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Gli alunni stranieri hanno al tempo stesso bisogni uguali e specifici rispetto ai compagni di banco autoctoni:

sono bambini alle prese con i compiti di sviluppo, i ritmi, i desideri e i timori di tutti i bambini, ma sono
anche messi di fronte a urgenze e sfide peculiari: apprendere la nuova lingua, riorientarsi rispetto allo
spazio, al tempo, alle regole esplicite e implicite del nuovo ambiente, sentirsi accolti e accettati nel gruppo
dei pari, crescere tra riferimenti e appartenenze differenti.

In alcuni casi, l'inserimento di uno o più alunni stranieri, soprattutto se in condizione di non conoscenza
dell'italiano, ha comportato un cambiamento organizzativo in termini di tempi, priorità, allestimento di uno
spazio dedicato al laboratorio linguistico, acquisizione di materiali adatti a dare risposta ai bisogni linguistici
e a informarsi sulla provenienza e sulla storia personale e scolastica di ciascuno.

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