Sei sulla pagina 1di 10

LUCIFERO:

IL PORTATORE DELLA LUCE MASSONICA


ADM

“De’ re pontefici,
De’ re cruenti;
E come fulmine
Scuoti le menti.”
(Tratto da “Inno a Satana” del Fr. Giosuè Carducci)

Nel 1863 (un anno dopo la sua iniziazione) il Fr. Giosuè Carducci compone il poema
“Inno a Satana” che pubblicherà due anni più tardi.
Un’opera in cui Satana viene descritto come principio dell’esistenza, ciò rispecchia
bene l’antico Dionisio, dio della vita infinita e indistruttibile che equilibra gli opposti nel ciclo
della natura.
Con quest’opera Carducci cantò “la forza vindice (vendicatrice) della ragione”, e quindi
del Libero Pensiero.
Carducci ha scritto l’Inno a Satana perché la Chiesa demonizza la natura e la ragione
sotto forma di satanismo che il Carducci ritiene, invece, parti nobili della anima, e perciò ma-
gnifica Satana, per magnificare la ragione e la natura.
Posto che satanismo e luciferismo non si oppongono l’uno all’altro, il culto di Lucifero

59
Diana Lucifera… La dea dei boschi e dei segreti della terra, delle nascite e della Morte, della sessualità e della la-
scivia, brandiva in mano una torcia, come Lucifero portava nel mondo la luce della conoscenza. Era la dea Lunare,
sorella e amante di Apollo, il dio del Sole. Era l’aspetto oscuro della Luce, l’ombra dei sogni.

60
come entità spirituale (oppure, più semplicemente, come simbolo ideale) ha come presupposti
teologico-filosofici l’identità fra Dio e Conoscenza e dunque la divinità della luce di cono-
scenza nell’uomo, nonché infine la benignità essenziale di qualsiasi entità che sia Portatore di
luce, cioè portatore di conoscenza.
In quest’opera Carducciana Satana è Lucifero che significa letteralmente “Portatore di
luce”, in quanto tale denominazione deriva dal Latino lucifer, composto di lux (luce) e ferre
(portare), sul modello del corrispondente greco phosphoros (phos=luce, pherein=portare), esso
indica la“stella del mattino”, cioè il pianeta Venere che, mostrandosi all’Aurora, è anche iden-
tificato con questo nome.
Non a caso nel Libro dell’Apocalisse (Ap 22, 16), Gesù è chiamato «la stella radiosa del
mattino», e in Isaia Lucifero viene definito “figlio dell’aurora”. Come appena detto la stella del
mattino è Venere che, negli insegnamenti delle varie scuole occulte, rappresenta simbolica-
mente Lucifero. E nei culti solari, la stella del mattino viene frequentemente identificata con
il Sole, o “figlio” del mattino, e “figlio di dio”.
In ambienti gnostici (influenzati anche dalla Teosofia di Madame Blavatsky), Lucifero
è considerato“Angelo”di luce, dualità di bene-male, spirito divino benefico e malefico (unione
degli opposti) il cui fuoco infernale in realtà rigenera. Lucifero è il Logos nel suo aspetto più
elevato, ma è anche il suo Avversario (Satana) nell’aspetto più infimo (Dio-Satana=Lucifero-
Satana). Il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la fine delle te-
nebre e la venuta dell’Impero del Sole, il regno della luce. Lucifero, Prometeo, colui che fece
scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce e la consegnò agli uomini.
Con Lucifero è redenta l’oscura materia.

Guillaume Geefs (1805-1883), statua di Lucifero nella cattedrale di Saint-Paul di Liegi (Belgio).

61
E ancora: Luce ed ombra, misteriosa simbiosi del Logos Solare, unità molteplice per-
fetta, “Lucifer” (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce che vuole aiutare gli
uomini a scoprire la loro divinità interiore.

É semplice, ad una lettura attenta, interpretare il Satana descritto nel poema come
l’intelligenza demiurgica che ha creato ed unito gli opposti: cielo e terra, sole-luna, maschile-
femminile, superiore-inferiore… questo Satana è simbolo della Natura e della Ragione, op-
posto ai dogmi della Chiesa Cattolica: retrograda e oppressiva della coscienza umana.
Questa è la Legge dell’Equilibrio Universale che permette di risolvere-fondere-unire
qualsiasi opposizione o contraddizione; ogni termine può rovesciarsi nel suo opposto.
La dottrina-legge dell’Armonia-Equilibrio degli Opposti (rappresentata da simboli
massonici, quali la Bilancia, il Triangolo, Squadra e Compasso...) è chiaramente illustrata an-
zitutto da Albert Pike 33° RSAA ed anche da altri autorevoli massoni. Essi spiegano che questa
dottrina (ispirata alla Cabala ebraica) costituisce il Segreto Reale a cui perviene il Fratello agli
alti gradi di perfezionamento: bene-male (Cielo-Inferi, Dio-Diavolo), luce-tenebre, attivo-
passivo, maschile-femminile, amore-odio, verità-errore, giustizia-misericordia... costituiscono
gli aspetti inscindibili dell’unica Legge di Equilibrio che è in Dio, nell’Universo e nell’Uomo,
per cui entrambi gli opposti sono necessari.
Noi dobbiamo apprendere la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre). La
psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia esoterica) ci permette di interpretare
la “morte simbolica” come una necessaria e benefica discesa nel buio degli ìnferi, nell’Inferno
(alchemico), nell’Ombra (che per Jung è il Diavolo), una discesa necessaria per la ricongiun-
zione di tutti gli opposti e per la scoperta di Dio. Jung insegna la necessità e bontà del Diavolo
quale principio immanente al divino (sia esso inteso come personale o archetipo impersonale).

62
Per Jung è chiaro che nel Divino vi sono tutti gli opposti, anche Cristo-Diavolo. Jung sa bene
che la Stella del Mattino è Lucifero-Cristo ed elogia la ribellione di Lucifero come principio
di libertà per l’uomo.
“Gittò la tonaca
Martin Lutero;
Gitta i tuoi vincoli,
Uman Pensiero”

Non c’è nulla di più bello che avere una mente libera, perché è così che noi possiamo
veramente avanzare e conoscere noi stessi per quello che siamo non per quello che ci viene
detto dovremmo essere.
La massoneria non è una religione, non ammette dogmi, ma rispetta tutte le fedi ra-
gionevolmente sentite e sinceramente professate. Dio come fonte d’amore, non d’odio; Sa-
tana, come genio del bene, non del male.
Satana non è il demonio tenebroso che immagina il popolo “ignorante” ma è “il libero
pensiero”, la“Ragione”e la“Natura”demonizzate dalla Fede cattolica e dalla Chiesa Romana. Noi
dobbiamo perseguire il concetto gnostico di ricerca interiore del giusto e del vero. L’uomo deve
tendere, anzi deve arrivare alla massima liberalizzazione mentale e spirituale, al di là dei dogmi.
In Morals and Dogma è facile capire chi è colui che è “il Portatore di luce o Fosforo,
cioè il Lucifero della Leggenda”.“«La Stella del Mattino, alzandosi dall’Est» rappresenta un’em-
blema dell’alba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si avvicina”. Ancora a proposito
di “Lucifero, il Portatore di Luce, Lucifero, il figlio del Mattino”, Albert Pike insegna a non dubitare
che è proprio lui colui “che porta la Luce” (ovviamente quella libero-muratoria).
Dunque, se interpretiamo Lucifero come Libero Pensiero, Ragione e Natura, allora si
può parlare di Luciferismo massonico, all’inizio l’uomo non era schiavo poiché seguiva la“re-
ligione naturale” con i ritmi della natura, adorando anche il sole e la luna. Poi sopraggiunse la
“religione rivelata”, che impose condizionamenti all’uomo con i suoi precetti. Noi dobbiamo
cercare di non essere più schiavi della religione rivelata.
Esistono vari tipi di Satanismo, di cui le principali sono:
- 1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprattutto come simbolo

63
razionalista, anticattolico, antidogmatico, trasgressivo, libertino
e goliardico;
- 2) il satanismo occultista che, in uno sfondo magico-
occulto, si riferisce a Satana come potenza tenebrosa, accet-
tando in sostanza la demonologia biblica;
- 3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, se-
condo il quale il Diavolo (o, per meglio dire Lucifero) non è
malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la
Chiesa Cattolica), ma è in realtà un principio (personale o im-
personale) luminoso, buono e necessario del sacro e del di-
vino, per cui egli è davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero). Ed è in questo ultimo punto dove noi ci dobbiamo
riconoscere.

Altrettanto interessante è citare la creazione secondo


la Teosofia: «E quando disse Dio: “Sia la luce”, l’Intelligenza fu
creata e la luce apparve. Poi, l’Intelligenza che Dio aveva alitato,
come un pianeta liberato dal Sole, prese la forma di uno splendido
Angelo, e i cieli lo salutarono con il nome “Lucifero”. L’Intelligenza
si risvegliò e penetrò nelle proprie profondità appena sentì questo
apostrofo della Parola divina: “Sia la luce”. Egli percepì di essere libero, poiché Dio aveva comandato
che fosse così, e rispose, alzando la testa e aprendo le ali: “Io non sarò Schiavitù”. Quindi Dio sciolse
dal suo petto il filo di splendore che tratteneva lo spirito superbo, e mentre lo guardava tuffarsi nella
notte, segnando in lui un cammino di gloria, amò il figlio del suo pensiero, e sorridendo con un sorriso
ineffabile, gli mormorò: “Era una cosa buona questa Luce”! Forse che Lucifero, nell’immergersi nella
notte, disegnò con lui una pioggia di Stelle e di Soli per mezzo dell’attrazione della sua gloria»?

Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Sa-


tana, nel 1966) contesta al Cristianesimo di aver demonizzato
e colpevolizzato Lucifero, il portatore della luce. La Vey afferma
che solo il DUBBIO può provocare l’emancipazione mentale,
ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetterà la resurrezione
di Lucifero.
Lucifero può essere non solo il simbolo della Luce mas-
sonica, della ribellione ai dogmi cattolici, ma anche lo Spirito
di Luce, di vita, di libertà quasi demiurgo o creatore del mondo,
il “Portatore di Luce” (essere personale o energia impersonale
e cosmica, stato mentale illuminato a cui giungono gli Iniziati),
lo Spirito divino della Gnosi e della Luce che (volontariamente
o costretto dal Destino oppure dal malvagio Demiurgo Adonai,
ossia il Dio Creatore venerato dai Cattolici…) scende nelle Te-
nebre della Materia terrestre (l’Inferno, l’ADE), alla maniera
del Lucifero dantesco, e con il quale il Fratello Iniziato deve
confrontarsi, incontrarsi nella ricerca/trasmissione della Luce
Massonica e nella discesa agli inferi (morte mistica, morte ini-

64
ziatica), tappa necessaria per risalire alla Luce.
É il Serpente della Genesi che assurge al ruolo di “liberatore” degli uomini dalle leggi
“materiali” del malvagio Demiurgo… rappresenta l’agente o il principio (personale o imper-
sonale) che porta all’uomo (Adamo ed Eva) la Conoscenza-Libertà-Luce-Progresso. Esoteri-
camente parlando, Eva sarebbe stata illuminata dalla luce di Lucifero e, a partire da quel
momento, avrebbe avuto la capacità di divenire il proprio Cristo. Di conseguenza, l’umanità,
attraverso la disubbidienza di Eva, avrebbe potuto spezzare i vincoli del Creatore, e riacquistare
la natura divina.
Secondo la concezione Gnostica il mondo materiale è interamente corrotto e dominato
dal male, e venne creato da un Dio malvagio e inferiore che convinse l’umanità attraverso i
suoi testi sacri di essere il vero Dio, mentendo. Il Serpente della Genesi, ossia l’”eroe”Lucifero
inteso quale “padre” della Tradizione Primordiale o Tradizione Ermetica o Ermetismo, e addi-
rittura padre della Tradizione Romana, quest’ultima intesa ovviamente in senso pagano ed
ermetistico. Lucifero, caduto dal Cielo ha donato all’uomo il suo smeraldo, ossia il Graal,
Pietra di conoscenza e redenzione.

Lucifero viene interpretato anche come un Principio magico necessario per conoscere
e per arrivare a Dio, alla Luce, o come una forza magica che può contribuire ad aiutare l’ini-
ziato nel suo processo di perfezionamento (Grande Opera) alchemico, oppure simbolo del-
l’uomo (l’Iniziato) che giunge a compimento dell’opera di Alchimia esoterica e, illuminato,
penetra e conquista le tenebre.
Anche mediante la scienza esoterica dell’Alchimia (la quale cerca la rigenerazione spi-
rituale dell’adepto), è possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana.
In Alchimia, la Pietra, o Lapis è il Mercurio, l’Agente Universale che rende possibile la Grande
Opera ossia la Palingenesi spirituale dell’alchimista (processo di morte-rinascita). La Pietra
Filosofale è denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere nuda (Ve-
nere=Stella del Mattino), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alchemico, Pietra e Materia Prima della
Grande Opera alchemica, è unità di tutti i contrasti: bene-male, divino-demoniaco, cielo-in-
ferno, Dio-Diavolo... Il Mercurio alchemico, nell’Opera al Bianco (dopo la fase della Putrefa-

Dante è giunto davanti a “lo ‘mperador del doloroso regno”:


Lucifero, fedelmente al testo poetico, è rappresentato con tre facce di diverso colore

66
zione) è chiamato anche Lucifero-Stella del Mattino. Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cat-
tedrali, l’esoterista ed alchimista Fulcanelli insegna che il «diavolo» rappresenta la Materia
Prima dell’opera alchemica, ossia la Pietra Grezza da purificare e su cui innalzare l’opera al-
chemica, la pietra su cui i muratori medievali costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata
sotto le spoglie di Lucifero (che porta la luce la stella del mattino) è il simbolo della pietra
angolare, dunque della Prima pietra, la pietra angolare della Grande Opera filosofale. Così
anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le seguenti corrispondenze: la Parola“perduta
dei massoni = Parola di Dio = Segreto dell’Opera alchemica = Pietra Filosofale = Caos dei
saggi = Materia Prima = Spirito Universale o Anima del Mondo = Madonna Nera = Diavolo
o Satana o Drago = Pietra angolare dell’Opera alchemica. Fulcanelli insegna che il Diavolo,
o Drago alchemico, per quanto orrido e fetido, nasconde in realtà i tesori celesti cercati dal-
l’alchimista. Ricordiamo uno dei princìpi alchemici in base al quale la fase della putrefazione
(Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli ìnferi, nella morte iniziatica ecc., nel nero più nero,
è tappa necessaria per salire verso la Luce e la Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) è il
simbolo dell’Assoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dell’Unità degli opposti e
della Materia Prima alchemica. Nell’Ouroboros vi è lo Zolfo Rosso e tale Zolfo è associato anche
al «diavolo» e per gli alchimisti esso ha una «funzione illuminatrice», dunque è un «Lucifer».

L’Apprendista è posto in Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). L’atmosfera


culturale e rituale della Loggia è intrinsecamente permeata dall’illuminismo filosofico-inizia-
tico-esoterico. Elementi inscindibili sono: soggettivismo religioso, illuminismo, mètadogma-
tismo (oltrepassamento di dogmi e autorità religiose), ed esoterismo (magia rituale
“muratoria”ispirata all’alchimia, alla Cabala ebraica…). Attraverso i suoi riti e simboli iniziatici,
la Loggia Massonica eleva i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di là di ogni
differenza dogmatica e al di là di qualsiasi autorità religiosa. Il Rito Massonico avvia gli uomini
in un cammino di perfezione, e li pone in contatto con il Sacro.

67
La Loggia è in una condizione di semi-oscurità, soltanto la“candela”o“luce”del Mae-
stro Venerabile resta accesa… Il Maestro Venerabile siede in Loggia tra il simbolo del Sole e
quello della Luna. Ciò ricorda il Mercurio alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia è
come un corpo umano e il trono del Maestro Venerabile corrisponde alla testa. Il Sole e la
Luna sono gli occhi e il Maestro Venerabile, al centro (nel suo ruolo di Astro dispensatore di
Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), può corrispondere al 3° occhio di Shiva,
il dio induista (o manifestazione di Brahma), che unisce in sè gli opposti.
La Loggia si estende da Est a Ovest, da Nord a Sud, dalla superficie al più alto dei cieli
e, in profondità, dalla superficie fino al Centro della Terra…. Dunque l’unione degli opposti:
Alto-Basso, Cielo-Inferi… Nella teologia cattolica, gli ìnferi, o profondità (centro) della terra,
rappresentano la sede del Diavolo, l’Inferno.... Nella ritualità, nel simbolismo e nella cultura
della Loggia troviamo indizi oggettivi (esoterismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il Maestro Venerabile quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino-Lucifer, la coniunctio oppositorum…)
“Salute o Satana
O ribellione
O forza vindice
De la ragione!

Sacri a te salgano
Gl’incensi e i voti!

De i sacerdoti”... n
Hai vinto il Geova

68

Potrebbero piacerti anche