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Nulla di più veloce di un esempio. L’immagine che vedi qui sopra non
ha al suo interno alcun triangolo, eppure il tuo cervello ne percepisce un
paio per il semplice fatto che analizza elementi e li mette in correlazione,
a prescindere da ciò che realmente è davanti ai tuoi occhi. Questo
elemento di correlazione e attribuzione di un significato all’immagine è
del tutto estraneo alla tua macchina fotografica, che si limita
semplicemente a mettere su un sensore cosa c’è davanti alla lente. La
lezione che impariamo è che il cervello reinterpreta e corregge sempre in
modo automatico, mentre con la tua macchina fotografica dovrai essere
così bravo da sopperire a questi meccanismi correttivi del tuo cervello. La
tua macchina fotografica è più crudele dei tuoi occhi, perché ti mette di
fronte solo la cruda realtà in modo oggettivo.
Non solo. Il cervello entra in gioco in un altro importantissimo
processo: quello della selezione. Da qui deriva la differenza tra guardare e
vedere. Complicato? No, assolutamente. Pensa a quando stai uscendo di
casa di fretta perché sei in ritardo, guardi sul tavolo e prendi quello che ti
serve per andare in ufficio. Arrivi alla tua auto e incominci a cercare le
chiavi, ma non le trovi. Cerchi in tutte le tasche e non ci sono. Ritorni in
casa e… sono rimaste sul tavolo.
Perché questo è successo? Perché quando sei uscito hai guardato il
tavolo, ma non lo hai visto. Il tuo cervello ha messo in funzione una serie
di automatismi per velocizzare la tua uscita di casa che hanno escluso
segnali importanti, incluso la visione delle chiavi. Si stima che circa
l’80% del processo visivo sia in carico al cervello e il rimanente 20%
all’occhio.
Per quanto il tuo cervello sia la più grande differenza tra il tuo occhio
e la tua macchina fotografica, questa non è l’unica. Un’altra grande
differenza tra una macchina fotografica e il tuo occhio è l’ampiezza del
range dinamico. Con questo termine s’intende la misura tra l’oggetto più
chiaro e quello più scuro all’interno di un’immagine. Il tuo occhio ha un
range dinamico quasi doppio rispetto a una fotocamera dell’ultima
generazione. Il tuo occhio è meglio di qualsiasi sensore o di qualsiasi
stampante.
La conseguenza è che quando fotografi una scena con alto range
dinamico, ad esempio un tramonto, la tua immagine avrà o una parte
sovraesposta (il cielo), oppure una sottoesposta (il panorama), ma non
riuscirà ad avere una corretta esposizione di entrambe le aree come invece
riesce a fare il tuo occhio.
Per riuscire a rimediare a questo limite delle fotocamere esistono
diverse tecniche, inclusa quella di combinare molteplici immagini
correttamente esposte in un’unica immagine, ma si tratta di un argomento
che esce dal tema di questo libro. La cosa importante è ricordarti che in
scene ad ampio range dinamico la tua fotocamera vale la metà del tuo
occhio.
Esercizi per disattivare il cervello
Non sto parlando di mettersi davanti alla televisione tutto il weekend.
Sto parlando di esercizi che ti permettano di disattivare gli automatismi
correttivi del cervello e ti permettano di smettere di guardare
superficialmente e di incominciare a vedere. Si tratta di esercizi
propedeutici al trattamento della composizione fotografica e te ne
suggerisco due.
Il primo si chiama cerca le lettere. La prima volta che ne ho sentito
parlare era a un corso di fotografia e l’insegnante ci diede un esercizio che
tutti noi studenti pensavamo fosse una stupidaggine, ma che cambiò la mia
percezione visiva. L’esercizio consiste semplicemente in questo: scegli
una coppia di lettere a caso. Anzi, le scelgo io per te: PS. A questo punto
prendi qualcosa che possa fotografare, basta anche il tuo telefonino, ed
esci in strada. Incomincia a fotografare queste due lettere ovunque le trovi
messe in sequenza. All’inizio non ne troverai. Poi passeranno minuti,
magari ore, e ti accorgerai che quella sequenza di due lettere si
manifesterà sempre più frequentemente. La troverai nelle pubblicità, sui
citofoni, scritta sui muri o nei titoli dei libri… e contemporaneamente
succederà un piccolo miracolo. La percezione di quello che hai attorno
diventerà molto più profonda e vedrai tantissimi dettagli del mondo che ti
circonda che prima ti erano invisibili. Smetterai di vedere
superficialmente e incomincerai a osservare con maggiore profondità,
quella profondità utile al fotografo che vuole crescere.
Il secondo esercizio è sbaglia nome. Probabilmente ti sentirai sciocco
nel farlo, ma fai un tentativo. Entra in una stanza di casa tua e, indicando
con il dito un oggetto, nominalo ad alta voce con un nome sbagliato. Ad
esempio, indica una matita a esclama ad alta voce pentola. Ripeti
quest’azione con diversi oggetti nella stanza, dicendo ad alta voce un
nome sbagliato. Dopodichè lascia la stanza e riprendi le tue normali
attività. Dopo una mezzora, rientra nella stanza e osserva gli oggetti che
prima hai nominato in modo sbagliato. Anche in questo caso, ti accorgerai
che la tua percezione visiva sarà molto più profonda. Io non ho idea del
perché questo fenomeno avvenga, ma l’importante è il risultato: riuscire a
staccare gli automatismi del cervello e incominciare a guardare in modo
oggettivo i dettagli di ciò che ci circonda.
I 4 principi della composizione fotografica
Questo libro non insegna a fare belle fotografie. Questo libro insegna
a fare fotografie che funzionano.
Dopo avere passato 8 anni a creare immagini, fare postproduzione e
inviarle a tutte le principali agenzie fotografiche online, dopo avere
collezionato la mia bella dose di insuccessi e imparato diverse lezioni a
mie spese, mi sono fatto un’idea piuttosto chiara di cosa crea
un’immagine che funziona. Oggi metto quello che ho imparato in questi
anni a tua disposizione.
In questo libro troverai 7 fotografie. Ti racconterò 7 immagini
spiegandoti come nasce un’idea, i dati di scatto, quanto ha venduto e dove.
Poi andremo alla ricerca di quello che veramente è il cuore: perché una
particolare immagine colpisce, riesce a vendere, fa passare un messaggio?
Qual è il suo segreto? Ma anche, perché un’immagine simile, magari dello
stesso soggetto, non ha successo? E dove sono utilizzate le immagini che
hanno successo?
Troveremo assieme le risposte a queste domande. Metterò a tua
disposizione la mia esperienza e in questo modo potrai procedere più
velocemente nel tuo percorso di fotografo. Molti errori li ho già fatti io:
perché dovresti ripeterli tu?
Parleremo oltre che di fotografia anche di canali di vendita online per
le tue immagini. Tratteremo di agenzie fotografiche microstock, di siti
Fine Art e di siti di vendita di oggettistica personalizzabile con le tue
immagini. Queste strade, impensabili fino a 15 anni fa, rappresentano oggi
una delle vie principali per trasformare la propria passione fotografica in
una fonte di reddito. Ma attenzione: questo non vuole dire che si tratti di
un percorso semplice, anzi. Per avere successo nel mondo della fotografia
commerciale online bisogna avere altrettanta serietà e voglia di lavorare di
altre attività imprenditoriali più tradizionali.
Vuoi diventare ricco velocemente, lavorando 5 minuti al giorno
quando ne hai voglia? Forse questo non è il libro giusto. Ma se hai
intenzione di rimboccarti le maniche e trattare in modo serio la fotografia
online come una vera attività imprenditoriale, allora questo libro ti può
accorciare la strada e di molto. E’ importante leggerlo oggi che il mercato
fotografico online è in fase espansiva e molte nicchie fotografiche non
sono ancora sature. Posizionare dei bei prodotti fotografici oggi vuole dire
potere vivere di rendita domani.
Seppure l’aspetto commerciale sia uno dei fili conduttori di quanto ti
appresti a leggere, non è l’unico. I meccanismi che stupiscono e
colpiscono il grande pubblico disposto a pagare per una tua immagine
sono gli stessi che colpiscono i tuoi amici o la tua famiglia quando vedono
una tua immagine. Per questo troverai diversi riferimenti specifici alla
composizione fotografica, ai dati di scatto ma anche a come nasce l’idea
giusta. In questo modo potrai migliorare la tecnica utile al tuo prossimo
viaggio fotografico e portarti a casa delle immagini che facciano dire ai
tuoi amici questa fotografia è veramente bella!
Questo libro è molto diverso da altri.
1. E’ scritto da un fotografo che dal 2007 vende fotografie online:
contiene esperienza diretta e guadagnata sul campo, non voci di corridoio.
2. Ti da la massima trasparenza. Presenta immagini che hanno avuto
successo commerciale online indicando i guadagni delle singole
fotografie.
3. Illustra le immagini sbagliate e ti spiega il perché. Questo è altrettanto
importante che sapere identificare una fotografia che funziona.
4. Ti indica esempi di come possono essere utilizzate le tue immagini per
capire meglio il tuo pubblico.
5. Ti indica le strade più veloci per iniziare a vendere le tue fotografie
online.
6. Prima che essere un libro di fotografia è un libro di idee che hanno
dimostrato sul campo di funzionare. Si parla anche di tecnica fotografica,
di composizione, di attrezzatura… ma prima di tutto si parla di idee in
fotografia.
Bene. Iniziamo il nostro viaggio!
Capitolo 1 – Usa il bianco e nero senza essere usato