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Passati sette mesi, alla festa di Scudiuniti, l'Angelo diede alla luce un bel bambino, forte ed in salute. Il
mezz'orco, Darunthar, era divenuto il signore della comunit. La fede della Luna Nera una eresia agli occhi
sia di Selune e Shar, che professa che le dee non siano altro che un aspetto dell'altra. Schivi, lavorano
contro i seguaci dell'uno e dell'altra, nella speranza di riuscire a rendere paritarie le due fedi affinch
possano unirsi sotto la guida della Luna Nera.
Darunthar ed il vecchio capo della comunit stavano svolgendo i primi passi verso una "caccia selvaggia". Il
bambino sarebbe dovuto essere l'araldo di tale caccia, colui che con il carisma di un angelo ed il sangue di
un guerriero avrebbe comandato i fedeli.
Il bambino crebbe in fretta, senza conoscere il mondo se non dal punto di vista del padre ( che al momento
non si professava neppure tale) e dei confratelli.
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giunto il momento. Oggi ci sar la tua iniziazione. disse Darunthar al giovane uomo, che si alz,
dandogli ancora le spalle.
Sono pronto, Padre. disse, notando il sorriso sardonico del sacerdote, non cogliendone il
motivo. L'iniziazione sarebbe stata una prova difficile: lui avrebbe dovuto affrontare e sconfiggere due
accolite delle false fedi in combattimento.
Con l'abbigliamento rituale, si avvi con passo lento verso l'arena, toccandone la sabbia e ricevendo da una
accolita l'arma cerimoniale, una mazza pesante decorata da alcuni anelli taglienti di metallo.
La aveva usata molte volte, in allenamento.
Le due accolite vennero fatte entrare nell'arena senza troppe cerimonie. Ad entrambe le contendenti
vennero lanciate le loro armi. Una mazza pesante ad una ed un chakram all'altra.
Combattete! Url Darunthar, mentre l'accolita di Shar impugn con il chakram dopo averlo afferrato
velocemente, con una capriola, ponendosi poi in posizione di guardia. La sacerdotessa di Selune invece
osserv la sua arma con orrore ed indietreggi velocemente verso il muro della arena, ricevendo soltanto
urla di rabbia e sberleffi.
Il combattimento fra i due contendenti non dur poco: la sacerdotessa di Shar ed il ragazzo duellarono a
lungo, l'una guidata dalla disperazione e ferocia e l'altro dal suo orgoglio. Quando alla fine il combattimento
fra i due fu finito, il ragazzo aveva sul corpo diversi tagli, causati dal chakram, mentre la donna aveva la
testa frantumata dall'arma di lui.
A passi lenti, nel silenzio della folla, si avvicin alla altra accolita, alzandola per il collo. La ragazza mezzelfa
piangeva mentre lui con la sinistra alzava la pesante arma.
Ma qualcosa gli fece posare lei e lo fece appoggiare un secondo per riprendere fiato.
La folla rimaneva in silenzio.
Non lascer che la ragazza infanghi con la paura l'arena! Non una guerriera e non merita una morte da
guerriera!
La folla url ed entr poco dopo Darunthar.
Ragazzo, hai guadagnato molto onore oggi. finalmente avrai un nome.
Tutti si ammutolirono di nuovo, mentre il mezz'orco si tagliava il palmo della mano per vergare alcune
lettere sul petto del ragazzo.
Il tuo primo nome Baltim, giovane uomo. Baltim il frantumatore per i tuoi nemici, Baltim il Piumato
per i tuoi fratelli fedeli. Possa la Diarca illuminarti il cammino ed aiutarti dal buio nei momenti di
difficolt. disse poi afferrandogli un braccio ed alzandolo al cielo.
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Baltim svolse per il culto alcuni incarichi, solitamente assalti a carovane di infedeli che passavano vicino al
territorio del Patriarca Darunthar. La comunit di era fatta pi grande, grazie anche ai bambini salvati dai
villaggi vicini, affinch potessero vivere una vita migliore.
La accolita di Selune divenne prigioniera e schiava, incapace di comprendere la verit, ma il giovane Baltim
non demordeva, andandola a visitare quasi ogni giorno. Al vecchio Darunthar non pareva importare
granch, visto quanto era impegnato a programmare i prossimi passi della sua Caccia Selvaggia.
Contaminato dal male, il mezz'orco stava pervertendo il culto della Luna Nera rendendolo sempre pi
crudele ed estremo, ma non tutti erano d'accordo con lui. Fu quando forse sarebbe scoppiata una guerra
fra i fedeli, accadde l'irreparabile. Una forza di attacco di fedeli di Shar attacc la comunit.
E fu un massacro.
Quella notte soltanto tre persone sopravvissero: Daranthur, Baltim e langelo di Selune. Questultima venne
rapite dai sacerdoti di Shar, che sparirono nel buio cos come erano giunti. Daranthur e Baltim sopravvisero,
ma ognuno ad un prezzo: il primo perse un braccio, letteralmente sbriciolato dal secondo in cambio della
sua vita, dopo un combattimento in cui gli rifer di essere suo padre pur di avere salva la vita; il secondo
invece al prezzo di tutto ci in cui credeva e maledetto. La mezzelfa sacerdotessa di Selune, Lasher, venne
uccisa da Daranthur, speranzoso di ricaricare i suoi poteri magici dopo aver reso folli di sangue i suoi
seguaci per darsi tempo di fuggire.
La Chiesa della Luna Nera era stata spazzata via dalle montagne vicino a Neverwinter. Daranthur scapp
promettendo vendetta per quanto era accaduto ad un figlio per lui ormai degenere e perduto.
Baltim invece se ne and cercando giustizia per quanto accaduto, per redimersi agli occhi dellessere che
non sapeva ancora essere sua madre, anche se lo sospettava ma anche la donna morta di cui si era
innamorata. Inizi ad errare, cercando informazioni sfortuna voleva che il culto di Shar amasse le ombre
pi di quanto le amasse anche il suo vecchio culto.
Nonostante tutto per Baltim continuava ad aver fede nel culto della Luna Nera, cos come era stato
tramandato nel villaggio da coloro che da innumerevole tempo prima lo avevano vissuto. Era forse lunica
cosa consolante che aveva, sentire la loro forza e la loro presenza con lui, oltre alla consolante presenza
della Luna.
Baltim il Frantumatore
Un ragazzo di campagna, cresciuto quasi totalmente ignaro del mondo esterno. Cresciuto nella comunit
retta dalla Luna Nera, non ha mai ricevuto alcuna informazione del mondo esterno che non fosse
avvelenate dalle mielose menzogne di Daranthur. Alla fine, le uniche conoscenze che si fatto del mondo
esterno non sono quelle poche che ha potuto leggere, con fatica, dai pochi libri della comunit
(informazioni di cui non si mai interessato), ma dalle chiacchierate che ebbe con Lasher.
Scavezzacollo, coraggioso ed essenzialmente un grosso sciocco, cresciuto con una assoluta convinzione
nella sua forza e nella sua resistenza, adesso accresciuta da quando il suo sangue maledetto (dono del
padre durante losceno rituale in cui stato concepito) si attivato per via dellodio che provava per
Daranthur dopo che ebbe ucciso la mezzelfa e non essersi fidato della sua promessa. Ormai viaggia in giro
da almeno sei mesi, senza aver ricevuto od accettato alcun incarico, ma avendo fatto ci che considerava
giustoo ci che pensava Lasher avrebbe considerato giusto. Ogni notte prega alla Luna, come ha sempre
fatto, trovando conforto in essa e nel ricordo della donna che fugacemente ha amato, cercando di non
mostrare neppure a se stesso alcuna debolezza
Daranthur