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TECNICHE DI PROVA

 Pensieri interiori
Durante le prove, in alcuni punti specifici il regista chiede "Pensieri interiori"? E l'attore risponde
spontaneamente, rivelando i pensieri del suo personaggio.

 Sedia calda
L'attore deve rimanere nel personaggio mentre il regista chiede una serie di domande che hanno a
che fare con esperienze di vita. Questo aiuta a costruire un personaggio più realistico.

 Divisione temporale
Il regista chiede agli attori di identificare le intenzioni e le emozioni in una particolare unità (magari
la scena) dividendola in piccoli pezzi, nello stile di Stanislavski. (vedi la suddivisione in eventi di Katie
Mitchell) Questo aiuta a creare una performance emotiva per l'attore e per il pubblico.

 Super-intenzioni
Il regista chiede all'attore di considerare sì le intenzioni per l'unità in cui sta recitando, ma di tenere
a mente anche le sue super-intenzioni, ossia lo scopo del suo ruolo nell'opera.

 Grande e ancora più grande


Il regista chiede all'attore di identificare eventi e intenzioni, poi dà il comando di eseguire il
personaggio con "grandi emozioni". Il comando "più grande" indicherà all'attore il momento in cui
deve esagerare con le emozioni. Questo aiuta a creare le commedie.

 Flashback
Il regista chiede all'attore di pensare a dove il suo personaggio era pochi minuti prima, oppure
un'ora, un giorno o una settimana prima. Una volta identificata l'azione, l'attore dovrà riprodurla a
rallentatore.

 Flash-forward
Il regista chiede all'attore di pensare a dove il suo personaggio si troverà tra poco, o magari anche
tra un anno. Poi, l'attore dovrà riprodurre l'azione a rallentatore. Questo aiuta l'attore a capire il
messaggio che vuole lasciare al pubblico.

 "Movimento emozionale con un bastone" di LeCoq


Il regista chiede a una coppia di reggere ciascuno un capo di un bastone da un metro e di spingersi e
tirarsi attraverso lo spazio con questo, cambiando il dinamismo e il melodramma. Gli attori devono
familiarizzare con le emozioni e gli stati d'animo dei diversi movimenti e tempi. Il regista chiederà
poi di ripetere l'esercizio, stavolta togliendo il bastone e aggiungendo le proprie battute, cercando
di replicare l'atmosfera, particolarmente i conflitti. Questo farà vedere al pubblico la tensione tra i
personaggi grazie alla prossemica e aiuterà l'attore a sviluppare un miglior utilizzo dello spazio.

 Il Melodramma di LeCoq
Il regista chiederà all'attore l'emozione più forte del personaggio in quella determinata scena e poi
di mimarla con movimenti esagerati. A quel punto si annoterà gli aspetti più melodrammatici dei
suoi gesti (come le braccia incredibilmente aperte, o un'espressione facciale) e chiederà di
mantenerli una volta aggiunte di nuovo le battute. Questo aiuta a creare una tensione fisica
drammatica e aiuterà anche a sbloccare i movimenti auto-coscienti dell'attore.

 "Linea Corale" di LeCoq


Il regista chiederà a due persone di mettersi in piedi su una linea. L'attore dietro bisbiglierà le sue
battute e quello davanti le ripeterà. Le battute si allungheranno sempre di più e pian piano si
aggiungeranno nuove persone dietro che bisbiglieranno la battuta mentre quelli sul davanti la
ripeteranno all'unisono. Questo aiuterà gli attori a identificare il capo del coro (il corifeo) e a
lavorare in gruppo.

 Linea del tempo / volume


Il regista metterà in linea gli attori del coro e indicherà un capo della linea come molto lento e l'altro
come molto veloce. A questo punto chiederà di recitare le battute o la canzone e partirà da un capo
della linea. Il tempo dovrà variare mano a mano che lui si avvicina all'altro capo e, quando lui si
fermerà il gruppo dovrà capire a che tempo fermarsi. Questo esercizio va ripetuto anche per il
volume e accresce incredibilmente la coesione del gruppo corale.

 Unificare il ritmo della camminata


Il regista chiederà agli attori di camminare nella stanza in cerchio senza parlare o dire nessun
comando. Questo aiuterà a stabilire una relazione con gli altri membri del gruppo e migliorerà
l'attenzione.

 Tenere il tempo contando fino a 60


Il regista chiederà agli attori di stare in piedi in cerchio e di chiudere gli occhi. Ognuno dovrà poi
contare fino a 60 nella loro testa. Quando raggiungono il minuto dovranno fare un passo avanti. Il
regista segnerà l'ordine in cui le persone avanzano, capendo chi va più velocemente o più
lentamente. Si ripeterà l'esercizio ripetendo nella testa un estratto dal testo avvisando chi deve
rallentare e chi accelerare. Questo esercizio creerà coesione ed eviterà i problemi quando si recita
all'unisono.

 Linguaggio non verbale


Il regista chiederà agli attori di pensare ad un'idea che vogliono comunicarsi in un particolare
estratto. A questo punto chiederà di comunicare questa idea senza usare le parole. Potranno però
usare qualsiasi suono e qualsiasi gesto. Questo aiuterà gli attori a comprendere l'importanza
dell'utilizzo del linguaggio universale del corpo anche in scena.

 Giocare con gli esercizi vocali


Il regista chiederà di recitare una battuta senza muoversi e nella maniera più neutrale possibile.
Dopodiché chiederà all'attore di sperimentare usando il tono usato, ripetendo l'esercizio ma
variando il tempo, la velocità, il ritmo e il volume.

 Esplorare i modi di toccare


Il regista chiederà agli attori di trovare una maniera di toccare l'altra persona in una maniera
appropriata e coerente con la battuta. Dovranno fare affidamento all'istinto, senza ragionare
troppo. Questo creerà qualcosa di visivamente interessante e magari inusuale per il pubblico,
aggiungendo elementi della commedia.
 L'esercizio delle scale
Il regista posiziona due scale vicine e vi fa salire sopra gli attori, uno in basso e una in alto, mentre
recitano le proprie battute dovranno decidere se muoversi verso l'alto o verso il basso, così che si
trovino alla stessa altezza per la fine della scena.

 Passi
Come viene detta una battuta, l'attore deve sperimentare con la prossemica, avvicinandosi o
allontanandosi dall'altro attore, a seconda della loro relazione.

 Le maschere e la neutralità di LeCoq


Il regista chiede agli attori di soffermarsi sulla propria fisicità. L'attore deve indossare una maschera
e poi recitare la scena. La perdita delle espressioni facciali, lo guiderà a comunicare i significati
tramite movimenti fisici.

 "La valle dei Giganti" di LeCoq


Il regista chiederà all'attore di far finta di essere un gigante, dovrà interagire con gli altri attori e con
gli oggetti di scena, come se fossero molto più piccoli. Farà passi pesanti e divertirsi a sentirsi grande
(essenziale per LeCoq). Questo conferirà un grande status al proprio personaggio.

 Conversazione per una sola mano


Il regista chiederà agli attori di conversare solo con l'uso di una mano. Questo aiuterà gli attori a
diventare espressivi con le mani e con il volto per comunicare in modi diversi dalle parole.

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