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Godelier, 1982 scrive sui Baruya.

Analizza differenze tra donne e uomini e tra uomini


semplici e grandi uomini. Era una trib acefala con discendenza patrilineare. Il
bambino rimane senza nome finch i denti non segnalano linizio dellet della
sopravvivenza. Ha poi un nome provvisorio e verso i 9 anni viene sottratto alla madre.
La necessit era quella di farsi un nome, condotti in una casa in cui eseguono
celebrazioni e riti specifici. Fase liminare, vestiti met da uomini met da donne. 15
anni divengono veri uomini, casco con zanne di maiale che penetrano nella fronte.
Tollerare il dolore, segno valutato da alcuni uomini della trib per capire chi era pi
forte ed adatto. Anche gli antropologi devono farsi un nome, Boas analizza il
complesso sistema per assegnare nomi tra i Kwakiutl mentre lui stesso cerca di farsi
un nome raccogliendo dati ecc
Il viaggio era un tema fondamentale, il lavoro sul campo in quanto sviluppo personale
dell antropologo. Lo dice Barley, parlando del viaggio come passaggio. Non si deve
pensare per che gli antropologi siano uomini che si nascondono in luoghi sperduti
per raccogliere informazioni ed osservare acriticamente, visione diffusasi nel 1960
1970 di cui parla Rabinow, richiamando lidea di un fieldworker quasi caricaturale.
In verit liniziazione dellantropologo era un groviglio di relazioni emotivamente
rilevanti, un vivere con etnografico. Riflessione basata sulla filosofia di Dilthey, che
vedeva nellesperienza uno strumento del conoscere. Turner, immergersi nel flusso
vitale di uomini con tradizioni culturali diverse e sospendere per quanto possibile i
propri condizionamenti. Rosaldo, identificarsi con le emozioni e comparare il nostro
dolore con quello che vediamo provare agli altri.
Sulla lunga distanza per, la lotta contro laspetto mistico dellantropologia si
ritorta contro s stessa in tempi moderni, facendo s che riemergesse il concetto
etnografico-iniziatico nel nuovo concetto di introiezione dei presupposti di
autorevolezza. Non era pi lessere stati in un paese ad essere focale, ma la vita
vissuta dalletnografo, lo si vede sempre in Rosaldo. La morte di sua moglie era stato
per lui un evento di cambiamento, che non si pu capire esternamente. Grazie ad un
mio lutto posso capire meglio che cosa si provi in un rituale che preveda morte ecc.
Aspetto disembodied, capitalizzare concettualmente esperienza vissute e porsi
passivamente alla comprensione attraverso queste.
Poi svolta corporea, in quanto agente del conoscere. Wacquant, studia le palestre del
ghetto dicendoci di essere immerso anima e corpo in questo ambiente, con
conversione morale e sensuale, si allena persino con pugili locali.
Iniziazione, uomini che mutano status sociale nel gruppo di appartenenza con prove e
segni sul fisico. Spesso era iniziazione alla vita adulta, olusumba dei Banande, passare
del tempo nella foresta. Esiste anche lidea di morire per poi rinascere. Minyanka,
societ culturale di uomini adulti chiamata koro. Gli uomini devono raggiungere il
livello pi alto di perfettibilit personale, prevedeva un difficile cammino nei boschi.
Van Gennep, i riti di passaggio sono azioni cerimoniali che sanciscono i reali passaggi
degli uomini da uno stadio allaltro della nostra esistenza, spesso per rinascere si
ritornava ad una condizione di animalit per annullare quanto di umano cera gi.
Spesso il rito di passaggio coinvolge guerrieri, ma anche militari e sportivi se si pensa
alle cerimonie per entrare in un determinato corpo di soldati, oppure in una squadra.
La visione di questi riti era spesso educativa, gli iniziati devono imparare una serie di
attivit ed essere istruiti. Turner sottolineava invece laspetto simbolico, gli adepti
tra i Ndembu ricevono istruzioni sessuali e vengono indirizzati verso il loro futuro, la
caccia e la maternit. Anche nel gi citato rito olusumba esiste un atto legato al sesso,
la circoncisione. Ci si ricollega poi alla caccia, con delle prove di tiro con larco.
Sembra che la parola olusumba indicasse un insieme di oggetti rituali, il cui valore sta
solamente nel rito stesso; ci indica lautoreferenzialit del rito, la finzione che sta
dietro alla sua sacralit artefatta. In nuova britannia si finge addirittura che un mostro
terribile mangi gli adepti, e gli uomini adulti svelano poi il trucco e la bugia. I punti
fondamentali sono quindi legati alla questione del genere e allesperienza
delliniziato, tra cui emozioni e dolore. Quindi, rispetto alla visione piuttosto statica
di Van Gennep che vedeva liniziazione solamente in quanto passaggio, si evolve il
modo di analizzare il rito; non solamente un agire specifico, quanto un patire
specifico. Il rito imbalu in Uganda una antropoiesi, fabbricazione di nuovi uomini
pi che un rito semplicemente legato al sesso. Lazione sul fisico anche un
tempramento psichico. Il ragazzo viene poi imbrattato di fango, il che indica che
ancora malleabile; poi viene ricoperto col malto, perch deve fermentare e diventare
maturo. Sempre nel rito olusumba, circonciso temprato col fuoco per provare il suo
coraggio, essere superiore agli uomini comuni. La ferita simbolica affermava la nostra
specificit umana. Religione ebraica, fisico ridotto a testo tramite circoncisione che
rimanda alla lettera yod.
Turner, analizza le situazioni di liminarit. Adepto che non ancora, ma non e pi.
Nella sua situazione, si nel campo della possibilit pura. Gli adepti sono spinti a
ragionare sulla societ in cui vivono. Remotti, riti Banande con circoncisione e
preghiera al Dio per sapere come vivere sulle loro colline; era una svolta ecologica
che poneva in dubbio le regole della loro stessa societ, chiedono conferma ad un
essere superiore per interrogarsi su che cosa sia meglio fare. Amazzonia, tra i Tukuna
le ragazze vengono lavate nel fiume e poi cosparse di un veleno sterilizzante; per
quanto dare la vita sia fondamentale, troppi uomini sarebbero un danno per la natura.
2- Dal 1850 in avanti, antropologia che prova a mettere ordine tra le societ
comparandole in base al paradigma evoluzionista unilaterale, per cui alcune societ
sono pi avanti nellevoluzione ed altre risultano invece inferiori. Nel 1900, questa
teoria viene criticata e si propone di eseguire comparazioni pi prudenti e circostritte.
Vansina, comparazioni regionali. Nel bacino del congo, ricercava tracce del leopardo,
in quanto questo era simbolico del potere. Qualsiasi studio locale doveva quindi
essere collegato ad una visione di comparazione regionale. Non un caso che alcuni
riti di varie trib fossero detti gandja, stessa radice della parola che indica la pelle
animale. Questo era collegato alle migrazioni. Tra i Medje-Mangbetu il rito di
circoncisione assume sfumature originali, era simbolico dellalleanza tra gruppi
diversi. Si riconosce alla famiglia alleata un aiuto, si ha in questa un sostegno per il
commercio piuttosto che per il lavoro, ci si scambiano prodotti. Tra fratelli acquisiti
con la circoncisione si condivide tutto, poi si organizza una grande festa finale dopo
la circoncisione. Nella fase di passaggio i bambini sono considerati impuri e deboli,
poco liberi. In serata scagliano una freccia verso ovest, simbolo di esorcizzazione
della mala sorte futura. Asse est ovest detta zebo-zebu, quella stessa dei fiumi che
scorrono. Quando si dorme, si dorme a zebu da soli, poi si ritorner in mattinata a
zebo. Essere in compagnia ed alleati era quindi un valore. Questa serie di riti divide le
trib tra quelli che fanno le cerimonie come te e coloro che invece seguono idee
diverse. Babudu e Balika ricordano di aver avuto riti simili a quelli classici, di
passaggio alla vita adulta e di cammino nei boschi ecc. Queste trib parlano di
cambiamento dovuti allarrivo del bianco, che ha diminuito conflitti fra trib diverse
ed ha creato astio contro rituali ritenuti poco morali, sostituendo gli strumenti di
educazione e organizzando diversamente i luoghi e gli insediamenti rurali. Questo
favor lincontro tra gruppi tribali e puberali del sud e gruppi alleati di sangue del
nord. Si sono sottolineati elementi di apertura in queste usanze, piuttosto che lidea
di riti chiusi e segretissimi. Anche tra i Medje-Mangbetu stessi si ritrovano differenza,
perch non ci si limita pi a considerare una trib come un gruppo etnico senza
differenze. Nel nord resistono le danze rituali, non si circoncide e si ignora il fattore
alleanza con gruppi vicini, mentre al sud il contrario. Questo deriva dai diversi legami
coi vicini, perch a Sud le relazioni migliori con i confinanti hanno portato ad
accettare di pi riti interetnici.
Gli stili dei rituali di circoncisione furono diversi nel tempo, e variano anche dentro ad
etnie considerate come lo stesso popolo, perch i contatti con i movimenti migratori
dei basayo generarono scambi e differenze culturali. Il legame tra alterit ed
iniziazione non si limita a ci, spesso si parla di donne scopritrici di strumenti e
metodi per questi riti, tra cui lo strumento sonoro detto mokumo. Wagenia, credono
che la circoncisione sia nata a monte, quindi i villaggi pi vicini alle montagne
cominciano prima le cerimonie, ed anche loro parlano del mokumo in quanto
strumento per creare terrore nei non iniziati. Questo insieme di strumento detto
isumba pu essere sonoro oppure muto e stanziale. Lamministratore coloniale
Bragard ci parla di compravendite per essere ammessi a vedere gli isumba, e sembra
che il carattere aperto dei legami e delle relazioni tra uomini di popoli diversi sia stato
complice di rivelazioni di riti segreti e strumenti un tempo nascosti. Laspetto
ritualistico di tali strumento sembra quindi accompagnato da un valore materiale.
Durante lolosumba si usa un fischietto per seminare paura (per quanto molti ne
sapessero linganno dietro, come si visto) e la dimensione dei riti di passaggio
risultava collegata ad associazioni segrete tra uomini; il paradosso sta nel fatto che
azioni tanto misteriose e segrete venissero sparse e condivise con altri uomini,
lasciando che quindi viaggiassero. Pigmei, associazione religiosa tra uomini che
suonano uno strumento rituale per comunicare col dio della foresta, suonato da
pochi eletti ma diffuso verso luoghi lontani, il che rimanda ancora al concetto di
aperto-chiuso, segreto-diffuso.
Muller, comparazione riti Dii e Gbaya verso il sesso femminile. Per i Dii il dolore
doveva ricordare quello futuro e lescissione non veniva completata, per gli altri era
una prova di coraggio e si subiva uniniziazione sessuale. Inoltre, i Dii si
concentravano sui preliminari per evitare rapporti. Eppure sembra che questi modelli
fossero stati creati tramite una rete di prestiti e trasformazione di altri modelli, non a
caso i Dii sono stati cacciatori di schiavi gbaya. Il popolo Sara acquist addirittura i
propri riti dai vicini. Jaulin sottolineava la correlazione fra lintroduzione del rito di
iniziazione e la sedentarizzazione delle trib, che si sarebbero trasmesse una catena
di saperi. Si diffuse anche lidea di un collegamento intertribale basato sulla
discendenza, i prepuzi dii venivano conservati e ridotti a polvere da bere. Rukuba, rito
nouto; prevedeva una trasformazione dellambiente sociale in cui vive e pi stadi di
passaggio, tra cui lattribuzione di un padre e la divisione dalla madre. Questo era
un taglio metaforico tanto quello reale della circoncisione. Si sposa poi ritualmente
con una donna incinta e si rifiuta di bere nel recipiente sacro, riconoscendo valore al
capo supremo del villaggio. Lantropopoiesi diventava koinopoiesi. Tutto ci non era
solamente una riflessione degli uomini sulla societ, ma anche della stessa societ su
s stessa, ponendosi in discussione. Come nellandare da zebu a zebo, si
abbandona la malasorte quanto latteggiamento chiuso a favore di quello aperto.
I rischi di una rete di connessioni intertribali di questa portata che si perda il rigore
di unanalisi antropologica esatta. Si parla di contaggi emici oppure etici, in base
alla portata dellanalisi e la grandezza dello studio a livello territoriale, e del valore
di preferire una portata minore per un pi grande rigore. Questo non significa che
lantropologia debba perdere il suo grande potere di attraversamento, ma che
debba stare attenta a non generalizzare. Si pensi ad esempio allidea che il rito nei
boschi dovesse essere una scuola per gli adepti, come nel caso dei Wagenia, quando
invece se ne sono scoperti in molti casi aspetti ben diversi e variegati, non lasciando
che una visione statica figlia dellOccidente prevalicasse le altre.
3- Fabian sottolinea quanto lantropologia classica abbia sottratto allaltro la
dimensione temporale, Eliade contrapponeva le societ moderne pofane
dOccidente a quelle tribali, sacre e primitive. Per loro, lobiettivo era sempre
quello di ritornare ad uno stato originale della loro esistenza, senza evolversi ma anzi
guardando al tradizionale come valore. Storia chiusa, ripetizione rituale della
cosmogonia mitica. Questo procedimento di regressione per diventare altro si
sarebbe poi iscritto nellidea dei rituali. Poi per, negli ultimi anni sono apparse
analisi etnologiche attente anche alla storia ed al suo sviluppo. Innanzitutto,
liniziazione un viaggio. Puccini ricorda che il viaggio delladepto ricordava
quello dellantropologo che guadagna un nuovo status professionale. Eppure risulta
ancora difficile vedere nel viaggio laspetto rituale dei riti, perch il rituale sembra
avere una natura tradizionale e prestabilita piuttosto che contingente e mai sicura
come quella della storia. Eppure anche il rito pu inglobare lanima della storia,
come esperienza liminare tra momenti di vita sociale sempre in ordine e di routine, un
limbo di sospensione della normalit.
Turner parla dei pellegrini, figura ben diversa dal comune cittadino con usanze e
costumi stabiliti dalla comunit in cui vive. Pellegrinaggi alla Mecca, con distacco
dalle funzioni sociali solite e stato liminare di santit e purificazione degli uomini
coinvolti. Gli interventi umanitari a favore dei profughi li tramutano in uomini spogliati
ed annullati, in un gruppo generico ed indistinto di persone. Tra i rifugiati somali, il
viaggio un elemento fondamentale nella loro cultura tradizionaleed hanno strategie
collettive di mobilit, per loro il viaggio coinvolge spirito e mente. Per questo un
valore viaggiare, divengono veri uomini; restare per un bel periodo in transizione tra
campi e rifugi li porta spesso alla follia, perch non soddisfatti. Il proprio status
acquista valore, viaggiare in quanto strada formativa personale.
Mozambico, emigrano in Sud Africa per lavoro nelle miniere doro. Lo storico Harries
parla attraverso informazioni avute da testimonianze orali dei locali, per indagarne
valori morali e culturali legati a questi spostamenti di massa. Spesso lintroduzione
del denaro dovuta ai salari in Sud Africa metteva in crisi il potere tradizionale dei capi,
che promettevano una moglie ai giovani emigranti oppure garantiscono di vigilare
sulle famiglie lasciate in patria, pur di aumentare nei giovani il desiderio di ritornare.
Viaggiare era un valore tanto grande che chi lo faceva era detto gayisa, e considerati
superiori e ricchi dentro. Con luso di indovini che garantissero difesa dalla
malasorte, i capi locali inserivano anche questa nuova esperienza dei viaggi in una
cornice tradizionale e di mantenimento dei vecchi status locali. Si diffuse la pratica
dei matrimoni fra minatori giovani e adulti, sempre maschi ma chiamati figlio oppure
padre. Spesso si avevano casi di inversione sessuale e travestitismo, per la mancanza
di donne nei luoghi dediti al lavoro. Spesso era ritenuto dai giovani stessi una tappa
fondamentale nel percorso liminare per diventare grandi uomini adulti in futuro.
Africa centrale, Brazzaville e Kinshasa, citt con giovani dandy congolesi che
celebrano la cultura dEuropa con abbigliamento ed accessori altamente modaioli.
Gondola ci dice il loro obiettivo era quello di ottenere la rigenerazione di un corpo
metaforico, trovando redenzione nel culto della griffe. Non un caso che kilongo
indica i cosmetici quanto le medicine, si sfugge dalla metropoli schiacciante
incorporando laltro nel proprio fisico. Per questi uomini i viaggi in Europa erano
avventure antropopoietiche trasformative. Ricordano ci che Nietzsche chiama forza
plastica, quella di crescere a modo nostro con noi stessi e trasformarsi incorporando
ci che passato ed estraneo, sanandoci ferite e ricreando ci che si guastato.
Richards, impatto dei cristiani sul rito di iniziazione femminile nello Zambia, una balia
segue il percorso rituale e di cerimonia che coinvolge le adepte. Questa trasmette
anche i doveri e le azioni che le donne dovranno fare in futuro in ambiente familiare.
Con larrivo delle grandi citt urbane, i riti femminili rimangono spesso uguali,
perch queste direttive familiari rimangono valide. Il reticolo urbano non eliminava
quindi le usanze tradizionali, ma anzi le allargava anche a membri cittadini della
comunit. Chiesa apostolica Maranke, con membri immigrati. Si constata la verginit
della ragazza come nei riti tradizionali, ma paradossalmente sapere che lo poteva
garantire matrimoni moderni in cui era libera di scegliere il marito. Tradizione e
modernit si incontrano, Rasing ci parla di riti eseguiti con lintervento della
comunit parrocchiale locale, perch in fin dei conti la morale cristiana era
compatibile con alcuni insegnamenti iniziatici, vedasi essere fedeli, fertilit e
verginit. In questi contesti culturali la balia delle adepte doveva essere sposata in
chiesa ed appartenente a gruppi parrocchiali.
Oomen, studia la compravendita dei rituali ed il business a questi collegato. Nel
Gambia, percorsi a tema tribale dove i locali si fingono i primitivi che loccidente
vorrebbe tanto vedere, per guadagnare e creare turismo. Spesso i ragazzi statunitensi
vanno a vivere da loro, li vedono da vicino.
Chi studia antropologia ha ripetutamente tentato di immortalare eventi ed usanze,
raccontandoli con testi scritti. Eppure i protagonisti di queste storie sono soggetti alla
morte, non eterni come le storie che li ritraggono. Qualsiasi sapere culturale quindi
revocabile ed illusorio nella sua pretesa di permanenza eterna. Levi- Strauss, il mondo
ebbe inizio senza uomini e senza uomini finir. Tallensi del Ghana, si rendono
immortali parlando con gli avi e chiedendo loro aiuti e difese. Statunitensi che
praticano la criogenia, farsi ibernare e restare sospesi tra vita e morte sperando di
essere riportati a vivere. Arendt, il desiderio di essere partecipi di una natura
superumana sembra caratterizzare gli esseri umani, che per rimangono per
paradosso sicuri della nostra finitezza. Spesso questa strategia di trascendenza
consta in grandi lavori e grandi parole lasciate per sempre nel ricordo, chi si
accontenta dei piaceri e della gloria mortale al pari di una bestia. Spesso anche gli
iniziati devono compiere una riflessione riguardo la loro esistenza e finitezza, tramite
morti e rinascite rituali. Olusumba, idea di compiere viaggi rimandava a quella della
marcia degli uomini verso la morte, senza mai ritornare indietro. Gli oggetti rituali
trasmettono il sapere e lo spirito misterioso degli avi deceduti, la vita brevis
delladepto inserita in un continuum derivante dalla storia del passato, si esegue
anche un tatuaggio per marcare gli adepti con il simbolo eterno dellantenato. Si
arriva ad essere qualcosa di pi che la semplice vita umana condensata in un corpo
finito.
Bloch, sforzo per ricercare strutture minime ed irriducibili che testimoniassero la
semi-universalit di queste idee sullimmortalit. Tra gli Orokaiva, alcuni uomini
indossano maschere rituali per rappresentare gli spiriti dei morti del villaggio. Devono
parlare ed agire come se fossero dei defunti. Gli adepti sono inizialmente considerati
bestie e terrorizzati, salvo poi fare esercizio di violenza di ritorno e andare a caccia di
maiali loro stessi. Bloch ragionava sul fatto che questi riti possono avere un effettivo
potere di trasformazione, riscattare la banale vita degli uomini comuni tramutandoli in
qualcosa di pi grande rispetto agli altri. Chi indossava la maschera diventava per un
breve tempo ci che la maschera stessa rappresentava. La messa in scena non basta
a spiegarci il senso profondo di questi rituali, ci si chiede se agire come se si fosse
spiriti sia fatto con spirito critico oppure trascendendo s stessi per diventare
realmente lo spirito che si rappresenter. Si pensi al valore della medicina nfunda
usata tra gli Ndembu. Questa era una crema che conteneva ceneri degli avi, ed era
custodita come una sacra reliquia. Si aggiungeva a questa la cenere dei prepuzi dei
circoncisi, poi veniva ingurgitata. Questa pozione immortale veniva quindi assunta da
uomini finiti, torniamo al concetto di continuum.
Perch occoreva sempre provare dolore quando si facevano i rituali, perch si incide
un corpo, perch si umilia ladepto?
Spesso gli iniziati subiscono violenza per poi praticare loro stessi azioni crudeli. Bloch
considera fondamentali le riflessioni nei confronti della violenza. Tramutare le vittime
in carnefici era per lui un meccanismo da analizzare meglio che mai. Non si pu
ridurre titta questa crudelt ad un semplice rito, ad un colpo di teatro. Gli adepti
subiscono veramente dolori atroci e sono veramente sottratti ai gruppi familiari per
trascorrere del tempo nei boschi ecc. Clastres, il dolore acquista senso anche perch
i fisici feriti divengono lo spazio in cui inscrivere i segni di passaggio, del tempo e del
destino. Era lindice di umanit per molti uomini, modellati e scalfiti per trasformarsi
in vere persone e non pi bestie. La ferita indica che si pronti ad accettare il nostro
ruolo nella societ, passivamente e con sottomissione. Rechiamo marchi che ci
ricorderanno per sempre la nostra appartenenza. Ognuno degli adepti soffre, ognuno
di loro in legame paritario con gli altri, nessuno scappa. Heald, studia conseguenze
psicologiche dei riti sugli adepti. Pitt- Rivers, fratturazione del soggetto tra persona in
s stessa e soggetto sociale. Ladrenalina che viene sparsa nel corpo
dallemozione frutto del ritorno delladepto al suo io profondo e personale,
quando il dolore lo rimanda a s stesso aldil del soggetto sociale che sta
rappresentando. Il dolore dubbio, riflessione. Nietzsche, il dolore il nostro pi
grande aiuto nel ricordare eventi e situazioni esatte. Ricordo- lampadina, quello che
emerge sempre quando ci pensiamo perch associato ad un triste evento. Wall, il
manifestarsi del dolore ed i modi di mostrarlo sono legati a fattori culturali, vedasi
ladepto che resta in silenzio mentre viene ferito, per dar segno di accettazione.
Mandan, gruppo indiano. Torture terribili, adepti privati di sonno e cibo. Poi trafitti da
bacchette che restano conficcate nella carne e con cui vengono tenuti sollevati da
terra. Verr anche reciso il mignolo e dovranno danzare. In qualche modo, Jaulin
comparava questi dolori collettivi a quelli invece terribili e personali di chi vomita e
soffre per il cancro. Manca nelle malattie vere e proprie tutto laspetto di
condivisione e partecipazione dei rituali. Al contrario di molti pareri che vedono nel
dolore la trasformazione in uomini uguali, si pu vedere questa serie di pratiche come
una divisione tra i grandi uomini che sanno resistere e quelli comuni, quindi inferiori.
La grandezza pu anche essere vista nellatteggiamento stoico di chi subiva tanti
dolori con controllo e contegno assoluti. Tra i Baruya di cui abbiamo gi parlato, per
quanto spesso gli adepti abbiano timore e non tengano sotto controllo le emozioni,
devono comunque far vedere ai grandi uomini di essere pronti a resistere al dolore
senza troppe lamentele. Nkanyt, in alcune zone del Kenya indica lautocontrollo ed
era un grande valore tra gli uomini locali. Non essere infantile e placare lira era qui
fondamentale dopo i riti per gli adepti

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