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DISCIPLINARI DI PRODUZIONE

IN APPLICAZIONE DEL REG. CE 2200/96

PIANO DI CONCIMAZIONE
INDICE

Introduzione 13
Capitolo 1: La concimazione 14
1.1 Il campionamento del terreno 14
1.2 Analisi del terreno 15
1.3 Utilizzo delle anali del terreno 16
1.4 Approfondimenti agronomici dei parametri analitici 18
Capitolo 2: Il piano di concimazione 22
Capitolo 3: Apporti massimi ammessi 24
3.1 Colture frutticole 24
3.2 Colture orticole 26

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Introduzione

Le informazioni contenute in questa parte della documentazione tecnica sono i criteri vincolanti per la
produzione agricola integrata solo nell’ambito delle attività previste dal Reg. CE 2200/96. I produttori e le
loro associazioni devono attenersi a queste indicazioni nello stilare il Piano di concimazione, per le superfici di
loro competenza ed anche per le superfici agricole extraregionali od estere che producono con loro
supervisione e/o contratto.

La corretta gestione delle concimazioni segue un percorso tecnico di seguito esposto.

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Capitolo 1: LA CONCIMAZIONE

1.1 Il campionamento del terreno

a) L'unità di campionamento su cui basare l'analisi del terreno è da definirsi secondo quanto
previsto per l'Unità di Paesaggio Aziendale (UPA).
Per UPA si intende, all'interno dell'azienda o per gruppi di aziende, aree con una certa omogeneità di
caratteri riferiti a:
- tipo di suolo (tessitura, carbonati, ecc);
- uso del suolo (ordinamento colturale);
- analisi precedenti del suolo (banche dati e/o analisi antecedenti);
- geomorfologia (posizione topogarafica);
- drenaggio (falda, rete drenante, ecc).
Unità di paesaggio diverse presentano differenze significative per almeno uno dei caratteri sopra ricordati e
richiedono, pertanto una specifica gestione agronomica.
La zona omogenea scelta all’interno di unità cartografiche note non dovrebbe essere troppo vasta per evitare
il rischio di abbassare la rappresentatività del campione. Per i dettagli si rimanda allo specifico capitolo.
Un corretto campionamento del suolo dovrà essere effettuato tenendo conto delle seguenti indicazioni.
Il campione raccolto e successivamente sottoposto ad analisi fisico-chimiche deve essere rappresentativo
dell’area considerata omogenea.
L’epoca di campionamento deve essere scelta in funzione dello stato del terreno, preferibilmente
sufficientemente lontana dagli interventi di lavorazione e di fertilizzazione. Epoca ottimale risulta coincidente
con i giorni successivi alla raccolta delle colture erbacee e di almeno due mesi dopo l’ultimo apporto di
concime o di ammendante.
Il terreno deve essere prelevato nello strato che si presume interessato dagli apparati radicali: per le colture
erbacee è sufficiente campionare nello strato 0 – 30 cm, mentre per quelle arboree lo strato interessato dal
campionamento può arrivare a 40 cm.
Come noto si ricorda di prelevare lontano dagli argini, dalle scoline, dalle strade o da altri elementi di
disturbo.
Al laboratorio di analisi è necessario consegnare un campione di circa 1 kg composto da diversi sub-
campioni. Questi ultimi sono rappresentati dalle singole “carote” di terreno prelevate con la trivella in diversi
punti del campo secondo la tecnica del prelievo casuale (seguendo un percorso irregolare all’interno del
campo) o quella del prelievo sistematico (seguendo una griglia regolare). Il campione, numerato ed
etichettato in modo che sia identificabile l'appezzamento da cui proviene, va inviato al laboratorio di analisi;
allegato al campione devono essere fornite le seguenti informazioni.
Descrizione di una o più particelle catastali rappresentativa/e dell’area indagata. Tutte le
particelle devono essere identificate con i dati catastali di riferimento, ovvero Provincia, Comune e loro codici

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ISTAT, Sezione, Foglio mappale, subalterno e numero di mappale catastale. Per i comuni censiti dal catasto
Austro-ungarico o tavolare il foglio da indicare deve essere quello "logico".

Ai fini del presente disciplinare le analisi hanno validità massima di cinque anni dalla data del prelievo o della loro
effettuazione.

b) Superfici massime dell’unità di campionamento.


La superficie agricola lombarda è caratterizzata dalla presenza di suoli con elevata variabilità. In base a tale
considerazione sono definiti i seguenti criteri di rappresentatività del campione di terreno analizzato in relazione
alle colture praticate.
Per colture orticole in pieno campo è necessario effettuare un campione ogni 15 ettari.
Per le produzioni in coltura protetta il campione deve rappresentare al massimo 5 ettari, ma le organizzazioni
dei produttori o loro consorzi possono definire aree omogenee in base a specifici studi ed in questo caso i
campionamenti possono essere effettuati ogni 10 ha.
Per le produzioni frutticole il campione deve rappresentare al massimo 10 ettari.

Per ogni UPA deve essere raccolto almeno un campione di terreno quando le dimensioni dell'UPA stessa non
supera i limiti descritti; in caso contrario si dovranno raccogliere più campioni (uno ogni successivo multiplo
dell’unità di campionamento o parte in esubero).

1.2 Analisi del terreno


Le analisi fisico-chimiche costituiscono un importante strumento per una migliore conoscenza delle
caratteristiche del terreno. Per tale motivo devono essere effettuate da laboratori di comprovata esperienza.

Le metodologie di analisi cui si devono attenere i laboratori sono quelle stabilite dal Decreto Ministeriale
11 maggio 1992 n. 79 - Approvazione dei "Metodi ufficiali di analisi chimica del suolo". Per la valutazione
dell’azoto si può fare riferimento al metodo dell’analizzatore elementare indicato nel Decreto Ministeriale 13
settembre 1999 n. 185 - Approvazione dei "Metodi ufficiali di analisi chimica del suolo".

I parametri da analizzare in laboratorio di comprovata esperienza sono i seguenti:

- Scheletro

- Granulometria (metodo densimetrico)

- pH (in H2O e KCl)

- Calcare totale se il pH in H2O è superiore a 7,2

- Calcare attivo se il pH in H2O è superiore a 7,2

- Sostanza organica

- Azoto totale

- Rapporto C/N

- C.S.C.
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- Potassio scambiabile
- Magnesio scambiabile
- Rapporto Mg/K

- Fosforo assimilabile

- Calcio scambiabile solo nel caso in cui il calcare totale sia assente

Per le colture orticole in struttura protetta:

− Conducibilità elettrica in mS/cm

I rapporti di prova delle analisi del terreno devono essere associate a una o più particelle
catastali del relative al campione di terreno analizzato. Tutte le particelle devono essere identificate con i dati
catastali di riferimento, ovvero Provincia, Comune e loro codici ISTAT, Sezione, Foglio mappale, subalterno e
numero di mappale catastale. Per i comuni censiti dal catasto Austro-ungarico o tavolare il foglio da indicare
deve essere quello "logico".

1.3 Utilizzo delle analisi del terreno

Gli originali dei rapporti di prova delle analisi del terreno devono essere conservati assieme alla
documentazione delle attività previste dal disciplinare; una copia di tali documenti deve essere allegata al piano
di concimazione come indicato nel capitolo 3 del presente disciplinare.

I dati analitici dovranno essere resi disponibili per l’inserimento nella banca dati regionale.

Le analisi del terreno permettono di individuare il livello di dotazione del terreno degli elementi della fertilità
fisico-chimica.

Ai fini dell’applicazione del Reg. CE 2200/96 si definiscono i livelli di dotazione del suolo in ALTA, MEDIA (o
normale) e BASSA facendo riferimento alle seguenti tabelle, ottenute dalla rielaborazione delle indicazioni
della misura f “Azione 1 disciplinari di produzione - parte generale”:

Azoto

Per quanto riguarda la fertilizzazione con azoto sono da considerare le interazioni tra clima, tessitura del
terreno e mineralizzazione della sostanza organica. Il tecnico definirà il piano di concimazione secondo le
conoscenze agronomiche disponibili, con particolare riferimento alle tipologie della produzione, ma
associando le esigenze di minimizzare le quantità di elemento non utilizzato dalla coltura. Le tabelle di cui al
capitolo 4 indicano i valori massimi dell’elemento azoto distribuibile.

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Potassio

Per valutare la disponibilità di potassio e semplificando si definisce la seguente tabella.

Tabella 1.2.1 – Interpretazione delle dotazioni del terreno per il potassio


K scambiabile K2O scambiabile
Dotazione
mg/kg mg/kg

BASSA < 120 < 144

MEDIA (normale) 120 – 180 144 – 216

ALTA >180 >216

Fosforo

Considerando la diversità dei metodi analitici e del livello di calcare attivo si definisce la seguente tabella

Tabella 1.2.2 – Interpretazione delle dotazioni del terreno per il fosforo


assimilabile
Metodo Calcare P assimilabile P2O5 assimilabile
Dotazione
analitico attivo mg/kg mg/kg

Olsen <5% BASSA < 10 < 22,9

Olsen <5% MEDIA (normale) 10 – 15 22,9 – 34,4

Olsen <5% ALTA >15 >34,4

Olsen =o>5% BASSA < 20 < 45,8

Olsen =o>5% MEDIA (normale) 20 – 30 45,8 – 68,8

Olsen =o>5% ALTA >30 >68,8

Bray e Kurtz BASSA < 20 < 45,8

Bray e Kurtz MEDIA (normale) 20 – 30 45,8 – 68,7

Bray e Kurtz ALTA >30 >68,7

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1.4 Approfondimenti agronomici dei parametri analitici

La conducibilità elettrica specifica


Per una valutazione globale della fertilità del terreno in coltura protetta è utile valutare il parametro della
conducibilità elettrica.
La conducibilità elettrica è un parametro che riassume il livello di elementi solubili nel suolo. La
concentrazione elevata di soluti può provocare una riduzione della crescita delle colture in relazione alla
specifica sensibilità delle singole colture. Considerata la molteplicità delle specie coltivabili, per le considerazioni
agronomiche del dato della conducibiltà elettrica in pasta satura ci si può riferire alle valutazioni produttive delle
colture contenute nella pubblicazione dalla FAO dal titolo "Irrigation and drainage paper - Water quality for
agricolture - 1985".

La reazione del terreno (pH)


La reazione del terreno viene misurata sia in acqua (pH attuale) sia in KCl (pH potenziale)
Quando la differenza tra pH attuale e potenziale è maggiore di 1 è necessario effettuare correzioni,
queste possono essere attuate con: ossido di calcio (ideale), idrossido di calcio, carbonato di calcio
micronizzato.

Di norma i giudizi relativi al pH sono definiti come nella tabella seguente

Reazione pH (H2O)
molto acido < 5,5
acido 5,5-6
subacido 6,1-6,7
neutro 6,8-7,2
subalcalino 7,3-7,9
alcalino 8-8,6
molto alcalino > 8,6

Il calcare
Il calcare si analizza come “calcare totale” e “calcare attivo”. Quest’ultimo risulta il più importante e
costituisce un indice di attività della frazione solubile del calcare, cioè quella parte che è capace di interferire
con la nutrizione vegetale.

La classificazione del terreno sulla base del contenuto in calcare totale e calcare attivo è la seguente:

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Calcare totale Calcare totale
Terreno
(%) (g/kg)
non calcareo < 2,5 < 25
lievemente calcareo 2,5-10 25-100
mediamente calcareo 10-20 100-200
sensibilmente calcareo 20-30 200-300
fortemente calcareo 30-50 300-500
Calcareo >50 >500

Dotazione Calcare attivo Calcare attivo


(%) (g/kg)
Scarso <2 < 20
Normale 2-5 20-50
Elevato 5-10 50-100
Molto elevato >10 >100

Valori di calcare attivo al di sopra del 5% sono da considerasi, per alcune colture, negativi in quanto
possono compromettere l’assorbimento del fosforo e del ferro. Di questo bisogna tener conto in generale per
la concimazione.

La frazione organica
Vi sono diverse scale di valutazione della sostanza organica, ma in linea di massima, una dotazione compresa
tra 2 e 3% può ritenersi adeguata, utilizzando il valore più basso per i terreni franchi il più elevato per quelli
argillosi.
Sostanza organica Sostanza organica
Dotazione
(%) (g/kg)
Povero <2 <20
sufficientemente dotato 2-3 20-30
ben dotato >3 > 30

Nel terreno, l’azoto è presente prevalentemente sotto forma organica, pertanto viene eseguita
l’analisi del contenuto totale di azoto. Questo parametro preso singolarmente, non dà indicazioni sulle quote
assimilabili per la coltura in quanto le trasformazioni dell’azoto nel terreno sono condizionati dall’andamento
climatico e dalla "vita del suolo".
La conoscenza della quantità di azoto totale risulta inoltre importante se si mette in relazione con il
carbonio nel rapporto carbonio/azoto (C/N).

C/N Terreno Sostanza organica Azoto della s. o.

< 9 Prevalenza di mineralizzazione Perdita liberato

9-11 ben umificato Stabile stabile

> 11 Prevalenza di umificazione Perdita immobilizzato

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Capacità di scambio cationico (C.S.C.)
La C.S.C. indica la proprietà chimica del suolo di trattenere i cationi quali calcio (Ca++), magnesio
(Mg++), potassio (K+), alluminio (Al+++) e sodio (Na+) evitandone le perdite per lisciviazione, ma
permettendo gli scambi con la soluzione circolante del terreno.

Valori di C.S.C intorno a 15 meq/100g sono da ritenersi soddisfacenti, ma con una C.S.C inferiore a
10 meq/100 g vanno adottati particolari accorgimenti nella concimazione. Per l’interpretazione dei valori di
Calcio e Magnesio, si veda la tabella seguente:

IONE % della CSC commento


> = 60 ben dotato di calcio
40-59,9 sufficientemente dotato di calcio
Ca++
20-39,9 scarsamente dotato di calcio
< 20 necessitano apporti di calcio
> = 10 ben dotato di magnesio
6 - 9,9 sufficientemente dotato di magnesio
Mg++ scarsamente dotato di magnesio:
2-5,9
verificare eventuali carenze sulla coltura
<2 necessitano apporti di magnesio

Fosforo assimilabile
Per l’interpretazione delle analisi nel caso del fosforo assimilabile, è necessario tener conto delle
metodiche di analisi utilizzate, metodo Olsen o metodo Bray & Kurtz, e dell’unità di misura, P o P2O5, in cui
vengono espressi i dati. La soglia di sufficienza per il fosforo assimilabile è riportata nelle tabelle seguenti:

metodo Bray & Kurtz (terreni acidi)


Fosforo (P) ppm Dotazione del terreno
0 – 10 Molto scarso
10 – 20 Scarso
20 – 30 Medio
30 – 40 Elevato
> 40 Eccessivo

Metodo Olsen (terreni neutri e alcalini)


Calcare attivo < 5% Calcare attivo 5% Dotazione del terreno
P (ppm) P (ppm)

0–5 0 – 10 Molto scarso


5 – 10 10 – 20 Scarso
10 – 15 20 – 30 Medio
15 – 20 30 – 40 Elevato
> 20 > 40 Eccessivo

20
I fattori di conversione tra P2O5 e in P sono i seguenti:

x 0.44

P2O5 P

x 2.29

La disponibilità del fosforo assimilabile è influenzato in senso negativo dal pH elevato e dal calcare
attivo, e in senso positivo, in certa misura, dalla sostanza organica.

Potassio scambiabile
Questo elemento è presente nel terreno in diverse forme, alcune di queste in equilibrio fra loro (es.
potassio scambiabile e potassio solubile) ed interagenti con altri cationi scambiabili (calcio, magnesio, sodio,
alluminio idrogeno).

Da diverse esperienze risulta che per valutare la dotazione di potassio di un terreno bisogna tenere
in considerazione la quota di magnesio. Un buon equilibrio nutrizionale viene raggiunto quando il rapporto
Mg/K risulta compreso tra 2 e 5 (il rapporto è calcolato esprimendo il magnesio e il potassio in meq/100g).

I fattori di conversione tra K2O e in K sono i seguenti:

x 0,83

K2O K

x 1,20

I fattori di conversione tra le unità di misura adottabili per il K sono i seguenti:

x 390

K meq/100g K mg/kg

x 0,00256

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Magnesio scambiabile

Il magnesio risulta importante in relazione al potassio, infatti il rapporto Mg/K (espressi entrambi in
meq/100 g) dà indicazioni sulla competizione tra i due elementi per l’assorbimento radicale e quindi del rischio
di carenza che può verificarsi solo nel caso in cui uno degli elementi si trovi ad un livello prossimo alla soglia di
sufficienza.
Mg/K Valutazione Conseguenze

<2 Squilibrato per eccesso di K rischio di carenza di Mg (*)

2-5 Ottimale nutrizione equilibrata

>5 Squilibrato per eccesso di Mg Rischio di carenza di K (*)


(*) Solo se il livello dell’elemento indicato è vicino alla soglia di sufficienza

Capitolo 2: IL PIANO DI CONCIMAZIONE


Il piano di concimazione per ogni azienda ed eventualmente per gruppi di aziende caratterizzate da
tipologie di colture omogenee deve essere elaborato e sottoscritto da un tecnico agronomo o da perito
agrario od agrotecnico di comprovata esperienza; una volta redatto deve essere formalmente trasmesso al
titolare dell’azienda agricola che si impegna a rispettarlo. Il piano di concimazione deve essere corredato da
una copia dell’analisi del terreno rappresentativa dell’UPA.

Tale piano di concimazione deve essere scritto in modo chiaro e preciso per poter essere applicato da ogni
imprenditore agricolo.

L’elaborazione del piano di concimazione definisce i tempi e le quantità di elementi chimici della fertilità
adeguate alla specifica coltura. L’attenzione deve essere rivolta a mettere in relazione tempi e quantità di
concimazione con il clima della zona e la condizione del suolo risultante dalle analisi del terreno. Le quantità
distribuite in ogni appezzamento per ciascun ciclo colturale, in ogni caso non devono superare i valori
riportati nelle tabelle elencate nel Capitolo 3 : Apporti massimi ammessi del presente disciplinare.

E’ vietato l’uso di fanghi di depurazione e di ammendanti contenenti fanghi di depurazione.

Per una corretta elaborazione dei piani di concimazione si evidenziano le seguenti specifiche.

− Per apporti si intende la quantità distribuita sul suolo, nel terreno, per via fogliare, per fertirrigazione o
in colture fuori suolo degli elementi chimici azoto, fosforo (come P2O5) e potassio (come K2O). Nel
calcolo sono da considerare i concimi chimici, i concimi organici, gli ammendanti organici (es. compost e
letame), definiti secondo la legge 748/84 e successive modifiche ed integrazioni.

− Le tabelle definiscono gli apporti massimi per singolo ciclo colturale ottenuti con la distribuzione di
concimi (chimici, organici e organo-minerali).

22
− Gli apporti di azoto effettuati con ammendanti organici (identificati secondo la legislazione nazionale)
sono da considerare destinati a tutte le colture effettuate nell’anno o comunque nei successivi 12 mesi.
Tale apporto è da considerare nel conteggio annuale delle concimazioni dei cicli colturali attuati; da tale
conteggio sono esclusi fosforo e potassio.

− Per ciclo colturale si intende i periodo di tempo che intercorre tra la semina o il trapianto di una coltura e
il successivo intervento di semina o trapianto.

Per una buona gestione delle attività e dei relativi dei documenti, a conferma del Piano di concimazione, si
deve di compilare il quaderno di campagna per ogni appezzamento che tenga traccia delle attività. In tale
“quaderno” deve essere caratterizzata la superficie e indicata in modo chiaro l’analisi del terreno di
riferimento.

Nel quaderno di campagna (è ammesso il formato elettronico) saranno registrate almeno le seguenti
informazioni:

o il numero progressivo dell’intervento di fertilizzazione e/o data dell’intervento;

o il prodotto distribuito;

o i titoli degli elementi del prodotto stesso (per i concimi sono dichiarati in etichetta);

o le unità ettaro degli elementi distribuiti con il singolo intervento;

o eventuali altre informazioni sull’efficacia o danni derivati dall’intervento.

Il quaderno di campagna deve essere sottoscritto annualmente dal titolare dell’azienda agricola e conservata
con il piano di concimazione adottato.

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Capitolo 3: Apporti massimi ammessi

3.1. Di seguito si riportano i dati degli apporti massimi ammessi per le colture
frutticole in relazione alla dotazione del terreno

ALBICOCCO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 100
150 bassa
P2O5 90 normale
60 elevata
300 bassa
K2O 150 normale
90 elevata

CILIEGIO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 90
150 bassa
P2O5 90 normale
60 elevata
300 bassa
K2O 150 normale
90 elevata

KAKI
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 90
150 bassa
P2O5 90 normale
60 elevata
300 bassa
K2O 150 normale
90 elevata

24
MELO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 100
150 bassa
P2O5 90 normale
60 elevata
300 bassa
K2O 150 normale
100 elevata

PERO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
120

N 150
solo per impianti
con più di 5.000
piante ad ettaro
150 bassa
P2O5 100 normale
80 elevata
300 bassa
K2O 180 normale
100 elevata

PESCO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 120
150 bassa
P2O5 90 normale
60 elevata
300 bassa
K2O 150 normale
90 elevata

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SUSINO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 100
150 bassa
P2O5 90 normale
60 elevata
300 bassa
K2O 150 normale
90 elevata

3.2. Di seguito si riportano i dati degli apporti massimi ammessi per le


colture orticole alla dotazione del terreno

AGLIO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150

250 bassa

P2O5 80 normale

70 elevata

300 bassa

K2O 150 normale

90 elevata

BABY LEAF (1)

Apporti
Elemento Dotazione del
massimi
fertilizzante terreno
Annuali kg/ha

N 600

500 bassa

P2O5 300 normale

150 elevata

1100 bassa

K2O 750 normale

550 elevata

26
(1) Vengono considerate Baby leaf tutte le colture da sfalcio ovvero rucola, lattughino, spinacino, cicorino,
valeriana, lattughino rosso, bietola da foglia, cavolo orientale da foglia e le altre colture assimilabili per gli
aspetti di gestione colturale e di raccolta.

Gli apporti indicati sono riferiti ad un anno, considerando Baby leaf una coltura specializzata sotto tunnel
ottenuta coltivando cicli continui (generalmente 6 cicli annui) senza colture alternative. In presenza di colture
di altro genere tali apporti dovranno essere riconsiderati in base al n° di cicli o di mesi.

BASILICO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 100

100 bassa

P2O5 80 normale

50 elevata

200 bassa

K2O 150 normale

100 elevata

BIETOLA DA FOGLIA(1) O DA
COSTA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150

150 bassa

P2O5 100 normale

80 elevata

250 bassa

K2O 180 normale

100 elevata

(1) Nel caso in cui la coltivazione della bietola da foglia è effettuata in coltura protetta, i valori relativi agli
apporti massimi ammessi sono da considerarsi quelli riportati nella tabella baby leaf, in quanto equiparabili
alle coltivazioni dei cosiddetti “sfalciati”.

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CAROTA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150

200 bassa

P2O5 150 normale

100 elevata

300 bassa

K2O 200 normale

100 elevata

CAVOLFIORE
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 200

200 bassa

P2O5 130 normale

90 elevata

300 bassa

K2O 210 normale

130 elevata

CAVOLO BROCCOLO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150

150 bassa

P2O5 100 normale

80 elevata

300 bassa

K2O 200 normale

100 elevata

28
CAVOLO CAPPUCCIO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150

150 bassa

P2O5 100 normale

80 elevata

300 bassa

K2O 200 normale

100 elevata

CAVOLO RAPA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150

120 bassa

P2O5 90 normale

70 elevata

250 bassa

K2O 150 normale

100 elevata

CAVOLO VERZA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 200

250 bassa

P2O5 150 normale

100 elevata

300 bassa

K2O 200 normale

100 elevata

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CETRIOLO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150

150 bassa

P2O5 100 normale

80 elevata

300 bassa

K2O 250 normale

180 elevata

CICORIA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 180

250 bassa

P2O5 150 normale

100 elevata

300 bassa

K2O 210 normale

130 elevata

CIME DI RAPA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 140

120 bassa

P2O5 90 normale

70 elevata

250 bassa

K2O 180 normale

130 elevata

30
CIPOLLA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 160

250 bassa

P2O5 150 normale

100 elevata

300 bassa

K2O 210 normale

130 elevata

COCOMERO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 100

250 bassa

P2O5 150 normale

100 elevata

300 bassa

K2O 200 normale

100 elevata

FAGIOLO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 50

120 bassa

P2O5 100 normale

80 elevata

200 bassa

K2O 120 normale

90 elevata

31
FAGIOLINO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 50

250 bassa

P2O5 150 normale

100 elevata

250 bassa

K2O 170 normale

110 elevata

INDIVIA RICCIA E SCAROLA


Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150

250 bassa

P2O5 150 normale

100 elevata

300 bassa

K2O 200 normale

100 elevata

LATTUGA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 200

250 bassa

P2O5 150 normale

100 elevata

300 bassa

K2O 200 normale

100 elevata

32
MELANZANA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 280

250 bassa

P2O5 150 normale

100 elevata

300 bassa

K2O 250 normale

200 elevata

MELONE
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 120

250 bassa

P2O5 150 normale

100 elevata

300 bassa

K2O 250 normale

200 elevata

PEPERONE
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 250

250 bassa

P2O5 150 normale

100 elevata

300 bassa

K2O 210 normale

130 elevata

33
POMODORO MENSA IN SERRA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 350
500 bassa
P2O5 300 normale
150 elevata
800 bassa
K2O 400 normale
300 elevata

POMODORO PIENO CAMPO


Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 200

250 bassa

P2O5 150 normale

100 elevata

300 bassa

K2O 280 normale

250 elevata

PORRO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 160

150 Bassa

P2O5 100 Normale

80 Elevata

250 Bassa

K2O 150 Normale

100 Elevata

34
PREZZEMOLO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 100

150 Bassa

P2O5 100 Normale

80 Elevata

250 Bassa

K2O 150 Normale

110 Elevata

RADICCHIO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150

250 Bassa

P2O5 150 Normale

100 Elevata

300 bassa

K2O 250 normale

200 elevata

RAVANELLO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 100

200 bassa

P2O5 120 normale

90 elevata

250 bassa

K2O 150 normale

120 elevata

35
SEDANO E SEDANO RAPA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 200

140 bassa

P2O5 100 normale

80 elevata

300 bassa

K2O 250 normale

180 elevata

SPINACIO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 130

100 bassa

P2O5 80 normale

50 elevata

210 bassa

K2O 140 normale

100 elevata

ZUCCA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 100

150 bassa

P2O5 100 normale

80 elevata

300 bassa

K2O 200 normale

100 elevata

36
ZUCCHINO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150

150 bassa

P2O5 100 normale

80 elevata

300 bassa

K2O 280 normale

250 elevata

37

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