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E' tanto che non scrivo.

Cos' successo nel frattempo? Vediamo.

L'ultima volta stavo finendo il periodo di ossessione con Francesca. Una


cosa durata pi o meno sette anni. Dal 2007 al 2013, o '14, gi di l.
Era aprile, avevamo finito di nuovo di sentirci, avevo preso una tranva
epocale come tutte le volte precedenti.
Una ragazza che non ho mai neanche baciato, che ho semplicemente
inseguito alla cieca per tutto quel tempo.

Ma il tempo passato, da allora.

Ho iniziato a lavorare in radio. Sono uscito dalla mia stanza, dal


giornalismo sportivo, da quell'alienazione. Sono entrato a contatto con
veri esseri umani. E ho imparato meglio a comportarmi.

Le persone, per, non cambiano mai. E i loro difetti si possono soltanto


reprimere.

Ok, devo andare con ordine, cerco di mantenerlo.

Dicevamo, la radio. Dal 2015 a oggi. Rispondendo alle telefonate degli


ascoltatori e delle ascoltatrici, ho imparato anche a farci conoscenza.
Quando mi piacciono, trovo un modo per scrivergli. E' cominciato tutto
con una che rimasta impressionata dai miei modi. Io dalla sua bellezza.
Capirai, uno che non mai uscito con nessuna, a 25 anni, vuoi che non si
faccia impressionare alla prima situazione? E infatti cos stato. Ma ho
palesato subito i miei problemi. Tempo qualche giorno di chat, un po' di
intimit lessicale in pi, e ho cominciato ad avere pretese. Lei
scappata. Aveva le sue colpe, ma il senso finale che scappata.

Da allora sono state tutte cose cos. Le ho incontrate, siamo stati


insieme, poi quasi sempre mi annoiavo subito e mi dileguavo.
Quasi sempre. Perch poi purtroppo capita che mi piacciano. E quando
mi piacciono emergono tutti i lati di me che le fanno scappare. Tutto il
marcio innato che ho mostrato sin dai tempi di Francesca.

Ho passato l'estate 2016 a barcamenarmi tra alcune ragazze. Giorgia e


Camilla, in particolare. Ho fatto tira e molla e non volevo nessuna delle
due. Infatti le ho lasciate andare. Poi per noia sono andato a
riprendermele. E di nuovo per noia le ho lasciate andare.

2017.

Ecco, il problema di fondo questo: non me ne fotte se non me ne fotte,


ma ho un vuoto da riempire dentro. Guardo fuori dalla finestra, vedo il
bellissimo tramonto, e mi rammarico di non godermelo con nessuno. E
penso: Chiss adesso con chi potrei stare. Quanto potremmo essere
felici. E invece sono qui, solo. E gli anni passano. E la mia pesantezza
non cicatrizza.

2017, dicevo.

Ho preso una brutta piega. Disinteresse totale, solo occasioni di una


sera. Zero coinvolgimento.
Cio, ho cominciato tardi. Fino a, tipo, maggio, non sono pi uscito. Poi
ho deciso che era il momento di rifare qualcosa. Mi sentivo solo. E ho
fatto quello che fanno le persone sole: mi sono cercato qualcuna che non
mi facesse pensare.
Ho trovato una ragazza, Giada. Siamo usciti una sera, mi incuriosiva dalle
chat. Sin da subito vedendola ho capito che non mi interessava. Ma
ormai ero l. Passa la serata, e sparisco.

Inizio a dirmi che per me non c' speranza. Decido che il prossimo
tentativo sar l'ultimo. L'ultimo e poi cosa? Non lo so neanche io. Un
ultimatum dato a me stesso pi per sfinimento che per ricattarmi di
qualcosa.

Rispondo al telefono, c' una bella voce. Dal numero vedo chi su
Facebook. Aggiungo. Aspetto un po' e le scrivo un messaggio.
Comincia a rispondermi, anche se a ritmo lento. Le battute mi escono
facili, una dopo l'altra. La strego penso almeno di stregarla. Fatto sta
che mi prende a rispondere insistentemente.

La conversazione fila liscia, ci spostiamo su WhatsApp. Decidiamo che


il caso di vederci. Diventa una sfida: Vieni, le dico, e vedi. Se non ti
piace quel che vedi, gira i tacchi e vattene. Ma se ti piace, esci a cena
con me. Subito.
Mi piacciono le sfide, dice lei. E ovviamente ci viene.

Ho paura. Paura che non mi piaccia neanche lei. Paura che appena
arriver sar l'ennesima delusione. Paura di un altro fiasco.

Venerd sera e arriva con la sua macchina. La vedo dal finestrino che gi
mi sorride.

Qui ho una realizzazione.

Cazzo.
E' bellissima.

Facciamo la nostra serata, ci ubriachiamo, facciamo danni, torniamo a


casa, ci lasciamo travolgere dalla passione. Quando finiamo, dice
qualcosa tipo: Questo finale a sorpresa... Ci piace.
Mi prende sempre pi.

I giorni passano, ci continuiamo a sentire, finalmente sento il peso che si


allontana dalla testa e dal petto. Sto bene. Lei mi fa stare bene. E'
davvero bella, premurosa e ha una mente fine. Parlarci un piacere.

Vado a dormire a casa sua. Poi lei viene a dormire a casa mia.

E' tutto bello. Troppo bello, in effetti.

E' dovuta partire a inizio luglio. Tre settimane in Sardegna, per lavoro. Ci
salutiamo la sera prima. Io stanco, stanchissimo, assonnato da morire.
Ma volevo vederla a tutti i costi.

Sin da quando arriva un continuo: Mi manchi, mi manchi, mi manchi.


Detto da lei. Detto da me.

Succede quello di cui avevo paura: il rapporto fisico si sposta su una


chat. E l cresce. E l resta.

Diventiamo teneri, ci scriviamo cose tenere, ci scandiamo il buongiorno


e la buonanotte.

Poi inizia a cambiare.

Vedo che mi scrive sempre meno. Finch, con la mia testa marcia di
rosicone, le vado sotto. Metaforicamente. Le chiedo chiarimenti. E'
successo poche sere fa, mentre era a lavoro. Mi ha mandato una emoji
dolce dopo ore che era sparita. Ho rosicato. Ma ho capito subito che
stava aprendo gli occhi.

Ha reagito tenendosi tutto dentro. Niente confronto. Ho detto le mie cose


e lei le ha incassate. Dio, se stavo capendo che avevo fatto la frittata.

Il giorno dopo si sveglia. Hey. Mi hanno chiesto di restare anche ad


agosto. Voglio accettare.

E il viaggio?
Gi, perch appena partita, quando le mancavo da morire, quando si era
voluta far regalare una mia maglietta per annusarla nei momenti di
solitudine, abbiamo deciso che ma s, ad agosto siamo entrambi free,
progettiamo un bel viaggio. Dove? A Copenaghen. Ti scatter mille foto,
mi ha detto. E non si rendeva conto di quanto bene mi facessero le sue
parole.

Forse questo. Non si mai resa conto di quanto bene mi facessero le


sue parole. Dio, se mi faceva stare bene. Anche solo esistendo accanto a
me. La sua presenza era diventata la mia forza. Stavo proiettando me in
un'altra persona. L'errore da non commettere. Commesso in pieno.

Ha accettato di restare. Non mi ha pi rivolto la parola. Passa un giorno,


sto una merda. La chiamo.

Mi ha detto che non se la sente di andare avanti con me. Capisco che
non mi sta dicendo tutto, ma non posso insistere. No, perch commetto
un altro errore gravissimo: scoppio a piangere. Non fare cos, mi dice.
Ma col tono di chi dispiaciuto, non coinvolto. Non pi coinvolta.
L'affetto che aveva provato intensamente fino a 48 ore prima? Svanito.
Per sempre.

Ci salutiamo. Appena attaccato, le mando un messaggio. Poi un altro. Poi


un videomessaggio. Poi una mini-lettera. Esagero. Esagero forte. Esagero
come al mio solito. Totalmente incapace di gestire con freddezza e
lucidit le mie emozioni, me ne lascio sopraffare e spavento una persona
che gi aveva paura dei legami. La puzza di bruciato divampa in un
incendio mostruoso. Ormai tutto troppo tardi.

Oggi ho deciso che non mi bastava chiudere cos. La chiamo. Non


risponde. La richiamo. Non risponde. Le scrivo. Sono io. Lo so. Ho da
fare. Non voglio parlarti. Insisto. Non ce la faccio a lasciarla andare via
senza un confronto. Mi sto macerando dentro da quattro giorni. Non ce la
faccio pi a stare cos. Devo parlare.

Litighiamo. Matteo, io non voglio stare con te. Le ho chiesto una


chance in tutti i modi. Mi sono scusato, e niente. Ormai il suo cuore ha
deciso. Non faccio per lei. Fine della storia. Scordati tutto quello che
stato, perch ci conosciamo soltanto da un quarto d'ora e non dovevi
farti coinvolgere cos, Matteo.

Se fosse rimasta qui... Lei andata l dopo poco che ci conoscevamo,


all'inizio, quando l'intesa e la passione erano al massimo, quando sono
sempre al massimo tra due persone. Tutto troncato a met. Per
un'estate. Non poteva non finire male. Lo sapevo. Lo temevo. E'
successo.
Il problema pi grande che ha espresso? Che io sono troppo pesante.
Beh, leggere tutto questo fa capire che s, io sono una persona pesante.
E non so come levarmelo di dosso, perch ci sono nato. E darei l'anima
per cambiare.

Non so pi che fare.


A distanza di anni, faccio sempre gli stessi errori.
Sono questo. Ci conosciamo, leghiamo, ci piacciamo? Ci casco subito.
Prima delle ragazze. E quando ci caschi prima di loro, loro scappano.

Se fosse rimasta qua ora sarei riuscito a conquistarla. Purtroppo sta da 5


settimane in Sardegna, ha conosciuto tanta gente, si trova bene, la
pagano. Non mi sente pi. E le mie paure hanno tagliato definitivamente
quel filo sottile che ancora la convinceva a parlarmi.

Non sono in grado di sostenere le mie paure e non sono in grado di


affrontare tutto questo ogni volta. Di annullarmi cos, di non riuscire a
piangere. Di sentirmi come se perdessi qualcuno che aspettavo da tutta
una vita.

Federica, tu mi hai fatto sentire davvero speciale. E adesso che non ci


sei pi, torno a guardare in faccia tutto il male che porto.

Chiss fino a quando.

Grottaferrata, 5 agosto 2017. 20:31. Scritto di getto e non riletto da


Matteo.

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