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PIANO DI CONCIMAZIONE
INDICE
Introduzione 13
Capitolo 1: La concimazione 14
1.1 Il campionamento del terreno 14
1.2 Analisi del terreno 15
1.3 Utilizzo delle anali del terreno 16
1.4 Approfondimenti agronomici dei parametri analitici 18
Capitolo 2: Il piano di concimazione 22
Capitolo 3: Apporti massimi ammessi 24
3.1 Colture frutticole 24
3.2 Colture orticole 26
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Introduzione
Le informazioni contenute in questa parte della documentazione tecnica sono i criteri vincolanti per la
produzione agricola integrata solo nell’ambito delle attività previste dal Reg. CE 2200/96. I produttori e le
loro associazioni devono attenersi a queste indicazioni nello stilare il Piano di concimazione, per le superfici di
loro competenza ed anche per le superfici agricole extraregionali od estere che producono con loro
supervisione e/o contratto.
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Capitolo 1: LA CONCIMAZIONE
a) L'unità di campionamento su cui basare l'analisi del terreno è da definirsi secondo quanto
previsto per l'Unità di Paesaggio Aziendale (UPA).
Per UPA si intende, all'interno dell'azienda o per gruppi di aziende, aree con una certa omogeneità di
caratteri riferiti a:
- tipo di suolo (tessitura, carbonati, ecc);
- uso del suolo (ordinamento colturale);
- analisi precedenti del suolo (banche dati e/o analisi antecedenti);
- geomorfologia (posizione topogarafica);
- drenaggio (falda, rete drenante, ecc).
Unità di paesaggio diverse presentano differenze significative per almeno uno dei caratteri sopra ricordati e
richiedono, pertanto una specifica gestione agronomica.
La zona omogenea scelta all’interno di unità cartografiche note non dovrebbe essere troppo vasta per evitare
il rischio di abbassare la rappresentatività del campione. Per i dettagli si rimanda allo specifico capitolo.
Un corretto campionamento del suolo dovrà essere effettuato tenendo conto delle seguenti indicazioni.
Il campione raccolto e successivamente sottoposto ad analisi fisico-chimiche deve essere rappresentativo
dell’area considerata omogenea.
L’epoca di campionamento deve essere scelta in funzione dello stato del terreno, preferibilmente
sufficientemente lontana dagli interventi di lavorazione e di fertilizzazione. Epoca ottimale risulta coincidente
con i giorni successivi alla raccolta delle colture erbacee e di almeno due mesi dopo l’ultimo apporto di
concime o di ammendante.
Il terreno deve essere prelevato nello strato che si presume interessato dagli apparati radicali: per le colture
erbacee è sufficiente campionare nello strato 0 – 30 cm, mentre per quelle arboree lo strato interessato dal
campionamento può arrivare a 40 cm.
Come noto si ricorda di prelevare lontano dagli argini, dalle scoline, dalle strade o da altri elementi di
disturbo.
Al laboratorio di analisi è necessario consegnare un campione di circa 1 kg composto da diversi sub-
campioni. Questi ultimi sono rappresentati dalle singole “carote” di terreno prelevate con la trivella in diversi
punti del campo secondo la tecnica del prelievo casuale (seguendo un percorso irregolare all’interno del
campo) o quella del prelievo sistematico (seguendo una griglia regolare). Il campione, numerato ed
etichettato in modo che sia identificabile l'appezzamento da cui proviene, va inviato al laboratorio di analisi;
allegato al campione devono essere fornite le seguenti informazioni.
Descrizione di una o più particelle catastali rappresentativa/e dell’area indagata. Tutte le
particelle devono essere identificate con i dati catastali di riferimento, ovvero Provincia, Comune e loro codici
14
ISTAT, Sezione, Foglio mappale, subalterno e numero di mappale catastale. Per i comuni censiti dal catasto
Austro-ungarico o tavolare il foglio da indicare deve essere quello "logico".
Ai fini del presente disciplinare le analisi hanno validità massima di cinque anni dalla data del prelievo o della loro
effettuazione.
Per ogni UPA deve essere raccolto almeno un campione di terreno quando le dimensioni dell'UPA stessa non
supera i limiti descritti; in caso contrario si dovranno raccogliere più campioni (uno ogni successivo multiplo
dell’unità di campionamento o parte in esubero).
Le metodologie di analisi cui si devono attenere i laboratori sono quelle stabilite dal Decreto Ministeriale
11 maggio 1992 n. 79 - Approvazione dei "Metodi ufficiali di analisi chimica del suolo". Per la valutazione
dell’azoto si può fare riferimento al metodo dell’analizzatore elementare indicato nel Decreto Ministeriale 13
settembre 1999 n. 185 - Approvazione dei "Metodi ufficiali di analisi chimica del suolo".
- Scheletro
- Sostanza organica
- Azoto totale
- Rapporto C/N
- C.S.C.
15
- Potassio scambiabile
- Magnesio scambiabile
- Rapporto Mg/K
- Fosforo assimilabile
- Calcio scambiabile solo nel caso in cui il calcare totale sia assente
I rapporti di prova delle analisi del terreno devono essere associate a una o più particelle
catastali del relative al campione di terreno analizzato. Tutte le particelle devono essere identificate con i dati
catastali di riferimento, ovvero Provincia, Comune e loro codici ISTAT, Sezione, Foglio mappale, subalterno e
numero di mappale catastale. Per i comuni censiti dal catasto Austro-ungarico o tavolare il foglio da indicare
deve essere quello "logico".
Gli originali dei rapporti di prova delle analisi del terreno devono essere conservati assieme alla
documentazione delle attività previste dal disciplinare; una copia di tali documenti deve essere allegata al piano
di concimazione come indicato nel capitolo 3 del presente disciplinare.
I dati analitici dovranno essere resi disponibili per l’inserimento nella banca dati regionale.
Le analisi del terreno permettono di individuare il livello di dotazione del terreno degli elementi della fertilità
fisico-chimica.
Ai fini dell’applicazione del Reg. CE 2200/96 si definiscono i livelli di dotazione del suolo in ALTA, MEDIA (o
normale) e BASSA facendo riferimento alle seguenti tabelle, ottenute dalla rielaborazione delle indicazioni
della misura f “Azione 1 disciplinari di produzione - parte generale”:
Azoto
Per quanto riguarda la fertilizzazione con azoto sono da considerare le interazioni tra clima, tessitura del
terreno e mineralizzazione della sostanza organica. Il tecnico definirà il piano di concimazione secondo le
conoscenze agronomiche disponibili, con particolare riferimento alle tipologie della produzione, ma
associando le esigenze di minimizzare le quantità di elemento non utilizzato dalla coltura. Le tabelle di cui al
capitolo 4 indicano i valori massimi dell’elemento azoto distribuibile.
16
Potassio
Fosforo
Considerando la diversità dei metodi analitici e del livello di calcare attivo si definisce la seguente tabella
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1.4 Approfondimenti agronomici dei parametri analitici
Reazione pH (H2O)
molto acido < 5,5
acido 5,5-6
subacido 6,1-6,7
neutro 6,8-7,2
subalcalino 7,3-7,9
alcalino 8-8,6
molto alcalino > 8,6
Il calcare
Il calcare si analizza come “calcare totale” e “calcare attivo”. Quest’ultimo risulta il più importante e
costituisce un indice di attività della frazione solubile del calcare, cioè quella parte che è capace di interferire
con la nutrizione vegetale.
La classificazione del terreno sulla base del contenuto in calcare totale e calcare attivo è la seguente:
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Calcare totale Calcare totale
Terreno
(%) (g/kg)
non calcareo < 2,5 < 25
lievemente calcareo 2,5-10 25-100
mediamente calcareo 10-20 100-200
sensibilmente calcareo 20-30 200-300
fortemente calcareo 30-50 300-500
Calcareo >50 >500
Valori di calcare attivo al di sopra del 5% sono da considerasi, per alcune colture, negativi in quanto
possono compromettere l’assorbimento del fosforo e del ferro. Di questo bisogna tener conto in generale per
la concimazione.
La frazione organica
Vi sono diverse scale di valutazione della sostanza organica, ma in linea di massima, una dotazione compresa
tra 2 e 3% può ritenersi adeguata, utilizzando il valore più basso per i terreni franchi il più elevato per quelli
argillosi.
Sostanza organica Sostanza organica
Dotazione
(%) (g/kg)
Povero <2 <20
sufficientemente dotato 2-3 20-30
ben dotato >3 > 30
Nel terreno, l’azoto è presente prevalentemente sotto forma organica, pertanto viene eseguita
l’analisi del contenuto totale di azoto. Questo parametro preso singolarmente, non dà indicazioni sulle quote
assimilabili per la coltura in quanto le trasformazioni dell’azoto nel terreno sono condizionati dall’andamento
climatico e dalla "vita del suolo".
La conoscenza della quantità di azoto totale risulta inoltre importante se si mette in relazione con il
carbonio nel rapporto carbonio/azoto (C/N).
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Capacità di scambio cationico (C.S.C.)
La C.S.C. indica la proprietà chimica del suolo di trattenere i cationi quali calcio (Ca++), magnesio
(Mg++), potassio (K+), alluminio (Al+++) e sodio (Na+) evitandone le perdite per lisciviazione, ma
permettendo gli scambi con la soluzione circolante del terreno.
Valori di C.S.C intorno a 15 meq/100g sono da ritenersi soddisfacenti, ma con una C.S.C inferiore a
10 meq/100 g vanno adottati particolari accorgimenti nella concimazione. Per l’interpretazione dei valori di
Calcio e Magnesio, si veda la tabella seguente:
Fosforo assimilabile
Per l’interpretazione delle analisi nel caso del fosforo assimilabile, è necessario tener conto delle
metodiche di analisi utilizzate, metodo Olsen o metodo Bray & Kurtz, e dell’unità di misura, P o P2O5, in cui
vengono espressi i dati. La soglia di sufficienza per il fosforo assimilabile è riportata nelle tabelle seguenti:
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I fattori di conversione tra P2O5 e in P sono i seguenti:
x 0.44
P2O5 P
x 2.29
La disponibilità del fosforo assimilabile è influenzato in senso negativo dal pH elevato e dal calcare
attivo, e in senso positivo, in certa misura, dalla sostanza organica.
Potassio scambiabile
Questo elemento è presente nel terreno in diverse forme, alcune di queste in equilibrio fra loro (es.
potassio scambiabile e potassio solubile) ed interagenti con altri cationi scambiabili (calcio, magnesio, sodio,
alluminio idrogeno).
Da diverse esperienze risulta che per valutare la dotazione di potassio di un terreno bisogna tenere
in considerazione la quota di magnesio. Un buon equilibrio nutrizionale viene raggiunto quando il rapporto
Mg/K risulta compreso tra 2 e 5 (il rapporto è calcolato esprimendo il magnesio e il potassio in meq/100g).
x 0,83
K2O K
x 1,20
x 390
K meq/100g K mg/kg
x 0,00256
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Magnesio scambiabile
Il magnesio risulta importante in relazione al potassio, infatti il rapporto Mg/K (espressi entrambi in
meq/100 g) dà indicazioni sulla competizione tra i due elementi per l’assorbimento radicale e quindi del rischio
di carenza che può verificarsi solo nel caso in cui uno degli elementi si trovi ad un livello prossimo alla soglia di
sufficienza.
Mg/K Valutazione Conseguenze
Tale piano di concimazione deve essere scritto in modo chiaro e preciso per poter essere applicato da ogni
imprenditore agricolo.
L’elaborazione del piano di concimazione definisce i tempi e le quantità di elementi chimici della fertilità
adeguate alla specifica coltura. L’attenzione deve essere rivolta a mettere in relazione tempi e quantità di
concimazione con il clima della zona e la condizione del suolo risultante dalle analisi del terreno. Le quantità
distribuite in ogni appezzamento per ciascun ciclo colturale, in ogni caso non devono superare i valori
riportati nelle tabelle elencate nel Capitolo 3 : Apporti massimi ammessi del presente disciplinare.
Per una corretta elaborazione dei piani di concimazione si evidenziano le seguenti specifiche.
− Per apporti si intende la quantità distribuita sul suolo, nel terreno, per via fogliare, per fertirrigazione o
in colture fuori suolo degli elementi chimici azoto, fosforo (come P2O5) e potassio (come K2O). Nel
calcolo sono da considerare i concimi chimici, i concimi organici, gli ammendanti organici (es. compost e
letame), definiti secondo la legge 748/84 e successive modifiche ed integrazioni.
− Le tabelle definiscono gli apporti massimi per singolo ciclo colturale ottenuti con la distribuzione di
concimi (chimici, organici e organo-minerali).
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− Gli apporti di azoto effettuati con ammendanti organici (identificati secondo la legislazione nazionale)
sono da considerare destinati a tutte le colture effettuate nell’anno o comunque nei successivi 12 mesi.
Tale apporto è da considerare nel conteggio annuale delle concimazioni dei cicli colturali attuati; da tale
conteggio sono esclusi fosforo e potassio.
− Per ciclo colturale si intende i periodo di tempo che intercorre tra la semina o il trapianto di una coltura e
il successivo intervento di semina o trapianto.
Per una buona gestione delle attività e dei relativi dei documenti, a conferma del Piano di concimazione, si
deve di compilare il quaderno di campagna per ogni appezzamento che tenga traccia delle attività. In tale
“quaderno” deve essere caratterizzata la superficie e indicata in modo chiaro l’analisi del terreno di
riferimento.
Nel quaderno di campagna (è ammesso il formato elettronico) saranno registrate almeno le seguenti
informazioni:
o il prodotto distribuito;
o i titoli degli elementi del prodotto stesso (per i concimi sono dichiarati in etichetta);
Il quaderno di campagna deve essere sottoscritto annualmente dal titolare dell’azienda agricola e conservata
con il piano di concimazione adottato.
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Capitolo 3: Apporti massimi ammessi
3.1. Di seguito si riportano i dati degli apporti massimi ammessi per le colture
frutticole in relazione alla dotazione del terreno
ALBICOCCO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 100
150 bassa
P2O5 90 normale
60 elevata
300 bassa
K2O 150 normale
90 elevata
CILIEGIO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 90
150 bassa
P2O5 90 normale
60 elevata
300 bassa
K2O 150 normale
90 elevata
KAKI
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 90
150 bassa
P2O5 90 normale
60 elevata
300 bassa
K2O 150 normale
90 elevata
24
MELO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 100
150 bassa
P2O5 90 normale
60 elevata
300 bassa
K2O 150 normale
100 elevata
PERO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
120
N 150
solo per impianti
con più di 5.000
piante ad ettaro
150 bassa
P2O5 100 normale
80 elevata
300 bassa
K2O 180 normale
100 elevata
PESCO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 120
150 bassa
P2O5 90 normale
60 elevata
300 bassa
K2O 150 normale
90 elevata
25
SUSINO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 100
150 bassa
P2O5 90 normale
60 elevata
300 bassa
K2O 150 normale
90 elevata
AGLIO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150
250 bassa
P2O5 80 normale
70 elevata
300 bassa
90 elevata
Apporti
Elemento Dotazione del
massimi
fertilizzante terreno
Annuali kg/ha
N 600
500 bassa
150 elevata
1100 bassa
550 elevata
26
(1) Vengono considerate Baby leaf tutte le colture da sfalcio ovvero rucola, lattughino, spinacino, cicorino,
valeriana, lattughino rosso, bietola da foglia, cavolo orientale da foglia e le altre colture assimilabili per gli
aspetti di gestione colturale e di raccolta.
Gli apporti indicati sono riferiti ad un anno, considerando Baby leaf una coltura specializzata sotto tunnel
ottenuta coltivando cicli continui (generalmente 6 cicli annui) senza colture alternative. In presenza di colture
di altro genere tali apporti dovranno essere riconsiderati in base al n° di cicli o di mesi.
BASILICO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 100
100 bassa
P2O5 80 normale
50 elevata
200 bassa
100 elevata
BIETOLA DA FOGLIA(1) O DA
COSTA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150
150 bassa
80 elevata
250 bassa
100 elevata
(1) Nel caso in cui la coltivazione della bietola da foglia è effettuata in coltura protetta, i valori relativi agli
apporti massimi ammessi sono da considerarsi quelli riportati nella tabella baby leaf, in quanto equiparabili
alle coltivazioni dei cosiddetti “sfalciati”.
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CAROTA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150
200 bassa
100 elevata
300 bassa
100 elevata
CAVOLFIORE
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 200
200 bassa
90 elevata
300 bassa
130 elevata
CAVOLO BROCCOLO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150
150 bassa
80 elevata
300 bassa
100 elevata
28
CAVOLO CAPPUCCIO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150
150 bassa
80 elevata
300 bassa
100 elevata
CAVOLO RAPA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150
120 bassa
P2O5 90 normale
70 elevata
250 bassa
100 elevata
CAVOLO VERZA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 200
250 bassa
100 elevata
300 bassa
100 elevata
29
CETRIOLO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150
150 bassa
80 elevata
300 bassa
180 elevata
CICORIA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 180
250 bassa
100 elevata
300 bassa
130 elevata
CIME DI RAPA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 140
120 bassa
P2O5 90 normale
70 elevata
250 bassa
130 elevata
30
CIPOLLA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 160
250 bassa
100 elevata
300 bassa
130 elevata
COCOMERO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 100
250 bassa
100 elevata
300 bassa
100 elevata
FAGIOLO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 50
120 bassa
80 elevata
200 bassa
90 elevata
31
FAGIOLINO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 50
250 bassa
100 elevata
250 bassa
110 elevata
250 bassa
100 elevata
300 bassa
100 elevata
LATTUGA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 200
250 bassa
100 elevata
300 bassa
100 elevata
32
MELANZANA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 280
250 bassa
100 elevata
300 bassa
200 elevata
MELONE
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 120
250 bassa
100 elevata
300 bassa
200 elevata
PEPERONE
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 250
250 bassa
100 elevata
300 bassa
130 elevata
33
POMODORO MENSA IN SERRA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 350
500 bassa
P2O5 300 normale
150 elevata
800 bassa
K2O 400 normale
300 elevata
250 bassa
100 elevata
300 bassa
250 elevata
PORRO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 160
150 Bassa
80 Elevata
250 Bassa
100 Elevata
34
PREZZEMOLO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 100
150 Bassa
80 Elevata
250 Bassa
110 Elevata
RADICCHIO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150
250 Bassa
100 Elevata
300 bassa
200 elevata
RAVANELLO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 100
200 bassa
90 elevata
250 bassa
120 elevata
35
SEDANO E SEDANO RAPA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 200
140 bassa
80 elevata
300 bassa
180 elevata
SPINACIO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 130
100 bassa
P2O5 80 normale
50 elevata
210 bassa
100 elevata
ZUCCA
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 100
150 bassa
80 elevata
300 bassa
100 elevata
36
ZUCCHINO
Elemento Apporti Dotazione del
fertilizzante massimi kg/ha terreno
N 150
150 bassa
80 elevata
300 bassa
250 elevata
37