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La psicomagia tenta di far guadagnare tempo, accelerando la presa di coscienza:

cos come una malattia pu manifestarsi allimprovviso, anche la guarigione pu


arrivare repentinamente. Una malattia improvvisa viene chiamata disgrazia, una
guarigione repentina miracolo. Eppure entrambe hanno ununica radice: sono
manifestazioni del linguaggio dellinconscio. Grazie a una veloce analisi tramite i
tarocchi, grazie a una profonda comprensione mediante lo studio delle ripetizioni
allinterno dellalbero genealogico e grazie alle azioni psicomagiche, possiamo
avvicinarci alla pace interiore che il frutto della scoperta della nostra vera
identit; e questo ci consente di vivere con gioia e di morire senza angosce,
sapendo che non abbiamo sprecato il nostro passaggio in questo sogno che
chiamiamo realt. Eppure, per quanto validi possano essere questi interventi,
se il sofferente non mette tanta energia quanta il terapeuta, se non porta a
termine una mutazione mentale, lintero lavoro si limita a sedare i sintomi:
sembra eliminare il dolore ma lascia intatta la ferita che continua a oscurare con
la sua ombra angosciante la totalit dellindividuo. Chi viene a consultarmi chiede
aiuto ma nello stesso tempo lo riuta. Latto terapeutico una strana battaglia: si
lotta strenuamente per aiutare qualcuno che innalza tutte le barriere possibili per
provocare il fallimento della guarigione. In un certo senso, per chi malato il
guaritore una speranza di salvezza e contemporaneamente un nemico. Chi
soffre teme che gli venga rivelata la fonte del suo male di vivere, per cui vuole un
sedativo, vuole che qualcuno lo renda insensibile al dolore, ma non desidera
assolutamente cambiare, non vuole che gli si dimostri che i suoi problemi sono la
protesta di unanima rinchiusa nella prigione di unidentit fasulla. []
Il cervello umano reagisce come un animale, difende il proprio territorio
identicandolo con la propria vita. Fanno parte di questo spazio, delimitato con
lorina e gli escrementi, i genitori, i fratelli, i partner, i collaboratori e, soprattutto,
il corpo. Ma chi il padrone? un individuo con limitazioni che corrispondono al
proprio livello di coscienza. Pi il livello di coscienza elevato, pi grande la
libert. Per raggiungere tale grado di libert, nel quale il territorio non si limita pi
a una manciata di metri quadrati o a un piccolo gruppo di soci, ma lintero
pianeta e la totalit degli uomini, o meglio ancora, luniverso intero e la totalit
degli esseri viventi, innanzitutto occorre cicatrizzare la ferita originaria, liberarsi
dai condizionamenti fetali, poi da quelli famigliari e inne da quelli sociali. Per
realizzare la mutazione nella quale il sofferente, avendo lasciato perdere ogni
pretesa, riesce a vivere con gratitudine il miracolo di essere vivo, occorre essere
consapevoli dei propri meccanismi di difesa. E sono i meccanismi che tutti gli
animali impiegano per sfuggire ai nemici predatori. Sanno incistarsi e anche
ngere di essere morti, si arrotolano su se stessi, si ricoprono di squame
chitinose, si nascondono nel fango, trattengono il respiro e perno i battiti del
cuore. Lessere umano fa lo stesso: si blocca, nisce in un circolo vizioso di gesti
ripetitivi, desideri, emozioni, pensieri, e vegeta in questi limiti ristretti riutando
ogni informazione nuova, immerso nellincessante ripetizione del passato. Per
fuggire dalle profondit, si lascia vivere galleggiando sopra un tessuto di
sensazioni superciali, come anestetizzato. []
Fondamentalmente, ogni malattia una mancanza di consapevolezza impregnata
di paura. Tale incoscienza nasce da un divieto imposto senza fornire spiegazioni,
che la vittima deve accettare anche se incomprensibile. Si pretende che il
bambino non sia quello che , se disobbedisce viene castigato. E il castigo pi
grande non essere amato.
Lo psicosciamano, cos come il guaritore primitivo, mentre opera deve eludere
non soltanto le difese del paziente ma anche le sue paure.
Leducazione puramente razionale ci vieta di usare il corpo nella sua completa
estensione in quanto la pelle viene considerata come il conne di noi stessi, e
cos ci fa credere che sia normale vivere in uno spazio limitato. Questo genere di
educazione spoglia il sesso di ogni potere creativo dandoci lillusione di vivere
soltanto un tempo breve e negando cos leternit della nostra essenza. Estirpa i
sentimenti sublimi dal centro emotivo attraverso una losoa che punta a
sminuire la persona, per inculcarci la paura del cambiamento e mantenerci a un
livello di coscienza infantile dove si venera la sicurezza veneca e si detesta la
salutare incertezza. Con ogni mezzo, appoggiandosi a dottrine politiche, morali e
religiose, ci fa disconoscere il potere della nostra mente.
Se la realt come un sogno, dobbiamo agire senza subirla, cos come facciamo
in un sogno lucido, ben sapendo che il mondo quello che crediamo che sia. I
nostri pensieri attraggono i loro simili. Verit quello che utile, non soltanto per
noi ma anche per gli altri. Tutti i sistemi che in un momento ben preciso sono
necessari, in seguito diverranno arbitrari e noi abbiamo la libert di cambiare
sistema. La societ il risultato di quello che lei crede di essere e di quello che noi
crediamo che sia. Possiamo cominciare a cambiare il mondo cambiando i nostri
pensieri.
La pelle non la nostra barriera: non esistono limiti. Gli unici limiti positivi sono
quelli che ci servono, momentaneamente, per sottolineare la nostra individualit,
ma con la consapevolezza che tutto collegato. La separazione unillusione
utile, come quando il guaritore sistema una corda attorno al collo del paziente per
fargli capire che deve assumersi la responsabilit della propria malattia e non
diffonderla. La guarigione miracolosa possibile ma dipende dalla fede del
malato. Lo psicosciamano deve guidare il paziente con accortezza, per farlo
credere in ci in cui lui crede. Se il terapeuta non crede, non c guarigione
possibile.
La vita fonte di salute, ma questa energia scaturisce soltanto nei punti in cui
concentriamo la nostra attenzione. E questa attenzione non deve essere soltanto
mentale ma anche emotiva, sessuale e corporea. Il potere non risiede n nel
passato n nel futuro, che sono le sedi della malattia: la salute si trova qui,
adesso. Possiamo abbandonare immediatamente le cattive abitudini se la
smettiamo di identicarci con il passato. Il potere delladesso cresce insieme
allattenzione sensoriale. Dobbiamo condurre il paziente a esplorare il momento
attuale, dobbiamo renderlo consapevole dei colori, delle linee, dei volumi, delle
dimensioni, delle ombre, degli spazi che esistono fra gli oggetti. Deve sentire ogni
singola parte del suo corpo per poi riunirle in un tutto unico; deve trasformare il
respiro in piacere, deve captarne il calore e lenergia dentro e fuori di s, deve
capire che amare signica essere contenti di ci che si e di ci che sono gli altri.
Lamore cresce nella misura in cui la critica diminuisce: tutto vivo, sveglio, e
risponde. Tutto acquista potere se il paziente a darglielo Una madre faceva
seguire un trattamento toterapeutico al proprio glio: doveva fargli bere
dellacqua in cui aveva diluito quaranta gocce di un misto di oli essenziali, ma si
rendeva conto che la situazione non migliorava. Le dissi: Il problema che non
credi in questa medicina. Poich sei di religione cattolica, ogni volta che gli farai
bere le gocce, recita un padrenostro. Cos fece e il bambino guar rapidamente.
Se non diamo alla medicina un potere spirituale, non pu avere effetto.
bene sottolineare qui limportanza dellimmaginazione. In questo libro ho fatto
un esercizio: ho scritto unautobiograa immaginaria, anche se non nel senso di
ttizia, dato che tutti i personaggi, i luoghi e i fatti narrati sono veri, ma nel
senso che la storia profonda della mia vita il risultato di uno sforzo costante per
stimolare la mia fantasia, ampliarne i limiti, per apprenderne il potenziale
terapeutico e trasguratore. Oltre allimmaginazione intellettuale, esistono
limmaginazione emotiva, sessuale, corporale, sensoriale. Limmaginazione
economica, mistica, scientica, poetica. presente in tutti i campi, compresi
quelli che consideriamo razionali. Perci dobbiamo svilupparla per affrontare la
realt, non partire da una prospettiva unica ma da molteplici angoli visuali.
Il nostro abituale parametro di valutazione langusto paradigma delle nostre
credenze e dei nostri condizionamenti. Della realt misteriosa, vasta e
imprevedibile, percepiamo soltanto ci che ltra attraverso il nostro minuscolo
punto di vista. Limmaginazione attiva la chiave di una visione pi ampia,
permette di mettere a fuoco la vita da punti di vista che non sono i nostri,
immaginando altri livelli di coscienza superiori al nostro. Se fossi una montagna o
il pianeta o luniverso, che cosa direi? Che cosa direbbe un grande maestro? E se
Dio parlasse attraverso la mia bocca, quale sarebbe il suo messaggio? E se io
fossi la Morte? Quella Morte che mi stata rivelata da un cane che ha posato ai
miei piedi un sassolino bianco, la stessa che mi ha separato dal mio Io illusorio
facendomi fuggire dal Cile e spingendomi a cercare disperatamente il senso della
vita. La stessa Morte che da terribile nemica diventata una gentile dama di
compagnia.

Per concludere, vorrei ritornare alla mia giovinezza e appollaiarmi di nuovo sul
ramo di un albero insieme al mio amico poeta, e come quella volta indimenticabile
vorrei dedurre dal molto che non sappiamo quel poco di prezioso che sappiamo:

Non so dove vado, ma so con chi vado.

Non so dove sono, ma so che sono in me.

Non so che cosa sia Dio, ma Dio sa che cosa sono.

Non so che cosa sia il mondo, ma so che mio.

Non so quanto valgo, ma so non fare paragoni.

Non so che cosa sia lamore, ma so che godo della tua presenza.

Non posso evitare i colpi, ma so come sopportarli.

Non posso negare la violenza, ma posso negare la crudelt.

Non posso cambiare il mondo, ma posso cambiare me stesso.

Non so che cosa faccio, ma so che sono fatto da ci che faccio.

Non so chi sono, ma so che non sono colui che non sa.

da La danza della realt di Alejandro Jodorowsky

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