Analizza differenze tra donne e uomini e tra uomini
semplici e grandi uomini. Era una trib acefala con discendenza patrilineare. Il bambino rimane senza nome finch i denti non segnalano linizio dellet della sopravvivenza. Ha poi un nome provvisorio e verso i 9 anni viene sottratto alla madre. La necessit era quella di farsi un nome, condotti in una casa in cui eseguono celebrazioni e riti specifici. Fase liminare, vestiti met da uomini met da donne. 15 anni divengono veri uomini, casco con zanne di maiale che penetrano nella fronte. Tollerare il dolore, segno valutato da alcuni uomini della trib per capire chi era pi forte ed adatto. Anche gli antropologi devono farsi un nome, Boas analizza il complesso sistema per assegnare nomi tra i Kwakiutl mentre lui stesso cerca di farsi un nome raccogliendo dati ecc Il viaggio era un tema fondamentale, il lavoro sul campo in quanto sviluppo personale dell antropologo. Lo dice Barley, parlando del viaggio come passaggio. Non si deve pensare per che gli antropologi siano uomini che si nascondono in luoghi sperduti per raccogliere informazioni ed osservare acriticamente, visione diffusasi nel 1960 1970 di cui parla Rabinow, richiamando lidea di un fieldworker quasi caricaturale. In verit liniziazione dellantropologo era un groviglio di relazioni emotivamente rilevanti, un vivere con etnografico. Riflessione basata sulla filosofia di Dilthey, che vedeva nellesperienza uno strumento del conoscere. Turner, immergersi nel flusso vitale di uomini con tradizioni culturali diverse e sospendere per quanto possibile i propri condizionamenti. Rosaldo, identificarsi con le emozioni e comparare il nostro dolore con quello che vediamo provare agli altri. Sulla lunga distanza per, la lotta contro laspetto mistico dellantropologia si ritorta contro s stessa in tempi moderni, facendo s che riemergesse il concetto etnografico-iniziatico nel nuovo concetto di introiezione dei presupposti di autorevolezza. Non era pi lessere stati in un paese ad essere focale, ma la vita vissuta dalletnografo, lo si vede sempre in Rosaldo. La morte di sua moglie era stato per lui un evento di cambiamento, che non si pu capire esternamente. Grazie ad un mio lutto posso capire meglio che cosa si provi in un rituale che preveda morte ecc. Aspetto disembodied, capitalizzare concettualmente esperienza vissute e porsi passivamente alla comprensione attraverso queste. Poi svolta corporea, in quanto agente del conoscere. Wacquant, studia le palestre del ghetto dicendoci di essere immerso anima e corpo in questo ambiente, con conversione morale e sensuale, si allena persino con pugili locali. Iniziazione, uomini che mutano status sociale nel gruppo di appartenenza con prove e segni sul fisico. Spesso era iniziazione alla vita adulta, olusumba dei Banande, passare del tempo nella foresta. Esiste anche lidea di morire per poi rinascere. Minyanka, societ culturale di uomini adulti chiamata koro. Gli uomini devono raggiungere il livello pi alto di perfettibilit personale, prevedeva un difficile cammino nei boschi. Van Gennep, i riti di passaggio sono azioni cerimoniali che sanciscono i reali passaggi degli uomini da uno stadio allaltro della nostra esistenza, spesso per rinascere si ritornava ad una condizione di animalit per annullare quanto di umano cera gi. Spesso il rito di passaggio coinvolge guerrieri, ma anche militari e sportivi se si pensa alle cerimonie per entrare in un determinato corpo di soldati, oppure in una squadra. La visione di questi riti era spesso educativa, gli iniziati devono imparare una serie di attivit ed essere istruiti. Turner sottolineava invece laspetto simbolico, gli adepti tra i Ndembu ricevono istruzioni sessuali e vengono indirizzati verso il loro futuro, la caccia e la maternit. Anche nel gi citato rito olusumba esiste un atto legato al sesso, la circoncisione. Ci si ricollega poi alla caccia, con delle prove di tiro con larco. Sembra che la parola olusumba indicasse un insieme di oggetti rituali, il cui valore sta solamente nel rito stesso; ci indica lautoreferenzialit del rito, la finzione che sta dietro alla sua sacralit artefatta. In nuova britannia si finge addirittura che un mostro terribile mangi gli adepti, e gli uomini adulti svelano poi il trucco e la bugia. I punti fondamentali sono quindi legati alla questione del genere e allesperienza delliniziato, tra cui emozioni e dolore. Quindi, rispetto alla visione piuttosto statica di Van Gennep che vedeva liniziazione solamente in quanto passaggio, si evolve il modo di analizzare il rito; non solamente un agire specifico, quanto un patire specifico. Il rito imbalu in Uganda una antropoiesi, fabbricazione di nuovi uomini pi che un rito semplicemente legato al sesso. Lazione sul fisico anche un tempramento psichico. Il ragazzo viene poi imbrattato di fango, il che indica che ancora malleabile; poi viene ricoperto col malto, perch deve fermentare e diventare maturo. Sempre nel rito olusumba, circonciso temprato col fuoco per provare il suo coraggio, essere superiore agli uomini comuni. La ferita simbolica affermava la nostra specificit umana. Religione ebraica, fisico ridotto a testo tramite circoncisione che rimanda alla lettera yod. Turner, analizza le situazioni di liminarit. Adepto che non ancora, ma non e pi. Nella sua situazione, si nel campo della possibilit pura. Gli adepti sono spinti a ragionare sulla societ in cui vivono. Remotti, riti Banande con circoncisione e preghiera al Dio per sapere come vivere sulle loro colline; era una svolta ecologica che poneva in dubbio le regole della loro stessa societ, chiedono conferma ad un essere superiore per interrogarsi su che cosa sia meglio fare. Amazzonia, tra i Tukuna le ragazze vengono lavate nel fiume e poi cosparse di un veleno sterilizzante; per quanto dare la vita sia fondamentale, troppi uomini sarebbero un danno per la natura. 2- Dal 1850 in avanti, antropologia che prova a mettere ordine tra le societ comparandole in base al paradigma evoluzionista unilaterale, per cui alcune societ sono pi avanti nellevoluzione ed altre risultano invece inferiori. Nel 1900, questa teoria viene criticata e si propone di eseguire comparazioni pi prudenti e circostritte. Vansina, comparazioni regionali. Nel bacino del congo, ricercava tracce del leopardo, in quanto questo era simbolico del potere. Qualsiasi studio locale doveva quindi essere collegato ad una visione di comparazione regionale. Non un caso che alcuni riti di varie trib fossero detti gandja, stessa radice della parola che indica la pelle animale. Questo era collegato alle migrazioni. Tra i Medje-Mangbetu il rito di circoncisione assume sfumature originali, era simbolico dellalleanza tra gruppi diversi. Si riconosce alla famiglia alleata un aiuto, si ha in questa un sostegno per il commercio piuttosto che per il lavoro, ci si scambiano prodotti. Tra fratelli acquisiti con la circoncisione si condivide tutto, poi si organizza una grande festa finale dopo la circoncisione. Nella fase di passaggio i bambini sono considerati impuri e deboli, poco liberi. In serata scagliano una freccia verso ovest, simbolo di esorcizzazione della mala sorte futura. Asse est ovest detta zebo-zebu, quella stessa dei fiumi che scorrono. Quando si dorme, si dorme a zebu da soli, poi si ritorner in mattinata a zebo. Essere in compagnia ed alleati era quindi un valore. Questa serie di riti divide le trib tra quelli che fanno le cerimonie come te e coloro che invece seguono idee diverse. Babudu e Balika ricordano di aver avuto riti simili a quelli classici, di passaggio alla vita adulta e di cammino nei boschi ecc. Queste trib parlano di cambiamento dovuti allarrivo del bianco, che ha diminuito conflitti fra trib diverse ed ha creato astio contro rituali ritenuti poco morali, sostituendo gli strumenti di educazione e organizzando diversamente i luoghi e gli insediamenti rurali. Questo favor lincontro tra gruppi tribali e puberali del sud e gruppi alleati di sangue del nord. Si sono sottolineati elementi di apertura in queste usanze, piuttosto che lidea di riti chiusi e segretissimi. Anche tra i Medje-Mangbetu stessi si ritrovano differenza, perch non ci si limita pi a considerare una trib come un gruppo etnico senza differenze. Nel nord resistono le danze rituali, non si circoncide e si ignora il fattore alleanza con gruppi vicini, mentre al sud il contrario. Questo deriva dai diversi legami coi vicini, perch a Sud le relazioni migliori con i confinanti hanno portato ad accettare di pi riti interetnici. Gli stili dei rituali di circoncisione furono diversi nel tempo, e variano anche dentro ad etnie considerate come lo stesso popolo, perch i contatti con i movimenti migratori dei basayo generarono scambi e differenze culturali. Il legame tra alterit ed iniziazione non si limita a ci, spesso si parla di donne scopritrici di strumenti e metodi per questi riti, tra cui lo strumento sonoro detto mokumo. Wagenia, credono che la circoncisione sia nata a monte, quindi i villaggi pi vicini alle montagne cominciano prima le cerimonie, ed anche loro parlano del mokumo in quanto strumento per creare terrore nei non iniziati. Questo insieme di strumento detto isumba pu essere sonoro oppure muto e stanziale. Lamministratore coloniale Bragard ci parla di compravendite per essere ammessi a vedere gli isumba, e sembra che il carattere aperto dei legami e delle relazioni tra uomini di popoli diversi sia stato complice di rivelazioni di riti segreti e strumenti un tempo nascosti. Laspetto ritualistico di tali strumento sembra quindi accompagnato da un valore materiale. Durante lolosumba si usa un fischietto per seminare paura (per quanto molti ne sapessero linganno dietro, come si visto) e la dimensione dei riti di passaggio risultava collegata ad associazioni segrete tra uomini; il paradosso sta nel fatto che azioni tanto misteriose e segrete venissero sparse e condivise con altri uomini, lasciando che quindi viaggiassero. Pigmei, associazione religiosa tra uomini che suonano uno strumento rituale per comunicare col dio della foresta, suonato da pochi eletti ma diffuso verso luoghi lontani, il che rimanda ancora al concetto di aperto-chiuso, segreto-diffuso. Muller, comparazione riti Dii e Gbaya verso il sesso femminile. Per i Dii il dolore doveva ricordare quello futuro e lescissione non veniva completata, per gli altri era una prova di coraggio e si subiva uniniziazione sessuale. Inoltre, i Dii si concentravano sui preliminari per evitare rapporti. Eppure sembra che questi modelli fossero stati creati tramite una rete di prestiti e trasformazione di altri modelli, non a caso i Dii sono stati cacciatori di schiavi gbaya. Il popolo Sara acquist addirittura i propri riti dai vicini. Jaulin sottolineava la correlazione fra lintroduzione del rito di iniziazione e la sedentarizzazione delle trib, che si sarebbero trasmesse una catena di saperi. Si diffuse anche lidea di un collegamento intertribale basato sulla discendenza, i prepuzi dii venivano conservati e ridotti a polvere da bere. Rukuba, rito nouto; prevedeva una trasformazione dellambiente sociale in cui vive e pi stadi di passaggio, tra cui lattribuzione di un padre e la divisione dalla madre. Questo era un taglio metaforico tanto quello reale della circoncisione. Si sposa poi ritualmente con una donna incinta e si rifiuta di bere nel recipiente sacro, riconoscendo valore al capo supremo del villaggio. Lantropopoiesi diventava koinopoiesi. Tutto ci non era solamente una riflessione degli uomini sulla societ, ma anche della stessa societ su s stessa, ponendosi in discussione. Come nellandare da zebu a zebo, si abbandona la malasorte quanto latteggiamento chiuso a favore di quello aperto. I rischi di una rete di connessioni intertribali di questa portata che si perda il rigore di unanalisi antropologica esatta. Si parla di contaggi emici oppure etici, in base alla portata dellanalisi e la grandezza dello studio a livello territoriale, e del valore di preferire una portata minore per un pi grande rigore. Questo non significa che lantropologia debba perdere il suo grande potere di attraversamento, ma che debba stare attenta a non generalizzare. Si pensi ad esempio allidea che il rito nei boschi dovesse essere una scuola per gli adepti, come nel caso dei Wagenia, quando invece se ne sono scoperti in molti casi aspetti ben diversi e variegati, non lasciando che una visione statica figlia dellOccidente prevalicasse le altre. 3- Fabian sottolinea quanto lantropologia classica abbia sottratto allaltro la dimensione temporale, Eliade contrapponeva le societ moderne pofane dOccidente a quelle tribali, sacre e primitive. Per loro, lobiettivo era sempre quello di ritornare ad uno stato originale della loro esistenza, senza evolversi ma anzi guardando al tradizionale come valore. Storia chiusa, ripetizione rituale della cosmogonia mitica. Questo procedimento di regressione per diventare altro si sarebbe poi iscritto nellidea dei rituali. Poi per, negli ultimi anni sono apparse analisi etnologiche attente anche alla storia ed al suo sviluppo. Innanzitutto, liniziazione un viaggio. Puccini ricorda che il viaggio delladepto ricordava quello dellantropologo che guadagna un nuovo status professionale. Eppure risulta ancora difficile vedere nel viaggio laspetto rituale dei riti, perch il rituale sembra avere una natura tradizionale e prestabilita piuttosto che contingente e mai sicura come quella della storia. Eppure anche il rito pu inglobare lanima della storia, come esperienza liminare tra momenti di vita sociale sempre in ordine e di routine, un limbo di sospensione della normalit. Turner parla dei pellegrini, figura ben diversa dal comune cittadino con usanze e costumi stabiliti dalla comunit in cui vive. Pellegrinaggi alla Mecca, con distacco dalle funzioni sociali solite e stato liminare di santit e purificazione degli uomini coinvolti. Gli interventi umanitari a favore dei profughi li tramutano in uomini spogliati ed annullati, in un gruppo generico ed indistinto di persone. Tra i rifugiati somali, il viaggio un elemento fondamentale nella loro cultura tradizionaleed hanno strategie collettive di mobilit, per loro il viaggio coinvolge spirito e mente. Per questo un valore viaggiare, divengono veri uomini; restare per un bel periodo in transizione tra campi e rifugi li porta spesso alla follia, perch non soddisfatti. Il proprio status acquista valore, viaggiare in quanto strada formativa personale. Mozambico, emigrano in Sud Africa per lavoro nelle miniere doro. Lo storico Harries parla attraverso informazioni avute da testimonianze orali dei locali, per indagarne valori morali e culturali legati a questi spostamenti di massa. Spesso lintroduzione del denaro dovuta ai salari in Sud Africa metteva in crisi il potere tradizionale dei capi, che promettevano una moglie ai giovani emigranti oppure garantiscono di vigilare sulle famiglie lasciate in patria, pur di aumentare nei giovani il desiderio di ritornare. Viaggiare era un valore tanto grande che chi lo faceva era detto gayisa, e considerati superiori e ricchi dentro. Con luso di indovini che garantissero difesa dalla malasorte, i capi locali inserivano anche questa nuova esperienza dei viaggi in una cornice tradizionale e di mantenimento dei vecchi status locali. Si diffuse la pratica dei matrimoni fra minatori giovani e adulti, sempre maschi ma chiamati figlio oppure padre. Spesso si avevano casi di inversione sessuale e travestitismo, per la mancanza di donne nei luoghi dediti al lavoro. Spesso era ritenuto dai giovani stessi una tappa fondamentale nel percorso liminare per diventare grandi uomini adulti in futuro. Africa centrale, Brazzaville e Kinshasa, citt con giovani dandy congolesi che celebrano la cultura dEuropa con abbigliamento ed accessori altamente modaioli. Gondola ci dice il loro obiettivo era quello di ottenere la rigenerazione di un corpo metaforico, trovando redenzione nel culto della griffe. Non un caso che kilongo indica i cosmetici quanto le medicine, si sfugge dalla metropoli schiacciante incorporando laltro nel proprio fisico. Per questi uomini i viaggi in Europa erano avventure antropopoietiche trasformative. Ricordano ci che Nietzsche chiama forza plastica, quella di crescere a modo nostro con noi stessi e trasformarsi incorporando ci che passato ed estraneo, sanandoci ferite e ricreando ci che si guastato. Richards, impatto dei cristiani sul rito di iniziazione femminile nello Zambia, una balia segue il percorso rituale e di cerimonia che coinvolge le adepte. Questa trasmette anche i doveri e le azioni che le donne dovranno fare in futuro in ambiente familiare. Con larrivo delle grandi citt urbane, i riti femminili rimangono spesso uguali, perch queste direttive familiari rimangono valide. Il reticolo urbano non eliminava quindi le usanze tradizionali, ma anzi le allargava anche a membri cittadini della comunit. Chiesa apostolica Maranke, con membri immigrati. Si constata la verginit della ragazza come nei riti tradizionali, ma paradossalmente sapere che lo poteva garantire matrimoni moderni in cui era libera di scegliere il marito. Tradizione e modernit si incontrano, Rasing ci parla di riti eseguiti con lintervento della comunit parrocchiale locale, perch in fin dei conti la morale cristiana era compatibile con alcuni insegnamenti iniziatici, vedasi essere fedeli, fertilit e verginit. In questi contesti culturali la balia delle adepte doveva essere sposata in chiesa ed appartenente a gruppi parrocchiali. Oomen, studia la compravendita dei rituali ed il business a questi collegato. Nel Gambia, percorsi a tema tribale dove i locali si fingono i primitivi che loccidente vorrebbe tanto vedere, per guadagnare e creare turismo. Spesso i ragazzi statunitensi vanno a vivere da loro, li vedono da vicino. Chi studia antropologia ha ripetutamente tentato di immortalare eventi ed usanze, raccontandoli con testi scritti. Eppure i protagonisti di queste storie sono soggetti alla morte, non eterni come le storie che li ritraggono. Qualsiasi sapere culturale quindi revocabile ed illusorio nella sua pretesa di permanenza eterna. Levi- Strauss, il mondo ebbe inizio senza uomini e senza uomini finir. Tallensi del Ghana, si rendono immortali parlando con gli avi e chiedendo loro aiuti e difese. Statunitensi che praticano la criogenia, farsi ibernare e restare sospesi tra vita e morte sperando di essere riportati a vivere. Arendt, il desiderio di essere partecipi di una natura superumana sembra caratterizzare gli esseri umani, che per rimangono per paradosso sicuri della nostra finitezza. Spesso questa strategia di trascendenza consta in grandi lavori e grandi parole lasciate per sempre nel ricordo, chi si accontenta dei piaceri e della gloria mortale al pari di una bestia. Spesso anche gli iniziati devono compiere una riflessione riguardo la loro esistenza e finitezza, tramite morti e rinascite rituali. Olusumba, idea di compiere viaggi rimandava a quella della marcia degli uomini verso la morte, senza mai ritornare indietro. Gli oggetti rituali trasmettono il sapere e lo spirito misterioso degli avi deceduti, la vita brevis delladepto inserita in un continuum derivante dalla storia del passato, si esegue anche un tatuaggio per marcare gli adepti con il simbolo eterno dellantenato. Si arriva ad essere qualcosa di pi che la semplice vita umana condensata in un corpo finito. Bloch, sforzo per ricercare strutture minime ed irriducibili che testimoniassero la semi-universalit di queste idee sullimmortalit. Tra gli Orokaiva, alcuni uomini indossano maschere rituali per rappresentare gli spiriti dei morti del villaggio. Devono parlare ed agire come se fossero dei defunti. Gli adepti sono inizialmente considerati bestie e terrorizzati, salvo poi fare esercizio di violenza di ritorno e andare a caccia di maiali loro stessi. Bloch ragionava sul fatto che questi riti possono avere un effettivo potere di trasformazione, riscattare la banale vita degli uomini comuni tramutandoli in qualcosa di pi grande rispetto agli altri. Chi indossava la maschera diventava per un breve tempo ci che la maschera stessa rappresentava. La messa in scena non basta a spiegarci il senso profondo di questi rituali, ci si chiede se agire come se si fosse spiriti sia fatto con spirito critico oppure trascendendo s stessi per diventare realmente lo spirito che si rappresenter. Si pensi al valore della medicina nfunda usata tra gli Ndembu. Questa era una crema che conteneva ceneri degli avi, ed era custodita come una sacra reliquia. Si aggiungeva a questa la cenere dei prepuzi dei circoncisi, poi veniva ingurgitata. Questa pozione immortale veniva quindi assunta da uomini finiti, torniamo al concetto di continuum. Perch occoreva sempre provare dolore quando si facevano i rituali, perch si incide un corpo, perch si umilia ladepto? Spesso gli iniziati subiscono violenza per poi praticare loro stessi azioni crudeli. Bloch considera fondamentali le riflessioni nei confronti della violenza. Tramutare le vittime in carnefici era per lui un meccanismo da analizzare meglio che mai. Non si pu ridurre titta questa crudelt ad un semplice rito, ad un colpo di teatro. Gli adepti subiscono veramente dolori atroci e sono veramente sottratti ai gruppi familiari per trascorrere del tempo nei boschi ecc. Clastres, il dolore acquista senso anche perch i fisici feriti divengono lo spazio in cui inscrivere i segni di passaggio, del tempo e del destino. Era lindice di umanit per molti uomini, modellati e scalfiti per trasformarsi in vere persone e non pi bestie. La ferita indica che si pronti ad accettare il nostro ruolo nella societ, passivamente e con sottomissione. Rechiamo marchi che ci ricorderanno per sempre la nostra appartenenza. Ognuno degli adepti soffre, ognuno di loro in legame paritario con gli altri, nessuno scappa. Heald, studia conseguenze psicologiche dei riti sugli adepti. Pitt- Rivers, fratturazione del soggetto tra persona in s stessa e soggetto sociale. Ladrenalina che viene sparsa nel corpo dallemozione frutto del ritorno delladepto al suo io profondo e personale, quando il dolore lo rimanda a s stesso aldil del soggetto sociale che sta rappresentando. Il dolore dubbio, riflessione. Nietzsche, il dolore il nostro pi grande aiuto nel ricordare eventi e situazioni esatte. Ricordo- lampadina, quello che emerge sempre quando ci pensiamo perch associato ad un triste evento. Wall, il manifestarsi del dolore ed i modi di mostrarlo sono legati a fattori culturali, vedasi ladepto che resta in silenzio mentre viene ferito, per dar segno di accettazione. Mandan, gruppo indiano. Torture terribili, adepti privati di sonno e cibo. Poi trafitti da bacchette che restano conficcate nella carne e con cui vengono tenuti sollevati da terra. Verr anche reciso il mignolo e dovranno danzare. In qualche modo, Jaulin comparava questi dolori collettivi a quelli invece terribili e personali di chi vomita e soffre per il cancro. Manca nelle malattie vere e proprie tutto laspetto di condivisione e partecipazione dei rituali. Al contrario di molti pareri che vedono nel dolore la trasformazione in uomini uguali, si pu vedere questa serie di pratiche come una divisione tra i grandi uomini che sanno resistere e quelli comuni, quindi inferiori. La grandezza pu anche essere vista nellatteggiamento stoico di chi subiva tanti dolori con controllo e contegno assoluti. Tra i Baruya di cui abbiamo gi parlato, per quanto spesso gli adepti abbiano timore e non tengano sotto controllo le emozioni, devono comunque far vedere ai grandi uomini di essere pronti a resistere al dolore senza troppe lamentele. Nkanyt, in alcune zone del Kenya indica lautocontrollo ed era un grande valore tra gli uomini locali. Non essere infantile e placare lira era qui fondamentale dopo i riti per gli adepti