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REGIONE MOLISE

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MOLISE COMMISSARIO DELEGATO


(Legge del 27 Dicembre 2002 n.286)

Decreto n. 76 del 3 agosto 2005


Protocollo di Progettazione per la Realizzazione degli Interventi di Ricostruzione
Post-Sisma sugli Edifici Privati

Decreto n.10 del 25 gennaio 2006


Approvazione “Protocollo di Progettazione per gli Interventi su Immobili Privati per la Ricostruzione
Post-Sisma redatti in attuazione della Direttiva Tecnica del C.T.S.
approvata con Decreto Commissariale n. 35/2005”

PARTE I – EDIFICI IN MURATURA

ALLEGATO
ESEMPI DI CALCOLO PER MECCANISMI LOCALI
3I

Gennaio 2006

I documenti del protocollo di progettazione sono disponibili sul sito della Regione Molise
www.regione.molise.it/sis nelle sezioni notizie ed eventi e ricostruzione.
A Cura di :
Ing. Claudio Pasquale
Ing. Alberto Lemme

Documento redatto da :
Ing. Lucia Milano – collaboratore CNR-ITC – L’Aquila
Ing. Antonio Mannella - collaboratore CNR-ITC – L’Aquila
Ing. Antonio Martinelli – CNR-ITC – L’Aquila
Ing. Alberto Lemme - collaboratore CNR-ITC – L’Aquila
Ing. Carmenzo Mozzi - collaboratore CNR-ITC – L’Aquila

Supervisione scientifica
Comitato Tecnico Scientifico – D.CD. n.19 del 12.6.2003
Applicazione di verifica sismica di edificio con analisi dei meccanismi di collasso
mediante OPCM 3274 e DM 96

Si consideri l’edificio descritto nelle figure sottostanti:

C E
⊥ CC
V18 M4
A
V18 Ps2
MA B V8
6 5
H12 V9 3 H12 bagno
forno camera 4
V9 H12 1
2 λPs2
12 camera
camera rip. ⊥ SA λW2
11 MA SA
MA SA MA SA

tettoia 10 8 MA
7
W2
cucina soggiorno magazzeno
Ps1
9
PROSPETTO LATO NORD
λPs1
MA

λW1
D F PIANO TERRA

// CC W1
// SA

M9 A
V18
// SA
V18 M9 SEZIONE C-D

Fig.1 – Dall’alto in senso orario: pianta piano terra,


prospetto nord, schema di calcolo della parete ribaltante,
sezione trasversale e prospetto della parete ribaltante
PROSPETTO LATO EST
dell’edificio.

Per la struttura in esame si assume un terreno di tipo B, C, E con S = 1.25, fattore di importanza γI = 1 e
coefficiente di amplificazione topografica ST = 1.
Si procede all’analisi dei meccanismi di collasso che con maggiore probabilità possono interessare la
struttura in esame, rappresentati dal ribaltamento semplice della facciata principale dell’edificio, al fine di
individuare l’entità del più piccolo coefficiente sismico λ che determina la crisi del sistema murario. Nella
valutazione delle azioni che si esercitano sui macroelementi considerati si utilizzano i seguenti carichi
unitari:

ANALISI DEI CARICHI SUI MACROELEMENTI


Muratura di pietra calcarea a sacco P [kN/m3] 20,00
Carichi
permanenti Solaio in legno [kN/m2] 1,20
Copertura in legno a doppia orditura [kN/m2] 1,20
Sovraccarichi Locali di abitazione [kN/m2] 2,00
accidentali Sovraccarico da neve [kN/m2] 1,90

Si analizzano le condizioni di collasso della facciata principale dell’edificio il cui schema di calcolo è
rappresentato in Fig.1. Le caratteristiche geometriche della parete considerata e le azioni che si esercitano sul
macroelemento, sono indicate nella tabella seguente:

1
ELEVAZIONE 1 2
Spessore della parete Si [m] 0,60 0,60
Area di influenza dell’orizzontamento [m2] 7,50 20,30
Superficie della parete ribaltante Ai [m2] 33,20 39,50
Geometria
Altezza d’interpiano hi [m] 2,87 2,99
Braccio orizzontale del carico trasmesso dal solaio di [m] 0,54 0,40
Quota del baricentro della parete dall’interpiano yGi [m] 1,53 1,50
Peso proprio della parete Wi (Ai x Si x P) [kN] 398,00 473,00
Azioni
Carico trasmesso dal solaio PSi [kN] 11,20 38,30

Nel programma di calcolo è possibile inserire direttamente le coordinate dei baricentri dei setti murari e i
relativi pesi propri nel caso in cui fossero direttamente disponibili (Fig.2) oppure, alternativamente, è
necessario fornire la descrizione della geometria della facciata (Fig.3). Nel seguito sono illustrate entrambe
le modalità di input con i relativi risultati.

Fig.2 – Baricentri dei setti murari

Fig.3– Descrizione della geometria della facciata

2
Nella figura sottostante è riportata la sezione di input del foglio di calcolo con i dati dell’esempio sopra
riportato, nel caso in cui siano stati forniti i baricentri e i pesi propri dei setti murari:

Arretramento
GEOMETRIA DELLA FACCIATA
della cerniera
Altezza delle fasce murarie Larghezza delle fasce murarie Peso specifico attorno alla
Larghezza della Larghezza della della muratura quale avviene il
Elevazione Larghezza della
fascia fascia ribaltamento
Quota del Quota del fascia intermedia γi [kN/m3] rispetto al lembo
sottofinestra al soprafinestra al
sottofinestra [m] soprafinestra [m] al netto delle esterno della
netto delle netto delle
aperture [m] parete [m]
aperture [m] aperture [m]
1
2
3
4

CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA DEI MACROELEMENTI

Braccio
Braccio
orizzontale Quota del punto
orizzontale del
dell'azione di di applicazione Quota del Quota del
Spessore della Altezza di carico del solaio
archi o volte al di azioni baricentro della baricentro della
parete al piano i- interpiano al al piano i-esimo
Elevazione piano i-esimo trasmesse da parete al piano i- parete al piano i-
esimo piano i-esimo rispetto alla
DATI rispetto alla archi o volte al esimo esimo (*)
si [m] hi [m] cerniera
INIZIALI
cilindrica
cerniera piano i-esimo yGi [m] yGi [m]
cilindrica hVi [m]
di [m]
dVi [m]
1 0.60 3.00 0.54 0.00 1.53
2 0.60 2.50 0.40 0.00 1.50
3 0.00
4 0.00

AZIONI SUI MACROELEMENTI

Componente Componente
Carico
Peso proprio Peso proprio verticale della orizzontale della Azione del
trasmesso dal Spinta statica
della parete al della parete al spinta di archi o spinta di archi o tirante al piano i-
Elevazione solaio al piano i- della copertura
piano i-esimo piano i-esimo (*) volte al piano i- volte al piano i- esimo
esimo PH [kN]
Wi [kN] Wi [kN] esimo esimo Ti [kN]
PSi [kN]
FVi [kN] FHi [kN]
1 0.00 398.00 11.20
2 0.00 473.00 38.30
3 0.00
4 0.00

Fig.4 – Input delle quote dei baricentri e dei pesi propri dei setti

Nella figura seguente è riportata la sezione di input del foglio di calcolo con i dati dell’esempio sopra
riportato (Fig.3), nel caso in cui sia stata descritta la geometria della facciata:

3
Arretramento
GEOMETRIA DELLA FACCIATA
della cerniera
Altezza delle fasce murarie Larghezza delle fasce murarie Peso specifico attorno alla
Larghezza della Larghezza della della muratura quale avviene il
Elevazione Larghezza della
fascia fascia ribaltamento
Quota del Quota del fascia intermedia γi [kN/m3] rispetto al lembo
sottofinestra al soprafinestra al
sottofinestra [m] soprafinestra [m] al netto delle esterno della
netto delle netto delle
aperture [m] parete [m]
aperture [m] aperture [m]
1 1.10 1.80 10.75 9.13 13.93 20.00 0.00
2 0.90 1.90 13.93 11.83 13.93 20.00 0.00
3
4

CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA DEI MACROELEMENTI

Braccio
Braccio
orizzontale Quota del punto
orizzontale del
dell'azione di di applicazione Quota del Quota del
Spessore della Altezza di carico del solaio
archi o volte al di azioni baricentro della baricentro della
parete al piano i- interpiano al al piano i-esimo
Elevazione piano i-esimo trasmesse da parete al piano i- parete al piano i-
esimo piano i-esimo rispetto alla
DATI rispetto alla archi o volte al esimo esimo (*)
si [m] hi [m] cerniera
INIZIALI cerniera piano i-esimo yGi [m] yGi [m]
cilindrica
cilindrica hVi [m]
di [m]
dVi [m]
1 0.60 2.87 0.54 1.53
2 0.60 2.99 0.40 1.50
3 0.00
4 0.00

AZIONI SUI MACROELEMENTI

Componente Componente
Carico
Peso proprio Peso proprio verticale della orizzontale della Azione del
trasmesso dal Spinta statica
della parete al della parete al spinta di archi o spinta di archi o tirante al piano i-
Elevazione solaio al piano i- della copertura
piano i-esimo piano i-esimo (*) volte al piano i- volte al piano i- esimo
esimo PH [kN]
Wi [kN] Wi [kN] esimo esimo Ti [kN]
PSi [kN]
FVi [kN] FHi [kN]
1 397.79 11.20
2 474.61 38.30
3 0.00
4 0.00

Fig.5 – Input della geometria della facciata

Nota alla determinazione dei carichi:

Negli esempi sopraesposti, per semplicità, nei fogli di calcolo sono stati inseriti dei carichi
determinati con le combinazioni di carico previste dall’Ordinanza 3274 sia per le verifiche
effettuate seguendo l’impostazione del DM 1996, sia seguendo l’impostazione dell’Ordinanza 3274.

Per un corretto utilizzo della procedura devono essere inseriti i carichi combinati secondo le
indicazioni specificate dalla normativa applicata (vedi di seguito).

4
Nella figura seguente sono riportati i risultati del calcolo, con evidenziato il valore di λ e della PGA di
collasso. Tali valori vanno confrontati con i rispettivi valori di riferimento, come illustrato di seguito.

MOMENTO DELLE AZIONI STABILIZZANTI

Peso proprio
Ribaltamento Carico dei solai Azione di archi o Azione dei tiranti
delle pareti
delle elevaz: [kNm] volte [kNm] [kNm]
[kNm]
2-1 261.72 21.37 0.00 0.00
2 142.38 15.32 0.00 0.00
- 0.00 0.00 0.00 0.00
DATI DI - 0.00 0.00 0.00 0.00
CALCOL
O
MOMENTO DELLE AZIONI RIBALTANTI

Spinta statica di Spinta statica


Ribaltamento Inerzia delle Inerzia dei solai Inerzia di archi o
archi o volte della copertura
delle elevaz: pareti [kNm] [kNm] volte [kNm]
[kNm] [kNm]
2-1 2682.86 256.68 0.00 0.00 0.00
2 711.93 114.52 0.00 0.00 0.00
- 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00
- 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00

Altezza
Massa Frazione massa Accelerazione Fattore di
Ribaltamento baricentro delle Fattore di Suolo
partecipante partecipante spettrale Struttura
delle elevaz:
a0* [m/sec2]
forze peso S
CALCOL M* e* q
Z [m]
O DELLE 2-1 77.202 0.822 1.150 3.19
PGA 2 49.368 0.944 1.983 4.48
1.25 2.00
- 0.000 0.000 N.C. N.C.
- 0.000 0.000 N.C. N.C.

0
Ribaltamento
CALCOLO DEL delle elevazioni: Valore di λ
MOLTIPLICA-
TORE DI 2-1 0.096
2 0.191
COLLASSO λ
- N.C.
- N.C.

Ribaltamento PGA di collasso


delle elevazioni: (SLU)
PGA DI
COLLASSO 2-1 0.103
(SLU) 2 0.151
- N.C.
- N.C.

Fig.6– Risultati del foglio di calcolo

5
Verifica ai sensi dell’Ordinanza 3274 e s.m.i.

L’analisi delle condizioni di collasso dell’edificio in muratura esaminato viene condotta considerando, al fine
della valutazione degli effetti dell’azione sismica, la seguente formula di combinazione dei carichi
gravitazionali agenti sugli elementi strutturali esaminati:

G K + ∑ (ψ Ei ⋅ QKi )
i

dove:
− GK rappresenta i carichi permanenti al loro valore caratteristico;
− QKi è il valore caratteristico dell’azione variabile Qi;
− ψEi è il coefficiente di combinazione dell’azione variabile Qi che tiene conto della probabilità che
tutti i carichi siano presenti sulla intera struttura in occasione del sisma;
Si determina il seguente valore del moltiplicatore di collasso per il ribaltamento intorno al punto A (Fig.1):

RIBALTAMENTO DELLA FACCIATA PRINCIPALE Punto A


Momento Peso proprio delle pareti [kN⋅m] 261,30
stabilizzante Carico dei solai [kN⋅m] 21,37
Momento Inerzia delle pareti [kN⋅m] 2675,95
ribaltante Inerzia dei solai [kN⋅m] 244,25
MOLTIPLICATORE DI COLLASSO λ= α0= Ms/Mr 0,096

Si valuta quindi: α0 = λ = 0.096

Il passaggio dal moltiplicatore che attiva il meccanismo α0 al valore dell’accelerazione spettrale


corrispondente presuppone la valutazione della massa partecipante al cinematismo:
2
 n+m 
 ∑ Pi δ x ,i 
M* =  i =n1+ m 
g ⋅ ∑ Pi δ 2x,i
i =1

δx,i è lo spostamento virtuale orizzontale del punto di applicazione dell’i-esimo peso Pi. Risulta:
δ x ,1 = 0 − (−1 ⋅ yG1 ) = yG1 ;
δ x , s1 = 0 − (−1⋅ h1 ) = h1 ;
δ x ,2 = 0 − ( −1⋅ yG 2 ) = yG 2 ;
δ x , s 2 = 0 − ( −1⋅ h2 ) = h2 ;

Da cui:
(W1 ⋅ yG1 + W2 ⋅ yG 2 + PS1 ⋅ h1 + PS 2 ⋅ h2 )
2
8527568.04
M =*
= = 77.45
(
g ⋅ W1 ⋅ y G1
2
+ W2 ⋅ yG 2 + PS 1 ⋅ h + PS 2 ⋅ h2
2
1
2 2
) 110106.33

Si valuta poi la frazione di massa partecipante:


n +m
e* = gM * ∑ Pi
i =1

6
9.81⋅ 77.45
Si ottiene: e* = = 0.825
920.5

Da cui si calcola poi il valore dell’accelerazione sismica spettrale di attivazione del meccanismo:
n+m
α0 ∑ Pi α0 g
i =1
a 0* = =
M* e*
0.097 ⋅ 9.81
Si ha: a0* = = 1.153
0.825
L’accelerazione di picco al suolo ag per lo Stato Limite Ultimo (o Danno Severo DS) si valuta dalla:
ag S  Z
a 0* ≥ 1 + 1.5 
q  H

in cui: q è il fattore di struttura pari a 2, H è l’altezza della struttura rispetto alla fondazione e Z è l’altezza
del baricentro delle forze peso le cui masse generano forze orizzontali sui macroelementi:

W1 ⋅ yG1 + W2 ⋅ yG 2 + PS 1 ⋅ h1 + PS 2 ⋅ h2
Z= = 3.172
W1 + W2 + PS 1 + PS 2

q 1 2 1 m 1
ag = a0* ⋅ ⋅ = 1.153 ⋅ ⋅ = 0.989 2 ⋅ = 0.10 g
S  Z 1.25  3.172  s 9.81
1 + 1.5  1 + 1.5 ⋅ 
 H  5.5 

L’accelerazione di picco al suolo (su roccia) che causa il ribaltamento della parete è pari a: 0.10 g.

Valori assunti da ag,v per zona sismica e livello di protezione sismica (fissato dalla Regione Molise):

Livello di protezione Zona 1 (ag =0.35) Zona 2 (ag =0.25) Zona 3 (ag =0.15)
0.50 0.175 0.125 0.075
0.65 0.228 0.163 0.098

Il confronto deve essere effettuato tra l’accelerazione di picco al suolo ag = 0.10 e ag,v.

7
Verifica ai sensi del D.M. 1996
Si determina il seguente valore del moltiplicatore di collasso per il ribaltamento intorno al punto A).
L’analisi delle condizioni di collasso dell’edificio in muratura esaminato viene condotta
considerando, al fine della valutazione degli effetti dell’azione sismica, la seguente formula di
combinazione dei carichi gravitazionali agenti sugli elementi strutturali esaminati:

W = 1 ⋅ GK + 0 ⋅ QK = GK

dove:
− GK rappresenta i carichi permanenti al loro valore caratteristico;
− QK è il valore caratteristico dell’azione variabile Q;

Punto
RIBALTAMENTO DELLA FACCIATA PRINCIPALE
A
Momento Peso proprio delle pareti [kN⋅m] 261,30
stabilizzante Carico dei solai [kN⋅m] 16,86
Momento Inerzia delle pareti [kN⋅m] 2675,95
ribaltante Inerzia dei solai [kN⋅m] 192,00
MOLTIPLICATORE DI COLLASSO λ= Ms/Mr 0,096

Si valuta quindi: λ = 0.096

In funzione del coefficiente sismico C relativo alla zona sismica considerata e del valore
assunto per β e per ε (ε = S, fattore di suolo) si determina il valore di riferimento per il
moltiplicatore di collasso :

λ rif = β ⋅ C ⋅ ε ⋅ R = 4 ⋅ C ⋅1.25 ⋅1 = C ⋅ 5

Considerando inoltre il livello di protezione sismica:


λ v = 0.65 ⋅ C ⋅ 5 (per edifici ordinari); λ v = 0.5 ⋅ C ⋅ 5 (per edifici storico-monumentali);
Valori assunti da λv per zona sismica e livello di protezione sismica (fissato dalla Regione
Molise)

Il confronto può essere effettuato sia in termini di λ che di C. La normativa indica di


effettuare il confronto in termini di C
Confronto in termini di λ

Livello di protezione Zona 1 (C=0.1) Zona 2 Zona 3


lps (C=0.07) (C=0.04)
0.5 0.250 0.175 0.100
0.65 0.325 0.228 0.130
1 0,50 0,350 0,200
Valori di λv per ε = S =1,25

La struttura non è verificata in nessuna zona sismica perché λ è minore di λv


Confronto in termini di C

C rif = C * livello di protezione (lps)

Livello di protezione Zona 1 Zona 2 Zona 3


lps
0.5 0,050 0.035 0.026
0.65 0,065 0.045 0.020
1 0,1 0,07 0,04
Crif

Calcolo del Coefficiente Cfin

Cfin = λ/ (β*ε*R) = 0,096 / (4*1,25*1) = (0,096/ 5) = 0,01942


La struttura non è verificata in nessuna zona sismica perché Cfin è minore di Crif

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