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12 risposte da evitare con tuo figlio per vivere bene insieme 07/05/18, 08:48

12 risposte da evitare con tuo figlio per


vivere bene insieme

Parli spesso a tuo figlio in questo modo?… L’effetto di queste


parole su di lui è diverso da quello che credi, ecco 12 risposte
tipiche da evitare e gli effetti che hanno su tuo figlio.

Come riportate sul libro Genitori Efficaci di Thomas Gordon, vediamo gli effetti che possono
avere sui propri figli le risposte dei genitori, che stanchi dalle loro giornate piene e
stressanti, li liquidano con frasi del genere: Smettila di.., Sei uno stupido…, Come al solito
sei…

3° ed Ultima Puntata.

https://www.latuamappa.com/12-risposte-da-evitare-con-tuo-figlio/ Pagina 2 di 13
12 risposte da evitare con tuo figlio per vivere bene insieme 07/05/18, 08:48

Riassunto delle puntate precedenti.

In questo 1° post : I bambini ci guardano ho scritto di come i bambini imparino da noi, dai nostri
comportamenti prendendoci da esempio…Tramite una breve ma intensa riflessione centrale possiamo
scoprire cosa ci ha fatto soffrire da infanti ed imparare da “grandi” a non ripetere tali sbagli con i nostri
figli.

In questo 2° post: Promemoria da tuo figlio ho riportato un testo di


un incontro con i genitori visto dalla parte dei figli, in una lettera per i genitori sono descritte le richieste
che un figlio non avrà mai il coraggio di scrivere…

Per rendere infine più utile questo 3° ed ultimo post, voglio darti una versione diversa per apprendere
le 12 risposte da evitare con tuo figlio ovvero:

Probabilmente, a meno che tu non le strascriva (ad esempio su una Mappa Mentale ) e ti impegni a
rispettarle da subito ogni giorno, nel giro di breve tempo le dimenticherai per le troppe informazioni che
ci arrivano di continuo. Quindi cambiamo la forma per una più assimilabile, cioè associando alle
emozioni. Conoscendo l’emozione che ognuna di queste frasi può scatenare in tuo figlio/a si farà
maggiore attenzione a non ripeterle alla prossima occasione.

12 risposte da evitare con tuo figlio


Ps: Ad ogni risposta errata puoi trovare un link per i dettagli psicologici.

1) Dare ordini, dirigere, comandare (Smettila di…)


Questi messaggi comunicano al figlio che i suoi sentimenti o bisogni non sono importanti; egli
deve conformarsi ai sentimenti e bisogni dei genitori. Lo inducono a non sentirsi accettato, a
temere il potere del genitore, possono provocare sentimenti di risentimento o rabbia che spesso
lo inducono a reagire ostilmente, a incollerirsi, a ritorcersi, a resistere e a mettere alla prova la
reale volontà del genitore.
= Riflessione!
2) Avvertire, ammonire, minacciare (se lo fai…te ne pentirai)
Questi messaggi possono rendere un figlio timoroso e remissivo. Possono suscitare risentimento e
ostilità come quando si danno ordini, si dirige, si comanda. Possono indurlo a credere che il
genitore non abbia rispetto dei suoi bisogni e desideri. Inoltre a volte i figli sono tentati di
verificare per vedere se la minaccia verrà eseguita e quindi di fare la tal cosa solo per vedere se le
conseguenze si verificano.
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conseguenze si verificano.

3) Esortare, moraleggiare, fare la predica (Dovresti…è bene che tu…)


Questi messaggi fanno pesare sul figlio il potere esterno dell’autorità, del dovere, degli obblighi;
indurlo a credere che il genitore non si fidi del suo giudizio e che è meglio che accettino ciò che gli
altri considerano giusto; possono fargli nascere sensi di colpa o la sensazione di essere cattivo o
indurlo a credere che il genitore non si fidi della sua abilità di giudicare la validitò dei valori e
progetti altrui.

4) Consigliare, offrire suggerimenti e soluzioni


Questi messaggi sono spesso interpretati dal figlio come prova del fatto che non ci si fida della sua
capacità di giudizio o di trovare soluzioni proprie, possono indurlo a diventare dipendente dal
genitore e a smettere di pensare da sè. I consigli a volte comunicano un atteggiamento di
superiorità dei genitori nei confronti dei figli, che di conseguenza possono anche maturare un
senso di inferiorità. (Perchè non ci ho pensato io? voi sapete sempre tutto!) Inoltre i consigli
possono indurli a pensare che i genitori non li capiscano affatto e a contrastare continuamente le
idee dei geniitori e non sviluppare le proprie.

5) Insegnare, argomentare, persuadere


Quando si cerca di insegnare qualcosa, i figli avvertono spesso la sensazione che lo si faccia
apparire inferiore, subordinato, inadeguato; l’argomentare e l’informare inducono spesso i figli a
mettersi sulla difensiva e a risentirsi (Credi che non lo sappia?). E raro che i ragazzi, come gli adulti,
amino sentirsi dimostrare di aver sbagliato, di conseguenza difendono accanitamente le proprie
posizioni.

6) Giudicare, criticare, opporsi, biasimare


Questi messaggi, forse più di tutti gli altri, fanno sentire i figli inadeguati, inferiori, stupidi, indegni,
cattivi. L’idea che il figlio si fa di sè si forma attraverso i giudizi e le valutazioni genitoriali. Il figlio
giudicherà se stesso nello stesso modo in cui lo giudica il genitore (Mi ero sentito dire così spesso
che ero cattivo, che cominciai a pensare di esserlo davvero!). Inoltre i giudizi inducono i figli a
tenere per sè i propri sentimenti o a nasconderli ai genitori.

7) Elogiare, assecondare
Contrariamente all’opinione diffusa che l’elogio sia sempre benefico per i figli, spesso invece ha
effetti assai negativi. Se il figlio riceve una valutazione positiva che non coincide con la propria idea
di sè, può diventare ostile (Non ho giocato affatto bene, ho fatto schifo!).
I figli deducono che se un genitore li giudica positivamente, può anche giudicarli negativamente in
altri momenti. Inoltre l’assenza di elogi in una famiglia che li adopera spesso, può essere
considerata una critica. L’elogio è anche spesso considerato un tentativo di manipolazione, un
modo sottile per influenzarli. I figli pensano che un genitore non li capisca, quando li elogia (non lo
diresti, se sapessi come mi sento). Si sentono spesso in imbarazzo quando vengono elogiati,
specie se in presenza di amici; infine, potrebbero finire col diventare dipendenti dall’elogio.

8) Etichettare, ridicolizzare, umiliare


Questi messaggi possono avere effetti devastanti sull’immagine di sè del figlio. Possono far sentire
il figlio indegno, cattivo, non amato. La risposta più frequente dei figli è di restituire ai genitori gli
stessi messaggi.

9) Interpretare, analizzare, diagnosticare (So io perchè…)


Questi messaggi comunicano al figlio che il genitore lo ha capito, conosce le sue motivazioni o le
ragioni del suo modo di essere. Questo modo di psicoanalizzare è per i figli frustrante e
intimidatorio.
Se l’analisi del genitore è accurata, il figlio si sente in imbarazzo perchè smascherato e se è errata il
figlio si arrabbia per essere stato ingiustamente accusato. I figli avvertono sempre un
atteggiamento di superiorità dei genitori (Tu credi di sapere tutto), e a maggior ragione i genitori
che analizzano spesso i figli comunicano loro di sentirsi superiori, più saggi, più intelligenti.
Messaggi come So io perchè interrompono bruscamente il desiderio di comunicare del figlio e gli
insegnano che è meglio astenersi dal condividere i problemi con i propri genitori.

10) Rassicurare, simpatizzare, consolare, sostenere (non arrabbiarti, tutto si risolverà…)


Anche questi messaggi non sono utili. Rassicurare un figlio quando si sente disturbato da
qualcosa, può semplicemente convincerlo che i genitori non lo capiscano. I genitori rassicurano e
consolano perchè si sentono a disagio quando il figlio è ferito, arrabbiato, scoraggiato e via
dicendo. Questi messaggi comunicano al figlio che il genitore desidera che egli smetta di sentirsi in
un determinato modo, inoltre essi vivono le rassicurazioni come tentativi per cambiarli e finiscono
col perdere fiducia nei genitori. Quindi, minimizzando o compatendo si arresta la comunicazione
perchè il figlio sente che i genitori vogliono che egli smetta di provare ciò che prova.

11) Inquisire, fare domande, interrogare


Facendo domande si può indurre i figli a credere che non si abbia fiducia in lui, o che si nutrano su
di lui sospetti o dubbi. I figli si accorgono anche che le domande sono tentativi di farli uscire allo
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di lui sospetti o dubbi. I figli si accorgono anche che le domande sono tentativi di farli uscire allo
scoperto per poi aggredirli. Spesso si sentono minacciati dalle domande se non ne capiscono la
ragione. Se si interroga un figlio quando lui ci mette a parte di un problema, potrebbe sospettare
che si vogliano raccogliere informazioni per risolvere il problema al posto suo, invece di lasciargli
trovare la sua soluzione. Interrogare non è affatto un buon metodo per facilitare la comunicazione
di un’altra persona, anzi si limita duramente la sua libertà.

12) Sottrarsi, cambiare argomento, scherzare, distrarre


Questi messaggi comunicano al figlio che non si è interessati a lui, che non si rispettano i suoi
sentimenti o addirittura che lo si rifiuta. I figli in genere sono molto seri e decisi quando hanno
bisogno di parlare di qualcosa e quando si risponde loro scherzando, possono sentirsi feriti o
respinti. I figli, come gli adulti, vogliono essere ascoltati e capiti con rispetto. Se i genitori li
ignorano, essi imparano a esprimere altrove i propri sentimenti e problemi importanti.

(Tratto da “Genitori Efficaci” di Thomas Gordon che trovi Qui .

Introduzione del libro sul blog Qui!

Inoltre Qui puoi scaricare un pdf di recensione del libro da parte della Dottoressa. Mara Predicatori.

Sempre più spesso, sopratutto ultimamente, incontro genitori che mi allertano sull’incontrollabile
frenesia ed energia dei propri figli e altrettanto spesso, noto che invece con me sono affabili, rispettosi e
amichevoli. Hanno solo bisogno di essere trattati come vorremmo noi e non altro, non come bambini
che non capiscono ancora…

Capiscono Benissimo qualsiasi valore che gli diamo e, secondo me, serve solo questo… riflettere su quali
valori trasmettiamo ogni giorno e dare loro un Esempio Migliore da Imitare, quello che noi avremmo
voluto essere.

Ti lascio con la mia frase preferita riguardo i bambini:

“Trattami come il tuo migliore amico e diventerò anche io il tuo amico..”

Ps. Lascia un commento e/o condividi con chi credi possa ricavarne beneficio…Grazie Mille!

Stammi al Meglio Ciao Marco

Vuoi più sicurezza?. . .


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Tag: adolescenti, Figli, genitori, risposte

il febbraio 6, 2015
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L'autore: Marco

Sono Marco Venturi. Docente, ricercatore ed imprenditore online, autore del


blog www.latuamappa.com sul quale condivido articoli e prodotti, ebook e varie mappe mentali
riguardanti il benessere psico-fisico, la crescita personale e professionale. Obiettivo del sito?.. Allenarci ad
essere più felici, realizzati e liberi (sopratutto da noi stessi :)

16 COMMENTI

1.

Sofia

Ciao Marco
Grazie per le profonde considerazioni che hai dato a me e la mia famiglia. Ho apprezzato il
secondo articolo in particolare per le frasi non dette dei bambini, molto vicine al mio scorrere
quotidiano e vorrei sentirle dire dai miei figli ai quali do tutta me stessa.

Sofia Taranto

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