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Continuo elastico
Definizione:
1. In assenza di forze esterne : sforzi e deformazioni nulle
(configurazione/stato naturale o di riferimento);
2. In presenza di forze esterne: cambio di configurazione verso lo stato
attuale che dipende con continuit dalle forze applicate
3. Rimuovendo le forze esterne il mezzo torna spontaneamente nello stato
naturale (stato di equilibrio stabile)
Se la dipendenza dello stato attuale dalle forze applicate lineare il mezzo
detto lineare elastico.
La trasformazione dallo stato naturale allo stato attuale reversibile.
Molti mezzi, ad esempio le rocce terrestri, sono elastici per piccole
deformazioni, ma si deformano irreversibilmente (es. fil di ferro) o si rompono
aumentando lentit delle forze.
I fluidi sono elastici solo rispetto a deformazioni di variazione di volume (non di
forma).
Continuo termo-elastico
La trasformazione reversibile da stato naturale a stato attuale in un
mezzo continuo dipende anche dalle interazioni termiche e non solo da
quelle meccaniche (forze esterne) .
Quindi una configurazione del sistema dipende in generale dalle variabili
termodinamiche (stato termodinamico).
Ad es. scegliendo sforzo e temperatura come variabili
indipendenti, nello stato attuale per deformazione ed entropia si
ha
, , ,
1
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Relazione costitutiva
Def.:
La relazione che lega lo sforzo allo stato termodinamico durante una
trasformazione reversibile a partire dallo stato naturale, ad es.
,
se si scelgono variabili termodinamiche indipendenti e
Oppure
,
se si scelgono variabili termodinamiche indipendenti e
Energia di deformazione
Definizione:
Se esiste una funzione di stato tale che
= (1)
allora prende il nome di energia di deformazione per unit di massa.
La (1) equivale a
1
= =
=
=
, per trasformazioni adiabatiche =
=
, per trasformazioni isoterme =
dove lenergia interna per unit di massa e = lenergia libera di Helmholtz per unit di massa.
2
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Dimostrazione
In una trasformazione reversibile
1
= + , (2)
Infatti per lenergia interna, che funzione di stato (per qualunque reversibile), risulta
( )+( )+( )+( )=0 (5)
Ma
= = ( ), = ,
= = ( ), =
Quindi
(5)
( )+( )+( )+( ) = ( ) ( )= ( )( )0
3
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La (1) discende dalla (1), = , se = e se la densit non cambia durante la trasformazione:
= (5)
dove:
la variazione di temperatura rispetto allo stato naturale,
il tensore delle costante elastiche isoterme,
il tensore dei coefficienti termoelastici,
Se = 0 (trasformazione isoterma rispetto allo stato naturale) allora si ha la legge di Hooke generalizzata
=
In (5) c il segno meno prima di perch nella maggior parte dei casi > 0 e un aumento di temperatura senza
deformazione (e.g. a volume costante) genera sforzi termici compressivi (negativi), necessari per contrastare la
spontanea tendenza del materiale ad espandersi termicamente.
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Ricaviamo ora i coefficienti e riscrivendo gli sforzi nella forma = 0 .
La derivata a costante viene fatta in un intorno dello stato attuale, dove = 0 + con 0 temperatura nello stato naturale.
Per stimare ne facciamo uno sviluppo al secondordine in e considerando lo stato attuale in un intorno dello stato
naturale (trasformazione infinitesima)
1 2 2 1 2
, = 0, 0 + + + 2 + +
0 2 2 2
0 0 0 0
dove le derivate sono valutate nello stato naturale (0 dove = 0, = 0) e i termini evidenziati non dipendono da . Inoltre
1
= = 0 (nello stato naturale gli sforzi sono nulli). Si ha quindi
0 0
0
2 2
= 0 = 0 + 0
0 0
0 2
Esercizio dimostrare che =
2 0
Soluzione
0 2 1 1
2 0
2
=
2
+
=
1 1 1
= + = + = + =
2 2 2
5
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= + 2 (7)
dove:
la variazione di temperatura rispetto allo stato naturale,
e parametri di Lam isotermi ( modulo di rigidit),
coefficiente termoelastico
Abbiamo un numero (3) molto minore di parametri elastici rispetto alla legge di D.N. = .
Il termine in parametrizza gli sforzi termici (che si realizzano se 0 , =0). Si noti che nel caso isotropo = . Si vedr che
legato al coefficiente di dilatazione termica.
I valori dei parametri possono essere determinati sviluppando fino al secondordine, tenendo conto che pu dipendere solo da invarianti
della deformazione:
, = 1 , 2 ,
Considerando un intorno dello stato naturale (0) si ha:
1 2 1 2 2
1 , 2 , = 0, 0, 0 + + + + 2 + 2+ 1
0 1 0 1 2 0 2 2 2 2 1 2 1 1
0 0 0
1 2 1 2 1 2 1
= 0 = 0 + + 21 +
1 0 2 0 2 12 1
0 0
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1 2 1 2 1 2 1
= 0 = 0 + + 2 21 +
1 0 2 0 2 1 1
0 0
1 2
1 e s.p.d. = = 2
2 2
= 0 + 0 2 +0 + 0
1 0 2 0 12 0 1 0
il primo termine offre per = 0 e = 0, ossia nello stato naturale, dove abbiamo assunto che anche = 0 =0e
1 0
quindi confrontando con = + 2 possiamo definire
2 2
, 0 2 , 0 , 0
1 2 0 1
0 0
1 2
Esercizio: dimostrare che = = 2
1
1 = = = = = =
2
2 = = 2 = 2 = 2
= + 2 (7)
Ricaviamo da questa la deformazione in funzione dello sforzo (relazione costitutiva inversa).
1
= ( + ) ()
2
A secondo membro rimane da esprimere in funzione dello sforzo.
Contraiamo la (7) su
= + 2
= 3
= (3 + 2) 3 = ( + 3)/(3 + 2)
Sostituiamo in (*) e otteniamo
1
= + +3
2 3 + 2
1 1
= + (8)
2 3 + 2 3 + 2
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Incompressibilit isoterma
Consideriamo in condizioni isoterme ( = 0) uno stato di sforzo di compressione isotropa
0 0
= = 0 0
0 0
= 3 ()
e la corrispondente diminuzione relativa di volume = da esso generata.
V
1
Possiamo ricavare lincompressibilit isoterma come il rapporto tra e infatti
3
= = ()
Dove nellultimo passaggio si usato e = (poich = 0 nello stato naturale)
1
Dalla relazione costitutiva inversa in condizioni isoterme = si ha
2 3+2
1 3 + 2
= = =
3 + 2 3 3
Quindi confrontando con (**) si ha
2
= + (9)
3
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= 1/2, =
Mezzo incompressibile
Consideriamo unespansione termica non vincolata ( = 0) corrispondente alla condizione = . (trasformazione inf.ma rispetto allo
stato naturale) causata da una variazione di temperatura . Dalla definizione si ha
1
= ()
V
1 1 1
Dalla relazione costitutiva inversa = + si ha =
2 3+2 3+2 3+2
3
= =
V 3 + 2
Inserendo in (*) si ha
=
Ovvero
= (10)
Possiamo riscrivere la relazione inversa in termini di E, e (tenuto conto anche di (10)) come segue
1+ 1
= + (11)
3
9
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1+ 1
= + (11)
3
10
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= 0 (12) Formula di Kelvin (caso isotropo)
regioni in compressione subiscono un aumento di temperatura e regioni in estensione una diminuzione.
Possiamo immaginare che in condizioni adiabatiche si abbia una maggiore incompressibilit perch durante la compressione si
genera un aumento di temperatura che tende a contrastare la compressione stessa.
2 2 2 2
Si definisce e s.p.d. = + = + 0 + = +0
3 3
(ragionando come nel caso isotermo a partire da uno stato di sforzo isotropo compressivo, = , e usando la (**))
3
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Solido (granito, roccia crostale profondit 10 km): 0 =400 K, =10 3 J kg1 K1, =2.4 105K1, =2650 kg/m3, =3 1010 Pa
0.2%
Gas (perfetto biatomico):
1
s.p.d. = , = , = , =1.4
= 1 = 40%
Solido (granito, roccia crostale profondit 10 km): 0 =400 K, =10 3 J kg1 K1, =2.4 105K1, =2650 kg/m3, =3 1010 Pa
= 3 MP, =104
(*) = 0 0.01 K
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Formula di Kelvin
Dimostriamo ora la formula di Kelvin ovvero che durante una trasformazione adiabatica reversibile inf.ma di un mezzo termoelastico
la variazione di temperatura rispetto allo stato naturale data da
1
= 0 (*)
dove il calore specifico a volume costante e 0 la temperatura nello stato naturale.
Per il calore assorbito per unit di volume dal mezzo, utilizzando una descrizione in termini di , , si ha = ,
2 2
= + = dove si usato =
2
2 2
se = 0 (generalizzazione = . ) = = 2 =
2
2
Inoltre, ricordando che , si ha
0
= + = 0 in condizioni adiabatiche
1 1
= 0 e integrando rispetto a t dallo stato 0 allattuale
1
si ottiene = 0 + cost.
ma la costante nulla perch = 0 se = 0 (stato naturale). c.v.d.
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1 2
detto 1 2 , si ha =
1 2
1
e = 2
(**)
le espressioni (*) possono essere sostituite nelle equazioni del problema ottenendo
1 1
+ = 0, ; = (), ; 1 = (),
2 2
+ = 0, ; = (), ; 2 = (),
sottraendo membro a membro le corrispondenti relazioni e tenendo conto di (**) si ottiene il seguente problema per
= 0, ; ()
= 0,
= 0,
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= 0,
(b)
= 0,
= 0 ()
ma
Gauss
= = 1 (d)
()
infatti 1 = + = 0.
() ()
Si ha quindi = = 0
Ma se forma quadratica di allora =2 . Si ha quindi = 0 che, poich definita positiva, implica
= 0,
1 2 1 2
A sua volta questo implica = 0 = e quindi = 0 = , il che significa che 1 differisce da 2 al pi per una
rototraslazione (moto di corpo rigido). Se per sono assegnati gli spostamenti su non pu che esserci una sola soluzione.
c.v.d.
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Nota:
2
A primo membro dellequazione del moto dovrebbe comparire al posto di , ma si sono trascurati i termini avvettivi perch per piccole
2
deformazioni risultano di ordine superiore al primo.
2
2
Infatti
= + (a) e = = + (b) dove termine del I ordine nel gradiente di spostamento
(a) trascurando il termine ,
2
(b) trascurando il termine
2
= = = + 2 = 1 d1 + 2
Integriamo lungo la trasformazione dallo stato naturale allo stato attuale
0 = 01 1 d1 + 0 2 = 12 + (1 , 2 ; , ) = 12 + 2 (*)
2 2
Siccome 12 , 2 0 condizione sufficiente perch 0 che > 0, > 0.
Per avere la condizione necessaria si deve riesprimere in termini degli invarianti indipendenti 1 e 2 .
1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1
2 = = ( 1 ) ( 1 )= (2 1 + 12 ) = 2 12 + 12 = 2 12
2 2 3 3 2 3 9 2 3 6 2 6
1
2 = 22 + 12
3
1
Sostituendo in (*) si ottiene = + 12 +22 = 12 +22 = (1 , 2 ; , )
2 3 2
0
Quindi poich anche 2 0 0
0
= 0 0 0
3 1 2 1
1 2 0
1
= 0 1+ 0 2
1+
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1 2 2 1 + 2 2 2 2
= 1 = 1+ = (1 + )
2 2 2 2 2 2 2
+ = + 2 = +
1+ 12
Esprimendo = , = (tramite la relazione costitutiva inversa) si ha
2 2 2 2 2
1+ 2 2 = 1 + + 1 + (1 2)
=
2 2 2 2 2
1 + 2 2 = 1 + + 1+ (1 2)
2
unendo i termini in
2 2 2
1 + 2 2 = 1 + + 1+
e sostituendo = dallequazione di equilibrio
2
1 + 2 2 = 1 + 1+ .
Infine usando la (12) a primo m.
1 2
2 + + + + =0
1 1 +
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Date le forze di volume , le relazioni rappresentano vincoli cui la soluzione , deve soddisfare per essere compatibile con uno
spostamento a un sol valore.
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