Appunti Galilei

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GALILEI

Cannocchiale
Galilei un fisico, ma quando si pone problemi metodologici si spoglia delle vesti di
scienziato per assumere quelle di filosofo.
Galileo sperimenta moltissime volte la veridicit del funzionamento del cannocchiale. Egli,
puntandolo verso il cielo, lo introduce nella scienza per dimostrare la teoria copernicana.
Attraverso "sensate esperienze" dimostra l'omologazione della fisica lunare con quella sub-
lunare e dimostra il movimento della terra intorno al sole.
Per Galileo, le "sensate esperienze" e le "certe dimostrazioni" stabiliscono la veridicit
"realistica" del sistema copernicano e non solo "strumentalistica": non sono solo calcoli
matematici.
Lettere copernicane
Nelle 4 lettere "copernicane" Galilei vuole dimostrare l'incommensurabilit (e pertanto la
compatibilit) tra scienza e fede. La scienza ci dice "come vadia il cielo", la fede "come si
vadia al cielo". La scienza spiega come funziona il mondo, la fede spiega il senso delle
cose e come si raggiunge la salvezza. La Scrittura non doveva essere presa alla lettera, ma,
in quanto destinata al volgo, essa doveva essere interpretata. A causa di queste 4 lettere,
Galilei fu condannato dal cardinale Bellarmino a non diffondere pi la teoria copernicana
(non pu essere negata, quindi viene evitata la sua diffusione).
Dialogo sopra due massimi sistemi
Il Dialogo (1632, dopo elezione Urbano VIII) viene presentato come una burla. Nella prima
giornata si dimostra (grazie al cannocchiale) l'infondatezza della distinzione aristotelica
tra il mondo celeste (incorruttibile) e il mondo terrestre (mutevole). Nella seconda
giornata vengono criticati gli argomenti dell'osservazione comune che si adducevano
contro la teoria copernicana. Se la terra si muovesse, i gravi non cadrebbero
perpendicolarmente, se si sparassero contemporaneamente due proiettili in versi opposti uno
sarebbe pi veloce dell'altro. Galileo introduce, contro queste argomentazioni, il principio di
relativit. Per vedere un movimento, devo avere un punto di riferimento statico. Il
movimento rispetto ad esso. Newton dimostra spazio e tempo assoluti, in quanto punti di
riferimento statici all'infinito. Simplicio cerca di dimostrare per analogia le proprie
argomentazioni: se si ponesse sull'albero di una nave in movimento una pietra, essa non
cadrebbe perpendicolarmente alla base dell'albero stesso, ma lontano da essa. Salviati per
confuta le dimostrazioni di Simplicio, per il semplice fatto che non aveva mai svolto
quell'azione e se l'avesse svolta, si sarebbe accorto che non le sue argomentazioni erano
infondate. A causa di questa opera venne condannato all'abiura.
Discorso su due nuove scienze.
In quest'opera Galilei fonda la fisica moderna. Non si cerca pi il "perch", ma il "come".
Dato un fenomeno, lo definisco nel comportamento spazio(geometria)-
temporale(aritmetica) del corpo. La scienza da qualitativa, diventa quantitativa. La scienza
galileiana basata sul principio di identit (equazione A=A). Il movimento sempre uguale
poich geometrico. Nasce il principio di omogenizzazione.
Nella terza giornata Galilei prende l'avvio da definizioni "concepite e ammesse in
astratto" dei moti e poi ne deduce le caratteristiche (naturalmente accelerato,
uniformemente accelerato...). Occorrono le esperienze per aver conferma che le leggi dei
moti corrispondano alla realt. Galilei narra l'esperienza dei piani inclinati. L'esperienza
non un'osservazione priva di teoria, ma si costruisce in quanto la teoria che l'esige.
L'esperienza non un dato o una pura e semplice osservazione; l'esperienza
esperimento.
Immagine scienza
La scienza per Galilei : autonoma, pubblica, descrizione vera della realt.
Metodo
Nella lettera a madama Cristina di Lorena, Galileo scrive che, nelle dispute di problemi
naturali, si dovrebbe cominciare dalle "sensate esperienze" e dalle "dimostrazioni
necessarie". Le prime sono l'esperimento, le seconde partendo da un'ipotesi si deducono le
conseguenze. Per Galileo sono le facce della stessa medaglia, tuttavia i filosofi
successivi fondano la conoscenza scientifica partendo o da uno o dall'altro.

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