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arsenico raccolte da Concita De Gregorio nel docufilm Lievito madre: 15 confessioni senza
rete di ragazzacce del secolo scorso, da Natalia Aspesi a Luciana Castellina, da Inge lontano, perché
Feltrinelli a Dacia Maraini, per dirci che le madri sono quasi per tutte un bell’intralcio,
eppure necessario. A loro, e a questo strano miscuglio di tenerezza e chiodi, sensi di colpa e sanno che
nostalgia, è dedicato questo numero. Fatto di lettere aperte, scambi di abiti e confessioni.
Abbiamo lasciato la parola anche alle nostre figlie adolescenti (pag. 78) per capire se aver
appartieni al
abdicato al ruolo di genitrici vecchio stampo per diventare amiche sia stato un bene o un mondo»
male. Cosa ci abbiamo perso? E cosa guadagnato? Per il momento, solo il doppio dei vestiti.
Poi si vedrà, ma intanto non è poco.
IN QUESTO
NUMERO
9 L’editoriale
di Maria Elena Viola
44
14 Posta per Gioia!
14 Spillo
di Lisa Corva
16 Maleducazione
sentimentale MATT DAMON.
di Barbara Alberti «IL CINEMA
19 Sette idee per la È UNA COSA
settimana SERIA»
di Federica Fiori
25
SE NE PARLA
Io c’ero: maschio,
17 anni, in marcia
in copertina
61
30 Taglia e cuci
di Serena La Rosa
34 Zoom
di Stefania Miretti
36 L’opinione DONNE CONTRO
di Corrado Formigli LA CAMORRA.
«A SCAMPIA
CI SIAMO
ATTUALITÀ ANCHE NOI»
40 Noomi Rapace.
Sette volte me
44 Matt Damon.
40
Basta giocare
46 Cara mamma
ti volevo dire...
54 Me lo presti?
NOOMI
61 L’anti Gomorra
RAPACE.
siamo noi
«E ORA
68 Stai Serena CHIAMATEMI
di Serena La Rosa JANE BOND»
71 In prima persona
74 La terrazza
di Guia Soncini
in copertina
LETTERE
APERTE
ALLA MAMMA 46
sommario
78
GUARDAROBA
PER DUE 77
MODA
Sei il mio amore
78 Io & lei
108 I senza tempo
in copertina
112 Pietra miliare
114 Sulla cresta dell’onda
116 Now New Next
di Federica Fiori
122 Michimood
di Michela Gattermayer
BELLEZZA
& WELLNESS
127 Cosa fai a dicembre?
128 Cambio testa
136 Best of beauty
128
LIFESTYLE
138 Aids: hai fatto il test?
143 Rossa d’assalto
HAIRSTYLE 149 Pink & petrolio
PER
LE FESTE 152 Le Maldive che vuoi tu
116
162 Oroscopo
di Ilaria Castelli
PASSAPAROLA
SARI SOLIDALI
in copertina VUOI AVERE IL LOOK DI
157 Libri. Cinema. Arte
Musica. Televisione
ANDREA E ALYSSIA?
Da sinistra, cappotto Max Mara; abito
152
silhouette, Fabiana Filippi; orecchini d’ottone
con galvanica oro, pavè di zirconi bianchi e
cristallo Swarovski, Brosway; sneakers
Reebok. Cappotto di cammello zibellinato e MALDIVE:
L’idea felpa con cappuccio, Max Mara; collana
d’ottone con galvanica oro e pavé di zirconi, TRE MODI
MODA Brosway; jeans Mango; sneakers Reebok.
Foto Bruno Barbazan. Styling Monica
DI VIVERLE
IL PALTÒ Curetti e Camilla Rolla. Hanno collaborato
Roberta Astarita e Elisabetta Cavalitto.
in copertina
CAMMELLO Trucco Claudia Marchetti using Biotherm
NON HA ETÀ Aquasource e assistente Bonnie Caria,
entrambe per GreenAppleItaly. Capelli
Maurizio Morreale@MH Artist using Cotril.
E IL MAKE UP?
Per mamma Andrea, viso luminoso con il
Primer viso illuminante e il fondotinta in
crema Zero Défault. Per la figlia Alyssia,
incarnato splendente con il Duo illuminante
giovinezza radiosa. Sulle palpebre
l’ombretto colore vegetale 41 Peche Nacré
e ciglia lunghissime con il Mascara Vertige
Longuer Noir. Bocca naturale con lo stilo
labbra 51 beige.Tutto Yves Rocher.
12
www.gioia.it lettere
GETTY IMAGES
caritatevole fino a quando la miseria, altrui, non ne
lambisca l’agiatezza. Ogni giorno muoiono per
Che capelli vuoi quest’inverno? malnutrizione 8.000 bambini, che hanno il solo torto di
I colori e i tagli intercettati sulle passerelle e spiegati dai top essere invisibili, perché non vogliamo vederli. Cosa
hairstylist: trova il tuo look su gioia.it/bellezza/capelli accadrebbe se ogni giorno morissero 80 bambini che
frequentano la scuola dei nostri figli? Sarebbe una
tragedia anche se ne morisse “soltanto” uno all’anno.
Guardiamo nostro figlio e proviamo a immaginare
8.000 corpicini come il suo straziati: non ci si riesce.
E c’è Si perde la dimensione biblica di questa carneficina: più
anche l’app! sono e più lontane sono le vittime, meno il loro dramma
ci emoziona. Allora è meglio tornare allo sguardo di un
Scarica subito l’app di Gioia! bambino che ci sia caro, e provare a immaginarlo sfinito
da App Store e Google Play solo perché nato dalla parte sbagliata del mondo.
Store Forse ci sarà più facile compiere un gesto di solidarietà.
Sarebbe bello che ciascuno di noi adottasse, nelle tante
forme praticabili, un bambino che solo per caso, “per
Cerca gioiamagazine fortuna”, non è il nostro. Salveremmo almeno due vite:
la sua e la nostra. Maurizio Parodi
I nostri errori
1. La guaina di Triumph pubblicata su Gioia! 46,
a pag. 144 , fa parte della linea Airy Sensation.
2. Il numero di telefono del’Asmana Wellness Center
di Firenze, pubblicato su Gioia! 46, a pag. 170,
è 055/776771. Ci scusiamo con le lettrici
e con gli interessati.
Speciale
regali “ Porto in salvo dal freddo le parole/
curo l’ombra dell’erba, la coltivo/ alla luce
notturna delle aiuole,/ custodisco la casa
dove vivo,/ dico piano il tuo nome,
lo conservo / per l’inverno che viene,
”
Tante idee facili, creative, super trendy come un lume. (Francesco Scarabicchi)
da mettere sotto l’albero
Tu, la mia coperta per l’inverno.
14
maleducazione sentimentale
ORA CHE
BARBARA
È TORNATO,
NON FARTI
Quel RICATTO
ALBERTI
SCRITTRICE. UNA
SPIA DELL’AMORE
FREGARE
DALLA PAURA
millenario Mi sono innamorata di lui da
a cui bisogna
ragazzina, e lo sono rimasta
sempre. Ma lui amava un’altra,
la sposò e se ne andarono.
dire BASTA
È tornato, divorziato, la moglie
gli mette contro il figlio. Per
la prima volta mi ha “vista”, e
si è innamorato. Ma io ho paura
Ho 32 anni, un fisico prorompente, una laurea in Lingue di uno che si sentiva finito e dal
e spesso lavoro come interprete. Viaggio, conosco tanta gente, e vedo che mio incontro ha avuto una spinta
questa faccenda delle molestie sessuali è internazionale: ogni tanto mi capita a ricominciare. Sarò all’altezza?
qualche ricatto professionale, qualche brutto incontro, ma io non sono E lui, vorrà solo essere consolato?
ricattabile, perché so di essere brava e non mi mancano le offerte di lavoro. Mi Minnie
fanno perfino pena questi poveracci complessati, così ridicoli che per toccare
una donna ricorrono a questi trucchi. Una volta ho minacciato di mettermi a E dai Minnie, per una volta che
finisce bene ti fai fregare dalla
urlare, un’altra di denunciarlo in Rete. E dico che ho registrato tutto sul
paura? I miracoli succedono solo
telefonino. Diventano degli agnelli. Quando le ragazze accettano il ricatto, si
a chi se li aspetta, e ne è già
incontrano i due antichi ruoli umani: il maschio fa il dominatore e la donna
successo uno: l’uomo che non hai
rientra nella sua sottomissione millenaria. Alla nipote, figlia di mia sorella, mai scordato, che hai invocato
cerco di trasmettere le due cose che rendono forte una donna: una solida e pianto, il cui pensiero ti ha
preparazione e la consapevolezza che la dignità è un diritto. Mara Luna impedito di avere storie durature,
lui che può essere solo lui e
Le molestie: tutte legate al ricatto professionale, come se gli an- nessun altro, torna, ha il colpo di
tichi padroni volessero farci pagare una tassa per lavorare. Ades- fulmine, e tu ti nascondi dietro
so che tante prendono coraggio e raccontano, anch’io tiro fuori da un dubbi assurdi? Invece di
cassettino di cent’anni fa l’unica volta che mi accadde. Avevo spedito il prenderlo fra le braccia lo guardi
primo libro a uno scrittore che dirigeva una casa editrice. Mi rispose en- con diffidenza, ti chiedi ma come
sarà? Schiantato dal senso di
tusiasta: «Saremo onorati di pubblicarlo!». Ci vediamo, il tempo di dire
colpa, debole, spaventato
buongiorno e mi salta addosso. Mi è venuta una rabbia furibonda: ma
dall’amore, vorrà che gli faccia
come, il libro era geniale e ora diventa un ricatto? L’ho preso a botte, era da madre, o da infermiera?
più grosso di me, ma l’orgoglio ferito Magari tutte queste cose,
mi dava una forza da Hulk. Poi ho o anche peggio, ma tu lo amerai
saputo che ad altre era successa la com’è, poiché lo ami, se lo ami.
stessa cosa, e che gli avevano menato «Il tempo di dire Sarò all’altezza? Certamente no,
tutte. Non una che ci fosse stata: ma
allora, lui non voleva consumare l’at-
buongiorno e mi o sì, a momenti, ma non è un
esame, o una gara, non devi
to, voleva essere malmenato! Quindi salta addosso. vincere un Oscar ma solo volergli
paradossalmente la sua violenza era L’ho preso a bene, con tutti gli sbagli e le
imperfezioni di noi umani, il cui
riuscita. Non fu un trauma. Anch’io,
ILLUSTRAZIONE DI MAURIZIO ZORAT
pietà per lui, restando però ben con- ferito mi dava vogliamo veramente.
16
Che
Sette idee per la settimana
!
DI FEDERICA FIORI
Gioia!
loves
Che ne dici di...
1
SU MISURA
BANGLES
COMPONIBILI,
COLLEZIONE MIMMI
DI BOCCADAMO.
BOCCADAMO.COM
19
3
sette idee
2
... un souvenir
Italian proud?
Se passi da Londra, entra da Harrods
e lustrati gli occhi calandoti nel magico Natale
allestito da Dolce & Gabbana.
Luminarie, carretti, fiori, tradizioni,
sentimenti e, naturalmente,
tanta moda! dolcegabbana.com
4
... ascoltare la seta?
C’è una boutique (effimera, per di più), che vale
un viaggio (a Roma). Proprio come una mostra:
Hermès Silk Mix, in via Condotti fino
... accendere il look?
Non solo in vista delle feste: basta un tocco di Diorific Precious
Rocks per regalare al tuo colorito una luminosità delicata,
delineando e illuminando il viso con lievi bagliori dorati. La cipria
in polvere libera, nascosta sotto il coperchio dorato e la reticella,
evoca il taglio grafico delle pietre preziose (€ 56,31). dior.com
... salvare
al 31 gennaio, è un percorso sensoriale tra vista
e udito. L’allestimento è quello di un negozio il pianeta?
di dischi: a ogni carré maschile è abbinato
5
«E tu, cosa stai facendo?». È la domanda
un pezzo della colonna sonora delle sfilate
che ci pone il Calendario Lavazza 2018
degli ultimi otto anni, e a ogni cravatta
attraverso i ritratti di 17 celebrities
corrisponde un brano uscito nel 2017.
(come l’attore Jeremy Renner, nella
Ovunque, seta come musica da ascoltare. Per
foto) che si fanno ambasciatori di
sognare, fantasticare, astrarsi, evadere.
altrettanti obiettivi di sviluppo
#HermesSilkMix, hermes.com
sostenibile dell’Onu per rendere la Terra
un posto migliore. Se riusciremo a
concretizzarli entro il 2030 dipende
anche da noi: agisci, ora! lavazza.it G.G.
... un abito
per le feste?
GETTY IMAGES, PLATON/COURTESY OF LAVAZZA
6
Rosso, ovvio:
il colore è super
trendy. E la
robe-manteau
dona a tutte.
Rinascimento.
7
sette idee
fumetti venerdì 1
Il ladro fuoriclasse arriva a
Bergamo e i fans accorrono a
vederlo. La mostra Diabolik a
mano, allestita alla 255 Raw Gallery,
espone i disegni originali (sopra)
e un intero album del “papà”
del re del terrore, il disegnatore
Enzo Facciolo. Fino al 26 gennaio.
255.gallery/raw
televisione giovedì 30
Se amate i film storici non potete
perdere la quinta stagione di
Vikings, creata da Michael Hirst,
l’ideatore di Elisabeth e I Tudors.
Riuscirà la saggia Lagertha a
fronteggiare i nemici? Da oggi, ogni
giovedì su Timvision. timvision.it
charity sabato 2
Siete tutti invitati a festeggiare i 10
anni di Smarathon: dalle 19
all’Espace d’hotes di Milano,
super party per raccogliere fondi a
favore della ricerca sull’atrofia
muscolare spinale. smarathon.eu
22
seneparla
fatti, commenti e obiettivi della settimana
Insieme
Erano almeno
in 150.000 al corteo
indetto da Non una
di meno nella Giornata
contro la violenza
sulle donne.
Numerosi gli uomini,
tra cui l’autore
di quest’articolo,
che, ritroso come
ogni adolescente,
ha preferito
non farsi ritrarre.
Io c’ero
maschio, 17 anni, in marcia
«Mio figlio va a Roma al corteo contro la violenza sulle donne», ci ha annunciato
la settimana scorsa una collega emozionata. La notizia ha riempito di orgoglio
(e di curiosità) tutta la redazione. Gli abbiamo chiesto di raccontarci come è andata
di Samuele Migone
Sul pullman che mi portava verso polemiche seguite agli scandali sulle mole-
il corteo di Non una di meno a Roma, stie e le violenze sulle donne. Io, che per
mentre lottavo disperatamente con il sedi- anni ho litigato con mia madre su quanto
le per cercare di dormire, non ho mai smes- poco il termine “femminismo” possa es-
so di pensare: che ci faccio qui? Io, un ma- sere condiviso da un ragazzo della mia ge-
GETTY IMAGES
schio milanese di diciassette anni, in viag- nerazione. Stavolta, però, a richiamare me,
gio verso il più grande raduno femminista giovane barbaro, alle porte della città eter-
da mesi, dopo settimane di indignazione e na, insieme a un gruppo di coe- ...
25
seneparla
PROCESSO
La proposta
Sconfiggere
il patriarcato
e il sessismo: è
l’obiettivo del piano
contro la violenza
PER STUPRO
maschile sulle A quanto pare è iniziato, nell’aula
donne presentato bunker di Santa Verdiana a Firenze,
dal movimento il processo a due ragazze americane
Non una di meno.
Tra le richieste, sospettate d’aver rimorchiato in
un maggior discoteca e indotto all’atto sessuale
numero di centri altrettanti carabinieri in servizio, uno
antiviolenza.
dei quali pure bono (impresa
doppiamente sanzionabile perché si sa,
Quelle dell’albero
di Natale di Swarovski
si illuminano il 1° dicembre,
in Galleria Vittorio Emanuele
a Milano, ore 17,30.
Grandi sorprese interattive
per farsi selfie spettacolari,
28
seneparla Taglia&cuci DI SERENA LA ROSA
IL VALZER
degli
ADDII
L’amore è come il Natale:
quando arriva, arriva. Quando
farlo finire, invece, può essere
deciso con più calma. Jennifer
Lawrence e Darren Aronofski
(nella foto) si sono innamorati
sul set di Mother!, l’anno scorso.
Erano proprio fatti l’uno per l’altra:
lui è il regista che ha studiato
a Harvard e per scrivere
il film si è ispirato alla Bibbia;
lei è l’attrice che inciampava
agli Oscar e per smaltire l’ansia
Presto sposi
sul set si metteva in un angolo
Il principe Harry,
33 anni, con la a guardare Kardashian.
fidanzata Meghan Cosa poteva andare storto?
Markle, 36: Il film è uscito a settembre
il matrimonio è e loro si sono lasciati un mese fa,
annunciato per la senza dirlo a nessuno.
MEGHAN
primavera 2018. Ma sono ancora in ottimi rapporti:
come se niente fosse successo.
LA PRIVACY
DELLE PRIME FIGLIE
GETTY IMAGES, SPLASH NEWS/SILVERHUB
Mila Kunis
prima mi facevano arrabbiare, e mi sono re-
Mamma
sa conto che nessuno è perfetto. Anzi, noi
mamme impariamo crescendo i nostri figli.
Esistono le mamme “cattive”?
zero in
Esistono, anche se nel film parliamo di mam-
me “cattivelle”, non certo di quelle che met-
tono in pericolo la vita dei propri figli. Ogni
mamma sbaglia: non metteteci troppa pres-
condotta
sione addosso, non fateci sentire in colpa se
ogni tanto lasciamo i figli ai nostri uomini e
usciamo con le amiche. Io sono molto fortu-
nata ad avere un marito che mi sprona a u-
GETTY IMAGES
Il dio degli
svedesi
è di genere
neutro
La Chiesa svedese,
di confessione evangelico-
luterana (6 milioni di
battezzati), ha bandito dal linguaggio
della liturgia tutti i termini tesi a
insinuare che Dio sia maschio. Testi e
inni sono in aggiornamento e a partire
Giapponesi,
dal prossimo 20 maggio, Pentecoste,
scompariranno definizioni come “Lui”,
LAVORATE MENO
“Signore” e “Padre”: per pregare si
utilizzerà solamente “Dio”, che è parola
di genere neutro. L’annuncio sta
chi?
puntare su flessibilità e lavoro a distanza, e Yahoo starebbe
addirittura valutando la settimana lavorativa di quattro gior-
ni, sui media, anche internazionali, s’affaccia il nuovo stere-
ILLUSTRAZIONE DI MAURIZIO ZORAT, GETTY IMAGES
l’opinione
di RedStone, partner
cinese. Alcuni abiti
storici della maison. La
MUSULMANI,
copertina del libro The
magic world of Curiel.
VITTIME DELL’ISIS
Dei 305 morti nella moschea al-
Rawda, nel Sinai, i nostri giornali
hanno parlato un solo giorno.
A conferma che esistono morti di serie A, i nostri,
La bella
quelli europei. E morti di serie B, gli altri. Ricordate
quando un quotidiano, Libero, all’indomani
della strage parigina del Bataclan, applicando
ad anoressia e/o bulimia. Ancor più spesso le ragazze usano Facebook la terribile crisi economica in cui si avvita il Paese
(dove è possibile aprire gruppi segreti) e whatsApp: un incubo per delle piramidi, i più poveri e disperati scelgano
la polizia postale, che dovrebbe rintracciarli. E proliferano gli hashtag
l’insurrezione e chi mette le bombe.
come #thinspo (contrazione di thinspiration), che incitano alla magrezza
incontrollata. Del resto, per l’Adi (Associazione italiana di dietetica
e nutrizione), in Italia tre milioni di giovani soffrono di disturbi alimentari.
36
seneparla
Teatro alla scala:
LA PRIMA
Falsissimo Laura Boldrini e
È ON THE ROAD
Maria Elena Boschi al funerale
La prima della Scala a Milano quest’anno
di Emmanuel Chidi Nnamdi, inizia il 30 novembre e finisce il 10 dicembre.
nigeriano ucciso a Fermo, nel
Anche questa volta il Comune di Milano,
2016. La foto è stata rimessa in
circolazione nei giorni scorsi il Teatro alla Scala ed Edison (che dal 1883
con una finta didascalia: illumina le prime del teatro dell’opera milanese)
«Guardate chi c’era a dare
l’ultimo saluto a Totò Riina». hanno deciso di ripetere la Prima diffusa,
l’iniziativa che da anni porta l’evento più esclusivo
del panorama culturale meneghino in giro
per la città, nei luoghi meno attesi: carceri, circoli
giovanili, centri di accoglienza, pure all’aeroporto
di Malpensa e nei mezzanini della metropolitana.
A cosa servono
Negli oltre 50 eventi gratuiti ispirati all’Andrea
Chénier di Umberto Giordano (l’opera scelta per
l’inaugurazione, il 7 dicembre, diretta
le BUFALE?
da Riccardo Chailly), quest’anno si pratica
la poesia diffusa con il poeta torinese Guido
Catalano, e la sua Stand up poetry: «Il termine è
Le notizie false in Rete non sono semplici scherzi, mutuato dalla Stand up comedy anglosassone»,
bensì un modo per confondere l’opinione pubblica spiega lui. Otto gli appuntamenti: si parte da
di Manuela Mimosa Ravasio Palazzo Litta il 1° dicembre con Lella Costa, David
C’è stata quella della bambina di nove anni di Padova data in Riondino e molti altri (tutti gli eventi su comune.
sposa a un trentenne musulmano che l’ha violentata, ripresa da milano.it/prima diffusa). «Da più di 10 anni porto
tweet di illustri politici e corsivi di quotidiani nazionali. C’è stata quella le mie poesie nei luoghi meno convenzionali,
di Adolf Hilter rifugiatosi in Colombia, «come da file desecretato le recito, le commento, le sceneggio», ci racconta
dalla Cia», e quella di Maria Elena Boschi e Laura Boldrini, con tanto Catalano che con i suoi monologhi gira l’Italia
di foto, in prima fila al funerale di Totò Riina. Nell’ultimo mese non nei bar, nei locali della movida, nei teatri
è mancato nemmeno l’evergreen sui vaccini, con la condivisione social di periferia. «Quando Edison mi ha proposto
di una slide che avrebbe dimostrato i numerosi (ma non ben identificati) di partecipare alla Prima diffusa ho pensato che
danni alla salute, illustrati persino in sede accademica; e la madre di percorrevamo la stessa strada: io facevo uscire la
tutte le bufale, il negazionismo ambientalista, con le emissioni di Co2 poesia dai salotti; loro, il Comune e il Teatro
in calo. Delle fake news, termine nominato dal Collins Dictionary alla Scala sostenegono l’idea che un genere
Word of the year 2017, si preoccupano il 78 per cento dei cittadini, popolare come l’opera lirica deve tornare alla
rivela un recente sondaggio della Bbc in 18 Paesi. E si preoccupa il gente, come in passato». E l’Andrea Chénier è
New York Times che giorni fa ha pubblicato un’inchiesta sul pericolo perfetta. «Racchiude l’impegno politico, perché si
di manipolazione delle opinioni (e quindi delle prossime elezioni in svolge durante la Rivoluzione francese; la poesia;
38 di Guido Catalano.
intervista
SETTE
VOLTE
ME
CONTOUR/GETTY IMAGES
40
Noomi
Rapace Dal Nord
Noomi Rapace,
37 anni. L’attrice
svedese è al cinema
con il thriller Seven
sisters, nel quale
interpreta sette
gemelle.
Da ex pupillo
di Weinstein, il nice
guy di Hollywood
avrebbe potuto fare
di più che definirlo
«donnaiolo» e scusarsi
per «non averlo
fermato». Soprattutto
ora che, ammette,
«siamo cresciuti
e sono finiti i tempi
delle burle sul set
con George Clooney».
Insieme, molto
meglio fare
del buon cinema...
di Ilaria Solari
Matt Damon
Basta
44
giocare
Amanti efferati
Da sinistra: Matt
Damon, 47 anni,
e Julianne Moore in
Suburbicon, film diretto
da George Clooney
(dal 6 dicembre nelle
sale), in cui Damon
interpreta un padre
di famiglia equivoco e
spietato, e Julianne
Moore il doppio ruolo
di moglie e amante.
«Suvvia Mr. Damon, ce l’avrà pure un lato oscu- Qui a lato, Damon
ro». Non più tardi dello scorso settembre, quand’era super in Downsizing, nelle
sale dal 25 gennaio.
ospite della Biennale cinema di Venezia con due film presto
nelle sale – Suburbicon, commedia nera diretta dall’amico
George Clooney (dal 6 dicembre) e Downsizing, favola apo- È un padre di famiglia spietato e con molti segreti.
calittica di Alexander Payne (dal 25 gennaio) – sembrava un Quello che mi piace di lui è che cerca costantemente di avere
lazzo legittimo burlarsi dell’inossidabile reputazione da bravo tutto sotto controllo e non ce la fa proprio. È innamorato di
ragazzo di Matt Damon. Padre e marito devoto, quattro fi- uno dei due personaggi interpretati da Julianne Moore (che
glie e una moglie, Luciana Barroso, estranea allo star system, ha il ruolo della moglie di Matt Damon e della sorella, sua
Damon ha sempre coltivato con zelo una solida fama di fa- amante, ndr), perché è l’unica che gli dà la sensazione di go-
mily man, ambientalista e femminista. Accreditandola qua e vernare le cose, ma non riesce nemmeno ad avere autorità su
là con convincenti aneddoti: «Non mi allontano mai più di suo figlio. Lo trovo abbastanza buffo. Poi ciascuno può trarre
due settimane da Los Angeles», o «La mia routine è talmente le sue conclusioni su quanto questa ossessione del controllo e
noiosa che i paparazzi hanno smesso di piantonarmi». la rabbia che cova raccontino bene l’uomo medio americano.
Poi è scoppiato il ciclone Weinstein, offuscando quella narra- Soffre anche lei di manie di controllo?
zione à la Frank Capra, insieme allo smalto da irreprensibile Sono un fratello minore, so adattarmi, seguivo mio fratello in
golden boy, la cui carriera deve molto al produttore e presun- tutto. Se lui entrava nella squadra di nuoto, andavo anch’io.
to predatore, a partire dal lontano Oscar per la sceneggiatu- L’hanno sempre rappresentata come un bravo ragazzo
ra di Will Hunting. Genio ribelle, che Damon scrisse insieme e molti dicono che lo è davvero.
all’amico d’infanzia Ben Affleck. «Se scoprissi di essere stato In gran parte esorcizzo i miei demoni sul lavoro: gli attori sono
presente a una delle aggressioni di cui Weinstein è accusato», fortunati, ci è concesso di provare anche sentimenti censura-
ha dichiarato sulle prime, «sarei molto dispiaciuto di non es- bili, per cui voi dovreste pagare un terapista. Ma se un ruolo
sermene accorto, di non averlo fermato». Poi una concessione, è ben scritto, come in questa storia sceneggiata dai fratelli Co-
incongruamente ironica: «Che fosse un donnaiolo era noto. en, ogni personaggio vive in bilico tra male e bene.
Diciamo che non mi sarei mai sposato con uno così». Quin- Qui alla storia dei Coen se ne intreccia un’altra basata
di, con l’aggravarsi delle accuse, la parziale ammissione: «Ho su un episodio vero: due vicende familiari che raccontano
saputo che Weinstein ha molestato Gwyneth Paltrow alla fi- l’America degli Anni 50 divisa dall’odio razziale.
ne degli Anni 90 da Ben (Affleck), il suo fidanzato con lei Da un lato c’è un padre di famiglia bianco e sanguinario, a
dopo Brad (Pitt)». Poi il colpo di grazia: la giornalista Sha- cui nessuno bada, che gira per il quartiere su un triciclo am-
ron Waxman l’accusa d’essersi adoperato per insabbiare, nel mazzando gente; dall’altro una rispettabile famiglia nera a cui
2004, una prima inchiesta del New York Times contro il pro- il quartiere bianco e borghese mette a ferro e fuoco la casa.
duttore. Accuse che, pur rigettate, a qualche mese di distan- Un conflitto attuale, se pensiamo a episodi più recenti.
za da quell’incontro veneziano, rendono anche più sinistro Un odio secolare rispetto al quale anche le nostre migliori in-
il ruolo di padre di famiglia irreprensibile solo in apparenza tenzioni suonano naïf, affonda le sue radici nel peccato origi-
che George Clooney gli ha affidato: «Un’esperienza splendi- nale dello schiavismo: come in certi divorzi brutali, si preten-
da. Un ruolo estremo», minimizzava spargendo buonumore de che tutto vada avanti come se niente fosse. Non ci abbia-
e testosterone nella stanza in cui lo aspettavo per l’intervista. mo mai fatti i conti, finché non lo faremo sarà così.
Clooney ha dichiarato di averla ingaggiata perché non Lei e Clooney siete ancora così goliardici sul set?
poteva permettersi Brad Pitt. Un tempo eravamo i re della burla, ora però la sensazione è
(Ride, ndr) Ma anche perché sono in possesso di certe sue foto che siamo cresciuti; facciamo i registi, i produttori, gli sceneg-
che mi garantiscono un ingaggio sicuro per il resto della vita. giatori, oltre che i padri di famiglia, non so quanto Amal gli
TRUNK ARCHIVE
Ma se ha spostato il set a Los Angeles pur di averla. conceda di perdere tempo a sostituirmi i pantaloni di scena,
Quella è stata una condizione imposta da mia moglie. George come sul set di Monuments men, per farmi credere che sto
ha trattato direttamente con lei. ingrassando quando sono a dieta stretta. G
45
Cara
mamma
ti volevo
46
dire...
confessioni
Okay, vuotiamo il sacco. Buttiamoli fuori quei non detti che ci hanno reso le donne
che siamo. Lo sguardo delle madri disegna le figlie, per questo amarsi
è un conflitto perenne. Un gioco allo specchio che dura tutta la vita. Abbiamo provato
a metterlo nero su bianco. Ecco le lettere aperte di tre giornaliste e tre scrittrici
di Paola Maraone - illustrazioni Sara Not
Una madre s’impone. In assenza e in pre- ve si costruisce la relazione madre-figlia. Ma la scrittura può
senza. E se non tutte abbiamo figli, tutte siamo figlie. Di venire in aiuto: «Ho sempre pensato che quando si scrive
chi ci ha messo al mondo sognando, inconsciamente, che da venga fuori il ritmo dell’anima: quando si parla si mente,
lei prendessimo tutte le qualità – e nessun difetto. Perché “co- quando si scrive no. (...) È come tirare fuori da sé qualcosa di
me mamma ti ha fatto” non è solo un modo di dire. Lo vitale e spaventoso, come un organo spiaccicato sulla carta»,
sguardo di mamma ci costruisce (o sgretola) l’autostima, ci folgora Simona Vinci nel suo In tutti i sensi come l’amore
puntella le nostre sicurezze, disegna i contorni degli amori (Einaudi). Una lettera alla madre come possibile terapia, per
che avremo. «È lo scambio più intenso che esista, di ambiva- sciogliere in granelli di sabbia quel che sembrava cemento:
lenza estrema, di amore e rabbia, competizione, in cui l’adul- «La forma delle parole scritte è contenitore di quello che una
ta dovrebbe essere la regista e cercare di pulire da quello forma non ce l’aveva, e perciò ci spaventava», conclude Mu-
spazio sacro gli inquinamenti che vengono dal suo passato, sacchi. Il senso delle pagine che seguono è allora quello di un
in modo da non tramandare pesi. Ma non è facile», spiega “cara mamma” collettivo: che io ti sia grata o che, per te,
Riccardo Musacchi, psicoterapeuta. abbia sofferto, scrivere è – finalmente – il mio modo per dir-
Né è facile, una volta cresciute, districare certi grovigli, cura- telo. Che tu mi legga o no, poco importa: importa, invece,
re le ferite che ci siamo procurate percorrendo – ostinate e che quel che mi ha per anni presidiato il cuore ora sia final-
obbligate – i cantieri malsicuri e, pure, pieni di promesse do- mente fuori da me. Nero su bianco. Vicino, ma lontano.
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confessioni
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confessioni ... ho fatto
di tutto per non
essere come te
Cara mamma,
ti volevo dire che tutto quello che sono è fatto
degli spazi vuoti del tuo essere: i tuoi presìdi
mancati, le parole che non hai detto, il coraggio
«Tu eri sempre che non hai avuto. Il non essere come te ha gui-
troppo dato la mia vita fino a qui: quello che sono sta-
e io dovevo ta da bambina – dura, introversa, silenziosa – e
sono diventata da ragazza – seria, studiosa, po-
essere poco. co incline agli sbalzi del cuore. Che non ho pian-
Tu esagerata to per dieci anni, io, solo per non essere come
io misurata. te. Che, per non essere come te, non sono di-
ventata neanche me stessa: c’era, da qualche
Tu appariscente parte nel mio carattere, prima che ci scambias-
io invisibile» simo il primo sguardo, un germe di morbidez-
za che a causa tua io non ho potuto scoprire.
Perché tu eri sempre troppo – troppo femmini-
le, vanitosa, isterica, accomodante, frignona – e
io dovevo essere poco. Tu esagerata io misura-
ta. Tu appariscente io invisibile. Tu superficiale
io profonda. Tu spensierata, io sofferente. Del
perché io non potessi essere come te, dal primo
50
confessioni
... non mi hai insegnato
a diventare femmina
Cara mamma,
papà ti paragonava ad Audrey Hepburn. Anche ora, a
settant’anni suonati, la tua bellezza, incontestabile e riluttante, è
animata da una grazia inconsapevole. Limpida come la tua
mente, estranea a malizie e retropensieri. Priva pure, perdonami
mamma, di ogni sense of humor. La tua generosità è
sconcertante, pericolosamente incline al sacrificio: «Sei come il
pellicano che si squarcia il petto per i figli», scriveva papà in una
delle tante poesie d’amore che ti ha dedicato, alimentando in noi
abbondanti sensi di colpa. Devi aver pensato, nella tua virtuosa
modestia, che questo dono toccasse in sorte a tutte. Nel tuo
incondizionato amore, probabilmente mi vedevi simile a te. Non
... grazie, perché hai mai creduto di dovermi insegnare a diventare femmina, di
illustrarmi le tante prosaiche corvée di manutenzione che ci si
da piccola mi davi tramanda di madre in figlia. Non ti ho mai sentito nominare
il latte scaduto l’estetista o il parrucchiere, non ho mai visto tra le tue cose un
rossetto, o una crema antirughe. C’era solo quella matita per gli
occhi, verde o azzurra, con cui ogni mattina allungavi lo sguardo
Cara mamma, da cerbiatta. Da te non ho imparato, per imitazione, civetterie o
se ti dico che da piccoli ci davi il latte scaduto ti arrabbi. Però è seduzioni. Mi hai cresciuta come i miei fratelli maschi: a tutti e tre,
vero, il latte era quasi sempre scaduto ed è successo anche di tro- con equanimità, hai insegnato a dare e pretendere rispetto. E, in
vare i vermi nel riso. Se l’Acea stacca la luce alla tua casa, non è subordine, a stirare, cucinare, tenere pulita la casa. Il resto ho
perché «sono tutti stronzi». Cioè sì, lo sono, però è anche vero che dovuto farlo da sola, neanche fossi orfana. Orientandomi, con un
modello inarrivabile, nel delicato lavoro di scoperta – e
pagare le bollette è un’attività che da sempre ti suscita ansia e ma-
promozione, tocca a volte – della mia femminilità, che alla fine è
lumore. Quando a scuola i nostri compagni arrivavano con le
sbocciata selvatica, riottosa e intemperante. Lontana anni luce
merendine avvolte nella carta stagnola, noi tiravamo fuori banane
dalla tua olimpica compostezza. Cara mamma, farci i conti è
nere schiacciate. Quando i miei insegnanti ti invitavano a parlare stato un lavoro lungo e doloroso, di cui non sono ancora venuta a
del mio progresso, ti irrigidivi perché la loro serata a tema “vino e capo. Ma una cosa l’ho finalmente capita: grazie per la fiducia.
formaggio” ti sembrava di cattivo gusto. Per non parlare di quan- Ilaria*
do in America i genitori dei miei compagni di scuola ti hanno co- * ILARIA SOLARI, GIORNALISTA DI GIOIA!
stretto a partecipare alla bake sale del Pta (Parent-teacher-associa-
tion). Tu scalciavi, ma io volevo una mamma come tutte le altre e
ti ho supplicata di sfornare biscottini da distribuire alle partite di
football della scuola. Queste cose te le ho dette tante volte, ma
«Aiutami a
quello che non ti ho mai detto è: grazie, di tutti i vermi, del latte imparare l’arte
scaduto e di aver snobbato le riunioni del Pta. Ora che sono madre di scegliere
vado al saggio di nuoto di mio figlio anche perché penso che gli
altri genitori ci rimarrebbero peggio di lui, se non mi vedessero lì
la propria
con il cellulare. Mi chiedo come avresti reagito tu alla chat di clas- strada senza
se. La nostra si chiama “Mamme imperfette”, un insulto all’im- dar retta
perfezione. Sono tutte lavoratrici, però oltre a quello si svegliano
alle 6, organizzano eventi, merende, aperitivi per i loro piccoli.
a nessuno»
Sono sane, presenti, si informano sulla provenienza del cibo, ama-
no lo sport. Sono delle macchine da guerra. E il risultato è che io
mi sento sempre inadeguata. Quindi ti prego insegnami la ricetta
del riso con i vermi, sostienimi quando anche io ho il coraggio di
sbraitare all’Acea pure se l’errore è il mio, o quando ti dico che il
forno per me è un oggetto del demonio. Aiutami a imparare la
grande arte di scegliere la propria strada senza dare retta a nessuno.
Chiara*
* CHIARA BARZINI, SCENEGGIATRICE E SCRITTRICE. IL SUO PRIMO ROMANZO È
TERREMOTO (MONDADORI)
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tendenze
Doppia cop(p)ia
Paillettes azzurre
per il look da sera
mini-me portato
in passerella da
Elisabetta Franchi
(a/i 2017-18).
Pagina accanto,
l’ex top model
Pat Cleveland
con la figlia Anna,
che ne ha seguito
le orme e sfila spesso
con lei, qui in una
foto della campagna
p/e 2015 di Lanvin.
Me lo
Benvenute nell’era delle generazioni liquide, dove l’età non conta più:
mamme e figlie si vestono allo stesso modo. A volte, giocano a scambiarsi le parti
(e i look). Questione di abiti o di nuove abitudini?
di Federica Fiori e Karmen Simic
tendenze
Tale e quale (o quasi)
Da sotto in senso antiorario:
una delle prime sfilate di
Yasmine LeBon con la figlia
Amber (per Chanel), look da
teenager per Cindy Crawford
e Kaia Gerber; la Regina
madre con un’adolescente
Elisabetta in un’epoca in cui
ogni età aveva il suo outfit;
JLo e la piccola Emme in
versione mini-me; Ingrid
Bergman con le gemelle
Isabella e Isotta Rossellini.
Me lo
PRESTI?
C’era una volta Il piccolo Lord. Più che un
film, un galateo d’eleganza formato mi-
gnon: pantaloni alla zuava, camicie a punto
smock, velluto a volontà e capelli a pagget-
to. Reperto nostalgico – il cult-movie è tratto dall’omonimo libro del
1885 – di un’epoca in cui i grandi si vestivano da grandi e i bambini
da bambini. I maschi si trasformavano in adolescenti con l’eviden-
te allungarsi dei calzoni, di lì in poi simili a quelli degli adulti, e le
bimbe diventavano signorine sostituendo i calzettoni di cotone con i
collant di filanca. Ruoli – e riti di passaggio – che il vestire scandiva
assegnando a ciascuno un look preciso e collaudato. C’era una vol-
ta, appunto. Oggi dilaga la mini-me mania, fenomeno fashion che si
traduce nella perfetta replica degli abiti di mamma su scala ridotta:
un vezzo a cui hanno ceduto star come Beyoncé, JLo, Reese Wither-
spoon, Katie Holmes e molte altre, dalle più convinte fashion addict
alla proverbiale casalinga di Voghera. Pargole e genitrici agghindate
come gemelle diverse, le prime nel ruolo di cloni (in)volontari delle
seconde, finché adolescenza non le separi. O forse no. Perché il feno-
meno, felicemente cavalcato dagli stilisti negli ultimi dieci anni, tende
sempre più a protrarsi oltre tempo massimo, spesso mutando pelle:
abiti non più identici ma invertiti, teenagers bon-ton accompagnate
da mamme ye-ye. Segno che, come spesso succede, anche stavolta
la moda riflette un cambiamento sociale in atto. E mica da poco.
ADORO-TE
Scopri le differenze
tendenze Da sotto in senso antiorario: il mini-me
secondo Dolce & Gabbana e su mytheresa.
com; Demi Moore e Rumer Willis,
indistinguibili; Kim Kardashian e la piccola
North West; Grace Kelly e Caroline; l’attrice e
cantante americana Pink con la figlia Willow.
PETIT BATEAU
58
reportage
In prima linea
L’anti
Carmela Serrano
e Veronica
Quaranta,
37 anni, ispettori
capo del
Gomorra
commissariato
di Scampia.
Sullo sfondo, le Vele.
siamo noi
Il sole sa far sembrare accettabili anche le cose
brutte. Come se anche la peggior sentina, sotto un cielo
azzurro, mostrasse al mondo di avere in sé una possibilità di che ci vive. Vale per Scampia e per tutti gli altri posti tenuti
riscatto. È quello che penso, attraversando Scampia, mentre sotto scacco. Come Casal di Principe, di cui tanto ha scritto
passo davanti alle Vele in una mattina di vento e nuvole. Vi- anche Roberto Saviano, o come Caivano, il paese degli or-
ste dalla strada sembrano alveari che cascano a pezzi: mezzi chi. Dove c’è la camorra, c’è anche chi resiste e prende la di-
vuoti e mezzi pieni di vite che da fuori è difficile immaginare. rezione opposta. E oggi sono qui per raccontare le loro storie.
Ci ha pensato e ci pensa Gomorra (ora in onda su Sky con
la terza, riuscitissima, stagione) a raccontarle, ma attraverso Le poliziotte
un copione che taglia via le sfumature della vita reale. Dove Carmela Serrone e Veronica Quaranta sono donne (belle) e
non ci sono solo la camorra con i suoi traffici, lo spaccio e le sono poliziotte; lavorano nella sezione anticrimine del com-
sparatorie, i morti e la miseria che anestetizza tutto, ma an- missariato di Scampia. Quarantamila anime per quattro
che chi, in quei posti, vive vite luminose e piene. La tv ha ac- chilometri e mezzo di spazio, dove ci sono i parchi chiusi di
ceso i riflettori su questo posto portando un senso di riscatto, chi vive bene e le Vele, che per un’eternità sono state una del-
attenzione e anche un po’ di ricchezza. Ma, dicono qui, ha le più grandi piazze dello spaccio in Italia. In quel posto, do-
raccontato solo metà della storia di queste terre e della gente ve l’educazione di genere è all’anno zero e le donne neanche
sanno le violenze che subiscono, Carmela e Veronica hanno
convinto molte che dall’inferno delle botte c’è una via di usci-
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Sorrisi
Le operatrici del
centro di prevenzione
della violenza
di WeWorld a Scampia;
da sinistra: Marianna
Ferraro, Antonella Russo
e Roberta Fiore.
ta. «La prima che abbiamo salvato non posso dimenticarla. le bottiglie di plastica, di fianco un’aspirapolvere giocattolo.
Non aveva più niente di umano: si alzava soltanto perché «Mi servono per far capire che le femmine possono costru-
doveva dare da mangiare alla figlia disabile. Aveva lividi o- ire le case, i maschi passare la scopa elettrica», spiega. An-
vunque, e nemmeno un dente in bocca a forza di prende- tonella è una delle operatrici. Parla delle Vele perché alcuni
re pugni. Viveva segregata in casa, col marito che la chia- dei bambini con cui lavora vivono lì. «Non conoscono le
mava ogni tre minuti per controllarla». Carmela alterna le emozioni, piangono e non sanno perché, dicono che sono
parole ai sorrisi e fa venire voglia di sorridere anche a te. arrabbiati e invece, sotto la rabbia, trovi un pozzo di tristez-
«Tante trovano normale prendersi uno schiaffo se non la- za». Roberta Fiore, la responsabile del centro, mi spiega che
vano i piatti. E poi c’è il condizionamento sociale. Ricordo questi bambini arrivano da famiglie in cui l’aggressività è
una donna che aveva denunciato il marito e il giorno dopo in fondo a tutte le relazioni umane. «Genitori e figli si par-
è tornata per rimettere la querela, nonostante i lividi. La lano urlando perché è il solo modo che conoscono per dir-
famiglia e la gente del quartiere le davano dell’infame e lei si le cose. Questo ti fa stare sempre in difesa o in attacco».
non reggeva». All’inzio, racconta Veronica, gli uomini ur- Liberare i piccoli dall’ansia può cambiare le loro vite, come
lavano: «Ispetto’, prima non dovevamo spacciare, ora non sa Antonella. «Qui è pieno di bambini che finiscono in neu-
possiamo nemmeno picchiare le mogli?». Per mesi, quando ropsichiatria perché urlano e litigano. La scuola o i servizi
nel 2012 hanno cominciato il lavoro con le donne, nessuna sociali fanno una segnalazione e la strada è segnata. Le liste
si è presentata. Oggi ricevono un centinaio di denunce o- di attesa nei reparti sono infinite. Le madri riempiono i figli
gni anno (e anche qualche minaccia). «Quando una donna di farmaci e si vantano pure: quelli sbagliati sono i bambi-
passa per dirti grazie, e magari si è fatta la tinta ai capelli ni, loro brave mamme che li portano in ospedale. E invece,
o è andata dal dentista, hai il senso di quello che fai: aver abbassando la soglia dello stress, evitare la neuropsichiatria
fatto capire che c’è sempre un’alternativa». è possibile». Racconta di un bimbo arrivato lì a tre anni:
«Sembrava autistico e invece aveva solo visto cose troppo
Le operatrici brutte». Non fanno miracoli, dice Roberta, ma aiutano le
La prima volta che Antonella Russo ha messo piede nelle Ve- donne e i loro figli a prendersi quel pezzetto in più che ser-
le la ricorda bene. «Tornata in ufficio, il mio capo mi chiese ve nelle loro vite. Mangiare con la famiglia invece di servir-
come stavo. Bene, risposi io, perché? E lui: Tanta bruttez- la, indossare la gonna al posto della tuta, trovare dignità.
za fa male agli occhi», racconta accompagnandomi tra le
stanze del centro di prevenzione alla violenza di WeWorld a
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reportage
La preside
Quindici chilometri a nord di Scampia, Eugenia Carfora di-
ce: «Vieni con me», e mi prende per mano come le ho visto
fare, dieci minuti prima, con uno dei suoi studenti. Ti pren-
de per mano perché sa che il mondo è un posto pericoloso e
perdersi è facile. È la preside dell’istituto superiore Francesco
Morano del Parco Verde di Caivano, dove l’abbandono sco-
lastico è al 40 per cento, intere famiglie vivono sullo spaccio “mercato”. Ho fatto una denuncia e ho ottenuto i lavori di
e i bambini sono manodopera a basso costo. Lei, le mani le adeguamento per i laboratori dell’alberghiero. Il tubo del gas
ha usate per strappare quei bambini alla camorra, per suo- l’ho aspettato un anno e mezzo, ma alla fine ce l’ho fatta».
nare i campanelli delle loro case e tirarli giù dal letto. Le ha Mezz’ora dopo, nel suo ufficio, racconta come è arrivata lì.
usate per ripulire (letteralmente) due scuole (prima la Raffae- «Mi occupavo di dispersione scolastica in provincia di Ca-
le Viviani e ora la Morano) che ha preso in gestione fatiscen- serta e lavoravo per l’integrazione degli immigrati. Un giorno
ti e trasformato in posti dove lo Stato e la legalità sembrano una prostituta mi disse: porta mio figlio a scuola, salva lui.
alternative possibili. E ora, quelle mani, le usa per stringere Così, quando anni dopo vinsi un concorso come dirigente,
la mia e portarmi in uno di quei luoghi che pensi esistano scelsi una scuola dimenticata da Dio: la Raffaele Viviani di
solo nei film, e invece sta sul retro della sua scuola: due file Caivano che nessuno voleva». Eugenia va lì e comincia a lot-
di palazzi popolari con le grate alle finestre, le tende verdi, le tare per salvare i bambini. «All’inizio nessuno veniva a scuo-
parabole satellitari sui balconi e in mezzo un giardino. Giù la. Una mattina, per disperazione, ho suonato a un campa-
da un palazzo come questo, poco più in là, è finita la picco- nello e ho fatto scendere il ragazzo. Funzionava. Ma questo
la Fortuna Loffredi, vittima dell’orco che aveva in casa. Qui ha dato fastidio: tanto che quella scuola è stata soppressa». In
sotto, invece, tra le aiuole sporche, le piante e i detriti, ci sono teoria, perché mancavano tre allievi per raggiungere il nume-
due gabbie piene di pitbull per scongiurare visite indesiderate. ro minimo. «Ma io non mi arrendo: questi bambini da che
Lì si affaccia una delle uscite della sua scuola. «Questo edifi- sono nati hanno sentito il suono delle sirene, i cani antidroga
cio non poteva essere usato: in teoria perché l’uscita non era che abbaiano, i colloqui del venerdì in carcere dalla mamma
agibile, in pratica perché i ragazzi avrebbero dato fastidio al o dal papà. Senza regole, con loro ci vuole pazienza». Anche
se ha paura non riesce a fermarsi. «Voglio che nessun ragaz-
zo dica: mi ha visto e non ha fatto niente».
Tra i banchi
Eugenia Carfora,
58 anni, preside
dell’istituto superiore
Francesco Morano
di Caivano, Napoli.
Sopra, le magliette
dedicate a Falcone
e Borsellino
e la Madonna
di Lourdes in un
corridoio della scuola.
Sotto scorta
Marilena Natale,
45 anni,
giornalista della tv
locale Più N News.
66
stai Serena
SERENA LA ROSA
GIORNALISTA. LA SUA
Cara CHRISSY,
PROFESSORESSA DI SCIENZE DICEVA
SEMPRE:«IL TUO NOME È UNA FRASE
DI SENSO COMPIUTO»
MASCHI
depredata dell’ambizione di diventare Lionel Messi?
Avessi avuto un figlio maschio io, per esempio, Per fortuna, poi crescono. E nel migliore dei casi
avrei potuto rimediare alla mia incapacità di rispondere somigliano meno a Lionel Messi e più ad Anne Wojcicki,
alla domanda che prima o poi fa ogni figlia femmina. l’ex moglie del co-fondatore di Google, inventrice dei kit
E cioè: «Perché quando giochiamo a pallone i maschi non portatili per l’analisi del Dna – quelli che sputi e sai di cosa
la passano mai?». Perché non sei capace, bambina mia, morirai – che per un breve periodo si era invaghita di Alex
Rodriguez, il campione di baseball (uno che figuriamoci
se da piccolo faceva giocare le bambine). Non funzionò,
naturalmente. E la mamma lo aveva previsto.
La modella Chrissy
Teigen, 31 anni, intellettuale. Il suo principale interesse nella vita è
con il marito,
il cantante John
una cosa che nessuno di noi ha mai considerato:
Legend, 38. il baseball». Sottinteso: che schifo. (Attualmente
La coppia è in attesa A-Rod è promesso alla più adeguata J. Lo). Come madre,
del secondo figlio
dopo Luna, un anno Chrissy, ho certo ancora molto da imparare.
e mezzo. Ma come suocera, sono già pronta a essere invincibile.
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storie
TI HO PRESO
IN BRACCIO
E HO PENSATO:
CHI È QUESTO
BAMBINO,
PERCHÉ
IO SONO QUI?
Fratelli
Un marito, una moglie, Leone e Thomas Bavastro
un figlio biologico e il bambino protagonisti di questa storia.
In fondo al viaggio si trova la saggezza. Lo dice un l’imitatore di un padre. E la situazione stava diventando compli-
proverbio africano e lo dice anche il libro da cui parte cata. Il patto dell’adozione è forte, bisogna onorarlo in due. E in-
questa storia. Quella di un bambino senza lacrime e di un uo- vece Barbara era lì da sola: eravamo andati lì per allargare la fami-
mo che diventa suo padre scoprendo che l’amore non è mai come glia e correvamo il rischio di sfasciarla». Ne parla ribaltando ogni
te lo raccontano. La storia di una famiglia che va in Kenya per retorica. «Se per un padre o per una madre naturale è già difficile
diventare più grande ma poi rischia di perdersi, perché adottare dire “non sono riuscita a riconoscerlo come mio figlio”, figuria-
un figlio è una corsa sulle montagne russe che ognuno vive con moci per un genitore adottivo che ha passato anni a rassicurare
la sua personale quota di emozione e di paura. È la storia di Mas- psicologi e assistenti sociali. Ma la verità è che io ho avuto bisogno
simo Bavastro, sceneggiatore di serie tv e dramma- di tempo. Forse proprio quei 9 mesi passati là».
turgo, e di sua moglie Barbara - e in un certo senso «Mi sentivo L’amore, per Massimo, è arrivato con il suono
quella di chiunque diventi genitore di un bambino di un pianto. «Thomas era un bambino senza lacri-
l’imitatore
già nato in un Paese lontano. Perché le famiglie me. Dopo due mesi si è ammalato e, per la prima
adottive, come quelle felici, si somigliano tutte: u-
di un papà: volta, ha pianto. Come non avevo mai visto pian-
nite dai colloqui con gli assistenti sociali e le udien- eravamo gere nessuno: con tutto il corpo, come un bambino
ze con i giudici, dagli aerei e dalle attese e dalla andati lì per appena nato. Ho avuto l’impressione che il dolore
consapevolezza che l’amore, quando arriva, ti co- allargare la avesse aperto una breccia attraverso cui entrava la
glie sempre impreparato. Per capirlo, basta leggere famiglia e vita. E lì ho capito che l’avrei amato. Magari non
Il bambino promesso (Nutrimenti), che Bavastro rischiavamo di quel giorno, ma prima o poi sì. Era diventato un
ha scritto al ritorno dall’Africa ed è insieme la cro-
naca di un viaggio e la nascita di un padre.
distruggerla» bambino vero». Poi arriva il giorno dell’adozione.
«Gli ho detto: “Sei Thomas Bavastro, adesso, sei
«Non riuscivamo ad avere un bambino. Bar- lungo 80 centimetri, pesi 12 chili e ti piace tantissimo
bara ha iniziato a dire: “Adottiamolo”», racconta seduto al tavo- l’acqua”. Ho cominciato a raccontargli la sua vita, che era anche
lino di un bistrot alla stazione Centrale di Milano. «Io però avevo la nostra, e parlando ripercorrevo il modo in cui eravamo diven-
paura, forse perché sono cresciuto in tempi in cui l’adozione era tati una famiglia. Io suo padre, lui mio figlio».
una macchia. Ma il sì di mia moglie era più ostinato del mio no. La storia della nascita di Thomas è una delle grandi conqui-
Così abbiamo iniziato le pratiche». Dopo un anno, però, Barba- ste. «La maggior parte dei genitori adottivi non sa nulla del pas-
ra resta incinta e arriva Leone. «Quel bimbo da adottare di cui sato. Nemmeno perché loro figlio ha la cicatrice di una bruciatura
avevamo parlato così tanto, se non altro per litigarci sopra, ormai di sigaretta sul petto. Perché fare domande è difficile e nell’orfano-
esisteva: gli avevamo fatto una promessa e Barbara intendeva trofio ti dicono: “Questo bambino nasce con voi”. Non è vero,
mantenerla». Così lei dice: «Adottiamolo». E lui accetta per a- ma è una giustificazione comoda su cui adagiarsi in attesa che i
more. «La pacata voracità con cui mia moglie apriva tutte le fi- bambini crescano e facciano domande a cui non hai risposte da
nestre possibili stava facendo della mia vita qualcosa di molto dare». Loro invece sanno il nome della donna che l’ha messo al
bello. Così mi son detto: facciamolo». Altro giro altra giostra. mondo, che faccia aveva, chi l’ha accompagnata lì. Qualcosa che
«Abbiamo dovuto ricominciare tutto da capo: i colloqui con gli li tiene lontano dalla tentazione di fantasticare. «E sappiamo che
assistenti sociali, con i giudici e con gli enti autorizzati». La trafila, sul suo passato non ci sono ombre».
in media, dura tre anni e mezzo: 18 mesi per avere l’idoneità e Dal viaggio sono tornati diversi anche loro. «L’Africa mi ha
almeno 24 per l’assegnazione di un bimbo. Attese che bastano a insegnato che l’ideologia è una scorciatoia per chi guarda le cose
schiantare il desiderio e il conto in banca di molti (e infatti non è da lontano: e che quando vivi non arrivi mai in fondo alle risposte.
un caso che, dal 2004, le adozioni internazionali siano calate qua- Non ho risposte a tutte le domande, ma so che i figli li troviamo e
si del 40 per cento). «Passi le notti sui forum, partecipi a tutti gli li perdiamo continuamente. Come un elastico». G
incontri delle associazioni, quindi sai tutto: anche che le liste di
attesa per i bambini dell’est europeo sono lunghissime e che inve-
ce ci sono nazioni come il Kenya che ti chiedono di stare lì alme-
no sei mesi, e questo riduce le richieste. Quell’avventura ce la In libreria
potevamo permettere. E dopo un anno eravamo lì». La dedica dice: «A Barbara che mi ha insegnato
a dormire, a Leone che mi ha fatto sognare
Massimo, Barbara e Leone atterrano a Nairobi il giorno in cui
e a Tommy che mi ha svegliato». Comincia così,
Thomas compie un anno. Nella stanzetta di un orfanotrofio un’in- Il bambino promesso (Nutrimenti), in questi giorni
fermiera dice: «Ecco vostro figlio». «Io non sapevo chi fosse né in libreria. L’ha scritto Massimo Bavastro
perché io mi trovassi lì. Ho compiuto dei gesti andando a memoria, per raccontare i nove mesi passati in Kenya
per adottare il suo secondo bambino, Thomas.
perché avevo già un figlio e sapevo come si faceva, ma il mio cuore Massimo è uno sceneggiatore di serie tv
era di pietra». Passano i giorni e la pietra è ancora lì. «Mi sentivo (tra cui Ultimo 3 e La narcotici). Vive a Roma
con la moglie Barbara e i figli Leone e Thomas.
72
la terrazza
GUIA SONCINI
GIORNALISTA E SCRITTRICE
COM’È
IL SUO ULTIMO LIBRO
È QUALUNQUE COSA
SIGNIFICHI AMORE (GIUNTI)
PROFONDO
banalissima cosa – la fine di un amore – col massimo
dello struggimento e col massimo della beffa.
Su Sky Arte c’è 33 giri, un ciclo di documentari
IL MARE
su vecchi dischi. Il primo è Com’è profondo il mare.
Potete guardarlo anche se, come a me, non vi frega
niente delle chitarre e dei tecnicismi.
Contiene alcune meraviglie, tra cui
Qualche mese fa sono andata «La casa della Ron che dice che quel disco lì per
a vedere se il palazzo in cui Dalla è come la bellezza per certe
sono cresciuta fosse ancora lì. mia infanzia non donne (lui dice una cosa tipo «nelle
Era apparentemente identico, è più la stessa, foto di quando fanno i calendari»,
tranne una scritta contro Matteo dimostrando d’essere un uomo
Renzi vergata con uno spray sotto
ma l’album del Novecento: vi ricordate quando
alla finestra della mia fu di Lucio Dalla le belle di mestiere facevano i
cameretta. Ma non c’era il portiere scritto 40 anni calendari, invece che i selfie
di quand’ero bambina (che ora sponsorizzati?). Dice: era il suo
avrebbe circa duecento anni), e sui
fa è sempre momento di grazia.
citofoni c’erano cognomi diversi un capolavoro. È vero. Era un momento
da quelli che conoscevo. Negli Per fortuna» di grazia che durò tre anni.
sceneggiati americani in questi Dopo Com’è profondo il mare
casi si suona e si chiede di vedere arrivò il disco che contiene Anna
la casa: sa, sono cresciuta qui. e Marco (la più cinematografica
Di solito aprono la porta coppie sorridenti e canzone d’amore della storia della musica italiana),
comprensive (negli sceneggiati americani le coppie ma anche Stella di mare («e se non ti avessi uscirei
vanno ad aprire la porta insieme). Non ho provato. fuori a comprarti»), ma anche Milano, cioè
Mi vergognavo, e soprattutto non volevo la ragione per cui io ancora oggi non riesco
scoprire che la carta da parati del corridoio, quella a non dire «vicino all’Europa» ogni volta che
bianca e verde su cui avevano segnato le tacche dei qualcuno mi chiede dove vivo: riempimento
centimetri man mano che crescevo, era stata automatico, Milano vicino all’Europa,
strappata. Quando è morto Lucio Dalla, l’effetto è Milano che, quando piange, piange davvero.
stato lo stesso: ma come si permette. Dovevo poterlo E poi la tournée con De Gregori, Banana
dare per scontato, doveva essere sempre lì, come republic, e poi il disco più bello mai uscito
la carta da parati che provava che un tempo ero stata in Italia, quello che dentro aveva Futura,
persino più bassa di adesso. Era parte del paesaggio. Il parco della luna, ma soprattutto Cara, l’inno
Ero così convinta che ci sarebbe sempre stato che non di tutte le lagnose: «Io che qui sto morendo,
mi ero mai presa il disturbo d’andare a un suo e tu che mangi il gelato». Nel 1980 erano tre anni
concerto: ci sarebbe stato tempo, avevo tutta che Dalla si scriveva i testi, e aveva già accumulato
l’eternità per squarciagolare Quale allegria. abbastanza capolavori per tre vite.
ILLUSTRAZIONE DI MAURIZIO ZORAT
Quale allegria sta dentro a un disco che ha Da quando ho visto il documentario non ho più
appena compiuto quarant’anni, Com’è smesso di ascoltare i dischi di quegli anni.
profondo il mare. È una canzone di amore finito, Certe carte da parati sono eterne, per fortuna.
come pure Disperato erotico stomp, che sta nello
stesso album e non sembra neanche concepita dalla
stessa persona. Era il primo disco che Dalla
si scriveva da solo, e tra i molti dettagli con cui
74
cover moda
lo
o m o più bel
L’u ndo?
del mo ciolo caldo?
Un cuc pe azzurro?
i
Il princ à. Provate
l
Ma va inare di chi
a indov parlando.
stiamo te la
i
Se vole a esatta,
e
s io
rispost pagina...
voltate
il m
DOLCE&GABBANA/IMAXTREE.COM
moda
Ovvero madri e figlie teen a confronto: come la pensano, cosa le unisce e, soprattutto,
quali pezzi ruberebbero l’una dal guardaroba dell’altra. Per Gioia! si sono vestite così...
di Monica Curetti e Camilla Rolla - foto Bruno Barbazan
Mamma Veronika
Logan, attrice
Figlia Talita Mango
Cosa ti piace di lei?
V. La grazia e l’eleganza.
T. La disponibilità e
la gentilezza, c’è sempre.
Cosa ruberesti
dal suo guardaroba?
V. Una T-shirt con i buchi
di Forever 21.
T. Un paio di stivali neri
che ho sempre voluto.
Cosa vi unisce?
La musica e l’amore!
Georgia
May Jagger
DI TESSUTO
BI-STRETCH,
MANTÙ
(€ 900).
LO
SMOKING
Più che dalla
mamma, sembra
ereditato dal papà. Ma, al
femminile, vuole scarpe Jerry Hall
funny con i tacchi e la
scollatura sexy.
IL
SOLITARIO
Se non hai un
fidanzato che te lo regala,
CON
frega quello di tua madre o
BRILLANTE, della nonna. Oppure fai un
GIORGIO
VISCONTI. piccolo investimento:
lui si è per la vita.
IN RASO
DI COTONE, D’ORO
SPORTMAX BIANCO,
(€ 199). POLELLO
(DA € 1.069). DI PLATINO,
i senzatempo
COLL.
SOFIA DI
RECARLO.
108
CON
NAPPINA, L’ESKIMO
THE BRIDGE
(€ 230).
Evviva i revival.
Il pezzo più pratico
dell’inverno riscopre
i suoi compagni più giusti:
la borsa di cuoio
e gli occhiali da
aviatore.
LENTI
SFUMATE,
RAY-BAN
(€ 149).
CON
PELLICCIA,
WOOLRICH
(€ 800).
Olivia
Newton-John
INSERTO
DI PAILLETTES,
ANYA HINDMARCH
BEATRICE B
(€ 157).
COLL.
YESSICA
DI C&A
(€ 19).
LOEWE
CON ZIP E
FIORI, H&M
(€ 24,99).
IL
PULL
NORVEGESE
Andava nei ‘70: la
mamma può toglierlo dalla
GETTY IMAGES
SAINT LAURENT
BROCK COLLECTION
I
JEANS
I mitici Levi’s 501.
Versione mum con tacchi
a spillo, versione daughter
dentro gli stivaloni a
pieghe. I buchi sono
solo per le figlie.
DI PELLE,
BRUNO
MAGLI
(€ 415).
EFFETTO
LUCIDO,
CARMENS
(€ 179).
SKINNY
CON STRAPPI,
LEVI’S
(€ 120).
Jane Fonda
e Peter McEnery
LA
CHANEL
S’intende la borsetta
matelassé con la catena.
Si chiama 2.55 e non sta
bene solo col cappottino:
rende chic anche la
felpa e il militare.
New York
DI PELLE
MATELASSÉ,
CHANEL.
GETTY IMAGES
110
Londra
IL
ROLEX
È quel che si dice un
passepartout: giorno
e sera, con la felpa o il
maglioncino di cashmere.
La classica cosa da non
togliersi mai. Anna Wintour
Bee Shaffer
DI SATIN,
RINASCIMENTO
(€ 129).
L’ABITO
A FIORI
D’ACCIAIO, Ogni stagione ha
DATEJUST
DI ROLEX
il suo. E anche ogni età.
(€ 6.150). Di sera vuole scarpe
elegantine ma di giorno...
sneaker, anfibi,
camperos...
RIVER
ISLAND SU
ZALANDO.IT IL
(€ 159,99). CHIODO
Il tempo passa, lui
no. Si chiama perfecto
non a caso. Infatti è
Cindy Crawford perfettamente al passo di
ogni tempo. Sempre
Kaia Jordan
con i jeans.
Gerber 111
wow
pietra
miliare
Secondo il linguaggio dei colori, il viola stimola
il desiderio di rafforzare il legame con
la persona amata. Viva le ametiste!
testo e foto di Federica Fiori
Un’autentica scultura
da indossare al dito.
Volute d’argento
si intrecciano, per creare
volumi irregolari dalle
geometrie ipnotiche.
E sostengono una grande
ametista, perfetta
per accessoriare i look
luccicanti delle feste,
ma ideale anche
sul classico total black.
pianegonda.com
112
gente di moda
Roberto Ricci
sulla cresta
dell’
onda
Dal sogno di un globetrotter visionario è
nata RRD Designs: giacche e cappotti tech
per surfisti metropolitani di Michela Gattermayer
114
ultimissime
Now
new
next
MODA
IN MUSICA
Probabilmente nessuno lo aveva mai fatto prima,
quantomeno con altrettanto glamour. Guess
e Republic records, un’importante casa discografica
americana, lanciano la piattaforma Guess Music,
un ibrido fashion-musicale mai sperimentato finora.
Protagonisti, talenti affermati e giovani promesse
Idee da prendere al volo, musicali d’Oltreoceano, spesso vestiti con look
del brand che si potranno acquistare su guess.com.
novità imperdibili, tante Paul Marciano, direttore creativo del marchio, dice
curiosità e i must di stagione. di avere una passione per lo scouting. In fatto di moda
ha lanciato Claudia Schiffer e Gigi Hadid, farà altrettanto
E se avete una domanda... con la musica? A lato, la pop star Camila Cabello.
di Federica Fiori
NON CHIAMARMI...
Seguite l’hashtag #dontcallme, recentemente lanciato da Timberland,
e scoprirete molto più che l’ultima campagna social del brand: il fatidico
“cancelletto” si apre su un mondo di eventi creati per donne dinamiche,
metropolitane e allergiche alle etichette. Eventi che lasceranno, potete
scommetterci, una scia positiva, facilitata dal fatto di camminare
comode. Lo conferma l’espressione rilassata di una delle protagoniste
del progetto, la top scozzese Emma Louise Connolly. timberland.it
Curve
sicure !
Si chiama Gabrielle
la linea dedicata
da Molly Bracken
alle ragazze curvy.
Si ispira alle russian dolls,
ma sa come valorizzare
le forme burrose
di ogni fashion addict.
mollybracken.com
116
AAA...
TTENTI!
Il fascino dell’uniforme colpisce
ancora: stavolta, a dar lustro
ulteriore a mostrine, bottoni dorati
e stivali militari è l’allegra fashion
army arruolata da Sisley per
l’a/i 2017. Pezzi chiave: il mantello
urban, i pantaloni verdi con bande
laterali, gli stivali da ufficiale,
sisley.com. Da accessoriare
con autentici reperti
da collezione, scovati
nelle fiere a tema
che si tengono ogni mese
un po’ ovunque.
La prossima è Miltareggio,
STANZE
a Reggio Emilia, il 5 e 6
dicembre. Volete
SEGRETE
l’elenco completo? È qui:
fiere-militaria.com
Gli Archivi di Ricerca Mazzini, tappa obbligata
dei più blasonati uffici stile, sono inaccessibili
ai più, ma espongono in via eccezionale nelle
sale di Palazzo Tozzoni, a Imola, con una mostra
letteralmente imperdibile, Ricerche di stile,
dall’1/12 al 28/2 del 2018. In tutto, 150 capi
“capolavoro” degli oltre 500mila che costituiscono
l’archivio: più che una storia del costume, un
racconto di creatività. mostrefondazioneimola.it
SE LO DICE
ELEONORA
Una testimonial d’eccezione,
almeno per numero di follower
sui social (655mila su Instagram):
Eleonora Carisi interpreta la collezione
speciale Twinset studiata per la
magia delle feste. Abiti statuari,
bustier, completi boyish dall’eleganza
contemporanea, romantici longdress
ricamati o in pizzo macramé.
Se siete a caccia di idee avete di
che sbizzarrirvi, qualunque sia il vostro
stile preferito. twinset.com
INVERNO D’ORO
I look delle feste? Vince il metal, ça va sans dire.
E l’oro, come in ogni gara che si rispetti, viene al primo posto.
Glamour totale per l’abito con scollo incrociato di C&A,
un must per i party pre e post-natalizi. Lo conferma Sabrina
Shairzay, head of trend ladies del brand, che prevede «un
inverno tutto eleganza e teatralità». I must have di stagione?
«Oltre a maglioni e capispalla, la nostra collezione party,
con abiti dalle le linee meravigliose e materiali ricercati,
perfetti da indossare sopra una lingerie sexy». c-and-a.com
ultimissime
UN’ITBAG
DA BERE
Cambiano i tempi, si evolvono
le campagne fashion. Che
diventano sempre più divertenti
e interattive, come Furla society,
PASSO
con le borse della Cruise 2018
interpretate da sei diversi personaggi
LUNARE
in un bar italiano. Oltre a Instagram
e Facebook, la troverete su furla.com
per tutto il periodo delle feste,
con un mix di shopping e gioco, Sarà che i bagliori dell’argento
contenuti video, gift guide, elenchi sono praticamente ipnotici.
curati di prodotti e quiz di personalità Sarà che il mitico incrocio di lacci
per individuare al meglio il modello è un marchio di fabbrica a cui le
ideale. Fate il vostro gioco! fashion addict non sanno resistere.
Sarà pure l’impermeabilità della
suola, e mettiamoci anche il calore,
la comodità e la resistenza che
accompagnano come un’impronta
lo stile di Moon Boot. Fatto sta che i
nuovi polacchini Urban del cult-brand
più invernale che c’è sono diventati,
in un attimo, un autentico must.
Impossibile resistere. moonboot.com
UN GIRO
DI 10 ANNI
Alzi la mano chi non lo ha
fatto: arrotolare un filo intorno
Che storia!
al dito, da bambina, sognando Vuoi sapere tutto
che fosse un meraviglioso anello.
Il primo Filodellavita è nato così, sul Natale? Grandi origami
con un misto di impertinenza e kirigami celebrano i simboli
e di romanticismo. Ora che
il brand compie 10 anni, esce
della festività più attesa e vanno
una lim-ed: Filodellavita Ten, alla scoperta di curiosità
con 10 fili d’oro rosa e 10 rubini. e leggende a tema nella nuova
Acquistandolo (€ 1.960) si riceve
in regalo il Mini Filodellavita, edizione di Riluce, la rassegna
in oro rosa con catena diamantata d’arte di The Style Outlets
in argento brunito. rubinia.com
(a Castel Guelfo e Vicolungo fino
al 10/1). thestyleoutlets.it
118
ultimissime MICHELA
GATTERMAYER
VICEDIRETTORE
MODA DI GIOIA!
SCRIVETE A
mgattermayer@hearst.it
ORE DI Gatter
STORIA
Longines compie 185 anni. Ne è passato Pillar
di tempo da quando, nel lontano 1832,
Auguste Agassiz fondò, insieme a due soci, Care amiche lettrici,
una fabbrica che produceva segnatempo in molte mi scrivete per saperne di
da taschino nel minuscolo villaggio di
Saint-Imier, in Svizzera. Oggi la Maison
più a proposito di moda solidale.
celebra l’anniversario presentando la Allora oggi vi racconto la storia
nuova collezione Record, perfetta sia per di Rahul Mishra, 38 anni, indiano
lui che per lei. Wow! longines.com di Kanpur. Disegna, ovviamen-
te, stupendi sari ma anche una
collezione di prêt-à-couture, come
la chiama lui, a dir poco magnifica.
Perché
Per farvi un esempio gli abiti nelle
foto sembrano stampati invece
sono ricamati: per farne uno ci
ioballo
Danzano, ridono,
lavorano 100 persone per 3.000
ore. E qui viene il bello: Rahul im-
piega fino a 700 indiani che vivono
negli slum, le periferie delle mega-
volano, corrono. lopoli indiane. Possono farlo nei
Sono le deliziose suoi laboratori o a casa loro, cosa
signorine che animano molto pratica se ci sono bambini
i charms e i ciondoli o anziani da accudire. Rahul è un
di Le Carose. 100% uomo rispettoso delle persone
made in Italy, ché sulla (dice «c’è un visionario in ognuno
dei miei artigiani: è solo grazie a
qualità non si scherza. loro che le mie idee si materializ-
lecarose.com zano»), del tempo (contro ogni
logica moderna) e della tradizione
(le fantasie e i colori si rifanno
all’India antica). Ciononostante
c’è una modernità nei suoi vestiti
che è quella del pensiero libero,
che guarda all’arte e alla natura,
ai desideri
delle donne
e alla realtà
della loro vita.
LET’S
Il segreto?
«L’inter-
PARTY! pretazione
personale».
Di sicuro, Heidi Klum è una
che di dress code se ne
intende. Al punto che, per Lidl,
ha disegnato una linea tutta
sua, Esmara by Heidi Klum.
I minidress sparkling sono
irresistibili e perfetti per
le feste in arrivo. In più sono
budget-friendly. Così, potrai
risparmiare per lo shopping
natalizio e investire, magari, in
un viaggio fuori stagione! lidl.it
120
michimood GIACCA
DA DOMATORE
FREE PEOPLE,
T-SHIRT H&M,
BORSA ALICE-D.
IL DISCOBOLO
DI MIRONE, 455 AC,
E PIPPO COMPLETO
MSGM. LE MIE
SCARPE DI PREMIATA
INCAPPUCCIATE
PER VEDERE
LE STANZE
DI FONTANA.
a milano
artefun
di Michela Gattermayer
3
Freddissimo? Applica sul
viso una maschera
balsamo effetto barriera.
Extra Plump Smooth
Balm Mask, Dior
(€ 56,95).
2
Colora
Scegli i colori della
terra per zigomi
perfetti. Da coordinare
al lipstick. Soleil
Contouring Compact
di Tom Ford
(da Sephora € 74).
Illumina
Poche gocce di olio
ayurvedico e l’incarnato
diventa subito luminoso.
Ultimate Brightening
Oil di Uma Oil
(beautyaholics.com,
€ 173).
COSA FAI
A DICEMBRE?
IMAX TREE.COM
cambio
MOSCHINO
TESTA
IMAXTREE
ELISABETTA FRANCHI
ANDREW GN
MUGLER
Questo è il mese
giusto per
divertirti
a cambiare
hairstyle a ogni
occasione.
Punta su colorazioni
temporanee,
tagli versatili
e acconciature
estreme. Leggi qui!
di Barbara Pellegrini
TOPSHOP
ADEAM
PASCAL MILLET
GRINKO
LAN YU
capelli
CHICCA LUALDI
colore
Crazy o grigio perla? «Chiaro il riferimento
agli Anni 80, ma grazie alle tecniche e ai
prodotti attuali si ottengono risultati un tempo
irrealizzabili», spiega Davide Diodovich, fondatore
del DD The Studio by Davide Diodovich
a Milano. «Come colorazioni temporanee e
schiariture estreme, che permettono di cambiare
look, anche per una sera, senza danni collaterali».
Hair tip Se il giallo esibizionista è notevole
solo su alcune ciocche, il platino merita tutta la
chioma. Da lavorare con cere o spray per una
piega più resistente e un insolito finish opaco. Se
invece amate i glitter, meglio solo sulle punte.
VERSACE
intrecci
SILVER
TOUCH,
BIONIKE
(¤ 8,29).
COLORISTA
WASH OUT,
L’ORÉAL
PARIS
(¤ 18,95).
130
capelli
LEITMOTIV
frangia
EMPORIO ARMANI
CIVIDINI
FIBRE GEL,
JEAN LOUIS
DAVID
(¤ 16,50).
STYLER BRAUN
(¤ 47,40).
BALSAMO
MOUSSE,
PANTENE
ricci
(¤ 6,99).
TEXTURIZING
SPRITZ,
MILK SHAKE
(¤ 16).
chignon
ZANG TOI
Sembra la scelta più classica. «In realtà
il raccolto attuale non è solo per cerimonie
importanti», suggerisce Davide Diodovich. «Inoltre,
regala un immediato effetto lifting agli occhi. Perfetto
se avete una serata e poco tempo per rilassarvi».
Hair tip «Fate la coda, arrotolatela in un torchon
da fissare alla testa con un elastico e qualche forcina.
Poi, con i polpastrelli, pizzicottate lo chignon
in modo che si apra e si spettini. Quindi, aggiungete
un velo di lacca», spiega Graziana Bernardoni. JEREMY SCOTT
CHRISTOPHER KANE
SATIN HAIR
BRUSH, BRAUN
(¤ 39,99).
GEL
MODELLANTE,
SOCO
ROCHAS
(¤ 9,90).
GEL
CREATTIVA
(¤ 15,50).
DEFINING
MOUSSE,
gel
ISSEY MIYAKE
ROSSANO
FERRETTI
(¤ 42).
134
news
Best of
beauty
Make up e cosmetici
da provare subito, ispirazioni e tendenze
da copiare. Con le risposte Cover di
ai tuoi dubbi di bellezza Natale
di Barbara Pellegrini Angel Arty Cover cambia
abito: una seconda
edizione limitata,
con colori pop, per
personalizzare l’étoile
nomade firmata Mugler
(Edizione 2017 Eau de
Parfum vaporisateur
ressourçable 25 ml,
€ 72,50).
Hai fatto il
m
test?
Ci sono tanti modi per sconfiggere l’Hiv. Uno è combattere in prima linea.
Come ci racconta Dominique Corti, che con la sua Fondazione prosegue la battaglia
iniziata dai genitori per salvare milioni di vite in Uganda. L’altra è informare.
L’ultima è prevenire. Perché a trasmettere il virus spesso è chi non sa di averlo
di Mariateresa Truncellito
Il 1° dicembre si celebra la Giornata mondiale con- cresciuta tra morte e dolore. Invece i miei ricordi di bambina sono
tro l’Aids. Ma ha ancora senso oggi che di questa ma- lontanissimi dalla sofferenza: per averne un’idea, basta dare
lattia non si muore più? «Assolutamente sì. Perché rischiamo un’occhiata al libro fotografico Ritorno al Lacor di Mauro Fer-
di perdere l’enorme sforzo fatto per ridurne la prevalenza sul piane- mariello, che abbiamo appena presentato (si acquista al costo di
ta», risponde Dominique Corti, medico e presidente della Fonda- ¤ 20 su fondazionecorti.it/prodotto/ritorno-al-lacor, ndr). Ci
zione Corti a sostegno del Lacor Hospital di Gulu, Uganda, tra le sono i volti di gente felice di essere in ospedale, perché consapevo-
più grandi strutture sanitarie non profit dell’Africa equatoriale. «In le di poter avere una cura e una speranza. Anch’io ero contenta
Italia continuano a esserci 4.000 nuovi sieropositivi ogni anno. Ma quando la mamma mi portava con sé: quando i miei furono co-
anche in Uganda, uno dei Paesi africani dove la lotta alla malattia stretti a mandarmi a vivere dalle zie per proteggermi dalla guerra
negli Anni 90 è stata più proficua, sta succedendo lo stesso. La civile, fu una sorpresa scoprire che i ragazzini italiani non viveva-
sieropositività nelle donne incinte all’epoca era del 29 per cento, no negli ospedali».
oggi siamo a meno del 10 per cento, ma da tempo non si riesce a Per tutte le scuole medie, Dominique torna a casa una volta
scendere sotto questa soglia perché l’attenzione è scemata». La l’anno. «La separazione fu durissima per mia madre, che per se-
“pallottola magica” sarebbe il vaccino: «Le terapie anti-retrovirali guire mio padre in Africa gli aveva posto come condizione di non
e il loro utilizzo precoce stanno ostacolando sempre più efficace- dividere la famiglia. Ma lui sapeva che, allontanandosi durante il
mente la trasmissione del virus. Ma l’informazione resta priorita- conflitto, tutto sarebbe andato distrutto». Le superiori le fa in
ria: soprattutto con i giovani, che non hanno memoria dell’epoca Kenya, da dove torna in Uganda ogni tre mesi. «Con i miei non
in cui l’Aids era un flagello». L’ambulatorio specializzato di Lacor si si parlava che di pazienti, ospedale, farmaci, organizzazione, ri-
prende cura di 16.000 pazienti, 8.000 in terapia gratuita, e molto sorse. A 16 anni non ne potevo più, e dopo la maturità mi sono
viene fatto anche nei villaggi, da persone del luogo, per assicurarsi iscritta a Lingue alla Cattolica: dopo sei mesi mi annoiavo a mor-
che i pazienti continuino ad assumere i farmaci. te. L’anno dopo sono passata a Medicina». Quasi subito, però,
138
PASSATO e PRESENTE
Una mamma ugandese
davanti alla sua capanna.
A destra, Piero e Lucille Corti
negli Anni 80 con gli studenti
della scuola per infermiere del
Lacor, fondata nel 1973. Sotto,
neomamma con bimbo nel
reparto maternità: l’immagine
è anche la copertina del libro
fotografico Ritorno al Lacor di
Mauro Fermariello. In basso,
Dominique da piccola
con un ghepardo.
139
cucina
È tra le insalate la più brillante e “assertiva”,
per colore e per sapore. Non a caso il radicchio
è protagonista assoluto della cucina
del nord-est. Le varietà più pregiate? La trevigiana
e la Rosa di Gorizia. Da gustare con il pesce.
O in versione dessert
a cura di Gabriella Grasso - foto Stefano Scatà - ricette di Maddalena Caruso
rossa
d’assalto
cucina
cucina
Crema di merluzzo
*
Ingredienti per 6 persone: 300 g di filetti di merluzzo
* * *
200 g di fagioli bianchi freschi 1 cipolla 1 chiodo
* *
di garofano 12 piccole Rose di Gorizia 1 lt di brodo
vegetale leggero olio evo pepe bianco macinato burro
* * *
Pulite i fagioli e cuoceteli per 30 minuti in acqua salata
insieme alla cipolla nella quale avrete inserito
il chiodo di garofano. Mondate il radicchio lasciando
i boccioli interi, lavatelo e acciugatelo con cura. Cuocete
al vapore i filetti di merluzzo per 10 minuti. In una padella
antiaderente scaldate un cucchiaio di olio evo. Versatevi
i fagioli cotti e il merluzzo. Cuocete per qualche minuto
a fuoco dolce. Aggiustate di sale e trasferite il composto
in una casseruola. Aggiungete poco per volta il brodo
bollente e continuate la cottura per 5-6 minuti. Passate
al mixer fino a ottenere una crema omogenea. In una padella
antiaderente fate sciogliere una noce di burro e saltate
i radicchi. Servite la crema con un filo di olio evo e del pepe
bianco. Decorate con la Rosa di Gorizia saltata.
Tempura light
*
Ingredienti per 6 persone: 3 cespi di
* *
radicchio di Treviso 250 g di farina 5 dl
*
di acqua gassata ghiacciata olio per friggere
Lavate con cura il radicchio, asciugatelo e
tagliatelo nel senso della lunghezza. Mettete
a scaldare l’olio in una pentola capiente
a fuoco medio-alto. Preparate la pastella: in
una ciotola versate l’acqua frizzante ghiacciata
sulla farina e mescolate per amalgamare
il tutto. Immergete il radicchio nella pastella,
due pezzi per volta, ricoprendolo bene.
Tuffatelo nell’olio bollente e cuocete per circa
3 minuti. Scolate con l’aiuto di una
schiumarola e adagiate su fogli di carta
assorbente. Salate e servite immediatamente.
144
cucina
cucina
146
momic
qui la festa si fa
croccante !
La festa si fa più croccante con le Tapas Pescanova! Tanti modi sfiziosi di gustare il buono che viene dal mare,
come le Piruletas: prelibate mazzancolle avvolte da una fragrante panatura di mais. Provale in forno, sentirai che croccantezza!
pescanova.it
design
La profondità
del verde petrolio
si stempera
nell’incontro con
il rosa. Un equilibrio
cromatico perfetto
che dipinge la Dettagli
casa di originalità preziosi
Pennelli alla mano, il
di Stefania Aledi colore giusto per far
brillare una classica
boiserie in legno è tra il
verde e il blu (Hydro
18-4718 su store.
pantone.com). Ideale
passe-partout da
usare come sfondo,
si può impreziosire
con qualche dettaglio
oro e un divertente
tocco rosa fluo (come
la Flamingo Lamp,
audenza.com)
Pink&
petrolio
149
design 2
1
4
10
6
8
Se c’è un luogo al mondo dove anche una collezione perché sì, nella vita a volte anche gli stereotipi sono quello che
di scarpe degna di Carrie Bradshaw perde tutto il ci vuole. Il vero lusso, qui, è lasciarsi tutto alle spalle e risin-
suo significato quelle sono le Maldive. Lo capisci ap- cronizzarsi sui ritmi della natura, sull’ozio e sul silenzio come
pena l’idrovolante ammara e accosta il pontile di Moofushi, forse in nessun altro luogo del pianeta è possibile fare. Ma non
isola-resort che galleggia sul mare tanto turchese da far male immaginate un soggiorno da guru: qui a Moofushi non si
dell’atollo di Ari, e un cartello ti accoglie con una prometten- rinuncia a nulla. Come si riescano a concentrare nelle poche
te minaccia: «Da qui in poi, niente scarpe e niente notizie». centinaia di metri quadrati di un’isola persa nell’oceano In-
Ovvero, sii pronta a entrare in una paradisia- diano una gelateria all’italiana e una cantina
ca dimensione parallela e a lasciare «tutto il di vini straordinari, un ristorante dal pavimen-
mondo fuori». Pure le scarpe, appunto, perché FUORI DAL MONDO to di sabbia che sforna pizze e sushi come in
Sotto, il cartello «No news
qui va lo chic a piedi nudi. Al massimo in in- no shoes» (niente notizie centro a Milano e una Spa sull’acqua dove
fradito, come quelle personalizzate che ti ven- e niente scarpe) che accoglie concedersi trattamenti raffinatissimi osservan-
all’arrivo a Moofushi.
gono consegnate chiamandoti per nome. Con In alto, il pontile in stile zen che
do il mondo marino da un oblò nel pavimen-
un sorriso. Il primo dei tanti che seguiranno, conduce alle water villa to, resta un mistero. Eppure è così e funziona
e uno scorcio della spiaggia
perché già dopo un giorno nel piccolo mondo dell’isola di Halaveli.
come un piccolo miracolo. Come un ingra-
GETTY IMAGES, GLORIA GHIARA
dell’isola ti senti in famiglia. Benvenuti sulla A lato, coloratissimi pesci naggio da favola perfetto. E che dire degli al-
zattera di sabbia abbagliante e palme persa chirurgo. A destra, pronte tri ospiti? Ci sono, ma non li vedi. La sensa-
per lo snorkeling.
nel blu che è un po’ il sogno (a volte inconfes- zione di affollamento semplicemente non esi-
sato) di tutti: la fuga luxury sull’isola formato ste, ci si incrocia sorridendosi lungo i sentieri
cartolina, palme e spiagge, così bella da sem- corallini che attraversano l’isola. Ci si reincon-
brare finta ma invece dannatamente reale, tra a cena. A piedi nudi sulla sabbia.
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viaggi
Le Maldive
che vuoi tu
In famiglia, in viaggio di nozze, con gli amici, in coppia. Con un budget alto ma
anche low cost: sì, l’arcipelago da cartolina è un sogno possibile. Ecco tre proposte
per tutti i gusti e per tutte le tasche: luxury, avventura e local di Gloria Ghiara
viaggi
IL LUSSO E IL RELAX
Accanto, yoga con vista
sul paradiso sul pontile della Spa
di Moofushi: le lezioni con Lal,
il maestro indiano del Kerala, sono
un’esperienza indimenticabile
tra natura e spiritualità.
In basso, crociera tra gli atolli
sul dhoni tradizionale Stella 1
di Yacht Maldives. A destra, bimbi
maldiviani giocano sulla spiaggia.
Viziate e felici stessa delle Maldive. Attrezzate con mute, maschera, pinne
Back to reality beyond this point, «da qui in avanti si torna e boccaglio saliamo su un dhoni, la tipica barca maldiviana:
alla realtà»: il cartello che sul pontile di Moofushi saluta chi la nostra meta è il sand bank, una lingua di sabbia deserta
a malincuore riparte per noi non vale, perché 30 minuti di che affiora in mezzo al mare dove vengono organizzati an-
barca veloce ci portano ad Halaveli, dove tutto è disegnato che romantici picnic, bagnata da un’acqua talmente traspa-
LE MALDIVE ECO
& LOW COST (IN FAMIGLIA)
Quando mio marito ha espresso il desiderio di trascorrere
il suo 40esimo compleanno «in un posto da sogno...
magari alle Maldive» mi è sembrata un’idea splendida.
Ma guardandoci attorno ci siamo scontrati con la dura MAGICI INCONTRI
realtà: un viaggio in un resort per due adulti (noi) In alto, ad Halaveli si mollano
e tre bambini (i nostri) era decisamente fuori budget. gli ormeggi per un’escursione
Fin quando, per caso, non sono incappata nel sito di snorkeling. A sinistra,
di un’associazione no-profit che sembrava troppo bella bastano maschera e pinne per
per essere vera: Oceania international, che promette nuotare tra migliaia di pesci.
in home page «un’eco-vacanza alle Maldive, economica, A destra, giapponesi in viaggio
di nozze ad Halaveli. Sotto,
ecologica, intelligente, a 1.300 euro inclusi soggiorno,
l’incontro con lo squalo balena,
volo, transfer, escursioni, tasse». Un po’ scettica ho
escursione che si può fare sia
cominciato un carteggio con Giovanni, il promotore da Halaveli sia da Moofushi
italiano di questo viaggio: è stato chiarissimo, disponibile, (dove c’è il Bluetribe, uno dei
corretto. Mi ha spiegato che avremmo soggiornato migliori diving delle Maldive,
in guest house gestite dai maldiviani, e che avremmo gestito da italiani).
comprato noi – con la sua consulenza – i biglietti aerei,
scegliendoli in base alle nostre esigenze. Sul posto
non avremmo trovato lusso e animazione costante,
ma un atollo incontaminato dove trascorrere
una settimana in pace totale, a piedi nudi, sotto il sole
e le stelle. Ci siamo fidati e siamo partiti. Ed è andata
anche meglio del previsto: escursioni personalizzate
e bellissime, l’attenzione discreta ma affettuosa della
popolazione locale, la natura, la quiete, e una marea
di pesci che, grazie all’assenza di rumore e folla,
nuotavano a riva senza paura. Le guest house, a 10 metri
dalla spiaggia, sono pulitissime e confortevoli; si mangia
pesce, riso, frutta e verdura, tutto freschissimo e delizioso.
Avvertimento: non c’è alcol sull’isola, e abbiamo
brindato al compleanno di mio marito con una birra
analcolica. Ma prendetela (anche) per una settimana
detox: si torna a casa in perfetta forma, sani oltre che
abbronzati (info: Oceania.international).
Ps Alla fine abbiamo speso anche meno di 1300 euro
a testa, perché per i bambini c’è uno sconto ulteriore
sul soggiorno. Paola Maraone
passaparola
cinema libri arte teatro televisione musica
tv
Non molla mai, proprio come il suo per-
sonaggio, l’avvocatessa Lucca Quinn. Do-
po la serie culto The good wife, Cush Jumbo,
alias Lucca Quinn, torna nello spin off The good
fight, centrato sulle vicende di uno studio legale.
Racconta di essere talmente presa dalla parte che
«spesso mi trasformo in Lucca. A volte, quando
mi guardo allo specchio, vedo il suo portamen-
to aggressivo, e non mi riconosco».
Torna nel ruolo di una donna forte e intensa.
Lucca è ancora più coraggiosa di me, e questo
mi piace. Sul set mi permetto cose che magari
non oserei nella realtà. In passato ero molto più
insicura, temevo di dire la cosa sbagliata, di non
piacere a tutti.
Cosa avete in comune?
Una forte ambizione. Mi sono identificata da subito
con lei per la sua voglia di emergere e di vincere.
Le decisioni e le scelte politiche di Donald
Trump hanno in qualche modo influenzato il plot?
Sul set
Gli sceneggiatori hanno deciso di dare ancora
più spazio a tematiche come immigrazione e di-
scriminazione, ora di scottante attualità. Duran-
te la campagna elettorale stavamo girando vici-
divento
no al quartier generale dei repubblicani. Pensa-
vamo sarebbero stati sconfitti, ma il risultato si
è ribaltato e questo ha fatto riflettere tutti su co-
una belva
me la vita sia davvero imprevedibile.
Che cosa ha imparato da The good fight?
Avvicinarmi alla legge, alle tematiche legali, mi
ha insegnato a rapportarmi meglio con il mondo:
ogni giorno, in fondo, è una piccola battaglia.
Tengo un dizionario vicino al copione, così se c’è
qualche termine legale che non mi è chiaro, vado
subito a cercarlo. Curiosità e voglia di migliora-
re sono fondamentali per avere successo.
A chi si è ispirata per il personaggio di Lucca?
Cush
Jumbo
Una volta ho incontrato la deputata democratica
Nancy Pelosi: mi hanno colpito la sua fermezza
e positività. Poi ho conosciuto il direttore di Vo-
Battagliera
DAVID LEVENE/EYEVINE/CONTRASTO
gue America Anna Wintour, donna di grande Cush Jumbo, 32 anni, madre
potere e fascino. Da ognuna ho carpito qualcosa. inglese e padre nigeriano,
interpreta l’avvocatessa Lucca
E poi ho sempre adorato il personaggio di Jessica Quinn in The good fight, on
Fletcher nella Signora in giallo: risolve i casi più demand su TimVision.
TRA GUERRA
libri
cinema/2
E RISATE
Il mondo attraverso gli occhi della giovane Dada è un posto
veloce e spietato da cui solo l’ironia ti può salvare. Tornata
a casa, in Dalmazia, per accudire la madre depressa, è in cerca
di un senso per il suicidio del fratellino Danijel, diciottenne
con la passione per il western: la sua morte improvvisa è anche
In libreria Olja avvolta da un alone di mistero. «L’idea è il delitto senza castigo.
Savicevic (43 anni), Ciò che ha spinto il ragazzo ad ammazzarsi è un insieme
autrice di Addio,
di circostanze. Un crimine impunibile, perché nessuno l’ha
cowboy (L’asino d’oro,
pp. 233, € 16), che esplicitamente compiuto», spiega l’autrice croata, capace
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passaparola cinema librimusica arte
il 6 dicembre
per evitare di parlare. Invece ora vogliamo recuperare i rapporti interpersonali». E qui rientra
e a Bologna
il 7 (rockol.it). in gioco la musica, veicolo di messaggi non banali, tra il verbale e il corporeo. Con la sua
electro-house ipnotica, la band dà il suo meglio dal vivo: il 6 dicembre a Milano, il 7 a Bologna.
Lo show, assicura Butler, «è una festa anche per gli occhi». Gaspare Baglio
Sergio Sylvestre
Canzoni e parole
del gigante buono
È davvero un “big Christmas” quello
che si prepara in Salento, la patria d’a-
musica/2
dozione per Sergio Sylvestre e la sua
famiglia americana. Ora sono tutti qui in In store Lacopertinadi
Bigboy, autobiografiadi
Italia per festeggiare in un colpo solo Na- SergioSylvestre,27anni
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n° 47 - 9 dicembre 2017
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DEL 03/02/2017 International advertising: Robert Schoenmaker, tel. 02/6269.4441.
diario dalle stelle dal 30 novembre al 6 dicembre di Ilaria Castelli
Sagittario
22 novembre/20 dicembre
bisogno di prenderti un break.
Sul lavoro, i progetti abbondano
Umore plumbeo ed energie
latitanti. È il leitmotiv della tua
Quante frecce al tuo arco! Venere ma tu fatichi a carburare. L’amore settimana. In ufficio, è grande
nel tuo segno da venerdì 1° dicembre è una girandola di conflitti e la voglia di buttarti alle spalle pesi
apre le porte ad avventure riappacificazioni. Se lui ti riempie di e responsabilità. Cuore in subbuglio
e promesse d’amore eterno. interrogativi, non accelerare i tempi e sintonia di coppia in calo. Martedi 5:
Il maschio alfa che vai cercando e goditi i puntini di sospensione. luna opposta. Stacca la spina.
potrebbe palesarsi e stravolgerti Password: riscontro Password: fiacca
la vita in un nanosecondo. Galeotta Voto: 6 Voto: 6
sarà la luna piena di domenica 3.
Mercurio, Venere e Sole
sponsorizzano la tua promozione Leone 23 luglio/22 agosto
Acquario 20 gen./18 feb.
in ufficio: l’audacia Il vento soffia spudoratamente
Quante sorprese questa
è la tua carta vincente. dalla tua. Grande slancio nei
settimana! Il sestile di Marte ti
Password: fatalità rende più attiva, pronta a segnare
nuovi incontri: Venere ti corteggia
Voto: 9 importanti traguardi lavorativi.
e ti dona fascino. Tu e lui: due anime
indipendenti che camminano
Gli astri risvegliano in te la
insieme nella stessa direzione.
passione. Con lui l’atmosfera
Grande lucidità e felici intuizioni
si surriscalda. Momento d’oro
sul lavoro. Volere è volare.
per le single.
Password: trasporto Password: agilità
Voto: 8 Voto: 8
partorisci trovate geniali che ti lo metti alle strette: non c’è complicità e tenerezza, ma lui ti fa
aprono belle prospettive. Domenica spazio per le scappatoie. L’ironia passare la poesia. L’afrodisiaco
3 dicembre, un incontro è destinato ti aiuterà a sciogliere il gelo in più potente? Una seduta di yoga
a lasciare il segno. famiglia: rimanda i discorsi spinosi. per distendere i nervi.
Password: fede Password: acredine Password: frenesia
Voto: 7 Voto: 6 Voto: 6
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