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Consiglio Regionale dellAbruzzo

GRUPPO CONSILIARE MOVIMENTO 5 STELLE

LAquila, l 7 luglio 2017 Al Presidente del Consiglio dei Ministri


On. Paolo Gentiloni
Palazzo Chigi

presidente@pec.governo.it

e per conoscenza

Al Ministro dellEconomia e delle Finanze


On. Pier Carlo Padoan
MEF

mef@pec.mef.gov.it

Illustre Presidente del Consiglio,

la mia regione, lAbruzzo, nel corso degli anni, ha subito sciagure e calamit dovute alla
inarrestabile forza della natura e disastri politici cagionati spesso da incapacit di governo legata,
quasi sempre, al disinteresse nei confronti del benessere collettivo della nostra popolazione.

Siamo una piccola regione di appena un milione e trecentomila anime che nel corso degli
anni hanno dovuto sopportare tremendi terremoti e imbarazzanti inchieste giudiziarie che hanno
ancor di pi indebolito lAbruzzo e la sua immagine agli occhi del resto dItalia, ma mai come oggi la
regione sembra aver toccato il fondo.

Come a Lei ben noto, la legge Costituzionale 20 Aprile 2012, n.1 ha introdotto il principio
del pareggio di bilancio nella Carta Costituzionale, principio la cui opportunit non discuter in
questa sede. Il Decreto Legge 10 Ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla Legge 7
Dicembre 2012, n.213, ha introdotto importanti novit in tema di controlli da parte della Corte dei
Conti sulle Autonomie territoriali e, nello specifico, delle regioni. Le novit attengono allesame dei
bilanci preventivi, lesame dei rendiconti consuntivi e la parifica del rendiconto generale della
regione.
Lobiettivo della presente missiva portarLa a conoscenza del fatto che tali novazioni
normative, approvate anche al fine di rafforzare il coordinamento della finanza pubblica tra i livelli
di governo statale e regionale, appaiono svilite e svuotate nella loro efficacia dallazione della Giunta
regionale in carica a guida del Presidente Luciano DAlfonso.
Il DL 174/2012, infatti, pone la sezione di Controllo della Corte dei Conti quale organo atto a
vagliare la legittimit e la regolarit della gestione della regione, attraverso gli strumenti della
verifica e della parifica, della proposta di misure di correzione e interventi di riforma necessari ad
assicurare l'equilibrio del bilancio e a migliorare l'efficacia e l'efficienza della spesa.
Numerose, a tal proposito, sono le delibere della Corte dei Conti e le sentenze della Corte
Costituzionale che hanno, nel corso dellultimo quinquennio, tentato invano di riportare nella
legalit loperato di Regione in Abruzzo in materia di contabilit.

Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Abruzzo Via M.Iacobucci, 4 67100 - L'Aquila (AQ) / Piazza Unione, 13/14 - 65100 - Pescara (PE) - sara.marcozzi@crabruzzo.it
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A oggi, infatti, mi duole rappresentarLe che Regione Abruzzo persevera nei seguenti
comportamenti contabili, definiti dalla stessa magistratura contabile, contra legem:
Parziale mancata adozione delle misure consequenziali alla parifica del rendiconto
dellesercizio 2012;
Dichiarazione di illegittimit costituzionale parziale del rendiconto 2013 giusta sentenza n.
89/2017 della Corte Costituzionale;
Mancata approvazione da parte del Consiglio Regionale del rendiconto 2014 con giudizio di
parifica sospeso vista la sentenza n.89/2017 della Corte Costituzionale;
Mancata definizione dellesatto ammontare dei residui al 31.12.2015 e del riaccertamento
straordinario degli stessi all1.1.2016;
Mancata adozione da parte della Giunta regionale del rendiconto 2015;
Mancata adozione da parte della Giunta regionale del rendiconto 2016;
Mancato utilizzo dellistituto di assestamento dei bilanci di previsione per gli esercizi 2014,
2015, 2016 e 2017;
Mancata esatta definizione del saldo netto da finanziare e del disavanzo effettivo di gestione
e, di conseguenza, mancata adozione del Piano di Rientro nei termini previsti dalla
normativa (decreto legislativo n.118/2011);
Mancata conseguente iscrizione, nel bilancio di previsione del 2017, del disavanzo effettivo
di gestione, risultante da procedure certe e definitive;
Violazione reiterata per la mancata parifica da parte della Sezione di Controllo della Corte
dei Conti, come da dispositivo di cui allarticolo 1, comma 5, del decreto legge 10 Ottobre
2012, n.174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 Dicembre 2012, n.213;
Mancata rivisitazione delle norme regionali e mancato adeguamento dellordinamento
contabile regionale secondo quanto previsto dal decreto legge 10 Ottobre 2012, n.174,
convertito, con modificazioni, dalla legge 7 Dicembre 2012, n.213. In particolare, assenza di
un Regolamento contabile.

Da ultimo, la deliberazione n. 230/2016/FRG della Sezione di Controllo della Corte dei Conti per
lAbruzzo, denuncia comportamenti dilatori e omissivi da parte della Regione Abruzzo. La Sezione
[] ha dovuto rilevare, fin dallintroduzione del giudizio di parifica regionale, ritardi e omissioni della
Regione Abruzzo nellapprovazione dei progetti di legge concernenti i rendiconti. La Sezione ha, a pi
riprese, evidenziato come i ritardi accumulati e le inadempienze reiterate avrebbero, per effetto
dellulteriore entrata in vigore di norme sempre pi stringenti in materia di contabilit ed
armonizzazione dei conti, messo a rischio le attivit minime vitali dellente stesso.
Il mancato riallineamento generale dei conti, scrive la Sezione di Controllo della Corte dei Conti
per lAbruzzo, vanifica la stessa ratio dellistituto di parifica dal momento che questultimo viene
esercitato su rendiconti non pi rappresentativi della situazione gestoria dellente e che
[]continuano ad isolare Regione Abruzzo nel contesto delle Regioni Italiane, dovendosi ritenere la
sua condotta in regime di fatto, con totale astrazione dalla realt effettiva del bilancio e delle
risorse finanziarie di cui il medesimo pu disporre.
Tali condotte, omissive e dilatorie, continua la Corte, in combinato con le novit normative
introdotte dalla legge 23 Dicembre 2014, n.190, dal decreto legislativo n.126/2014 e dai commi 1-

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quinquies, 1-sexties, dellarticolo 9, del D.L. 113/2016, stanno producendo effettivi devastanti che si
ripercuotono sulla sopravvivenza stessa della Regione e dei servizi da essa erogati.
La mancata approvazione dei rendiconti (lultimo rendiconto parificato risale al 2012 ed
ancora in attesa dellassorbimento, da parte di Regione Abruzzo, della totalit delle misure
consequenziali inviate in sede di parifica dalla Sezione. La Corte Costituzionale, peraltro, ha
dichiarato, con sentenza n. 89/2017 depositata il 27 Aprile 2017, lillegittimit costituzionale di
numerosi articoli della legge finanziaria 2013) e il mancato riaccertamento straordinario dei
residui con la consequenziale incapacit di determinare lesatto ammontare del disavanzo
desercizio (ad oggi quantificabile sulla base del rendiconto 2012 in oltre 574 milioni di euro ai
quali vanno certamente aggiunti i 174 milioni di euro di anticipazione di liquidit surrettiziamente
non contabilizzati a disavanzo) non hanno ancora permesso la costituzione di un piano di
copertura pluriennale (trentennale) relativo alleventuale e probabile maggiore disavanzo
desercizio derivante dal riaccertamento straordinario dei residui.
Una situazione, quella in cui versa la mia regione, che non esito a definire critica e che, allo stato
attuale, diventa allarmante visto lultimo pronunciamento della Sezione Regionale di Controllo della
Corte dei Conti, cos come stabilito dallarticolo 9, commi 1-quinquies e 1-sexies, del D.L. 113/2016,
che ha dichiarato con delibera n. 103/2017/PAR il divieto di assunzioni di personale a qualsiasi
titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e
continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto, fino a
quando non abbiano adempiuto allapprovazione nel rispetto dei termini dei bilanci di previsione, dei
rendiconti e del bilancio consolidato . Facendo altres divieto alla stipula di contratti di servizio con
soggetti privati che si configurino come elusivi della disposizione del precedente periodo.
Un comportamento, quello dellattuale Governo regionale, insediatosi oltre tre anni fa, che
arreca ulteriore pregiudizio al gi precario equilibrio finanziario di Regione Abruzzo, gi
storicamente deteriorato dalle pregresse amministrazioni.
A quanto sopra esposto, si aggiunge laltro non sottovalutabile pregiudizio costituito dalla
incapacit di ulteriore indebitamento di Regione Abruzzo, causata proprio dalla mancata
approvazione dei rendiconti, che pare vedere la Giunta DAlfonso, anzich impegnata a sanare con
celerit le situazioni su descritte, protesa a superare i limiti allindebitamento per investimenti
attraverso il ricorso alle procedure di finanza di progetto, notoriamente nocive per le casse
pubbliche.

Ill.mo Presidente del Consiglio, faccio dunque appello a Lei, affinch il Suo Governo, ai sensi e
per gli effetti dellart. 120, comma secondo della Costituzione Italiana, si sostituisca agli organi di
Regione Abruzzo stante il mancato rispetto di norme e in tutela dellunit economica.

Con osservanza.
I Consiglieri Regione Abruzzo MoVimento 5 Stelle
Sara Marcozzi

Riccardo Mercante Domenico Pettinari Gianluca Ranieri Pietro Smargiassi

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