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Relazione N 9 Laboratorio
Relazione N 9 Laboratorio
Cenni teorici:
Indicando con vO la differenza di potenziale ai capi della resistenza e con vi quella in ingresso e
ricordando in seguito la relazione che legano corrente e differenza di potenziale ai capi di un
condensatore possiamo scrivere per il circuito
dvC vO
C = 1)
dt R
poiché la corrente che fluisce attraverso i due bipoli è la stessa in quanto connessi in serie.
Sostituendo poi vC = vi − vO nella 1)
dvi dvO vO dvi dvO vO
C −C = − = dove τ = RC
dt dt R dt dt τ
vO dvO
Se è molto grande allora il contributo di è trascurabile e possiamo riscrivere che
τ dt
dvi vO dvi
= τ = vO
dt τ dt
Dalla quale si evince che in output, nelle condizioni in cui τ sia molto più piccolo rispetto al periodo
dell’onda in ingresso, verrà visualizzata la derivata di vi contratta di un fattore τ. (τ < 1)
Abbiamo realizzato in questa configurazione un derivatore.
Poiché sono anche in questa situazione i bipoli collegati in serie possiamo imporre la condizione che
la corrente che li attraversa sia la stessa e quindi analogamente al caso precedente scriviamo
dvO vi − vO
C = 2)
dt R
Dove abbiamo esplicitato i valori delle differenze di potenziale ai capi di ciascuno dei due bipoli
“spezzando” adesso la differenza in due contributi
dvO vi − vO dvO vi vO
C = = − dove τ = RC
dt R dt τ τ
vO
Se τ è molto più grande del periodo dell’onda in ingresso allora il termine può essere trascurato
τ
e possiamo riscrivere la 2) come
𝑣𝑂 𝑡
𝑑𝑣𝑂 𝑣𝑖 𝑣𝑖 1
= 𝑑𝑣𝑂 = 𝑑𝑡 ∫ 𝑑𝑣𝑂 = ∫ 𝑣𝑖 𝑑𝑡
𝑑𝑡 𝜏 𝜏 𝜏
0 0
in conclusione
𝑡
1
𝑣𝑂 = ∫ 𝑣𝑖 𝑑𝑡
𝜏
0
1
l’uscita misurata risulta essere la primitiva di 𝑣𝑖 dilatata di un fattore 𝜏
Conclusioni: come si può evincere dai grafici riportati in seguito i dati sperimentali risultano essere
completamente in accordo con le attese teoriche.
Referenze: libro di testo (Circuiti elettrici di Renzo Perfetti), Wikipedia.