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Un po’ di TEORIA
SCALE
Scala cromatica
La scala cromatica è composta da tutti i dodici semitoni (intervallo minimo tra due note) e cioè Do,
Do#,Re,Re#,Mi,Fa,Fa#,Sol,Sol#,La,La#,Si. I 12 suoni sono equidistanti fra loro.
Scala diatonica
La scala diatonica è formata da sette delle dodici note che compongono la scala cromatica, le
alterazioni non si considerano. I sette intervalli che la compongono sono cinque toni e due
semitoni.
ACCORDO
Tre o più suoni prodotti simultaneamente creano l’accordo.
I suoni vanno letti dal grave all’acuto, il suono più grave si dice fondamentale e dà il nome alla
triade.
Le triadi maggiori e
minori hanno un carattere espressivo molto diverso.
Gli accordi diminuiti sono formati da terze minori (DO-MIb-SOLb).
Per indicare un accordo diminuito si può scrivere: d, dim, ver o v (in tedesco che sta per
vermindert), Y (nella scrittura russa) o anche un pallino ‘°’ (scrittura più jazzistica).
Il suono di un’ancia dipende dalla frequenza (f) con cui vibra. f = frequenza
naturale o frequenza propria che si manifesta in ogni sistema in vibrazione
k = costante di proporzionalità, rappresenta la rigidezza dell’ancia
m = massa
Ad esempio un’ancia pesante, cioè lunga o spessa, vibrerà lentamente e di conseguenza produrrà
un suono grave; viceversa un’ancia rigida o corta o leggera produrrà un suono acuto.
VOCI
Voce: significa una serie di ance accordate sulla stessa nota fondamentale, omogenea per timbro;
quindi una fisarmonica può essere a 2 – 3 – 4 voci a seconda del numero di ance che suonano
assieme selezionando il registro mastro o master.
Esse vengono contrassegnate con due numeri romani che indicano il numero di voci, prima della
mano destra, poi di quella sinistra. Le fisarmoniche da studio e da repertorio popolare, in genere
sono III – III o III – II; i fisarmonicisti tendono a preferire le fisarmoniche in III – IV o III – V o IV
– V.
Le voci possono essere contrassegnate con dei pallini.
REGISTRI
Le ance della fisarmonica sono organizzate in diversi “registri” che consentono di ottenere timbri
differenti; questi rappresentano la voce o l’insieme di voci che il musicista sceglie di utilizzare in un
brano (Es. soprano, fagotto, clarinetto, flauto, ecc. come da figura sopra).
Non bisogna mai confondere il nome delle combinazioni con il, a volte identico, nome delle voci.
La numerazione in piedi inglesi nella fisarmonica, è simile a quella delle canne dell’ organo che
determinano le altezze dei registri. Quindi un registro da 8′ suonerà un’ ottava sopra al registro da
16′ e un’ ottava sotto ad un registro da 4′.
STORIA
Nel 1829 a Vienna Cyrill Demian e figli brevettarono uno strumento musicale con il nome
di accordeon.