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4.1 - GENERALITÀ
La qualificazione delle persone destinate a intervenire sugli im-
pianti elettrici (manutentori, impiantisti, quadristi e verificatori)
richiede un’attenzione particolare, in relazione alla criticità delle
operazioni che esse svolgono. Una criticità che prende forma
per via del pericolo assai elevato (vedi il caso degli impianti di
media e alta tensione) o delle condizioni di rischio residuo ele-
vato (vedi il caso degli interventi su impianti BT sotto tensione o
in prossimità di impianti MT o AT sotto tensione), oppure sem-
plicemente per i rischi in cui potrebbero incorrere gli utilizzatori
a seguito di un intervento manutentivo scorretto.
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tecnica, vale a dire alle Norme CEI EN (traduzione italiana delle
norme europee EN emanate dal CENELEC) e alle Norme CEI
(redatte dal Comitato Elettrotecnico Italiano). A tali norme, pe-
raltro, rimanda continuamente il Capo III del D.Lgs. 81/08, de-
dicato agli “Impianti e apparecchiature elettriche”, elencandole
nell’allegato IX del testo di legge.
Il richiamo alle norme tecniche come immagine della regola
dell’arte, e quindi dello stato della tecnica, vale in questo caso
non solo per i manufatti elettrici (impianti, apparecchiature,
componenti ecc.) ma anche per:
■ le procedure di lavoro;
■ le attrezzature utilizzate.
Figura 4.1 - Obblighi sanciti dal D.Lgs. 81/08 in caso di lavori sotto tensione.
Le
tensioni su cui si opera Sì
sono di sicurezza (≤ 25 V in c.a.
e ≤ 60 V in c.c.)
?
Nessuna precauzione
NO particolare, purché a
Adottare procedure e utilizzare operare siano
attrezzature conformi a quanto persone qualificate
stabilito dalle Norme di buona
tecnica
Le
Sì tensioni su cui si opera NO
sono nell’ambito della BT (≤
1 000 V in c.a. e ≤ 1 500 V
in c.c.) ?
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Gli altri due concetti espressi dall’art. 82 sono:
1) sulle parti in tensione cosiddetta “di sicurezza”, vale a dire
(negli ambienti ordinari) con valori nominali ≤ 25 V in corrente
alternata e ≤ 60 V in corrente continua (purché garantite da
sistemi SELV o PELV, in cui la sorgente è rappresentata da un
trasformatore di sicurezza, una batteria o altra apparecchia-
tura equivalente), le uniche precauzioni da porre in essere in
occasione degli interventi sotto tensione sono la qualificazio-
ne del personale “elettrico” e la dovuta attenzione a evitare i
cortocircuiti;
2) sulle parti in tensione di media e alta tensione i lavori “a con-
tatto” possono essere svolti solo dalle aziende distributrici (in
particolare l’Enel) munite di autorizzazione rilasciata dal Mini-
stero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Di conseguenza,
sui sistemi MT e AT il personale delle aziende utilizzatrici può
effettuare al massimo interventi “in prossimità” di parti in ten-
sione.
ANNO DI
NORMA TITOLO CONTENUTI
EDIZIONE
Norma quadro, con valenza
europea, per gli aspetti di indirizzo
CEI EN 50110-1
2014 Esercizio degli generale inerenti le modalità
(classif. CEI
(terza edizione) impianti elettrici operative di lavoro sugli impianti
11-48)
elettrici con tensione compresa
tra la bassissima e l’alta.
Esercizio degli Integrazioni nazionali alla Norma
CEI EN 50110-2 2011
impianti elettrici CEI EN 50110-1 (norma destinata
(classif. CEI (seconda edi-
(allegati nazio- ad essere aggiornata in relazione
11-49) zione)
nali) al D.Lgs. 81/08).
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mativa tecnica l’onere di offrire le soluzioni concrete e a rego-
la d’arte per attuare i criteri di prevenzione sanciti dal D.Lgs.
81/08. In materia di lavori sugli impianti elettrici, la normativa ha
visto la luce, in una prima edizione, negli ultimi anni del secolo
scorso. Oggi offre già una quarta edizione, consolidata (Tabella
4.1).
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Tutta la norma, nel suo insieme, si occupa e si preoccupa prin-
cipalmente di garantire la sicurezza dei singoli operatori elet-
trici, prevedendone una professionalità che possa a sua volta
garantire la sicurezza delle persone “altre”, intese nella veste
dei compagni di lavoro e degli utenti dei manufatti oggetto dei
lavori elettrici di manutenzione.
La Norma CEI 11-27 si propone come traduzione applicativa
adattata alla realtà italiana (1) dei dettati contenuti nella Norma
CEI EN 50110-1, dalla quale non prescinde e alla quale fa rife-
rimento in termini di principi, per sviluppare i seguenti aspetti:
a) qualificazione del personale;
b) organizzazione degli interventi e pianificazione dei lavori;
c) procedure d’intervento dei lavori fuori tensione, sotto tensio-
ne e in prossimità di parti sotto tensione.
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3) Persona avvertita (PAV);
4) Persona avvertita (PAV) idonea a effettuare interventi sotto
tensione;
5) Persona comune (PEC), in quanto, dal punto di vista elettrico
non rientra nelle categorie PES o PAV.
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■ PES idoneo, per interventi su linee e utenze BT;
■ PES, per interventi nelle cabine MT,
oppure:
■ PES idoneo, per interventi su linee di distribuzione, illumina-
zione e cabine MT;
■ PAV, per interventi sull’impianto di processo.
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I punti 1 e 2 devono essere correlati alla realtà impiantistica su
cui ci si trova a operare.
Il possesso di tutti i requisiti designa la Persona Esperta (PES),
mentre la carenza di uno o più di essi - e soprattutto di espe-
rienza - designa la Persona Avvertita (PAV).
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po professionalmente un’elevata autonomia di giudizio in ordine
a quanto segue:
1) possibilità o meno di effettuare in sicurezza un determinato
lavoro su uno specifico impianto, vista la possibile presenza
di un insieme di condizioni favorevoli e sfavorevoli;
2) organizzazione dell’intervento, ove questo risulti fattibile in
sicurezza, ponendo in essere tutte le misure preventive e
protettive del caso;
3) specificazione dei motivi per cui un determinato intervento
non può essere effettuato in sicurezza.
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PES solo in relazione ai lavori per cui possiede conoscenze,
capacità ed esperienza.
Per questo anche la qualifica di PES deve essere accompa-
gnata dall’indicazione della tipologia o delle tipologie di lavori
cui si riferisce.
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Tabella 4.2 - Conoscenze basilari richieste dalla Norma CEI 11-27 per gli
operatori elettrici PES e PAV. (Il livello 1A comprende anche gli aspetti teorici
dell’1B)
Documentazione di supporto
Sequenze operative per garantire la sicurezza
Metodologie di comunicazione
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4.4.9 - Idoneità di PES e PAV alla metodologia di lavoro
sotto tensione
L’idoneità a eseguire lavori sotto tensione può e essere confe-
rita alle Persone Esperte e a quelle Avvertite. Ovviamente una
PES, alla luce della sua professionalità, potrà eseguire tali lavori
in completa autonomia, mentre una PAV dipenderà da una PES
che, quantomeno, dovrà istruirla e addestrarla in occasione di
tipologie di lavoro che la PAV si trova ad affrontare per la prima
volta. In conformità a quanto prescritto dalla Norma CEI 11-27
(3), i lavori sotto tensione nelle aziende utilizzatrici possono es-
sere effettuati su impianti la cui tensione nominale è ≤ 1000 V in
c.a e ≤ 1500 V in c.c.
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Tabella 4.3 - Conoscenze basilari richieste dalla Norma CEI 11-27 per gli
operatori elettrici PES e PAV. (Il livello 1A comprende anche gli aspetti teorici
dell’1B)
Esperienza organizzativa:
- preparazione del lavoro;
- valutazione dei rischi;
- trasmissione o scambio di informazioni tra persone interessate ai lavori.
Esperienza specifica della tipologia di lavoro per la quale la persona dovrà essere ido-
nea:
- analisi del lavoro;
- scelta dell’attrezzatura;
- definizione, individuazione e delimitazione del posto di lavoro;
- preparazione del cantiere;
- adozione delle protezioni contro parti in tensione prossime;
- padronanza delle sequenze operative per l’esecuzione del lavoro.
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fici, quali:
■ la conoscenza della Norma CEI EN 60204-1 sugli equipag-
giamenti elettrici e della serie di Norme CEI EN 61439 sui
quadri elettrici;
■ la conoscenza dei dispositivi di sicurezza (interblocchi, bloc-
chi, dispositivi elettrosensibili ecc.) e della loro integrazione
nella logica funzionale;
■ i rischi particolari introdotti dall’eventuale modalità di funzio-
namento con dispositivi di sicurezza neutralizzati;
■ la criticità degli interventi effettuati in collaborazione con l’ad-
detto alla conduzione della macchina o dell’impianto di pro-
cesso.
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■ segnalazioni di non osservanza delle regole preposte alle
operazioni o inadattabilità alle stesse.
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