi a lungo, nell’alimentazione varia da 5 a 6 grammi al giorno; l’apporto
una dieta iposodica e l’assunzione di diuretici. di sodio giornaliero minimo richiesto è di 500 mg. La sudora-
zione riduce la quantità di sodio e quindi il volume di acqua,
aumentando il fabbisogno di sodio dell’organismo.
EQUILIBRIO SODICO, IDRICO E DEL CLORURO La regolazione ormonale dell’equilibrio sodico è mediata
I reni e gli ormoni svolgono un ruolo fondamentale nel man- dall’aldosterone, un mineralcorticoide (steroide) sintetizzato
tenimento dell’equilibrio sodico e idrico. Poiché l’acqua segue e secreto dalla corteccia surrenale come prodotto finale del
i gradienti osmotici stabiliti dalle variazioni della concentra- sistema renina-angiotensina-aldosterone (Fig. 1-4). Quando
zione di sodio, tra equilibrio sodico ed equilibrio idrico esiste la pressione del sangue circolante e il flusso sanguigno renale
una stretta correlazione. Il sodio è regolato dagli effetti renali o le concentrazioni di sodio nel siero risultano ridotti, viene
dell’aldosterone sintetizzato dalla corticale del surrene e dei rilasciata la renina, un enzima secreto dalle cellule iuxtaglo-
peptidi natriuretici cardiaci. L’equilibrio idrico è principal- merulari. La renina stimola la formazione di angiotensina I,
mente regolato dall’ormone antidiuretico (AntiDiuretic Hor- un polipeptide inattivo. L’enzima di conversione dell’angioten-
mone, ADH, noto anche come arginina-vasopressina) secreto sina (Angiotensin-Converting Enzyme, ACE) converte, nei vasi
dalla neuroipofisi. polmonari, l’angiotensina I in angiotensina II. L’angiotensina
II assolve a due principali funzioni: provoca vasocostrizione,
Equilibrio sodico e del cloruro con conseguente aumento della pressione arteriosa sistemica,
Il sodio rappresenta il 90% dei cationi (ioni a carica positiva) e stimola la secrezione di aldosterone. L’aldosterone promuove
del LEC. La distribuzione degli elettroliti nei comparti corpo- il riassorbimento sodico e idrico da parte dei tubuli prossimali
rei è riassunta nella Tabella 1-5, mentre la Tabella 1-1 ripor- dei reni, mantenendo costanti il livello di sodio, la volemia e la
ta la concentrazione di elettroliti. Essendo il sodio il catione pressione arteriosa. L’aldosterone stimola inoltre la secrezione
maggiormente rappresentato nel LEC, esso regola, insieme ai (e pertanto l’escrezione) di potassio dal tubulo distale del rene,
relativi controanioni (ioni a carica negativa), ossia cloruro e riducendo così le concentrazioni di potassio nel LEC. Il ripri-

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Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi 7

↓ PA ↓ Na sierico
↓ LEC
↑ Na urinario Corteccia
↓ Perfusione renale surrenale

Rene
(cellule
iuxtaglomerulari) Polmoni
di conversione
Enzimangiotensina Rene
Fegato dell’a
Angiotensina II
Angiotensina I Aldosterone
Renina
Angiotensinogeno ↑ Ritenzione
Arteriole
sodica e idrica

Vaso Vasocostrizione
sanguigno
↑ Liquido extracellulare

↑ Pressione arteriosa

FIGURA 1-4  Sistema renina-angiotensina-aldosterone. PA, pressione arteriosa; LEC, liquido extracellulare; Na, sodio.
(Da: Lewis et al: Medical-surgical nursing: assessment and management of clinical problems, ed. 8, St. Louis, 2011, Mosby.)

stino dei livelli di sodio, della volemia e della perfusione renale lità e diminuzione del volume plasmatico attivano gli osmore-
inibiscono quindi l’ulteriore rilascio di renina. cettori dell’ipotalamo. L’azione degli osmorecettori dà quindi
I peptidi natriuretici sono ormoni che comprendono il pep- luogo alla sensazione di sete. L’assunzione di acqua ripristina il
tide natriuretico atriale (Atrial Natriuretic Peptide, ANP), pro- volume plasmatico e riduce l’osmolalità del LEC.
dotto dalle cellule mioendocrine atriali, il peptide natriuretico L’equilibrio idrico è direttamente regolato anche dall’or-
cerebrale (Brain Natriuretic Peptide, BNP, così chiamato per- mone antidiuretico (arginina-vasopressina), secreto quando
ché inizialmente individuato nel cervello di maiale), prodotto l’osmolalità del plasma aumenta o il volume ematico circolante
dalle cellule mioendocrine ventricolari, e l’urodilatina (analogo diminuisce e si abbassa la pressione arteriosa (Fig. 1-5). Una
dell’ANP), sintetizzata a livello renale. L’ANP e il BNP vengo-
no rilasciati in seguito all’aumento della pressione transmurale
atriale, causata da un aumento del volume intraatriale, come
può accadere in caso di insufficienza cardiaca.4 ANP e BNP p2VPRODOLWj r9ROXPH
GHOSODVPD SODVPDWLFR
aumentano l’escrezione di sodio e acqua dai reni, con conse-
guente abbassamento della volemia e della pressione arteriosa.
Le cellule tubulari distali dei reni rilasciano urodilatina in se- 5LOHYDPHQWRWUDPLWH 5LOHYDPHQWRWUDPLWH
guito all’aumento della pressione arteriosa e del flusso sangui- RVPRUHFHWWRULFHUHEUDOL UHFHWWRULGLYROXPH
gno renale. Tali ormoni sono antagonisti naturali del sistema
renina-angiotensina-aldosterone. Il ripristino di una pressione
atriale inferiore inibisce l’ulteriore rilascio di ANP e BNP. p6HWHHDVVXQ]LRQH
,SRWDODPR
Il cloruro è il principale anione del LEC e, in quanto tale, GLOLTXLGL
assolve all’elettroneutralità, in particolare in relazione al so-
dio. Il trasporto del cloruro è generalmente passivo e segue il 3DUVQHUYRVD
trasporto attivo del sodio; pertanto, l’aumento o la diminuzio- GHOODQHXURLSRILVL
ne dei livelli di cloruro sono proporzionali alle variazioni dei
livelli di sodio. La concentrazione di cloruro tende a variare
in maniera inversamente proporzionale alle variazioni della $'+
concentrazione di bicarbonato (HCO3−), il secondo principale
anione del LEC.
5LWHQ]LRQHLGULFDUHQDOH
Equilibrio idrico
La percezione della sete è uno dei modi in cui l’organismo re-
gola il proprio equilibrio idrico. La sensazione di sete stimola r2VPRODOLWj p9ROXPH
l’azione di bere. Si percepisce la sete quando la perdita idrica GHOSODVPD SODVPDWLFR
equivale al 2% del peso corporeo di un individuo, o quando vi è
un aumento dell’osmolalità. Secchezza delle fauci, iperosmola- FIGURA 1-5  Sistema dell’ormone antidiuretico (ADH).

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8 Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi

maggiore osmolalità del plasma si osserva in caso di carenza di TABELLA 1-6  SQUILIBRI DI ACQUA
acqua o eccesso di sodio rispetto all’acqua. La maggiore osmo- E SOLUTI
lalità stimola gli osmorecettori dell’ipotalamo. Oltre a causare
la sete, gli osmorecettori stimolano il rilascio di ADH da parte TONICITÀ MECCANISMO
della neuroipofisi. L’azione dell’ADH consiste nell’aumentare Squilibrio isotonico Acquisizione o perdita di liquido extracellulare (LEC)
la permeabilità all’acqua delle cellule tubulari renali, aumen- (iso-osmolare) (iso-osmolare) con conseguente concentrazione
tare il riassorbimento idrico e promuovere il ripristino del vo- equivalente a una soluzione allo 0,9% di cloruro
di sodio (sale) (soluzione fisiologica); nessun
lume plasmatico e della pressione arteriosa. La concentrazione
raggrinzimento o rigonfiamento cellulare
dell’urina aumenta e l’acqua riassorbita riduce l’osmolalità del
Squilibrio ipertonico Squilibrio con conseguente concentrazione del LEC
plasma, riportandola a un valore normale. Come la maggior (iperosmolare) superiore a una soluzione salina allo 0,9%; vale a
parte degli ormoni, l’ADH è regolato da un meccanismo retro- dire, perdita idrica o aumento del soluto; le cellule
attivo. Il ripristino dell’osmolalità del plasma, della volemia e si raggrinziscono in un liquido ipertonico
della pressione arteriosa inibisce quindi la secrezione di ADH. Squilibrio ipotonico Squilibrio con conseguente concentrazione del LEC
Con la perdita di liquidi (disidratazione) (per es., dovuta a (ipo-osmolare) (ipo-osmolare) inferiore a una soluzione salina
vomito, diarrea o eccessiva sudorazione), spesso si verifica una allo  0,9%, vale a dire aumento idrico o perdita
diminuzione della volemia e della pressione arteriosa. Anche i di soluto; le cellule si rigonfiano in un liquido
barorecettori (recettori sensibili a volume/pressione) (recet- ipotonico
tori di stiramento, sensibili alle variazioni di volume arterioso
e pressione arteriosa) stimolano il rilascio di ADH. I barorecet-
tori sono presenti negli atri destro e sinistro, nelle grandi vene, diaforesi (sudorazione). La perdita di volume extracellulare de-
nell’aorta, nelle arterie polmonari e nel seno carotideo. Quan- termina calo ponderale, secchezza della cute e delle mucose,
do la pressione arteriosa e atriale diminuiscono, i barorecettori diminuzione dell’escrezione urinaria, aumento dell’ematocri-
segnalano all’ipotalamo di rilasciare ADH. Il riassorbimento to e sintomi di ipovolemia. Tra i segni di ipovolemia figurano
di acqua mediato dall’ADH promuove quindi il ripristino del l’aumento della frequenza cardiaca e l’appiattimento delle vene
volume plasmatico e della pressione arteriosa (vedi Fig. 1-5). del collo; la pressione arteriosa può essere normale o inferiore
L’ADH stimola inoltre la vasocostrizione arteriosa. alla norma. Nelle condizioni più gravi può insorgere uno shock
ipovolemico (ipotensione grave) (vedi Cap. 4).
L’eccesso di liquidi isotonici provoca ipervolemia. Tra le cau-
ALTERAZIONI DELL’EQUILIBRIO IDRICO, SODICO se vi sono l’eccessiva somministrazione di liquidi per via en-
E DEL CLORURO dovenosa, l’ipersecrezione di aldosterone, gli effetti di farmaci
quali il cortisone o la presenza di insufficienza renale. Sono
Le alterazioni dell’equilibrio di sodio e acqua sono stretta- anche presenti segni quali aumento ponderale e diminuzione
mente correlate. Gli squilibri idrici possono svilupparsi a cau- dell’ematocrito e della concentrazione proteica plasmatica, do-
sa di variazioni dei gradienti osmotici causate dall’apporto o vuta all’effetto diluente dell’eccessivo volume plasmatico. Le
dalla perdita di sali. Allo stesso modo, gli squilibri sodici si vene del collo possono dilatarsi, con aumento della pressione
manifestano con alterazioni del volume idrico dell’organismo. arteriosa. La maggiore pressione idrostatica capillare determi-
Generalmente le alterazioni sono classificabili come variazio- na la comparsa di edema. Se il volume plasmatico è sufficiente-
ni di tonicità o come variazioni della concentrazione di elet- mente elevato, si sviluppano edema polmonare e insufficienza
troliti in relazione all’acqua. Le alterazioni possono pertanto cardiaca.
essere classificate come isotoniche, ipertoniche o ipotoniche
(Tab. 1-6; Fig. 1-6). Alterazioni ipertoniche
Le alterazioni ipertoniche dei liquidi si presentano quando
Alterazioni isotoniche l’osmolalità del LEC è superiore alla norma (> 294 mOsm). Tra
Il termine isotonico si riferisce a una soluzione che ha la stes- le cause più comuni figurano la maggiore concentrazione di
sa concentrazione di soluti del plasma. Le alterazioni isotoni- sodio nel LEC (ipernatriemia) o la carenza di acqua libera. In
che si manifestano quando le variazioni dell’acqua corporea entrambi i casi l’ipertonicità del LEC attrae l’acqua dallo spa-
totale sono accompagnate da variazioni proporzionali delle zio intracellulare, causando la disidratazione del LIC. Se ad
quantità di elettroliti e di acqua. Per esempio, se un individuo aumentare è soprattutto la quantità di sodio nel LEC, si ha
perde plasma puro o LEC, il volume di liquido diminuisce ma come risultato un’attrazione osmotica dell’acqua e sintomi di
la quantità e il tipo di elettroliti (per es., di sodio) e l’osmo- ipervolemia. Al contrario, uno stato ipertonico causato prin-
lalità rimangono all’interno del range di normalità. Quantità cipalmente dalla perdita di acqua libera è causa di ipovolemia
eccessive di liquidi corporei isotonici possono essere dovute a (Tab. 1-7).
un’eccessiva somministrazione di soluzione fisiologica (NaCl
0,9%) per via endovenosa o a un’eccessiva secrezione di aldo- Ipernatriemia
sterone con conseguente ritenzione renale di sodio e di acqua. FISIOPATOLOGIA. L’ipernatriemia si manifesta quando
La perdita di liquidi isotonici provoca ipovolemia. Tra le cause il livello sierico di sodio supera 147 mEq/L. L’aumento della
figurano emorragia, drenaggi cospicui da ferite ed eccessiva concentrazione di sodio può essere causato dalla perdita di

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Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi 9

Alterazione ipotonica Alterazione isotonica Alterazione ipertonica

Na+ Na+

H 2O Na+ Na+
Na+ H2O Na+
H 2O
Na+ Na+ Na+ Na+
GR GR
GR Na+ Na+
H2O Na+
H 2O Na+
H2O Na+
Na+ Na+
Na+ Na+
H 2O Na+ H 2O Na+ Na+
H2O Na+
Na+
Na+ H 2O
Na+
Na+ Na+
Na+
Na+
Na+
H2O Na+ Na+
Corpo cellulare Na+ Na+
Na+ Corpo cellulare
H O
Corpo cellulare 2
Na + Na+
H2O H 2O Na+
H2O
Na+ H2O
Na+
Na+ Na+
Na+ Na+
Na+ H2O
H 2O Na+ Na+

Neurone Neurone Neurone

A B C

FIGURA 1-6  Effetti delle alterazioni della concentrazione extracellulare di sodio nei globuli rossi, nelle cellule
corporee e nei neuroni. A. Alterazione ipotonica: la diminuzione della concentrazione di sodio (Na) (iponatriemia) nel LEC
determina un’attrazione osmotica dell’acqua da parte del LIC, con rigonfiamento e possibile rottura delle cellule. B. Alterazione
isotonica: concentrazione normale di sodio nel LEC e nessuna variazione dello spostamento di liquidi all’esterno o all’interno
delle cellule. C. Alterazione ipertonica: un aumento della concentrazione di sodio nel LEC (ipernatriemia) determina un’attrazio-
ne osmotica dell’acqua all’esterno delle cellule, con conseguente raggrinzimento delle stesse. GR, globulo rosso.

acqua (evenienza più comune) o dall’aumento acuto di sodio. L’aumento della ritenzione sodica si manifesta a causa di:
Con la perdita di acqua si verifica disidratazione sia del LIC (1) somministrazione inadeguata di soluzione salina ipertoni-
sia del LEC. L’iperosmolalità è una conseguenza comune dell’i- ca (per es., di bicarbonato di sodio per il trattamento dell’aci-
pernatriemia. Poiché il sodio è in gran parte presente nel LEC, dosi durante un arresto cardiaco); (2) ipersecrezione di aldo-
l’aumento della concentrazione di sodio causa disidratazione sterone (per es., nei casi di iperaldosteronismo primario), in
intracellulare e ipervolemia (vedi Tab. 1-7 e Fig. 1-6, C). cui il riassorbimento di sodio supera il riassorbimento idrico;
L’aumento della concentrazione di sodio causato da una de- (3) sindrome di Cushing (causata da un’eccessiva secrezione di
plezione o una perdita idrica è associato a febbre o infezioni ormone adrenocorticotropo [AdrenoCorticoTropic Hormone,
delle vie respiratorie, che aumentano la frequenza respiratoria ACTH], che causa anche l’aumento della secrezione di aldo-
e la perdita di acqua dai polmoni. Il diabete insipido (carenza sterone). Negli individui sani, elevate quantità di sodio nella
di ADH), la poliuria (maggiore frequenza minzionale), la sudo- dieta causano solo raramente segni di ipernatriemia, poiché il
razione abbondante e la diarrea causano una perdita idrica in sodio viene eliminato dai reni. Tuttavia, l’aumento della quan-
relazione alla concentrazione di sodio. I neonati affetti da grave tità di sodio nella dieta (apporto superiore a 5 g al giorno) è
diarrea sono particolarmente vulnerabili. Anche l’assunzione associato a malattie cardiovascolari (vedi Cap. 11).
insufficiente di acqua può causare ipernatriemia (per es., negli MANIFESTAZIONI CLINICHE.  L’acqua viene redistribuita nello
individui immobilizzati o alimentati tramite sondino gastrico, spazio extracellulare, con conseguente disidratazione intra-
nei soggetti comatosi o in stato confusionale o nei neonati, data cellulare. L’ipernatriemia è associata a sete, febbre, secchezza
l’incapacità di comunicare la sensazione di sete). delle mucose, ipotensione, tachicardia, bassa pressione veno-

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10 Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi

TABELLA 1-7  CAUSE E CONSEGUENZE DEGLI SQUILIBRI IPERTONICI


FATTORE CAUSALE MECCANISMO EFFETTI SUL LEC EFFETTI SUL LIC
Aumento del sodio Eccesso di soluzioni saline ipertoniche Ipervolemia Disidratazione intracellulare
(ipernatriemia) Sodio ipertonico per via endovenosa Aumento ponderale Sete
Aborti indotti con soluzione salina Polso scoccante Febbre
Formule selezionate per neonati Aumento della pressione arteriosa Diminuzione dell’escrezione urinaria
Iperaldosteronismo Edema Raggrinzimento delle cellule cerebrali
Sindrome di Cushing Distensione venosa Confusione
Sintomi neuromuscolari Coma
Debolezza muscolare Emorragia cerebrale
Crisi convulsive
Carenza idrica Deprivazione idrica Ipovolemia Disidratazione intracellulare
Stato confusionale o coma Perdita di peso Vedi sopra
Incapacità di comunicare Pulsazioni deboli
Perdita della sete Ipotensione posturale
Perdita idrica Tachicardia
Diarrea acquosa
Diabete insipido
Diuresi eccessiva
Diaforesi eccessiva
Altri fattori Iperglicemia Iponatriemia diluzionale iniziale Disidratazione intracellulare
Poliuria Vedi sopra
Polidipsia
Perdita di peso
Ipovolemia
Ipernatriemia tardiva
LEC, liquido extracellulare; LIC, liquido intracellulare.

sa giugulare e irrequietezza. L’edema polmonare si manifesta Carenza idrica


quando l’acqua passa dal LIC nello spazio interstiziale. I sinto-
FISIOPATOLOGIA.  Il termine disidratazione fa riferimento
mi che coinvolgono il sistema nervoso centrale sono i più gravi
alla carenza di acqua, ma viene comunemente utilizzato per
e sono secondari ad alterazioni del potenziale di membrana e
indicare sia la perdita di acqua sia la perdita di sodio (disidra-
al raggrinzimento delle cellule cerebrali. Tra i sintomi figurano
tazione isotonica o iso-osmolare). La carenza di acqua pura
spasmi muscolari e iper-reflessia (riflessi iperattivi), stato con-
(disidratazione iperosmolare o ipertonica) è una condizione
fusionale, coma, convulsioni ed emorragia cerebrale dovuta
rara, perché la maggior parte delle persone ha normalmente
alla distensione venosa.
accesso all’acqua potabile. Gli individui in stato comatoso o
VALUTAZIONE E TERAPIA.  Il livello sierico di sodio è solita-
in stato di paralisi sono soggetti a una continua perdita idrica
mente superiore a 147 mEq/L. In caso di perdita idrica, il peso
insensibile attraverso la cute e i polmoni, con una formazione
specifico delle urine sarà superiore a 1,030 e i livelli di emato-
crito e proteine plasmatiche saranno superiori alla norma. Il minima obbligatoria di urina. Anche l’iperventilazione dovu-
trattamento dell’ipernatriemia prevede la somministrazione ta a febbre può aggravare la carenza idrica. La causa più co-
di un liquido isotonico privo di sali (5% di destrosio in ac- mune di perdita idrica è la maggiore clearance renale di acqua
qua) fino al ripristino della normale concentrazione di sodio libera, conseguenza di una compromissione della funzione
sierico.5 L’apporto di liquido deve avvenire lentamente per tubulare renale o dell’incapacità di concentrare l’urina, come
scongiurare l’edema cerebrale, monitorando nel contempo la avviene nel diabete insipido (ADH ridotto o assente) (vedi
concentrazione ematica di sodio. L’ipervolemia e l’ipovolemia Tab. 1-7).
richiedono il trattamento della condizione clinica che ne è alla MANIFESTAZIONI CLINICHE.  La carenza idrica marcata si ma-
base. nifesta con sintomi di disidratazione: cefalea, sete, secchezza
della cute e delle mucose, calo ponderale, diminuzione dell’e-
Ipercloremia screzione urinaria e urine concentrate (con l’eccezione del dia-
Poiché il cloruro segue l’andamento del sodio, l’ipercloremia bete insipido). Il turgore cutaneo può risultare normale o di-
(concentrazione di cloruro nel siero superiore a 105 mEq/L) è minuito. Possono essere presenti sintomi di ipovolemia, quali
spesso associata all’ipernatriemia, oltre che alla carenza pla- tachicardia, pulsazioni deboli e ipotensione posturale.
smatica di bicarbonato, come nell’acidosi metabolica iperclo- VALUTAZIONE E TERAPIA.  Una perdita idrica moderata è as-
remica (vedi pag. 26). Non vi sono sintomi o terapie specifiche sociata a un aumento dell’ematocrito e della concentrazione
per l’eccesso di cloruro, il cui trattamento è correlato alla ge- sierica di sodio, dell’osmolalità di urina e siero e del peso spe-
stione della patologia che lo ha determinato. cifico dell’urina.

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Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi 11

Per il trattamento si deve somministrare acqua e arrestare la luizione del sodio nell’organismo. Le sindromi cliniche che
perdita di liquidi. La somministrazione di liquidi deve avveni- possono causare iponatriemia comprendono la sindrome da
re lentamente per evitare il rapido passaggio dell’acqua in sede inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (Syndrome
cerebrale, che può determinare edema, crisi convulsive, lesioni of Inappropriate Secretion of AntiDiuretic Hormone, SIADH;
cerebrali e morte. Nei casi in cui è richiesta un’integrazione di eccesso di ADH) e l’incapacità di riassorbire sodio da parte dei
liquidi per via endovenosa, si utilizzano soluzioni saline ipoto- tubuli distali. Spesso le carenze sodiche provocano ipo-osmo-
niche o di destrosio al 5% in acqua, poiché l’acqua pura provo- lalità, con conseguente spostamento dell’acqua all’interno del-
ca la lisi degli eritrociti. le cellule e rigonfiamento cellulare (vedi Fig 1-6, A; vedi anche
Cosa c’e’di nuovo? Iponatriemia e ospedalizzazione).
Alterazioni ipotoniche Le carenze di sodio pure sono generalmente causate dai
Le alterazioni ipotoniche dei liquidi si manifestano quando diuretici8 e dalle perdite extrarenali, per esempio dovute a
l’osmolalità del LEC è inferiore al normale (inferiore a 280 vomito, diarrea, aspirazione gastrointestinale o ustioni. Un
mOsm). Tra le cause più comuni figurano la carenza di sodio apporto inadeguato di sodio con la dieta è raro, ma può ve-
(iponatriemia) e l’eccesso di acqua libera (intossicazione idri- rificarsi negli individui che seguono regimi iposodici, in par-
ca). Entrambe le cause portano all’iperidratazione cellulare ticolare tra coloro che assumono diuretici. L’iponatriemia di-
(edema cellulare) e al rigonfiamento delle cellule quando’l’ac- luzionale si verifica in seguito a un eccesso di acqua corporea
qua si trasferisce all’interno delle cellule stesse, dove la pressio- totale in relazione alla quantità complessiva di sodio nell’or-
ne osmotica è maggiore (vedi Fig. 1-6, A). L’edema cerebrale e ganismo o allo spostamento di acqua dallo spazio del LIC allo
polmonare si manifesta contestualmente a tali spostamenti di spazio del LEC (per es., con la somministrazione di mannito-
liquidi.6 Con l’iponatriemia, il volume plasmatico diminuisce, lo). L’integrazione dei liquidi persi con la somministrazione di
comportando sintomi di ipovolemia. L’eccesso di acqua libera una soluzione al 5% di destrosio in acqua per via endovenosa
determina l’aumento del volume del LEC e la comparsa di sin- può anch’essa causare iponatriemia diluzionale perché, una
tomi di ipervolemia (Tab. 1-8). volta metabolizzato il glucosio, resta una soluzione ipotonica
con effetto diluente. Anche l’uso eccessivo di una soluzione
Iponatriemia fisiologica ipotonica (per es., NaCl 0,45%) può determinare
FISIOPATOLOGIA. L’iponatriemia si sviluppa quando la una diluizione. Inoltre, l’eccessiva sudorazione può stimolare
concentrazione sierica di sodio diminuisce fino a meno di la sete e l’assunzione di grandi quantità di acqua, con conse-
135 ­mEq/L. Si tratta del disturbo elettrolitico più comune nei guente diluizione del sodio; tale condizione può essere asso-
pazienti ospedalizzati.7 L’iponatriemia può essere dovuta alla ciata a un allenamento di resistenza in cui si provveda soltanto
perdita di sodio, a un apporto di sodio inadeguato o alla di- al reintegro di acqua pura.

TABELLA 1-8  CAUSE E CONSEGUENZE DEGLI SQUILIBRI IPOTONICI


FATTORE CAUSALE MECCANISMO EFFETTI SUL LEC EFFETTI SUL LIC
Diminuzione del sodio Assunzione inadeguata Contrazione del volume extracellulare Aumento dell’acqua intracellulare, edema
(iponatriemia) Ipoaldosteronismo e ipovolemia (possono non verificarsi Rigonfiamento delle cellule cerebrali,
Terapia diuretica eccessiva in caso di eccesso idrico) irritabilità, depressione, stato
Furosemide confusionale
Acido etacrinico Edema cellulare sistemico con debolezza,
Tiazidici anoressia, nausea e diarrea
Eccesso idrico Assunzione eccessiva di acqua pura Espansione del volume extracellulare Edema (vedi sopra)
Somministrazione eccessiva di soluzioni e ipervolemia (possono non verificarsi
ipotoniche per via endovenosa se il liquido è imprigionato nello
Assunzione di acqua per compensare spazio intracellulare)
la perdita di liquido ipotonico
Enteroclismi con acqua di rubinetto
Polidipsia psicogena
Ritenzione idrica renale
Sindrome da inappropriata secrezione di
ormone antidiuretico (SIADH)
Altri fattori Disidratazione isotonica trattata con Ipervolemia o ipovolemia Edema (vedi sopra)
D5W per via endovenosa; il glucosio
in D5W viene metabolizzato ad acqua,
contribuendo all’iponatriemia
Sindrome nefrosica
Cirrosi
Insufficienza cardiaca
D5W, soluzione al 5% di destrosio in acqua; LEC, liquido extracellulare; LIC, liquido intracellulare.

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12 Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi

VALUTAZIONE E TERAPIA.  Negli stati iponatriemici la concen-


COSA C’È DI NUOVO?
trazione sierica di sodio scende al di sotto dei 135 mEq/L. Con
Iponatriemia e ospedalizzazione
le carenze di sodio pure, i livelli di ematocrito e proteine pla-
L’iponatriemia (concentrazione sierica di sodio < 135 mmol/L) e l’iponatriemia smatiche possono risultare elevati. Il peso specifico dell’urina
grave (concentrazione sierica di sodio < 120 mmol/L) sono le anomalie elettro- è inferiore a 1,010 quando la funzione renale è nella norma,
litiche più comuni tra i soggetti ospedalizzati e si associano a un grave rischio poiché la conservazione del sodio è massima.
di morbilità e mortalità. L’iponatriemia può essere difficile da diagnosticare, Il trattamento dell’iponatriemia deve essere mirato alla pa-
poiché può svilupparsi contestualmente all’euvolemia, all’ipervolemia o all’i-
tologia di base. Le perdite di sodio e di volume idrico si calcola-
povolemia. Tra i soggetti particolarmente a rischio, oltre agli anziani, i bambini
no in fase di valutazione clinica, selezionando poi appropriate
e le donne in pre-menopausa, figurano i pazienti sottoposti a terapia intensiva
e quelli cirrotici con ascite, sindromi di insufficienza cardiaca, lesioni cerebrali,
soluzioni di integrazione. Nella maggior parte dei casi di ipo-
sepsi o insufficienza multiorgano. La percentuale di morte o danni cerebrali è natriemia diluzionale è necessaria la restrizione dell’assunzio-
compresa tra il 50 e l’83% ed è correlata all’edema cerebrale, all’aumento ne di acqua, poiché i livelli corporei di sodio possono apparire
della pressione intercranica e all’ipossemia cerebrale, con crisi convulsive, normali o aumentati nonostante le basse concentrazioni sieri-
arresto respiratorio, coma e morte. L’uso di diuretici tiazidici è una causa che. Le soluzioni saline ipertoniche vanno usate con cautela nei
comune di iponatriemia, che può verificarsi entro 2 settimane dall’inizio del casi di iponatriemia grave o in presenza di sintomi quali crisi
trattamento. L’iponatriemia post-operatoria è dovuta alla somministrazione di convulsive.9
fluidi ipotonici e alla disregolazione della secrezione di ormone antidiuretico
(arginina-vasopressina). Il trattamento basato su restrizione idrica, terapia Ipocloremia
diuretica, integrazione di sodio e somministrazione di urea è efficace nei casi
L’ipocloremia, ovvero una bassa concentrazione sierica di clo-
meno gravi. Una soluzione ipertonica di cloruro di sodio non è generalmente
ruro (inferiore a 97 mEq/L), si presenta solitamente in asso-
pericolosa nei casi di iponatriemia acuta. In caso di somministrazione troppo
rapida sussiste il rischio di mielinosi cerebrale. Gli antagonisti dei recettori
ciazione con iponatriemia o con un’elevata concentrazione di
dell’arginina-vasopressina (vaptani) rappresentano una terapia efficace che bicarbonato, come nell’alcalosi metabolica (vedi pag. 28). La
può agire aumentando l’afflusso ematico al rene, con maggiore formazione carenza di sodio dovuta a un’assunzione inadeguata, all’uso di
di urina senza perdita di elettroliti. I vaptani sono controindicati nei casi di diuretici e al vomito è accompagnata da carenza di cloruro. La
iponatriemia ipovolemica. Il monitoraggio frequente, con attenzione anche ai fibrosi cistica è una malattia genetica caratterizzata da ipoclo-
sintomi più lievi, e il trattamento tempestivo migliorano l’esito clinico. remia. In ogni caso, è necessario il trattamento della causa di
Fonte: Aperis G, Alivanis P: Rev Recent Clin Trials 6(2):177-188, 2011; Chawla A et al.:
base.
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Drugs 20(3):373-380, 2011; Human T: Pharmacother 31(5 Suppl):18S-24S, 2011; Robert- Eccesso idrico
son GL: Nat Rev Endocrinol 7(3):151-161, 2011; Pfennig CL, Slovis CM: Emerg Med Pract FISIOPATOLOGIA.  Quando l’organismo funziona normal-
14(10):1-26, 2012; Vaishya R et al: J Indian Med Assoc 110(2):94-97, 2012; Konishi M et mente, è praticamente impossibile che si verifichi un eccesso
al: J Card Fail 18(8):620-625, 2012; Lindner G, Schwarz C: Minerva Med 103(4):279‑291,
2012.
di acqua corporea totale poiché l’equilibrio idrico è mantenuto
dai reni. Tuttavia, alcuni individui con patologie psichiche che
assumono acqua in maniera compulsiva possono sviluppare
L’iponatriemia può causare alterazioni ipotoniche o iperto- un’intossicazione d’acqua. Anche l’esercizio intensivo, con
niche. Nei casi di insufficienza renale oligurica acuta, insuffi- reintegro di grandi volumi di acqua priva di elettroliti, può
cienza cardiaca congestizia grave o cirrosi, l’escrezione rena- causare iperidratazione. Tra le condizioni cliniche che possono
le dell’acqua risulta compromessa. I livelli di acqua corporea accelerare l’eccesso idrico figurano l’insufficienza renale grave,
totale e sodio aumentano, ma l’aumento dell’acqua eccede l’insufficienza cardiaca congestizia grave e la cirrosi. La dimi-
l’aumento del livello di sodio, con conseguente iponatriemia nuzione della formazione di urina conseguente a patologie re-
ipotonica. L’iponatriemia ipertonica insorge con lo spostamen- nali o a un minore afflusso ematico ai reni contribuisce all’ec-
to dell’acqua dal LIC al LEC, come avviene nei casi di ipergli- cesso idrico. L’effetto complessivo è la diluizione del LEC con
cemia, iperlipidemia e iperproteinemia. Il passaggio di liquido conseguente spostamento di acqua nello spazio intracellulare
osmotico al LEC diluisce a sua volta la concentrazione di sodio per osmosi. La SIADH, nota anche come disregolazione della
e di altri elettroliti. vasopressina, aumenta la ritenzione idrica in quanto i livelli di
MANIFESTAZIONI CLINICHE.  Il rigonfiamento cellulare e le ADH sono elevati (vedi Cap. 6). L’eccesso idrico è solitamente
carenze di sodio intracellulare alterano la normale capacità di associato a iponatriemia.
depolarizzazione e ripolarizzazione delle cellule. Tra le alte- MANIFESTAZIONI CLINICHE.  I sintomi da eccesso idrico sono
razioni neurologiche tipiche dell’iponatriemia figurano letar- correlati alla velocità con la quale è avvenuta l’assunzione di ac-
gia, cefalea, stato confusionale, apprensione, crisi convulsive e qua. Un eccesso acuto può causare edema cerebrale, accompa-
coma. La perdita di sodio pura può essere accompagnata da gnato da stato confusionale e convulsioni. Debolezza, nausea,
una perdita di LEC, che causa ipovolemia con sintomi di ipo- spasmi muscolari, cefalea e aumento ponderale sono sintomi
tensione, tachicardia e diminuzione dell’escrezione di urina. comuni di un accumulo idrico cronico.
L’iponatriemia diluzionale è accompagnata da aumento pon- VALUTAZIONE E TERAPIA.  È possibile ridurre la concentra-
derale, edema, ascite e distensione delle vene giugulari. L’ede- zione sierica di sodio, ma questo può accadere anche con una
ma cerebrale con aumento della pressione endocranica può carenza pura di sodio. L’osmolalità di siero e urina diminuisce
essere una complicanza fatale dell’iponatriemia ipervolemica. poiché la concentrazione idrica è superiore alla concentrazio-

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Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi 13

ne di sodio. La concentrazione di sodio nell’urina risulterà ri- La differenza tra la concentrazione intracellulare ed extra-
dotta. Il valore di ematocrito viene ridotto dall’effetto diluente cellulare di K+ è mantenuta da un sistema attivo di trasporto di
dell’eccesso di acqua. sodio e potassio (pompa Na+-K+-ATPasi). Il rapporto tra con-
La restrizione dell’apporto di liquidi per 24 ore è una solu- centrazione di K+ nel LIC e concentrazione di K+ nel LEC è il
zione di trattamento efficace in assenza di sintomi neurologi- principale determinante del potenziale di membrana a riposo,
ci gravi o convulsioni. In caso di sintomi neurologici gravi, è necessario per la trasmissione e la conduzione degli impulsi
possibile somministrare per via endovenosa piccole quantità di nervosi, per il mantenimento del normale ritmo cardiaco e per
una soluzione ipertonica di cloruro di sodio (ovvero una solu- la contrazione della muscolatura scheletrica e liscia. La diffu-
zione di cloruro di sodio al 3%). sione costante dello ione positivo K+ all’esterno della cellula
(ovvero assecondando il suo gradiente di concentrazione) de-
termina l’elettronegatività dell’interno delle cellule in rapporto
ALTERAZIONI DELL’EQUILIBRIO DI POTASSIO, al LEC. Le variazioni del rapporto tra livello di potassio nel LIC
CALCIO, FOSFATO E MAGNESIO e nel LEC sono responsabili di molti dei sintomi associati agli
squilibri del K+.
Potassio Essendo lo ione predominante del LIC, il K+ esercita una
Il potassio (K+) è il principale elettrolita intracellulare ed è pre- notevole influenza sulla regolazione dell’osmolalità del LIC e
sente nella maggior parte dei liquidi corporei (vedi Tab. 1-5). La dell’equilibrio dei liquidi, nonché sulla neutralità elettrica in-
concentrazione di K+ nel LIC è pari a 150-160 mEq/L; la con- tracellulare in relazione ai livelli di ioni idrogeno (H+) e Na+. Il
centrazione nel LEC è di 3,5-5,0 mEq/L. Il contenuto totale di potassio è inoltre richiesto in numerose funzioni metaboliche,
potassio nell’organismo è di circa 4000 mEq; la maggior parte oltre che per la deposizione del glicogeno nelle cellule epatiche
di esso si trova nelle cellule. L’apporto alimentare giornaliero e muscolari.
di potassio è di 40-150 mEq/die, con una media di 1,5 mEq/kg I reni provvedono alla regolazione ottimale dell’equilibrio
di peso corporeo. del livello di K+ nel tempo. La quantità escreta di K+ varia in
L’equilibrio del potassio è mantenuto mediante l’escrezione proporzione all’apporto con la dieta (da 40 a 120 mEq/die). Il
renale del K+ assorbito dal tratto gastrointestinale. Il K+ as- potassio viene filtrato liberamente dal glomerulo renale e rias-
sorbito attraverso l’alimentazione si porta rapidamente all’in- sorbito per il 90% dal tubulo prossimale e dall’ansa di Henle.
terno delle cellule. Tuttavia, la distribuzione di K+ tra liquido Le cellule principali del dotto collettore secernono K+ e le cel-
intracellulare ed extracellulare è soggetta a fluttuazioni ed è lule intercalate del dotto collettore riassorbono K+. L’apporto
influenzata da diversi fattori. Aldosterone, insulina, adrenalina di K+ con l’alimentazione, il livello di aldosterone e il flusso uri-
(stimolazione β-adrenergica) e alcalosi facilitano il passaggio di nario nel tubulo distale determinano la quantità di K+ escreta
K+ all’interno delle cellule. La carenza di insulina, la carenza dall’organismo. Il meccanismo renale per la conservazione di
di aldosterone, l’acidosi e l’esercizio fisico intenso favoriscono K+ non è efficace quanto quello per la conservazione del sodio,
il passaggio di K+ all’esterno delle cellule. Gli α-adrenergici im- anche laddove la quantità complessiva di K+ nell’organismo su-
pediscono l’ingresso di K+ nelle cellule. Il glucagone blocca l’in- bisca una grave deplezione. Anche l’intestino può rilevare la
gresso di K+ nelle cellule, mentre i glucocorticoidi promuovono quantità di K+ ingerito e stimolare l’escrezione renale di K+.10
l’escrezione di K+. Il potassio si sposta all’esterno delle cellule Tuttavia, anche un basso apporto di K+ sopprime l’escrezione
insieme all’acqua in presenza di una maggiore osmolarità (nu- renale di K+.
mero di osmoli di soluto per litro di liquido) del LEC. Le cellule La regolazione renale dei livelli di potassio comprende:
soggette a lisi rilasciano il K+ intracellulare nel LEC, il che può 1. gradiente di concentrazione di K+ a livello del tubulo di-
determinare un aumento acuto dei livelli plasmatici di K+. stale e del dotto collettore;
Oltre a essere responsabile della conservazione del sodio, 2. portata del tubulo distale e ingresso di sodio nel tubulo
l’aldosterone è un fattore fondamentale nella regolazione del po- distale;
tassio. Un’elevata concentrazione plasmatica di K+ causa la se- 3. azione dell’aldosterone;
crezione surrenale di aldosterone. L’aldosterone stimola quindi 4. variazioni di pH (responsabili di acidosi o alcalosi).
il rilascio di K+ nelle urine da parte dei tubuli renali distali. La concentrazione di K+ nelle cellule tubulari distali viene de-
L’insulina contribuisce alla regolazione dei livelli plasmatici terminata in primo luogo dalla concentrazione plasmatica nei
di potassio stimolando la pompa Na+-K+-ATPasi, promuovendo capillari peritubulari. Quando la concentrazione plasmatica di
così il passaggio di K+ nelle cellule epatiche e muscolari simul- K+ aumenta a causa di un maggiore apporto alimentare o ha
taneamente al trasporto di glucosio. Il passaggio intracellulare luogo uno spostamento dal LIC al LEC, il K+ viene secreto nelle
di K+ evita l’iperkaliemia acuta legata all’assunzione di cibo. urine dalle cellule principali nei dotti collettori. La diminuzio-
L’insulina può essere anche utilizzata per il trattamento dell’i- ne dei livelli plasmatici di K+ determina una minore secrezio-
perkaliemia. Tuttavia, la somministrazione di insulina può ne da parte dei dotti collettori e un minore riassorbimento da
determinare un notevole e pericoloso abbassamento del livello parte delle cellule intercalate, sebbene l’organismo continui a
plasmatico di K+ qualora i livelli di K+ siano ridotti. L’equilibrio perdere 5-15 mEq/die di K+.
del potassio è particolarmente importante nel trattamento di Le variazioni di portata del tubulo distale e l’ingresso di
condizioni patologiche che richiedono la somministrazione di sodio nel tubulo distale influiscono anch’essi sul gradiente di
insulina, come il diabete mellito insulino-dipendente (di tipo 1). concentrazione per la secrezione di K+. Quando la portata e

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14 Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi

l’ingresso di sodio sono alti, come avviene con la somministra- affetti da alcolismo o anoressia nervosa. L’apporto ridotto di K+
zione di diuretici, la concentrazione di K+ nelle urine tubulari diventa generalmente un problema se associato ad altre cause
distali è più bassa, favorendo la secrezione di K+ nel tubulo. La di riduzione dei livelli di K+.
secrezione di potassio diminuisce quando la portata del tubulo L’ipokaliemia può insorgere senza perdita di K+ corporeo
distale e l’ingresso di sodio sono bassi. Tuttavia, l’aldosterone complessivo quando il K+ è ridistribuito tra il LEC e il LIC.
stimola la secrezione di K+ da parte del tubulo distale e contri- L’alcalosi, in particolare l’alcalosi respiratoria, è la causa clinica
buisce a preservare la secrezione di K+ e l’equilibrio del potassio più comune di tali alterazioni. Nei casi di alcalosi, l’idrogeno
durante la disidratazione e l’ipovolemia extracellulare, quando del LEC si sposta all’esterno della cellula per correggere l’al-
l’ingresso tubulare di Na+ e la portata sono ridotti. calosi, il che determina lo spostamento di K+ all’interno della
Anche le variazioni di pH e, di conseguenza, della concen- cellula per mantenere l’equilibrio ionico. Anche l’insulina pro-
trazione di idrogenioni influiscono sull’equilibrio del K+.11 muove l’assorbimento cellulare di K+ e può causare una caren-
Gli idrogenioni si spostano dal LIC al LEC durante gli stati za di potassio nel LEC, in particolare in seguito all’assunzione
di acidosi. Quando l’idrogeno si porta all’interno della cellu- di grandi quantità di carboidrati. Anche la somministrazione
la, il K+ passa all’esterno, nel LEC, per mantenere l’equilibrio di insulina, se non accompagnata da integratori di K+, può cau-
cationico all’interno della membrana cellulare. Ciò si verifica sare ipokaliemia grave, in taluni casi mortale.
in parte a causa di una diminuzione dell’attività della pompa Il trattamento dell’anemia perniciosa con vitamina B12 o
­Na+-K+-ATPasi. Il livello ridotto di K+ nelle cellule tubulari di- folato può anch’esso far precipitare l’ipokaliemia qualora la
stali si traduce in una diminuzione della secrezione di K+ nelle formazione di nuovi eritrociti provochi un assorbimento di K+
urine, contribuendo all’iperkaliemia (acidosi iperkaliemica), sufficiente a determinare una riduzione della concentrazione
benché il livello totale di K+ nell’organismo possa restare in- di K+. La paralisi periodica ipokaliemica familiare è una rara
variato. Al contrario, i livelli di idrogeno dei liquidi intracellu- malattia genetica che determina, tra l’altro, lo spostamento di
lari sono diminuiti durante gli stati di alcalosi. L’alcalosi causa K+ nello spazio intracellulare.
lo spostamento di K+ all’interno della cellula, aumentando in L’ipokaliemia può verificarsi anche quando il K+ si sposta
questo modo il livello di secrezione di K+ nell’urina da parte dal LIC al LEC, come avviene in concomitanza delle perdite
delle cellule tubulari distali e contribuendo all’ipokaliemia renali. Per esempio, nella chetoacidosi diabetica la maggiore
(alcalosi ipokaliemica). La gestione delle alterazioni associate concentrazione di idrogeno nel LEC determina lo spostamento
agli squilibri acido-base richiede che tali squilibri siano trattati di H+ all’interno della cellula e lo scambio con K+ simultanea-
prima delle variazioni di concentrazione di K+, oppure che la mente alla diuresi. Si mantiene un livello plasmatico di K+ nella
terapia avvenga contemporaneamente. norma, ma la perdita di K+ attraverso le urine continua, cau-
L’adattamento potassico è la capacità dell’organismo di sando una carenza del livello complessivo di potassio presen-
adattarsi a un aumento dell’apporto di K+ col passare del tem- te nell’organismo. La deplezione del livello complessivo di K+
po. Un improvviso aumento del livello di K+ può essere fatale, nell’organismo diventa evidente quando si inizia il trattamento
ma aumentando lentamente l’apporto di più di 120 mEq/die con insulina e la terapia di reidratazione.
il rene può aumentare l’escrezione urinaria di K+ e mantenere La perdita di potassio avviene anche attraverso le normali
l’equilibrio della concentrazione di K+. funzioni dell’organismo, ma senza causare ipokaliemia. I valo-
ri medi di perdita giornaliera di K+ sono i seguenti:
Ipokaliemia
FISIOPATOLOGIA.  La carenza di potassio, o ipokaliemia, si Localizzazione Perdita giornaliera (mEq/L)
Feci 5-10
sviluppa quando la concentrazione di K+ nel siero scende al di
Sudore 0-20
sotto di 3,5 mEq/L. Poiché il livello di K+ intracellulare e di
Urina 40-120
K+ immagazzinato complessivo dall’organismo è difficile da
misurare, le alterazioni dell’equilibrio del K+ sono misurate La perdita di K+ immagazzinato nell’organismo è più comu-
come concentrazione plasmatica, anche se le variazioni del li- nemente causata da disturbi gastrointestinali e renali. Anche
vello complessivo di K+ nell’organismo non sempre si riflettono la diarrea (indipendentemente dalla causa), l’uso di tubi di
nella concentrazione plasmatica di K+. Generalmente, l’abbas- drenaggio intestinale, la presenza di fistole e l’abuso di lassa-
samento del livello sierico di K+ indica una perdita del K+ com- tivi possono causare ipokaliemia. Normalmente, soltanto 5-10
plessivamente presente nell’organismo. Poiché la quantità di K+ mEq di potassio e 100-150 mL di acqua sono escreti nelle feci
nel LEC risulta ridotta, la variazione del gradiente di concen- ogni giorno. Con la diarrea possono verificarsi notevoli perdite
trazione favorisce lo spostamento di K+ dalle cellule al LEC. Il di liquidi e di elettroliti, con una perdita di diversi litri di liqui-
rapporto tra le concentrazioni nel LIC e nel LEC è mantenuto do e di 100-200 mEq di K+ al giorno. Il vomito o l’applicazione
costante, ma la quantità totale di K+ nell’organismo si riduce.12 continua dell’aspirazione nasogastrica sono spesso associati a
I fattori che contribuiscono allo sviluppo dell’ipokaliemia deplezione di K+, in parte per la perdita di K+ presente nel suc-
comprendono la ridotta assunzione di potassio, l’aumento co gastrico, ma soprattutto a causa della compensazione renale
dell’ingresso di K+ all’interno delle cellule e la maggiore perdita della deplezione volemica e dell’alcalosi metabolica (livelli di
di K+ corporeo. La carenza di K+ è una causa rara, ma può verifi- bicarbonato elevati) che si verificano in seguito alla perdita di
carsi in soggetti anziani con basso apporto di proteine (carne) e sodio, cloruro e idrogenioni. La perdita di liquidi e sodio sti-
inadeguata assunzione di frutta e verdura, nonché in individui mola la secrezione di aldosterone e ADH, che a loro volta pro-

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Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi 15

vocano la perdita renale di K+. L’elevata portata di bicarbonato con conseguente debolezza della muscolatura scheletrica, ato-
al tubulo distale contribuisce all’escrezione renale di K+ a causa nia della muscolatura liscia e aritmie cardiache. Il potenziale
della maggiore elettronegatività del lume tubulare. di membrana a riposo (Em) è determinato dal rapporto tra con-
Le perdite renali di K+ sono correlate a un aumento della centrazione extracellulare e intracellulare degli ioni K+. Poiché
secrezione di K+ da parte del tubulo distale. L’uso di diuretici, la concentrazione di K+ nel LEC è ridotta, sono sufficienti pic-
l’eccessiva secrezione di aldosterone, l’aumento della portata del cole variazioni del livello di potassio nel LEC per influenzare il
tubulo distale e la ridotta concentrazione di magnesio nel plasma potenziale di membrana a riposo, con conseguenze sull’ecci-
sono tutti fattori che possono contribuire alla perdita urinaria tabilità neuromuscolare (la differenza tra i potenziali di mem-
di K+. Molti diuretici, tra cui i tiazidici, la furosemide, l’acido brana a riposo e di soglia)1 (Fig. 1-7, A). Quando i livelli extra-
etacrinico e i diuretici osmotici, inibiscono il riassorbimento di cellulari di K+ diminuiscono rapidamente, il K+ intracellulare
cloruro di sodio, provocando l’effetto diuretico. Di conseguenza diffonde più rapidamente all’esterno della cellula e il potenziale
aumenta la portata tubulare distale, promuovendo l’escrezione di membrana a riposo diventa più negativo (ovvero passa da
di K+. Se la perdita di sodio è grave, la secrezione compensatoria −90 a −100 millivolt). Se il potenziale di soglia (threshold) (Et)
di aldosterone (che causa iperaldosteronismo secondario) può resta stabile, la differenza tra potenziale di membrana a riposo
ulteriormente ridurre i depositi di K+. Anche l’iperaldosteroni- e potenziale di soglia aumenta e la membrana cellulare diviene
smo primario con eccessiva secrezione di aldosterone da ade- iperpolarizzata, richiedendo uno stimolo maggiore (eccita-
noma surrenalico causa una perdita di K+. Molte malattie renali bilità ridotta) per innescare la polarizzazione e un potenziale
determinano una ridotta capacità di conservare il sodio. I di- d’azione (vedi Fig. 1-7, B [livello di K+ basso]).
sturbi relativi al riassorbimento del sodio producono un effetto Gli effetti cardiaci dell’ipokaliemia sono correlati alla mi-
diuretico e l’aumento della portata del tubulo distale favorisce nore eccitabilità della membrana (vedi Fig. 1-7, B). Poiché il K+
la secrezione di K+. La carenza di magnesio stimola il rilascio contribuisce alla fase di ripolarizzazione del potenziale d’azio-
di renina e l’iperaldosteronismo, con conseguente ipokaliemia. ne, l’ipokaliemia ritarda la ripolarizzazione ventricolare e la
Diversi antibiotici, quali l’amfotericina B, la gentamicina e la frequenza dei potenziali d’azione. Il potenziale di membrana
carbenicillina, possono provocare ipokaliemia. resta parzialmente depolarizzato, con conduzione rallentata e
MANIFESTAZIONI CLINICHE.  Le perdite lievi di K+ sono di so- attività pacemaker anomala. Possono verificarsi diversi tipi di
lito asintomatiche. Numerose disfunzioni sono attribuibili a aritmia, tra cui bradicardia sinusale, blocco atrio-ventricolare
un’ipokaliemia grave (< 2,5 mEq/L). Gli effetti neuromuscolari e tachicardia atriale parossistica. Le variazioni caratteristiche
e cardiaci dell’ipokaliemia producono i sintomi più comune- dell’elettrocardiogramma (ECG) riflettono il ritardo della de-
mente riscontrati.13 L’eccitabilità neuromuscolare è diminuita, polarizzazione: riduzione dell’ampiezza dell’onda T, aumento

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FIGURA 1-7  Effetti del potassio (K+) e del calcio (Ca++) sull’eccitabilità di membrana. A. Normale eccitabilità di
membrana: il potassio influenza il potenziale di membrana a riposo (Em), mentre il calcio agisce sul potenziale di soglia (Et).
B. Effetti delle variazioni del potassio (K+) sul potenziale di membrana. C. Effetti del calcio (Ca++) sul potenziale di soglia.
Nota: ­L’iperpolarizzazione può essere causata sia da ipokaliemia (Em più negativo) sia da ipercalcemia (Et meno negativo) – la
differenza tra Em ed Et risulta aumentata (riduzione dell’eccitabilità); l’ipopolarizzazione può essere causata sia da iperkaliemia
(Em meno negativo) sia da ipocalcemia (Et più negativo) – la differenza tra Em ed Et risulta diminuita (aumento dell’eccitabilità).

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16 Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi

dell’ampiezza dell’onda U e sottoslivellamento del segmento L’insorgenza dei sintomi è legata alla velocità di deplezione
ST (Fig. 1-8). Nell’ipokaliemia grave l’onda P forma un picco del potassio. Poiché l’organismo è in grado di sopperire a lente
e si osserva un prolungamento del complesso QRS. L’ipokalie- perdite di K+, la diminuzione della concentrazione nel LEC può
mia aumenta anche il rischio di tossicità digitalica in quanto essere sufficientemente lenta da consentire lo spostamento di
rallenta la pompa sodio-potassio, il che incrementa l’azione dei K+ dallo spazio intracellulare. Il gradiente di concentrazione
digitalici sul muscolo cardiaco facendo aumentare in maniera di K+ extracellulare/intracellulare viene quindi ripristinato nei
eccessiva le concentrazioni intracellulari di calcio e sodio. livelli di normalità, con minori effetti neuromuscolari. Le per-
La concentrazione plasmatica di calcio contribuisce anch’es- dite acute di K+ sono associate ad alterazioni più gravi dell’ec-
sa alle variazioni dell’eccitabilità neuromuscolare associate citabilità neuromuscolare. La debolezza dei muscoli scheletrici
all’ipokaliemia. La maggiore concentrazione di calcio nel LEC si manifesta inizialmente nei muscoli più voluminosi degli arti
tende a rendere meno negativo il potenziale di soglia (Et) e a inferiori e superiori e alla fine coinvolge anche il diaframma,
ridurre l’eccitabilità di membrana, con conseguente maggiore con depressione della ventilazione. A questo punto possono
iperpolarizzazione, ridotta eccitabilità e comparsa degli effetti verificarsi paralisi e arresto del respiro. La perdita di tono del-
neuromuscolari dell’ipokaliemia (vedi Fig. 1-7, C). la muscolatura liscia si manifesta con ipotensione ortostatica,
Anche il metabolismo dei carboidrati viene interessato, poi- stipsi, distensione intestinale, anoressia, nausea, vomito e ileo
ché l’ipokaliemia riduce la secrezione di insulina e altera la sin- paralitico. Nella Tabella 1-9 è riportata una sintesi delle altera-
tesi di glicogeno nel fegato e nella muscolatura scheletrica. La zioni del K+.
funzione renale è compromessa, con diminuzione della capaci- VALUTAZIONE E TERAPIA.  La diagnosi di ipokaliemia è ba-
tà di concentrazione delle urine. Poliuria (aumento del volume sata sui livelli sierici di K+; tuttavia, è importante esaminare
urinario) e polidipsia (aumento della sete) sono associate a una l’anamnesi e identificare i disturbi associati alla perdita di K+
ridotta reattività all’ADH. La carenza cronica di potassio con o agli spostamenti di K+ dallo spazio extracellulare allo spazio
durata superiore a 1 mese può danneggiare il tessuto renale, intracellulare. Il trattamento deve prevedere una stima delle
con conseguente fibrosi interstiziale e atrofia tubulare. perdite di K+ corporeo totale e la correzione degli squilibri aci-
do-base. Devono essere impedite ulteriori perdite di K+ e il pa-
ziente deve essere incoraggiato ad assumere alimenti a elevato
Normokaliemia contenuto di K+. L’integrazione di potassio viene somministra-
ta con cautela per prevenire l’iperkaliemia. La velocità massima
di sostituzione orale è di 40-80 mEq/die se la funzione renale
Intervallo PR è normale. Il tasso massimo sicuro di sostituzione per via en-
normale dovenosa è di 20 mEq/ora per gli adulti. Poiché il K+ è irritante
per i vasi sanguigni, deve essere utilizzata una concentrazione
Onda P QRS Onda U massima di 40 mEq/100 mL. I valori sierici di K+ possono es-
normale normale Onda T appiattita, sere monitorati fino al raggiungimento della normokaliemia.
arrotondata, se presente
dimensioni normali
Iperkaliemia
Ipokaliemia
FISIOPATOLOGIA.  Si parla di iperkaliemia quando la con-
centrazione di potassio supera i 5,5 mEq/L. Grazie all’efficiente
Intervallo PR Sottoslivellamento di ST escrezione renale, raramente si osserva un eccesso di potassio
leggermente corporeo totale. L’aumento acuto della concentrazione sieri-
prolungato
ca di K+ viene gestito rapidamente attraverso l’aumento della
captazione cellulare e l’escrezione renale del K+ corporeo tota-
Lieve picco Onda U le in eccesso.
dell’onda P Onda T
appiattita prominente L’eccesso di K+ sierico può essere dovuto a un apporto ec-
cessivo, al passaggio del potassio dal LIC al LEC o a una mino-
Iperkaliemia re escrezione renale.14 Se la funzione renale è normale, aumenti
lenti a lungo termine secondari a incrementi dell’apporto di K+
Onda T vengono di norma ben tollerati attraverso l’adattamento al K+,
Ampiezza alta e a punta
ridotta anche se un carico acuto di K+ può superare i tassi di escrezione
dell’onda R renale. L’uso di sangue intero da donatore, la somministrazione
di boli endovenosi di penicillina G o la sostituzione di K+ posso-
Onda P no aggravare l’iperkaliemia, in particolare se la funzione renale è
larga Sottoslivellamento compromessa. Eccessi alimentari di K+ sono rari, ma l’ingestio-
e piatta di ST
Intervallo PR QRS allargato ne accidentale di integratori di sali di K+ può provocare tossicità.
prolungato Lo spostamento del potassio dal LIC al LEC avviene con
una variazione della permeabilità della membrana cellulare
FIGURA 1-8  Alterazioni dell’elettrocardiogramma (ECG) associate agli (dovuta, per es., a ipossia cellulare, acidosi o carenza di insu-
squilibri del potassio. lina). Ustioni, lesioni da schiacciamento gravi e interventi chi-

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Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi 17

TABELLA 1-9  ALTERAZIONI DEL POTASSIO


CAUSE IPOKALIEMIA < 3,5 mEq/L IPERKALIEMIA > 5,0 mEq/L
Assunzione Assunzione ridotta: cachessia o anoressia nervosa, reintegrazione Eccessiva assunzione alimentare/per via endovenosa
inadeguata
Perdita Aumento della perdita renale: insufficienza dei tubuli renali, Ridotta perdita renale: insufficienza renale, diuretici risparmiatori
diuretici che provocano perdita di K+, iperaldosteronismo, di K+, ipoaldosteronismo
vomito, diarrea, uso di alcuni antibiotici
Spostamenti cellulari Spostamento dal LEC al LIC: alcalosi metabolica, somministrazione Spostamento dal LIC al LEC: acidosi metabolica, danni cellulari
di insulina

EFFETTI SUI DIVERSI SISTEMI DELL’ORGANISMO


Cardiovascolari Ipotensione posturale Aritmie
Aritmie Alterazioni dell’ECG (onde T con picco, intervallo PR prolungato, onda
Alterazioni dell’ECG (onde T appiattite, onde U, sottoslivellamento P assente con complesso QRS allargato)
di ST, onda P con picco, intervallo QT prolungato) Bradicardia
Polso debole e irregolare Blocco cardiaco
Fibrillazione ventricolare Arresto cardiaco
Arresto cardiaco
Nervose Letargia Ansia
Affaticamento Formicolii
Confusione Intorpidimento
Parestesie
Diminuzione dei riflessi osteo-tendinei
Gastrointestinali Nausea e vomito Nausea e vomito
Motilità ridotta Diarrea
Distensione addominale Dolore colico
Diminuzione dei borborigmi
Ileo
Renali Incapacità di concentrare le urine Oliguria
Perdita idrica Danni renali
Sete
Danni renali
Muscolari (muscolo Debolezza Precoci: muscoli iperattivi
scheletrico e liscio) Paralisi flaccida Tardivi: debolezza e paralisi flaccida
Arresto respiratorio
Stipsi
Disfunzione vescicale
LEC, liquido extracellulare; LIC, liquido intracellulare; ECG, elettrocardiogramma.

rurgici protratti possono causare traumi cellulari e passaggio oliguria (diuresi < 30mL/ora) è accompagnata da un innalza-
di potassio dal LIC al LEC. Se la funzione renale è intatta, il K+ mento della concentrazione sierica di K+. La gravità dell’iper-
può essere escreto. Con l’inizio del processo di riparazione cel- kaliemia è correlata alla gravità della disfunzione renale, alla
lulare e se il K+ escreto non viene opportunamento integrato, quantità di K+ assunta e al grado di acidosi dovuto all’insuffi-
insorge ipokaliemia. cienza renale. Nell’insufficienza renale acuta i livelli di K+ au-
L’ipossia può portare a iperkaliemia riducendo l’efficienza mentano più rapidamente, con conseguenze più gravi rispetto
del trasporto attivo della membrana cellulare, con conseguen- agli aumenti graduali associati all’insufficienza renale cronica.
te spostamento di K+ nel LEC. Negli stati di acidosi gli idro- Anche l’ipoaldosteronismo può causare diminuzioni dell’e-
genioni si spostano nelle cellule scambiandosi con il potassio screzione urinaria di K+. Per esempio, la malattia di Addison
del LIC; iperkaliemia e acidosi spesso compaiono quindi con- determina una riduzione della produzione e della secrezione
teporaneamente. Poiché l’insulina promuove l’ingresso di K+ di aldosterone, con conseguente iperkaliemia. I farmaci che ri-
all’interno delle cellule, la carenza di insulina, che si osserva ducono l’escrezione renale di potassio (per es., ACE-inibitori,
in condizioni come la chetoacidosi diabetica, è accompagnata bloccanti recettoriali dell’angiotensina e antagonisti dell’aldo-
da iperkaliemia. Il sovradosaggio di digitalici può causare iper- sterone) possono contribuire all’iperkaliemia. Spesso, tuttavia,
kaliemia inibendo la pompa Na+-K+-ATPasi. Questa pompa tali farmaci sono utilizzati in combinazione con diuretici che
mantiene normalmente la concentrazione di K+ intracellulare provocano perdita di K+ nel tentativo di bilanciare il rapporto
e determina lo spostamento di sodio e calcio nel LEC. acquisizione/perdita renale di K+.
Una minore escrezione renale di potassio è comunemente as- MANIFESTAZIONI CLINICHE.  I sintomi dell’iperkaliemia va-
sociata a iperkaliemia. L’insufficienza renale che si traduce in riano, ma le caratteristiche comuni sono debolezza o paralisi

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18 Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi

muscolare e aritmie con alterazioni dell’elettrocardiogramma. sostituti di sali di potassio o acidosi metabolica. La rapidità di
Nel caso di attacchi di grado lieve, è possibile che si manifesti insorgenza dei sintomi può essere correlata alla causa di base.
una maggiore irritabilità muscolare, per esempio con formico- La gestione dell’iperkaliemia è correlata al trattamento delle
lii alle labbra e alle dita, irrequietezza, crampi intestinali e diar- cause che concorrono al disturbo e alla correzione dell’ecces-
rea. L’iperkaliemia grave causa debolezza muscolare, perdita di so di potassio. La normalizzazione del potassio extracellulare
tono muscolare e paralisi. Negli stati di iperkaliemia lieve, la può essere ottenuta con diversi metodi; il trattamento di scelta
ripolarizzazione più rapida si riflette all’elettrocardiogramma dipende dalla causa e dalla gravità del problema. È possibile
con onde T più strette e alte e con un intervallo QT più breve. somministrare gluconato di calcio per ripristinare la normale
L’iperkaliemia grave (livelli sierici ≥ 6 mEq/L) determina la de- eccitabilità neuromuscolare quando i livelli sierici di potassio
pressione del segmento ST, il prolungamento dell’intervallo PR sono pericolosamente elevati. La somministrazione di glu-
e l’allargamento del complesso QRS (perdita di attività atriale) cosio, che stimola prontamente la secrezione di insulina, o la
(vedi Fig. 1-8). Conduzione ritardata e bradiaritmie sono co- somministrazione di glucosio e insulina nei pazienti affetti da
muni nell’iperkaliemia, con alterazioni della conduzione car- diabete, facilita l’ingresso cellulare del potassio. Le soluzioni
diaca che causano fibrillazione ventricolare o arresto cardiaco. tampone correggono l’acidosi metabolica e abbassano il livello
Come per l’ipokaliemia, le variazioni del rapporto tra la di potassio sierico. La somministrazione orale o rettale di resi-
concentrazione di K+ intracellulare e quella extracellulare con- ne a scambio cationico, che scambiano sodio e potassio nell’in-
tribuiscono ai sintomi dell’iperkaliemia. Se la concentrazione testino, può risultare efficace. La dialisi è efficace per rimuovere
extracellulare di K+ aumenta senza un cambiamento significa- il potassio in caso di insufficienza renale.
tivo della concentrazione intracellulare di K+, il potenziale di
membrana diventa più positivo (cioè, passa da −90 a −80 milli- Calcio e fosfato
volt) e la membrana cellulare diviene ipopolarizzata (l’interno Il contenuto corporeo totale di calcio è di circa 1200 grammi.
della cellula diventa meno negativo o parzialmente depolariz- La maggior parte del calcio (99%) si trova nelle ossa sotto for-
zato [maggiore eccitabilità]) (vedi Fig. 1-7, B). Nel caso di au- ma di idrossiapatite (un composto inorganico che contribuisce
menti relativamente contenuti della concentrazione extracel- alla rigidità ossea); la parte restante è localizzata nel plasma e
lulare di K+, la cellula si ripolarizza più rapidamente e diventa nelle cellule corporee. La frazione totale del calcio circolante
maggiormente eccitabile (onde T con picchi). Il potenziale d’a- nel sangue è esigua (da 9,0 a 10,5 mg/dL) e circa il 50% è legato
zione viene quindi innescato più rapidamente perché è minore alle proteine plasmatiche, principalmente all’albumina. Circa
la differenza tra potenziale di membrana a riposo e potenziale il 40% è disponibile in forma libera o ionizzata (da 5,5 a 5,6 mg/
di soglia. In caso di iperkaliemia di grado più marcato, il po- dL). Il calcio ionizzato è responsabile delle funzioni fisiologiche
tenziale di membrana a riposo avvicina o supera il potenziale più importanti.
di soglia (complesso QRS ampio che si fonde con l’onda T). In Il calcio (Ca++) è uno ione necessario in numerosi processi
questo caso, la cellula non è in grado di ripolarizzarsi e pertan- metabolici fondamentali. Si tratta del principale catione asso-
to non risponde agli stimoli di eccitazione. La conseguenza più ciato alla struttura ossea e dentale. Esso svolge inoltre la funzio-
grave è l’arresto cardiaco. ne di cofattore enzimatico per la coagulazione del sangue ed è
Come gli effetti dell’ipokaliemia, gli effetti neuromuscolari necessario per la secrezione di ormoni e per il funzionamento di
dell’iperkaliemia sono correlati alla velocità con cui avviene recettori cellulari. La stabilità e la permeabilità della membrana
l’aumento della concentrazione di potassio nel LEC e alla pre- plasmatica sono direttamente legate agli ioni calcio, così come
senza di altri fattori concomitanti, tra cui l’acidosi e l’equilibrio la trasmissione di impulsi nervosi e la contrazione muscolare.
del calcio. L’aumento a lungo termine della concentrazione di Il calcio intracellulare si trova principalmente nei mitocondri.
potassio nel LEC determina lo spostamento di K+ all’interno Il fosfato (HPO4−) è principalmente localizzato nelle ossa
della cellula, per via della tendenza a mantenere un rapporto (85%), con minori quantità presenti negli spazi intracellulari
normale tra le concentrazioni di potassio intracellulare/extra- ed extracellulari. Nel plasma il fosfato esiste sotto forma di fo-
cellulare. Perturbando l’equilibrio di tale rapporto, l’innalza- sfolipidi ed esteri fosforici e come fosfato inorganico, che è la
mento acuto della concentrazione extracellulare di K+ ha effetti forma ionizzata. I normali livelli sierici di fosfato inorganico
sull’eccitabilità neuromuscolare. variano da 2,5 a 4,5 mg/dL e possono raggiungere i 6,0-7,0 mg/
Il calcio influisce sul potenziale di soglia, sicché alterazioni dL nei neonati e nei bambini più piccoli. Il fosfato intracellu-
della concentrazione di calcio nel fluido extracellulare posso- lare ha numerose forme metaboliche, comprese le strutture
no aumentare gli effetti dell’iperkaliemia o sovrapporvisi. In a elevata energia quali il creatinfosfato e l’adenosintrifosfato
presenza di ipocalcemia il potenziale di soglia diventa più ne- (ATP). Il fosfato agisce come tampone anionico intracellulare
gativo, intensificando gli effetti muscolari dell’iperkaliemia. ed extracellulare nella regolazione dell’equilibrio acido-base;
L’ipercalcemia fa sì che il potenziale di soglia diventi meno sotto forma di ATP, esso fornisce l’energia necessaria alle con-
negativo, contrastando gli effetti dell’iperkaliemia sul poten- trazioni muscolari.
ziale di membrana a riposo (vedi Fig. 1-7, C). Una sintesi delle Le concentrazioni di calcio e fosfato sono rigorosamente
alterazioni del K+ è riportata nella Tabella 1-9. controllate. Esse sono legate dal prodotto di calcio (Ca++) e
VALUTAZIONE E TERAPIA.  È opportuno ricercare la base pa- fosfato (HPO4−), che è una costante (K) [Ca++ × HPO4− = K].
tologica dell’iperkaliemia in caso di anamnesi di malattie re- Quindi, se la concentrazione di uno ione aumenta o diminu-
nali, traumi, carenza di insulina, malattia di Addison, uso di isce, la concentrazione dell’altro ione aumenta o diminuisce.

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Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi 19

Ipercalcemia Ipocalcemia

↓ PTH ↑ PTH

↓ Attivazione renale ↑ Attivazione renale


della vitamina D della vitamina D

↓ Assorbimento intestinale di calcio ↑ Assorbimento intestinale di calcio


↓ Assorbimento renale di calcio ↑ Assorbimento renale di calcio
ed ↓ escrezione di fosfato ed ↑ escrezione di fosfato
↓ Riassorbimento osseo di calcio ↑ Riassorbimento osseo di calcio

FIGURA 1-9  Regolazione ormonale dell’equilibrio del calcio. PTH, paratormone.

L’equilibrio di calcio e fosfato è regolato da tre ormoni: il de) diminuisce principalmente i livelli di calcio inibendo l’atti-
paratormone od ormone paratiroideo (ParaThyroid Hormone, vità degli osteoclasti nelle ossa.
PTH), la vitamina D e la calcitonina. Agendo insieme, queste Le frazioni di calcio sierico libero ionizzato e di calcio legato
sostanze determinano la quantità di calcio e di fosfato alimen- alle proteine del plasma sono influenzate dal pH. Negli stati di
tare assorbita dall’intestino, la deposizione e l’assorbimento del acidosi i livelli di calcio ionizzato aumentano. In caso di alca-
calcio e del fosfato ossei e il riassorbimento e l’escrezione renali. losi, ossia in seguito a un aumento del pH, la quantità di cal-
Le paratiroidi secernono PTH in risposta a bassi livelli di cio legato alle proteine aumenta e il livello di calcio ionizzato,
calcio sierico. Il paratormone controlla i livelli di calcio e fo- fisiologicamente attivo, diminuisce. La ridotta concentrazione
sfato ionizzati nel sangue e in altri liquidi extracellulari. La di calcio ionizzato può essere sufficiente a provocare sintomi di
regolazione renale dell’equilibrio di calcio e fosfato richiede ipocalcemia, come la tetania.
PTH. Il PTH stimola il riassorbimento di calcio lungo il tubu-
lo distale del nefrone e inibisce il riassorbimento di fosfato da Ipocalcemia
parte del tubulo prossimale. Il risultato netto è un aumento FISIOPATOLOGIA. L’ipocalcemia si verifica quando la con-
della concentrazione sierica di calcio e un aumento dell’escre- centrazione sierica totale di calcio è inferiore a 8,5 mg/dL e i
zione urinaria di fosfato. La Figura 1-9 riassume la regolazione livelli di calcio ionizzato sono inferiori a 4,0 mg/dL. In genera-
ormonale del calcio. Un altro composto importante per la rego- le, le carenze di calcio sono legate all’assorbimento intestinale
lazione di calcio e fosfato è la vitamina D. La vitamina D (cole- inadeguato, alla diminuzione dei livelli di PTH e vitamina D
calciferolo) è uno steroide liposolubile ingerito con gli alimenti o alla deposizione di calcio ionizzato nei tessuti ossei o molli.
o sintetizzato dalla cute in presenza di luce ultravioletta. Sono Le carenze nutrizionali di calcio possono manifestarsi in
necessari diversi passaggi di attivazione prima che la vitamina caso di consumo inadeguato di latticini o verdure verdi in fo-
D possa agire sui tessuti bersaglio. Il primo passaggio avviene glia. Inoltre, quantità eccessive di fosforo nella dieta possono
nel fegato; l’attivazione finale è nel rene. L’attivazione renale legarsi al calcio, compromettendo in questo modo il suo as-
della vitamina D inizia quando il livello sierico di calcio dimi- sorbimento. La rimozione delle ghiandole paratiroidee (per es.,
nuisce e ciò stimola la secrezione di PTH. Il PTH agisce, quin- durante una tiroidectomia totale), con conseguente perdita di
di, aumentando il riassorbimento di calcio e l’escrezione renale PTH, è un’altra causa di ipocalcemia. La carenza di vitamina
di fosfato, producendo livelli inferiori di fosfato. La combina- D, che può derivare dall’esposizione inadeguata o dall’assenza
zione di livelli di calcio ridotti e aumento della secrezione di di esposizione alla luce solare, causa una diminuzione dell’as-
PTH causa l’attivazione renale della vitamina D. La vitamina D sorbimento intestinale di calcio. Anche il malassorbimento dei
attivata (vitamina D3, calcitriolo) circola quindi come ormone grassi, tra cui la vitamina D liposolubile, può contribuire alla
nel plasma e agisce aumentando l’assorbimento di calcio e fo- carenza di calcio. Le metastasi ossee tendono a inibire il rias-
sfato nell’intestino tenue, promuovendo la calcificazione ossea sorbimento osseo e ad aumentare la deposizione di calcio nelle
e incrementando il riassorbimento tubulare renale di calcio e ossa, diminuendo in tal modo i livelli sierici di calcio.
fosfato. In caso di insufficienza renale la vitamina D non viene Anche le trasfusioni ematiche sono una causa comune di
attivata, i livelli sierici di calcio diminuiscono e i livelli di fo- ipocalcemia, perché la soluzione di citrato utilizzata per la
sfato aumentano. conservazione del sangue intero si lega al calcio, rendendolo
Con l’aumento dei livelli di calcio avviene un adattamen- indisponibile per i tessuti. La pancreatite provoca il rilascio
to opposto, con conseguenti soppressione della secrezione di di lipasi negli spazi tissutali molli e di conseguenza gli acidi
PTH, minore attivazione della vitamina D, minore assorbi- grassi liberi che si formano si legano al calcio, causando una
mento intestinale del calcio e maggiore riassorbimento renale diminuzione della concentrazione di calcio ionizzato. L’alca-
del fosfato. La calcitonina (prodotta dalle cellule C della tiroi- losi metabolica o respiratoria provoca sintomi di ipocalcemia

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20 Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi

perché le variazioni di pH aumentando la quota di calcio legato indica un prolungamento della depolarizzazione ventricolare
alle proteine. L’ipoalbuminemia abbassa i livelli totali di calcio e una diminuzione della contrattilità cardiaca. Sono inoltre
sierico riducendo la quantità di calcio legato nel plasma. presenti crampi intestinali e borborigmi da iperattività inte-
MANIFESTAZIONI CLINICHE. Le manifestazioni cliniche stinale, poiché l’ipocalcemia interessa la muscolatura liscia del
dell’ipocalcemia sono causate principalmente da un aumen- tratto gastrointestinale. Nella Tabella 1-10 è riportata una sin-
to dell’eccitabilità neuromuscolare. La carenza di calcio causa tesi delle manifestazioni delle alterazioni del livello di calcio.
una parziale depolarizzazione di nervi e muscoli, mentre il po- VALUTAZIONE E TERAPIA.  L’anamnesi può suggerire condi-
tenziale di soglia diventa più negativo e si avvicina al potenzia- zioni patologiche di base che richiedono valutazione e tratta-
le di membrana a riposo (ipopolarizzazione) (vedi Fig. 1-7, C). mento. I sintomi gravi di ipocalcemia richiedono una terapia
Di conseguenza, è richiesto uno stimolo di entità minore per di emergenza con somministrazione di una soluzione al 10%
l’innesco del potenziale d’azione. I sintomi sono legati all’ec- di gluconato di calcio per via endovenosa. È necessario reinte-
citabilità neuromuscolare e comprendono parestesie periorali grare il calcio per via orale e monitorare i livelli sierici di calcio.
e digitali, spasmo carpo-pedale (spasmi muscolari a mani e La diminuzione dell’assunzione di fosfato facilita la gestione a
piedi), laringospasmo, iper-reflessia, crisi convulsive e aritmie. lungo termine dell’ipocalcemia.14a
Due segni clinici sono il segno di Chvostek e il segno di
Trousseau. Il segno di Chvostek si ottiene percuotendo il nervo Ipercalcemia
facciale appena sotto la tempia. Un segno positivo è una con- FISIOPATOLOGIA. L’ipercalcemia, con concentrazioni sieri-
trazione del naso o del labbro. Il segno di Trousseau è la contra- che totali di calcio superiori a 12 mg/dL, può essere causata
zione della mano e delle dita quando il flusso di sangue arterio- da diverse patologie; le più comuni sono iperparatiroidismo,
so nel braccio viene interrotto per 5 minuti. metastasi ossee con riassorbimento di calcio da cancro della
I sintomi gravi comprendono convulsioni e tetania, uno mammella, della prostata o della cervice o neoplasie ematolo-
spasmo muscolare continuo e grave che può interferire con la giche, sarcoidosi e vitamina D in eccesso. Numerose neoplasie
respirazione e causare la morte. La caratteristica variazione producono PTH e innalzano i livelli sierici di calcio. La sar-
dell’elettrocardiogramma è un intervallo QT prolungato, che coidosi sembra aumentare i livelli di vitamina D. L’immobi-

TABELLA 1-10  ALTERAZIONI DEI LIVELLI DI CALCIO, FOSFATO E MAGNESIO


CAUSE MANIFESTAZIONI
Ipocalcemia (< 8,5 mg/dL)
Assorbimento intestinale inadeguato, deposizione di calcio ionizzato nei Aumento dell’eccitabilità neuromuscolare; formicolii, spasmi muscolari (in
tessuti ossei e molli, trasfusione di sangue o diminuzione dei livelli di PTH particolare a mani, piedi e viso), crampi intestinali, borborigmi intestinali
e vitamina D; carenze nutrizionali per consumo inadeguato di derivati del iperattivi, osteoporosi e fratture; nei casi gravi convulsioni e tetania; intervallo QT
latte o verdure a foglia verde; alcalosi, livelli elevati di calcitonina prolungato, arresto cardiaco
Ipercalcemia (> 10-12 mg/dL)
Iperparatiroidismo; metastasi ossee con riassorbimento di calcio da tumore Molte e aspecifiche; affaticamento, debolezza, letargia, anoressia, nausea, stipsi;
della mammella, della prostata, del rene o della cervice; sarcoidosi; compromissione della funzione renale, calcoli renali; aritmie, bradicardia, arresto
eccesso di vitamina D; numerose neoplasie che producono PTH; antiacidi cardiaco; dolore osseo, osteoporosi, fratture
contenenti calcio
Ipofosfatemia (< 2,0 mg/dL)
Malassorbimento intestinale legato alla carenza di vitamina D, uso di Condizioni relative alla ridotta capacità di trasporto di ossigeno da parte degli
antiacidi contenenti magnesio e alluminio, abuso di alcol cronico, eritrociti e disturbi del metabolismo energetico; disfunzioni di leucociti e piastrine;
sindromi da malassorbimento; alcalosi respiratoria; aumentata escrezione disturbi della funzione nervosa e muscolare; nei casi gravi, irritabilità, confusione,
renale di fosfato associata a iperparatiroidismo intorpidimento, coma, convulsioni; possibile insufficienza respiratoria (a causa
della debolezza muscolare), cardiomiopatie, riassorbimento osseo (che porta
a rachitismo od osteomalacia)
Iperfosfatemia (> 4,7 mg/dL)
Insufficienza renale acuta o cronica, con significativa riduzione della Sintomi essenzialmente legati ai bassi livelli sierici di calcio (dovuti agli alti livelli
filtrazione glomerulare; trattamento di tumori metastatici con di fosfato), analoghi ai sintomi di ipocalcemia; a lungo termine, calcificazione dei
chemioterapia e conseguente liberazione di grandi quantità di fosfato tessuti molli polmonari, renali, articolari
nel siero; uso prolungato di lassativi o clisteri contenenti fosfati;
ipoparatiroidismo
Ipomagnesemia (< 1,5 mEq/L)
Malnutrizione, sindromi da malassorbimento, alcolismo, perdite urinarie Alterazioni comportamentali, irritabilità, aumento dei riflessi, crampi muscolari,
(disfunzione tubulare renale, diuretici dell’ansa) atassia, nistagmo, tetania, convulsioni, tachicardia, ipotensione
Ipermagnesemia (> 3,0 mEq/L)
Solitamente insufficienza renale, ma anche assunzione eccessiva di antiacidi Letargia, sonnolenza; perdita dei riflessi tendinei profondi; nausea e vomito;
contenenti magnesio e insufficienza surrenale debolezza muscolare; ipotensione; bradicardia; disturbi respiratori; blocco
cardiaco, arresto cardiaco
PTH, paratormone.

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Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi 21

lizzazione prolungata può portare a ipercalcemia da aumento degli eritrociti è ridotta e il metabolismo energetico è compro-
del riassorbimento osseo e riduzione della deposizione ossea messo. Il trasporto e la liberazione di ossigeno sono associa-
di calcio. L’acidosi riduce la formazione di legami tra calcio e ti ai livelli di 2,3-difosfoglicerato (2,3-DPG) e ATP. Quando
albumina, aumentando il livello di calcio ionizzato. il fosfato è esaurito, i livelli di 2,3-DPG e ATP diminuiscono,
MANIFESTAZIONI CLINICHE.  Molti dei sintomi dell’ipercalce- riducendo il rilascio di ossigeno ai tessuti. La curva dell’ossie-
mia sono aspecifici. Con l’aumento del livello sierico di calcio, moglobina si sposta verso sinistra e può insorgere ipossia con
anche le cellule contengono una maggiore quantità di calcio. Il bradicardia e vari gradi di blocco cardiaco.
potenziale di soglia diventa più positivo (iperpolarizzato) (cioè L’ipofosfatemia è anche associata ad alterazioni funzionali
passa da −60 a −50 millivolts) e la membrana cellulare diventa dei leucociti e delle piastrine. Si hanno quindi un maggior ri-
refrattaria alla polarizzazione (ridotta eccitabilità) perché esi- schio di infezioni e un’insufficiente coagulazione del sangue,
ste una differenza maggiore tra il potenziale di soglia e il po- con maggior rischio di emorragie. La funzione nervosa e quella
tenziale di membrana a riposo (vedi Fig. 1-7, C). Molti di questi muscolare possono essere compromesse a causa dello squili-
sintomi sono pertanto legati alla perdita di eccitabilità di mem- brio del metabolismo energetico. La debolezza muscolare può
brana. Affaticamento, debolezza, letargia, anoressia, nausea e diventare sufficientemente grave da provocare insufficienza
stipsi sono comuni. respiratoria e possono insorgere anche cardiomiopatie. Una
Possono manifestarsi alterazioni dello stato mentale e sta- notevole perdita di fosfato è associata a irritabilità, stato con-
to confusionale. Spesso si sviluppa una compromissione della fusionale, intorpidimento, coma e convulsioni. In risposta ai
funzione renale e si formano calcoli renali sotto forma di preci- bassi livelli di fosfato si verifica un riassorbimento osseo, che
pitati di sali di calcio. Accorciamento del segmento QT e onde può portare a rachitismo od osteomalacia. Nella Tabella 1-10 è
T appiattite e allargate sono osservabili all’ECG, con bradicar- riportata una sintesi delle manifestazioni delle alterazioni del
dia e vari gradi di blocco cardiaco. livello di fosfato.
VALUTAZIONE E TERAPIA.  In presenza di un livello sierico ele- VALUTAZIONE E TERAPIA.  Per correggere la condizione è ne-
vato di calcio, spesso si verifica una riduzione corrispondente del cessario individuare e trattare la causa di base. La velocità e
valore sierico di fosfato. Sono necessarie procedure diagnostiche l’entità del ripristino sono determinate dalla causa e dai sin-
specifiche per individuare la condizione patologica di base. tomi presenti.15 Nella Tabella 1-10 è riportata una sintesi delle
Il trattamento è correlato alla gravità dei sintomi e alla ma- manifestazioni delle alterazioni del livello di fosfato.
lattia di base. Quando la funzione renale è normale, la sommi-
nistrazione orale di fosfato risulta efficace. In presenza di una Iperfosfatemia
patologia allo stato acuto e di livelli elevati di calcio, le opzioni FISIOPATOLOGIA. L’iperfosfatemia, definita da un livello
di trattamento comprendono la somministrazione endoveno- sierico elevato di fosfato, superiore a 4,5 mg/dL, insorge in
sa di elevati quantitativi di soluzione fisiologica per migliorare seguito all’aggiunta esogena o endogena di fosforo al LEC o
l’escrezione renale di calcio, la somministrazione di bifosfonati quando si ha significativa riduzione della filtrazione glomeru-
(in assenza di insufficienza renale) e la somministrazione di lare.16 Poiché la maggior parte del fosfato si trova nelle cellule,
calcitonina. Per il trattamento dell’ipercalcemia si utilizzano la distruzione delle cellule associata al trattamento di tumori
anche i corticosteroidi e il farmaco citotossico mitramicina metastatici con la chemioterapia può comportare la liberazione
(inibitore della funzione degli osteoclasti). In definitiva, è ne- di grandi quantità di fosfato nel LEC. Anche l’uso a lungo ter-
cessario provvedere al trattamento della condizione patologica mine di enteroclismi o lassativi contenenti fosfato può portare
di base. Nella Tabella 1-10 è riportata una sintesi delle manife- a iperfosfatemia. L’ipoparatiroidismo, aumentando il riassor-
stazioni delle alterazioni del livello di calcio. bimento tubulare renale di fosfato, può causare un incremento
dei livelli di fosfato.
Ipofosfatemia Un livello sierico elevato di fosfato può determinare una ri-
FISIOPATOLOGIA. L’ipofosfatemia è definita da un livello duzione del livello sierico di calcio e una maggiore deposizione
sierico di fosfato inferiore a 2,5 mg/dL e generalmente indica di fosfato e calcio nei tessuti ossei e molli. Il livello sierico di
una carenza di fosfato. In alcune condizioni, il livello di fosfato calcio può abbassarsi al punto da causare sintomi di ipocalce-
corporeo totale è nella norma, ma le concentrazioni sieriche mia, tra cui la tetania.
sono basse. Le cause più comuni sono il malassorbimento inte- MANIFESTAZIONI CLINICHE.  I sintomi dell’iperfosfatemia
stinale e la maggiore escrezione renale di fosfato. L’assorbimen- sono principalmente legati al basso livello sierico di calcio e
to inadeguato è associato a una carenza di vitamina D, all’uso sono pertanto del tutto simili ai sintomi dell’ipocalcemia.
di antiacidi contenenti magnesio e alluminio (che si legano al L’iperfosfatemia prolungata provoca calcificazione dei tessuti
fosforo), all’abuso di alcol a lungo termine e alle sindromi da molli polmonari, renali e articolari.
malassorbimento. L’alcalosi respiratoria può causare ipofosfa- VALUTAZIONE E TERAPIA.  Per correggere l’iperfosfatemia è
temia grave per via dell’uso di fosforo da parte delle cellule cor- necessario individuare e trattare la condizione patologica di
relato all’aumento della glicolisi (ATP). L’aumento dell’escre- base. È possibile somministrare idrossido di alluminio, poiché
zione renale di fosforo è associato a iperparatiroidismo. questo si lega al fosfato nel tratto gastrointestinale e viene poi
MANIFESTAZIONI CLINICHE.  Le conseguenze della carenza di eliminato; l’alluminio è tuttavia tossico e può causare encefa-
fosfato non si rendono clinicamente evidenti finché l’ipofosfa- lopatia e osteomalacia. Si sta attualmente valutando l’uso di le-
temia non diventa grave. La capacità di trasporto di ossigeno ganti del fosfato non contenenti alluminio né calcio (carbonato

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22 Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi

di lantanio o sevelamer).17 Per la gestione dell’insufficienza re- EQUILIBRIO ACIDO-BASE


nale è necessaria la dialisi. Nella Tabella 1-10 è riportata una sin-
tesi delle manifestazioni delle alterazioni del livello di fosfato. L’equilibrio acido-base e la concentrazione di idrogenioni de-
vono essere regolati e mantenuti entro un intervallo ben pre-
Magnesio ciso per garantire il normale funzionamento dell’organismo.
Il magnesio (Mg++) è un catione cellulare, secondo per impor- Lievi variazioni della quantità di idrogeno possono alterare in
tanza dopo il potassio. Circa il 40-60% del magnesio presente modo significativo i processi biologici di cellule e tessuti. Gli
nell’organismo viene immagazzinato nelle ossa e nei muscoli e idrogenioni sono necessari per il mantenimento dell’integri-
il 30% nelle cellule; solo una piccola quantità (1%) si ritrova nel tà di membrana e della velocità delle reazioni enzimatiche. La
siero. La concentrazione plasmatica è pari a 1,8-2,4 mg/dL, con maggior parte delle malattie altera l’equilibrio acido-base e tale
circa un terzo legato alle proteine del plasma e il resto in forma alterazione può essere persino più nociva del processo patolo-
ionizzata. La regolazione del metabolismo del magnesio è bi- gico stesso.
lanciata dall’intestino tenue e dai reni. Un basso livello sierico
determina la conservazione renale del magnesio. Il magnesio è Idrogenioni e pH
un cofattore delle reazioni enzimatiche intracellulari, della sin- La concentrazione di idrogenioni [H+] è comunemente espres-
tesi di proteine, della stabilità dell’acido nucleico e dell’eccita- sa come pH, ossia il logaritmo negativo degli idrogenioni in
bilità neuromuscolare. Calcio e magnesio spesso interagiscono soluzione. Il simbolo pH rappresenta l’acidità o l’alcalinità di
nelle reazioni cellulari.18 una soluzione. Il valore logaritmico indica che, alla variazione
L’ipomagnesemia si manifesta quando la concentrazione di 1 unità di pH (per es., da 7,0 a 6,0), la variazione di [H+] è
sierica di magnesio è inferiore a 1,5 mEq/L e causa aumenti decuplicata (per es., da 0,0 000 001 a 0,000 001). Il rapporto è
dell’eccitabilità neuromuscolare e tetania. La malnutrizione, le comunemente espresso nel seguente modo:
sindromi da malassorbimento, l’alcolismo, la disfunzione re-
nale tubulare, l’acidosi metabolica e l’uso di diuretici dell’ansa 1
pH = log o pH = − log10 [H + ]
e tiazidici possono causare una perdita di magnesio. L’ipoma- [H + ]
gnesemia è associata a insulino-resistenza, diabete mellito,
ipertrofia ventricolare sinistra, infiammazioni sistemiche, Con l’aumento di [H+], il pH diminuisce; allo stesso modo, una
ipoalbuminemia e osteoporosi.19 Poiché il magnesio inibisce i diminuzione di [H+] determina un aumento del pH. Maggiore
canali del potassio, la perdita di magnesio determina lo spo- è la quantità di [H+], maggiore è l’acidità della soluzione e mi-
stamento del potassio all’esterno della cellula, con escrezione nore è il pH. Minore è la quantità di [H+], maggiore è la basicità
renale e conseguente ipokaliemia. I segni e i sintomi dell’ipo- della soluzione e maggiore è il pH. Nei fluidi biologici, un pH
magnesemia sono simili a quelli dell’ipocalcemia. È possibile inferiore a 7,4 è definito come acido e un pH superiore a 7,4 è
osservare depressione, confusione, irritabilità, aumento dei definito come basico.
riflessi osteo-tendinei, debolezza muscolare, atassia, nistagmo, I liquidi corporei presentano diversi valori di pH, come in-
tetania, convulsioni e tachiaritmie.20 Il trattamento consiste dicato di seguito.
nella somministrazione intramuscolare o endovenosa di sol-
fato di magnesio. Liquido corporeo pH
Succhi gastrici 1,0-3,0
Gli integratori di magnesio possono esercitare diversi effetti
Urina 5,0-6,0
benefici, tra cui il miglioramento del metabolismo del miocar-
Sangue arterioso 7,38-7,42
dio e della funzione cellulare, del tono della muscolatura liscia Sangue venoso 7,32-7,36
e della resistenza vascolare periferica, del post-carico e della Liquido cerebrospinale 7,28-7,32
portata cardiaca, la riduzione delle aritmie cardiache e il mi- Liquido pancreatico 7,8-8,0
glioramento del metabolismo lipidico e glucidico. Il magnesio
riduce inoltre la vulnerabilità ai radicali liberi derivati dall’os- Gli acidi corporei si formano come prodotti finali del meta-
sigeno e le infiammazioni sistemiche, migliora la funzione en- bolismo cellulare. Una persona produce in media da 50 a 100
doteliale e inibisce la funzione delle piastrine, comprese l’ag- mEq/die di acidi, derivanti dal metabolismo di proteine, car-
gregazione e l’adesione piastriniche.19,20 boidrati e grassi e dalla perdita di liquidi alcalini tramite le feci.
L’ipermagnesemia, in cui la concentrazione di magnesio è Per mantenere un pH normale, è pertanto necessaria la neutra-
superiore a 2,5 mEq/L, è rara ed è generalmente dovuta a in- lizzazione o l’escrezione di una quantità equivalente di acido. I
sufficienza renale.21 Gli antiacidi contenenti magnesio possono polmoni, i reni e le ossa sono i principali organi coinvolti nella
esacerbare l’eccesso di magnesio, che causa deterioramento del- regolazione dell’equilibrio acido-base. I sistemi sono intercon-
la contrazione dei muscoli scheletrici e della funzione nervo- nessi e operano in sinergia per regolare le variazioni a breve
sa. Tra i segni e i sintomi figurano nausea e vomito, debolezza o a lungo termine dell’equilibrio acido-base. Gli acidi corpo-
muscolare, ipotensione, bradicardia e depressione respiratoria. rei esistono in due forme: volatile (acidi respiratori, eliminati
Il trattamento consiste nell’evitare di assumere sostanze conte- come anidride carbonica [o biossido di carbonio, CO2]) e non
nenti magnesio e prevede la rimozione del magnesio mediante volatile (acidi metabolici, eliminati dai reni o metabolizzati dal
dialisi. Nella Tabella 1-10 è riportata una sintesi delle manifesta- fegato). L’acido volatile è l’acido carbonico (H2CO3), che è for-
zioni delle alterazioni del livello di magnesio. mato con l’idratazione dell’anidride carbonica.

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Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi 23

Regolazione polmonare Regolazione renale sistema tampone acido carbonico-bicarbonato, il pK è 6,1. Tale
CO2 H2 O H2 CO3 HCO3 H valore non è alto come il pK di altri sistemi tampone (vedi Tab.
1-11), ma questo sistema tampone rimane tuttavia assai effica-
L’acido carbonico è un acido debole che, in presenza di anidra- ce, poiché l’anidride carbonica viene rapidamente rimossa dal
si carbonica, si dissocia rapidamente in anidride carbonica e sangue a opera dei polmoni.
acqua. La CO2 è il prodotto finale del metabolismo ossidativo. Il valore di pK è anche un termine dell’equazione utilizzata
Maggiore è il consumo di ossigeno, maggiore è la quantità di per determinare il pH. Le relazioni tra pH, pK e rapporto bi-
CO2 prodotta. L’anidride carbonica viene poi eliminata con la carbonato-acido carbonico possono essere espresse attraverso
ventilazione polmonare. L’acido solforico, l’acido fosforico e al- l’equazione di Henderson-Hasselbalch:
tri acidi metabolici (acido lattico, acido piruvico e chetoacidi [HCO 3 ]
[come l’acido acetoacetico e l’acido β-idrossibutirrico, associati pH = pK log
al diabete mellito]) sono acidi forti non volatili, prodotti dal [H2 CO3 ]
metabolismo incompleto di proteine, carboidrati e lipidi (gli Il pH può quindi essere determinato inserendo i valori specifici
acidi forti, contrariamente agli acidi deboli, rilasciano facil- nell’equazione:
mente il proprio idrogeno). Gli acidi non volatili sono eliminati
dai tubuli renali in concomitanza con la regolazione della con- [HCO3− ]
pH = pK + log
centrazione di HCO3−. In tal modo polmoni e reni, con l’ausilio [H2 CO3 ]
dei sistemi tampone dell’organismo, sono i principali regolato- = 6,1 + log 24
1,2
ri dell’equilibrio acido-base. = 6,1 + log 20
1
Sistemi tampone = 6,1 + 1,3
= 7,40
Il tamponamento si verifica in risposta alle variazioni dell’e-
quilibrio acido-base. I tamponi sono in grado di assorbire H+
(acido) od OH− (base) per minimizzare le fluttuazioni del pH. Tampone bicarbonato-acido carbonico
I sistemi tampone sono localizzati in entrambi i comparti, LIC Il tampone bicarbonato-acido carbonico opera sia nei polmoni
e LEC, e operano a diverse velocità. I sistemi tampone esisto- sia nei reni. Maggiore è la pressione parziale di anidride carbo-
no come coppie tampone, costituite da un acido debole e dal- nica (Pco2), maggiore è la quantità di acido carbonico forma-
la propria base coniugata (Tab. 1-11). I più importanti sistemi to. Il rapporto esistente tra concentrazione di acido carbonico
tampone del plasma sono il tampone bicarbonato-acido carbo- ([H2CO3]) e pressione parziale dell’anidride carbonica (Pco2)
nico e l’emoglobina. Fosfato e proteine sono i più importanti può essere espressa come segue:
tamponi intracellulari. Ammoniaca e fosfato sono importanti
[H2CO3] = 0,03 × Pco2 (mmHg)
tamponi renali.
Un fattore essenziale per un tamponamento efficace è una Lo 0,03 rappresenta il coefficiente di solubilità dell’anidride car-
funzione nota come valore di pK, che rappresenta il pH a cui bonica in acqua. La Pco2 del sangue arterioso (Paco2) è normal-
una coppia tampone si dissocia. Le coppie tampone possono mente pari a circa 40 mmHg. La quantità di H2CO3 è pertanto
associarsi e dissociarsi (vedi Tab. 1-11). uguale a circa 1,2 mmol/L (0,03 × 40). Con l’aumento o con la
Il pK fornisce una costante di velocità per le reazioni chimi- diminuzione della quantità di anidride carbonica, la quantità
che. Un sistema tampone è maggiormente efficiente quando il di H2CO3 varia in maniera direttamente proporzionale.
valore di pK del tampone è prossimo al valore di pH del liquido La relazione tra i livelli di bicarbonato e di acido carboni-
nel quale il tampone sta agendo. La concentrazione di acido e co è generalmente espressa come rapporto. Quando il pH è
base coniugata è equivalente quando il pK è uguale al pH. Per il pari a 7,40, tale rapporto è 20:1 (bicarbonato/acido carbonico)

TABELLA 1-11  SISTEMI TAMPONE


COPPIE TAMPONE SISTEMA TAMPONE VALORI DI pK REAZIONE VELOCITÀ
HCO3–/H2CO3 Bicarbonato 6,1 H+ + HCO3– ≷H2O + CO2 Istantanea
Hb–/HHb Emoglobina 7,3 HHb ⇌ H+ + Hb– Istantanea
HPO4=/H2PO4– Fosfato 6,8 HPO4– + H+ ⇌ H2PO4− Istantanea
Pr–/HPr Proteine plasmatiche 6,7 HPr ⇌ H+ + Pr– Istantanea

ORGANI MECCANISMO VELOCITÀ


Polmoni Regolazione del mantenimento o dell’eliminazione dellaCO2 e, di conseguenza, dell’H2CO3 Minuti-ore
Spostamenti ionici Scambio del potassio e del sodio intracellulari con idrogeno 2-4 ore
Reni Riassorbimento e rigenerazione di fosfato, formazione di ammoniaca, tamponamento del fosfato Ore-giorni
Ossa Scambio di calcio e fosfato, rilascio di carbonato Ore-giorni
H+, idrogenione; HCO3–, bicarbonato; H2CO3, acido carbonico; Hb–, emoglobina; H2PO4–, fosfato monobasico; HPO4=, fosfato dibasico; HPr, proteina idrogenata; HHb, emoglobina
idrogenata; Pr–, proteina.

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24 Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi

pH 7,38 pH 7,42 nel range di normalità se anche il valore del denominatore o la


pH 7,25 pH 7,55 quantità di acido carbonico diminuiscono. Quando un proces-
NL so patologico causa un’alterazione del rapporto bicarbonato/
si Alca acido carbonico, i reni o i polmoni (cioè l’organo non responsa-
pH 6,80 ido los pH 7,80
Ac i
bile dell’alterazione) rispondono per ripristinare il rapporto e
pH pH mantenere un pH normale. L’adattamento renale e respiratorio
7,35 7,45 alle principali variazioni del pH è noto come compensazione.

Mo
Con la compensazione è possibile ottenere un rapporto di 20:
rte

rte
1, ma i valori effettivi delle concentrazioni di HCO3− e H2CO3
Mo

non sono nella norma. Il sistema respiratorio compensa le va-


riazioni di pH aumentando o diminuendo la ventilazione, una
risposta rapida che si verifica entro alcuni minuti o alcune ore.
Una parte 20 parti Il sistema renale compensa producendo urine più acide o più
di acido carbonico pH ematico di bicarbonato alcaline, il che può richiedere da alcune ore ad alcuni giorni. La
(H2CO3) (HCO 3 )

correzione si verifica quando i valori di entrambi i componenti
1,20 mM/L 24 mEq/L
della coppia tampone (bicarbonato e acido carbonico) ritorna-
Regolazione Regolazione no nella norma (Fig. 1-11).
respiratoria renale

FIGURA 1-10  Rapporto di concentrazione tra acido carbonico e bicar- Proteine tampone
bonato per il mantenimento del pH entro limiti normali. L’acidosi può essere Sia le proteine intracellulari sia quelle extracellulari hanno
causata da un aumento della concentrazione di H2CO3 o da una diminuzione della
carica negativa e possono agire come tamponi di H+; tuttavia,
concentrazione di HCO3–. L’alcalosi può essere causata da una diminuzione del-
poiché la maggior parte delle proteine si trova all’interno delle
la concentrazione di H2CO3 o da un aumento della concentrazione di HCO3–. NL,
normale. (Da: Monahan FD et al: Medical-surgical nursing: health and illness per-
cellule, queste agiscono principalmente come sistema tampone
spectives, ed. 8, St Louis, 2007, Mosby.) intracellulare. L’emoglobina (Hb) è un ottimo tampone ema-
tico intracellulare per la sua capacità di legarsi con gli idroge-

(Fig. 1-10). Il rapporto è definito dalla quantità di bicarbonato


e anidride carbonica (acido carbonico) nel sangue arterioso. 20:1
La concentrazione di bicarbonato ([HCO3−]) è normalmente di 7,4
circa 24 mEq/L. Pertanto, il rapporto 20:1 può essere sviluppa- 13:1
7,2
to come segue:
20:1

7,38
, ,
HCO3 24 mEq/L
16 mEq/L
I valori di [HCO3−]
e Paco2 ([H2CO3]) possono aumentare o di-
minuire proporzionalmente, ma il rapporto 20:1 è mantenuto.
I polmoni possono far diminuire la quantità di anidride 18 mEq/L
carbonica mediante l’espirazione di CO2 e il mantenimento
dell’acqua. I reni possono riassorbire il bicarbonato o rigene-
rare nuovo bicarbonato da CO2 e acqua. Il meccanismo renale
non agisce rapidamente quanto quello polmonare, ma i due
sistemi sono molto efficaci insieme: infatti, la concentrazione
di acido può essere regolata rapidamente dai polmoni e il bi- 40 mmHg 40 mmHg
PCO2
carbonato viene facilmente riassorbito o rigenerato dai reni. (1,2 mmol) (1,2 mmol)
30 mmHg
L’equazione del pH può essere rappresentata simbolicamente
(0,9 mmol)
come segue:
Base Regolazione renale (lenta)
pH oppure pH
Acido Regolazione polmonare (rapida)

oppure
Normale Acidosi metabolica Acidosi
Funzione metabolica acido-base non compensata metabolica
pH
Funzione respiratoria acido-base compensata (risposta
tampone respiratoria)
Il pH varia al variare del numeratore o del denominatore. Per
esempio, se la quantità di bicarbonato diminuisce, anche il pH FIGURA 1-11  Mantenimento compensato del rapporto [HCO3–]/Pco2
diminuisce, causando uno stato di acidosi. Il pH può ritornare (H2CO3) nell’acidosi metabolica.

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Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi 25

CO 2 trasportata come:
1. CO2 dissolta = 7%
CO2 2. HbCO2 = 23%
Tessuto
3. HCO3– = 70%

Plasma
CO2 dissolta
CO2 + H2O H2CO3 HCO3– + H+
CO2 + Proteina – NH2 Proteina – NHCOO + H+

Eritrocita


H2O + CO2 H2CO3 H+ + HCO3
Anidrasi
carboniica H+ + Hb + CO2 HHbCO2

Polmoni pH pH Rene

Centro
respiratorio
del tronco
encefalico

Frequenza
e profondità
del respiro

+
CO2 sprigionata Tasso di secrezione di H

FIGURA 1-12  Integrazione del meccanismo di controllo del pH. La CO2 viene prodotta nelle cellule tissutali e si
diffonde al plasma, dove viene trasportata come CO2 dissolta o si combina con l’acqua formando acido carbonico (H2CO3),
oppure si combina con la proteina da cui è stato rilasciato l’idrogeno. La maggior parte della CO2 diffonde negli eritrociti e
si combina con acqua per formare H2CO3. L’H2CO3 si dissocia per formare ione idrogeno (H+) e bicarbonato (HCO3–). Lo ione
idrogeno si lega all’emoglobina, che rilascia il suo ossigeno formando HHb, che tampona lo ione idrogeno e rende il sangue
venoso leggermente più acido del sangue arterioso. L’aumento della concentrazione di H+, associato agli elevati livelli di CO2,
porta alla formazione di HHbCO3 e induce un aumento della frequenza respiratoria (eliminazione di CO2) e della secrezione H+
da parte dei reni.

nioni (formando HHb) e con l’anidride carbonica (formando acidemia, la frequenza respiratoria aumenta (eliminando CO2
HHbCO2). L’emoglobina legata all’H+ diventa un acido debole. e riducendo la concentrazione di acido carbonico; vedi Fig.
L’emoglobina meno satura (sangue venoso) è un tampone mi- 1-12). Quando si sviluppa alcalemia, la frequenza respirato-
gliore dell’emoglobina satura di ossigeno (sangue arterioso). Il ria diminuisce (con mantenimento della CO2 e aumento della
sistema di controllo del pH è illustrato nella Figura 1-12. concentrazione di acido carbonico).
Il tubulo distale del rene regola l’equilibrio acido-base
Tamponamento respiratorio e renale secernendo idrogeno nelle urine e rigenerando bicarbonato,
Il sistema respiratorio regola l’equilibrio acido-base control- con un’acidità massima delle urine caratterizzata da un valo-
lando la frequenza ventilatoria in presenza di acidosi o alcalosi re di pH compreso da 4,4 a 4,7. I tamponi nel liquido tubulare
metabolica. I chemocettori centrali rilevano l’aumento o la di- si combinano con gli idrogenioni, consentendo la maggiore
minuzione del pH e della Paco2 (vedi Fig. 1-11). In presenza di secrezione di H+ prima del raggiungimento del valore limi-

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26 Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi

te di pH. Fosfato dibasico (HPO4=) e ammoniaca (NH3) sono può attraversare la membrana cellulare tubulare. La presenza
due importanti tamponi renali. Il fosfato dibasico viene fil- di NH3 nelle cellule tubulari crea un gradiente di concentrazio-
trato a livello glomerulare. Circa il 75% viene riassorbito e la ne e ne determina la diffusione nel fluido tubulare renale, dove
restante quantità resta disponibile per il tamponamento degli si combina con gli idrogenioni per formare ione ammonio
idrogenioni. L’H+ secreto si combina con l’HPO4= formando (NH4+), che viene eliminato nelle urine (vedi Fig. 1-13). L’NH4+
fosfato monobasico (H2PO4−). La restante carica negativa del- non è liposolubile e non è in grado di diffondere nuovamente
la molecola la rende non liposolubile, impedendo che si dif- nelle cellule tubulari. Il tamponamento renale degli idrogenio-
fonda nuovamente attraverso le cellule tubulari e nel sangue. ni richiede l’uso di CO2 e H2O per formare H2CO3. L’enzima
L’H2PO4− contenente l’H+ secreto viene quindi escreto nelle anidrasi carbonica catalizza la formazione di H++ HCO3−. L’i-
urine (Fig. 1-13). drogeno viene secreto dalla cellula tubulare e tamponato nel
L’ammoniaca (NH3) è un importante tampone renale; non lume da fosfato e ammoniaca. Il bicarbonato viene riassorbito.
è ionizzata (non veicola una carica) ed è pertanto liposolubile e L’effetto finale è l’aggiunta di nuovo bicarbonato, che contri-
buisce all’alcalinità del plasma, poiché lo ione idrogeno viene
escreto dal corpo (vedi Fig. 1-13).

Na+ Na+ Na+ Altri tamponi


_ H+
HCO3 + H+ + Anche il meccanismo di scambio cellulare di ioni è un impor-
+
_ K tante sistema di tamponamento. Il migliore esempio è il pas-
Conservazione HCO3
_ saggio del potassio e il suo scambio con l’idrogeno durante gli
di HCO3– HCO3
filtrato H2CO3 stati di acidosi o alcalosi. Durante l’acidosi, il potassio tende a
CA

H2CO3
lasciare lo spazio intracellulare in cambio di idrogeno. Durante
CA l’alcalosi avviene il processo inverso. Sebbene gli spostamen-
H2O + CO2 CO2 + H2O ti di ioni facilitino il tamponamento, le variazioni della con-
centrazione intracellulare o extracellulare di potassio possono
Na+ Na+ avere gravi conseguenze (iperkaliemia o ipokaliemia).
H+
HPO=
4 +H
+
+ _ K+
Squilibri acido-base
Formazione HCO3
_ Le variazioni fisiopatologiche della concentrazione di idroge-
di acido H2PO4 _
HCO3 nioni o delle basi nel sangue comportano squilibri acido-base.
titolabile H2CO3
L’acidemia è uno stato in cui il pH del sangue arterioso è in-
Ricambio di HCO 3

Nelle CA feriore a 7,35. Un aumento sistemico della concentrazione di


urine CO2 + H2O idrogenioni o una perdita di basi determina acidosi. L’alcale-
mia è uno stato in cui il pH del sangue arterioso è superiore a
NH3 Glutammina 7,45. Una diminuzione sistemica della concentrazione di idro-
NH3
Na+ Na+ genioni o un eccesso di basi determina alcalosi. Gli squilibri
+ H+
+ + acido-base possono avere un’eziologia metabolica, respiratoria
Formazione H+ _ K o mista. Vengono valutati attraverso la misurazione dei gas ar-
di ammonio HCO 3
_ teriosi, ricercando parametri quali pH, Paco2 e HCO4−. L’anam-
+
NH4 H2CO3 HCO3 nesi è un aspetto importante nella determinazione della causa
del disturbo. La Figura 1-14 sintetizza i rapporti tra pH, Paco2
CA e concentrazione di bicarbonato durante diverse alterazioni
Nelle
CO2 + H2O dell’equilibrio acido-base.
urine

FIGURA 1-13  Escrezione renale di acidi. 1, Conservazione del bicarbonato


Acidosi metabolica
filtrato. Il bicarbonato filtrato si combina con lo ione idrogeno secreto in presenza FISIOPATOLOGIA. Nell’acidosi metabolica la concentrazio-
di anidrasi carbonica (Carbon Anhydrase, CA) per formare acido carbonico (H2CO3), ne di acidi non carbonici aumenta, o viene perso bicarbonato
che poi si dissocia in acqua (H2O) e anidride carbonica (CO2); entrambi diffondono (base) dal liquido extracellulare, oppure il bicarbonato non
nella cellula epiteliale. CO2 e H2O si combinano per formare H2CO3 in presenza può essere rigenerato dal rene (Tab. 1-12). Questo può avveni-
di CA e lo ione bicarbonato (HCO3–) che ne risulta viene riassorbito nel capillare. re rapidamente, come nell’acidosi lattica per scarsa perfusione
2, Formazione di acido titolabile. Lo ione idrogeno viene secreto combinandosi poi o ipossiemia, o più lentamente, come nell’insufficienza renale
con il fosfato dibasico (HPO4=) a formare il fosfato monobasico (H2PO4–). L’idrogeno
(incapacità di espellere l’acido) o nella chetoacidosi diabeti-
secreto si forma dalla dissociazione di H2CO3 e il rimanente HCO3– viene riassorbito
nel capillare. 3, Formazione di ammoniaca. L’ammoniaca (NH3), prodotta dalla glu-
ca (produzione eccessiva di acidi chetonici per mancanza di
tammina nella cellula epiteliale, diffonde nel lume tubulare, dove si combina con insulina).
H+ per formare ione ammonio (NH4+). L’NH4+ non può tornare alla cellula epiteliale I sistemi tampone compensano l’eccesso di acidi nel tenta-
(intrappolamento diffusionale) e il bicarbonato che rimane nella cellula epiteliale tivo di mantenere il pH arterioso entro l’intervallo di norma-
viene riassorbito nel capillare. lità. Gli idrogenioni si spostano nello spazio intracellulare e

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Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi 27

pH

Basso (<7,38) Normale Alto (>7,42)


1

Nessuna alterazione;
Acidemia Alcalemia
2 assenza di disturbo misto
dell’equilibrio acido-base

Acidosi Acidosi Alcalosi Alcalosi


3 respiratoria metabolica respiratoria metabolica

(PaCO2 > 44 mmHg) (HCO–3 < 22 mEq/L) (PaCO2 < 38 mmHg) (HCO–3 > 26 mEq/L)

Ritenzione Eliminazione Eliminazione Ritenzione


4 renale respiratoria di CO2 renale respiratoria di CO2
Compensazione di bicarbonato (iperventilazione) di bicarbonato (ipoventilazione)
ed eliminazione e ritenzione
di idrogeno (PaCO2 < 40 mmHg) di idrogeno (PaCO2 > 40 mmHg)
– –
(HCO3 ≥ 24 mEq/L) (HCO3 ≤ 24 mEq/L)

FIGURA 1-14  Variazioni acido-base primarie e compensatorie. È possibile adottare un approccio sistematico per
interpretare la causa di uno squilibrio acido-base. 1, Il pH è alto o basso? 2, Se il pH è basso si tratta di acidemia; se il pH è
alto si tratta di alcalemia. 3, Se il pH è basso (acidemia), la causa è respiratoria (Paco2 alta) o metabolica (HCO3– basso)? Se il
pH è alto (alcalemia), la causa è respiratoria (Paco2 bassa) o metabolica (HCO3– basso)? 4, Esiste una compensazione per il di-
sturbo primario dell’equilibrio acido-base? (a) HCO3– sarà ≥ 24 mEq/L in caso di compensazione renale per l’acidosi respiratoria
primaria; (b) Paco2 sarà < 40 mmHg se esiste una compensazione respiratoria per l’acidosi metabolica primaria; (c) HCO3– sarà
≤ 24 mEq/L in caso di compensazione renale per l’alcalosi respiratoria primaria; (d) Paco2 sarà > 40 mmHg in caso di compen-
sazione respiratoria per l’alcalosi metabolica primaria. Nota: esaminare per prima cosa il pH. Valutare quindi le variazioni
dei valori di HCO3– e Paco2. Il valore di HCO3– sarà elevato in caso di alcalosi metabolica primaria o compensazione renale per
l’acidosi respiratoria primaria. Il valore di HCO3– sarà ridotto in caso di acidosi respiratoria primaria o compensazione renale per
l’alcalosi respiratoria primaria. Il valore di Paco2 sarà elevato in caso di acidosi respiratoria primaria o compensazione respira-
toria dell’alcalosi metabolica primaria. Il valore di Paco2 sarà ridotto in caso di alcalosi respiratoria primaria o compensazione
respiratoria dell’acidosi metabolica.

il potassio passa nello spazio extracellulare per mantenere un


TABELLA 1-12  CAUSE DI ACIDOSI
equilibrio ionico (vedi pag. 14). Il tamponamento con bicar-
bonato abbassa il valore sierico degli idrogenioni e aumenta
METABOLICA
il pH. Il sistema respiratorio compensa l’acidosi metaboli- AUMENTO DEGLI ACIDI
ca, poiché il pH ridotto stimola l’iperventilazione, riducen- NON CARBONICI PERDITA DI BICARBONATO
do la Paco2 e la quantità di H2CO3 circolante nel sangue. I (GAP ANIONICO ELEVATO) (GAP ANIONICO NORMALE)
reni espellono l’acido in eccesso come NH+ e acido titolabile Aumento del carico di H+ Diarrea
(H2PO4 −). Quando l’acidosi è grave, i tamponi si esaurisco- Chetoacidosi (per es., diabete Uretero-sigmoidoscopia
no e non riescono a compensare l’aumento del carico di H+; mellito, cachessia) Insufficienza renale
pertanto, il pH continua a diminuire. Il rapporto bicarbonato/ Acidosi lattica (per es., trauma) Acidosi tubulare renale prossimale
acido carbonico si riduce a meno di 20:1 (Fig. 1-15). Negli stati Ingestione (per es., cloruro
di acidosi metabolica, il potassio viene ridistribuito dallo spa- di ammonio, glicole etilenico,
zio intracellulare allo spazio extracellulare e viene riassorbito metanolo, salicilati,
paraldeide)
a livello della membrana apicale del tubulo collettore renale
Diminuzione dell’escrezione di H+
(vedi pag. 13). Si verifica inoltre un aumento dei livelli di calcio
Uremia
ionizzato, poiché l’acidosi riduce la quantità di calcio legato Acidosi tubulare renale distale
all’albumina (vedi pag. 13).

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28 Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi

1 Gap anionico = [Na + (140) + K + (4,0)] −


Equilibrio metabolico : acido carbonico
prima dell’insorgenza [HCO3− (24) + Cl − (110)] =10 − 12 mEq/L
di acidosi : ione bicarbonato
+
( • ) Nell’acidosi metabolica un gap anionico normale è caratte-
( + • ) ristico delle condizioni legate alla perdita di bicarbonato con
( ++ • ) ritenzione di cloruro per mantenere l’equilibrio ionico. Questo
( ++ • ) fenomeno, noto come acidosi metabolica ipercloremica, si ve-
1 : 20
rifica nell’insufficienza renale, nella chetoacidosi diabetica o in
caso di diarrea prolungata con perdita di bicarbonato. Un gap
anionico elevato è caratteristico dell’acidosi associata all’accu-
2 mulo di anioni diversi dal cloruro (vedi Tab. 1-12).
Acidosi metabolica MANIFESTAZIONI CLINICHE.  L’acidosi metabolica si manifesta
con alterazioni dei sistemi nervoso, respiratorio, gastrointesti-
HCO 3 si riduce
a causa dell’eccesso nale e cardiovascolare. Cefalea e letargia sono i primi sinto-
di chetoni, cloruri mi, che progrediscono fino al coma con l’acidosi grave. Respiri
o ioni organici profondi e rapidi (respiro di Kussmaul) sono indicativi di una
1 : 10
compensazione respiratoria. Anoressia, nausea, vomito, diar-
3 rea e disturbi addominali sono comuni. L’acidosi grave può
Compensazione compromettere la contrazione ventricolare e causare aritmie
dell’organismo potenzialmente fatali.
VALUTAZIONE E TERAPIA.  La diagnosi di acidosi metabolica
+ +
viene posta in base all’anamnesi, ai sintomi clinici e ai risul-
tati delle analisi di laboratorio. Il pH del sangue arterioso è
+ inferiore a 7,35 e la concentrazione di bicarbonato è inferiore
+ a 24 mEq/L. Il gap anionico può definire la causa specifica. La
+ curva di dissociazione dell’emoglobina è spostata verso destra
Urina
0,75 : 10 acida (vedi Fig. 1-18), con riduzione dell’affinità dell’emoglobina per
l’ossigeno.
L’iperventilazione I reni risparmiano HCO
elimina la CO2 (↓H2CO3)
3 È necessario identificare la condizione patologica di base
ed eliminano ioni H+
acidificando le urine per intraprendere un trattamento efficace con una soluzione
4
tampone. Durante l’acidosi grave (pH ≤ 7,1) ne è richiesta la
È necessario un somministrazione per innalzare il pH a un livello di sicurez-
intervento terapeutico za, in particolare in caso di insufficienza renale. Anche even-
volto a ripristinare
l’equilibrio metabolico Soluzione
tuali carenze idriche e sodiche concomitanti devono essere
contenente corrette.22
Lattato lattato
Alcalosi metabolica
1 : 20
La soluzione di lattato FISIOPATOLOGIA. L’alcalosi metabolica si verifica in se-
usata in terapia viene guito all’aumento della concentrazione di bicarbonato, ge-
convertita in ioni neralmente dovuto a perdita eccessiva di acidi metabolici. Le
bicarbonato nel fegato
condizioni che possono provocare l’alcalosi metabolica sono
FIGURA 1-15  Acidosi metabolica con compensazione e correzione. vomito prolungato, aspirazione gastrica, eccessiva assunzione
(Da: Patton KT, Thibodeau GA: Anatomy & physiology, ed. 8, St Louis, 2013, Mosby.) di bicarbonato, iperaldosteronismo con ipokaliemia e terapia
diuretica.23
La compensazione respiratoria dell’alcalosi metabolica av-
La valutazione del gap anionico può essere utile, se utiliz- viene quando il pH elevato inibisce il centro respiratorio. La
zata con giudizio, per distinguere tra i diversi tipi di acidosi frequenza respiratoria e la profondità del respiro diminuisco-
metabolica.22 Normalmente, le concentrazioni plasmatiche di no, causando la ritenzione di anidride carbonica. Il rapporto
cationi e anioni sono equivalenti. Tuttavia alcuni anioni, quali tra concentrazione di HCO3− e H2CO3 viene ridotto fino a rag-
proteine, solfati, fosfati e acidi organici, non sono misurati nel- giungere valori normali. La compensazione respiratoria non è
le comuni analisi ematiche di laboratorio. Pertanto, il normale tuttavia molto efficiente e l’alcalosi metabolica cronica o grave
gap (divario) anionico rappresenta questi ioni negativi non mi- richiede un intervento terapeutico (Fig. 1-16).
surati (solfato, fosfato, lattato, chetoacidi, albumina). Un meto- L’alcalosi metabolica ipocloremica si manifesta quando la
do pratico per il calcolo del gap anionico è la differenza tra la perdita di acidi è dovuta a vomito o aspirazione gastrica, con
somma di Na+ e K+ e la somma di HCO3− e Cl−, che equivale a deplezione di sodio, cloruro e potassio nel LEC. La compensa-
circa 10-12 mEq/L: zione renale non è molto efficace, perché la perdita di volume

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Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi 29

1 tralità. Nell’iperaldosteronismo l’aldosterone in eccesso provo-


Equilibrio metabolico ca la ritenzione di sodio e la perdita di idrogenioni e potassio.
prima dell’insorgenza : acido carbonico
di alcalosi Ne conseguono una lieve espansione del volume e la ritenzione
: ione bicarbonato
+•
di bicarbonato e di sodio, che causa alcalosi. Diuretici come i
( )
tiazidici, l’acido etacrinico e la furosemide inducono una lieve
( +• )
++ •
alcalosi migliorando l’escrezione di sodio, potassio e cloruro a
( )
++ •
scapito dell’escrezione di bicarbonato.
( )
1 : 20 MANIFESTAZIONI CLINICHE.  I sintomi dell’alcalosi metabolica
sono variabili per via delle molteplici cause del disturbo. Alcu-
ni sintomi comuni, tra cui debolezza, crampi muscolari e ri-
flessi iperattivi, sono legati alla riduzione di volume e alla per-
2
dita di elettroliti. Poiché l’alcalosi aumenta il legame del Ca++
Alcalosi metabolica
con le proteine plasmatiche (albumina), la concentrazione di
HCO–3 aumenta calcio ionizzato diminuisce, causando iperpolarizzazione delle
a causa della perdita cellule eccitabili, il che innesca più facilmente un potenziale
di ioni cloruro d’azione. Possono svilupparsi parestesie (in particolare intor-
1 : 40 o per eccesso
di assunzione pidimento/formicolio dei polpastrelli e della zona periorale),
di bicarbonato tetania e crisi convulsive (vedi “Ipocalcemia”, pag. 19).
di sodio La respirazione è lenta e superficiale per aumentare la ri-
3 tenzione di anidride carbonica. L’alcalosi grave è associata a
Compensazione convulsioni e stato confusionale. La tachicardia atriale è un
dell’organismo
potenziale problema. La curva di dissociazione dell’emoglo-
+ + bina è spostata a sinistra (vedi Fig. 1-18), con riduzione della
+ dissociazione dell’ossiemoglobina e aumento del rischio di
+
+
aritmie.
VALUTAZIONE E TERAPIA.  L’anamnesi fornisce indicazioni
Urina essenziali per il trattamento dell’alcalosi metabolica. Il pH ar-
1,25 : 30
alcalina terioso è superiore a 7,45 e il livello di bicarbonato supera 26
L’ipoventilazione I reni conservano
conserva la CO2 (↑H2CO3) ioni H+ ed eliminano mEq/L. Con la compensazione respiratoria, la Paco2 aumen-
HCO–3 alcalinizzando ta, superando i 40 mmHg. L’alcalosi metabolica ipocloremica
le urine
4
determina una diminuzione del cloruro sierico al di sotto dei
È necessario un intervento valori normali. I livelli sierici di potassio risultano solitamen-
terapeutico volto te pressoché azzerati, poiché le cellule rilasciano idrogeno in
a ripristinare
l’equilibrio metabolico cambio di potassio per contribuire alla regolazione del livello
Soluzione
di pH. Il potassio viene quindi secreto nelle urine dal tubulo
contenente renale distale.
cloruro In presenza di alcalosi ipocloremica o di alcalosi da con-
1 20
trazione con riduzione del volume, una soluzione di cloruro
:
di sodio è necessaria per effettuare una correzione. Lo stimolo
Ioni HCO–3
sostituiti con renale per aumentare il volume del LEC mediante ritenzione
ioni Cl– di Na+ diminuisce e l’HCO3− può essere escreto come NaHCO3
nell’urina. La somministrazione di potassio corregge l’alcalosi
FIGURA 1-16  Alcalosi metabolica con compensazione e correzione. causata da iperaldosteronismo o ipokaliemia. Il potassio indu-
(Da: Patton KT, Thibodeau GA: Anatomy & physiology, ed. 8, St Louis, 2013, Mosby.)
ce il rientro dell’idrogeno nel LEC e riduce la perdita di idroge-
nioni dal tubulo distale.
e di elettroliti stimola una risposta paradossale dei reni. I reni
aumentano il riassorbimento di bicarbonato per mantenere Acidosi respiratoria
l’equilibrio anionico, poiché la concentrazione di cloruro nel FISIOPATOLOGIA.  I disturbi respiratori dell’equilibrio aci-
LEC è diminuita. La conseguente escrezione di H+ e il riassor- do-base sono dovuti all’aumento o alla diminuzione della
bimento di bicarbonato impediscono la correzione dell’alcalosi ventilazione alveolare in relazione alla produzione metabolica
(Fig. 1-17). I reni aumentano anche il riassorbimento di sodio. di anidride carbonica. L’acidosi respiratoria si verifica in pre-
Quando la concentrazione di potassio è esaurita, lo ione idro- senza di iperventilazione alveolare. Vi è ritenzione di anidride
geno si sposta all’interno dello spazio intracellulare e viene carbonica, che aumenta la concentrazione di H+ (sotto forma
escreto per mantenere l’equilibrio elettrochimico. di H2CO3) e induce acidosi. L’eccesso di anidride carbonica nel
Con l’alcalemia, gli idrogenioni vengono redistribuiti dallo sangue è noto come ipercapnia. Le cause più comuni includo-
spazio intracellulare allo spazio extracellulare e il potassio si no depressione del centro respiratorio (trauma del tronco en-
sposta nello spazio intracellulare per mantenere l’elettroneu- cefalico, sedazione), paralisi dei muscoli respiratori, alterazioni

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30 Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi

Vomito

Perdita di H+ Perdita di Cl– Perdita di liquidi Perdita di K+

Alcalosi metabolica ↑ Riassorbimento ↑ Aldosterone ↑ H nelle cellule


renale di HCO3

↑ Riassorbimento renale di
Ipoventilazione H si sposta Na in scambio con H
↑ Escrezione
dal LIC al LEC renale
di H
Perdita di H
↑ PCO2 K passa
dal LEC al LIC
Alcalosi 3 plasmatico
↑ HCO
↑ H2CO3
Ipokaliemia Urina acida
↓ pH (compensa
l’alcalosi)
Ripristinare i liquidi e ↑ Cl e K
somministrare NaCl e K per
far cessare il riassorbimento
di HCO 3 ↑Perdita renale di HCO
3

↓ pH (corregge l’alcalosi)

FIGURA 1-17  Alcalosi ipocloremica metabolica.

della parete toracica (cifoscoliosi, sindrome di Pickwick, volet dualmente poiché, nel tempo, il centro respiratorio si adatta ai
costale) e malattie del parenchima polmonare (polmonite, ede- livelli aumentati di CO2. Non si osserva cianosi, se non in pre-
ma polmonare, enfisema, asma, bronchite). senza di ipossiemia concomitante; la cute può invece apparire
L’acidosi respiratoria può essere acuta o cronica. L’ostruzione rosa per la vasodilatazione causata dall’elevato livello di CO2.
delle vie aeree è la causa più comune di acidosi respiratoria acu- VALUTAZIONE E TERAPIA.  Gli indicatori diagnostici principa-
ta. La compensazione acuta dell’acidosi respiratoria non è effi- li sono un pH arterioso inferiore a 7,35 e l’ipercapnia. L’acidosi
cace perché il meccanismo del sistema tampone renale richiede respiratoria acuta deve essere distinta dall’acidosi cronica; l’a-
tempo. Inoltre, i tamponi di proteine forniscono una compen- namnesi e i dati delle analisi cliniche di laboratorio sono per-
sazione marginale e l’HCO3 non è un buon tampone per la CO2. tanto utili.
L’acidosi respiratoria acuta non compensata è caratterizzata da In molti casi il ripristino di un’adeguata ventilazione alveo-
riduzione del pH arterioso, aumento della Paco2 e concentrazio- lare consente di eliminare la CO2 in eccesso. Se non è possibile
ne di bicarbonato normale o lievemente aumentata. mantenere spontaneamente la ventilazione alveolare a causa
L’acidosi respiratoria cronica è comunemente associata alla di un sovradosaggio di farmaci o di disturbi neuromuscolari,
broncopneumopatia cronica ostruttiva, a deformazioni della è necessaria la ventilazione meccanica. Quando l’ipercapnia
parete toracica o a malattie neuromuscolari. La compensazione è causata da alterazioni della diffusione dei gas a livello della
renale è efficace e si attiva nell’arco di diversi giorni. L’acidosi membrana alveolo-capillare, la ventilazione può risultare inef-
prodotta dalla ritenzione di CO2 stimola i reni a secernere idro- ficace. I valori arteriosi di pH, Pco2, Po2 e HCO3− devono essere
genioni e a rigenerare bicarbonato. I livelli sierici di bicarbona- accuratamente monitorati. Una riduzione rapida della Paco2
to e la Paco2 sono elevati e il pH viene riportato alla normalità può causare alcalosi respiratoria con crisi convulsive e morte.
(Fig. 1-18). È necessario trattare la patologia di base per ottenere la
MANIFESTAZIONI CLINICHE.  I sintomi dell’acidosi respirato- massima ventilazione. In presenza di ipossiemia e ipercapnia,
ria dipendono dalla rapidità di insorgenza e dalla gravità del- l’ossigeno può deprimere la respirazione quando il centro re-
la ritenzione di CO2. I sintomi iniziali comprendono cefalea, spiratorio non è più stimolato dal pH più basso e dalla Paco2
irrequietezza, offuscamento della vista e apprensione, seguiti più elevata. L’ossigeno deve essere pertanto somministrato
da letargia, spasmi muscolari, tremore, convulsioni e coma. con cautela.
I sintomi neurologici sono causati dalla diminuzione del pH
del liquido cerebrospinale e dalla vasodilatazione, in quanto Alcalosi respiratoria
la CO2 attraversa rapidamente la barriera emato-encefalica. FISIOPATOLOGIA. L’alcalosi respiratoria si verifica in pre-
La frequenza respiratoria è inizialmente rapida e si riduce gra- senza di iperventilazione alveolare e ridotta concentrazione

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Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi 31

1 1
Equilibrio metabolico : acido carbonico Equilibrio metabolico : acido carbonico
prima dell’insorgenza : ione bicarbonato
prima dell’insorgenza : ione bicarbonato
di acidosi di alcalosi +•
( +• ) ( )

( +• ) ( +• )
++ • ( ++ • )
( )
( ++ • )
( ++ • )
1 : 20 1 : 20

2
2
Alcalosi respiratoria
Acidosi respiratoria

0,5 : 20
2 : 20
L’iperventilazione
L’ipoventilazione elimina la CO2 (↓H2CO3)
conserva la CO2 (↑H2CO3)

3 3
Compensazione Compensazione
dell’organismo dell’organismo

Urina
+
0,5 15 alcalina
+
Urina
: acida I reni conservano H+
23 0
ed eliminano HCO–3
I reni conservano
alcalinizzando l’urina
HCO–3 ed eliminano
ioni H+ acidificando 4
l’urina È necessario un
intervento terapeutico Soluzione
4 volto a ripristinare contenente
È necessario un l’equilibrio metabolico cloruro
intervento terapeutico
volto a ripristinare
l’equilibrio metabolico Soluzione 0, 5 10
Lattato contenente Gli ioni HCO–3 vengono
lattato sostituiti da ioni Cl–

22 : 0 FIGURA 1-19  Alcalosi respiratoria con compensazione e correzione.


(Da: Patton KT, Thibodeau GA: Anatomy & physiology, ed. 8, St Louis, 2013, Mosby.)
FIGURA 1-18  Acidosi respiratoria con compensazione e correzione.
(Da: Patton KT, Thibodeau GA: Anatomy & physiology, ed. 8, St Louis, 2013, Mosby.)
Paco2 è significativamente diminuita. In presenza di alcalosi
respiratoria cronica, la compensazione renale riporta il pH ver-
plasmatica di anidride carbonica (ipocapnia). La stimolazio- so valori normali riducendo l’escrezione di H+ e l’assorbimento
ne della ventilazione è causata dall’ipossiemia (per es., ad al- di bicarbonato (Fig. 1-19).
titudini elevate), da stati ipermetabolici quali febbre, anemia MANIFESTAZIONI CLINICHE.  L’alcalosi respiratoria, come l’al-
e tireotossicosi, dall’intossicazione da salicilati o da stati di calosi metabolica, determina irritazione del sistema nervoso
ansia e panico. L’uso improprio della ventilazione meccanica centrale e del sistema nervoso periferico. Tra i sintomi figurano
può causare un’alcalosi respiratoria iatrogena. Un’alcalosi re- capogiri, confusione, formicolii agli arti (parestesie), convul-
spiratoria secondaria può svilupparsi in seguito a iperventila- sioni e coma. Lo spasmo carpo-pedale e altri sintomi di ipo-
zione stimolata dall’acidosi metabolica, causando un disturbo calcemia sono simili a quelli dell’alcalosi metabolica (vedi pag.
acido-base misto. 29). La respirazione profonda e rapida (tachipnea) è il sintomo
L’alcalosi respiratoria acuta insorge dopo pochi minuti di principale dei disturbi che causano alcalosi respiratoria.
iperventilazione. I tamponi cellulari (proteine e passaggio di VALUTAZIONE E TERAPIA.  È necessario individuare il distur-
H+ dal LIC al LEC) provvedono alla compensazione immedia- bo di base. Il pH arterioso è superiore a 7,45 e la Paco2 è in-
ta. Lo spostamento di H+ non è molto efficace, tuttavia, se la feriore a 38 mmHg. Nella forma acuta i livelli di bicarbonato

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32 Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi

sono nella norma. Con l’alcalosi respiratoria cronica si verifica nare gli stati ipermetabolici. È possibile correggere i sinto-
una riduzione compensatoria dei livelli di bicarbonato e il pH mi dell’iperventilazione isterica respirando all’interno di
si avvicina alla normalità. un sacchetto di carta, in modo da aumentare la concentra-
Il trattamento del disturbo di base costituisce la terapia zione di anidride carbonica inspirata e contrastare l’alcalosi
più efficace. È necessario correggere l’ipossiemia ed elimi- respiratoria.

    S ommario dei principali argomenti trattati


Distribuzione dei liquidi corporei Alterazioni dell’equilibrio idrico, sodico e del cloruro
1. I liquidi corporei sono distribuiti in diversi comparti fun- 1. Le alterazioni dell’equilibrio idrico possono essere classifi-
zionali e sono suddivisi liquido intracellulare (LIC) e liqui- cate come isotoniche, ipertoniche o ipotoniche.
do extracellulare (LEC). 2. Le alterazioni isotoniche si verificano quando le variazioni
2. La somma di tutti i liquidi è l’acqua corporea totale (ACT), dell’ACT sono accompagnate da variazioni proporzionali
che varia in base all’età e alla quantità di grasso corporeo. delle concentrazioni di elettroliti.
3. L’acqua si sposta dal comparto del LIC al comparto del 3. Le alterazioni ipertoniche si sviluppano quando l’osmola-
LEC e viceversa principalmente per osmosi. lità del LEC è superiore alla norma, solitamente a causa di
4. L’acqua si sposta dal plasma al liquido interstiziale e vice- una maggiore concentrazione di sodio o di una carenza di
versa per osmosi e pressione idrostatica, fenomeni che si acqua nel LEC.
verificano nella membrana capillare. 4. L’ipernatriemia (livello di sodio > 147 mEq/L) può essere
5. Il movimento attraverso la parete capillare, noto come fil- causata da un aumento acuto del livello di sodio o da per-
trazione netta, è descritto secondo la legge di Starling. dita idrica.
5. La carenza idrica, o disidratazione ipertonica, può essere
Alterazioni degli spostamenti dell’acqua causata dalla mancanza di accesso all’acqua potabile, da
1. L’edema è un disturbo relativo alla distribuzione dei liqui- perdita di acqua pura, iperventilazione, climi aridi o au-
di, che si traduce in un accumulo di liquido all’interno de- mento della clearance renale.
gli spazi interstiziali. 6. L’ipercloremia è dovuta a un eccesso di sodio o a una ca-
2. L’edema è causato da ostruzione venosa o linfatica, perdita renza di bicarbonato.
di proteine plasmatiche, aumento della permeabilità capil- 7. Le alterazioni ipotoniche si verificano quando l’osmolalità
lare e aumento del volume vascolare. del LEC è inferiore alla norma.
3. Il processo fisiopatologico che porta all’edema è collegato 8. L’iponatriemia può essere causata da perdita di sodio, ina-
a un aumento delle forze che favoriscono la filtrazione dei deguata assunzione di sodio o diluizione del livello corpo-
liquidi dai capillari ai tessuti. reo di sodio.
4. L’edema può essere localizzato o generalizzato ed è gene- 9. L’eccesso idrico è raro, ma può essere provocato dall’assun-
ralmente associato a gonfiore, tumefazione, sensazione che zione compulsiva di acqua, dalla diminuzione della produ-
gli indumenti e le calzature siano più stretti, limitazione zione di urina o dalla sindrome da inappropriata secrezio-
del movimento della zona interessata e, in alcuni casi, au- ne di ADH (SIADH).
mento ponderale. 10. L’iponatriemia (concentrazione sierica di sodio < 135 ­mEq/L)
causa generalmente lo spostamento dell’acqua nelle cellule.
Equilibrio idrico, sodico e del cloruro 11. L’ipocloremia è solitamente una conseguenza dell’ipona-
1. L’equilibrio sodico e l’equilibrio idrico sono strettamente triemia o di una concentrazione elevata di bicarbonato.
collegati; i livelli di cloruro sono generalmente proporzio-
nali alla variazione dei livelli di sodio. Alterazioni dell’equilibrio di potassio, calcio, fosfato
2. L’equilibrio sodico è regolato dall’aldosterone, che fa au- e magnesio
mentare il riassorbimento di sodio dal tubulo distale del 1. Il potassio, ione predominante del LIC, regola l’osmolali-
rene. tà del LIC, mantiene il potenziale di membrana a riposo e
3. La renina e l’angiotensina sono enzimi che promuovono o promuove il deposito di glicogeno nelle cellule epatiche e
inibiscono la secrezione di aldosterone, regolando così l’e- dei muscoli scheletrici.
quilibrio sodico e idrico. 2. L’equilibrio del potassio è regolato a livello renale, median-
4. L’ormone natriuretico atriale è coinvolto anch’esso nella te secrezione di aldosterone e insulina, e dalle variazioni
diminuzione del riassorbimento tubulare e nella promo- del pH.
zione dell’escrezione urinaria di sodio. 3. Un meccanismo noto come adattamento del potassio con-
5. L’equilibrio idrico è regolato dalla sensazione di sete e sente all’organismo di adattarsi lentamente a livelli supe-
dall’ormone antidiuretico, la cui secrezione è promossa da riori dell’apporto di potassio.
un aumento dell’osmolalità plasmatica o da una riduzione 4. L’ipokaliemia (concentrazione sierica di potassio < 3,5
del volume di sangue circolante. mEq/) indica la perdita di potassio corporeo totale, anche

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Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi 33

se l’ipokaliemia del LEC può svilupparsi senza perdite di Equilibrio acido-base


potassio corporeo totale e i livelli plasmatici di K+ possono 1. La concentrazione degli idrogenioni, che mantengono l’in-
essere normali o elevati quando il livello di potassio corpo- tegrità della membrana e la velocità delle reazioni enzima-
reo totale si esaurisce. tiche, deve essere mantenuta in un range ben preciso per il
5. L’ipokaliemia può essere causata da una ridotta assunzio- corretto funzionamento dell’organismo.
ne di potassio, dalla maggiore concentrazione di potassio 2. La concentrazione di idrogenioni è espressa come pH,
nel LIC rispetto al LEC, da una perdita di potassio imma- che rappresenta il logaritmo negativo degli idrogenioni in
gazzinato nell’organismo, da una maggiore secrezione di soluzione.
aldosterone (per es., causata da ipernatriemia) e da una 3. Diversi liquidi corporei hanno diversi valori di pH.
maggiore escrezione renale. 4. Oltre ai sistemi tampone dell’organismo, i sistemi renale
6. L’iperkaliemia (livelli di potassio > 5,5 mEq/L) può essere e respiratorio sono i principali regolatori dell’equilibrio
dovuta a una maggiore assunzione di potassio, a uno spo- acido-base.
stamento di potassio dal LIC al LEC o a una minore escre- 5. I tamponi sono sostanze che assorbono gli acidi o le basi in
zione renale. eccesso per ridurre al minimo le fluttuazioni del pH.
7. Il calcio è uno ione necessario per il mantenimento della 6. I tamponi esistono come coppie acido-base; i principali
struttura ossea e dentale, nonché per la coagulazione del tamponi del plasma sono il bicarbonato, le proteine (emo-
sangue, la secrezione degli ormoni, il funzionamento dei globina) e il fosfato.
recettori cellulari e la stabilità di membrana. 7. Le coppie tampone possono associarsi e dissociarsi; il valore
8. Il fosfato agisce come un tampone nella regolazione aci- di pK è il valore di pH a cui una coppia tampone si dissocia.
do-base e fornisce energia per la contrazione muscolare. 8. I polmoni e i reni agiscono per compensare le variazioni di
9. Le concentrazioni di calcio e fosfato sono rigorosamente pH aumentando o diminuendo la ventilazione e producen-
controllate dal paratormone (PTH), dalla vitamina D e do urina più acida o più alcalina.
dalla calcitonina. 9. La correzione è un processo diverso dalla compensazione;
10. L’ipocalcemia (concentrazione sierica di calcio < 8,5 mg/ la correzione ha luogo quando i valori di entrambi i com-
dL) è associata ad assorbimento intestinale inadeguato, de- ponenti della coppia tampone sono tornati alla normalità.
posizione di calcio ionizzato nei tessuti ossei o molli, som- 10. Gli squilibri acido-base sono causati da variazioni della
ministrazione di sangue o diminuzione dei livelli di PTH concentrazione di H+ nel sangue; un aumento provoca aci-
e vitamina D. dosi, una diminuzione provoca alcalosi.
11. L’ipercalcemia (concentrazione sierica di calcio > 12 mg/ 11. Un aumento o una riduzione anomali della concentrazio-
dL) può essere causata da numerose patologie, tra cui l’i- ne di bicarbonato causano acidosi metabolica o alcalosi
perparatiroidismo, le metastasi ossee, la sarcoidosi e l’ec- metabolica; variazioni della frequenza ventilatoria alve-
cesso di vitamina D. olare possono condurre ad acidosi respiratoria o alcalosi
12. L’ipofosfatemia è generalmente dovuta a malassorbimento respiratoria.
intestinale e una maggiore escrezione renale di fosfato. 12. L’acidosi metabolica è causata da un aumento delle concen-
13. L’iperfosfatemia si sviluppa in seguito a insufficienza re- trazioni di acidi non carbonici o dalla perdita di bicarbo-
nale acuta o cronica e notevole riduzione della filtrazione nato dal liquido extracellulare.
glomerulare. 13. L’alcalosi metabolica si verifica in seguito a un aumento
14. Il magnesio è un importante catione intracellulare ed è della concentrazione di bicarbonato, solitamente causata
principalmente regolato dal PTH. dalla perdita di acidi metabolici dovuta a condizioni quali
15. Il magnesio agisce nelle reazioni enzimatiche, interagendo vomito, aspirazione gastrointestinale, assunzione eccessiva
spesso con il calcio a livello cellulare. di bicarbonato, iperaldosteronismo e terapia diuretica.
16. L’ipomagnesemia (concentrazione sierica di magne- 14. L’acidosi respiratoria si sviluppa a causa della diminuzione
sio <  1,5 mEq/L) può essere causata da sindromi di della ventilazione alveolare e dell’aumento dei livelli di ani-
malassorbimento. dride carbonica (ipercapnia).
17. L’ipermagnesemia (concentrazione sierica di magnesio 15. L’alcalosi respiratoria è causata da iperventilazione alveola-
> 2,5 mEq/L) è rara ed è generalmente dovuta a insuffi- re ed eccessiva riduzione della concentrazione di anidride
cienza renale. carbonica (ipocapnia).

    P arole chiave
Acidemia, 26 Alcalemia, 26 Angiotensina I, 6
Acidosi, 26 Alcalosi, 26 Angiotensina II, 6
Acidosi metabolica, 26 Alcalosi metabolica, 28 Apporto inadeguato di sodio con la dieta, 11
Acidosi metabolica ipercloremica, 28 Alcalosi metabolica ipocloremica, 28 Aumento della permeabilità capillare, 5
Acidosi respiratoria, 29 Alcalosi respiratoria, 30 Aumento della pressione idrostatica capillare, 5
Acqua corporea totale, 1 Aldosterone, 6 Barorecettori (recettori sensibili a volume/
Acquaporina, 3 Alterazione ipertonica dei liquidi, 8 pressione), 8
Adattamento potassico, 14 Alterazione ipotonica dei liquidi, 11 Calcio, 18

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34 Capitolo 1  Ambiente cellulare: liquidi ed elettroliti, acidi e basi

Calcitonina, 19 Iperkaliemia, 16 Magnesio, 22


Carenza di acqua pura, 10 Ipermagnesemia, 22 Non volatile, 22
Carenza di sodio pura, 11 Ipernatriemia, 8 Ormone antidiuretico (arginina-vasopressina), 7
Cellula intercalata, 13 Iperpolarizzata, 15 Osmorecettore, 7
Cellula principale, 13 Ipocalcemia, 19 Ostruzione linfatica, 5
Cloruro, 7 Ipocapnia, 31 Paralisi periodica ipokaliemica familiare, 14
Compensazione, 24 Ipocloremia, 12 Paratormone, 19
Diminuzione della formazione di urina, 12 Ipofosfatemia, 21 Peptidi natriuretici, 7
Diminuzione della pressione oncotica plasmatica, 5 Ipokaliemia, 14 pH, 22
Disidratazione, 10 Ipomagnesemia, 22 Pressione idrostatica capillare (arteriosa), 3
Edema, 3 Iponatriemia, 11 Pressione idrostatica interstiziale, 3
Filtrazione netta, 3 Iponatriemia diluzionale, 11 Pressione oncotica capillare (plasmatica), 3
Fosfato, 18 Ipopolarizzata, 18 Pressione oncotica interstiziale, 3
Gap anionico, 28 Ipotesi di Starling, 3 Renina, 6
Gap anionico normale, 28 Isotonico, 8 Sodio, 6
Intossicazione d’acqua, 12 Linfedema, 5 Tamponamento, 23
Ipercalcemia, 20 Liquido extracellulare, 1 Tampone, 23
Ipercapnia, 29 Liquido interstiziale, 1 Vitamina D, 19
Ipercloremia, 10 Liquido intracellulare, 1 Volatile, 22
Iperfosfatemia, 21 Liquido intravascolare, 1

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