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I

U
A
V


5 progettazione architettonica 1
aldo Aymonino

13 progettazione architettonica 2
pierantonio Val

23 progettazione architettonica e urbana


alberto Ferlenga

università iuav di venezia | portfolio claSA | sabrina Casonato


29 composizione architettonica
eugenio Vassallo e salvador Peréz Arroyo

35 urbanistica
bruno Dolcetta

43 progettazione urbanistica 1
stefano Boeri

51 progettazione di elementi costruttivi


umberto Barbisan

57 progettazione di sistemi costruttivi


federico Zago

69 architettura degli interni


mauro Galantino

73 disegno automatico 1
alberto Sdegno

79 fondamenti e applicazioni di geometria desrittiva


dario Toffanello

89 disegno dell’architettura
corrado Balistreri

95 restauro
francesco Doglioni

101 estetica
sergio Polano

107 sicurezza al fuoco


valeria Tatano

113 illuminotecnica
marina Vio

121 psicologia dei processi cognitivi


paolo Legrenzi

123 teorie e tecniche della comunicazione e trattativa


ludovica Scarpa

125 fse corso professionalizzante di tecnico rilevatore del


patrimonio architettonico e dell’ambiente costruito con
l’ausilio di tecnologie avanzate
livio De Luca

129 fse corso professionalizzante di modellistica


filippo Mastinu


progettazione architettonica 1 | aldo Aymonino

Il laboratorio, assimilando l’architettura realtà stessa dell’architettura: le opere


a tutte le forme dell’attività umana ba- e i progetti, visti come oggetto di stu-
sate sulla possibilità di comunicare co- dio e fine operativo.
noscenza e di esercitare sull’esperienza Tema dell’esercitazione è stata la
data una riflessione che la prolunghi progettazione di un edificio adibito
e/o la rinnovi, si è proposto di indagare ad abitazione unifamiliare su un lotto
i principi della composizione architetto- esistente in una zona residenziale nei
nica a partire da quanto costituisce la pressi di Treviso.


1


B
3

A A

3
B

1 planimetria generale 1:1000

2 planimetria 1:500

3 pianta del piano interrato 1:150


legenda: 1 accesso carraio, 2 garage,
3 disimpegno, 4 lavanderia


B
4

4 6

A A

4 2

3
B
B

4 pianta del piano terra 1:150


legenda: 1 ingresso, 2 sala da pranzo,
3 cucina, 4 bagno, 5 soggiorno, 6
studio

5 pianta del primo piano 1:150


legenda: 1 disimpegno, 2 camera,
A A 3 bagno, 4 camera matrimoniale, 5
guardaroba

6 sezione B-B 1:150

7 sezione A-A 1:150

4
2


B
6


8

10
10

8 prospetto fronte strada 1:150

9 prospetto nord-ovest 1:150

10 prospetto retro 1:150

11 prospetto sud-est 1:150

11

11
progettazione architettonica 2 | pierantonio Val

Il corso ha affrontato il tema dell’abita- delle conoscenze e delle tecniche ap-


zione collettiva, nello specifico la pro- prese nel corso. Nel mio caso, la scelta
gettazione di una casa per lo studente. è ricaduta alla zona nei pressi della
Il corso ha inteso a dar forma alle ne- Sacca della Misericordia, Venezia.
cessità abitative proprie di ogni stu- Nel progetto è stata richiesta una rifles-
dente progettando un edificio “per sè sione sia rispetto al senso della modifi-
stessi”. cazione che esso produce nel contesto,
Il progetto elaborato ha previsto una sia rispetto alle caratteristiche distribu-
scelta tra due diverse località di ogget- tive e costruttive del manufatto.
to di intervento, applicando l’insieme

13
14 1
2

16
4

1 planimetria generale

2 pianta del piano terra 1:500


5
3 alloggio per due studenti 1:100

4 pianta del primo piano 1:500

5 allogio per uno studente 1:100

6 alloggio per tre studenti 1:100

17
7

10

11

18
7 prospetto sacca della Misericordia
1:500

8 prospetto fondamenta dell’Abbazia


1:500

9 10 prospetto giardino interno - ver-


sione aperto e versione chiuso 1:500

11 prospetto verso altra proprietà


1:500
12
12 sezione longitudinale sulla scala
d’ingresso 1:500

13 sezione trasversale sulla sala


espositiva 1:500

13

19
14

15

14 sezione longitudinale sulla sala


espositiva 1:500

15 sezione di dettaglio sul solaio


delle esposizioni temporanee 1:50

16 pianta e sezione di dettaglio della


loggia d’ingresso 1:50

17 sezione di dettaglio sulla scala


della sala lettura

20
16

17

21
progettazione architettonica e urbana | alberto Ferlenga

Obiettivo formativo del laboratorio è tettoniche e luogo specifico.


stata la definizione di un approccio L’esercitazione ha previsto la progetta-
progettuale in relazione stretta con zione di un’area di sosta lungo l’auto-
le tematiche espresse dal contesto strada A4 Milano-Venezia, nella zona
urbano e paesaggistico circostante e di Vicenza nei pressi dei colli Euganei
in particolare la messa in atto di una con inquadramento principale della villa
riflessione sul rapporto tra forme archi- Amarico-Capra del Palladio.

23
1

1 vista della villa Capra - Valmara-


na detta La Rotonda progettata da
Palladio

2 - 4 vista della villa dal giardino e


dall’ingresso attuale

5 planimetria generale dell’area di


sosta con indicazione dell’oggetto
inquadrato

2 3 4
25
5
6

6 sezione longitudinale sulla scala


1:200

7 sezione trasversale 1:200

8 sezione trasversale sulla scala


1:200

9 pianta del piano terra 1:200

7 10 prospetto nord-est 1:200

11 prospetto nord-ovest 1:200

12 prospetto visto dall’autostrada


1:200

13 pianta del primo piano 1:200

26
10

11

12

13

27
29
4msec

composizione architettonica | eugenio Vassallo e salvador Perèz Arroyo


pelle 1

0 35 70 anni

0
35 70 anni

0 35
70 anni

1 ingrandimento al microscopio della


pelle umana

3 2 3 azioni esterne che influiscono


sul cambiamento cutaneo:
- azione dello scorrere del tempo e
corrispondente corrugamento del volto
umano
- azione dei raggi solari e reazione
della cute con conseguente cambia-
mento di colore

pelle bianca 4 5 comportamento di una pelle


sensibile dotata di sensori laser rispet-
tivamente in assenza e presenza di
corpi estranei

6 schematizzazione grafica del tempo


di reazione di un neurone umano

pelle abbronzata

raggi solari
4

azione > - - - < reazione

senza contatto

31
7

9 10
11

ACCESSO BIOMETRICO

l’accesso all’area e alle funzioni è consentito solo al personale


autorizzato, avviene tramite lettura dell’iride o dell’impronta digitale.

12

7 pianta del piano terra

8 12 viste delle aperture delle porte


d’ingresso dotate di sensori sensibili
all’avvicinamento di corpi estranei

9 10 viste tridimensionali di parti


dell’intervento in progetto

11 indicazione del sistema d’accesso

13 vista tridimensionale dell’inter- 13


vento

33
urbanistica | bruno Dolcetta

L’urbanistica è un campo di riflessione, dei loro autori, degli attori delle trasfor-
di progettazione e di azione che ha per mazioni dello spazio urbano e, quando
oggetto le forme di insediamento che possibile, della valutazione qualitativa
le società umane hanno organizzato degli esiti.
per vivere e svilupparsi. La forma più Sostanzialmente, il corso si è articolato
complessa posta al vertice dei sistemi in lezioni, letture ed una esercitazione
insediativi è la città; ad essa è stato finale consistente in un percorso di
dedicato il corso. approccio alla conoscenza di una città
Il percorso di apprendimento ha indivi- italiana con l’obiettivo di interpretare
duato i principali punti di vista, gli stru- alcuni dei principali caratteri costitutivi
menti concettuali e tecnici che l’urbani- della città pressa in esame. Il percorso
stica ha costruito e utilizza, ne verifica di conoscenza ha previsto l’utilizzazio-
gli esiti e i problemi quali si pongono ne di testi, cartografie e la personale
nella città contemporanea. esperienza con sopralluoghi ed elabora-
La descrizione e interpretazione dei zioni testuali e grafiche.
temi urbanistici è stata condotta at- A tal fine, è stato elaborato un dossier
traverso: la rappresentazione dei testi in formato A3.
urbani, delle costruzioni progettuali,

35
1
NATURALE & ARTIFICIALE

N 0 250 500 750 1000


m Fiume Isonzo Confine di Stato
125

Corso di URBANISTICA 1A
anno accademico 2001/02
Prof. Bruno Dolcetta coll. Arch. Dunia Mittner
studenti bonotto matteo 239179 casonato sabrina 239178

Istituto Universitario di Architettura di Venezia

2
GORIZIA
si è sviluppata sulle grandi direttrici di comunicazione

N
0 250 500 750 1000

125
m
Confine di Stato

Ferrovia Edificato Isolati

Corsi d’acqua Viabilità principale Viabilità secondaria

Corso di URBANISTICA 1A
anno accademico 2001/02
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studenti bonotto matteo 239179 casonato sabrina 239178

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3
CITTA’ di GORIZIA - SERVIZI

N
0 250 500 750 1000
m
125

Ferrovia Industrie Trasporti pubblici

Corsi d’acqua Confine di Stato Edifici pubblici

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1 - 4 tavole di analisi della città di
Gorizia

4
GORIZIA - “CITTA’ GIARDINO”

N
0 250 500 750 1000
m
125

Valichi Viabilità Bosco

Corsi d’acqua Edificato Confine di Stato

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5
Gorizia, XI secolo Gorizia, XII secolo Gorizia, XIII secolo
SVILUPPO della CITTA’ DI GORIZIA
dall’ XI secolo ad oggi

O
RN

RN

RN
CO

CO

CO
E
E

NT
T

TE
EN

E
RR

EN
RR

TO

RR
TO

TO
Ferrovia Viabilità Edificato

Corsi d’acqua Curve di livello Confine di Stato

N
0 250 500 750 1000
m
125
Gorizia, XIV secolo Gorizia, XV secolo Gorizia, XVI secolo
Gorizia, oggi
O
RN

O
RN

RN
CO

CO

CO
TE

E
EN

E
T

T
EN

EN
RR

RR

RR
TO

TO

TO
Gorizia, 1905
Gorizia, VII secolo Gorizia, 1822

O
NZ
I SO
O
RN
O
RN

CO
CO

TE
EN
E
NT

RR

TORRENTE CORNO
E

TO
RR
TO

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6
CONTEA di GORIZIA 1100 - 1500

Gorizia viene citata ufficialmente per la prima volta il 28 aprile del 1001, in
un documento in cui l'Imperatore Ottone III dona il castello di Salcano e la
"villa" chiamata "Goritia" (un nome derivato dalla dizione slava "gorica",
cioè "montagnola") per metà al Patriarca di Aquileia, e per l'altra metà al
conte del Friuli Guariento della casata degli Eppenstein. Il possesso
dell'area goriziana restò nelle mani del casato degli Eppenstein finché
questa dinastia si estinse (1122 - 1125). Attraverso un'intricata linea di
successione, al dominio della contea pervenne allora una stirpe, i Conti di
Gorizia, che aveva già acquisito numerosi possedimenti in Austria,
intorno a Millstatt.

Il 21 gennaio 1202, fu stipulato il Trattato di San Quirino, che sancì


ufficialmente il riconoscimento ai Conti di Gorizia del pieno possesso
dell'area goriziana.

Nel 1253, si compie la fusione fra le contee di Gorizia e del Tirolo. Nel
frattempo, i Conti consolidano anche in Friuli la loro egemonia:
occuparono Tolmezzo, Sacile, Caneva, Trigesimo ed altre terre, oltre a
Tolmino, nell'alta valle dell'Isonzo; poi parte della Carnia; persino Gemona
aprì le porte ai Goriziano; si allearono con Verona; marciarono verso
Treviso e Padova.
Benché nel 1363 i conti furono costretti a cedere il Tirolo all'Austria, il
regno fu lunghissimo e sarebbe durato fino al 1454.

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7
PIANTA della CITTA’ DI GORIZIA - 1822

Venezia, nel 1420 abbatteva definitivamente il quasi millenario Patriarcato


di Aquileia estendendo i suoi possedimenti nel Bellunese e in prossimità
dell'Isonzo. Nel 1424, gli eredi dei feudi friulani di Gorizia dovettero
presentarsi a Venezia, e quindi obbedienti alla Serenissima. Questo atto
diventava per Venezia ragione di pretesa sui possessi goriziani e sulla
stessa Gorizia: la Serenissima, anche nel quadro delle devastanti
invasioni dei Turchi in Friuli occupò Gradisca, costruendovi una fortezza.

Venezia pochi anni dopo conquista la città di Gorizia. Il vessillo di San


Marco viene issato sul castello di Gorizia il 22 aprile del 1508. Il dominio
veneziano dura poco. Già nell'anno successivo gli Asburgo rientrano in
possesso di Gorizia, che resterà austriaca, a parte il periodo napoleonico,
fino alla Prima Guerra mondiale.
In un secolo, il Cinquecento, Gorizia passa da poco più di mille abitanti a
quasi quattromila.

Le ostilità tra Asburgo e Venezia continuano, anzi si acuiscono nel


Seicento, all'insegna delle guerre tra gli Asburgo e la Serenissima e
sfociano in quel conflitto sanguinoso che è passato alla storia come
Guerre Gradiscane.
Nel 1615 in città si insediano i Gesuiti, ai quali si deve l'apertura delle
prime scuole pubbliche e del seminario, nonché la costruzione della
chiesa di Sant'Ignazio, di stile barocco locale.
Nel Settecento, il secolo d'oro per Gorizia, la popolazione aumenta fino a
ottomila abitanti.
Soprattutto sotto l'imperatrice Maria Teresa la città si abbellisce.
Gorizia fa da cerniera tra gli influssi viennesi e la prepotente influenza
artistica veneziana.
In questo secolo Gorizia assume le caratteristiche di città ricca e
attraente. A testimonianza di un'epoca di pace e di tolleranza è la
costruzione, nel 1756, della Sinagoga ebraica.

Nel 1800 Gorizia è un vivace crocevia delle tensioni ideali. Si consolida


l'immagine, tuttora attuale, di Gorizia "Città Giardino", "Nizza d'Austria",
sino ai primi del Novecento luogo privilegiato per le vacanze della nobiltà
asburgica. La città si estende verso Ovest. In questo periodo l'abitato
raggiunge le rive dell'Isonzo. È un periodo di relativo benessere.

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5 - 8 tavole di illustrazione di dati
storici

8
PIANO della CITTA’ DI GORIZIA
DIMOSTRANTE I DANNEGGIAMENTI SUBITI DALL’ABITATO
DURANTE LA GUERRA 1915-1918

All'inizio del Novecento, Gorizia si trovava in una fase intenso sviluppo


urbanistico già iniziato nella seconda metà del secolo precedente ma, la
Grande Guerra e le immense distruzioni interrompono questo costante
sviluppo e il razionale processo di attuazione del programma comunale
riguardante l'assetto dell'aggregato urbano.

Il Piano della città di Gorizia redatto nel 1919 dall'ing. Riccardo Del Neri
con la collaborazione delle autorità militari italiane individuò, edificio per
edificio, i danneggiamenti subiti durante il conflitto bellico del 1915-1918.

Il primo conflitto mondiale portò la città a una nuova condizione politica: il


passaggio all'Italia.

Gorizia non fu risparmiata neanche dalla Seconda Guerra Mondiale, al


termine della quale perse i quattro quinti della provincia e fu tagliata in due
dal confine italo-jugoslavo.
Oggi Gorizia confina con la Slovenia, in cui, nel dopoguerra, è sorta la
moderna città di Nova Gorica.

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9
PIANO ALTIMETRICO della CITTA’ DI GORIZIA - 1907
foglio di mappa 2° - estensore: Paolo DEMARTEAU

All'inizio del nuovo secolo, nel periodo in cui si stava costruendo la nuova linea
ferroviaria che lambendo la città a nord, la collegava a Trieste ed a Vienna, le
formazioni edilizie cittadine si sono ulteriormente sviluppate e consolidate lungo
gli assi viari costruiti nei decenni precedenti; sono tuttavia rimaste ampie aree
libere all'interno degli isolati e fra la parte più antica e le espansioni edilizie più
recenti.
I borghi esterni, come Borgo San Rocco, Borgo Grafenberg, sono ancora
chiaramente distinti dalla città, mentre quelli più vicini, come Borgo Piazzutta,
Borgo Carinzia, Borgo Studeniz, risultano già saldati alle formazioni edilizie
cittadine. Borgo Italia è il settore in maggior sviluppo.
Questo elaborato rappresenta l'ultima immagine della “Nizza austriaca”, la fine
della città imperiale decretata con la prima guerra mondiale.
È l'immagine di una città che si è già configurata nella struttura urbana attuale e
dove sono nati e si sono sviluppati i primi insediamenti industriali lungo l'Isonzo e
a fianco di essi i primi villaggi operai.
La realizzazione della ferrovia Meridionale, con la progettazione della nuova
strada verso la stazione e l'apertura della linea Transalpina, amplia l'area di
sviluppo urbano, ponendo le basi per gli interventi successivi.

La città si sviluppa con continuità ai piedi dei versanti del Colle del Castello, sia verso nord che verso ovest, lungo alcune direttrici stradali che collegano
Gorizia al territorio (a nord verso Salcano, a nord-ovest verso il Collio, a sud verso Trieste). Alla fine dell'800 esiste già l'asse stradale dei Corsi che collega la
città alla Stazione ferroviaria Meridionale con le prime formazioni edilizie, sorte al di fuori del limite rappresentato dalla “Grapa”.

Si notano i borghi esterni, che risultano separati dalle formazioni edilizie continue della città, da vaste aree libere.

Il Corno e la Valletta omonima formano un grande solco nel territorio pianeggiante che si estende con terrazzamenti degradanti fino sulla sponda sinistra
dell'Isonzo, dove si trovano gli insediamenti industriali ed il villaggio operaio di Strazig.

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10
PIANO REGOLATORE della CITTA’ DI GORIZIA - 1917
estensore: Antonio LASCIAC

Il piano regolatore è uno di quegli studi edilizi che dovevano preparare il


risorgere della città e delle borgate danneggiate o distrutte dalla guerra e
coordinare l'attività ricostruttrice da parte delle autorità militare.

Il “Piano Lasciac” si configura come un piano che delinea con notevole


dettaglio l'assetto della città, nelle sue massime possibilità di espansione;
conferisce alle varie parti dell'aggregato urbano il necessario equilibrio
attraverso una razionale conformazione della rete viaria e degli isolati,
anche in relazione all'assetto morfologico del territorio, individua le
tipologie insediative ed edilizie per le varie parti della città prevedendo
anche una razionale distribuzione delle aree per i servizi. Per questi ultimi
indica anche le sagome planimetriche sottolineando, in questo modo,
soluzioni progettuali non solo di carattere urbanistico, ma anche
architettonico.
Oggi, un piano come quello di Lasciac verrebbe considerato non come
un Piano Regolatore Generale ma come un Piano Particolareggiato
esteso a tutto il territorio di pertinenza della città.

Inoltre, il “Piano Lasciac” contiene la proposta di ristrutturazione


urbanistica di parte dell'aggregato urbano esistente, nelle aree libere
intercluse tra le formazioni edilizie più antiche e quelle risalenti alla
seconda metà dell'Ottocento e viene prefigurata una nuova collocazione
per il centro cittadino.

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11
ASSETTO VIABILISTICO DEL PIANO REGOLATORE E DI
AMPLIAMENTO DELLA CITTÀ DI GORIZIA - maggio 1922
estensore: ing. Riccardo DEL NERI

Si tratta dell'evidenziazione della struttura viaria di progetto contenuta nel


Piano del Fabiani del 1921. Inoltre, sono riportati gli edifici pubblici
esistenti, distinti da quelli di progetto o in corso di realizzazione.
In nocciola sono evidenziate le aree verdi e per attrezzature di interesse
collettivo già di proprietà pubblica e quelle da acquisire.

La mappa di base è costituita da quella di tipo catastale con le quote


altimetriche del rilievo eseguito da Demarteau nel 1907.

Il piano prevede nuovi assi stradali con l'intento sia di alleggerire il traffico
che gravita sull'arteria principale che di dotare la città di nuovi assi stradali.

PIANO REGOLATORE E DI AMPLIAMENTO della CITTA’ DI GORIZIA - 1919 PIANO DI RICOSTRUZIONE - 1921
Commissione di stesura: Sindaco Giorgio BOMBIG, arch. Max FABIANI, arch. Ludovico
BRAIDOTTI, ing. Riccardo DEL NERI, dott. Giuseppe BRAMO, dott. Amerigo BEVIGLIA.
Nell'immediato dopoguerra, l'ing. Riccardo Del Neri redige il primo vero e proprio Piano Il “Piano Del Neri” non viene approvato dall'Amministrazione Comunale e, negli anni
regolatore e di ampliamento della città di Gorizia. immediatamente successivi al 1919, si passa alla redazione del “Piano di ricostruzione” che
costituirà il riferimento urbanistico per tutti gli interventi edificatori ed infrastrutturali nel
Del Neri suddivide le aree contenute nel progetto di Piano Regolatore in tre distinte zone: la periodo fra le due guerre.
zona del centro storico, le aree di espansione e le aree produttive agricole.
Inoltre, prevede un complesso sistema di vie interne: pressoché lo stesso sistema viario che Il Piano di ricostruzione del 1921 riprende il “Piano Del Neri” apportandovi alcune rettifiche,
Lasciac propone per la ristrutturazione del centro storico ponendo il “nuovo centro-città” in ma mantenendo le scelte progettuali di fondo: il nuovo asse stradale Stazione meridionale-
prossimità di piazza Vittoria. Ospedali viene confermato, facendolo però proseguire verso nord attraverso una sorta di
Particolare attenzione viene riservata ai problemi di risanamento di queste parti della città circonvallazione est, non prevista da Del Neri, fino alla Casa Rossa.
dove l'eccessiva densità di abitanti e la precarietà degli alloggi, determinavano un alto grado La ristrutturazione dell'assetto stradale è, assieme a quella del verde, il principale elemento
di mortalità tra la popolazione presente, per le pessime condizioni igieniche. che emerge dal Piano Regolatore elaborato da Fabiani. Egli prevede un sistema di grandi
Sulla mappa del Piano, si rileva chiaramente la distinzione tra lo stato di fatto (riprodotto in arterie di traffico, prevedendo anche una serie di servizi e di attività commerciali che
nero) e le indicazioni di progetto (in rosso). Due ampie zone verdi si notano nel contesto avrebbe consentito la formazione di un nuovo centro complementare a quello già esistente.
urbano, quella intorno al Castello ed al suo Borgo, e quella nella Valletta del Corno. Inoltre, analizzando la Relazione al Piano si evince come l'attenzione progettuale sia rivolta
in primo luogo alla sistemazione e al risanamento del centro.
Nel “Piano Del Neri”, le zone residenziali di sviluppo sono ubicate verso sud-est nei terreni
compresi fra la stazione meridionale e via Vittorio Veneto, fin quasi a raggiungere le due La città dell'immediato dopoguerra aveva già assunto la caratteristica configurazione
grandi aree ospedaliere, quella dell'Ospedale psichiatrico, già esistente, e quella antistante lineare con andamento nord-est, sud-ovest ma, si può constatare come la situazione di
del nuovo Ospedale Civile, in progetto. fatto, per quanto riguarda l'estensione dell'edificato e della rete viaria, non sia molto diversa
Per il collegamento diretto tra la stazione ferroviaria e il complesso ospedaliero si prevede un da quella rilevata dall'ing. Demarteau nel 1907, e come i borghi più periferici si presentino
asse stradale trasversale sul quale confluiscono le strade secondarie di urbanizzazione del ancora separati dall'aggregato vero e proprio, che invece si sta espandendo e
settore sud-est del territorio comunale (dove oggi sorge il quartiere di Sant'Anna). consolidando verso sud-ovest.

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9 - 11 tavole di illustrazione di dati
storici

12 tavola conclusiva della ricerca


sulla città di Gorizia con l’illustrazione
dell’ultimo piano regolatore

12
PIANO REGOLATORE GENERALE della CITTA’ DI GORIZIA - 1962 PIANO REGOLATORE GENERALE della CITTA’ DI GORIZIA - 1976
estensore: prof. arch. Luigi PICCINATO, arch. Vera CONSOLI variante generale, estensore: prof. ing. Roberto COSTA

Nel 1976 viene affidato al prof. ing. Roberto Costa l'incarico di revisionare il “Piano
Piccinato”. Tale necessità deriva dall'esigenza di adeguarlo alla nuova normativa
regionale (prima legge urbanistica regionale n° 23/1968,successivamente
modificata e integrata con la legge n° 30/1972) ed anche, per tener conto di nuove
esigenze locali. Inoltre, nel 1977 entrano in vigore le nuove norme nazionali in
materia urbanistica ed edilizia e precisamente la legge n° 10 (Bucalossi), che
introduce importanti innovazioni e che, nella variante generale al P.R.G. di Gorizia, si
deve tener conto.

I principali contenuti che distinguono la “variante Costa” dal “Piano Piccinato”, oltre
agli aspetti normativi, riguardano soprattutto il sistema della viabilità principale
formato da due tangenziali, che non ha trovato attuazione, e l'utilizzazione di aree
inedificate per adibirle ad attività prevalentemente terziarie.

Nel secondo dopoguerra, la stazione Transalpina e tutto il territorio a


nord-est della linea ferroviaria passano alla Jugoslavia; al di là del confine
si inizia a costruire una nuova città (Nova Gorica) destinata a divenire il
capoluogo del vasto territorio goriziano annesso al nuovo Stato
confinante.

Il Piano per Gorizia del prof. arch. Luigi PICCINATO è decisamente


proiettato verso il riconoscimento del nuovo ruolo di Gorizia come città di
confine, di un confine, però, che non divide, ma che è occasione di
sviluppo, in quanto generatore di attività e di contatti fra realtà
geopolitiche diverse.

Nel nuovo Piano Regolatore vengono indicate diverse strutture


corrispondenti al ruolo di “città ponte” di Gorizia: la Stazione Confinaria,
l'Autoporto, la vasta fascia di servizi lungo il lato est del nuovo asse
stradale di via III°Armata.

Il “Piano Piccinato” è destinato a sostituire il Piano di ricostruzione del


1921 e prevede un rilevante sviluppo edilizio soprattutto nel settore sud-
est del territorio comunale.

Corso di URBANISTICA 1A
anno accademico 2001/02
Prof. Bruno Dolcetta coll. Arch. Dunia Mittner
studenti bonotto matteo 239179 casonato sabrina 239178

Istituto Universitario di Architettura di Venezia


progettazione urbanistica 1 | stefano Boeri

Il laboratorio è stato inteso come una Ogni lezione è stata composta da due
serie di giornate di studio e progetta- parti: la prima parte ha preso spunto
zione, nel corso delle quali sono state dalla lettura di un “fatto urbano”, la
sviluppate differenti modalità didattiche seconda dalla lettura di un progetto
e di ricerca progettuale. Per quanto di architettura. Altro punto affrontato
riguarda le lezioni, il corso si è strut- dal corso è stato quello della ricerca.
turato attorno a lezioni a tema, che In questo senso, è stata richiesta la
hanno approfondito alcune delle princi- partecipazione a tre lavori di ricerca
pali questioni relative alla relazione tra rispondenti a due bandi di concorso ed
progettazione architettonica e rifles- a una riflessione sulla città di Venezia
sione urbanistica, fornendo di volta in attraverso un rielaborazione di un suo
volta opportuni riferimenti bibliografici. proprio aspetto.

43
Partendo dal fatto che, una volta determinato un confine, vi sia qualcosa che viene escluso e Abiti come architetture deboli, leggere e
qualcos'altro che viene incluso, il primo “dispositivo” che include totalmente la nostra persona e la trasformabili.
separa dal resto del mondo, è la nostra PELLE.
L'abito diventa più che mai un guscio,
Questo accade anche in altre forme presenti in natura e si riscontra questo tipo di “dispositivo”, come quello dell'armadillo: una struttura
per esempio, in alcuni tipi di legumi e di frutta: un “qualcosa” che avvolga completamente un comoda, leggera, flessibile, che sia un
tutto e, allo stesso tempo, lo isoli da altre entità e che si differenzia a seconda della diversità tutt'uno con la persona, ripari e aiuti ad
stessa. affrontare il trambusto, la paura e
l'instabilità.
Il dispositivo di confine che ne risulta è un contenitore, una scatola, che possa contenere
all'interno IDENTITÀ diverse, come un cesto per la frutta può contenere, nello stesso istante, L'abito diventa un guscio personale e
frutti diversi. flessibile che identifica e protegge chi lo
indossa, diventando specchio di una
All'interno del dispositivo come SCATOLA vengono previsti dei contenitori più piccoli con funzioni identità individuale e al tempo stesso
diverse l'uno dall'altro e che, a loro volta, anch'essi siano contenitori. interfaccia con il mondo.

Il viaggio - reale e metaforico - significa partire dal conosciuto per arrivare chissà dove...
lasciando la propria impronta

CI D D R Z
U A JUÁ E
All'inzio dell' insediamento delle
maquilladoras, lo stesso concetto di

centri di produzione da due parti della


frontiera, uno in Messico per assemblare i
pezzi singoli provenienti dagli Stati Uniti,
l'altro negli Stati Uniti per assicurare la

maquilladoras più a sud, nel resto del


Messico, è un fenomeno più recente.
Le donne guadagnano 4 o 5 dollari al giorno nelle
maquiladores. Juarez è anche una capitale del
Mantenere, provengono da aree povere e
devono affrontare un lungo viaggio in autobus
maquilladoras implicava la creazione di due narcotraffico: qualunque governo, per onesto che per raggiungere i loro luoghi di lavoro o studio.
sia deve accettarlo come un dato di fatto della Qualche volta non hanno alternativa e devono
società messicana e sedere allo stesso tavolo concamminare da sole attraverso terreni
chi regge le fila del traffico di droga. Anche nelle abbandonati e non illuminati e strade dove
maquiladores si consuma droga, ma nessuno fa corrono il rischio di essere assalite.
confezione finale del prodotto. La creazione di niente per evitarlo, in quanto conviene ai Questi crimini, classificati dalle autorità come
proprietari: i dipendenti lavorano meglio sotto “uccisioni in serie”, hanno scosso la popolazione
effetto di stupefacenti. E poi le fabbriche sono la di Chihuahua, uno stato che è caratterizzato da
principale fonte di ricchezza del governo
Apparse per la prima volta negli anni 60, le fabbriche messicano: ogni indagine al loro interno è
un alto livello di violenza contro le donne,
incluse uccisioni causate da episodi di violenza
contrario la polizia si serve abitualmente della
tortura e la utilizza sistematicamente come uno dei
metodi per condurre le indagini penali.

parte della polizia e di almeno una possibile


"sparizione".

Dal 2000 ad oggi, sono stati creati organismi


istituzionali con l'intenzione di migliorare la
Le violazioni denunciate dal Rapporto
includono pestaggi con manganelli, pugni e
calci (usati spesso come punizione nei
confronti di chi abbia tentato di sottrarsi alle
pattuglie), privazione di acqua, cibo e coperte
Sono giunte diverse segnalazioni di uccisioni illegali da per periodi prolungati, cure mediche, abusi
sessuali e abusi razzisti, che a volte hanno
portato alla

espulsione illegittima di cittadini degli Stati


situazione dei diritti umani in Messico come, ad Uniti verso il Messico.
di subappalto straniere o "maquilas" sono fiorite nelle interdetta. domestica ed altri tipi di violenza. esempio, il fiscal espedial, un procuratore
speciale cui è stato affidato il compito di Persone di origine latino-americana sono state
zone franche del Centroamerica. Nascono dalla Nella morte delle ragazze, secondo le
I primi casi di rapimento ed uccisione di donne e investigare sui tragici abusi dei diritti umani maltrattate, detenute, interrogate, perquisite e
volontà del Nord di delocalizzare la testimonianze raccolte da Lourdes Portillo sono
ragazze con caratteristiche simili vennero denunciati degli anni '70 - '80 perpetrati dalle forze di perseguitate a causa della propria origine
produzione e dal disperato bisogno del Sud di
creare nuovi posti di lavoro. Caricature della coinvolte sia le maquiladores , dove adescatori e una decina d'anni fa a Ciudad Juárez che, localizzata nel sicurezza nella guerra sucia messicana. etnica.
adescatrici le individuano dalle fotografie
mondializzazione dell'economia, punta di deserto lungo il confine con gli Stati Uniti, è oggi la città
Tra i diversi casi che si sono riaperti in seguito Nel suo Rapporto, Amnesty International
diamante di una politica fondata scattate il venerdì, giorno di paga, sia i più popolosa dello stato di Chihuahua. La sua
sull'esportazione di manufatti, queste imprese narcotrafficanti. posizione geografica l'ha trasformata in un
alle denunce presentate dalle vittime, vi sono elenca casi di violazioni di tali obblighi
più di 500 casi di “sparizioni” verificatisi negli soprattutto in circostanze in cui le
possono contare sulla complicità dei governi territorio fertile per il traffico di droga e questo
ultimi trenta anni.
che imbavagliano i sindacati e non Il governo messicano protegge i responsabili o ha portato ad un elevato livello di criminalità e guardie di frontiera e gli agenti dell'INS
impediscono le violazioni dei diritti dei forse se stesso. Ha accusato le ragazze sentimenti di insicurezza fra la popolazione.
lavoratori. I padroni sono liberi di imporre alla scomparse di vestire in modo provocatorio o Tuttavia, negli ultimi decenni, la nascita delle
In Messico i difensori dei diritti umani vengono a contatto con il pubblico.
continuano ogni giorno a rischiare la vita. La
manodopera, soprattutto femminile, settimane di 60- addirittura di avere una doppia vita: operaie di cosiddette maquilas, impianti di assemblaggio situazione cui devono far fronte i lavoratori è
70 ore, se non di più, e salari da fame. giorno, prostitute di notte, all'insaputa dei per prodotti d'esportazione impiantati da A Ciudad Juárez, città di frontiera nel nord del
difficile: miseri salari, lunghi turni di lavoro, Messico, gemellata con El Paso, in Texas, oltre
Le maquilas occupano oltre 200.000 lavoratrici genitori. società straniere, ha anche significato essere
limitazione alla libertà di istituire sindacati, 300 donne sono state assassinate secondo lo stesso
centroamericane in condizioni di lavoro disumane. privilegiati in termini di sviluppo economico.
lavoro minorile, rischi di salute connessi alle
Attratte da esenzioni fiscali e dal basso costo Oltre 370 donne sono state uccise negli ultimi La redditività dell'industria maquiladora è in rituale: rapimento, tortura, sevizie sessuali,
sostanze chimiche usate nelle lavanderie e
della manodopera (30% meno che a Taiwan), 10 anni nelle città di Ciudad Juárez e buona parte dovuta all'utilizzo di manodopera mutilazioni, strangolamento.
rischi ambientali attorno alle maquilladoras.
le grandi multinazionali del settore tessile si locale a basso costo. Nonostante i bassi salari, il
Chihuahua, in Messico; di queste almeno 137 bisogno di una paga o il desiderio di Gli omicidi si ripetono, si assomigliano, le sevizie
sono installate in Centro America negli anni In un rapporto pubblicato il 21 maggio 1998, Amnesty
'80. mostravano segni di violenze sessuali subite attraversare il confine per raggiungere paesi sono le stesse e riguardano non solo donne adulte ma
International denuncia episodi di maltrattamenti e
Secondo un rapporto del Centro de Estudios y prima della morte, mentre di almeno altre 70 vicini a nord in cerca di un futuro migliore ha anche adolescenti, e addirittura bambine di 10 o 12
brutalità da parte degli agenti del Servizio Immigrazione
Análisis Sociolahorales del Nicaragua, il salario donne si è persa ogni traccia. Le organizzazioni trasformato Ciudad Juárez in una città “ambita” anni.
da un elevato numero di persone provenienti da e Naturalizzazione degli Stati Uniti (US Immigration and
della maquilas non raggiunge il costo del paniere femminili locali ritengono che le cifre reali varie parti del Messico. Naturalization Service - INS).
familiare in nessun paese centroamericano e non
possano essere molto più alte.
riesce a coprire neppure il 40% del costo della vita. Nel suo rapporto intitolato "Violazioni dei
Parecchie delle donne scomparse o uccise
A questo bisogna aggiungere le durissime diritti umani nella zona di confine con il
Amnesty International, Rapporto Intolerable lavoravano nelle maquilas. Anche cameriere,
condizioni di lavoro, sotto la continua Messico", l'organizzazione per la difesa dei
Killings: 10 years of abductions and murder of studentesse o donne impiegate nell'economia
minaccia del licenziamento: giornate di lavoro women in Ciudad Juárez and Chihuahua diritti umani esamina l'atteggiamento dell'INS
informale sono state fatte oggetto di attacchi. In
estenuanti, quasi mai inferiori alle 10 ore e che a volte esamina il contesto in cui hanno avuto luogo i rispetto ai diritti umani nel corso degli anni
breve, giovani donne senza potere nella società,
arrivano a 36 ore continuative, non vengono mai rapimenti e gli omicidi delle donne e analizza le cui morti non hanno un costo politico per le Novanta e alcuni fra i passi compiuti da
pagate le ore straordinarie; elevate quote di l'incapacità dello Stato di adottare misure autorità locali. quest'ultimo per riconoscere la gravità del
produzione, maltrattamenti fisici, abusi efficaci per prevenire, investigare e punire tali problema.
sessuali contro le donne con la minaccia di crimini. Il fallimento delle autorità competenti nell'avviare Nel resto del Messico, su dieci vittime di
perdere il lavoro, nessuna o quasi previdenza "Le popolazioni che abitano lungo il confine tra
sociale, licenziamenti ingiustificati, impiego Nello stato di Chihuahua, un significativo
investigazioni su tali crimini, sia per indifferenza, assassini una sola è donna.
mancanza di volontà, negligenza o incapacità, è stato Stati Uniti e Messico hanno molto in comune,
illegale di minorenni, ostacoli di ogni tipo per numero di casi di giovani donne e adolescenti legami familiari compresi, ma il sistema di A Ciudad Juárez, su dieci persone assassinate
la costituzione di sindacati all'interno delle palese negli ultimi dieci anni. Amnesty International quattro sono donne...
scomparse in un caso persino una ragazzina di ha documentato ingiustificabili ritardi nelle applicazione delle leggi sull'immigrazione da
imprese, solo il 6% è iscritto a sindacati perché 11 anni vengono ritrovate morte giorni o anche indagini iniziali, quando c'è la probabilità più parte degli Stati Uniti sta arroventando il clima
appartenere ad un'organizzazione di lavoratori anni dopo. di agitazione che ha caratterizzato questa Non esiste nessun registro per repertoriare le
elevata di trovare la donna ancora viva e
significa il licenziamento quasi automatico. regione nel XX Secolo," - dichiara Amnesty centinaia di assassinii di donne commessi a
identificare i responsabili, e l'incapacità di dar
I problemi del lavoro nelle maquilas In un significativo numero di casi, la brutalità seguito alle prove e alle dichiarazioni dei International Ciudad Juarez. Le autorità hanno l'abitudine
iniziarono fin dalla loro apparizione negli annicon cui gli assalitori rapiscono e uccidono le di abbandonare in fretta le ricerche: più di tre
testimoni che potrebbero essere cruciali. In altri
'80, quando i governi della regione offrirono donne va ben oltre l'uccisione e fornisce uno dei La storia dell'INS lungo il confine con il Messico mesi dopo la scoperta dei cadaveri delle 8
casi, gli esami di medicina legale effettuati sono
facilitazioni doganali ed altri incentivi per il più terribili esempi di violenza contro le donne.
loro insediamento. Da allora, periodicamente, Molte donne furono rapite, tenute prigioniere
stati inadeguati con informazioni è turbata da molte denunce di cattiva condotta donne in un campo di cotone, alcuni viandanti
contraddittorie ed incorrette date ai familiari hanno ritrovato indumenti e oggetti
si è denunciato che nelle maquilas i lavoratori per parecchi giorni e sottoposte ad ogni sorta di degli agenti, che avrebbero fatto ricorso all'uso appartenenti alle vittime...
sull'identità dei corpi e con ciò causando loro
sono sottomessi ad abusi di ogni tipo. umiliazioni, torture e violenze sessuali prima di ulteriore dolore e turbando il loro cordoglio. letale delle armi e al maltrattamento dei detenuti
morire, nella maggior parte dei casi per asfissia Altre irregolarità includono la falsificazione di nelle loro mani. La strategia dei diversi governatori per
L'”impunità" di cui godono le maquilas è causata da strangolamento o in seguito alle «risolvere» gli assassinii seriali di donne a
dovuta anche al fatto che la manodopera
prove e persino il presunto uso di torture da
violente percosse subite. I loro corpi sono stati parte di ufficiali della Polizia Giudiziaria dello Il Rapporto di Amnesty International Ciudad Juárez ha portato a una sequela di
attualmente impiegata non può essere, ritrovati giorni o persino anni dopo, nascosti fra stato di Chihuahua al fine di ottenere sottolinea come la progressiva chiusura manipolazioni e dissimulazioni, che in
all'interno delle attuali politiche economiche, macerie o abbandonati in aree deserte nei
assorbita dall'industria né statale né privata. pressi della città. “Quando la trovammo, il
informazioni e confessioni di colpevolezza. del confine nel corso degli ultimi anni e il sostanza incolpavano degli innocenti.
corpo di mia figlia diceva tutto ciò che le era ruolo dell'esercito degli Stati Uniti (a Altro metodo delle autorità: far assassinare chi
Nel maggio 2004, il Comitato delle Nazioni Unite contro
Juarez è una città di frontiera. Vi sono stato fatto” dice Norma Andrade, la madre di
la tortura ha pubblicato il suo rapporto su cinque anni sostegno dell'INS nella cosiddetta "Guerra prende le difese dei falsi colpevoli.
concentrate molte "maquiladores", le Lilia Alejandra, il cui corpo fu ritrovato nel
multinazionali di proprietà statunitense. La febbraio del 2001 in un terreno abbandonato a di indagini sulla tortura in Messico. Secondo il alla droga") abbiano aumentato il rischio Avvocati, giudici, procuratori, giornalisti
città è cresciuta senza controllo: le famiglie vi Ciudad Juárez, vicino alla maquila dove rapporto, gli episodi di tortura non sono di violazioni dei diritti umani nei confronti hanno ricevuto minacce di morte per
si trasferiscono per lavorare e abitano in lavorava. Come Lilia Alejandra, molte donne, situazioni eccezionali o violazioni occasionali costringerli ad abbandonare le inchieste sugli
baracche senza acqua né servizi igienici. alcune con figli da mantenere, provengono da commessi da qualche agente di polizia, ma al
di immigrati illegali.
omicidi delle donne.

7° concurso internacional 1

44
2

45
TRASPORTABLE DWELLING TOWN | TDT
Trasportable Dwelling Town [ TDT ] offre al villaggio di Ein Hud un futuro sostenibile a lungo termine, permettendo la possibilità di
uno sviluppo nei settori economico, demografico e culturale: dà la possibilità di utilizzare in maniera efficiente il territorio, risulta capace
di espandersi a seguito di esigenze di crescita demografica della popolazione villaggio, infine, offre possibilità di instaurare condizioni
di vita confortevoli e autonome per gli abitanti del villaggio.

Trasportable Dwelling Town [ TDT ] è costituito da un sistema formato dall’unione di più elementi indipendenti derivati dal riutilizzo di
oggetti prefabbricati con basso costo di produzione e di facile reperibilità.
L’assemblaggio viene realizzato con mezzi e tecnologie semplici, utilizzando materiali di scarto o riciclati, con conseguenti spese, in termini
monatari, molto contenuti.

Collegando tra loro i vari elementi si vengono a costituire strutture di diversa tipologia in funzione alle diverse esigenze degli stessi abitanti.
Si viene così a creare un oggetto che preveda la possibilità di essere sottoposto a continuo cambiamento di forma, volume, colore, funzione,
etc. Allo stesso modo, viene progettato un centro multifunzionale, Trasportable Dwelling Centre [ TDc ], che possa costituire un concreto
primo passo per un futuro sostenibile di Ein Hud e che possa servire alla comunità ed ai suoi ospiti per mostre, attività culturali, etc.

Trasportable Dwelling Town [ TDT ] permette lo sviluppo di una pianificazione che promuova una politica di convivenza tra i due popoli
locali da sempre in conflitto, israeliano e palestinese; contemporaneamente, gli abitanti palestinesi hanno l'opportunità di costituire un
oggetto di proprietà esclusiva, con la possibilità di tresferirlo nell'eventualità di, ulteriori, uno o più spostamenti. In questo modo, la loro
situazione di continuo esilio non è più esperienza di sradicamento e spaesamento per la necessità di doversi adattare sempre a situazioni
nuove, ma si viene a creare uno spazio quotidiano, un involucro famigliare che rappresenti una sorta di punto fermo.

TRASPORTABLE DWELLING CENTRE | TDc

CAPSULE CAST-OFF CINEMATIC COMFORTABLE CONVENIENT CONVERTIBLE CUSTOMIZED DEBRIS DECAY DELETE DEMOLISHED DESIRE DESTROYED DISCARD DISPERSE DISRUPT DYNAMIC EFFICIENT EJECTED EMERGENCY EMIGRATE ERRANT ERRATIC EVENT EXPELLED EXPERIENTIAL EXPERIMENTAL EXPLORE FAST FRACTION FRAGMENT HAPPEN IMAGINA

46
TRASPORTABLE DWELLING HOME | TDh

AST FRACTION FRAGMENT HAPPEN IMAGINARY IMMIGRANT INCIDENT INVOLUNTARY KINETIC MOBILE MOBILITY MOVEMENT MOTION MULTIPLE NAVIGATE NOMAD OCCASION PATH REVERSIBLE RHITHM TRAFFIC TRANSIT TRANSPORT TRAJECTORY UNEXPECTED UNEXPLORED UNINTENTIONAL UNPLANNED UNPREMEDITATED VECTOR VEHICLE VELOCITY

47
01
0 02
0 03
0 04
0 05 06
stazione fs
sta ponte degli scalzi
po sstrada nova campo san geremia ponte guglie fondamenta pescher
12°19'15''
19 E 45°26'29'' N 12°19'21''
2°1 E 45°26'29'' N 12°19'26''
2 E 45°26'33'' N 12°19'29'' E 45°26'35'' N RMS power min 32,72 dB max 12°19'32'' E 45°26'37'' N 12°19'30'' E 45°26'38

0910
09
91 1 21
1331
RMS pow
power min 32,84 dB max 25,75 dB ave 29,72 dB RMSSppower min 30,48 dB max 9,57 dB ave 23,01 dB RMS
M power min 34,63 dB max 12,89 dB 13,59 dB ave 25,77 dB RMS power min 34,59 dB max 13,61 dB ave 26,67
7ddB RMS power min 35,4

9 10
10 11 12 13 14
calle del capitello fondamenta
ndame
da de la misericordia fondamenta
onda di san felice
el strada nova
st ccampo dei santissimi
imi a
apostoli salizada san giovann
12°19'43'' E 45°26'48''
48'' N 12°20'02''
02 E 45°26
45°26'37'' N 12°20'03''
0'03' E 45°26'33'''' N 12°20'00''
2° E 45°26'30'' N 12°20'12'' E 45°26'25''
1 °26 N 12°20'13'' E 45°26'21

8 1
RMS power min 45,47 dB max 6,05
05 dB ave 30,5
30,53 dB RMS power
wer min 42,67
,67 dB m
max 8,34 dB ave 26,74
,74 dB RMS power er m
min 42,63 d dB max 13,8 dB ave 26,88 dB RMS S power min 34,87 dB B max 16,48 dB ave 29,1 dB RMS power
R er m
min 37,1 dB max 1616,9 dB ave 28,5 dB RMS power min 36,1

17 18
1 19
peschiera san bartolomeo
p calle
lle larga mazzini calle
lle de l'ovo
12°20'09''
20'09'' E 4
45°26'16'' N 12°20'10'' E 45°2
45°26'14'' N 12°20'10'' E 45°26'12
12
RMS power min 34,23 dB m max 8,19 dB ave 17,59 dB RMS power min 39,92
9,92 dB max 19,73 dB ave 35,14 dB RMS power min 46,1

22
campo manin
12°20'03'' E 45°26'07'' N
RMS power min 35,19 dB max 11,6 dB ave 23,3 dB

24
fondamenta carlo goldoni
12°20'10'' E 45°26'05'' N

627
2728 2 2993
RMS power min 38,68 dB max 16,18 dB ave 30,32 dB

Tragitto vaporetto 38-41

26 27 28 29
2 30
riva degli schiavoni calle de l'anzolo tolentini, 191 campo ddei tolentini
en campiello
mp lavadori
12°20'25'' E 45°26'01'' N 12°20'24'' E 45°26'07'' N 12°19'20'' E 445°26'16'' N 12°19'17'' E 45°26'15''
°2 N 12°19'13''
9'1 E 45°26'15

3 3 3435
32 35 3
3663
RMS power min 36,37 dB max 4,85 dB ave 16,14 dB RMS power min 38,22 dB m max 15,39 dB ave 29,82 dB RMS power m min 41,6 dB max 12,95 dB ave 30,6 dB RMS power
o min 36 dB max 10
10,77 dB ave 27,34
4 dB RMS power
owe min 28,5

32 33
3 34
3 35
3 5 36 37
fondamenta del gafaro ramo arnaldi fondamenta del rio novo
vo fondamenta bembo d del malcanton campo
m santa margherita calle de san pantalon
12°19'18'' E 45°26'13'' N 12°19'24'' E 45°26'10'' N 12°19'20'' E 45°26'08''
'08 N 12°19'23'' E 45°26'07''
'0 N 12°19'25''
1 E 45°26'01'' N 12°19'28'' E 45°26'08

40
0441
1424 44
44
RMS power min 42,63 dB max 12,42 dB ave 27,09 dB RMS power min 30,58 dB max 11,67 dB ave 22,63 dB RMS power min 3 37,21 dB max 5,91
91 dB
Baave 20,61 dB RMS power min 40 40,7 dB max 25,56 dB ave 35,09 dB RMS
M power min 38,37 dB max 13,02 dB ave
e 30,71 dB RMS power min 39,0

40 41 42 43
4 44
4 45
4
viale dei giardini riva degli schiavoni palazzo ducale piazzetta san marco piazza san marco calle larga ventidue m
12°21'19'' E 45°25'47'' N 12°20'42'' E 45°26'02'' N 12°20'27'' E 45°26'01'' N 12°20'22'' E 45°26'01'' N 12°20'19'' E 45°26'03'' N 12°20'08'' E 45°25'59
RMS power min 37,29 dB max 6,58 dB ave 24,77 dB RMS power min 33,08 dB max 7,04 dB ave 19,98 dB RMS power min 27,61 dB max 3,49 dB ave 17,65 dB RMS power min 23,62 dB max 6,37 dB ave 13,26 dB RMS power min 28,92 dB max 4,32 dB ave 13,77 dB RMS power min 32,0
07 08
ria sotoportego del gheto vecio - rio ghetto vecchio campo di ghetto nuovo
8'' N 12°19'34'' E 45°26'42'' N 12°19'38'' E 45°26'44'' N

141
41
42 dB max 16,69 dB ave 28,3 dB RMS power min 41,88 dB max 12,21 dB ave 3 32,15 dB RMS power min 37,67 dB max 13,88 dB ave 20,56 dB

15 16
ni grisostomo salisada pio x calle dei bombaseri
1'' N 12°20'12'' E 45°26'15'' N 12°20'11'' E 45°26'15'' N

19
920
2
17 dB max 5,13 dB ave 20,4 dB
B RMS power min 29,97 dB max 9,13 dB ave 19,32
32 d
dB RMS power min 36,51 dB max 15,36 dB ave 29,19 dB

20 21
corte del teatro rio terà de la mandola
2'' N 12°20'05'' E 45°26'11'' N 12°19'57'' E 45°26'05'' N
18 dB max 5,46 dB ave 29,88
9,88 dB RMS power min 46,77 dB max 21,14 dB av
ave 36,11 dB RMS power min 42,2 dB max 12,39 dB ave 28,46 dB

23
campo san luca
12°20'07'' E 45°26'09'' N
RMS power min 34,93 dB max 6,25 dB ave 19,82 dB

25
piazza san marco
12°20'19'' E 45°26'03'' N

300
RMS power min 31,08 dB max 4,91 dB ave 13,31 dB

1 2 tavole redatte in risposta al


bando del 7° concurso internacional
arquine frontera-border
a pedestrian crossing from Anapra
- Ciudad Juárez - to Sunland Park,
31 New Messico
piazzale roma
5'' N Scala 1:7000 12°19'08'' E 45°26'17'' N

37
3 738
3
57 dB max 14,58
4,58 dB ave 23,26 dB RMS power min 42,63 dB max 6,38 dB ave 21,39 dB
3 4 tavole redatte in risposta al ban-
do di concorso one land two systems
international architecture competition
to create an alternative masterplan for
the “unrecognised” Palestinian village
of Ein Hud in Israel

5 venice voices
rimappatura della città di Venezia
attraverso l’analisi dei suoni rilevati
38
3 39
n fondamenta
ond santa chiara tragitto in vaporetto
8'' N 12°19'05''
19' E 45°26'22'' N

546 6
06 dB m
max 12,19 dB ave 26,64 dB RMS pow
power min 30,34 dB max 7,05 dB ave 16,99 dB RMS power min 35,49 dB max 7,05 dB ave 12,48 dB

46
4 47
4
marzo calle del piovan o gritti Ponte duodo o barbarigio
9'' N 12°19'59'' E 45°25'57'' N 12°19'57'' E 45°25'57'' N
08 dB max 4,39 dB ave 18,57 dB RMS power min 34,88 dB max 10,48 dB ave 23,55 dB RMS power min 30,45 dB max 5,67 dB ave 14,24 dB
5
fondamenti e applicazioni
progettazione di geometria
di elementi costruttivi descrittiva
| umberto | dario Toffanello
Barbisan

Temi del corso sono stati: la redazione di un lavoro monografico


- la storia dell’arte del costruire; di ricerca seguito e sviluppato durante
- i materiali della costruzione; il corso che si è concretizzata in un
- analisi dei principi del costruire; fascicolo sulla ‘Torre di Pisa’, sulla sua
- soluzioni costruttive. storia, i materiali utilizzati nella costru-
È stato richiesto come elaborato finale zione e i problemi di staticità.

51
5.1 Le fasi costruttive

- La costruzione della Torre fu realizzata in un intervallo di circa 200 anni


- La vicenda della fabbrica, documentata solo in parte, è stata ricostruita sulla base
di fonti indirette
- La Torre ha subito un cedimento verticale di circa 2.80 m a causa della natura
cedevole del terreno sottostante. Il catino alla base è stato realizzato nel 1838 per
portare alla luce le basi delle colonne sommerse dal terreno

Di seguito sono riportati, su una linea temporale, i vari intervalli che, dall’inizio della
costruzione, si sono susseguiti sino al termine dei lavori.

1173 Inizio dei lavori il 9 agosto dell’anno 1173 (1174 anno pisano)

1174 Completamento del I Ordine

1178 I lavori vengono sospesi, si è giunti al completamento del III Ordine

1182 Istituzione di un'apposita “Opera Campanilis petrarum Sancte Marie”


(Opera delle pietre del Campanile di Santa Maria)

1185 Probabile interruzione all'altezza del 4° ordine

1198 Documentata la presenza di un campanaio del Duomo, segno che la


costruzione può comunque alloggiare almeno una campana, o assolvere
anche parzialmente alla funzione cui é stata destinata

1231 Proseguono i lavori giá probabilmente ripresi nei primi decenni del secolo.
E' attestata l’esistenza di una capanna in cui vengono lavorati i marmi per il
campanile.

1233 Giuramento dell’Operaio Benato Bottici: nella cerimonia di investitura, si


impegna ad essere "sollecito e attento nei lavori di costruzione del
Campanile della stessa chiesa, secondo la possibilitá di detta Opera".

1260 Giovanni di Simone, documentato presso l’Opera del Duomo fin dal 1260 e,
dal 1267, come capomastro, interviene anche nei lavori della Torre.

1172 Dopo circa 94 anni, con Giovanni di Simone, prosegue la costruzione sino al
settimo ordine e si introduce in questa parte, una correzione
dell'inclinazione dell’asse dell’edificio che non é più rettilineo, ma assume
una forma con la concavità verso monte.

12 1

52
1278 Nuova sospensione dei lavori. La costruzione è arrivata al livello della VII
cornice.

1292 Giovanni Pisano esegue una misurazione della pendenza del campanile con
il filo a piombo

1360 Dopo circa 82 anni di interruzione ricominciano i lavori e, con Tommaso


Pisano, si erige la cella campanaria

1370 La costruzione giunge a termine con il completamento della cella


campanaria e, con essa, si apporta l’ultima, forte, correzione geometrica
alla struttura.

6. L’EDIFICIO

L’edificio attuale, risultato di una lunga vicenda costruttiva ed oggetto nel corso dei secoli
di numerose campagne di restauro, volte in primo luogo a contenere i pericoli di crollo
sollevati dalla evidente pendenza, é costituito da un corpo cilindrico di muratura,
circondato da loggiati con archi e colonne che poggiano sul tronco di base e sono
sormontati da una cella campanaria.
Il corpo centrale della struttura é composto da un cilindro cavo, costituito da un
paramento esterno in conci sagomati in calcare di San Giuliano bianco e grigio, un
paramento interno, anch’esso in pietra verrucana lavorata e, compresa fra questi, una
zona anulare di muratura. All’interno di questa zona di muratura é ricavata una scala
elicoidale che, con 293 scalini, monta fino al sesto loggiato, dove il pozzo interno é
concluso da una volta con un occhio centrale per il passaggio della luce, consentendo
l’accesso alla cella campanaria soprastante e, nei tratti intermedi inferiori, ai diversi
loggiati. I sei loggiati impostati sul tronco di base, con questo e con la cella campanaria,
suddividono la torre in otto segmenti, che vengono detti ordini. Quello inferiore é animato
da un giro di arcate cieche, impostate
su semicolonne che includono sotto
l’arco un compasso a losanga
intarsiato di marmi policromi,
contenente al centro una rosetta a
rilievo. Il sodo murario é interrotto
dall’apertura di alcune strette finestre
a monofora e, verso ovest, dall’unica
porta di accesso: un vano
rettangolare incorniciato da un
architrave. Sopra l‘architrave, un arco
- decorazione con raffigurazione di navi - falcato con archivolto intagliato, posa
su due capitelli in prosecuzione degli
stipiti, formando una edicola contenete il busto di una Madonna con il Bambino di epoca
trecentesca. Ai lati del portale, alcuni fregi figurati con decorazioni animali e mostruose, e
con una singolare raffigurazione di navi (nella foto, il Porto Pisano?), accompagnano
l’epigrafe commemorativa della fondazione dell’edificio.
La cella campanaria cilindrica(nella foto) che conclude la costruzione, di diametro minore
dei sottostanti piani, presenta all’esterno una decorazione di arcatelle, che posano
alternativamente su peducci e colonne, in modo che sotto ad ogni peduccio si apre una
porta, sotto ogni arcata, retta da due colonne, una finestra. Ad essa si accede tramite

2 13

53
una angusta scala a chiocciola, e consente a sua volta l’accesso, tramite una scaletta
ricavata nello spessore del muro, al fastigio della torre.

6.1 Le misure della Torre

- L'altezza della fabbrica dal piano delle


fondazioni alla cella campanaria è di 58,36 m,
oltre 55 fuori terra
- Il masso di fondazione di forma anulare ha
un diametro esterno di 19,58 m, per un
totale di 285 mq
- La Torre ha un peso proprio di 14453
tonnellate
- La Torre ha la forma di un cilindro cavo
costituito da due pareti concentriche in
blocchi di marmo che contengono un
nucleo di inerti e malta
- Il foro centrale misura 4,5 m
- Una scala elicoidale all'interno del corpo
cilindrico consente di accedere ai piani dei
loggiati e raggiungere la cima della torre
- Lo spessore del muro al primo livello è di
4,1 m. Ai livelli superiori è di 2,7 m
- L'inclinazione è di circa 5.5° verso sud;
ciò significa che la settima cornice
sporge rispetto alla prima di circa 4.5
metri.
- Il baricentro si trova 22,6 m al di sopra
del piano di fondazione
- La pressione media sul terreno è di 5,1
Kg/cmq
- La pressione massima sul terreno è di
10-11 Kg/cmq
- L’eccentricità dei carichi sul piano di
fondazione è di 2,3 m
- Il cedimento differenziale è di 1.89
m; ciò significa che i bordi estremi
nord e sud hanno ceduto
rispettivamente circa 1,86 m e 3,75 m

6.2 Caratteristiche e tipologia

E' indubbio che l’edificio é frutto di una o più personalitá di altissimo livello. Esso infatti si
presenta come una costruzione originale, a partire, prima ancora che dalla sua
straordinaria pendenza e dagli ingegnosi accorgimenti tecnici escogitati dai costruttori per
ovviarne i pericoli, dalla sua ardita struttura circolare. Non che manchino campanili più
antichi a pianta rotonda, da quelli ravennati ad alcuni in Toscana o in Umbria: ma il
campanile di Pisa può comunque ritenersi una struttura indipendente da tali prototipi e,
per molti versi, del tutto autonoma dalle architetture precedenti. Le sue forme appaiono
infatti difficilmente rapportabili a quelle di edifici consimili. I suoi immediati precedenti
stilistici appaiono, anzi, quasi esclusivamente locali, o meglio pisani, e in qualche modo
circoscritti ai monumenti della piazza.
La stessa forma circolare sembra infatti essere stata adottata, da un lato, per il gioco di
specchi e contrapposizioni con la parte del Duomo limitrofa, riecheggiando volutamente il

14 3

54
Fasi della costruzione della Torre.
Stato dell'opera all'inizio delle grandi sospensioni; suo compimento.

Storia dell'inclinazione della Torre.


7. DISEGNI STATO ATTUALE E VALORE STORICO DEL MONUMENTO

4 17
1 - 4 riproduzioni ridotte di alcune
pagine del fascicolo di ricerca redatto
sulla Torre di Pisa
storia, materiali utilizzati nella costru-
zione, problemi di staticità

55
di geometria
sistemi costruttivi
applicazioni Zago| dario Toffanello
descrittiva
| federico

L’esperienza che si è sviluppata nel- affrontate e risolte analoghe problema-


l’ambito del corso si è fondata sul- tiche dai maestri dell’architettura.
l’insegnamento del progetto nelle sue L’insegnamento si è articolato in due
peculiarità tecnologiche a livello esecu- distinte fasi didattiche: la prima dedica-
fondamenti e di

tivo. Per raggiungere tale obiettivo si è ta alle lezioni teoriche, alla costruzione
stati spinti ad affrontare la metodologia di un archivio prodotti e al progetto
progettazone

della progettazione dei sistemi costrut- definitivo di un sistema costruttivo; la


tivi e del processo di realizzazione degli seconda dedicata alla sperimentazione
stessi sistemi. La metodologia, infatti, progettuale dei sistemi costruttivi scelti
dovrà sempre costituire direttiva fon- ed elaborati nelle scale opportune di
damentale per lo studente architetto, progettazione esecutiva.
poiché ogni azione progettuale si espli- Sulla base di piante, prospetti, sezioni e
ca non solo attraverso la conoscenza particolari costruttivi derivati dall’espe-
delle regole dell’arte e delle norme rienza di PROGETTAZIONE ARCHITET-
per una corretta pratica del costruire, TONICA 1, si è proceduto all’analisi dei
ma soprattutto attraverso lo studio e sistemi costruttivi utilizzati nell’edificio
la comparazione di come siano state stesso.

57
B

A
D

1 pianta del piano terra 1:100

2 particolare A 1:10
infisso fisso a taglio termico, spessore
63 mm;
infisso scorrevole a taglio termico,
spessore 63 mm;
sezione orizzontale

3 - 4 dettaglio dei nodi 1, 2 del parti-


colare A, 1:2

58
3

59
6

10 11
5

7 8

5 particolare B 1:10
infisso a battente a taglio termico,
spessore 63 mm;
infisso scorrevole a taglio termico,
spessore telaio fisso 119 mm, telaio
mobile 36 mm;
sezione orizzontale

6 - 8 dettaglio dei nodi 1, 2, 3 del


particolare B, 1:2
12
9 particolare C 1:10
infisso a battente a taglio termico,
spessore 63 mm;
sezione orizzontale

10 - 12 dettaglio dei nodi 1, 2, 3 del


particolare C, 1:2

61
F

13

62
E

13 sezione di dettaglio 1:50

63
14

14 15 particolare D 1:2
porta interna scorrevole,
sezione orizzontale e verticale

16 17 particolare E 1:20
solaio di copertura;
attacco della scala al solaio;
sezione verticale

15

64
16

17

65
18 18 - 20 particolare F 1:20
sezione verticale in corrispondenza
dell’infisso:
solaio di copertura, solaio del primo
piano e solaio del piano terra con
garege sottostante

21 22 dettaglio dei nodi 1, 2 del


particolare F, 1:4
infisso a battente a taglio termico,
spessore 63 mm;
infisso scorrevole a taglio termico,
spessore telaio fisso 119 mm, telaio
mobile 36 mm;
sezione verticale

21

19

20

22

66
23

24

23 - 25 particolare G 1:20
sezione verticale in corrispondenza
della muratura:
solaio di copertura - tetto caldo, solaio
del primo piano, solaio del piano terra,
25 pavimentazione esterna e fondazione

67
fondamenti edegli
architettura interni | di
applicazioni geometria
mauro descrittiva | dario Toffanello
Galantino

Il corso ha inteso affrontare lo studio di progettare un’unità minima d’emer-


approffondito dell’opera di Le Corbusier genza che fosse scaturita dagli inse-
attraverso le lezioni. gnamenti appresi nella lezione di un
Come elaborato finale è stato richiesto grande maestro quale Le Corbusier.

69
70
71
disegno automatico 1 | alberto Sdegno

Obiettivo del corso è stato quello di tonica.


fornire le basi teoriche e metodologiche Tema del corso è stato il lavoro relativo
per il disegno digitale di architettura, al disegno digitale di un progetto archi-
attraverso l’utilizzo di tecniche di mo- tettonico di Le Corbusier, maison Cook,
dellazione e visualizzazione con softwa- rappresentato con tecniche di costru-
re di CAD (Computer Aided Design). zione geometrica 2D e 3D impaginato
Parallelamente, sono stati affrontati i per l’esame finale nella forma di una
temi di carattere geometrico-proiettivo tavola su carta formato A2.
relativi alla rappresentazione architet-

73
1

1 vista tridimensionale del modello


di Maison Cook con indicazione del
punto di osservazione prescelto

2 riproduzione ridotta della tavola


d’esame

74
2

75
3

3 - 7 prospetto del retro, prospetto


del fronte principale, sezione A-A,
pianta del piano terra, sezione B-B di
Maison Cook di Le Corbusier analizza-
ta attraverso i tracciati regolatori

76
4

6 7

77
fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva | dario Toffanello

Il corso ha previsto l’apprendimento tuni ai fini di un’adeguata descrizione


dei principi fondativi delle proiezioni delle forme e delle costruzioni.
parallele e centrali, la prospettiva e la All’interno del corso sono state inoltre
teoria delle ombre applicati ad un’archi- eseguite delle applicazioni di disegno
tettura di Le Corbusier, maison Cook, a mano libera sulle deformazioni della
con l’obiettivo di utilizzare le scale e i percezione visiva, l’anamorfosi di proie-
metodi di rappresentazione più oppor- zione e l’anamorfosi di riflessione.

79
1

80
1 autoritratto, matita su cartoncino
bianco

2 anamorfosi piana, matita su carton-


cino bianco

81 2
3

82
3 4 anamorfosi piane, matita su 4
cartoncino bianco

83
5

84
5 6 anamorfosi prospettiche, matita 6
su cartoncino bianco

85
7

7 anamorfosi cilindrica, matita su


cartoncino bianco

8 sintesi cromatica con tre toni di


colore, matita su cartoncino bianco

9 anamorfosi conica, matita su car-


toncino bianco
9

87
disegnio dell’architettura | corrado Balistreri

Il corso ha proposto un percorso di let- ti insieme alla loro logica compositiva,


tura e analisi di architettura, effettuato attraverso processi di riconoscimento,
utilizzando il disegno a mano libera su scomposizione e semplificazione, e
un supporto bidimensionale con l’obiet- l’utilizzazione di opportuni strumenti di
tivo di rappresentare gli elementi princi- misura e adeguati sistemi di scale di
pali e secondari degli esempi considera- rappresentazione.

89
1

1 - 4 albero in fiore e albero spoglio


con rispettiva sintesi dei volumi prin-
cipali costituenti l’albero, matita su
cartoncino bianco
3

91
5 quercia e sintesi dei volumi prin-
cipali costituenti l’albero, matita su
cartoncino bianco

6 riproduzione a matita su cartoncino


bianco di un disegno di Albreth Dhurer

92
5

6
e applicazioni
| francesco
fondamenti di geometria descrittiva | dario Toffanello
Doglioni

Il laboratorio di restauro architettonico menti per l’uso attuale.


ha inteso fornire i principali strumenti L’attività del laboratorio è stata costi-
restauro

tecnico-concettuali con i quali speri- tuita da lezioni, esercitazioni in aula e


mentare la realizzazione del progetto di seminari.
restauro di un edificio esistente, rispon- L’esercitazione principale ha previsto
dendo in modo motivato sotto il profilo l’analisi stratigrafica, del degrado e
teorico e pratico ad un insieme di del dissesto di una facciata di palazzo
necessità conservative, di aspettative Zane, campo Santa Maria Mater Domi-
di restauro e di adattamenti e comple- ni, Venezia.

95
1

1 analisi del degrado, quadro d’unio-


ne generale

2 3 analisi del degrado, dettagli

4 riconoscimento e tracciamento dei


perimetri di superfici di strato o di in-
terfaccia, inventario dei tipi costruttivi

5 qualificazione dei perimetri di


superficie, di strato o di interfaccia
riconosciuti

2 3

96
4

97
6

98
8

6 7 analisi del dissesto

8 stato di fatto dell’edificio oggetto di


studio, palazzo Zane in campo Santa
Maria Mater Domini, Venezia

9 ipotesi di progetto

99
estetica | sergio Polano

L’insegnamento ha inteso fornire i li- All’interno del corso sono state svolte
neamenti critici, metodologici e conte- tre esercitazioni: la redazione di un bi-
stuali della storia dell’estetica grafica, glietto da visita personale progettato su
dalle primigenie forme a quelle mo- entrambi i lati, di un adesivo e di rispet-
derne, con particolare attenzione agli tiva carta intestata; la progettazione
artefatti a stampa. di un logo per la regione Valle d’Aosta
Le lezioni hanno affrontato vicende, rispondente ad un bando di concor-
esperienze e problemi centrali della so indetto dalla suddetta regione; la
storia dell’estetica grafica, attraverso produzione di un fascicolo in formato
l’analisi di tematiche, protagonisti e A5 realizzato con tre fogli di formato
opere maggiori, quali manifestazioni di A4 stampati fronte e retro, rilegati con
gradienti storici, di fenomeni intrecciati punto metallico posto nella linea di
di gusto, di culture progettuali, di mec- piegatura dei fogli.
canismi di produzione e consumo.

101
sabrina casonato

via mondini 5
31046 oderzo
treviso

m +39 3496650738
t +39 0422853235

cf csnsrn81e55f770d

email sabrinacasonato@libero.it

1 2

1 2 riproduzione in grandezza natu-


rale del biglietto da visita personale,
fronte e retro

3 riproduzione in grandezza naturale


dell’adesivo

sabrina casonato 4 riproduzione ridotta della carta


intestata su formato A4

via mondini 5
31046 oderzo
treviso

m +39 3496650738
t +39 0422853235

cf csnsrn81e55f770d

email sabrinacasonato@libero.it

102
via mondini 5 31046 oderzo treviso

m +39 3496650738 t +39 0422853235


sabrina casonato email sabrinacasonato@libero.it cf csnsrn81e55f770d

103
5

otto neurath
[1882 - 1945]

5 riproduzione in grandezza naturale


della copertina del fascicolo in for-
mato A5

6 - 10 riproduzioni ridotte delle pagi-


ne interne del fascicolo

11 riproduzione ridotta del retro del


fascicolo

104
6
Esempi di pittogrammi Isotype.

Otto Neurath era cosciente del ruolo sempre maggiore che


le immagini stavano prendendo nell’ ambito della
comunicazione. Convinto che "il cittadino medio dovrebbe
essere in grado di acquisire illimitate informazioni su ogni
tema che gli interessi, così come può ottenere informa-
zioni geografiche da mappe e atlanti", Neurath avviò un
programma di divulgazione ideando una teoria per la
rappresentazione visiva di dati complessi, come quelli
statistici, basata sul fatto che l’ apprendimento avviene in
modo più immediato e intuitivo tramite immagini sempli-
ci, rispetto alle parole. Prendendo spunto dalle teorie di
Wittgenstein sul linguaggio, Neurath ipotizza un insieme
di segni grafici che formino un linguaggio visivo composto
da icone con la capacità dicombinarsi tra loro secondo
regole stabilite per elaborare un rivoluzionario sistema
universale di comunicazione visiva dell’ informazione.
Tale sistema di rappresentazione statistica, il cosiddetto
"metodo viennese", noto come Isotype, International
System of Typographic Picture Education, "un linguaggio
mondiale senza parole" permetteva di visualizzare dati
complessi e aveva lo scopo di superare le barriere lingui-
stiche e culturali tra le nazioni, aiutando, ad esempio, un
viaggiatore in un paese di cui non conosce la lingua a
trovare un telefono, una banca, una biglietteria.

8 5

Il giovane Neurath riflette sulla precisione e sulla geome-


tria dei dipinti murari egizi. Quello che lo colpisce è la
forza comunicativa diretta di forme crude, semplici prive
7
di dettagli elaborati.

Arntz riesce a tradurre in immagini il pensiero di Neurath.


L’ obiettivo di permettere la comunicazione fra persone di
lingue diverse, ha stimolato in seguito altri studi, come il
progetto dell’ A.I.G.A. (1970) per il Dipartimento dei
Trasporti degli Stati Uniti, che ha dato un contributo
ulteriore a creare un alfabeto per i viaggiatori moderni.
I famosi pittogrammi realizzati da Otl Aicher per
identificare le discipline sportive alle Olimpiadi di
Monaco nel 1972 possono dirsi un diretto sviluppo delle
teorie di Neurath.

Da Isotype sono derivati numerosi sistemi di rappresen-


Pittografia di un indiano mandata un tazione, oggi ampiamente utilizzati, sia nella cosiddetta
commerciante di pellicce: "Ti offro le pelli di
un bisonte, di una lontra e di una giumenta
info-grafica di quotidiani, giornali e servizi televisivi sia
in cambio di un fucile e trenta pelli di castori". nelle riviste economiche e nell’ editoria finanziaria sia per
Il cambio è indicato col segno X, che ricorda l’ orientamento negli edifici (musei, ospedali, aeroporti...)
gli indici incrociati del baratto.
sia nella segnaletica stradale e dei trasporti, fino alle
icone dei nostri computer.
Da un po' di tempo, i grafici son tornati a interessarsi dei
pittogrammi, speciale categoria di segni che manifesta
una particolare capacità di sintesi tra idea e immagine, in
un originale amalgama espressivo, assai solleticante agli
effetti del linguaggio visivo.
Pittogramma è un segno iconico il cui referente è un
oggetto o una particolare classe di oggetti o ancora la
particolare qualità o azione che la classe di oggetti può
designare.

Ci sono altri elementi grafici che sono entrati nella nostra


Immagini collezionate da quotidianità grazie agli studi di Neurath: le “torte”, i
Otto Neurath per tentare di grafici realizzati attraverso la somma di pittogrammi, le
comunicare le proprie idee.
Disegni a pastello su carta icone che popolano le mappe nei quotidiani, nelle riviste
bianca o colorata. e negli atlanti o nelle enciclopedie.

4 9

Isotype può essere considerato il primo progetto di Il sistema Isotype introduce alcuni semplici ma
information design, il settore della progettazione visiva importanti principi per la rappresentazione dei dati
che si occupa di rendere le informazioni accessibili al quantitativi.
pubblico. Secondo la definizione data dall’ International Per ogni oggetto o categoria da rappresentare viene creato
Institute for Information Design, esso: “si occupa di un segno: caratteristiche essenziali di questo segno sono
definire, pianificare e dare forma ai contenuti di un la semplicità, la riconoscibilità, l’ immediatezza. Si deve
messaggio e al contesto in cui esso viene presentato, con quindi evitare che il segno abbia troppi dettagli. Nelle
l’ intento di ottenere obiettivi precisi in relazione alle parole di Neurath: “Un’immagine che fa un buon uso del
necessità degli utenti.” sistema deve trasmettere tutte le informazioni importanti
L’ information design trova applicazione nei settori riguardo all’ elemento che rappresenta. Al primo sguardo
dell’educazione, della divulgazione scientifica, dell’ orien- si vedono gli elementi più importanti, al secondo i meno
tamento nell’ ambiente. importanti, al terzo i dettagli. Al quarto, non dovrebbe
Il suo intervento si applica quindi alla progettazione di cogliersi più nulla”. Ogni segno deve essere comprensibile
sistemi di segnaletica, punti informativi, moduli, tabelle, senza l’ aiuto di parole.
diagrammi, mappe, orari, manuali tecnici e così via. La semplicità del disegno permette anche di allineare i
Nell’ information design gli aspetti estetici e persuasivi diversi segni Isotype su una stessa linea, come si farebbe
della comunicazione visiva diventano secondari rispetto con i caratteri tipografici.
ai criteri di chiarezza e funzionalità. Per rappresentare quantità variabili di uno stesso oggetto,
lo stesso segno viene ripetuto in modo proporzionale alla
quantità. Questo, secondo Neurath, rende i diagrammi
Isotype più accessibili rispetto ai grafici astratti, che usano
forme geometriche di dimensioni variabili.
Anche la tavolozza cromatica è ristretta: i colori suggeriti
sono sette (bianco, blu, verde, giallo, rosso, marrone e
nero) e devono essere abbastanza diversi tra loro da
essere sempre identificati dall’ osservatore.
Questi criteri di semplicità e immediatezza rendono il
sistema Isotype utile anche come “linguaggio
internazionale per immagini” o “linguaggio visivo
ausiliario”. Neurath ne suggerisce l’ uso nell’ istruzione,
nella realizzazione di un’ Enciclopedia universale delle
scienze e nella comunicazione tra persone di lingue
diverse.

11
6 7

9
b
biog r a f i a b
bibliog r a f i a

1882: nasce a Vienna. Danilo Zolo, Scienza e politica in Otto Neurath.


Studia scienze economiche e sociali a Vienna e ad Una prospettiva post-empirica, Feltrinelli, Milano, 1986
Heidelberg.
Francesco Fistetti, Neurath contro Popper. Otto Neurath
1906: si laurea in sociologia a Berlino. riscoperto, Dedalo, 1985

1917: ottiene la libera docenza in economia. Massimo Ferrari (a cura di), Il Circolo di Vienna,
La Nuova Italia, 2000
1924: con Moritz Schlick, Hans Hahn, Rudolf Carnap,
Kurth Gödel e altri, dà vita al Circolo di Vienna, da cui si Otto Neurath, Il Circolo di Vienna e l'avvenire dell'empi-
sviluppa una corrente di pensiero che diviene nota come rismo logico, Armando, Roma, 1996
neopositivismo (al quale partecipavano filosofi, sociologi,
matematici, giuristi). Obiettivo del movimento è il Ludovico Geymonat, La Vienna dei paradossi.
superamento della metafisica e l'introduzione del metodo Controversie filosofiche e scientifiche nel Wiener Kreis,
scientifico in filosofia. Il Poligrafo, Padova, 1991

1925: fonda e dirige il Museo Sociale ed Economico di Aldo Gargani, Il Circolo di Vienna, Longo, Ravenna, 1984
Vienna con l’obiettivo di diffondere tra i cittadini la
conoscenza di informazioni e dati statistici, in modo da H. Feigl, Il Circolo di Vienna e l'avvenire dell'empirismo
comprendere meglio la realtà del proprio paese. logico, Armando, roma, 1980
Neurath chiama a collaborare un gruppo di persone, tra
cui l'artista e grafico tedesco Gert Arntz (1900-1988) e H. Feigl, Il Circolo di Vienna in America, Armando,
Marie Reidemeister Neurath (1898-1987), che più tardi Roma, 1980
dirigerà l'Isotype Institute in Inghilterra.
L’ingresso di Arntz nell’equipe del museo segna la nascita L. Lentini - E. Severino, Il Circolo di Vienna, in AA.VV.,
di un nuovo linguaggio ideografico: dapprima conosciuto Questioni di storiografia filosofica. Il pensiero contempo-
soltanto come “metodo Neurath”, isotype - International raneo, La Scuola, Brescia, 1978
System of Typographic Picture Education – mirava alla
creazione di una lingua transnazionale che valicasse le Victor Kraft, Il Circolo di Vienna, Peloritana Edizioni,
frontiere e semplificasse i processi di apprendimento. Messina, 1969

1929: è tra gli autori del manifesto del neopositivismo, Sergio Polano – Pierpaolo Vetta, Abecedario. La grafica
‘Per una visione scientifica del mondo’. del Novecento, Electa 2003

2 11

10

L’ uomo moderno riceve una grande parte delle sue 1929 – 1939: sotto la direzione di Arntz vengono realizzate
conoscenze e della sua istruzione in generale tramite numerose pubblicazioni statistiche e mostre divulgative.
impressioni visive, illustrazioni, fotografie, film.
I quotidiani, di anno in anno, mostrano sempre più 1932: Neurath e Arntz sono costretti a lasciare l'Austria in
immagini. Inoltre, anche la pubblicità opera con segnali seguito ai mutamenti nella situazione politica e si sposta-
ottici e rappresentazioni visive. Mostre e musei sono no a L'Aia, nei Paesi Bassi, dove proseguono il loro lavoro.
certamente il risultato di questa incessante attività visiva. In questi anni, insieme a Carnap e a Morris, dirige la
Isotype rappresenta l’ inizio dell’ evoluzione di un pubblicazione dell'Enciclopedia internazionale delle
linguaggio, pone le basi per uno sviluppo di segni globali scienze unificate.
moderni - segni, pittogrammi, icone e scritture - e offre
numerosi spunti di riflessione sul concetto di 1940: Neurath fugge in Inghilterra, dopo l'invasione dei
comunicazione universale, sul tema della cultura visiva, Paesi Bassi da parte dell'esercito tedesco.
sull’ evoluzione dei sistemi di scrittura e sull’ importanza
del progetto grafico nella diffusione delle informazioni. 1945: muore a Oxford.

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10 3
ISOTYPE
[Le parole dividono, le immagini uniscono]
sicurezza al fuoco | valeria Tatano

Obiettivo del corso è stato quello di far non succedesse in passato.


conoscere le tematiche della sicurezza Le normative per la sicurezza al fuo-
al fuoco, presentando il quadro norma- co determinano pesanti ricadute sul
tivo nazionale di riferimento, i fonda- progetto di architettura, non solo dal
menti della prevenzione incendi, intesa punto di vista impiantistico, ma anche
come protezione attiva e passiva, e le distributivo e formale, dal momento che
ricadute di queste problematiche nel garantire la compartimentazione di un
progetto di architettura. edificio o predisporre i sistemi di eva-
L’importanza della prevenzione, una cuazione in caso di emergenza costitui-
cultura sociale molto più attenta a scono elementi di studio che entrano
questi temi e l’introduzione di tecniche direttamente nella fase di progettazione
costruttive e materiali innovativi hanno di un manufatto fino dalle prime fasi.
sollecitato negli ultimi anni l’emanazio- Il corso ha previsto, oltre alle lezioni
ne di nuove norme per la prevenzione teoriche, la redazione di un elaborato
incendi, che hanno prodotto un appa- conclusivo comprendente un progetto
rato normativovasto e articolato che si di messa a norma di un edificio di me-
confronta con il progetto architettonico dia complessità e di tutti gli elaborati
in modo molto più diretto di quanto necessari alla presentazione ai VVF.

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1

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2

1 riproduzione ridotta della tavola 2,


pianta del primo piano, adeguamento
della sede iuav delle terese a uso
uffici

2 - 4 riproduzione ridotta di parte


della tavola di messa a norma del
locale centrale termica; distanze di
sicurezza esterne, pianta e sezione del
locale C.T.

5 riproduzione ridotta della tavola 5,


planimetria generale

3 4

110
5

111
illuminotecnica | marina Vio

Il corso ha fornito quegli strumenti che Tenuto conto di ciò, il corso ha pro-
permettano di collegare la progetta- posto di sperimentare le possibilità
zione illuminotecnica a quella architet- espressive connesse all’uso della luce
tonica, fornendo gli strumenti di base naturale e artificiale in architettura.
per utilizzare la luce come elemento di Nel corso delle lezioni sono stati affron-
progettazione. tati tre grandi temi: fisica della luce e
Se è infatti evidente come la luce na- fisiologia della visione, colore e colori-
turale risulti un elemento chiave nella metria; progettazione della luce natura-
percezione e dello spazio, ma anche le; illuminazione artificiale.
dei volumi e dei piani che configurano Per ogni blocco è stato possibile appli-
la forma architettonica, si deve invece care in maniera sperimentale le cono-
sottolineare come, negli ultimi anni, scenze acquisite facendo assumere
assuma sempre più importanza anche all’intero corso un carattere eminente-
l’illuminazione notturna di spazi urbani mente pratico.
e di monumenti.

113
1
2
3

118
1 2 valutazione della luce naturale
negli ambienti con l’ausilio del dia-
gramma di Waldram, esempio di due
differenti diagrammi

3 4 simulazione dell’installazione di
impianto illuminotecnico artificiale con
l’utilizzazione del software Dialux

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psicologia dei processi cognitivi | paolo Legrenzi

Il corso si è proposto di presentare le posizione e programmazione, innova-


scienze cognitive con particolare atten- zione tecnologica e scienze cognitive,
zione alle problematiche che possono modelli e simulazione, modelli visivi,
interessare uno studioso di architettu- esplorazione e attenzione, articolazione
ra: naturale e artificiale, progettazione figura-sfondo, protesi cognitive, teoria
e progettazione “alla rovescia”, decom- dei giochi e ambiente.

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Questo corso ha saputo dare alcuni verso un complesso gioco di bisogni, teorie e tecniche della comunicazione e trattativa | ludovica Scarpa
strumenti per evitare i costi elevati motivi, scopi, interpretazioni, aspetta-
- economici e sociali - di malintesi e tive, assunzioni implicite, convenzioni,
dissidi più o meno velati. contesti, interessi e desideri, tanto da
Le competenze necessarie per comu- rendere illusoria una percezione “ogget-
nicare e trattare in modo efficace non tiva”.
sono innate, ma fanno parte del baga- Impadronirsi di conscere specifiche
glio di conoscenze di cui ci si impos- intorno a questi temi ha significato
sessa solitamente in modo inconsa- smettere di vivere interazioni interper-
pevole, imitando modelli e reagendo sonali in modo puramente reattivo.
a stimoli esterni. Il corso è servito a All’interno del corso non si è trattato
rendersi consapevoli del proprio modo soltanto dell’apprendimento delle diver-
di interagire con gli altri ed a imparare se tematiche e degli assunti teorici che
altri modi, più consapevoli ed efficaci, vi stanno dietro, ma si è integrato con
di farlo. la sperimentazione di comportamenti
Queste esperienze sono uno svilup- adeguati tramite esercizi sul campo,
po pratico dell’approccio sistemico “giochi di ruolo” ed allenamenti, Trai-
che ipotizza complesse interazioni tra nings.
soggetti sociali al posto di insupera- È stato un corso che, per le sue ca-
bili contrapposizioni (Helmut Willke, ratteristiche particolari, ha previsto la
Systemtheorie I-III) e dello studio dei partecipazione attiva e continuativa a
processi cognitivi: la “realtà” viene partire dalla prima lezione di un gruppo
“costruita” dai soggeti sociali attra- di studenti.

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Questo corso ha fornito i metodi di un di lezioni introduttive sull’evoluzione fse corso professionalizzante di tecnico rilevatore | livio De Luca
rilievo e di una rappresentazione archi- dei sistemi di rilievo architettonico ed
tettonica con l’ausilio degli strumenti è stato confrontato ai temi dell’analisi
digitali dando una conoscenza tecnica dell’oggetto, dell’estrazione delle sezio-
delle procedure che caratterizzano le ni significative, dei modelli di descrizio-
fasi di misura, modellazione e visualiz- ne, della modellazione tridimensionale,
zazione tridimensionale. e del mapping di textures a partire dalle
Gli strumenti digitali sono stati utiliz- fotografie.
zati sia in fase di analisi dell’oggetto Le lezioni sono state divise in quattro
architettonico sia in fase di ricostruzio- gruppi: teoria, modellazione geome-
ne tridimensionale grazie all’utilizzo di trica, fotomodellazione e trattamento
funzioni di modellazione geometrica. della nuvola di punti ottenuta da un
Il problema della ricostruzione tridimen- rilievo laser 3D.
sionale ha riguardato differenti scale di Alle lezioni teoriche sono state associa-
rappresentazione: dalla scala dell’edi- te delle applicazioni e delle esercitazio-
ficio alla scala del dettaglio architet- ni pratiche sui seguenti softwares:
tonico (un capitello, una cornice, una -Alias MAYA per la modellazione geo-
colonna, etc.) nello scopo di trattare metrica
parallelamente le informazioni quantita- -Realviz IMAGEMODELER per la foto-
tive (dimensionali) e le informazioni di modellazione
carattere qualitativo (stato di conserva- -Mensi POINTSCAPE per il rilievo laser
zione, cromatismi, etc.). -Mensi REALWORKS per il trattamento
Il corso è stato strutturato da una serie della nuvola di punti.

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1 - 6 procedura di estrazione dei


profili dalla nuvola di punti scansio-
nata attravero laser 3D e successiva
elaborazione fino a giungere alla realiz-
zazione di un modello tridimensionale
virtuale al quale applicare le texture

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4

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fse corso professionalizzante di modellistica | filippo Mastinu

Il corso è stato articolato sulle seguenti relazione ai materiali e tecniche di


tematiche: lavorazione.
- la modellistica in relazione alla tecni- All’interno del laboratorio sono stati
ca di apprendimento dell’utilizzo delle prodotti diversi manufatti con l’utilizzo
macchine per la lavorazione e alla di materiali diversi e, conseguentemen-
conoscenza delle proprietà dei materiali te, differenti tecniche: il forex, il legno,
e alla costruzione di plastici; il plexiglass.
- la modellazione tridimensionale in

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