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PENSIERI
SENZA TETTO
LA VOCE DELL’ASILO NOTTURNO
AI NOSTRI LETTORI
- A. & Francesca-
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CARO DIARIO ….
Per una sera gli ospiti del Torresino hanno avuto tutti un amico a cui confidare i propri pensieri più profondi, le sensazioni e le
emozioni personali che magari non sono soliti esternare. Ognuno di loro e di noi, volontari inclusi, ci siamo aperti di fronte alle
pagine bianche di un diario. Dopo un primo imbarazzo iniziale di fronte a questo nuovo confidente, le penne hanno cominciato
a scorrere sui fogli lasciandosi dietro i pensieri di ognuno di noi.
Caro diario, sicuramente è un’operazione piuttosto dolo- Caro diario, volevo, dirti … o meglio … sarebbe me-
rosa quella di ricordare, anche solo con il pensiero, il glio tacere… ma qualcosa bisogna dire… da quando
susseguirsi degli eventi che mi hanno portato qui al Tor- sono al Torresino la mia vita è cambiata, nel senso
resino ed ai cambiamenti, o meglio, alle modifiche che che fino ad una settimana prima vivevo per strada,
tutto ciò ha comportato al mio essere, al mio sentire, ai ma, fino a due settimane ancora prima vivevo una vita
miei rapporti interpersonali, sia nel quotidiano che nel perfettamente normale! Ho conosciuto un mondo a me
periodo di sofferenza seguente all’evento-causa. Dire alieno e al tempo stesso alienante, nulla di quello che
che le mie certezze,tante mie certezze di ieri, ora vacilla- accade qua dentro ha un riscontro nella società
no, non renderebbe giustizia alla realtà che ora vivo. Le “civile”. Ho dovuto imparare a modificare il mio com-
dimensioni dei rapporti si sono dilatate o ristrette a se- portamento, nel senso che bisogna stare attenti a
conda dell’intensità con cui mi trovo a confronto. Droghe, quello che si dice e come. Anche le cose più banali
alcool e deficienze psicologiche che affliggono molte per certa gente sono di un’importanza esagerata, ci si
delle persone con cui oggi ho a che fare, hanno indub- azzuffa per pochi spiccioli e non passa giorno in cui
biamente influito sui miei credo che ritenevo incrollabili. qualche persona non chieda la carità a un suo coin-
Ora rifletto e valuto cose nuove sia peggiori che migliori; quilino … come se questo ultimo fosse un benestante,
la vita non è così semplice come io ritenevo fosse ma … cazzo! Alcuni sono disposti a passare sopra a tutti e a
più complessa. Si … sono cambiato nella indubbia situa- tutto, a dispetto degli operatori e delle forze dell’ordi-
zione di malessere in cui mi trovo … ma se serve per ne, convinte che non pagheranno mai il prezzo per il
capire meglio la vita, allora che tutto questo sia il benve- male recato.Credo che questa esperienza mi servirà
nuto … anche il Torresino. in futuro, mi ha rinforzato più di quello che pensavo.
Franco Antonio.
Caro diario, da quando sono entrato nella struttura dell’asilo notturno la mia vita è cam-
biata radicalmente sia moralmente che fisicamente. Certe volte mi viene una tristezza
infinita ed indescrivibile, specialmente quando cala il sole e si fa sera. Più passa il tempo,
più mi vengono in mente molti ricordi lontani. Purtroppo per me la convivenza con diver-
se persone che stanno in questa struttura, e che hanno problematiche differenti dalle
mie, mi rende ancora più possessivo.
Luigi
Caro diario,
sono qui da poco più di un anno e non me ne vanto assolutamente, ma purtroppo è stata
l’unica soluzione, diversa dalla strada, che mi è stata proposta. Spero che in me non ci
siano stati cambiamenti sostanziali, anche se ho paura che gli altri mi vedano con occhi
diversi e sicuramente più obiettivi. Penso comunque che qualcosa in me si sia trasforma-
to.Ero sempre allegro e sereno , mentre adesso la serenità non so più neanche che cosa
sia; in quanto all’allegria mi diverto a prendere in giro i compagni di sventura che mi sono
più antipatici. So che non è giusto, ma è così. Sono diventato molto più cinico, ma penso
che, in una situazione come la mia, non ci siano alternative. Spero che se dovesse tornare
tutto quasi come prima, e sottolineo il “quasi”, anche io tornerò alla normalità.
Lorenzo
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tanto sono da evitare schia- docce sono fatte apposta per curare la propria persona stupefacenti. Di certo non
mazzi e rumori molesti . lavarsi o sbaglio!?”, dice Da- ed a provvedere alla pro- è la semplice stesura di
Molti ospiti lamentano il fatto vide. Vivere in 82 sotto il me- pria igiene personale; alcune piccole ”norme” a
che spesso la gente si appro- desimo tetto richiede cura ed prima di tutto per se stes- cambiare o a migliorare la
pria delle cose altrui. Bisogna igiene personale.” Lavarsi è so e secondariamente condivisione della quotidia-
rimanere allerta anche quan- una questione di rispetto per anche per rispetto degli nità all’interno dell’ Asilo
do ci si alza per andare in quelli che dormono vicino a altri. Gli ospiti si lamentano Notturno. Ma forse lo pos-
bagno. Spariscono telefoni, te!”. Ognuno è invitato a di alcuni atteggiamenti e siamo considerare un picco-
vestiti, bagnoschiuma e talvol- comportamenti che tutti lo passo in direzione del-
ta oggetti di valore, non tanto fanno finta di non vedere l’infinita strada per una con-
materiale, quanto affettivo.” ma di cui tutti sono a cono- vivenza … perlomeno paci-
“…L’appartenenza
Tutti sanno chi è stato ma scenza. Al di fuori del Torre- fica;…” o almeno ci provia-
nessuno dice nulla”. Ogni non è lo sforzo di sino ognuno è libero di fare mo!”.
ospite e’ invitato a custodire un civile stare insie- quello che più desidera ma -Gli ospiti del Torresino-
i propri affetti personali. gli ospiti sono tutti concordi
Appropriarsi delle cose al- me non è il conforto nel sostenere che all’interno
trui senza permesso equiva- di un normale voler della struttura dovrebbero
le a rubare. Vivendo per stra- esserci maggiori controlli
bene, l’ appartenen-
da tutto il giorno, spesso si rispetto al consumo di alco-
viene a contatto con ambien- za è avere gli altri lici e di sostanze stupefa-
ti poco puliti e con persone dentro di sé …” centi. All’interno della
che non hanno la possibilità struttura è vietato consu-
di lavarsi tutti i giorni.”Ma in mare bevande alcoliche
Asilo la doccia si può fare!Le e /o fare uso di sostanze
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1… 2… 3… N ATALE !!
Camminando per le vie del il Natale è una festa reli- Pasquale invece il Natale è propria famiglia. Per qual-
centro già si respira l’at- giosa, la più bella di tutto solo per le persone che cuno invece il Natale più
mosfera natalizia, luci ad- l’anno, ma da una decina hanno i soldi visto che or- triste è stato il primo Nata-
dobbi e un flusso ininter- d’anni a questa parte è mai è solo consumismo, le dopo la separazione:”
rotto di persone che entra una festa incentrata solo per chi può divertirsi e pas- non avevo voglia di prepa-
ed esce dai negozi alla sul consumismo. Alcuni sa una giornata diversa rare niente … ne albero ne
ricerca dei regali prima non ne sentono nemmeno dalla sua. “Secondo me” altro..”. E il “Buon Nata-
dello scadere della mezza- più l’aspetto religioso, altri dice Franco,” Natale fa le!”? Fiato sprecato dicono
notte del 24 Dicembre …. la considerano come una rima con sociale, ovvero … ma infondo anche loro
Natale è alle porte e noi normale domenica. Loren- con lo stare insieme … avrebbero persone a cui
abbiamo fatto alcune do- zo sostiene che il Natale è perché alla fine anche noi volerlo augurare come i
mande agli ospiti del Tor- una rottura di scatole e non siamo soli”. Lui sotto figli, la famiglia o amici a
resino per sapere come lo basta, perché lo vive in l’albero non vorrebbe trova- cui vogliono bene.
vivono e cosa ne pensano questa condizione e sotto re nulla mentre ad altri pia-
di questa festività. Tutti l’albero lui vorrebbe trova- cerebbe che sotto l’albero -Gli ospiti del Torresino-
sono concordi nel dire che re un po’ d’amore. Per ci fosse qualche regalo, ad
CONTROCORRENTE
Alcuni hanno vent’anni. A sentir loro origini in sintonia con i problemi Ecco una parte del mondo degli
una voglia matta di ”spaccare il che negli ultimi anni flagellano le ”Ultimi” è fatto anche di questo, di
mond-”. Avvezzi al telefonino ed a comunità di tutto il mondo:droga, chi è ultimo per scelta, perché lo
tutte le tecnologie elettroniche di alcool, assenza di famiglia, caren- vuole; il dolore in noi però aumenta
comunicazione, attenti alle tenden- za di valori … .Eppure!! Mi chiedo perché la vita deve ancora pronun-
ze della moda nell’abbigliamento e sempre più spesso guardando den- ciarsi in esistenze appena agli inizi
nel divertimento,sono sicuri, almeno tro ed attorno a questa realtà che del percorso e già in parte seria-
a parole,cdi essere depositari di vivo, del perchè questi giovani sia- mente compromesse. Un adagio
verità assolute ed incontestabili. A no privi totalmente delle più banali dei miei vecchi così diceva ”Aiutati
vederla così, basterebbe una picco- regole del convivere:non si lavano, che il ciel ti aiuta”. Non so se loro si
la spinta e le porte, già a quell’età non curano il linguaggio e il com- aiuteranno ma noi tentiamo di fare
socchiuse, che immettono alla vita portamento nel rapportarsi con gli il ciel. Glielo dobbiamo.
si spalancherebbero totalmente ad altri, mancano di qualsiasi iniziativa
accogliere questa nuova giovane personale che potrebbe portarli, -Franco-
linfa, capace di apportare possibili sani e salvi,fuori di qui,sfruttando
migliorie. Ignoro per quali cause anche le più piccole opportunità,
questi ragazzi si trovino in questo per affermare la propria personali-
posto;di sicuro le difficoltà hanno
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UNA STELLA,
-Anonimo-
-Anonimo-
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GOITOM DAWIT.3401164370
GHEBROSLASE MIKELE.34662772251
ASMELASH BEREKET.3464730299
SENAY TEKLEBRHAN.3929840152