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Nell'enneagramma le tre parti di un'ottava sono rappresentate dai lati del triangolo
inscritto nel cerchio. I punti del triangolo che toccano la circonferenza hanno un
significato ben preciso nello svolgersi dell'ottava. Nelle ottave ascendenti il primo punto
corrisponde al DO dove si trova l'impulso iniziale dell'ottava, fra il MI ed il FA è l'influenza
esterna che serve per colmare l'intervallo e proseguire nell'ottava, e tra il SOL è il FA è
un punto particolare, siamo a metà strada e un grande lavoro è stato fatto, siamo nel
mezzo, l'inizio e la fine sono equidistanti quindi non vediamo chiaramente la fine e
sappiamo che tornare indietro è altrettanto lungo e difficile; adesso dobbiamo
raccogliere quello che ci serve per avviarci alla fine con tutto quello che comporta.
Gurdjieff chiamava questo punto influenza intenzionalmente inclusa, è qui che
iniziamo la preparazione per l'ultimo intervallo, il SI DO dell'ottava.
Per fare un esempio, se è la prima volta che costruisco qualcosa, e non faccio per niente
attenzione alle differenti fasi della costruzione, non avrò creato una memoria
sufficientemente forte da sostenermi in un'esperienza successiva, ma se sono riuscito ad
essere più consapevole delle mie azioni e di quello che faccio, le volte successive la mia
memoria e comprensione diventerà il sostegno per le nuove ottave.
Dei deboli legami interni dell'ottava fanno si che essa devii in altre ottave laterali in
base alla legge di minima resistenza, che porta lo sviluppo delle forze a cercare
l'espressione con apparente minore dispersione di energia, nutrito dall'inganno della
semplicità.
OTTAVE ASCENDENTI
DO – RE - MI : PREPARAZIONE
A questo punto spostiamo la nostra attenzione sulle connessioni interne che indicano la
relazione esistente fra l'azione del momento e quelle future o passate. Queste linee
mostrano che quando pianifichiamo alla nota RE ci stiamo proiettando in avanti alla nota
FA, questa connessione si può spiegare con l'idea che in fase di programmazione
pensiamo a quello che ci servirà per iniziare il lavoro, ci formeremo internamente una
immagine che corrisponde al punto FA dell'ottava. Se vogliamo scrivere una lettera al RE
visualizzerò dove si trovano i fogli e la penna, passo cioè attraverso il processo mentale
di preparare il necessario per scrivere una lettera, guardiamo avanti nel FA. Un altro
elemento che compone il RE è l'influenza che arriva dal LA, questa connessione
rappresenta ciò che abbiamo immagazzinato da precedenti esperienze o dalle
informazioni che abbiamo raccolto ad esempio su dei testi o attraverso qualcuno, un
esempio di questo è quando cuciniamo seguendo le istruzioni di una ricetta.
La connessione interna tra il MI ed il SI evidenzia l'idea che la buona realizzazione del
piano è direttamente collegata alla sua progettazione e la progettazione deve "guardare"
alla sua realizzazione per procedere, il MI è anche connesso con il FA, questo perché al
FA l'ottava inizia a svolgersi, e proprio la realizzazione concreta che inizia a quel punto è
ciò che sostiene il MI che si trova di fronte all'intervallo.
La seconda fase dell'ottava inizia con l'intervallo MI-FA. In questo punto sperimentiamo
spesso una diminuzione di forza attiva od un aumento di forza passiva od entrambe,
questo perché una volta realizzata la preparazione di quanto ci serve dobbiamo compiere
il primo passo nella realizzazione concreta di quello che abbiamo solo progettato. Il
lavoro deve iniziare, la preparazione è finita. Vi è bisogno di una terza forza che attivi e
dia inizio al processo di esecuzione.
Pensando all'esempio dello scrivere una lettera questo è il momento in cui prendiamo
carta e penna e ci sediamo al tavolo. La carta e la penna sono l'elemento esterno che al
suo entrare permette di iniziare la fase esecutiva dell'ottava, senza di essi il nostro
desiderio di scrivere una lettera rimarrebbe solamente nella nostra mente nutrendo un
mondo immaginario di "cose che vorremmo fare". Ma poniamo il caso che mentre sono
alla scrivania e cerco la carta un libro attrae la mia attenzione, lo prendo inizio a
sfogliarlo e a leggere alcune parti, vuol dire che un’ottava laterale è partita e solo la
decisione intenzionale di tornare all'ottava originaria mi farà poggiare il libro e prendere
carta e penna ed iniziare a scrivere la lettera. La natura della terza forza determina se
l'ottava prosegue nella sua direzione o devia. La deviazione dell'ottava non deve essere
considerata come qualcosa di "sbagliato", questo è collegato esclusivamente allo scopo
che ci siamo prefissi all'azione che stiamo compiendo, deviare l'ottava del lavoro su di sé
può portare solamente a girare intorno senza mai raggiungere nulla, in questo caso non
riuscire a trovare la giusta terza forza può essere molto pericoloso per la nostra vita
interiore.
Superato l'intervallo ci troviamo al FA, le sue connessioni interne vanno solo alle note
precedenti, non vi è nessuna connessione con quello che accadrà in seguito, il FA è una
nota, un punto dell'ottava, che rappresenta un "punto di arrivo" della preparazione delle
fasi precedenti dell'ottava. Il FA riceve forza dall'inizio dell'ottava, il RE, come memoria
di quello che abbiamo progettato, e si collega al MI per dargli un sostegno per superare
il primo intervallo. Giunti al FA siamo all'inizio, abbiamo il foglio bianco di fronte e
dobbiamo iniziare, una caratteristica evidenziata dai suoi legami è che in questo punto
non sappiamo ancora dove stiamo andando, quali saranno i risultati dell'ottava è il punto
in cui ci dobbiamo "buttare" e compiere il passo, poggiamo la penna sul foglio bianco ed
iniziamo a scrivere.
Procedendo nello scrivere l'ottava guadagna forza, le idee si iniziano a legare, le frasi si
compongono, fino al SOL iniziamo a muoverci con la massima energia e le cose iniziano a
prendere forma. SOL rappresenta il luogo di maggior tensione e di confusione e caos
nell'ottava. A questo punto è dove il primo bagliore del risultato si inizia a vedere, il
risultato finale diventa chiaro, spesso è quando diciamo di avere iniziato a vedere la luce
alla fine del tunnel. Questo concetto è mostrato dalle connessioni interne del SOL, con il
SI e con il LA. La connessione tra LA e SOL è l'unica che collega due note adiacenti
andando nella stessa direzione, in questo punto si concentra molta energia. La
connessione con il SI ci mostra che iniziamo a ricevere sostegno dalla fine dell'ottava, è il
raggiungimento del fine, il SI, che possiamo iniziare a vedere, ed è proprio questo che ci
spinge verso il passo successivo il LA.
Ma questo è anche un momento molto delicato, il punto del triangolo che tocca la
circonferenza mette in evidenza che per entrare nell'ultima fase dell'ottava è richiesto
un nuovo elemento di spinta, questo è quello che Gurdjieff chiama influenza
intenzionalmente aggiunta, perché è adesso che dobbiamo, in previsione della chiusura
dell'ottava, iniziare a preparare lo sforzo all'intervallo SI-DO. Avendo adesso una visione
più completa dell'ottava è importante pensare ai passi successivi, scrivendo la mia
lettera a questo punto avrò espresso le idee principali che volevo trasmette, ho iniziato
ad ordinarle e mi avvio verso la fine, dove devo chiudere.
Al LA incominciamo anche a vedere quale è il tocco finale per chiudere l'ottava e darle
una maggiore qualità, abbiamo iniziato a pensare quale è l'azione nel SI e possiamo
iniziare ad avere delle idee su come passare l'intervallo SI-DO. Questo è il punto in cui,
alla fine della lettera scriviamo i saluti e i PS, e pensiamo alla busta e all'affrancatura,
tra il SI e il LA imbustiamo la lettera la affranchiamo e la spediamo.
LA contiene gli ingredienti per completare l'ottava e per poter, un domani, usare questa
esperienza per altre ottave. In questo vediamo il collegamento tra LA e RE. Essere
arrivati a questo punto rappresenta una conoscenza che potremo proiettare in nuove
ottave come nutrimento della fase progettuale.
Il risultato, la spedizione della lettera, è raggiunto al SI, non al DO. Al DO è l'inizio di una
nuova ottava, è al SI che raggiunge la sua fine.
L'ottava sembra finita, ma non è così. Il risultato dell'ottava è li, ma l'ottava ha portato
con essa una serie di effetti collaterali, dati anche dalle ottave laterali che sono
iniziate nei punti in cui il triangolo tocca la circonferenza, che devono essere rimossi o
con cui si deve avere a che fare. Il SI-DO è il passo che porta alla possibilità dell'inizio
di una nuova ottava, in questo punto, che è solitamente considerato poco, ma che
racchiude in sé una grande importanza, ripristino il mio ambiente per la nuova ottava.
Nel caso della lettera, metto la penna, la carta, i francobolli e le buste da lettera a
posto. È lo sforzo intenzionale di chiudere l'ottava, è lo sforzo che è iniziato al SOL
che Gurdjieff chiama l'intervallo intenzionalmente realizzato.
Il più grande ostacolo alla comprensione dell'intervallo SI-DO è che non viene visto, non
abbiamo abbastanza attenzione per osservare le piccole ottave laterali e pensiamo che
una volta raggiunto l'obiettivo superficiale l'ottava sia conclusa, dobbiamo imparare ad
"espandere" la nostra consapevolezza in diverse direzioni simultaneamente.