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le
90 anni di Garbatella
Anche Cara Garbatella
ia
ha voluto ricordare la ec
giornata della memoria
Sp
celebratasi il 27 gennaio.
Abbiamo incontrato Quel 18 febbraio 1920 quella di San Seba-
stiano sull'Appia
Enrica Zarfati abitante
nel nostro quartiere e nasceva il quartiere giardino Antica, già famosa
come percorso
scampata dalla shoah. penitenziale tra le
di Cosmo Barbato suo fianco, un paranco che recava in sette maggiori
Una commovente testimonianza
n inizio di settimana freddo sospensione un parallelepipedo di basiliche romane
soprattutto per i giovani
U ma limpido e assolato, quel
18 febbraio 1920. Nei giorni
precedenti gruppi di operai avevano
marmo, pronto per essere depositato
su un muretto appena rialzato, la base
dello stipite di un arco. La cerimonia
istituito alla fine
del '500 da San
Filippo Neri.
frettolosamente spianato e livellato il era prevista per le 11. Si trattava della Alle 10,30 si
largo che sarebbe diventato più tardi posa della prima pietra di un nuovo forma un corteo di
la Piazza Benedetto Brin, per acco- insediamento abitativo, una borgata macchine, di carrozze e, a piedi, di città ai Colli di San Paolo). Alle 11 in
gliere le carrozze e le auto degli invi- operaia staccata dal resto della città, signori in abito da cerimonia e di punto giunge, accolto dalle note della
tati a una solenne cerimonia. Altri che occuperà i primi Colli di San signore imbacuccate nelle loro pellic- marcia reale intonata da una fanfara,
operai avevano allestito un grosso Paolo lungo l'asse di Via delle Sette ce, che arrivano risalendo il tratto di sua maestà il re Vittorio Emanuele
di Carolina Zincone palco di legno ricoperto con teli di Chiese, l'antica strada romana che Via delle Sette Chiese dalla Via III, a bordo di una lunga auto, accom-
velluto color cremisi orlati d'oro e, al dalla Basilica Ostiense conduce a Ostiense (unico accesso allora dalla
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Nello scorso numero di dicembre unico corpo urbanistico e quindi non non fosse stata voluta fortemente nel zione di un piccolo borgo di casette piccolo tassello di un grande disegno
2009, nell'illustrare il servizio di può essere trattata complessivamen- primo decennio del Novecento da economiche situato sui Colli di San di sviluppo della zona industriale di
Cosmo Barbato sulla storia della te. E' un laboratorio di tipologie edi- Paolo Orlando (1), un tecnocrate di Paolo per gli operai dell'Ostiense e le
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"Scoletta", abbiamo commesso un lizie e di stili, progettato da diversi una potente famiglia di origine sici- maestranze del porto fluviale era un
errore scambiando due quadri architetti e realizzato quasi completa- liana, trasferitosi nella Capitale, dove
molto simili di Raffaello mente tra il 1920 e il 1930. I suoi lotti divenne dapprima consigliere comu-
A pag 6 residenziali, costruiti in varie fasi, nale di opposizione durante la Giunta
vanno dalle casette economiche della Nathan ( 1907-13 ) e poi Assessore
Borgata Giardino "Concordia", nata all'Agro romano e all'Annona col sin-
L'Oratorio San Filippo Neri intorno a piazza Brin nel 1920-21 daco Prospero Colonna ( 1914-19), di
festeggia 75 anni di attività quando ancora il fascismo era solo un cui era grandissimo amico. La costru-
di Leopoldo Tondelli
A pag 7
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Da pag 1 calata col paranco la prima pietra, occupare una superficie di poco più olio dell'Ottocento, che pare localiz- congiungendosi quindi alla città.
Quel 18 febbraio 1920 che il re alletta con la rituale cuc- di trentacinque ettari (il resto del zato alle spalle della cosiddetta rupe Quei primi cinque lotti del quartie-
nasceva il quartiere giardino chiaiata di malta posata con la caz- quartiere si svilupperà in tempi suc- di San Paolo. Più probabile si chia- re, portati ad esempio nella letteratu-
zuola. Al suo interno era stata posata cessivi). Seguono vari discorsi: il masse Clementina, stando alle ricer- ra specializzata di un'urbanistica e di
pagnato dal suo aiutante in campo una pergamena per ricordare l'evento, ministro dei Lavori pubblici Edoardo che effettuate dalla Terza Università un'architettura avanzatissime sul
gen.Cittadini. firmata dal re e dalle altre personalità Pantano, il presidente delle Case nei "registri delle anime" di San piano sia estetico che funzionale,
Ad accoglierlo una moltitudine di convenute. L'epigrafe dice: popolari Vincenzo Magaldi, l'archeo- Paolo dei primi decenni dell'Ottocen- furono oggetto nel 1960 di un vile
personalità. Innanzitutto, l'ing.Paolo Per la mano augusta di S.M. il logo Rodolfo Lanciani a nome del to: Clementina Eusebi vedova di tentativo di speculazione da parte
Orlando, presidente dello SMIR Re Vittorio Emanuele III l'Ente sindaco Apolloni. Il palco è affollato Giambattista Cascapera che nel 1841 dell'Istituto case popolari in accordo
(l'Ente per lo sviluppo marittimo e autonomo per lo sviluppo maritti- di personalità: le più in vista sono subentrò con i figli nella gestione col Banco di Santo Spirito, per la
industriale di Roma), che in quel mo e industriale e l'Istituto delle almeno trenta, tra politici, militari, sulla Via Ostiense, sotto la collina del costruzione di villette a favore dei
giorno vede realizzarsi una parte Case popolari di Roma con la col- capitani d'industria e banchieri. nuovo insediamento, di un locale a dirigenti bancari. Di conseguenza
importante del programma a cui egli laborazione delle Cooperative di Nell'epigrafe non si fa alcun cenno quel tempo noto come Osteria della furono abbattuti due lotti e mezzo,
si è dedicato fin dal 1909: creare un lavoro ad offrire quieta e sana al nome del nuovo insediamento: Garbatella. Ma si trattava di un topo- trasferendo i residenti in squallidi
porto fluviale subito a valle della stanza agli artefici del rinascimeto segno che sull'argomento c'erano per- nimo già esistente o del soprannome palazzoni di nuova costruzione in
Basilica di San Paolo collegato a un economico della Capitale questo plessità. Si sa tuttavia che avrebbe che si era conquistato l'ospitale ostes- lontane periferie. La decisa reazione
canale navigabile parallelo al Tevere aprico quartiere fondato oggi dovuto chiamarsi Concordia, come sa? Comunque sia, quel nome popo- del quartiere tentò di fermare il pic-
che congiunga il mare di Ostia con XVIII Febbraio MCMXX annota nel suo diario lo stesso inge- lare, dal sapore plebeo, prevalse su cone, ma soprattutto fu l'intervento
gner Orlando, "in contrasto al presen- quello di Concordia. Né riuscì a scal- degli antichi proprietari, che avevano
te marasma sociale e per l'auspicio zarlo quello di Remuria, suggerito donato quel suolo per l'edificazione
all'avvenire felice". Ma quel tratto nel 1937 dalla smania retorica della di case popolari, a bloccare la specu-
dei Colli di San Paolo è già popolar- toponomastica fascista di nobilitare i lazione. Dopo di che, per trent'anni le
mente indicato col nome di nomi di alcuni quartieri romani, attin- aree abbattute restarono abbandonate
Garbatella, di incerta origine. Si è gendo nel nostro caso a una leggenda al più assoluto degrado. Poi nel 1990
detto che potrebbe riferirsi a una par- che localizzerebbe sulle colline a sud le amministrazioni democratiche le
ticolare coltivazione della vite "a gar- dell'Aventino piuttosto che proprio trasformarono in giardini e più tardi,
bata" praticata in una grande tenuta sull'Aventino la città che Remo una parte, in un comodo parcheggio.
che aveva occupato parte della zona, avrebbe voluto fondare in contrappo- Della originaria vocazione marina-
l'area industriale Ostiense. La nascita In considerazione dei torbidi movi- di proprietà di un potente monsigno- sizione alla Roma di Romolo sul ra del quartiere rimane testimonianza
del nuovo insediamento infatti con- menti politici in atto in Italia e a re, Nicolò Maria Nicolai. Più credibi- Palatino. in buona parte della toponomastica,
tribuisce a creare indispensabili Roma in quel periodo, presenziano la le è l'ipotesi che, lungo la prima parte Alle 11,45 di quel 18 febbraio ispirata da quei propugnatori del
infrastrutture: la borgata è destinata a cerimonia una folto numero di cara- della Via delle Sette Chiese o nelle 1920 la cerimonia era conclusa (le porto fluviale che poi non fu realizza-
dare alloggio, oltre che agli operai binieri e di agenti, molti di questi sue adiacenze, una garbata e compia- cronache della stampa dell'epoca to: strade e piazze sono infatti intito-
della sottostante recente zona indu- ultimi in borghese (siamo negli anni cente ostessa gestisse un'osteria con stranamente anticipano tutto di un'o- late a navigatori, costruttori navali,
striale, anche agli operatori del porto, del dopoguerra con la disoccupazio- alloggio, destinata ai pellegrini, ai ra). Da quel giorno la costruzione dei cartografi, scrittori del mare, armato-
il quale però non vedrà mai la luce (il ne dilagante e le fabbriche occupate). cacciatori e a chi si volesse procurare 44 edifici dei primi lotti della nuova ri, capitani d'industria cantieristica. A
progetto, pur elaborato nei dettagli, Al re viene illustrata la pianta del in una località fuori mano incontri borgata procedette rapidamente e cominciare dalla bella scenografica
verrà definitivamente scartato due primo insediamento progettato dagli galanti. In tempi recenti di questa negli anni successivi si estese pro- piazza da cui ebbe inizio il quartiere
anni dopo, giudicato troppo costoso architetti Marcello Piacentini e signora Garbatella è stato ipotizzato gressivamente a tutto il territorio col- e dove è murata la pietra di fondazio-
per le deboli finanze postbelliche e Gustavo Giovannoni: una piccola anche il nome e della sua osteria linare retrostante, in seguito invaden- ne: Piazza Benedetto Brin, dedicata
inopportuno per altre considerazio- città-giardino comprendente cinque anche una possibile localizzazioni. Si do anche la valle del fiume Almone, al primo ministro della marina del
ni). lotti per un totale di 190 alloggi siste- sarebbe chiamata Maria, stando la zona della Circonvallazione Regno d'Italia, ingegnere, costruttore
Dopo i discorsi di cerimonia, viene mati in 44 unità abitative, destinate a all'insegna di un locale, ritratto in un Ostiense confinante con l'Aventino, delle corazzate Duilio e Italia.
Cara Garbatella
Periodico di Informazione e Cultura Territoriale a cura Uno sfregio alla fontana di Carlotta
dell’Associazione culturale Cara Garbatella
Iscritto al tribunale di Roma n° 137 dell’8 aprile 2004 anno 7 n° 23 ' stata trafugata da ignoti van- altri oltraggi in un recen-
via Francesco Passino 26 tel.06/5136557
caragarbatella@fastwebnet.it
www.caragarbatella.org
E dali la palina posta vicino
alla fontana di Carlotta in
Piazza Ricoldo da Montecroce, illu-
te passato: la bruciatura
delle panchine, l'imbrat-
tamento di un eucaliptus
strante la storia di quell'angolo carat- e dello stesso volto della
Direttore responsabile Direttore editoriale teristico del nostro quartiere. L'atto storica fontana.
Alessandro Bongarzone Giancarlo Proietti vandalico si associa ad azioni simili L'Associazione
Coordinatrice Francesca Vitalini con cui scritte senza senso hanno denuncia l'irresponsabile
Redazione Ottavio Ono - Marcello Delogu - Antonella Di Grazia deturpato tutte le altre paline turisti- azione di chi non ama il
Eraldo Saccinto - Lorena Guidaldi che che erano state poste in vari quartiere, rivolgendosi al
Distribuzione curata da Guido Barbato angoli del quartiere, rendendole Sindaco, al Presidente
Grafica e foto Giancarlo Proietti - Massimo De Carolis illeggibili. del Municipio, all'Asses-
Coordinatore informatico Remo Terenzi Si è fatto interprete dello sdegno sore alla cultura e ai
Collaboratore organizzativo Tiziana Petrini generale l'Associazione "Il tempo Carabinieri, per la salva-
Collaboratori Cosmo Barbato - Antonio Angelucci - Gianni Rivolta ritrovato" che ricorda come quell'an- guardia dei beni cultura-
Stampato presso la Tipografia: “Gielle Grafica” Via Anton da Noli 42-44 00154 Roma Lo stato pietoso della palina prima di essere trafugata
golo della Garbatella abbia subìto li.
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Da pag 1 gato al mare. Due anni dopo lo perfe- striale San Paolo-Ostiense e di colle- organismo, che sarebbe stato fonda- quartiere operaio dell'arsenale marit-
Il tecnocrate che volle zionò prevedendo lo scalo interno di gare Roma al mare per un suo rina- mentale per lo sviluppo industriale timo di La Spezia, a Napoli il Rione
la borgata “Concordia” impianti portuali e ferroviari. Il baci- scimento economico e produttivo. della zona sud della Capitale, fu Carelli a Posillipo, a Palermo il
no mercantile avrebbe dovuto avere Del Comitato facevano parte oltre breve e contraddittoria. Infatti, tra Quartiere Giardino Littorio e alcuni
Roma sulla sponda sinistra del una larghezza di 63 metri e una pro- alla Banca Commerciale Italiana, progetti e rinvii, verrà liquidato dopo piccoli esperimenti a Milano sorti tra
Tevere. Fu lui a coinvolgere fin dal fondità di 8 metri e mezzo, sufficien- l'Anglo romana gas, la società pochi anni, nel 1923, anche se per il 1909 e il 1923: i villaggi-giardino
1910 l'Istituto case popolari e qual- ti per il pescaggio e il passaggio a Romana trams e omnibus, la Mulini e statuto sarebbe dovuta durare settan- Campo dei Fiori, Baravalle, Breda,
che anno più tardi gli architetti doppia fila dei piroscafi. Costo com- Pastifici Pantanella, l'Acqua Marcia, t'anni. Tiepolo,"Milanino", il sobborgo ope-
Gustavo Giovannoni e Marcello plessivo dell'opera 59 milioni di lire. la Generale Immobiliare per lavori di Politicamente Paolo Orlando era un raio dell'Unione cooperativa opera
Piacentini che disegnarono il piano Il canale al fondo doveva essere largo utilità pubblica ed agricola, la ditta moderato di idee liberali legato a del ferroviere Luigi Buffoni, che nel
regolatore della zona. 16 metri. Il progetto originario preve- armatrice Navigazione generale certi gruppi industriali, ai cattolici e 1886 si riproponeva di aiutare la clas-
Ma chi era Paolo Orlando? Nato nel deva una diramazione sulla sponda Italiana e più di 700 soci. Le stesse alla finanza vicina al Vaticano. Era se media nei suoi bisogni abitativi.
1852 e settimo di nove figli, si laureò sinistra del Tevere in corrispondenza aziende due anni dopo costituirono amico del Medici del Vascello, colle- Seguendo l'esempio delle città giardi-
presto in Ingegneria al Politecnico di gato ai nazionalisti, che sostenne no inglesi aspirava a costruire case
Milano e si appassionò fin da subito nelle elezioni politiche per la Camera igieniche ed economiche di tipo pic-
ai problemi della navigazione delle dei deputati. Esponente della Lega colo in stile liberty ed eclettico (2).
acque interne e allo sviluppo indu- Navale, portavoce degli industriali Paolo Orlando divenne senatore del
striale-commerciale e marittimo di romani, presidente dell'Associazione regno nel 1934 e, chiusa l'infelice
Roma, dove si trasferì dopo gli studi pro quartiere San Paolo. Era un esperienza romana, tornò a Livorno.
per intraprendere la carriera politica. iscritto all'Associazione antibolscevi- Morì il 3 settembre 1943 a Rapallo
Fu la sua caparbietà e la sua tenacia a ca, non aveva quindi nessuna simpa- nella villa dove si era ritirato allo
vincere gli innumerevoli ostacoli che tia per quello che era successo in scoppio della guerra mondiale
le amministrazioni centrali e comu- Russia e tanto meno per i socialisti
nali frapposero negli anni allo svilup- italiani. (1) Nacque il 6 aprile del 1852. Suo
po dell'area industriale dell'Ostiense. Ma in certa borghesia nostrana, come padre Luigi apparteneva ad una
Il suo chiodo fisso era dunque quello in quella anglosassone e tedesca, era famiglia che a Palermo possedeva
di realizzare uno sbocco della Capita- viva l'idea di costruire case decorose una officina meccanica, che produce-
le sul mar Tirreno e, attraverso un per le famiglie degli operai in luoghi va materiali per la costruzione di
canale navigabile, far transitare mate- ameni e salubri, lontano dalle grandi macchine agricole e mulini. I fratelli
rie prime e manufatti per le fabbriche aree urbane inquinate dagli opifici Orlando, Luigi, Salvatore, Giuseppe
dell'Ostiense e del Portuense, che manifatturieri. Tutto il movimento e Paolo avevano aderito alle insurre-
erano cresciute nel primo decennio delle Città Giardino, ispirato dai zioni antiborboniche del 1837 e del
del Novecento. Il suo era un disegno del canale di Dragone. I tempi di rea- con l'Orlando la Società "Marina di socialisti utopisti Robert Owen, 1848 e simpatizzavano per la
ambizioso. L'Orlando, a capo di alcu- lizzazione delle opere a "carte appro- Roma". William Morris, Ebenezer Howard, si Giovane Italia di Mazzini. Costretti
ni comitati ed enti, coinvolse banche vate" furono stabiliti in 8 anni per il Ma quando tutto sembrava andare per mosse per decenni in questa direzio- all'esilio, Luigi si stabilì a Genova,
ed aziende private, che in quell'ope- porto, 5 per il canale e 2 per la ferro- il verso giusto, dopo tante parole e ne. Il Sobborgo Giardino Garbatella, dove divenne imprenditore. Insieme
razione intravedevano grossi vantag- via. tante promesse, nel 1911 i finanzia- quello dei primi 5 lotti sorti nel 1920 al fratello Giuseppe in pochi anni si
gi economici, per realizzare un porto Ma i vari governi che si succedettero menti, che erano stati predisposti per intorno a Piazza Benedetto Brin, ne è impose nel campo della cantieristica
fluviale a valle della Basilica di San non furono propensi ad accettare le il Cinquantenario dell'Unità d'Italia, un esempio unico per estensione e navale, tanto che il Cavour propose
Paolo, un collegamento ferroviario proposte dell'Orlando, che nel 1904 furono dirottati verso opere pubbli- stili compositi, fatto salvo l'insedia- loro la direzione degli stabilimenti
Roma-Ostia e un borgo operaio sui fondò il Comitato nazionale pro che al Nord del paese. Paolo Orlando mento della Città Giardino Aniene a Ansaldo. Nel 1866 gli Orlando si tra-
Colli di San Paolo. Roma marittima del Porto di Roma e rimase a bocca asciutta, ma non si Montesacro, costruita nello stesso sferirono a Livorno dove diedero vita
I primi progetti di Paolo Orlando la navigazione del Tevere e del Nera, perse d'animo e dopo qualche anno si anno ma per il ceto impiegatizio. ai Cantieri.
risalgono al 1887 e al 1889. in pratica un gruppo di pressione rimise al lavoro a capo dello Smir. Piccoli insediamenti furono realizzati
Dapprima aveva localizzato un porto sullo Stato e sulle altre amministra- Nel 1919, infatti, viene istituito l'Ente al nord specialmente attorno ai coto- (2) Da " Regionalismo a Roma. Tipi e
a Fiumicino, poi a Maccarese e nel zioni pubbliche con l'obiettivo di autonomo per lo Sviluppo Marittimo nifici e agli arsenali come il Villaggio linguaggi: il caso Garbatella", di
1896 propose la realizzazione al sostenere con investimenti ed infra- ed Industriale di Roma, di cui diven- Crespi sull'Adda, le case operaie del Francesca Romana Stabile. Editrice
Valco San Paolo di un bacino colle- strutture lo sviluppo dell'area indu- ne presidente. Ma la vita di questo cotonificio Poma a Miagliaro, il Librerie Dedalo, Roma 2001.
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di Carolina Zincone anni ma ricordo tutto come fosse il era in tappa forzata: si trovava nel andare a recuperare una pagnotta ebrei che hanno agito in modo eroico
primo giorno!". Ci dice che la cogna- Campo poliziesco e di transito situa- tedesca comprata la sera avanti: a rischio della propria vita, per salva-
o e Giancarlo eravamo un po' emo- ta sta scrivendo un romanzo sulla sua to in località Fossoli, a circa sei chi- "Chissà che sembrava questa pagnot- re la vita anche di un solo ebreo dal
I zionati. Lui la signora Enrica
Zarfati - sopravvissuta ad Auschwitz
storia "ma io non ho il coraggio di
raccontare tutto". In realtà il coraggio
lometri da Carpi, da cui nel corso del
1944 transitarono 5.000 prigionieri
ta a quei tempi e con quella fame! E'
così che m'hanno presa, dopo 7 mesi
genocidio nazista.
Enrica lo sa, ricorda che in quel
ed abitante storica della Garbatella - ce l'ha, eccome. politici e "razziali" che avevano che scappavamo! Erano le 6 di matti- periodo i suoi fratelli passavano dal
l'aveva già incontrata e ci teneva a come destinazione finale i campi di na e noi lì ad implorare in ginocchio rifugio al Bar Lunik (quello della
rivederla; io ne avevo sentito parlare Non faccio in tempo a cambiare Auschwitz-Birkenau, Dachau, il maresciallo della pubblica sicurez- "nanetta"), dove il proprietario,
e mi domandavo se sarei stata in argomento per formulare una doman- Buchenwald e Flossenburg. In sette za, a baciargli i piedi, a umiliarci: Socrate, li proteggeva dando loro da
grado di sollecitare un racconto di cui da che ci avvicini un po' a quel 1944 mesi di attività del campo partirono 8 lasciateci, non c'ha visto nessuno!". mangiare. "Ma 7 mesi sono lunghi!",
far tesoro senza riaprire vecchie feri- di dolore, che Enrica aggiunge: "Il 16 convogli ferroviari, 5 dei quali desti- Lui, però, che non avrà avuto nean- aggiunge Enrica, quasi a dire che
te. ottobre ci fu il rastrellamento grande, nati ad Auschwitz. In uno dei convo- che 20 anni, evidentemente sapeva di prima o poi qualcosa a qualcuno
Le ferite sono interessanti, inutile al ghetto. Io no, io fui presa 7 mesi gli per Auschwitz avrebbe viaggiato essere stato visto, forse perché dove- doveva succedere. E successe a lei.
nascondercelo. Ancor più interessan- dopo. Ci hanno portato ad Ausch- Enrica Zarfati. va essere tenuto d'occhio da chi l'ave- Non si fermavano nemmeno di fron-
ti se ci parlano di una storia terribile witz, che squallore!". E così ci ricor- Dal 16 ottobre del 1943 la sua vita va mandato lì. Per questo, mentre te ai bambini "i fascistacci che face-
che vogliamo ascoltare perché fa da il motivo della nostra visita: era cambiata, viveva nascosta, insie- aspettava il comandante, era stato vano la spia a rotta di collo". Che poi
paura, perché sembra impossibile, Enrica Zarfati, abitante della me al resto della famiglia: Enrica, inesorabile: "Ormai non posso più magari non erano neanche fascisti,
perché non vogliamo che si ripeta e Garbatella dall'età di anni 3, il 9 mag- che era la più grande, aveva tre sorel- lasciarvi". Enrica racconta e com- ma 5000 lire per ogni ebreo denun-
perché in questo modo possiamo dire gio del 1944, all'età di anni 21, fu le e tre fratelli. A casa non ci si pote- menta, commenta e racconta: "Boni ciato facevano gola a tutti e 16 in un
a chi è stato ferito quanto ci addolora presa e deportata ad Auschwitz, nella va più stare, così dapprima si erano so' stati, eh?" "So' stati angioletti! colpo solo sarebbero stati un bel bot-
che sia andata così. La scommessa, tino. Quel giorno che "c'hanno preso
allora, consiste nel mostrarci curiosi, come bestie a me e a una signora qua
sì, ma anche rispettosi e, per questo, davanti, una di quei Pavoncello,
sinceramente vicini. porella, che aveva 50 e passa
Ogni persona, a modo suo, contri- anni…A quella l'hanno bruciata
buisce a fare la Storia. C'è però qual- subito, a quelli deboli, che stavano
cuno che la Storia l'ha subita più di un po'giù, li facevano fuori pre-
altri e la cui memoria ci è particolar- sto…vedevi quelle fiamme, sentivi
mente preziosa, al punto di volerla quella puzza…che si doveva vedere,
far nostra. La memoria di un singolo nella civiltà!".
si trasforma così in memoria colletti- Restiamo a bocca aperta: la Zarfati
va, in memoria di un popolo. E' que- ci parla di gente "bruciata" (usa
sto il caso di Enrica Zarfati e dei suoi molto questa espressione che fa dav-
ricordi che - lo si vede da subito - la vero spavento), dà per scontato che
signora non vede l'ora di condividere sappiamo perfettamente di cosa stia
con noi. parlando e butta lì un commento
Enrica ci aspettava a casa, in com- sulla nostra civiltà.
pagnia della sua cara e affezionata
badante di origini ucraine. Una bella Ricorda che all'epoca era una bam-
coppia, sembrerebbe, l'una fiera del- bina, una bambina di 22 anni ebrea
l'altra. Tra di loro si chiamano Enrica per caso: "eravamo ebrei perché c'a-
e Irina ed entrambe hanno ricevuto - vevano fatto così, ma sennò…non
rispettivamente nel 2004 e nel 2005 - eravamo proprio attaccati alla reli-
il "Premio Fantasia" della Garbatella, gione… Eravamo ebrei per modo di
strumento di tutela della cultura dire, non frequentavamo spesso la
popolare del quartiere, assegnato sinagoga. Sia papà che mamma
ogni anno a persone garbate e belle. Enrica Zarfati il giorno dell’intervista. A pagina 5, Enrica ci mostra quello sciagurato marchio:”A8506”. erano ebrei, ma lasciavano correre."
Mentre chiacchieriamo, Irina inter- Prima di trasferirsi alla Garbatella
viene con conferme e precisazioni. I la famiglia viveva a Monte Savello,
racconti di Enrica deve averli sentiti Polonia occupata, perché ebrea. "Che sistemati insieme ai Pavoncello in Quanto erano cattivi i fascisti, al ghetto, "ma Mussolini voleva libe-
tante volte, sa che è diventata un per- squallore!", ripete, ed è curioso come una "grotta" della Circonvallazione mamma mia! Je dispiace a lei che rare il Portico d'Ottavia - ricorda
sonaggio quasi famoso, ricorda le sia il senso di squallore a riaffiorare Ostiense, poi, con l'aiuto di altri vici- erano cattivi i fascisti?". E ancora, Enrica - e avevano fatto 'sta zona.
interviste, i libri, i documentari fatti per primo, più forte di tutti gli altri. ni, si erano trasferiti in una fontana incredibilmente: "A me è dispiaciuto Non c'era niente qui, sa? Ci abbiamo
sulla base delle sue storie. E poi tutti Subito dopo, però, arriva l'impo- del lotto dove c'era una stanzetta che dopo hanno perso il posto, ma trovato i contadini che coltivavano la
i giorni, in salotto, si imbatte nella tenza, la sensazione di essere stata segreta che le due famiglie avevano dopo quello che era successo, come terra sotto casa". Non c'era una
foto dell'ex sindaco Veltroni sorpreso gabbata dal destino, la frustrazione di organizzato come un appartamento. perdonarli?". comunità ebraica ma c'era qualche
in compagnia della signora Zarfati. non essersela cavata solo per poco: Ci vivevano stretti stretti in 16 - "a Alla domanda se nel quartiere ebreo nei paraggi. Il papà era com-
Ma anche Irina ha una storia. "Lei "La mia è stata l'ultima partenza, vi papà lo mozzicò pure un topo", ricor- qualcuno avesse cercato di proteg- messo ai magazzini, poi il magazzino
pure ha sofferto", dice Enrica con rendete conto? Per un pelo m'hanno da Enrica che di suo padre ha un gerli, la signora Enrica risponde istin- è fallito ed è rimasto senza lavoro:
complicità: "Quando scappavi, eh?". presa! Quando hanno liberato Roma, ricordo davvero tenero e quasi protet- tivamente con un "Macché!!!!", ma "Eh…era una tristezza, porello, si
Ci piacerebbe chiedere perché e dove il 4 giugno, io ero ancora in viaggio tivo - ma in questo modo tutte le poi si corregge: "Chi sì e chi no". dava da fare per qualsiasi cosa ma era
scappasse Irina, ma la nostra visita al per il Nord. Siamo stati 40 giorni volte che le guardie mandate dagli Giancarlo ci rammenta che per aver piccoletto…invece lei è alto! - dice la
lotto 31, dove la Zarfati viveva e vive fermi a Modena e lì è arrivata la noti- inquilini spioni erano andate a cercar- nascosto gli ebrei sotto la chiesoletta signora rivolgendosi a Giancarlo. Era
tuttora, suggerisce altre strade, che la zia della liberazione, da mangiarsi le li alla fontana non li avevano trovati. don Alfredo Melani è stato ricono- buono papà". E poi ammette, con l'i-
nostra ospite ha quasi fretta di riper- mani!!". Il 9 maggio, però, Enrica era sbucata sciuto come "Giusto tra le nazioni", ronia che ormai sappiamo riconosce-
correre con noi: "Son passati tanti Più che in viaggio, Enrica Zarfati dalla tana al momento sbagliato, per termine utilizzato per indicare i non- re: "Purtroppo abbiamo fatto proprio
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Dal Municipio
Due "Raffaello" molto simili: Forse va a Via Pigafetta la Asl di Piazza Pecile
Una commissione congiunta tra la ASL RMC, il Presidente del Municipio XI
uno scambio di immagini Andrea Catarci e il Consigliere delegato alla sanità municipale Antonio
Bertolini ha esaminato la pesante situazione venutasi a creare con la parziale
inagibilità dell'edificio che ospita l'ambulatorio di Piazza Pecile, al fine di
ello scorso numero di dicembre 2009, nell'illustra- Bambino e San Giovannino, detta anche "La bella giardi- individuare rapidamente soluzioni alternative.
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Scompare il pedagogista
prof. Carlo Piantoni
L e t t e r e Dedicato a Carlo Acciari
i è spento nei primi giorni il nono Premio Fantasia
S dello scorso dicembre il prof.
Carlo Piantoni, pedagogo e
Segnalazioni al Municipio
arà dedi-
docente universitario, membro eme-
rito del Gruppo di Studio e Ricerca
per la promozione dell'educazione
Abito a Via delle Sette Chiese. Pur sforzandomi di apprezzare il restauro intra-
preso nel tentativo di valorizzare l'antica strada, non posso fare a meno di
segnalare alcune incongruenze. Nel tratto Largo delle Sette Chiese - Piazza
S cato alla
memoria
del pittore Carlo
artistica dell'UNESCO, esperto del- Sant'Eurosia le strette aiuole che corrono lungo i marciapiedi sono diventate per Acciari, recente-
l'uso delle immagini e dei linguaggi mancanza di manutenzione ricettacolo di sporcizia o di cespugli incolti. In tal mente scompar-
non verbali. E' noto per le sue nume- modo, oltre ad essere antiestetiche, contribuiscono a rendere difficoltoso il pas- so, la nona edi-
saggio dei pedoni. Non sarebbe più opportuno chiudere quelle inutili aiuole con zione del tradi-
delle lastre di basalto, uniformandole al resto del marciapiede? E ancora. Non zionale Premio
sarebbe ora di correggere quello spigolo di marciapiede all'incrocio con Via Fantasia, orga-
Borri, contro il quale continuano a sbattere le macchine, danneggiandosi e spo- nizzato dall'As-
stando le pietre del ciglio? sociazione "Il
Dante Tersigni tempo ritrova-
to", che si con-
Da mesi un tratto di Via delle Sette Chiese, poco prima della Clinica Concordia, cluderà il prossimo 15 febbraio con "Finestre sulla Garbatella"; Maurizio
è ristretto a causa di un transennamento ricavato per consentire i movimenti dei una cerimonia nel Teatro "In portico" Francisci, professore di sostegno alla
mezzi pesanti che erano addetti alla ristrutturazione dell'edificio comunale che alla Circonvallazione Ostiense. La "Alessandro Severi"; Marina Tiberi,
gli sta di fronte. I lavori nell'edificio ormai da tempo sono stati interrotti, ma il morte dell'artista, molto noto nel della elementare "Alonzi"; Pierange-
rose pubblicazioni sull'educazione transennamento della strada è rimasto in piedi senza che abbia più motivo di quartiere, aveva provocato una vasta la Di Bella, Michela Vitulano e Cle-
all'immagine e per l' attività svolta esistere, creando intralcio alla circolazione. generale emozione. Dalla Associa- lia Porchetti, maestre della "Malaspi-
nel campo della qualificazione e del- Marta Buzzoli zione è stata avanzata la proposta di na"; Cristina Mussa, dirigente scola-
l'aggiornamento degli insegnanti. intitolare a Carlo Acciari la scalinata stica; Ivana Emiliani, maestra di "La
Piantoni iniziò la sua opera di mae- Domande mal poste che sovrasta la fontana di Carlotta Coccinella"; Claudia Della Valle,
stro nell'immediato dopoguerra tra (già dedicata al missionario del XVII coordinatrice della "Scoletta"; La
mille difficoltà in uno sperduto vil- Spettabile redazione, leggo sul vostro numero di dicembre lo Speciale dedica- secolo Angelo Orsucci) da lui tante compagnia degli attori "I
laggio dell'Umbria. Il fatto di risie- to alla Sanità del nostro Municipio. Come mai tanto scalpore e meraviglia da volte dipinta, come nel bel quadro Masnadieri"; Barbara Tupini, presi-
dere sul posto, tra i contadini e i parte vostra per la quasi certa chiusura dei locali ASL di Piazza Pecile? Dove che fa da sfondo alla sala consiliare dente dell'Assoc.Sportello Famiglia;
braccianti, gli offre la possibilità di eravate quando fu chiusa la sede ASL di Largo delle Sette Chiese? Perché tale del nostro Municipio. Una proposta Dante Pica, novantenne artigiano
effettuare una preziosa esperienza chiusura passò sotto silenzio? Allarghiamo il discorso anche alla sede del questa alla quale aderisce volentieri inventore di un presepe meccanico;
umana.. Nel '60 il maestro terrà set- Municipio XI, di Largo delle Sette Chiese: quando riaprirà? Sono più le volte Cara Garbatella. Domenico Sacco, poeta e scrittore;
tanta lezioni al famosissimo corso che gli operai non lavorano che quelle che lavorano. Quest'anno il Premio Fantasia è Marco Olivieri, dirigente delle ele-
televisivo "Non è mai troppo tardi". Possibile che non vi sia nessuno preposto alla vigilanza e al controllo? Perché particolarmente dedicato al mondo mentari "Battisti" e "Alonzi"; Maria
Quindi, dopo una breve parentesi di non restituire al Municipio anche i locali abusivamente occupati dal Centro dell'infanzia e all'adolescenza. I vin- Rita Parsi, psicoterapeuta dell'infan-
insegnamento in una borgata roma- sociale la Strada, che erano l' archivio del nostro Municipio? Dove eravate allo- citori: Federica Crocetti, studentessa, zia; L'antico Bar dei romanisti di Via
na, venne chiamato al Centro didat- ra voi? Anche questo passò sotto silenzio. Perché tanto clamore per la ventila- autrice di un video sulla Garbatella; Fincati; Anna Maria Felici Paoloni,
tico per la Scuola elementare. Nel ta chiusura del CTO? Dove eravate voi quando venne chiuso il San Giacomo? Laura Monaco, autrice del libro catechista di Santa Galla.
1969 l'UNESCO lo inserì nel gruppo Un lettore
per la promozione dell'educazione
artistica in Italia. Poi, dopo sette Domande mal poste se rivolte a un giornale di quartiere, il cui compito è quel-
anni di permanenza al Centro didat- lo di informare e di denunciare quel che non funziona nell'organizzazione della
tico, il maestro si fece distaccare in vita pubblica nell'area di propria competenza. Esattamente quel che abbiamo
una scuola speciale dove guidò una fatto, nei nostri sette anni di vita e anche oggi, pubblicando la lettera del nostro
sperimentazione per il recupero dei anonimo lettore.
bambini disabili mediante i linguag-
gi non verbali. Dopo una serie di
incarichi negli anni, venne chiamato Corsi di Inglese e Spagnolo alla Villetta
a far parte della Commissione per i
nuovi programmi della scuola ele- Lunedì 22 (Spagnolo) e Giovedì 25 (Inglese) febbraio
mentare. Ha diretto il Centro segno e
immagine per l'educazione grafica e
inizieranno corsi di medio livello
visiva. Piantoni, abitava nel nostro alla Villetta, Via F. Passino n. 26.
quartiere, in Via Costantino. Per chi,
come chi scrive, ha avuto l'onore di Durata: 16 h
conoscerlo, rimarrà per sempre nella
memoria per la semplicità amiche- Frequenza: 1 volta a settimana,
vole e per la simpatia, legati ad una 8 lezioni di 2 ore ciascuna
non comune capacità immaginifica. dalle 18.30 alle 20.30
Scompare con lui una delle figure
più rappresentative della pedagogia
e della didattica italiana, un punto di
riferimento per tantissimi operatori Per info su svolgimento corsi e costi:
della scuola, per i genitori e per gli
alunni di ogni età e classe, un punto
Tiziana Patacconi 06/50512017
di riferimento ed una grande risorsa email: tiziana.patacconi@libero.it
per il territorio.(E.S.)