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Nella terminologia musicale, il termine contrappunto sta a indicare:

1.la presenza, in una composizione o in una sua parte, di linee melodiche indipendenti che si


combinano secondo regole tramandate dalla tradizione musicale occidentale;
2.la parte della teoria musicale che studia queste regole.
L'espressione si riferisce alla pratica di contrapporre ad un "cantus firmus", cioè ad una voce avente
una melodia tratta dal canto gregoriano ed esposta lentamente, una nuova melodia, secondo regole
che si andarono sviluppando nel corso della storia della musica e che giunsero a maturazione nel XVIII
secolo. La nuova melodia era creata con un'idea imitativa, ovvero doveva avere caratteristiche che
ricordassero il "cantus firmus".
Nella scrittura contrappuntistica lo scopo principale che si vuole ottenere è l'indipendenza melodica
delle varie parti della composizione che ad esempio possono essere in relazione tra loro anche
attraverso procedimenti imitativi. Nel contrappunto l'effetto di accordo dato dal sovrapporsi delle diverse
voci è in un certo senso incidentale. In primo luogo, infatti, il contrappunto si concentra sull'aspetto
melodico piuttosto che sull'effetto armonico.
Il termine deriva dal latino punctus contra punctum[1], ovvero nota contro nota (punctum è il termine del
latino medievale equivalente al nostro termine "nota").

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